Caccia stellare da scorta Ala-E

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EWing 1.jpg
Intercettore Caccia stellare da scorta Ala-E
Note di fabbricazione
Produttore

Frei Tek Incorporated

Tipo

Caccia stellare da scorta

Prezzo

185.000 crediti

Note tecniche
Lunghezza

11,2 m

Accelerazione massima

4.200 G

Velocità atmosferica massima

1.300 km/h

Classe di iperguida

Classe 2.0

Sistema di iperguida

Equipaggiato

Scudi

Equipaggiato

Armi
Equipaggio
Passeggeri

Nessuno

Capacità di carico

110 kg

Autonomia

1 settimana

Utilizzo
Ruoli

Scorta

Epoche
Affiliazione

Il caccia stellare da scorta Ala-E fu il primo piccolo mezzo da combattimento spaziale ideato e costruito interamente sotto gli auspici della Nuova Repubblica, la cui realizzazione fu affidata alla Frei Tek Incorporated, una compagnia fondata dagli stessi progettisti transfughi dalla Incom che avevano realizzato l’Ala-X.

Caratteristiche

Un Ala-E in volo.

L’Ala-E era molto simile al suo antesignano Ala-X, con uno chassis stretto e allungato, dotato di due potenti ali aerodinamiche fissate tramite montanti di supporto alla fusoliera che non solo stabilizzavano il caccia, ma ne allargavano anche l’arco di fuoco; l’articolazione presente sul raccordo delle ali dell’Ala-X era stata eliminata per ridurre il costo di produzione e la complessità meccanica del progetto, inoltre ne era resa impossibile la corretta applicazione dal fatto che erano le ali stesse dell’Ala-E a fornire supporto ai due potenti motori che lo spingevano.

L’affusolato cono che ne costituiva il muso conteneva l’impianto principale di sensori, al centro del corpo del veicolo si trovava la cabina e dietro di essa un ben celato alloggiamento per il droide astromeccanico.

Caccia monoposto, poteva trasportare derrate alimentari bastevoli per una missione della durata di una settimana standard, salvo il trovarsi coinvolti in azioni di combattimento; la capacità di carico totale era di centodieci chilogrammi.

In termini di pura resa l’Ala-E era capace di raggiungere incredibili velocità, vicine alla massima punta subluce che solo l’Ala-A era in grado di gestire; estremamente manovrabile a dispetto della pesante blindatura, il suo propulsore per l’iperguida agiva sotto la gestione di un interfaccia astromeccanica specificatamente realizzata dalla Frei Tek in collaborazione con la Industrial Automaton: la serie R7, unica in grado di gestire i sistemi interni e le unità di controllo di nuova concezione che figuravano fra la sua strumentazione; senza la presenza di un droide R-7, ne consegue, un Ala-E non poteva essere considerato operativo.

Per quanto veloce, la sua vera forza consisteva nell’abilità di assorbire i colpi e nella potenza di fuoco; tre cannoni laser che agivano all’unisono in fuoco linkato ne costituivano il devastante armamento primario, due di essi erano montati sulle ali mentre il terzo era installato direttamente sulla cupola protettiva della cabina; solo il modello di caccia Ala-B, di alcuni anni precedente, era in grado di rivaleggiare con l’Ala-E nel danneggiare le immense navi militari o nel distruggere installazioni belliche di terra.

Test iniziali in battaglia ne avevano evidenziato un problema tecnico legato all’impianto di fuoco: i cannoni utilizzavano come risorsa per il laser del gas tibanna che aveva subito un trattamento sintetico di spin-sealing, che però tendeva a decadere rapidamente riducendo la gittata di tiro.

Storia

Un Ala-E durante la Battaglia di Dac.

L'Ala-E fu progettato durante la campagna del Grand'Ammiraglio Thrawn contro la Nuova Repubblica, nella quale egli fece largo uso dei temibili intercettori TIE. Già l'Alleanza Ribelle contro di essi aveva progettato il caccia Ala-A, ma ora si rendeva necessario un altro caccia che riuscisse ad eguagliare e superare la velocità degli intercettori e avere anche la capacità distruttiva di un Ala-B. L'Ala-E fu la risposta a questa necessità impellente.

Il primo impiego degli Ala-E fu durante la guerra contro l'Imperatore Palpatine risorto, specificamente nella Battaglia di Mon Calamari. Successivamente furono mantenuti dalla Flotta di Difesa della Nuova Repubblica e anche dall'Alleanza Galattica; durante la Guerra degli Yuuzhan Vong, alcuni modelli vennero messi in campo anche dalla Brigata della Pace.

Presente in

Fonti