Ultima modifica il 31 ott 2008 alle 21:37

Codice Sith

"Non sono un uomo di parola. Ma rispetto il potere delle parole, perché esse sono ciò che mi ha trasformato. Le parole del Codice Sith."
Darth Bane[fonte]

Il Codice Sith era un dogma che raccoglieva le dottrine cardine dell'Ordine dei Signori dei Sith.

Il Codice fu creato in diretto contrasto con il Codice Jedi come ordinamento spirituale fondamentale che tutti i Sith dovevano seguire. Sembra che sia stato elaborato successivamente al Grande Scisma dai Jedi Oscuri che per primi abbandonarono l’Ordine. Successivamente, venne riconosciuto dal secondo Impero Sith, dalla Confraternita dell’Oscurità, dall’Ordine dei Signori dei Sith e dal Nuovo Ordine Sith.

Il Codice Sith

"La pace è una menzogna, esiste solo la passione.
Dalla passione ottengo la forza.
Dalla forza ottengo il potere.
Dal potere ottengo la vittoria.
Attraverso la vittoria, le mie catene vengono spezzate.
La Forza mi libererà.
"
―Codice Sith

Parafrasi e analisi

"I princìpi dei Sith sono più che semplici parole da essere memorizzate. Imparali, comprendili. Essi ti porteranno al vero potere della Forza, al vero potere del lato oscuro."
Quordis[fonte]
Darth Krayt recita il Codice Sith.
Il Codice riassume gli insegnamenti fondamentali che i Sith trassero dalla loro esperienza come utilizzatori del lato oscuro. Vi si legge infatti il rifiuto della pace, cioè dell’armonia spirituale che caratterizzava invece i Jedi, in favore di un uso smodato delle passioni per trarne potere (passioni ben lontane però dall’amore, poiché, come ebbe a dire Yuthura Ban, l’amore ”porta alla pietà”). E solo la passione poteva portare il Sith a padroneggiare una forza tale da ottenere il potere.

La vittoria, per i Sith, non era la vittoria “sensibile”, cioè il raggiungimento del potere politico o la sconfitta degli avversari. Queste erano vittorie temporanee e facilmente rovesciabili. La vittoria stava invece nel saper non solo padroneggiare ma anche asservire la Forza alla propria volontà. Questa era, per un Sith, la vera vittoria, l’unica vera vittoria che non era possibile ribaltare. Secondo Darth Bane, inoltre, il potere “materiale” era momentaneo “per legge”, in quanto, nella sua Regola dei Due, impose che l’Apprendista Sith avrebbe necessariamente dovuto usurpare ed uccidere il Maestro. Implicitamente, questa era una legge anche per i Sith che avevano preceduto Bane.

Ogni talentuoso Sith poteva compiere quanto scritto nel Codice. Ma solo un Sith avrebbe potuto spezzare le proprie catene, il che significava ottenere una padronanza tale della Forza che avrebbe portato il Sith alla perfezione: un potere perfetto, capace anche di alterare il destino del suo detentore. Tuttavia, solo il Sith’ari avrebbe potuto raggiungere questa perfezione. Benché nell’antica lingua Sith, Sith’ari significasse meramente “Signore dei Sith”, una profezia del primo Impero Sith narrava di un Sith’ari che sarebbe sorto nel futuro, avrebbe distrutto i Sith e li avrebbe ricreati più potenti di prima, regnando su di loro per l’eternità.

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Fonti