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Eeth Koth

Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
Eeth koth 1.jpg
Eeth Koth
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Nar Shaddaa[1]

Descrizone fisica
Razza

Zabrak[1]

Sesso

Maschile

Altezza

171 cm

Capelli 

Neri

Occhi 

Marroni

Equipaggiamento
Spada laser

Verde a lama singola

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione
Apprendisti noti

Sharad Hett[1]

"Le abilità di Eeth Koth erano grandi—come lo era anche il suo cuore. Era un grande Jedi e un buon amico. Gli volevo bene allora, e gliene voglio ancora."
Sharad Hett a Ki-Adi-Mundi[fonte]

Lo Zabrak Eeth Koth fu un Maestro Jedi vissuto nelle ultime decadi della Repubblica Galattica. Nato nei sobborghi di Nar Shaddaa, fu portato all'Ordine e addestrato, divenendo uno dei più formidabili Jedi del suo tempo. Addestrò il leggendario Sharad Hett, padre di A'Sharad Hett, futuro Cavaliere Jedi e Signore Oscuro dei Sith. Fece parte dell'Alto Consiglio Jedi fin quasi alla fine della Repubblica. Partecipò sia all'Insurrezione Yinchorri che alle Guerre dei Cloni. Quando venne emanato l'Ordine 66 e il Tempio Jedi fu preso d'assalto dalle truppe della 501esima Legione, moltissimi Jedi perirono. A tutt'ora non si sa se Eeth Koth fosse fra le vittime di quello sterminio o se sia scampato.

Biografia

Eeth Koth nacque nei bassifondi di Nar Shaddaa dove rimase orfano finché non venne trovato dall'Ordine Jedi il quale lo prese come Iniziato, nonostante fosse ad un età piuttoato avanzata per gli standard. In un perido non definito prese come Padawan Sharad Hett il quale divenne un formidabile Cavaliere Jedi, almeno finché non si auto-esiliò su Tatooine. Koth crebbe di potenziale al punto da diventare un membro dell'Alto Consiglio Jedi in un periodo precedente al 44 BBY. Con il Maestro Mace Windu sviluppò un forte rispetto e legame di fiducia, provato anche dal fatto che i due siglarono la cosiddetta Concordanza di fedeltà.

Insurrezione Yinchorri

Eeth Koth ed Adi Gallia durante l'Insurrezione Yinchorri.

Koth fu un volontario assieme ad altri dieci Jedi per fermare l'Insurrezione Yinchorri, che nell'omonimo sistema stava diffondendosi negli spazi circostanti. Il gruppo si divise in tre gruppi, ciascuno dei quali doveva indagare su pianeti sotto il controllo degli Yinchorri. Il Maestro Koth fu accompagnato sul pianeta Yitheeth dalla Maestra Adi Gallia, il Maestro Tsui Choi e l'allievo Padawan di quest'ultimo, Theen Fida. Adi Gallia tentò di ingannare gli Yinchorri fingendo di essere dei mercanti, ma il piano degenerò in uno scontro. I Jedi prevalsero e dopo aver catturato il capo, Olmar Grahrk, si diressero sul pianeta Yinchorr per aiutare il gruppo di Mace Windu, messo alle strette da un massiccio attacco degli Yinchorri. I Jedi riuscirono a scappare, ma il prezzo fu di tre loro compagni, fra i quali un membro del Consiglio. Alla luce di questi eventi, la Repubblica Galattica ebbe le prove sufficenti per poter inviare un contingente di navi e di truppe per sedare l'insurrezione una volte per tutte.[2]

Jin'ha

Eeth Koth andò insieme al Maestro Plo Koon sul pianeta Obredaan per investigare sulla comparsa dei Jin'ha, guerrieri specializzati nella fabbricazione di leghe metalliche in grado di resistere al colpo di una spada laser. La loro nave tuttavia precipitò e i due furono fatti prigionieri. Ad ogni modo i due furono liberati e portati in salvo dal Maestro Qui-Gon Jinn.[3]

Guerre dei Cloni

Geonosis

Eeth Koth da lungo tempo membro dell'Alto Consiglio Jedi.

Koth fu parte della task force di Mace Windu per andare a salvare la Senatrice Padmé Amidala e i Jedi Anakin Skywalker ed Obi-Wan Kenobi. Partecipò alla Battaglia di Geonosis dove combatté nella prima parte dell'arena. Una Cannoniera LAAT/i portò in salvo il Maestro Koth, insieme a Sora Bulq e Tarados Gon. La cannoniera tuttavia fu colpita dal fuoco separatista e precipitò al suolo, lasciando come unici superstiti Sora Bulq ed Eeth Koth.

Korriban

In seguito Koth andò su Korriban insieme ad una squadra di cloni per difendere gli abitanti locali dalla minaccia separatista. Non si conoscono i dettagli dello scontro, ne se fu vinta o persa la battaglia. L'unica cosa certa è che il contingente della Repubblica subì molte perdite.[4]

Grievous

Il Maestro Eeth Koth viene catturato dal Generale Grievous.

Koth si trovava nei pressi del sistema di Saleucami quando la nave su cui si trovava fu abbordata da un vascello separatista. Venendo a conoscenza del fatto che fosse Grievous, Comandante Supremo delle armate della CSI, a guidare l'abbordaggio, ordinò ai suoi uomini di evacuare mentre lui avrebbe affrontato il Generale faccia a faccia. Grievous affrontò Eeth Koth sul ponte di comando ma nonostante il Maestro Jedi avesse una mano ferita a seguito di uno scontro a fuoco, Grievous si trovò in difficoltà. Il Generale tuttavia riuscì a prevalere e a catturarlo grazie all'ausilio delle sue guardie. La cattura di Koth fu comunicata via ologramma all'Ordine Jedi dallo stesso Grievous per dimostrare la sua tenacia e il suo astio nei confronti dei Jedi. Nell'ologramma Eeth riuscì tuttavia a comunicare la sua posizione facendo dei giesti con le dita, laciando intuire ad Obi-Wan Kenobi dove si trovasse. Quest'ultimo decise di organizzare una task force per salvare il Maestro Koth e catturare Grievous. Assieme a lui andarono anche Adi Gallia e Anakin Skywalker. Kenobi riuscì ad attirare l'attenzione di Grievous, permettendo ad Anakin ed Adi di introfularsi nella nave dove era tenuto Koth per liberarlo. I due arrivarono al ponte per trovare un Loth allo stremo delle forze per via delle torture subite. Ad accogliere i due Jedi era anche un droide tattico e una decina di droidi commando. Il droide tattico minacciò i due Jedi che avrebbe premuto il pulsante sul suo braccio, uccidendo con una scarica elettrica il Maestro Koth se si sarebbero avvicinati. I droidi commando attaccarono Skywalker e Gallia, ma nella foga fu coinvolto anche il droide tattico, il quale fu distrutto prima che potesse finire Koth. Eliminati i droidi Gallia e Skywalker liberarono Eeth per dirigersi verso verso la nave che avevano usato per l'abbordaggio. Nel frattempo Kenobi costrinse Grievous alla fuga verso la superfice di Saleucami, per poi riunirsi ai tre Maestri Jedi e al resto della task force. Mentre Gallia e Skywalker avrebbero portato via il Maestro Koth al Tempio Jedi, Kenobi atterrò su Saleucami insieme ad alcune truppe per continuare la caccia a Grievous.[5]

Carattere e personalità

Come altri membri della sua specie, Koth possiede una straordinaria forza di volontà e una eccellente resistenza al dolore fisico. Grazie alla Forza, era uno dei Jedi che utilizzavano la tecnica del Crucitorn, che dava ai Jedi l’abilità di resistere al dolore. Le sue naturali abilità fisiche, mentali, e il suoi talenti nella Forza vennero sgrezzati dal suo maestro, e, una volta diventato Cavaliere, condivise ciò che aveva imparato con il suo Padawan Sharad Hett.

Poteri e abilità

Fattezze della spada laser di Eeth Koth.

Eeth koth era stato addestrato come Guardiano Jedi e spadaccino specialista, qualità che li permisero di sopravvivere in molte occasioni, la più memorabile della quali fu nella Battaglia di Geonosis. Aveva anche migliorato la sua naturale resistenza alle torture fisiche apprendendo la capacità del Crucitorn, che gli permetteva di attenuare i dolori fisici. Poteva anche vantare una forza di volontà fuori dal comune quando affrontò nei pressi di Saleucami Grievous. In questa occasione tenne testa al Generale nonostante il bracco ferito e le quattro guardie magna che davano man forte a Grievous.

Dietro le quinte

Il personaggio di Eeth Koth fu inventato da George Lucas come comparsa nel film La minaccia fantasma e inizialmente si era pensato di farlo capo del Consiglio Jedi. Ne La minaccia fantasma è stato interpretato dall'attore Hassani Shapi.


Holoproiettore.jpg
Guarda la galleria immagini dedicata a Eeth Koth.

Presente in

Fonti

Note e riferimenti

Collegamenti esterni