Campagna di Thrawn

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Versione del 2 dic 2012 alle 16:19 di Raih Sienar (Discussione | contributi) (Battaglie della Campagna)

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
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Campagna post-Zsinj

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Operazione Mano Ombra

Campagna di Thrawn
Campagna Thrawn.jpg
Inizio

9 ABY (44:4:15)

Fine

9 ABY (44:8:27)

Luogo

Galassia

Esito
Battaglie principali

Battaglia di Sluis Van; Terza Battaglia di Coruscant; Battaglia di Bilbringi

Schieramenti

Impero Galattico/Confederazione di Thrawn


Comandanti


La Campagna di Thrawn fu una campagna militare condotta contro la Nuova Repubblica dal Grand'Ammiraglio Thrawn nel 9 ABY. I suoi obiettivi consistevano nel riconquistare i territori perduti e riunificare la Flotta Stellare Imperiale.

Storia

Pianificazione

La Battaglia di Endor e la successiva Liberazione di Coruscant erano stati duri colpi per gli Imperiali, che di fatto si erano frammentati, scendendo in guerra fra loro per ottenere l’egemonia gli uni sugli altri. Fu questo lo scenario che il Grand’Ammiraglio Thrawn si trovò davanti quando fece ritorno dalle Regioni Ignote, dove era stato inviato dall’Imperatore Palpatine per mappare diversi territori sconosciuti. Thrawn si rese subito conto che occorreva riorganizzare l’Impero se si voleva opporsi con vigore alla neonata Nuova Repubblica e vincere, alla fine, la Guerra Civile Galattica.

Dopo essere stato raggiunto dal Capitano Pellaeon e dalla sua flotta, che si misero al suo servizio, Thrawn, dal ponte di comando dello Star Destroyer Imperiale Chimaera, cominciò a pianificare la riorganizzazione della Flotta Imperiale. Numerosi ufficiali si unirono a lui, riconoscendo le sue grandi capacità, ma tanti altri furono frenati da ambizioni personali o dal loro umanocentrismo.

Dopo avere radunato una consistente forza d'attacco, Thrawn si lanciò in una serie di incursioni contro le postazioni ed i pianeti della Nuova Repubblica, utilizzando tattiche precise ed impeccabili. L’insieme di queste incursioni, avvenute nel 9 ABY (quindi cinque anni dopo la Battaglia di Endor), divennero note appunto come “la Campagna di Thrawn”.

Nella sua opera, Thrawn cercò anche di recuperare i cilindri di clonazione Spaarti e nel far questo si alleò col Jedi Oscuro pazzo Joruus C'baoth (il clone del Maestro Jedi Jorus C'baoth, impazzito per essere stato fatto crescere troppo velocemente).

Svolgimento

La Campagna di Thrawn si compose di battaglie o di più semplici incursioni.

Inizialmente, Thrawn lanciò degli attacchi contro il Nucleo Intermedio, aprendosi la strada per i Mondi del Nucleo. Al contempo, attaccò e derubò interi cantieri navali; verso la fine della prima fase di attacchi, lanciò un attacco a Sluis Van nel tentativo di rubare la sua flotta di navi spaziali, ma venne sconfitto. Qui, tuttavia, dimostrò la sua spiccata abilità nel trasformare le sue sconfitte in piccoli contrattempi per lui, e in pirriche vittorie per i suoi nemici. Infatti, egli si riprese ben presto dallo scontro, mentre la Nuova Repubblica perse numerosi incrociatori.

Caccia TIE imperiali durante la Battaglia di Sluis Van.

Successivamente, Thrawn si concentrò su attacchi e incursioni, piuttosto che su battaglie vere e proprie, per fiaccare la Flotta della Nuova Repubblica mentre raccoglieva forze. In particolare, compì incursioni sulla Rotta Commerciale Corelliana dopo essere riuscito ad ottenere la Flotta Katana, riconquistando un gran numero di mondi man mano che le sue forze glielo consentivano. Ad un certo punto, arrivò a controllare una parte considerevole di quello che era stato l'Impero Galattico e a rappresentare molto più di un semplice signore della guerra.

Nei pianeti occupati dall'Impero, Thrawn non ristabilì ben definite gerarchie di comando. Il controllo effettivo passò alle forze armate, ma permase un'incertezza istituzionale abbastanza evidente. Probabilmente, Thrawn preferì concentrarsi sulla campagna militare, per trattare gli aspetti politici in un secondo momento.

La campagna vide un intenso uso di un'intricata strategia di finte da parte di Thrawn: costantemente, compiva delle finte su pianeti importanti, quindi spesso la Nuova Repubblica abboccava, e in verità attaccava altri mondi lasciati pressoché indifesi, riuscendo a conquistarli. Una finta gli permise addirittura di attaccare Coruscant. Il fronte contro Thrawn si allargò, tanto che vi si unì anche l'Alleanza dei Contrabbandieri, ma il Grand'Ammiraglio fu sempre ben lungi dall'arretrare.

Infine, durante la Battaglia di Bilbringi, Thrawn venne assassinato dalla sua guardia del corpo noghri, Rukh. La morte del grande stratega portò il suo secondo, Gilad Pellaeon, a ordinare la ritirata. Solo questo salvò la Nuova Repubblica da una disfatta quasi certa.

Esito

Facendo il punto della situazione dopo la morte di Thrawn, Ackbar dichiarò che la vittoria della Nuova Repubblica era più nominale che altro. Infatti, Thrawn era riuscito a strapparle una piccola parte del suo territorio rispetto alla sua estensione galattica, ma aveva neutralizzato circa il 40% delle sue forze armate, lasciandola attonita e bisognosa di riorganizzarsi quanto prima.

Dal punto di vista politico, la Nuova Repubblica si trovò in una grave crisi in quanto l'Orlo Intermedio la accusò di non essere stata in grado di proteggerlo dagli assalti di Thrawn. Altri criticarono il fatto che le sue forze armate non avevano potuto nemmeno impedire al Grand'Ammiraglio di attaccare la capitale Coruscant. Nota positiva fu però il fatto che Honogr venne liberato dal giogo imperiale e si unì alla Nuova Repubblica, insieme all'Alleanza dei Contrabbandieri. Lo stesso Garm Bel Iblis ritornò finalmente fra i suoi vecchi compagni.

È incerto il rapporto fra Thrawn e il risorto Imperatore Palpatine; quest'ultimo, durante la campagna, continuò a radunare forze su Byss, apparentemente ignorando del tutto le attività del Grand'Ammiraglio. È molto probabile che Palpatine abbia sfruttato Thrawn — il quale non era al corrente della sua resurrezione — come inconsapevole diversivo, e che abbia tratto vantaggio dallo stato in cui egli ridusse la Nuova Repubblica per scatenare l'Operazione Mano Ombra.

Battaglie della Campagna

Presente in

Fonti