Comandante Supremo (Impero)

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Il Comandante Supremo delle Forze Imperiali (chiamato anche Comandante Supremo delle Forze Armate Imperiali, o più semplicemente Comandante Supremo) era il comandante sul campo delle truppe dell'Impero Galattico, colui che delineava le tattiche da assumere e sceglieva gli ufficiali per l'Esercito e la Marina Imperiale. Era il grado più alto nelle Forze Armate Imperiali, appena al di sotto di quello dell'Imperatore, che era comunque comandante in capo.

Nel periodo dei Resti dell'Impero, più precisamente dal 12 ABY, tale carica era conosciuta come Comandante Supremo della Flotta Imperiale.

Poteri e funzioni

Le differenze nel potere militare fra l'Imperatore Galattico e il Comandante Supremo erano molto sottili. In sostanza, l'Imperatore era il comandante in capo, colui che aveva il comando assoluto e la massima autorità sull'Esercito e sulla Marina imperiali. Il Comandante Supremo era invece colui che agiva sul campo, metteva in pratica le tattiche e guidava le battaglie. L'Imperatore era la mente, il Comandante Supremo il braccio.

Palpatine creò questa carica fondamentalmente per inviare il suo apprendista Darth Vader a compiere le missioni di rappresaglia contro i ribelli che si opponevano all'Impero. Vader era anche Esecutore Militare, il rappresentante dell'Imperatore nelle Forze Armate.

Il Grand'Ammiraglio Pellaeon, nella sua riorganizzazione politico-militare dei Resti dell'Impero, accentrò su di sé praticamente tutto il potere. La carica di Comandante Supremo della Flotta, benché fosse ufficialmente un potere esclusivamente militare, divenne di fatto il più alto e importante grado che ci fosse nell'Impero.

Il Comandante Supremo era il comandante in capo di tutte le Forze Armate Imperiali e il leader del Consiglio dei Moff. In un'abile mossa politica, Pellaeon divenne anche il Capo di Stato e del governo dei Resti dell'Impero, avendo così una portata governativa identica a quella detenuta dall'Imperatore Palpatine.

Storia

Prima di Endor

Darth Vader, Comandante Supremo delle Forze Imperiali.
Darth Vader fu il primo ad essere scelto dall'Imperatore come Comandante Supremo delle Forze Imperiali: Palpatine gli diede un completo campo libero d'azione, permettendogli di scegliere e destituire anche gli ufficiali più importanti, e facendogli guidare operazioni significative come la Battaglia di Hoth. Combinando questa carica con quella dell'Esecutore, Lord Vader era l'uomo più importante delle Forze Armate Imperiali.

Vader ricoprì questa carica fino alla morte durante la Battaglia di Endor. Il Signore Oscuro fu l'unico a ricoprire le reali funzioni di Comandante Supremo, poiché tutti coloro che assunsero questa carica successivamente ne stravolsero i poteri: Gilad Pellaeon, in particolare, era Comandante Supremo, ma ricopriva nei fatti anche le cariche statali dei Resti dell'Impero.

Dopo Endor

La crisi e la confusione che fecero seguito alla morte di Palpatine a Endor decretarono la decadenza della carica di Comandante Supremo. Specialmente, la frammentazione dell'Impero portò molti signori della guerra a reclamare il trono e il comando di tutte le forze imperiali, contribuendo a diffondere una gran confusione.

Sate Pestage, che divenne reggente subito dopo la morte di Palpatine, non assegnò il comando dell'esercito a un singolo ufficiale. A comandare l'Impero, anche dal punto di vista militare, era nei fatti Ysanne Isard, che si avvaleva di un gran numero di ammiragli e generali a lei fedeli per coordinare le operazioni sui vari campi di battaglia. Inoltre, a seguito della cacciata di Pestage, il Tribunale Imperiale le concesse ufficialmente i pieni poteri militari.

Il Grand'Ammiraglio Thrawn, che riunificò gran parte dell'Impero, ne divenne il signore assoluto, ma non accettò mai né la carica di Imperatore Galattico né quella di Comandante Supremo. Fu lui, comunque, che guidò le truppe imperiali nella guerra contro la Nuova Repubblica, fino alla sua morte nella Battaglia di Bilbringi.

L' "Impero Oscuro" e Jax

Quando Palpatine si incarnò nel suo nuovo clone su Byss e reclamò il titolo di Imperatore Galattico, riorganizzò il suo apparato militare. Dopo avere convertito Luke Skywalker, lo nominò Comandante Supremo, per poi assegnare tale funzione a Sedriss dopo il tradimento del Jedi. Dopo la morte di Sedriss, fu Xecr Nist a prenderne il posto, fino alla definitiva sconfitta del suo padrone. Come nel suo primo regno, comunque, Palpatine affidò la postazione di comando delle Forze Armate a Jedi Oscuri, le cui capacità erano assai superiori a quelle di un normale ufficiale.

Successivamente, dopo la morte di Palpatine, Carnor Jax assunse il comando delle truppe imperiali, lanciandole nella caccia di Kir Kanos e nel contempo difendendo i confini dell'Impero dalla Nuova Repubblica. In questo periodo, il potere militare era diviso fra Jax (che pare fosse il reale Comandante Supremo) e il suo sottoposto, il Generale Wessel, capo del Comando Centrale Imperiale. A seguito della morte di Jax, furono i militari del Consiglio Imperiale ad Interim a spartirsi il potere militare.

Comandante Supremo della Flotta Imperiale

Gilad Pellaeon, Comandante Supremo della Flotta Imperiale nel post-Daala.
L'Ammiraglio Daala, appena un anno dopo la morte definitiva dell'Imperatore, riuscì a porre fine alla guerra civile che imperversava l'Impero e a riunificare i suoi resti. Ella assunse il pieno comando delle Forze Armate, riorganizzando esercito e flotta in preparazione di una grande campagna contro la Nuova Repubblica. Quando questa operazione militare fallì sul nascere, ella cedette le sue funzioni a Gilad Pellaeon, che il vero riorganizzatore dei Resti dell'Impero.

Da quel momento, le funzioni di Comandante Supremo delle Forze Imperiali vennero trasportate nella carica di Comandante Supremo della Flotta Imperiale.

Nel Nuovo Impero

Con la creazione del Nuovo Impero, il Comandante Supremo era un Moff e, solitamente, il capo dell'Alto Consiglio dei Moff.

Lista dei Comandanti Supremi

Fonti