Cato Neimoidia

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Cato neimoidia.jpg
Cato Neimoidia
Dati astrografici
Regione

Le Colonie

Struttura fisica
Tipo

pianeta di tipo terrestre

Diametro

12,240 km

Atmosfera

miscela respirabile

Gravità

standard

Ecosistema
Terreno principale
  • montagne
  • distese
  • foreste
  • archi rocciosi
  • città-ponte
Luoghi d'interesse
Società, economia, politica
Specie immigrate

Neimoidiani

Lingua ufficiale

Pak Pak

Governo

monarchia capitalistica elettiva

Città principali

Zarra

Affiliazione
"Quell'impiccio su Cato Neimoidia..direi che non conta."
Obi-Wan Kenobi[fonte]

Primo e più antico fra i pianeti-portafoglio dei Neimoidiani Cato Neimoidia, era un mondo lussureggiante della Regione delle Colonie, non troppo lontano da Neimoidia, loro pianeta natale. Si trattava di uno dei più ricchi pianeti della galassia.

Storia

Essendo una razza dalle antiche tradizioni di viaggiatori dello spazio, i Neimodiani colonizzarono centinaia di pianeti. Questi divennero le basi delle loro ricchezze, mentre le risorse complessive dei loro possedimenti coloniali venivano incanalate verso il loro pianeta natale: Neimoidia. Le Colonie più prestigiose erano chiamate “pianeti portafoglio”. Questi non erano pianeti semplicemente ricchi di risorse da essere scavati e sfruttati, ma avevano anche la funzione di uffici amministrativi adibiti alla gestione delle proprie colonie. Fungevano anche da depositi per le risorse raccolte. Solo a questi veniva permesso di usare il nome di “Neimoidia”. Fra i più famosi dei pianeti portafoglio vi erano Cato Neimoidia, Koru Neimoidia, e Deko Neimoidia.

Una città-ponte vista dal caccia del Maestro Jedi Plo Koon.
Cato Neimoidia è il più antico dei pianeti portafoglio, e probabilmente è anche il più esclusivo. Solamente i più ricchi di una cultura molto abbiente vivono qui, a proteggere i loro tesori in caveau sotterranei sorvegliati da paesaggi naturali impervi oltre che da infiniti droidi da battaglia. Non volendo vivere lontani dai caveau, e allo stesso tempo non fidandosi di nessuno che gli stesse troppo vicino, i Neimoidiani costruirono città ponte sospese al di sopra delle grotte nebbiose che conducevano ai loro tesori.

Durante le Guerre dei Cloni, le Legioni di Difesa Nazionale Neimoidiane raddoppiarono il loro tasso di coscrizione, richiamando tutti i riservisti per la protezione attiva di Neimoidia e dei suoi pianeti portafoglio. Per questo motivo, le città ponte oscillanti si riempirono di carri armati così come di strisce di atterraggio, i palazzi si tramutarono in alloggi per soldati e artiglieri, e i lustri grattacieli assieme alle torri dorate vennero riempiti con contraerea anti-caccia. Persino il fortino privato del Viceré Nute Gunray fu dotato di sistemi difensivi quando fu evidente la possibilità di un attacco.

Raffigurazione di una città ponte.
La terrificante possibilità divenne realtà quando la Repubblica fece breccia nelle difese orbitali dei pianeti portafoglio e iniziò a concentrare gli attacchi contro i possedimenti dei Neimoidiani. Cato Neimoidia fu il teatro di maggiore scontro, compreso il famoso pasticcio in cui furono coinvolti Obi-Wan Kenobi, Anakin Skywalker e il Comandante Cody. Un mese prima della Battaglia di Coruscant, infatti, essi guidarono le loro forze contro il pianeta nel tentativo di catturare il Viceré Gunray.

Gunray riuscì a fuggire, ma i Jedi furono in grado di impadronirsi della sua meccanosedia che conteneva un trasmettitore olografico codificato tramite il quale il Viceré si metteva in contatto con Darth Sidious. Questo diede ai Jedi una prova inconfutabile dell’esistenza del Signore Oscuro.

Stanza neimoidiana piena di ogni genere di ricchezza.
La Repubblica uscì vittoriosa, rendendo il pianeta sicuro, anche se mai in modo del tutto consistente. Sacche di resistenza continuavano infatti a nascere nelle città-ponte, necessitando regolari missioni di pattugliamento e soffocamento di eventuali ribellioni.

Verso il termine della guerra, il Maestro Jedi Plo Koon fu incaricato di guidare la missione di attacco, volando da sponda a sponda in un caccia Jedi. Durante una di queste missioni, da Coruscant venne dichiarato esecutivo l’Ordine 66. Le conseguenze giunsero fino a Cato Neimoidia e i piloti cloni aprirono il fuoco su di lui: il suo caccia danneggiato andò fuori controllo e si schiantò su una delle città-ponte.

Presente in

Fonti