Generatore di scudo deflettore

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era del Nuovo Ordine Jedi.

Il generatore di scudo deflettore era un qualsiasi dispositivo impiegato per creare uno scudo deflettore, inclusi gli scudi a particelle e a raggi.

I generatori di scudi potevano avere dimensioni diversissime, da piccoli proiettori a enormi unità per navi capitali. In alcuni casi, il generatore era in grado di proiettare lo scudo a notevole distanza - senza neppure necessitare della visuale del bersaglio - grazie a grandi parabole focalizzatrici. Fra le varianti si annoveravano i generatori di scudo planetario, come il SLD-26 impiegato per proteggere la seconda Morte Nera in orbita attorno alla luna boscosa di Endor, o quello usato per schermare la Base Eco durante la Battaglia di Hoth. I Gungan ricorrevano a generatori di scudi personali e a proiettori montati a spalla dai loro Fambaa; questo tipo di scudi respingeva laser e fuoco d’artiglieria ma veniva attraversato da oggetti lenti.

Caratteristiche

Gli scudi deflettori delle astronavi venivano proiettati poco al di là dello scafo (dove poco al di là significava solitamente da pochi angstrom a pochi centimetri); tuttavia, tramite opportune regolazioni essi potevano estendersi ben al di là della sagoma dell'astronave: una delle più coraggiose tattiche ideate da Luke Skywalker prima della Battaglia di Hoth prevedeva che - pilotando due caccia Ala-A in formazione estremamente ravvicinata - una delle unità R2 integrasse le matrici degli scudi dei due veicoli, raddoppiandone la potenza di schermatura; con questa nuova configurazione, gli scudi potevano deflettere due colpi di turbolaser prima di sovraccaricarsi.

Le installazioni superficiali ricorrevano a immensi proiettori per proteggersi dai bombardamenti orbitali; a generatore attivo, lo scudo doveva essere abbassato momentaneamente per permettere il transito di navette. Durante la Battaglia di Hoth, i veicoli terrestri dell'Impero dovettero essere sbarcati al di là del perimetro dello scudo e marciare fino al generatore per poterlo distruggere.

Presente in

  • Praticamente ogni opera legata a Star Wars in cui compaia un'astronave.

Fonti

Lo scudo planetario di Hoth a protezione della Base Eco.