Czerka Arms

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era del Nuovo Ordine Jedi.
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Czerka Arms
Informazioni organizzazione
Guidata da

Presidente

Sedi

Kashyyyk, Korriban, Taris, Tatooine, Telos IV

Prodotti principali

Droidi e armi

Informazioni cronologiche e politiche
Epoche
Affiliazioni

La Czerka Arms, ex Czerka Corporation, a sua volta fondata con il nome di Czerka Mining and Industrial, fu un’importante produttrice d’armi sin dall’epoca della Vecchia Repubblica. Aveva interessi su Korriban, Kashyyyk, Taris, Tatooine, Telos IV e un’infinità di altri pianeti.

Storia

L'era Seario

Il simbolo della Czerka Corp.

All’epoca della Guerra Civile Jedi, la Czerka era guidata da Pollard Seario ed era partner ufficiale dei Sith: l’azienda riforniva il loro esercito e, in cambio, i Sith le garantivano diritti commerciali esclusivi presso i mondi conquistati. La sua reputazione era già magra e con questa mossa la Czerka si grantì la fama di opportunista immorale.

Non tutti gli affari avviati dalla Czerka a quel tempo furono redditizi, anzi, alcuni furono dei veri e propri disastri finanziari. Emblematico fu il tentativo di avviare una tratta di Wookiee che, nonostante la schiavitù fosse illegale per la Repubblica, divenne possibile grazie a cavilli legali dovuti alla particolare posizione di Kashyyyk, nonché alla collaborazione di un capotribù corrotto, Chuundar. Tale redditizio mercato fu stroncato dalle investigazioni del redivivo Revan, grazie alle quali gli Wookiee riuscirono a sconfiggere Chuundar e a bandire la compagnia dal pianeta. La Czerka ripiegò con una dichiarazione pubblica in cui affermava di star "ridimensionando" le operazioni regionali, ma non fu mai presa sul serio dall’opinione pubblica: la morte di così tanti dipendenti portò ben presto a scomode questioni alle quali l’azienda rifiutò di rispondere.

Un altro fallimento targato Czerka fu l’impresa mineraria di Tatooine. Sulla base degli esisti entusiastici delle prime trivellazioni, la Czerka decise di stabilire alcuni avamposti sul pianeta — tra cui la città di Anchorhead — e avviare le operazioni di estrazione. Con suo grande disappunto, la Czerka scoprì ben presto di essere solo l’ultima arrivata nel lungo elenco di aziende ridotte sull’orlo del la crisi dallo scadentissimo ferro di Tatooine. Purtroppo la frittata era fatta: il danaro mobilitato era tale che il consiglio d’amministrazione non smaniava troppo di chiudere baracca e burattini, così che la vendita del ferro di Tatooine proseguì. I clienti e gli investimenti sfumarono, e la Czerka iniziò pure ad avere delle grane con le tribù locali. La Forza volle che Revan finisse invischiato anche in questa faccenda, nel momento in cui l’amministratore di Anchorhead gli affidò l’incarico di sterminare un gruppo di predoni Tusken. A insaputa del mandante, Revan scongiurò il massacro negoziando una riduzione degli attacchi con il capotribù. Alla fine, la Czerka valutò più conveniente lasciare Tatooine e abbandonare i suoi cingolati e i suoi insediamenti.

Sorte migliore ebbe la colonia di lavoro a Dreshdae, su Korriban, dove la Czerka riforniva di fregate e rifornimenti la vicina Accademia Sith, a rispetto dei patti stabiliti.

L'affare Telos

Un impiegato Czerka.

Al termine della Guerra Civile Jedi, la Czerka tentò di ingraziarsi la Repubblica Galattica, vincitrice sfinita del conflitto, prendendo parte alla ricostruzione di Telos IV. L’accordo era questo: la Czerka avrebbe rifornito i lavoratori e contribuito agli inverstimenti in cambio dello sfruttamento esclusivo delle risorse di Telos, incluso il materiale bellico trovato al suolo. I vertici dell’azienda speravano che un successo nell’operazione su Telos avrebbe comportato nuovi ingaggi per altre ricostruzioni. Ben presto, però, la Czerka entrò in aperto scontro con gli Ithoriani a capo del progetto: la divisione locale dalla compagnia, alleatasi con lo Scambio, acquisì il controllo di parecchie aree di riqualificazione, vanificando i progressi fatti. Se non fosse stato per l’intervento dell’Esule Jedi, l’intero pianeta avrebbe potuto subire quel fato. Non si sa quando venne chiuso il caso, ma è certo che alla Czerka fu ordinato di lasciare tutti i possedimenti telosiani e di affrontare un processo.

Un "nuovo" volto

Qualche tempo dopo le Nuove Guerre Sith, dalle quali la Repubblica era uscita nuovamente vittoriosa, la Czerka preferì dissociarsi dal proprio passato, cambiando nome in Czerka Arms.

Negli anni a venire, la Czerka continuò a vendere liberamente i suoi prodotti sotto la Repubblica Galattica, e firmò anche un contratto con l’Impero Galattico quando questo salì al potere. Tuttavia, le munizioni Czerka si fecero strada anche nel mercato nero, nonostante la posizione ufficiale della compagnia. Un esempio era il lanciafiamme miniaturizzato ZX usato da Boba Fett.

Quando la Nuova Repubblica sostituì l’Impero, la Czerka continuò ad avere un ruolo da protagonista, essendo la terza compagnia produttrice di armi dietro alla BlasTech e alla Merr-Sonn. Produceva alcune armi ad energia, ma si scavò una nicchia nelle armi personali non blaster, e nelle minizioni “non standard” come appunto lanciafiamme, vibrolame, e pugnali.


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Fonti