C-3PO

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C3po 1.jpg
C-3PO
Dati di fabbricazione
Pianeta di fabbricazione

Affa, ricostruito su Tatooine.

Data di creazione

112 BBY

Creatore

Anakin Skywalker

Produttore

Cybot Galactica

Modello

droide protocollare di serie 3PO

Classe

droide protocollare

Dati tecnici
Altezza

1.67 mt.

Sesso

Programmazione maschile

Colore dei sensori

Giallo (argento dal 32 BBY al 20 BBY circa)

Armi

Nessuno

Equipaggiamento

Nessuno

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione

Meticoloso e tendenzialmente ansioso droide protocollare, C-3PO fu messo insieme con pezzi di scarto e rottami recuperati da un giovane prodigio di soli 9 anni sul desolato e desertico pianeta Tatooine. Volente o nolente, prese parte a molti degli eventi più importanti della storia galattica, avendo servito con dedizione la famiglia Skywalker per generazioni.

Biografia

Primi anni

Costruzione

Il giovane Skywalker realizzò con i poveri mezzi a disposizione quello che intendeva utilizzare come aiuto alla madre Shmi nelle faccende domestiche, ma il suo lavoro, sebbene rimarchevole, non possedeva un guscio esterno e dovette trascorrere i primi anni della sua vita con la vergogna di essere "nudo", con tutte le sue "parti" e le cavetterie scoperte. Sebbene la sua coscienza come C-3PO avesse avuto inizio nel Quartiere degli Schiavi di Mos Espa, la sua struttura era molto vecchia ed alcuni dei suoi componenti potevano essere retrodatati fino ad un età di oltre cento anni, forgiati sul mondo meccanizzato di Affa; si trattava in massima parte di una unità protocollare 3PO della Cydbot Galactica, ma l’opera di assemblaggio di Anakin che gli aveva ridato vita vi infuse delle qualità che lo ponevano ben al di la delle possibilità dei suoi cugini droidi.

Vita su Tatooine

Threepio fu un aiuto per Anakin anche oltre le specifiche mansioni per cui lo aveva creato, non era raro che il bambino portasse con se lo spoglio androide, le cui qualità di valente traduttore gli davano una mano nelle contrattazioni con i mercanti Jawa; la capacità di C-3PO nel parlare fluentemente milioni di linguaggi era dovuta ad un sofisticato modulo di comunicazione TranLang III che lavorava in concomitanza con un AA-1 Verbobrain e si rivelò utile in molte altre occasioni, come quando, ad esempio, Anakin soccorse un predone Tusken ferito durante un viaggio al di fuori dei confini cittadini di Mos Espa.

Particolare dei piedi di C-3PO.
Quando Anakin divenne amico di Padmè Amidala di Naboo, Threepio incontrò per la prima volta il suo droide astromeccanico, il blu e bianco R2-D2, con cui strinse un’immediata amicizia; i due aiutarono in quei giorni il ragazzino a perfezionare il suo velocissimo sguscio per una competizione che si sarebbe svolta di lì a poco ed a cui era legata la sorte della regina e della sua scorta Jedi.

Quella gara fu il perno sul quale la vita di Anakin si sarebbe completamente ribaltata, non solo infatti guadagnò alla regina la possibilità di lasciare Tatooine, su cui si era rifugiata in fuga da chi aveva attentato alla sua vita, ma assicurò la libertà al piccolo schiavo grazie ad una scommessa concordata fra il suo padrone e il maestro Jedi Qui-Gon Jinn. Le strade dei due droidi si divisero dopo la Boonta Eve Classic, Skywalker poté lasciare il pianeta sabbioso al fianco di Padmè ed Artoo, lasciando Threepio a tenere compagnia alla madre; R2 e 3PO si riunirono più volte, cambiando dozzine di proprietari, durante questo periodo le capacità del protocollare crebbero fino ad accumulare oltre trenta funzioni secondarie, incluse la guida di landspeeder e la programmazione binaria di montacarichi.

Guerre dei Cloni

Ricongiunzione

3PO all'inizio delle Guerre dei Cloni.

Passarono diversi anni prima che Shmi venisse liberata da Cliegg Lars, un raccoglitore di umidità che si era innamorato di lei; divenuta la moglie del suo salvatore si trasferì nella piccola fattoria che l’uomo aveva non lontano da Anchorhead, portando con se Threepio che divenne uno dei tanti droidi che badavano alle numerose faccende da sbrigare giornalmente. Shmi ebbe sempre un occhio di riguardo per la creazione del figlio, per proteggere la fragile e delicata rete interna di circuiti e cavi dalla abrasiva sabbia di Tatooine arrivò persino a mettere insieme una copertura che, sebbene formata di parti scolorite e male assortite, diede finalmente al droide un a lungo desiderato senso di completezza.

La tragedia era però in agguato e colpì la famiglia Lars quando Shmi venne rapita dai selvaggi predoni Tusken. Un mese dopo quest’infausto evento Anakin fece il suo ritorno sul pianeta, in cerca della madre, ma non ci fu il tempo di riunioni sentimentali; non appena saputo quello che l’era accaduto, si spinse nel deserto in sella ad uno swoop per ritornarne con il corpo ormai senza vita di Shmi.

Dopo un tranquillo funerale, Anakin e Padmè dovettero partire per un’importante missione di salvataggio in favore di Obi-Wan Kenobi. I Lars, riconoscendone la proprietà a Skywalker, lasciarono che il giovane Jedi portasse con se il droide; fu quella la prima volta in cui il nervoso Threepio salì a bordo di una nave spaziale.

Inizio della guerra

3PO durante il periodo di servizio alla Senatrice Amidala.

Arrivati su Geonosis Anakin e Padmè si avventurarono nelle oscure catacombe dell’alveare geonosiano, lasciando i droidi indietro; Artoo Detoo, una volta ancora riunito a 3PO, insisté affinché li seguissero... il protocollare non ne comprendeva il motivo, essendo la logica dell’astromech evidentemente fallata alla base: gli era stato detto di rimanere indietro, e così stavano facendo.

Le sue contestazioni non ebbero alcun effetto nel dissuadere il cocciuto, piccolo droide che si avventurò verso l’ignoto trascinando con se C-3PO. Quello che i due scoprirono fu un’immensa installazione per la produzione di droidi che sfornava a getto continuo innumerevoli Baktoid Combat Automata destinati ad ingrossare le fila dell’armata del crescente Movimento Separatista; il concetto di macchine che producevano altre macchine creò una fluttuazione nei processi dei circuiti logici del protocollare, e nella confusione della fabbrica cadde nel pericoloso macchinario, dove un pezzo d’equipaggiamento pesante ne staccò nettamente la testa dal corpo, mettendola in circolo su una catena di montaggio che la portò fino ad un nastro trasportatore, frammezzo a migliaia di teste da battle-droid. Rimasti i due segmenti del protocollare attivi, si ritrovarono a vagare confusamente fra i ranghi dell’esercito automatizzato, la testa dorata applicata al corpo del battle-droid cui era probabilmente destinata quella che ora campeggiava poco a suo agio sullo scintillante corpo del protocollare. Quando i droidi Separatisti attaccarono la taskforce Jedi mandata su Geonosis, il povero Threepio fu trascinato nella mischia dove la sua contorta ordalia giunse finalmente al termine, quando entrambi i corpi vennero disabilitati. Fu R2-D2 ad andare per primo in suo soccorso, trascinandone la testa fino al corpo, rimontandoli e fissandone i contatti; quando il cervello del protocollare cercò di razionalizzare la follia di quella battaglia, Threepio ebbe a che paragonare la sconvolgente esperienza dello scambio di corpi ad un sogno bizzarro.

Con l’esplodere delle Clone Wars e la partenza di Anakin per il fronte del conflitto, il protocollare passò maggiormente sotto la proprietà e le cure di Padmè; quando si trovavano sulla nativa Naboo, Amidala gli assegnava spesso l’incarico di assistere il Consiglio Reale di Naboo ed in seguito alla devastazione di Ohma-D'un per mezzo delle armi chimiche della Confederazione dei Sistemi Indipendenti, la regina Jamilla lo designò come ufficiale di collegamento ai Jedi per la durata di quella campagna. Artoo e Threepio viaggiarono al fianco della senatrice Amidala nei primi mesi della guerra, al tempo della Battaglia di Muunilinst si trovavano a bordo della sua nave così come quando lei si recò su Ilum per fermare un attacco di droidi-camaleonte alle caverne sacre ai Jedi del pianeta.

La fine della guerra

Rimase affianco della Senatrice Amidala anche per tutto il periodo della sua gravidanza, svolgendo prevalentemente le funzioni di assistente e maggiordomo. Durante l'esecuzione dell'Ordine 66 ed il conseguente attacco delle truppe di cloni guidate da Anakin Skywalker al Tempio Jedi, si occupò di raccogliere informazioni in merito all'ubicazione del suo padrone per fornirle a Padmé.
In seguito, dopo l'incontro tra Obi-Wan Kenobi e la sua padrona, seguì quest'ultima sul pianeta Mustafar alla ricerca di Skywalker: in questa occasione pilotò egli stesso la nave di Padmé.
Dopo lo svenimento della sua padrona ad opera di un infuriato Anakin ormai caduto nel Lato Oscuro, riportò la ragazza a bordo della nave e la assicurò al supporto medico.
In seguito, insieme ad Artoo, raggiunse il pianeta Alderaan a bordo della corvetta Tantive IV: qui Bail Organa decise di consegnarli al Capitano Antilles che ebbe il compito di occuparsene e, soprattutto di cancellare la memoria a Threepio, probabilmente per meglio celare l'esistenza dei figli di Skywalker a Darth Vader.

Era Imperiale

Non è ancora noto quali furono le traversie che condussero i due droidi lontano dal Capitano Antilles, ma il filo della loro storia riprende anni dopo, quando l’ultimo di una lunga serie di proprietari incuranti scaricò senza troppe cerimonie Artoo e Threepio nei deserti di Ingo, dove finalmente giunsero nelle mani di padroni responsabili: i corridori di gare di speeder Jord Dusat e Thall Joben, che con il loro aiuto riuscirono a vincere la corsa di speeder di Boonta Eve Classic.

3PO In epoca imperiale.
Durante un breve periodo di servizio presso l’Agenzia Intergalattica Droidi dovettero svolgere i mestieri più bizzarri, incluso il servizio ai tavoli del Doodnik's Cafè su Tyne's Horky.

Messi all’asta, passarono poi sotto la proprietà di Jann Tosh, un minatore, e fu più o meno in quel periodo che vennero invischiati in un intrigo che riguardava l’ascesa al trono del reggente di Tammuz-an.

Dopo questi eventi, un commerciante del sistema di Manda di nome Mungo Baobab li acquistò ed i due vissero alcune emozionanti avventure nel sistema di Roon, alla fine delle quali si ritrovarono nuovamente senza un padrone. Giunti nel loro peregrinare su Kalarba, la famiglia Pitareeze prese a servizio i droidi dando loro una buona dimora; i Pitareeze avevano ottenuto una consistente ricchezza dallo sfruttamento dei diritti di un popolare sistema iperguida, la strana coppia robotica era quindi approdata alla più confortevole delle destinazioni che avessero visto in mesi e mesi. Tutto faceva apparire lecito il pensare che la loro odissea fosse ormai giunta al termine, ma anche tra quegli agi riuscirono a trovare il modo di mettersi nei guai, rappresentati in questo caso dalla figura dell’uomo d’affari (non troppo leciti) Olag Greck, che risiedeva nella vicina Stazione Hosk. Numerose furono le occasioni di scontri, in una di queste Threepio fu quasi ridotto in rottami quando, scambiato per il droide assassino C-3PX, venne mandato a competere in una arena per i giochi gladiatoriali. L’ennesimo piano di Greck sventato gli fece guadagnare la fiducia dell’Unità Zed, il Conestabile alla sicurezza per la Stazione Hosk, che gli diede incarichi con il grado di suoi vice. Nell’inseguire Greck i due vennero invischiati nella cruenta rivalità tra altri due uomini d’affari senza troppi scrupoli: Movo Brattakin e Boonda lo Hutt. Threepio, equipaggiato con una programmazione modificata, divenne uno strumento nelle mani di Brattakin, guidando una rivolta di droidi contro Boonda; al termine di questa trama la nuova programmazione di Threepio che lo aveva trasformato in coraggioso agitatore di folle fu rettificata, riportandolo al suo stato usuale di tremebonda prudenza.

Il successivo padrone di 3PO fu un botanico Ithoriano di nome Zorneth, che aveva un piano dalle buone intenzioni ma sostanzialmente poco ragionato: porre termine a tutte le aggressioni e conflitti che sconvolgevano la galassia per mezzo di un’erba dalle potenti capacità di alterazione mentale, chiamata savorium. Fazioni militanti su Targonn decisero però di sfruttare quest’ingenuo piano a loro vantaggio, utilizzando l’erba come arma contro i propri nemici; ancora una volta i due droidi fecero fatica a uscirne fuori illesi.

Guerra Civile Galattica

Diversi anni e dopo un numero imprecisato di nuovi padroni, Threepio ed Artoo tornarono sotto la proprietà della Casa Reale di Alderaan, legata alla crescente Alleanza Ribelle; qui, in un mondo di raffinata arte a cultura, Threepio trovò finalmente il pieno appagamento, molto più a suo agio con le formalità politiche di quanto non lo fosse stato tra gare di corsa e rivoluzioni. Non si trattava sempre, però, di eventi di gala e feste sontuose... un passo falso condusse C-3PO ad incarichi educativi prescolari prima e nello staff del Tantive IV poi, sempre in compagnia del suo inseparabile amico R2-D2; si trovavano proprio a bordo del vascello consolare della principessa Leia Organa quando fu attaccato da uno Star Destroyer Imperiale a causa della sospetta complicità in un’azione della Ribellione. Intrappolata nella nave ormai inservibile Leia copiò, all’insaputa di Threepio, informazioni vitali per la lotta alla tirannide imperiale nei sistemi mnemonici di Artoo, il quale si fece carico di completare la missione in cui la principessa aveva fallito, i dettagli della quale erano totalmente sconosciuti all’ansioso droide protocollare. Gli eventi che avrebbero condotto alla battaglia di Yavin ancora una volta avevano trascinato C-3PO nel cuore della rivoluzione.

Incontro con Luke Skywalker

3PO soccorso da Obi-Wan e Luke.

Preso il controllo di una capsula di salvataggio, Artoo la diresse lontano dall’intrappolato Tantive IV, finendo per compiere un atterraggio di fortuna sullo sterile pianeta desertico Tatooine, dove anni prima gli eventi legati alla vita di 3PO avevano preso il via; qui i due vennero presi prigionieri dai mercanti Jawa che li vendettero al raccoglitore di umidità Owen Lars ed al suo giovane nipote Luke Skywalker. Determinato a portare a termine la sua missione di contattare il leggendario eroe e Generale Jedi della Guerra dei Cloni Obi-Wan Kenobi, Artoo fuggì dalla fattoria dei Lars nel pieno della notte; Threepio e Luke si accorsero troppo tardi della scomparsa e partirono la mattina successiva in cerca del cocciuto astromech. Fu così che R2-D2, Obi-Wan Kenobi e C-3PO si riunirono di fronte all’inconsapevole progenie dello stesso Anakin che decenni prima, con il loro aiuto, si era affrancato dalla schiavitù. Questo sarebbe stato solo l’avvio di un’incredibile catena di eventi che avrebbero visto Threepio catapultato in situazioni al di là della sua immaginazione, assieme ad Artoo sarebbero stati cruciali nell’assistere la disperata missione di salvataggio guidata da Luke per liberare la prigioniera principessa Leia dal cuore della gargantuesca stazione spaziale Imperiale, la Morte Nera; i due droidi congiunsero gli sforzi nel navigare il complesso sistema informatico del minaccioso costrutto, offrendo aiuto tempestivo e aggiornamenti sullo status della missione ai soccorritori.

Al servizio della Ribellione

Ritornati alla base dell’Alleanza al fianco di Leia, Threepio ed Artoo continuarono ad essere pilastri fondamentali del nucleo di eroi della Ribellione; durante il trasferimento forzato su Hoth ad esempio, 3PO assisté il centro di comando della Base Echo eroicamente, a temperature di diversi gradi sotto lo zero e riportandone come conseguenza il congelamento delle giunture. In un’altra occasione, la sua conoscenza perfetta di milioni di linguaggi parlati nella galassia lo portò a supporre che un segnale intercettato dalla Ribellione fosse in realtà un codice imperiale, allertandola dunque sulla presenza di un droide-sonda pericolosamente vicino alla loro posizione. Durante l’evacuazione di Hoth Threepio e R2 furono separati, il primo in compagnia della principessa Leia lasciò il gelido pianeta a bordo del Millennium Falcon; anche se nemmeno lontanamente dotato delle abilità come meccanico di Artoo, See-Threepio fu di grande aiuto nel tradurre il bizzarro linguaggio dello schizoide computer principale della navetta di Han Solo.

Crisi su Cloud City

Durante una sosta nel sistema di Bespin, fra i viali di Cloud City dai tenui colori pastello, Threepio fu ridotto in pezzi dai colpi di uno stormtrooper Imperiale ed i suoi resti sparpagliati furono il primo indizio per i fuggitivi Ribelli che erano finiti in una trappola dei loro nemici; il wookiee Chewbacca cercò di rimettere insieme i pezzi del protocollare, ma la mancanza di tempo e delle risorse necessarie significarono per il droide il dover rimanere incompleto fino a tempo debito.

In una missione per salvare Han Solo, catturato dal nauseante criminale Jabba the Hutt, 3PO ed R2 vennero mandati nel palazzo degli Hutt di Tatooine, dove divennero proprietà dell’invertebrato signore del crimine; C-3PO venne messo in servizio come traduttore di Jabba fin quando Luke Skywalker non arrivò per salvare i suoi amici.

Battaglia di Endor

3PO venerato come un dio dagli Ewok.

Non passò molto tempo prima che Threepio venisse destinato ad un nuovo incarico, questa volta sul pianeta Endor, dove l’Alleanza aveva scoperto l’esistenza di un immenso generatore di scudi posto a protezione di una seconda, ancora incompleta, Morte Nera. Per quanto qualcuno potesse aver avanzato obiezioni sull’utilità di portare un droide protocollare in una missione militare segreta nella giungla della luna boscosa di Endor, la sua presenza si dimostrò ancora una volta un fattore decisivo nell’innesco di eventi che avrebbero condotto a questa vittoria-chiave nella guerra contro l’Impero. Sul satellite il gruppo d’assalto incontrò una specie indigena primitiva, che prese ad adorare il droide color dell’oro come un dio: si trattava degli Ewok, una popolazione tribale che dimorava tra gli alberi e che dimostrò l’essere una preziosa alleata. Se non fosse stato per la loro fedeltà alla causa, conquistata dall’efficace racconto da parte di Threepio di eventi chiave della Guerra Civile Galattica, la Ribellione non avrebbe conseguito la schiacciante vittoria che gli annali riportano con il nome di Battaglia di Endor.

Millenniumfalcon 5.jpg

Ma è un pezzo di ferraglia!

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Presente in

Caratteristiche tecniche di C-3PO.

Presenze non canoniche

Fonti