Low Altitude Assault Transport/infantry

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LAATi 1.jpg
Low Altitude Assault Transport/infantry
(Trasporto d'Assalto di Fanteria per Basse Altitudini)
Note di fabbricazione
Produttore

Rothana Heavy Engineering[1]

Serie

serie LAAT

Modello

cannoniera a repulsione Low Altitude Assault Transport/infantry

Tipo

cannoniera

Note tecniche
Lunghezza

17.4 metri[2]

Larghezza

17 metri(apertura alare)[2]

Altezza

6.1 metri[1]

Velocità atmosferica massima

620 km/h[2]

Armi
Dotazione
Gusci(o) di salvataggio

1 (cabina eiettabile)[3]

Equipaggio
Passeggeri
Capacità di carico

17 m³[1]

Autonomia

combustibile per 8 ore[1]

Utilizzo
Ruoli
Epoche
Esordio

22 BBY

Affiliazione
"Queste cannoniere svolazzano come insetti macellaio e penetrano nei nostri ranghi come trinciasangue. Dobbiamo averne una."
Arciduca Poggle il Minore[fonte]

La Low Altitude Assault Transport/infantry (LAAT/i), più spesso chiamata cannoniera d'attacco repubblicana, era un modello speciale di cannoniera, progettato per il supporto aereo e il trasporto della fanteria. Era fabbricata dalla Rothana Heavy Engineering e fu impiegata dal Grande Esercito della Repubblica nel corso delle Guerre dei Cloni, e quindi dall'Impero Galattico.

I cloni soldato amavano chiamarla "larty".

Caratteristiche

Spaccato di una cannoniera LAAT/i.

La LAAT/i era un trasporto di fanteria a repulsione capace di trasportare fino a trenta passeggeri. Le sue finalità secondarie includevano la ricognizione, il supporto armato diretto, missioni di ricerca e recupero e raid aria-terra o aria-aria a bassa quota, contro veicoli come gli airspeeders o i caccia stellari.

La cannoniera repubblicana poteva traghettare quattro speeder bikes militari, poste in un vano di poppa dotato di rampa di sbarco. L'equipaggio si componeva di quattro elementi: nella cabina gibbosa di testa trovavano posto un clone pilota e un copilota con funzioni di artigliere di prua; i due artiglieri di supporto, invece, stavano in una coppia di sfere trasparenti che si protendevano dal compartimento truppe grazie a due bracci snodati. Solitamente, la dotazione di bordo includeva un droide medico IM-6, stipato in un armadietto d'emergenza. In caso di necessità, il modulo di pilotaggio poteva staccarsi dal corpo principale del veicolo e fungere da guscio di salvataggio.[3]

Visuale dal basso di un LAAT/i.
La LAAT/i sfoggiava un arsenale di tutto punto, comprensivo di tre torrette laser antifanteria - due frontali e una caudale; due bocche di lancio per missili a ricerca massiva - alimentati da una cartucciera interna e solitamente equipaggiati con missili a puntamento automatico a corto raggio, esplosivi di prima classe, razzi perforanti e ordigni antifanteria a frammentazione; quattro torrette laser di precisione a raggi compositi - due delle quali completamente automatizzate - e otto razzi aria-aria leggeri stipati sotto le ali.

Le cannoniere erano dotate di scudi di contenimento atmosferici e potevano pertanto essere sbarcate dallo spazio, sebbene il loro raggio di tiro ottimale si raggiungesse solo nella bassa atmosfera, dove sfioravano velocità dell'ordine dei seicento chilometri orari. Una singola nave d'assalto di classe Acclamator trasportava fino ad ottanta cannoniere della serie LAAT, mentre uno Star Destroyer di classe Venator aveva spazio sufficiente solo per la metà di quel contingente. Pur costituendo un mezzo efficacissimo, la LAAT/i era carente sotto l'aspetto difensivo: la sua corazzatura relativamente esile ne faceva una facile vittima.

I momenti immediatamente precedenti la Battaglia di Teth.
Durante l'avvicinamento al bersaglio, una luce rossa si accendeva nella cabina principale per segnalare l'imminente ingresso in battaglia. Ciò dava ai soldati il tempo necessario per approntare gli ultimi preparativi prima dell'azione, come controllare le munizioni e il funzionamento dei sistemi di cominicazione. Una volta raggiunto il suolo, le luci diventavano verdi, segnale di sbarco immediato.

Dietro le quinte

La LAAT prende ispirazione da elicotteri del mondo reale, principalmente dall'elicottero d'attacco Mil Mi-24 Hind sovietico (ora russo). [1] La decorazione di prua della LAAT/i ARC allude invece agli artwork diffusi su alcuni velivoli da combattimento del mondo reale quali i Curtiss P-40 del 1° Gruppo Volontari Americani "Flying Tigers" della Seconda Guerra Mondiale.

Presente in

Due speeder BARC vengono sbarcati da una cannoniera LAAT/i.

Comparse non canoniche

Fonti

Note e riferimenti

Collegamenti esterni