Dash Rendar

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
Dashrendar 1.jpg
Dash Rendar
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Corellia

Nascita

29 BBY c.

Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschile

Altezza

180 cm

Capelli

Rossi

Occhi

Verdi

Equipaggiamento
Veicolo personale

Outrider

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione

Dash Rendar fu un pilota "freelancer" proveniente da Corellia, che prestò i propri servizi prevalentemente all'epoca della Guerra Civile Galattica, viaggiando in lungo e in largo per la Galassia a bordo del mercantile YT-2400 modificato noto come Outrider.

Quintessenza del contrabbandiere corelliano, le luci della ribalta di Dash Rendar nella Galassia si spensero rapidamente a causa della sua improvvisa e scioccante morte… o almeno questo era quello che lui volle far credere.

Biografia

Gioventù

La sua infanzia fu quella di un privilegiato. La sua famiglia infatti possedeva la RenTrans, una compagnia di trasporti di successo nei Mondi del Nucleo. Fu anche uno dei migliori studenti dell’Accademia Imperiale di Carida, un anno indietro a Han Solo. La sua idea era quella di diventare un grande pilota e fare carriera nella Marina Imperiale. Un brutto giorno però, la sua vita di prosperità si dissolse letteralmente in fiamme.

Il fratello di Dash, Stanton, era un pilota della flotta RenTrans. Durante un decollo di routine su Coruscant, un’esplosione dei sistemi di controllo spinsero il trasporto di Stanton ad urtare un museo privato appartenente a nientemeno che all’Imperatore Palpatine. Stanton morì nello schianto. Infuriato per la perdita dei suoi inestimabili artefatti Jedi e Sith, Palpatine bandì la famiglia Rendar e confiscò tutte le sue proprietà trasferendole alla rivale Xizor Trasporti Interstellari.

Vita da contrabbandiere

Dash Rendar e l'Outrider.

Dash, espulso dall’Accademia, raccolse i pezzi della sua vita ai margini. Lavorò a lungo come contrabbandiere, mercenario, ladro, guardia del corpo, tutte mansioni che lo tennero relegato nella feccia galattica ma che gli permisero di crearsi un nome in questo ambiente malavitoso.

Lui e Lando Calrissian e Han Solo si incontrarono per la prima volta ad un tavolo di sabacc a Port Haven, un porto segreto di contrabbando sul pianeta Kaal. I tre si intrattennero raccontandosi storie su come avevano eluso gli Imperiali, storie di bravate, e di spacconate. Non fu insolito per Rendar e Solo competere in velocità con le proprie astronavi modificate, anche se il Millennium Falcon ebbe sempre la meglio. Calrissian e Solo alla fine abbandonarono la vita del contrabbandiere, diventando "rispettabili" e misero le loro abilità al servizio dei Ribelli. Dash declinò l’offerta, preferendo concentrare la sua attenzione sull’unica cosa della quale gli importasse davvero: se stesso.

Mentre lavorava per lo "Zio" Vanya, un signore del crimine twi'lek, Rendar entrò in possesso del mercantile YT-2400 Outrider, donatogli da Vanya dopo che il contrabbandiere l'ebbe salvato da un raid della Polizia di Sicurezza dell'Autorità del Settore Corporativo. Rendar vi applicò numerose modifiche: scudi, armi, motore ionico e iperguida furono potenziati e venne aggiunto un meccanismo di stealth illegale, facendo della nave una temibile arma. Poco tempo dopo, Dash trovò un inatteso compagno di viaggi nel droide da riparazione di serie LE LE-BO2D9 (o, com'era chiamato dal suo padrone, Leebo), che acquistò da un artista a cui diede un passaggio, modificandolo successivamente per renderlo idoneo alle funzioni di copilota della Outrider.

Le sue avventure non finirono qui. Lui e Calrissian furono di nuovo insieme in una missione su Endor per salvare Owal, fratello del loro amico Reik Sopil, che era stato catturato dal Sole Nero, e qui si scontrarono con Guri, la droide replicante che fungeva da luogotenente del Principe Xizor. Tempo dopo, si ritrovò con Solo per una partita di sabacc su Tatooine, poco prima che il collega contrabbandiere fosse contattato da un gruppo di individui interessati ad un passaggio per Alderaan; sempre in questa occasione, da un altro amico apprese che, forse, suo fratello era ancora vivo. In tutto questo periodo Rendar fu costantemente tenuto d'occhio dalle spie dell'Ufficio di Sicurezza Imperiale, timorose che l'Imperatore si fosse creato un pericoloso nemico.

Lavori per i Ribelli

Undici mesi dopo la Battaglia di Yavin, Dash Rendar cominciò a lavorare per l'Alleanza Ribelle. Il contrabbandiere non aveva mai voluto impegnarsi troppo nella Guerra Civile Galattica, ma le efferatezze dell'Impero lo avevano convinto a cambiare posizione.

Il suo primo "incarico" fu di catturare la nave da crociera Star of the Empire, che l'Alleanza avrebbe riconvertito a scopi militari. Mentre si trovava a bordo, fu ordinata l'evacuazione per ragioni di sicurezza. Credendo che ci fosse qualcun altro che, come lui, voleva rubare la nave, mentre i passeggeri si davano alla fuga, Dash, insieme a Tash, Zak Arranda e Mammon Hoole, scoprì che in realtà la fonte del problema era l'intelligenza artificiale SIM, che aveva preso il controllo della nave.

Rendar e Leebo sull'Outrider.

Grazie all'aiuto e al sacrificio del Capitano Hajj, il gruppo riuscì a farsi strada fra i droidi aizzati da SIM. Tuttavia, l'intelligenza artificiale riusciva a prevedere le loro mosse e quindi a impedire la fuga. Dash riuscì a capire la chiave per costringere SIM ad aprire le porte degli hangar e pertanto, quando fu il loro "turno", essi non fecero nulla. Ciò portò SIM ad aprire le porte; il gruppo, muovendosi rapidamente, riuscì a fuggire. Dash, recuperata l'Outrider, riuscì a infiltrare la rete della Star of the Empire e a disabilitare SIM, portando quindi la nave ai Ribelli.

Successivamente Rendar fu assunto da Kimmi Chyler, pilota di swoop, per trasportare lei e il suo team. Per l'Alleanza si trattò di un'ottima copertura, in quanto incaricò Dash di sfruttare i vari viaggi per trasportare materiale di contrabbando. Ciò non mancò di esplorlo all'Impero, in quanto fu scoperto da un agente dell'Ufficio di Sicurezza Imperiale, che incaricò Namman Cha e le Ombre Sith di monitorare gli spostamenti di Rendar nella speranza che li potesse condurre alla base ribelle.

Nel corso di questi viaggi Dash Rendar ebbe un incarico molto importante. Su Talus ricevette un datapad con informazioni importanti da parte di Koth Melan, agente della Bothan Spynet; quindi, a Mos Espa su Tatooine, consegnò tale datapad a Luke Skywalker, sfuggendo per un soffio ad un'incursione del Sole Nero.

Dash Rendar.

Nell'ombra dell'Impero

Tutte queste attività lo portarono a godere sempre più della fiudcia dei Ribelli. Messo a conoscenza della posizione della loro base segreta, Dash consegnò persino rifornimenti su Hoth, dove ancora una volta incontrò Han Solo. Rendar si trovava su Hoth quando l’Impero attaccò. Il coraggioso pilota si impadronì di uno snowspeeder partecipando alla battaglia contro i camminatori AT-AT per ritardare gli Imperiali e permettere il decollo dei trasporti per l’evacuazione della Base Echo. Fu anche in grado di buttare giù uno dei camminatori.

La fuga da Hoth non fu semplice: prima dovette farsi strada nella Base Echo invasa dagli Imperiali, quindi, raggiunta l'Outrider, dovette superare indenne uno Star Destroyer Imperiale e le sue squadriglie di caccia TIE, nonché la cintura di asteroidi. Scampato tutto d'un pezzo a queste avversità, Dash riuscì a ricongiungersi ai Ribelli.

Poco dopo, Han Solo fu catturato da Darth Vader su Bespin, congelato nella carbonite e affidato a Boba Fettaffinché lo portasse da Jabba. Su richiesta personale di Lando Calrissian, Rendar aiutò i Ribelli nella loro ricerca per Solo, inseguendo IG-88 su Ord Mantell e Boba Fett su Gall, ove si diceva che il cacciatore di taglie stesse consegnando il corpo congelato di Solo a Jabba the Hutt. Dopo aver verificato le voci, Dash avvertì l’Alleanza, ma optò per rimanere lontano dal conflitto. Fett fuggì col corpo di Solo, e l'aiuto di Dash fu nuovamente richiesto.

Contro il Sole Nero

Nonostante Leia Organa fosse grata per il suo aiuto, riteneva insopportabile l’atteggiamento del contrabbandiere. Tempo dopo, messa di fronte alle necessità, Leia lo incaricò di proteggere Luke Skywalker, la cui vita era minacciata dagli agenti del Sole Nero. Dash giunse appena in tempo su Tatooine per aiutare Luke Skywalker a sfuggire all'assalto delle banditaglie di swoop Jabba nel Beggar's Canyon.

Successivamente, ancora insieme, Dash e Luke aiutarono le spie Bothan a mettere al sicuro i piani della seconda Morte Nera dal trasporto imperiale Suprosa. Fu proprio Rendar ad abbordare la nave e a recuperare i piani; nonostante questa importante vittoria, Dash si autobiasimava per non essere riuscito a distruggere un missile prima che questo colpisse e disintegrasse quattro Ala-Y pilotati da Bothan, e pertanto Luke decise di non farlo venire con sé su Kothlis a decifrare i piani.

Rendar durante la battaglia su Coruscant.

Rendar si recò su Rodia, dove funse da guardia del corpo per Leia Organa insieme a Lando Calrissian e Chewbacca mentre questa si incontrava con Guri, la rappresentanze di Xizor, nel tentativo di scoprire chi fosse dietro agli attentati alla vita di Skywalker — ignara del fatto che si trattava proprio del Sole Nero. Contro gli avvertimenti di Calrissian, la Principessa Leia decise di recarsi su Coruscant per incontrare personalmente il "Principe Nero".

Non molto tempo dopo, come previsto, Xizor tentò di catturare Leia. Chewbacca riuscì a fuggire e ad avvertire Dash e Lando, i quali si precipitarono al Centro Imperiale insieme a Luke. Essi riuscirono ad infiltrarsi nel Palazzo di Xizor e, dopo uno scontro con gli uomini del Sole Nero e lo stesso Falleen, fuggirono con Leia. Nella battaglia spaziale che seguì nell’orbita del pianeta capitale, l’Outrider subì danni critici e parve esplodere in detriti spaziali, confodendosi fra i detriti dello skyhook di Xizor distrutto. Dash venne ritenuto morto.

Attività successive

Rendar dopo la sua scomparsa.

In realtà, Rendar e Leebo erano sopravvissuti, ma il contrabbandiere voleva evitare di schierarsi definitivamente con i Ribelli e, soprattutto, di incappare nell'ira del successore di Xizor. Già un anno dopo comunque tornò in attività, facendo coppia con un alleato imprevisto, Guri, che nel frattempo aveva abbandonato il Sole Nero e l'aveva rintracciato su Luna di Hurd; i due formarono un gruppo mercenario e furono pure assunti dall'Ammiraglio Ackbar per partecipare alla Battaglia di Saijo.

Nuovamente scomparso e ancora vastamente ritenuto morto persino dalla Nuova Repubblica, Dash riconobbe che l’uso di determinate procedure avrebbero permesso ad una mente umana di vivere molto più a lungo del previsto, se inserita nel corpo di un droide. Lavorando con Guri, Dash adattò la variante tecnica adottata dagli Ssi-ruu per usarla con gli umani, permettendo alla mente umana di essere inserita in un computer centrale di un droide replica-umano. A questo scopo, i due fondarono la Tecnologie Droidi Onadax. Stanton fu il primo a beneficiare di questo progetto, e successivamente rilevò la società.

Gli ultimi avvistamenti di Rendar, mai confermati, lo vollero impegnato a sabotare la Brigata della Pace durante la Guerra degli Yuuzhan Vong.

Carattere e personalità

Di primo approccio, Dash Rendar dava l'impressioe di un individuo arrogante, rozzo, e irriverente, indisposto ad impegnarsi in qualcosa che lo portasse a distogliere l'attenzione dall’unica cosa della quale gli importasse davvero: se stesso.

Ma, nonostante il suo ego, Dash aveva anche una parte nobile al di sotto del suo bell’aspetto e del suo fisico scolpito e muscoloso. Dash intraprese una lotta personale contro l’Impero per via di quanto aveva fatto alla sua famiglia, e diede prova di grande sensibilità durante l'assalto alla Suprosa, quando si impegnò a difendere i Bothan impegnati nel combattimento.

Contrariamente a molti altri contrabbandieri e mercenari, fintanto che veniva pagato, Dash era assolutamente fedele al suo cliente. L'unica cosa che non poteva sopportare era essere in debito con qualcuno, o che qualcuno fosse in debito con lui.

Dietro le quinte

La figura di Dash Rendar fu realizzata per il progetto multimediale L'ombra dell'Impero, e fu protagonista dell'omonimo videogioco, nel quale fu doppiato da John Cygan. Inizialmente concepito come guardia del corpo di Luke Skywalker, il ruolo e la storia di Dash furono successivamente espanse.

Per rendere la storia più drammatica, si decise che Rendar sarebbe morto alla fine de L'ombra dell'Impero. Ciò però creava un problema, poiché essendo Dash il protagonista del videogioco, significava far morire il giocatore. Fu persino considerata l'ipotesi di far interpretare Luke al giocatore, poi scartata a favore di un finale lasciato volutamente ambiguo. Nel videogioco è però inserita una scena, visionabile solo dopo averlo completato con la modalità più difficile, in cui la Dash, sopravvissuto, lascia il campo di battaglia a bordo dell'Outrider.

Personaggio molto popolare, Rendar riapparve in altre opere dell'Universo Espanso e George Lucas stesso volle "omaggiarlo" inserendo un breve cameo dell'Outrider nella versione speciale de Una nuova speranza rilasciata nel 1997.

Presente in

Fonti