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Guerra Civile Galattica

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La Principessa fu liberata, ma la Morte Nera, al comando del [[Gran Moff]] [[Wilhuff Tarkin|Tarkin]] e del [[Signore Oscuro dei Sith]] e apprendista dell'Imperatore, Darth Vader, scoprì l'ubicazione della base ribelle segreta su [[Yavin 4]]. Mentre la Morte Nera tentava di avvicinarsi al pianeta, i Ribelli combatterono coraggiosamente la difficile [[Battaglia di Yavin]]: alla fine, Skywalker riuscì a sparare il colpo e distrusse la Morte Nera, concedendo ai Ribelli questa fondamentale vittoria. Questa fu la battaglia che cambio radicalmente le sorti della Galassia.
===Ripercussioni imperialiL'Impero nel caos===La distruzione della Morte Nera fu una vittoria strepitosa per l'Alleanza e un colpo al cuore per l'Impero, ma non rappresentava la fine della guerra, né la sconfitta della mastodontica macchina da guerra imperiale. I Ribelli furono costretti ad evacuare Yavin 4, ormai scoperta dall'Impero, e mettersi alla ricerca di una nuova base. Palpatine assegnò il comando delle forze imperiali al [[Gran Generale]] [[Cassio Tagge]], ordinandogli di capovolgere la situazione. Galvanizzati dalla vittoria di Yavin, i Ribelli cercarono di penetrare nell'[[Orlo Intermedio]] stabilendo una serie di basi in quella zona della galassia, ma il contrattacco imperiale li costrinse ben presto alla [[Ritirata dall'Orlo Intermedio|ritirata]]. I Ribelli riuscirono comunque a conseguire un altro successo significativo distruggendo la [[Fabbrica di Armi Alpha]] su [[Cymoon 1]], la più grande della galassia, tanto che l'Imperatore fu costretto a inviare Darth Vader a negoziare un patto con il signore del crimine [[Jabba lo Hutt]] per il commercio di armi.
===Ritirata dell'Alleanza===
Deciso a capovolgere le sorti del conflitto, che stava volgendo pericolosamente a sfavore dell'Impero, l'Imperatore creò una taskforce speciale sotto il comando di Darth Vader denominata [[Squadrone della Morte]] per dare la caccia alla nuova base ribelle. La flotta imperiale disseminò la galassia di [[droidi sonda]] e, dopo molte ricerche infruttuose, finalmente lo Squadrone riuscì a scoprire della [[Base Echo]] e lanciò un attacco contro [[Hoth]]. La [[Battaglia di Hoth]] vide una cocente sconfitta della Ribellione: la vittoria imperiale costrinse l'Alleanza a sparpagliarsi e permise all'Impero di recuperare totalmente il vantaggio perduto.
 
Con i Ribelli dispersi e in fuga, Vader si mise immediatamente a caccia di Han Solo e Luke Skywalker, assoldando anche una squadra di [[cacciatore di taglie|cacciatori di taglie]] per lo scopo. Quest'ultimo riuscì a sfuggirgli, ma Solo venne catturato su [[Bespin]] durante la [[presa di Bespin|presa imperiale del pianeta]], congelato nella [[carbonite]] e "donato" a Jabba.
===La Battaglia di Endor===
Per i Ribelli era imperativo liberare Han Solo. Leia Organa, [[Lando Calrissian]], Chewbacca, R2-D2 e C-3PO si infiltrarono nel [[Palazzo di Jabba]] su Tatooine e vennero successivamente raggiunti da Luke Skywalker. Essi liberarono Solo dalla carbonite, ma Jabba decise di giustiziarli gettandoli nel [[pozzo di Carkoon]]. Nella battaglia che ne seguì, i Ribelli riuscirono a uccidere Jabba e a fuggire da Tatooine.
===L'Imperatore Palpatine aveva fatto segretamente sapere ai Ribelli che stava supervisionando la costruzione di una seconda e più potente [[Morte Nera II|Morte Nera]]: questo, a suo avviso, avrebbe costretto i Ribelli a sfruttare l'occasione e ad attaccare [[Endor]], il pianeta dove si trovavano i cantieri. A questo punto, avrebbe teso loro una trappola e portato al [[lato oscuro]] Luke Skywalker, l'ultimo Jedi rimasto. Nei piani dell'Imperatore, questa battaglia avrebbe visto la distruzione totale dell'Alleanza. Dapprima le sorti della [[Battaglia di Endor]] videro l'Impero nel caosprimeggiare, sia nello spazio che sul pianeta, ma successivamente le sorti si capovolsero: Vader, redento, uccise l'Imperatore per poi morire a sua volta; grazie agli sforzi combinati di soldati ribelli ed [[Ewok]], lo scudo della Morte Nera fu disattivato, e [[Wedge Antilles]] e Lando Calrissian poterono colpire il generatore centrale, distruggendo la stazione. La Battaglia di Endor fu la battaglia che capovolse le sorti del conflitto. A seguito della battaglia, infatti, ondate di rivolte investirono tutto l'Impero, mentre i Ribelli potevano giustamente festeggiare la grande vittoria. ===La fine della guerra===Subito dopo Endor, l'Alleanza Ribelle si riorganizzò nella [[Nuova Repubblica]] e cominciò a restaurare il governo democratico che era stato distrutto da Palpatine, espandendosi rapidamente e liberando numerosi sistemi. Frattanto, l'Impero tentò di oscurare la notizia della sconfitta e reagì con atti come il [[Blocco di Ferro]] e l'[[Operazione Cenere]]. Su [[Coruscant]], che nel frattempo stava sprofondando in una [[Guerra civile di Coruscant|guerra civile]], il potere fu assunto dal [[Gran Vizir]] [[Mas Amedda]], ma la [[Flotta Imperiale]] cadde sotto il controllo del Grand'Ammiraglio [[Rae Sloane]] e dell'Ammiraglio [[Gallius Rax]], poi autoproclamatosi [[Consigliere dell'Impero]]. Mentre l'Impero soccombeva a conflitti intestini, la Repubblica conquistava l'appoggio di sempre più sistemi stellari, riuscì a ricostituire il [[Senato Galattico (Nuova Repubblica)|Senato Galattico]] ed a trovare una capitale su [[Chandrila]]. A questo punto, la Flotta Imperiale tentò di organizzare una rivincita attirando la Repubblica su [[Jakku]] per quella che sarebbe stata la battaglia più grande e distruttiva da Endor. Gli ammiragli imperiali però avevano fatto male i loro calcoli e la [[Battaglia di Jakku|battaglia]] che ne seguì fu una durissima sconfitta per ciò che restava della Flotta Imperiale, un tempo temibile e apparentemente invincibile. A quel punto, l'Impero dovette firmare il [[Concordato Galattico]], arrendendosi alla Repubblica e mettendo fine alla guerra.