Collettore di potenza

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
"Sembra che i Ribelli si siano infiltrati nei nostri impianti di estrazione su Sarapin. Stanno approfittando dei nostri collettori di potenza"
Malcor Brashin[fonte]

Un collettore di potenza era un impianto geotermico in grado di catturare l'energia liberata da sorgenti naturali di calore come i vulcani, il magma o la lava. Il pianeta Sarapin ne ospitava un gran numero, raggruppati in fattorie di raccolta. L'energia termica era poi trasformata in energia potenziale elettrica ed immagazzinata per essere spedita ai Mondi del Nucleo. Si stimava che dal pianeta dipendesse circa l'80% dell'autonomia energetica del Nucleo Galattico.

Storia

Un collettore di potenza su Sarapin.
Durante le Guerre dei Cloni, i collettori di potenza furono occupati dalle forze di Sev'rance Tann, Generale dell'Esercito Separatista, aprendo una seria crisi per la Capitale. Il Generale Jedi Echuu Shen-Jon, immediatamente mobilitato dal Senato della Repubblica, riuscì a liberare Sarapin e a ripristinare i rifornimenti.

Un'analoga emergenza sarebbe potuta esplodere nello 0 ABY, quando si scoprì che agenti ribelli erano riusciti ad infiltrarsi su Sarapin e a dirottare la produzione di alcuni collettori di energia. Sulla scorta delle informazioni recuperate dall'elaboratore primario di Ruul, il Gran Generale Malcor Brashin e il suo sottoposto Brenn Tantor condussero un raid su Sarapin e normalizzarono la situazione. Davanti all'abilità informatica di Dellis Tantor, neppure il tentativo dei Ribelli di impedire l'accesso agli Imperiali cambiando i codici dei collettori si mostrò efficace.