Chirrut Îmwe

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No. Io sono tuo padre!

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Chirrut Îmwe
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Jedha

Nascita

52 BBY

Morte

0 BBY, Scarif

Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschio

Altezza

1.73 mt

Capelli

Neri

Occhi

Azzurro chiaro

Pelle

Olivastra

Informazioni storiche e politiche
Affiliazione
"Non temo niente. Tutto è come la Forza vuole."
―Chirrut Îmwe[fonte]

Chirrut Îmwe fu un maschio umano non vedente nato sulla luna di Jedha. Fu un monaco-guerriero spirituale attivo durante il regno dell'Impero Galattico. Insieme al suo amico e protettore Baze Malbus, lui ed altri membri di un gruppo di ribelli parteciparono alla missione per rubare i piani della prima Morte Nera.

Biografia

Inizi

Nato nel 52 BBY, Chirrut Îmwe visse sulla luna di Jedha dove divenne un membro dei Guardiani dei Whills insieme al suo vecchio amico Baze Malbus.

Età dell'Impero

Con la Ribellione

Diciannove anni dopo che Sheev Palpatine trasformò la Repubblica Galattica in Impero Galattico, Îmwe stava pregando alla Forza per le vie di Jedha City quando incontrò Jyn Erso e le chiese se sapeva cosa fossero i cristalli kyber in quanto aveva percepito che lei ne portava uno al collo: Jyn gli rispose che alimentavano le spade laser.

Chirrut Îmwe su Jedha.
Poco dopo, durante una scaramuccia, Îmwe aiutò Andor, la Erso e il droide K-2SO a difendersi da un gruppo di assaltatori, attaccandoli con il suo bastone e atterrandoli con maestria e velocità. In seguito intervenne anche Malbus, che fece fuoco su un gruppo di rinforzi che stavano arrivando alle spalle di Îmwe. A quel punto intervennero anche i Partigiani di Saw Gerrera che li catturarono tutti quanti e li portarono alla loro base segreta. Nel breve periodo di prigionia, Îmwe ripetè la frase "Sono tutt'uno con la Forza. La Forza è con me", mentre Malbus non credeva che le sue preghiere li avrebbero aiutati ad aprire le porte della cella. Poco dopo scoprirono che nell'altra cella si trovava Bodhi Rook, un pilota imperiale disertore che aveva consegnato un messaggio a Saw Gerrera. Poi il gruppo riuscì a fuggire quando Jedha City venne attaccata dal superlaser della Morte Nera.

Missione su Eadu

Nello spazio, Îmwe chiese a Malbus della città santa e lui rispose che era andata completamente distrutta. Nel frattempo, Jyn disse ad Andor della falla che suo padre Galen Erso aveva nascosto nella Morte Nera, così il gruppo si diresse verso Eadu, dove si trovava di stanza. Giunti sul pianeta, Andor e Rook uscirono in avanscoperta. Dopo aver chiesto a Malbus se Andor avesse l'aspetto di un killer, Baze gli rispose che sembrava piuttosto amichevole. Quando Jyn gli chiese cosa significasse, Îmwe le disse che la Forza fluiva in modo oscuro intorno ad una creatura in procinto di uccidere. Temendo che Andor avesse intenzione di uccidere suo padre, Jyn uscì alla sua ricerca, seguita poi da Îmwe e Malbus, che poco dopo si fermarono su un crinale per osservare la situazione. Assistettero all'arrivo di una squadriglia di caccia ribelli che attaccò la piattaforma d'atterraggio della stazione imperiale. Îmwe usò il suo lanciadardi leggero per abbattere un caccia TIE che si schiantò contro una torre turbolaser. Poco dopo, Baze e Îmwe si aprirono la via verso uno shuttle imperiale che K-2SO aveva rubato e poterono tutti quanti tornare alla base ribelle su Yavin 4.

Battaglia di Scarif

Dopo che il Consiglio dell'Alleanza aveva detto a Jyn Erso che non potevano inviare la Flotta Ribelle su Scarif, dove si trovavano i piani della Morte Nera, Îmwe decise di partecipare ugualmente alla missione non autorizzata organizzata da Cassian e Jyn. Arrivati su Scarif, Îmwe e Malbus organizzarono un diversivo sulla spiaggia, facendo detonare esplosivi e ingaggiando gli assaltatori di guardia per permettere a Jyn, Cassian e K-2SO di infiltrarsi nella base imperiale. Dopo aver appreso che era necessario attivare un interruttore affinchè la flotta Ribelle potesse ricevere la trasmissione dei dati, Îmwe attraversò il campo di battaglia continuando a mormorare la sua preghiera, "La Forza è con me, sono tutt'uno con la Forza". Riuscendo a non farsi colpire da colpi di blaster nemici, Chirrut giunse all'interruttore quando un contenitore di carburante fu colpito ed esplose, scagliandolo all'indietro. Malbus, vedendo il suo amico ferito, si lanciò sul campo di battaglia sparando ad ogni soldato per aiutarlo. Tuttavia, Îmwe morì fra le braccia del suo amico, ma gli disse di non essere addoolorato: quando Malbus avrebbe guardato alla Forza, lui sarebbe sempre stato lì.

Caratteristiche e personalità

Concept di Chirrut Îmwe e Baze Malbus.
Chirrut Îmwe aveva occhi azzurro pallido, cappelli neri e carnagione olivastra. Anche se non era sensibile alla Forza, era molto devoto ad essa e alle vie dei Jedi, per questo motivo portava armi semplici come un bastone e un lanciadardi, in netto contrasto con la personalità molto più pragmatica del suo partner. La sua devozione alla spiritualità lo aiutava a superare la sua cecità e a diventare un formidabile guerriero.

Dietro le quinte

Chirrut Îmwe è interpretato da Donnie Yen nel film del 2016 Rogue One: A Star Wars Story. Il regista Gareth Edwards ha permesso a Yen di plasmare il suo personaggio come riteneva più opportuno. Una delle caratteristiche che Yen ha creato per il suo personaggio è stata la cecità.

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