Empatojayos Brand

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EmpBrand.jpg
Empatojayos Brand
Informazioni biografiche
Morte

11 ABY, su Onderon

Descrizone fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschile

Protesi

Arti e torso cibernetici

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione
Maestri noti
"E' un Jedi... e un uomo d'onore!"
―Marinaio Ganathariano[fonte]

Empatojayos Brand era un Cavaliere Jedi ed un sopravvissuto della Grande Purga dei Jedi. Padawan della maestra Yaddle, Brand raggiunse il Cavalierato dopo la Battaglia di Naboo nel 32 BBY. Servì l'Ordine Jedi e la Repubblica negli anni seguenti, e nel 22 BBY fu mandato a mediare e far cessare la Guerra Civile Sepana, senza però avere successo. Dopo pochi mesi iniziarono le Guerre dei Cloni, e Brand volò sul suo intercettore leggero Delta-7 come parte del team d'attacco dei Jedi nella Battaglia di Geonosis che diede inizio al conflitto. Brand divenne generale durante la guerra, guidando i suoi cloni alla vittoria durante la Battaglia di Bassandro.

Quando le Guerre dei Cloni finirono, comunque, l'Ordine dei Jedi fu dichiarato nemico della Repubblica e Brand fu braccato dal Signore dei Sith Darth Vader. La nave di Brand fu danneggiata da Vader nei pressi di Nar Shaddaa, e Brand, gravemente ferito, fu sul punto di morire. Tuttavia, fu salvato dai vicini e tecnologicamente primitivi Ganathariani. Essi lo dotarono di un corpo robotico, e Brand divenne il Re di Ganath.

Nel 10 ABY, una nave danneggiata chiamata Millennium Falcon giunse nello spazio Ganathariano. Brand seppe dai suoi passeggeri, Han Solo e sua moglie Leia Organa Solo della Nuova Repubblica, che Vader era stato sconfitto, ma che la guerra continuava ad infuriare contro l'Imperatore Palpatine, che aveva scoperto un modo per ingannare la morte trasferendo la sua coscienza in corpi clonati. Brand seppe anche che il fratello di Leia Luke Skywalker aveva creato un Nuovo Ordine Jedi e così accompagnò i Solo nel ritorno al mondo sicuro di Nuova Alderaan. Dopo l'attacco Imperiale della Seconda Battaglia di Nuova Alderaan, Brand si unì a Skywalker e alla Nuova Repubblica nella loro lotta all'Impero. Brand alla fine accompagnò Skywalker nell'estremo tentativo di fermare Palpatine su Onderon. Benchè ferito da Palpatine nello scontro, Brand fu in grado di catturare l'anima del suo avversario, che aveva lasciato il corpo dopo che Han Solo gli aveva sparato, e il morente Brand la portò con sè nell'Aldilà della Forza, dove l'Imperatore sarebbe stato tenuto prigioniero dai Jedi del passato per l'eternità.

Biografia

Vita come Jedi

"Sono passati molti anni dall'ultima volta che ho visto un Jedi..."
―Brand, nel 10 ABY[fonte]
La Maestra di Brand, Yaddle.

Empatojayos Brand era un membro dell'Ordine Jedi, Padawan della Maestra Yaddle. Brand superò le Prove Jedi e divenne un Cavaliere Jedi dopo l'Invasione di Naboo nel 32 BBY. Sarebbe stato l'ultimo apprendista di Yaddle. Brand affrontò parte del suo addestramento Jedi sotto il Maestro Yoda, incluso quello sull'uso della telecinesi. Nel 22 BBY, Brand fu mandato, assieme ai compagni Jedi Bultar Swan e Chellemi Chuovvick nel Settore di Sepan a negoziare la pace nella lunga Guerra Civile Sepana, tra i signori della guerra Dimok e Ripoblus. Durante i mesi in cui si tennero i negoziati, emersero numerose ostilità, che si calmarono solo dopo il ritorno dei Jedi su Coruscant.

Solo pochi mesi dopo, sul pianeta Geonosis scoppiò la guerra, dal momento che i Jedi e i nuovi cloni della Repubblica Galattica erano stati dispiegati sul quel mondo a salvare il Jedi Obi-Wan Kenobi catturato dal Conte Dooku, leader del movimento secessionista noto come Confederazione dei Sistemi Indipendenti. Brand volò sul suo caccia Jedi classe Delta-7 in battaglia a fianco del team di Jedi messo insieme da Mace Windu. Al momento dell'arrivo a Geonosis, Brand e il suo squadrone si unirono alla Maestra Adi Gallia per fermare Cavik Toth, un'alleato di Dooku, dall'usare un'arma chimica chiamata trihexalon, o "hex", sopra la superficie di Geonosis.

Brand e la sua ala d'attacco intercettarono la flotta di Toth sopra Geonosis. Brand e gli altri Jedi della squadra furono in grado di distruggere il dispositivo all'hex di Toth, quindi sconfissero il distruttore Sabaoth che Toth aveva aggiunto ai suoi rinforzi. Il pirata Nym e le navi sue alleate giunsero poco dopo in supporto allo squadrone; con il loro aiuto, i piani di Toth furono compromessi, e Gallia riuscì ad ucciderlo.

Geonosis finì col diventare la prima battaglia del conflitto di portata galattica che sarebbe diventato le Guerre dei Cloni , e in guerra Brand diventò Generale Jedi. Nel 21 BBY, Brand e i suo battaglione di cloni andarono su Bassandro, un mondo ricco di risorse minerarie che la Confederazione aveva occupato. La Battaglia di Bassandro infuriò per dodici giorni, e terminò quando Brand guidò le sue truppe verso delle formazioni vulcaniche inattive che fornivano copertura alle forze Separatiste comandate dal Maggiore Domb Treetor. Brand ordinò che le formazioni vulcaniche venissero colpite con dei missili a concussione, privando i Separatisti della loro copertura e creando una serie di esplosioni che si sussegiorono attraverso il villaggio minerario di Agao-Nir, distruggendo molti dei droidi da battaglia che stazionavano lì, così come quattrocento minatori neutrali che si trovavano nel villaggio. Treetor si arrese, e Bassandro fu ripreso dalla Repubblica.

In viaggio verso Ganath

"Dicono che un Jedi potente nella Forza possa dominare coloro che sono più deboli di lui. Questo è quello che ho fatto... e spero di averlo fatto per il bene comune."
―Empatojayos Brand[fonte]

Nel 19 BBY, il Cancelliere Supremo Palpatine dichiarò i Jedi nemici della Repubblica e ne ordinò lo sterminio, per poi trasformare la Repubblica nell'Impero Galattico, con sè stesso come Imperatore. Il suo nuovo apprendista, Darth Vader, si mosse a dare la caccia ai Jedi, e Brand fu uno degli ultimi che Vader braccò. Brand fuggì a bordo di una nave, ma Vader lo seguì e le due navi ingaggiarono una battaglia. Brand ebbe la peggio, e il suo vascello fu distrutto nei pressi dello spazio Ganathariano, un'isolata porzione di spazio con una nebulosa di gas radiattivo. Il corpo di Brand ne fu logorato, e il Jedi transitò attraverso la nebulosa dentro una tuta presurizzata finchè non fu salvato dai Ganathariani, una specie con limitate capacità di spostamento spaziale che alimentava la loro tecnologia con il vapore. Per tenerlo in vita, Brand fu dotato di un corpo cibernetico costruito con la tecnologia dei Ganathariani ma disegnato da lui stesso, con dei repulsori al posto delle gambe e delle protesi in sostituzione delle braccia. Notando come i Ganathariani avessero bisogno di un leader forte, Brand ascese al ruolo di sovrano, sforzandosi di mantenere vivo il credo dei Jedi attraverso le sue leggi.

Brand credeva che Vader avesse ucciso ogni altro Jedi rimasto e perse ogni speranza. Con nessun contatto al di fuori del suo mondo, rimase inconsapevole della morte di Vader, o della morte di Palpatine e del suo seguente ritorno in un corpo clonato, e ritenne che Vader fosse diventato un potente signore della guerra che dominava su molti sistemi stellari.

Ritorno alle armi

"Mi unirò a voi in questa battaglia. I Cavalieri Jedi devono risorgere."
―Brand, a Leia Organa Solo[fonte]
Brand incontra l'equipaggio del Millennium Falcon.

Nel 10 ABY, un'altra nave penetrò la nebulosa di gas: un vascello della Nuova Repubblica chiamato Millennium Falcon, che trasportava Han Solo, sua moglie Leia Organa Solo, il suo copilota Chewbacca, e la Jedi sopravvissuta alla purga Vima-Da-Boda, tutti in fuga dal cacciatore di taglie Boba Fett. Subito dopo essere entrato nella nebulosa, il Falcon danneggiato si imbattè nella nave da guerra Ganathariano Robida Colossus, che scortò il Falcon fin su Ganath. Mentre erano in viaggio, la nave Ganathariana contattò Brand, presumendo che potesse essere interessato a conoscere gli stanieri. Brand li incontrò allo spazioporto, e immediatamente riconobbe Leia e Vima-Da-Boda come delle Jedi, ordinando alle guardie che le circondavano di abbassare le armi. Brand si identificò come un Jedi, e le due donne lo accertarono tramite la Forza.

Il Falcon fu messo a riparare, e Brand supervisionò la sostituzione dei missili del vascello con dei cannoni Ganathariani, che lui reputava fossero armi superiori. Unendosi all'equipaggio del Falcon per testarne i nuovi sistemi, Brand parlò con le sue compagne Jedi sui cambiamenti avvenuti durante la sua assenza dagli eventi galattici, inclusa la lotta in atto tra la Nuova Repubblica e il risorto Palpatine. Quando sentì del fratello di Leia Luke Skywalker, un Jedi che intendeva ricostruire l'Ordine Jedi, Brand decise di contribuire al ritorno dei Cavalieri Jedi. Contattò i suoi uomini, lasciando la flotta Ganathariana nelle mani del Capitano Ussor e incaricando Ussor di dare notizie della sua partenza al consiglio. Il Falcon lasciò lo spazio Ganathariano e si addentrò nella nebulosa di gas, solo per emergere davanti allo Slave I di Fett. I nuovi armamenti del Falcon liquidarono velocemente lo Slave I, disattivandone i sistemi e spedendolo vorticosamente dentro la nebulosa mentre il Falcon saltò nell'iperspazio verso il mondo sicuro di Nuova Alderaan.

Su Nuova Alderaan, Han parlò a Brand delle navi in servizio alla Nuova Repubblica, inclusi gli X-wing e gli Y-wing. Non passò molto dal loro arrivo che Brand avvertì l'arrivo di una nave non identificata nell'atmosfera del pianeta. Per ragioni di sicurezza, la nave non emise alcun segnale, rendendone impossibile l'identificazione finchè non fu entro la portata di tiro. Brand, allarmato, corse ad avvertire Leia e la sua amica Winter, ma Leia avvertì immediatamente che si trattava di Skywalker di ritorno. Skywalker, con al seguito molti Jedi da lui reclutati, li informò che la loro base su Da Soocha V era stata distrutta; non sapendo che i leader della Nuova Repubblica erano stati evacuati poco prima dell'attacco, li credeva morti. A dispetto della tragedia, Skywalker era spinto a continuare l'addestramento la nuova generazione di Jedi, presentando Jem e Rayf Ysanna, due giovani Force-sensitive che aveva trovato su Ossus, a Brand. Brand fece mostra delle arti telecinetiche apprese da Yoda facendo levitare grosse rocce ed insegnando loro a fare altrettanto. Skywalker in seguito mostrò a tutti i Jedi le informazioni che aveva recuperato su Ossus sull'arte della Meditazione da battaglia.

Brand, Kam Solusar, e Rayf Ysanna affrontano gli Adepti del Lato Oscuro di Palpatine.

L'Impero, nel frattempo, aveva scoperto l'ubicazione di Nuova Alderaan interrogando uno dei loro prigionieri, il Maggiore Ntthan della Nuova Repubblica. Una forza d'attacco comandata dall'Esecutore Militare Xecr Nist fu dispiegata sul pianeta, con il compito di rapire i figli Force-sensitive dei Solo. Nel momento in cui Nist ed altri Adepti del Lato Oscuro conversero sull'edificio in cui i figli dei Solo dormivano, Brand, Rayf Ysanna e il Cavaliere Jedi Kam Solusar li intercettarono ed ingaggiarono un duello a base di spade laser e abilità nella Forza. Mentre Brand combattè più nemici allo stesso tempo, Solusar duellò con Nist, e l'attacco fu respinto con successo, benchè una missione secondaria contro Skywalker causò la morte di Jem Ysanna. La vittoria fu molto breve, poichè un gran numero di AT-AT si unirono presto alla battaglia, devastando gli insediamenti della Nuova Repubblica. La popolazione del pianeta fu evacuata, Brand ed alcuni altri fuggirono a bordo del cargo Starhook Ten. La loro destinazione fu Nespis VIII, una città abbandonata nello spazio. Qui, gli evacuati di Nuova Alderaan incontrarono la leadership in fuga della Repubblica. Skywalker, Brand, Ysanna e Solusar si riunirono per discutere circa la loro situazione, e Brand incoraggiò gli altri a non disperare. Furono interrotti solo dall'annuncio della nascita del terzo figlio di Leia, Anakin Solo.

La fine di Palpatine

"Luke... Palpatine morirà con me. E non tornerà mai più. La Forza... e tutti i Jedi che ci hanno preceduto... se ne assicureranno. Addio, amico mio."
―Le ultime parole di Brand[fonte]

Brand in seguito si occupò della rimozione dei cannoni dal Falcon, visto che Chewbacca rivoleva indietro i suoi missili. Sfortunatamente per la Repubblica, non molto tempo dopo, la loro ubicazione fu riferita all'Impero da una spia, Jenks. Quando Brand e Han affrontarono Jenks, lui aprì il fuoco su di loro, colpendo Brand; il Jedi si salvò solo grazie ai sistemi ausiliari del suo corpo robotico. Prima che si potesse disporre un'evacuazione, un missile uscì dall'iperspazio vicino a Nespis VIII, sparato dalla superarma di Palpatine, il Cannone Galattico. Fortunatamente per loro, il missile non esplose, e l'evacuazione potè essere completata prima che un secondo missile arrivasse e distruggesse la città. Una volta nello spazio profondo, i Jedi e i leader della Repubblica si incontrarono per discutere la fase successiva delle loro operazioni. Skywalker decise che lui, Brand, Solusar e Ysanna sarebbero andati su Ossus ad effettuare un sopralluogo per una nuova base, mentre i Solo e Vima-Da-Boda avrebbero trovato un rifugio sicuro. I Jedi giunsero nell'orbita di Ossus per trovare delle navi Imperiali in partenza; atterrati, scoprirono che l'Impero aveva rapito dei membri della tribù degli Ysanna, e i sensori di Solusar li rintracciarono su Vjun, un mondo dove un tempo Darth Vader aveva posseduto il Castello Bast.

Brand combatte nel Castello Bast.

Arrivati su Vjun, i Jedi mandarono il caccia I-7 Howlrunner con un sistema automatizzato contro le mura del castello, aprendo una strada per i Jedi. Sbarcando dal Jedi Explorer II, i Jedi affontarono Nist e i guerrieri del Lato Oscuro che accorsero contro di loro. Skywalker alla fine pose fine allo scontro usando la Forza per far crollare una gigantesca statua di Vader addosso ai guerrieri oscuri. Trovarono gli Ysanna catturati congelati nella carbonite; Nist disse loro che solo Palpatine sapeva come liberarli, e Skywalker fu determinato a trovare l'Imperatore e porre fine allo scontro con lui per il bene di tutti. Palpatine era sulla via di Onderon in cerca dei Solo. Con il suo corpo clonato in continuo deterioramento, l'Imperatore aveva bisgno di un nuovo corpo che contenesse la sua anima, e decise che sarebbe toccato ad Anakin Solo. Anche se i Solo erano fuggiti, erano stati costretti a far atterrare il Falcon a Onderon mentre l'ammiraglia di Palpatine, la Eclipse II si imetteva nell'orbita attorno al pianeta. Chewbacca e Vima-Da-Boda lasciarono poi Onderon con il Falcon nel tentativo di fare da esca mentre i Solo si rifugiavano nelle zone selvagge di Onderon. Brand e gli altri Jedi tornarono al trasporto della Repubblica Vindicator, dove incontrarono Chewbacca e Vima-Da-Boda dai quali seppero dove si trovava Palpatine. Una flotta fu approntata per colpire l' Eclipse II e catturare l'Imperatore. Quando Solusar percepì che Palpatine non si trovava a bordo del vascello, Skywalker, Brand, Vima-Da-Boda e Ysanna scesero sulla superficie del pianeta a bordo del Jedi Explorer II, certi che egli sarebbe andato a cercare i Solo. Atterrati allo spazioporto di Iziz, localizzarono subito la navetta di Palpatine. I Jedi furono subito dopo raggiunti da Han Solo, che era tornato dalla Fortezza di Kira nelle zone più impervie dove sua moglie e i suoi figili erano nascosti in attesa di incontrare Skywalker. Il gruppo assaltò la navetta, affrontando gli Stormtrooper e i Protettori del Sovrano, e una volta entrati nella navetta non trovarono Palpatine, ma uno dei suoi guerrieri oscuri come esca. Solo capì che Palpatine era diretto alla fortezza, e tornarono al Jedi Explorer II.

Brand, con lo spirito di Palpatine dentro di lui, affida Anakin Solo a sua madre.

Tuttavia non fecero abbastanza in fretta; Palpatine aveva raggiunto la fortezza prima di loro e aveva attaccato Leia, tentando di prendere suo figlio Anakin. Nel pieno della battaglia, Brand irruppe nella stanza, informando Skywalker che Palpatine era lì. Palpatine lo colpì con i Fulmini di Forza, danneggiandolo seriamente e scagliandolo a terra. Rayf Ysanna abbattè uno dei guerrieri oscuri di Palpatine, ma fu a sua volta ucciso dai fulmini scagliati dall'Imperatore. Comunque, il secondo attacco indebolì Palpatine, cosa che Brand e Skywalker notarono subito. Luke diede a Palpatine un'ultima chance per arrendersi, ma l'Imperatore si scagliò invece su Anakin Solo, cercando di impossessarsi del corpo del bambino per riporvi la sua anima. Prima che potesse raggiungere Anakin, Han Solo sparò all'Imperatore. Con le sue ultime forze, lo spirito di Palpatine si separò dal suo corpo e si spostò verso il bambino. Brand recuperò il controllo dei suoi repulsori e si lanciò a sua volta verso Anakin, afferrandolo e proteggendolo con il Lato Chiaro della Forza. Brand afferrò l'anima di Palpatine e la imprigionò dentro sè stesso. Mentre veniva consumato dall'oscurità dentro di lui, Brand percepì la rabbia e la disperazione di Palpatine mentre moriva. Palpatine parlò attraverso il Jedi un'ultima volta prima di morire, maledicendo il sangue degli Skywalker. Brand disse addio ai suoi compagni e morì, portando con sè lo spirito di Palpatine che sarebbe stato tenuto prigioniero per l'eternità da tutti i Jedi che erano diventati uno con la Forza, per non tornare mai più.

Il giorno dopo, Skywalker registrò un messaggio per Anakin Solo raccontandogli gli eventi della resurrezione di Palpatine e la sua sconfitta. Concluse raccomandando ad Anakin di ricordare Brand e gli Ysanna per il sacrificio che avevano compiuto per permettere a lui di crescere e di vivere a lungo.

Carattere e abilità personali

"Sono grato che Brand sia con noi. E' un Jedi più grande di quanto lo sia io."
―Luke Skywalker[fonte]

In gioventù, Brand era vanitoso ed arrogante. Ascese al potere sovrano spinto dal desiderio di instaurare una forte leadership tra i Ganathariani. Avendo sentito che coloro che erano potenti nella Forza potevano dominare su quelli meno potenti, Brand cercò di agire in tal senso, sperando di farlo nel nome del giusto. Nonostante l'Ordine dei Jedi fosse stato distrutto, Brand si assicurò di portare giustizia secondo i suoi ideali. Tam Azur-Jamin lo proclamò come il monarca più giusto di tutti quelli che l'avevano preceduto, e lo addusse quale esempio che la cibernetica non riduceva nè interferiva con l'umanità di una persona. Ciascun suddito lo considerava un uomo d'onore, specialmente perchè era stato un Jedi.

Quando ebbe l'opportunità di ricostruire l'Ordine Jedi, Brand fu entusiasta di poterlo fare. Sulla scia degli attacchi ai Jedi e alla Nuova Repubblica e la morte di molti suoi compagni, Brand rimase sempre ottimista, esortando i suoi compagni Jedi a non cedere alla disperazione, sottolineando che quello sarebbe stato il sentiero del Lato Oscuro della Forza. Brand combattè per la causa dei Jedi e dei figli dei Solo molte volte, sacrificandosi alla fine per salvare Anakin Solo. Luke Skywalker lo considerava un'eroe ed un Jedi più grande di quanto lui stesso non fosse.

Protesi

Brand usa la Forza e la sua spada laser incorporata.
"Questa 'tuta robotica' è un sofisticato sistema di supporto vitale. Può tenermi in vita sui pianeti più caldi - e più freddi - della Galassia. Potrei sopravvivere anche per un'anno nel vuoto spaziale!"
―Empatojayos Brand[fonte]

Brand, dopo la sua "ricostruzione", era macchina per più della metà. La sua tuta, creata combinando tecnologia Ganathariana con quella più moderna in suo possesso basandosi su un suo stesso progetto, serviva da rimpiazzo per il suo corpo ferito e danneggiato. Di forma sferica, mancava di gambe ed era sostenuta da dei repulsori, che egli controllava mentalmente. Brand non poteva sedersi mentre si trovava nella tuta, ma era equipaggiata con delle prese magnetiche, grazie alle quali essa poteva essere agganciata alle paratie quando una nave era in navigazione. La tuta avrebbe potuto tenere Brand vivo sui pianeti più caldi e più freddi della Galassia, permettendogli di sopravvivere per un'anno nel vuoto dello spazio senza mangiare. La tuta era dotata di sistemi ausiliari, permettendo a Brand di ristabilisri da danni provocati da colpi d'arma da fuoco. Tuttavia, poteva essere temporaneamente disattivata con i Fulmini di Forza. Entrambe le braccia di Brand erano delle protesi, e una di essere aveva una spada laser costruita al suo interno, ma avrebbe potuto utilizzare altre due braccia se fosse stato necessario. Aveva dei sensori costruiti all'interno della tuta, grazie ai quali poteva analizzare ogni forma di vita, determinandone anche il sesso. La tuta di Brand era anche in grado di interfacciarsi con il sistema acquisizione bersagli del computer di una nave.

Poteri e abilità

Anche se era anziano, la Forza era potente in Brand. Come Cavaliere Jedi, era molto dotato nell'uso della telecinesi ed era stato addestrato all'uso della spada laser. Era stato in grado di catturare e contenere lo spirito di Palpatine, una capacità che all'epoca Luke Skywalker non conosceva. Aveva conoscenze tecnologiche, sia in materia navale che cibernetica, e prese gusto ad usare la tecnologia Ganathariana. Brand poteva anche pilotare un caccia Jedi classe Delta-7.

Appare in

Fonti