Ultima modifica il 18 mar 2012 alle 18:46

Droide da battaglia B1

B1 1.jpg
Droide da battaglia B1
Dati di fabbricazione
Produttore

Baktoid Combat Automata

Serie

Droide da battaglia di serie B

Modello

Droide da battaglia B1

Classe

Droide da battaglia

Dati tecnici
Altezza

1.91 mt.

Sesso

Programmazione maschile

Colore dei sensori

Nero

Armi
Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione


"Roger, roger"
―tipica risposta di un droide da battaglia B1 agli ordini


I droidi da battaglia B1 erano droidi da guerra che costituivano la spina dorsale dell'Esercito Droide della Federazione dei Mercanti e dell'Esercito Droide Separatista. Chiamati anche "clankers" in gergo clone, erano i successori della similare serie OOM. Furono i successori dei droidi killer-cacciatori. Essendo vulnerabili e senza una proria autonomia, erano progettati per sconfiggere il nemico solo con la forza numerica. Al contrario di soldati organici, erano in grado di operare in ambienti ostili, come sott'acqua o nello spazio.

Caratterictiche

Caratteristiche di progettazione

L’aspetto dei B1 era quello di alti, scarni umanoidi con giunture scoperte ed una finitura bianco osso che donava loro uno spettrale aspetto di scheletri animati (erano fisicamente identici ai predecessori OOM); il corpo culminava con un cranio allungato, che voleva richiamare le teste dei cadaveri neimoidiani, aspetto che andava a rafforzare il senso di estraniazione che la loro straordinaria uniformità e sincronia già infondeva.
Cranio di un droide da battaglia B1.
Erano dotati di un backpack contenente la maggior parte dei sensori e dove venivano accuratamente stipate le armi: questi droidi erano forniti di un fucile blaster, di una pistola blaster e di detonatori termici. Sul retro del backpack, un numero identificativo distinguava un'unità dall'altra. I sensori di comunicazione emettvano frasi in un basic molto acuto.

Dati provenienti dai motion-capture di soldati organici altamente addestrati donavano ai droidi di questo modello una certa flessibilità d’intervento nelle azioni di combattimento ravvicinato, tuttavia rimaneva il fatto che fossero strategicamente dotati soltanto entro i limiti dell’abilità dei loro programmatori, che ne guidavano le mosse dalla nave di controllo. Inoltre, questi droidi erano progettati per la produzione di massa: erano dunque sì molto fragili, ma in grado di sopraffarre il nemico con il loro schiacciante numero. A riprova della loro efficienza e della lungimiranza di chi li aveva progettati, la forma umana li poneva in grado di operare su macchinari e di pilotare un’ampia varietà di veicoli da guerra disegnati per piloti umanoidi senzienti; per la Federazione dei Mercanti, la fanteria robotica condusse STAP, MTT e AAT così come le loro colossali navi da guerra.

Caratteristiche tecniche

"Attivate i droidi"
Daultay Dofine[fonte]
Varie tipologie di droidi B1: giallo - comandante, blu - pilota, rosso - addetto alla sicurezza.

Quelli tra loro che rivestivano particolari mansioni riportavano altri marchi colorati sulle loro armature esterne, blu per i droidi piloti, rosso per quelli di sicurezza, giallo per designare i droidi comandanti. Per necessità d’immagazzinamento e trasporto, in stand-by questi droidi potevano ripiegarsi fino ad occupare la metà delle loro usuali dimensioni: in questa configurazione fetale, venivano trasportati fino al numero di 64 unità nei giganteschi MTT. Le unità di comando e le divisioni di sicurezza disponevano di un certo livello di autonomia, ma tutti i droidi da battaglia erano in ultima istanza asserviti ai comandi del Computer di Controllo Centrale (CCC), situato in una neve comado o in un'altra postazione ben difesa; tuttavia, questa tecnica si rivelò insoddisfacente, come fu dimostrato durante l'Invasione di Naboo: infatti, se il CCC veniva distrutto (come avvenne alla nave comando Saak'ak), i droidi perdevano il segnale di controllo e, in questo caso, erano programmati per entrare in ibernazione in una modalità di stand-by; invece, se disattivati o danneggiati ad un livello considerevole escludevano il sistema magnetico che teneva insieme le giunture. Sebbene questa misura d’emergenza rendesse in qualche modo fragili i droidi, preveniva il diffondersi di danni causati da feedback energetici prodotti dalle parti danneggiate, e rendeva le componenti più facilmente recuperabili per successive riparazioni e riciclaggi.


Storia

Nascita dei droidi

Un battaglione di droidi in formazione.

Nella problematica epoca del declino della Repubblica Galattica, molte nazioni e pianeti ancora una volta non ebbero che la scelta di ricorrere alle forze militari per preservare i loro interessi; per un certo periodo l’esistenza di legioni meccanizzate non fu altro che una voce che passava di bocca in bocca non confermata, ma, man mano che la Repubblica continuava a perdere il controllo dei territori periferici, la loro presenza divenne un innegabile fonte di paura. I calcolatori uomini della Federazione dei Mercanti destinarono una sostanziosa percentuale dei loro fondi alla rapida costruzione dei loro droidi della Baktoid Combat Automata, unità destinate a soddisfare i loro bisogni di un corpo combattente da porre rapidamente in campo nel conflitto che si approssimava. Mentre critiche potevano essere mosse alla creazione di combattenti senza mente, vedendo come un difetto questa caratteristica, chi ne promosse la realizzazione la vedeva invece come una virtù impagabile: un soldato privo di volontà propria sarebbe stato leale, facilmente controllabile, non avrebbe posto in discussione gli ordini, sarebbe stato senza paura alcuna e, caratteristica importante alle sottili pupille dei Neimoidiani, era un soldato senza bisogni personali.

Naboo e post-disfatta

Freccia main.png Voce principale: Invasione di Naboo
"Ora ci fanno bua"
Roos Tarpals[fonte]
Nel 32 BBY, la Federazione, per protesta contro l'aboizione delle zone di libero scambio, impose un embargo al pacifico e periferico sistema di Naboo. Dopo il fallimento di negoziti con gli ambasciatori Jedi della Repubblica Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi, sotto l'ordine di Darth Sidious, le truppe dell'esercito federale invasero il pianeta.
L'armata federale marcia sullo scudo dei gungan durante l'Invasione di Naboo.
La capitale, Theed, fu conquistata velocemente per l'enormemente maggior numero dei droidi rispetto ai volontari della milizia di Theed. La regina, intanto, riuscita a fuggire, tornò al pianeta e, stretta un'alleanza con il leader gungan Boss Nass, organizzò un'offensiva contro la Federazione. I droidi furono schierati nelle pianure erbose di Naboo per fronteggiare il Grande Esercito Gungan: in un primo tempo, le tecniche di combattimento dei gungan e la presenza di uno scudo deflettore difesivo misero in difficoltà i droidi, ma qundo tale scudo fu disattivato, i gungan ebbero la peggio; il generale Tarpals ordinò la ritirata.

Ma mentre la battaglia infuriava, Anakin Skywalker, arrivato per errore alla Saak'ak, dove infuriava una battaglia, distrusse la nave controllo, il che significò l'immediata perdita del segnale di controllo dei droidi, la maggior parte di quali si disattivarono.

Dopo la cocente sconfitta di Naboo, la repubblica emanò pesanti accuse contro la Federazione, che impedivano ai neimoidiani di costruire nuove legioni meccanizzate di droidi. Tuttavia, la Federazione riuscì ad evitare questo duro emendamento trasferendo la produzione di droidi in sistemi extra-repubblicani, come Geonosis.

Droidi B1 prodotti in una fabbrica di Geonosis.

Ma la disfatta di Naboo spinse la Federazione a sviluppare nuovi modelli di droidi, più indipendenti e resistenti. Perciò, in questi anni, il droide da battaglia B1 servì da base per la progettazione di modelli migliori, come il droide da battaglia B2. Tuttavia, anche i B1 furono resi meno dipendenti da un CCC, inserendovi un centro di informazioni che aveva lo scopo di farli funzionare anche senza la presenza di un segnale. In questo periodo, forse per l'inserimento di tali centri di informazione, alcuni droidi presero la tendenza a commentare eccessivamente le situazioni; altri, invece, cominciarono a parlare in un basic molto più acuto e metallico.

Guerre dei Cloni

"Anche gli amici della Federazione dei Mercanti ci sosterranno"
Conte Dooku[fonte]
Droidi da battaglia B1 impegnati nella Battaglia di Geonosis.

La Federazione dei Mercanti aderì alla CSI nel 24 BBY, i droidi B1 venero a far parte dell'Esercito Droide Separatista, di cui formavano la gran parte. I B1 cominciarono ad essere prodotti sui migliaia di mondi-fabrica separatisti, fino a raggiungere numeri milionari. Furono installati nei droidi in quest'epoca sistemi di ecolocalizzazione in grado di aumentare il senso direzionale dei droidi. Parteciparono a quasi tutte le battaglie delle Guerre dei Cloni, come la Battaglia di Muunilinst, quella di Utapau, quella di Kashyyyk, quella di Coruscant... Alcuni di essi furono anche catturati dai cloni, dopo essersi disattivati, e furono utilizzati per allenamenti pratici: fu proprio in questo periodo che i cloni impararono a mirare a fianchi e articolazioni per distruggerli più rapidamente, oltre che alle armi. Furono inoltre frequenti gli atti di sabotaggio, che elevarono fortemente il numero delle distruzioni di droidi.

Dopoguerra ed Età Imperiale

Dopo l'esecuzione del Consiglio Separatista ad opera di Darth Fener, i droidi vennero disattivati. Tuttavia, in epoca imperiale, si ebbe notizia di qualche driode ancora attivo. Molti vennero "rianimati" dal geonosiano Gizor Dellso, nella fabbrica di Mustafar, ma presto la 501esima legione fu inviata per mettere fine alla rivolta in atto. Alcuni furono ritrovati dal pilota ribelle Wedge Antilles dopo un atterraggio di fortuna su Geonosis; altri, non disativati, furono utilizzati come droidi di sicurezza in città e bunker, come successe per la Guardia della Morte, dove frono usati da pirati del Sole Nero. Una manciata furono riparati da Osaji Uhares e utilizzati come sue personali guardie del corpo su Centares.


Unità note

Alcuni droidi da battaglia B1.

Varianti

Presente in

Concept-art del droide da battaglia B1 per la serie animata Star Wars: The Clone Wars.

Presenze non canoniche

Modello di droide da battaglia per il videogioco Clone Wars.

Fonti

Un droide B1 fatto a pezzi.