Droide sabotatore Pistoeka

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.
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Droide sabotatore Pistoeka
Dati di fabbricazione
Produttore

Colicoid Creation Nest

Modello

Droide sabotatore Pistoeka

Classe

Droide sabotatore

Dati tecnici
Larghezza

0.25 mt. di diametro

Colore dei sensori

Rosso

Armi
  • Trapani
  • Torce tagliatrici laser
  • Seghe circolari
  • Leve a gancio
  • Bracci a tenaglia
Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione

I droidi sabotatori Pistoeka, detti più comunemente droidi insetto, erano un'insidiosa arma inaugurata dalla Confederazione dei Sistemi Indipendenti durante l’ultimo stadio della Guerra dei Cloni, resistenti sabotatori che venivano lanciati contro i caccia nemici attraverso missili specializzati.

Caratteristiche

Quando il missile raggiungeva una distanza ottimale dal suo obiettivo, si spezzava rilasciando una nuvola di sfere metalliche dal diametro di circa 20 centimetri nella rotta di volo dell'obiettivo. Le sfere si attaccavano sul veicolo, aprendosi per mostrare un droide insettoide equipaggiato con taglierine ed altri strumenti adibiti al danneggiamento.

I droidi insetto sono stati concepiti per mettere fuori uso una nave nemica, non distruggerla. Agivano molto velocemente, infilandosi all’interno dello scafo e tagliando i sistemi di collegamento principali. Sebbene i loro strumenti fossero efficaci, i droidi insetto erano comunque piuttosto deboli e vulnerabili. Un colpo nel suo occhio centrale poteva metterlo fuori uso definitivamente.

Trasportati da un missile alettato, i droidi insetto erano dotati inoltre di 4 jet per manovre semplici, in modo che potessero inclinarsi in posizione quando in modalità sfera. Il guscio esterno della sfera era termo-dissipante, peculiarità che gli permetteva di penetrare attraverso gli scudi, ed era costruito con un materiale in grado di assorbire gli urti. Una delle sue sottili gambe terminava con un guscio magnetico, che gli permetteva di agganciarsi saldamente agli scafi nemici. Sebbene il tipo di dispositivi montati variino a seconda della missione, l’assortimento di default prevedeva un complemento ad uncino, una sega circolare, un saldatore al plasma, una testa trivellatrice inguainata in una sonda-computer estendibile per l’invio di programmazioni di invasione, un picchetto annesso, e un braccio a tenaglia. I suoi 3 occhi-sensori definivano lo spazio circostante tramite lenti multiple, filtri, e sensori a raggi X.

Presente in

R2-D2 impegnato con un droide insetto.

Presenze non canoniche

Fonti

Collegamenti esterni