Grande Guerra dei Sith

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Grande Guerra dei Sith
Guerrasith 1.jpg
Inizio

3997 BBY

Fine

3996 BBY

Luogo

Galassia

Esito
Battaglie principali

Battaglia di Coruscant, Battaglia di Kemplex IX, Battaglia di Ossus, Battaglia di Onderon

Schieramenti


Comandanti


"Exar Kun, il tuo sogno di un'Età d'Oro dei Sith non è che un incubo... da cui ora dobbiamo svegliarci."
―Thon[fonte]

La Grande Guerra dei Sith — o Prima Guerra dei Sith, o semplicemente Guerra dei Sith — fu probabilmente uno degli scontri armati più terribili del passato, paragonabile per entità addirittura alla Guerra Civile Galattica. Il conflitto scoppiò dopo un solo anno da tre eventi che avevano piegato i Jedi: il colpo di stato nel sistema Imperatrice Teta, la Battaglia di Deneba e la caduta di Ulic Qel-Droma ed Exar Kun al lato oscuro.

Storia

Un piano millenario

Dopo la caduta dell'Impero Sith, Naga Sadow aveva cospirato nell'ombra, nascosto su Yavin 4, per fare in modo che il retaggio oscuro potesse proseguire e potesse finalmente giungere colui che avrebbe ricostruito l'Età d'Oro dei Sith. Questo qualcuno fu Freedon Nadd, che reclamò per sé il mantello di Signore Oscuro dei Sith e si impadronì del potere su Onderon, avviando un'oscura dinastia destinata a durare nei secoli.

Kun irretrito.
Benché morto, Nadd perdurò come spirito e non smise mai di lavorare affinché il suo grande obiettivo potesse divenire realtà. L'esito della Guerra delle Belve di Onderon e il fallimento della Rivolta Naddista provocarono un ritardo coi piani, ma egli riuscì ugualmente ad assoggettare al lato oscuro Satal e Aleema Keto, i quali fondarono la società eversiva Krath per prendere il controllo del sistema Imperatrice Teta. Quando infine vi riuscirono, imposero una tirannide di ferro e scatenarono la Sacra Crociata Krath contro la Repubblica Galattica, avviando quel processo tanto aspirato da Nadd.

Quello che al Signore Oscuro dei Sith mancava, infatti, era un degno apprendista. Infine, riuscì a trovarlo nel giovane Jedi Caduto Exar Kun, il quale raggiunse Yavin 4 alla ricerca di maggiore conoscenza. Qui, Nadd lo spezzò, lo costrinse ad abbracciare il lato oscuro e lo addestrò, modellandolo in quel guerriero che voleva alla testa del suo nuovo Impero Sith. Tuttavia, quando fu abbastanza potente, Kun lo tradì e distrusse il suo spirito, completando il suo addestramento.

Quindi, Kun si recò al sistema Imperatrice Teta, dove affrontò Ulic Qel-Droma in duello. Improvvisamente, apparve lo spirito di Marka Ragnos, che nominò Kun nuovo Signore Oscuro dei Sith e gli affidò il compito di ricostruire l'Età d'Oro, l'obiettivo tanto caldeggiato da Sadow e Nadd. Qel-Droma e Keto si sottomisero a lui e, insieme, scatenarono la Grande Guerra dei Sith.

L'Oscura Mietitrice

Il primo scontro che vide Sith e Jedi direttamente opposti sul campo di battaglia fu la Campagna dell'Oscura Mietitrice. L'Oscura Mietitrice era un'antica arma appartenuta a Naga Sadow, che Exar Kun testò durante una campagna militare condotta dai Krath per conquistare le zone limitrofe al sistema Imperatrice Teta. Il test ebbe uno strabiliante successo e Kun volle utilizzare l'arma anche contro i Jedi; tuttavia, Qel-Droma, ancora inconsciamente legato ai Jedi dall'amore per Nomi Sunrider e suo fratello Cay, si oppose e li informò segretamente su come sfuggire al suo potere.

I Jedi attaccarono il l'Oscura Mietitrice nei dintorni del pianeta Thule, dove riuscirono a neutralizzare l'arma e a gettarla su Raxus Prime, nella speranza che fosse dimenticata. Kun, considerandone la perdita un semplice contrattempo, volle proseguire la Guerra.

Nuovi servitori per i Sith

Kun usa l'holocron di Naga Sadow per convertire i Jedi.

Nel tentativo di trarre onore attaccando e distruggendo i Krath, le forze mandaloriane guidate da Mand'alor l'Indomabile attaccarono il pianeta Koros Major, nel tentativo di conquistare i ‘sette gioielli di Teta’, ovvero i sette pianeti del sistema Imperatrice Teta. Ulic Qel-Droma tentò di liquidare velocemente la faccenda, aiutato dalla sua amante, Aleema Keto. Tentando di accelerare gli eventi e liberarsi del contrattempo, Qel-Droma propose a Mand'alor un duello. Il signore dei Crociati Mandaloriani accettò, ma fu sconfitto. Anziché ucciderlo, però, Qel-Droma gli permise di vivere, mettendolo a capo delle truppe mandaloriane, che da quel momento in avanti avrebbero servito i nuovi Signori dei Sith.

Exar Kun, nel frattempo, doveva radunare nuovi Jedi per convertirli al lato oscuro e sfruttare la stessa forza della Repubblica contro di essa. Dopo avere ucciso il Maestro Odan-Urr e rubatogli l’holocron di Naga Sadow, Kun radunò venti discepoli e li condusse su Yavin 4, dove mostrò loro i templi e le magnificenze che aveva fatto costruire ai Massassi, ora suoi servi, un tempo guerrieri di Sadow. Fingendo di voler annientare il lato oscuro, Kun spezzò l’holocron, e le anime malvagie rinchiuse in esso penetrarono negli apprendisti Jedi, che furono così asserviti al lato oscuro. Solo Crado, un Carthar, rimase immune all’influsso.

Lo sterminio dei Jedi

Dopo avere convertito i Jedi al lato oscuro, |Kun li mandò ad uccidere i propri maestri, spiegandogli che non sarebbe stato possibile ricostruire alcuna Età d'Oro dei Sith senza che i Jedi fossero stati prima spazzati via. Su ordine del loro nuovo signore, i Sith fecero ritorno presso i loro maestri e li assassinarono a tradimento, causando un terribile colpo all'Ordine Jedi, che perse numerosi valenti Maestri.

Fu lo sterminio dei Maestri e degli altri Jedi che portò il Consiglio a comprendere l'entità della forza scatenata da Kun contro di loro.

Attacco alla Repubblica

Forte delle nuove armate mandaloriane e delle stregonerie di Aleema, Qel-Droma attaccò i cantieri navali della Repubblica Galattica, razziandone uno dopo l’altro. Radunò così un’imponente flotta di navi da guerra, pronta a lanciarsi contro la Repubblica ad un suo ordine. Sempre, la flotta della grande confederazione galattica arrivava troppo in ritardo per impedire il saccheggio dei cantieri. Quando ebbe radunato circa trecento navi da guerra, Ulic decise di attaccare Coruscant, ignorando ogni avvertimento da parte di Exar Kun.

La Battaglia di Coruscant.

Inviando i Mandaloriani ad effettuare un diversivo su Kemplex IX, Qel-Droma poté attaccare una impreparata Coruscant, cogliendola letteralmente di sorpresa. I soldati della Repubblica, sostenuti dai Jedi, cercarono di organizzare una difesa efficace dei maggiori luoghi di potere, ma Ulic mirava al centro di comando militare. Quando vide che le sue forze si erano allontanate abbastanza, però, Aleema tradì il suo amante, affermando che era stato ucciso dai Jedi e ordinando la ritirata alle truppe tetane e mandaloriane: ancora una volta, la propria ambizione personale aveva il sopravvento.

Frattanto, Qel-Droma, ignaro del tradimento, era riuscito a raggiungere il centro di comando militare e, grazie alla Forza, stava costringendo un funzionario a trasmettere coordinate identiche a tutte le navi della Repubblica, in modo tale che si schiantassero fra di loro. Prima che potesse portare a termine il suo piano, però, i Jedi e le forze della Repubblica sconfissero la sua guardia e lo catturarono. Sembrava che il grande condottiero della Guerra dei Sith fosse stato finalmente messo fuori gioco, ma i Jedi sapevano che dietro v’era Exar Kun.

Ulic Qel-Droma venne portato dinnanzi al Senato Galattico per venire processato dal Cancelliere Supremo in persona. Tuttavia, il Jedi rinnegato offese il Senato e la Repubblica, tanto che il Cancelliere meditò di condannarlo a morte. Improvvisamente, però, Exar Kun ed i Massassi irruppero nella sala del Senato: Mand'alor, infatti, aveva intuito il tradimento di Aleema ed aveva chiesto soccorso al Signore Oscuro dei Sith. Mentre i Massassi si occupavano dei Jedi e delle guardie della Repubblica, Kun uccise il Cancelliere, dopo averlo costretto con la Forza a prevedere il ritorno di un grande e forte Impero Sith. Ad aspettarlo c’era il suo vecchio Maestro, Vodo Siosk-Baas, che però poco poteva contro il lato oscuro incarnato e venne ucciso. Poco dopo, Kun se ne andò con Ulic.

Gli ultimi scontri

Kun sapeva che occorreva eliminare i cospiratori interni, pertanto informò Aleema che avrebbe dovuto utilizzare un’antica arma di Naga Sadow contro la flotta della Repubblica nell’Ammasso di Cron, e mise Crado a capo della nave ammiraglia dell’antico Signore Oscuro, che avrebbe condotto Aleema al luogo dello scontro. Lì, la strega azionò l’arma, ignara dell’inganno. Poco dopo, l’intero Ammasso di Cron esplose, portando con sé sia la nave Sith sia la flotta della Repubblica, capitanata da alcuni Jedi, e generando una enorme onda d’urto contro il pianeta Ossus, sede della Grande Biblioteca Jedi.

Immediatamente, i Jedi accorsero sul pianeta per cercare di mettere in salvo quanti più documenti potevano, mentre i soldati della Repubblica si occupavano dell’evacuazione generale di tutti gli abitanti. In breve, Kun lanciò il proprio attacco: lui ed Ulic guidarono l’assalto contro Ossus, nel tentativo di depredare la Biblioteca Jedi, mentre Mand'alor guidava i propri guerrieri in un assalto contro Onderon, che avrebbe dovuto rappresentare la prima sconfitta significativa della Repubblica. Nella loro ottica, la guerra non era che agli inizi.

La nave di Cay Qel-Droma, fratello di Ulic, fu abbattuta dal Jedi rinnegato ed iniziò con lui un violento duello con le spade laser. Dimostrando la propria chiara superiorità e appellandosi al lato oscuro, Ulic uccise il fratello, ma immediatamente dopo ne pianse la morte. Vedendo Ulic di fianco a Cay ucciso, Nomi Sunrider, che era accorsa sul luogo dell’impatto della nave, usò uno speciale potere per privare Ulic della sua sensibilità alla Forza, anche se inconsciamente. Ella sperava di ferirlo soltanto, ma non si era resa conto del danno reale che avrebbe provocato.

Disfatta dei Sith

I Jedi su Yavin 4.

Con la sconfitta di Qel-Droma, le forze tetane all’attacco di Ossus capitolarono. Kun ed i Massassi lasciarono il pianeta insieme ai Jedi, poco prima che questo fosse ridotto ad un cumulo di macerie dall’onda d’urto. Su Onderon, la flotta della Repubblica riuscì a soccorrere le forze del Re Oron Kira, costringendo i Mandaloriani a fuggire sulla vicina luna di Dxun e riuscendo addirittura ad uccidere Mand'alor l'Indomabile, facendo precipitare il suo droide da guerra Basilisk nelle selve della luna, dove il grande condottiero fu divorato dalle bestie feroci.

Col cuore spezzato per la morte di Cay e la rabbia di Nomi, Ulic accettò di rivelare ai Jedi l’ubicazione della base di Exar Kun, che si trovava cioè su Yavin 4. La flotta della Repubblica, guidata dai Cavalieri Jedi, attaccò così il pianeta, sorvolandone le foreste. Kun, conscio del fatto che le armate tetane erano allo sbaraglio ed i Mandaloriani irraggiungibili, decise che avrebbe sacrificato tutti i Massassi per restare in vita sottoforma di spirito, siccome non aveva ancora scoperto l’esatta tecnica segreta utilizzata dai Signori Oscuri del passato per divenire spiriti. Quando il rituale Sith ebbe fine, una catastrofe fece impallidire il timido bombardamento degli incrociatori Repubblicani: le foreste di tutto il pianeta bruciarono, mentre tutti Massassi venivano sterminati dalla furia di Kun.

Con la morte di Exar Kun, la riorganizzazione del sistema Imperatrice Teta e l’esilio volontario di Ulic Qel-Droma, la Grande Guerra dei Sith, tanto breve quanto distruttiva, ebbe fine.

Eredità e ripercussioni

La Guerra dei Sith sconvolse la galassia sotto ogni aspetto, ma in particolare fu incisiva sull'Ordine Jedi. Questo conflitto vide la morte di molti suoi autorevoli esponenti, nonché di numerosi Maestri e giovani apprendisti. Il Conclave sulla Stazione Exis, tenuto nel 3986 BBY, compì il tristo bilancio delle vittime.

A seguito della vittoria, i Jedi ricevettero l'incarico di aiutare i governi planetari a ristabilire istituzioni, a sedare conflitti locali, a provvedere alle cure e alle ricostruzioni. Essi accettarono con riluttanza, benché preferissero dare la caccia ai Sith sopravvissuti. Questa loro decisione di accorrere in aiuto dei governi locali permise però ai dispersi della Fratellanza di perdurare, di diffondere gli insegnamenti di Exar Kun e sobillare, più volte, nuovi disordini. Con la distruzione di Ossus, inoltre, i Jedi spostarono il loro quartier generale presso il Tempio di Coruscant. Qui venne a formarsi la misteriosa Convenzione Jedi, un patto segreto atto a sorvegliare e prevenire il ritorno dei Sith.

Dalla morte di Mand'alor l'Indomabile sarebbero sorti anche i Neo-Crociati Mandaloriani, che avrebbero successivamente sfidato la Repubblica nelle Guerre Mandaloriane.

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Fonti