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Caccia stellare Defender

Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
Defender 1.jpg
Caccia stellare Defender
Note di fabbricazione
Produttore

Republic Engineering Corporation

Modello

Caccia stellare Defender

Tipo

Caccia stellare

Note tecniche
Lunghezza

5,3 mt.

Sistema di iperguida

Equippaggiato

Sistemi di navigazione

Equipaggiato

Armi
Equipaggio

1 pilota

Passeggeri

Nessuno

Utilizzo
Ruoli

Caccia stellare

Epoche
Affiliazione

Il caccia stellare Defender era un veicolo militare monoposto costruito dalla Republic Engineering Corporation sulla base dell'intercettore ATL, un caccia atmosferico con sorprendenti qualità ma carente in potenza di fuoco rispetto agli standard per via del suo unico cannone laser. Creato nel quadro del Programma Defender, si ispirava anche ad un progetto imperiale (mai venuto alla luce), il Difensore Morte Nera.

Caratteristiche

Il caccia era equipaggiato con tre cannoni laser a fuoco incrociato, che gli davano così una potenza di fuoco non certo sorprendente, ma comunque efficiente se correlata al fatto che possedeva una eccezionale capacità di manovra. Onde evitare che quest'ultima capacità fosse compromessa, il caccia non era equipaggiato con una iperguida.

Gli alettoni a S potevano essere ritratti durante i viaggi e gli spostamenti lontani dalle battaglie, ma in combattimento permettevano al Defender un posizionamento assai migliore.

Storia

Progettazione imperiale

Negli anni successivi all’imperializzazione della Galassia, l’intercettore ATL (adatto anche ad operare nello spazio) subì una selvaggia diffusione presso postazioni planetarie e compagnie commerciali galattiche. Ciò fu dovuto principalmente al costo piuttosto ridotto, solo 80.000 crediti, ma anche alla facilità con cui gli ATL potevano essere riparati, oltre alla ghiotta offerta che garantiva un’iperguida di classe 3 a bordo con soli 10.000 crediti in più. L’ATL aveva una velocità di crociera di circa 100 MGLT ed una velocità di attacco di 90 MGLT.

Quando l’Impero iniziò la costruzione della seconda Morte Nera, i progettisti erano decisi a fornirle un supporto aeronautico minimo di circa 100 squadriglie di caccia, cioè 7200 unità. Altri ingegneri, invece, proposero di adottare dei caccia specializzati, più duraturi dei normali TIE Fighter, ed iniziarono subito a studiarne la realizzazione, destando un notevole interesse. La CPG Space Products elaborò così il Difensore Morte Nera, un mezzo più avanzato dell’ATL, più veloce e con una potenza di fuoco superiore. Gli ingegneri rimasero soddisfati del nuovo veicolo e il Comando della Marina Imperiale autorizzò la CPG Space Products al varo di 7200 Difensori. La compagnia, però, era agitata dai crescenti ordini e, ritenendo di poter far leva sul crescente interesse imperiale attorno al veicolo, si mise a produrre Difensori in massa, nonostante questi non fossero stati commissionati.

Puntualmente, la compagnia fu stroncata da una nuova deliberazione del Comando della Marina Imperiale, in cui si stabiliva una volta per tutte che la Morte Nera avrebbe imbarcato solo caccia TIE della Sienar Fleet Systems. La produzione venne dunque interrotta sul nascere e il Difensore venne abbandonato.

Progettazione repubblicana

Dopo la Battaglia di Endor, la Nuova Repubblica si rese conto che i suoi caccia erano adatti ai combattimenti di guerriglia e agli attacchi, ma non alla difesa planetaria, mentre ora si prospettava questo problema. L'ATL — e, per estensione, il progetto del Difensore Morte Nera — fu individuato come la soluzione ideale per creare un caccia che potesse fungere da guarnigione planetaria. La Republic Engineering Corporation venne così incaricata della produzione del nuovo caccia stellare Defender, che vide la luce qualche anno dopo Endor e una produzione massiccia a seguito della sconfitta del Grand'Ammiraglio Thrawn, la cui campagna aveva dimostrato inequivocabilmente la precarietà della difesa planetaria della Repubblica.

Tuttavia, col tempo la produzione di Defender venne ridotta e si decise di tornare ai caccia tradizionali, ritenuti più efficienti contro quelli imperiali. Gradualmente fu il mercato nero ad entrare in possesso di ingenti quantità di Defender; Talon Karrde ne era un noto estimatore.

Presente in

Fonti