Guerra Civile Galattica/Legends: differenze tra le versioni

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{{Quote|I Jedi sono implacabili. Se non verranno eliminati subito sarà guerra civile, senza fine.|[[Palpatine]]|Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith}}
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* Nascita del [[Nuovo Ordine Jedi]]
 
* Nascita del [[Nuovo Ordine Jedi]]
 
* Dissoluzione dell'[[Ordine dei Signori dei Sith]]
 
* Dissoluzione dell'[[Ordine dei Signori dei Sith]]
|battles=[[Battaglia di Yavin]], [[Battaglia di Hoth]], [[Battaglia di Endor]], [[Prima Battaglia di Coruscant (Guerra Civile Galattica)|Battaglia di Coruscant]], [[Prima Battaglia di Mon Calamari (Guerra Civile Galattica)|Battaglia di Mon Calamari]]
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|battles=[[Battaglia di Yavin]], [[Battaglia di Hoth]], [[Battaglia di Endor]], [[Prima Battaglia di Coruscant (Guerra Civile Galattica)|Battaglia di Coruscant]], [[Prima Battaglia di Mon Calamari (Guerra Civile Galattica)|Battaglia di Mon Calamari]], [[Battaglia di Anx Minor]]
 
|side1=* [[Alleanza Ribelle]]/[[Alleanza dei Pianeti Liberi]]/[[Nuova Repubblica]]
 
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* [[Nuovo Ordine Jedi]]
 
* [[Nuovo Ordine Jedi]]
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* [[Maggiore Generale|Generale]] [[Maximilian Veers|Veers]] †
 
* [[Maggiore Generale|Generale]] [[Maximilian Veers|Veers]] †
 
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{{Quote|I Jedi sono implacabili. Se non verranno eliminati subito sarà guerra civile, senza fine.|[[Palpatine]]|Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith}}
  
 
La '''Guerra Civile Galattica''' fu il più grande conflitto di tutti i tempi che coinvolse tutta la [[Galassia]] nell'alacre lotta fra l'[[Impero Galattico]] - che da tempo opprimeva gran parte della Galassia – e l'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica]], meglio conosciuta come "Alleanza Ribelle". Fu combattuta fra il [[2 BBY]] e il [[19 ABY]], cioè dalla fondazione dell'Alleanza alla pace fra la [[Nuova Repubblica]] e i [[Resti dell'Impero]].  
 
La '''Guerra Civile Galattica''' fu il più grande conflitto di tutti i tempi che coinvolse tutta la [[Galassia]] nell'alacre lotta fra l'[[Impero Galattico]] - che da tempo opprimeva gran parte della Galassia – e l'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica]], meglio conosciuta come "Alleanza Ribelle". Fu combattuta fra il [[2 BBY]] e il [[19 ABY]], cioè dalla fondazione dell'Alleanza alla pace fra la [[Nuova Repubblica]] e i [[Resti dell'Impero]].  
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==Storia==
 
==Storia==
 
===Nascita della Ribellione===
 
===Nascita della Ribellione===
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[[Immagine: Palpatine_24.jpg|250px|left|thumb|Palpatine, Imperatore della Galassia.]]
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{{Quote|Questa grande lotta è una lotta del popolo.|[[Mon Mothma]]|Rebel Alliance Sourcebook}}
 
Il fuoco di una ribellione contro l'[[Impero Galattico|Impero]] e il dominio tirannico di [[Palpatine]] covava da tempo nella [[Galassia]]. Azioni efferate quali il [[Massacro di Ghorman]] e altri eccidi avevano portato anche i più scettici a sostenere che l'Impero andasse rovesciato al più presto. L'[[imperializzazione]] della Galassia portò naturalmente con sé la soppressione di qualsiasi dissenso, la creazione di una vasta rete di [[Forze Armate Imperiali]] per controllare al meglio i sistemi sottomessi e la schiavizzazione di intere specie, quali i [[Mon Cal]] e gli [[Wookiee]].
 
Il fuoco di una ribellione contro l'[[Impero Galattico|Impero]] e il dominio tirannico di [[Palpatine]] covava da tempo nella [[Galassia]]. Azioni efferate quali il [[Massacro di Ghorman]] e altri eccidi avevano portato anche i più scettici a sostenere che l'Impero andasse rovesciato al più presto. L'[[imperializzazione]] della Galassia portò naturalmente con sé la soppressione di qualsiasi dissenso, la creazione di una vasta rete di [[Forze Armate Imperiali]] per controllare al meglio i sistemi sottomessi e la schiavizzazione di intere specie, quali i [[Mon Cal]] e gli [[Wookiee]].
  
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===La prima fase===
 
===La prima fase===
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[[Immagine: Cronogcivile1.jpg|thumb|left|200px|Una battaglia della guerra.]]
 
Inizialmente, l'Impero fece sfoggio di tutto il suo arsenale bellico per impedire alla Ribellione di diffondersi. Eventi come la [[Soppressione di Kwymar]] e, in generale, le violente pacificazioni di molti settori evidenziarono chiaramente la volontà di [[Palpatine]] di soffocare i Ribelli nella culla. Impotente di fronte alla forza della [[Marina Imperiale]], l'Alleanza fu costretta a continui attacchi mordi e fuggi e a concentrarsi sulla diffusione di cellule ribelli in tutti i sistemi stellari piuttosto che su battaglie aperte. La [[Rivolta di Dac]], nella quale [[Mon Cal]] e [[Quarren]] riuscirono a liberarsi del giogo imperiale, rappresentò indubbiamente una vittoria di questa linea.
 
Inizialmente, l'Impero fece sfoggio di tutto il suo arsenale bellico per impedire alla Ribellione di diffondersi. Eventi come la [[Soppressione di Kwymar]] e, in generale, le violente pacificazioni di molti settori evidenziarono chiaramente la volontà di [[Palpatine]] di soffocare i Ribelli nella culla. Impotente di fronte alla forza della [[Marina Imperiale]], l'Alleanza fu costretta a continui attacchi mordi e fuggi e a concentrarsi sulla diffusione di cellule ribelli in tutti i sistemi stellari piuttosto che su battaglie aperte. La [[Rivolta di Dac]], nella quale [[Mon Cal]] e [[Quarren]] riuscirono a liberarsi del giogo imperiale, rappresentò indubbiamente una vittoria di questa linea.
  
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===La Battaglia di Yavin===
 
===La Battaglia di Yavin===
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[[Immagine: Attacco_Devastator.jpg|thumb|Il ''Devastator'' insegue la ''Tantive IV''.]]
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{{Quote|Questo sarà un giorno da ricordare a lungo.|[[Darth Vader]]|Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza}}
 
Intorno all'[[anno 0]], l'Alleanza, grazie all'aiuto fondamentale della [[Bothan Spynet]], riuscì a scoprire dell'esistenza di una stazione da battaglia imperiale nota come [[Morte Nera]], con un [[superlaser]] in grado di disintegrare interi pianeti in pochi secondi. Questo portò l'[[Alto Comando dell'Alleanza Ribelle|Alto Comando]] a mettere il ritrovamento dei piani della stazione al massimo delle proprie priorità per poter poi lanciare un attacco.
 
Intorno all'[[anno 0]], l'Alleanza, grazie all'aiuto fondamentale della [[Bothan Spynet]], riuscì a scoprire dell'esistenza di una stazione da battaglia imperiale nota come [[Morte Nera]], con un [[superlaser]] in grado di disintegrare interi pianeti in pochi secondi. Questo portò l'[[Alto Comando dell'Alleanza Ribelle|Alto Comando]] a mettere il ritrovamento dei piani della stazione al massimo delle proprie priorità per poter poi lanciare un attacco.
  
 
Grazie agli sforzi del mercenario [[Kyle Katarn]] e al sacrificio della [[Squadriglia Red Hand]], l'Alleanza riuscì ad entrare in possesso dei piani della stazione; un gruppo di prigionieri ribelli evasi della Morte Nera stessa permise di portare all'attenzione dei Ribelli i dati tecnici. Questo set venne passato alla ''[[Tantive IV]]'', la nave consolare della [[Principessa]] [[Leia Organa]] (che ancora si spacciava per [[Senatore|Senatrice Imperiale]]), che partì per [[Tatooine]] per richiedere l'aiuto di [[Obi-Wan Kenobi]].
 
Grazie agli sforzi del mercenario [[Kyle Katarn]] e al sacrificio della [[Squadriglia Red Hand]], l'Alleanza riuscì ad entrare in possesso dei piani della stazione; un gruppo di prigionieri ribelli evasi della Morte Nera stessa permise di portare all'attenzione dei Ribelli i dati tecnici. Questo set venne passato alla ''[[Tantive IV]]'', la nave consolare della [[Principessa]] [[Leia Organa]] (che ancora si spacciava per [[Senatore|Senatrice Imperiale]]), che partì per [[Tatooine]] per richiedere l'aiuto di [[Obi-Wan Kenobi]].
 
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[[Immagine: Battagliayavin_3.jpg|thumb|left|200px|La Morte Nera viene distrutta.]]
 
Sfortunatamente, [[Darth Vader]] scoprì del tradimento della Principessa e abbordò la ''Tantive IV'' in orbita intorno a Tatooine, arrestando la stessa Leia Organa, ma non trovando i piani, lanciati sul pianeta nella memoria del droide astromeccanico [[R2-D2]]. Mentre R2 e il droide protocollare [[C-3PO]] contattavano Kenobi e, insieme a [[Luke Skywalker]], lasciavano il pianeta sul ''[[Millennium Falcon]]'' di [[Han Solo]] e [[Chewbacca]], l'Impero fece sfoggio della potenza della Morte Nera distruggendo il pianeta [[Alderaan]]. Poco prima, [[Palpatine]] aveva disciolto il [[Senato Imperiale]], accumulando tutto il potere nelle proprie mani.
 
Sfortunatamente, [[Darth Vader]] scoprì del tradimento della Principessa e abbordò la ''Tantive IV'' in orbita intorno a Tatooine, arrestando la stessa Leia Organa, ma non trovando i piani, lanciati sul pianeta nella memoria del droide astromeccanico [[R2-D2]]. Mentre R2 e il droide protocollare [[C-3PO]] contattavano Kenobi e, insieme a [[Luke Skywalker]], lasciavano il pianeta sul ''[[Millennium Falcon]]'' di [[Han Solo]] e [[Chewbacca]], l'Impero fece sfoggio della potenza della Morte Nera distruggendo il pianeta [[Alderaan]]. Poco prima, [[Palpatine]] aveva disciolto il [[Senato Imperiale]], accumulando tutto il potere nelle proprie mani.
  
Nell'anno 0, l'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica|Alleanza]] scoprì, grazie alle sue spie [[Bothan]], l'effettiva esistenza della stazione da battaglia imperiale nota come [[Morte Nera]]. La Principessa [[Leia Organa]], membro attivo dell'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica|Alleanza]] che agiva in incognito come senatrice, ne rubò i piani e tentò di fuggire, ma venne catturata da [[Darth_Vader|Darth Vader]]. Successivamente, ella fu liberata da [[Luke Skywalker]] e [[Han Solo]]; questi ultimi furono fondamentali nella [[Battaglia di Yavin]], che vide la prima vittoria significativa dei Ribelli: la distruzione della [[Morte Nera]] e la morte di uno dei più potenti gerarchi imperiali, il Gran [[Moff Tarkin]]. Questa fu la battaglia che, con ogni probabilità, cambio radicalmente le sorti della Galassia.
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La Principessa fu liberata, ma la Morte Nera, al comando del [[Gran Moff]] [[Wilhuff Tarkin|Tarkin]] e del [[Signore Oscuro dei Sith]] e apprendista dell'Imperatore, [[Darth Vader]], scoprì l'ubicazione della base ribelle segreta su [[Yavin 4]]. Mentre la Morte Nera tentava di avvicinarsi al pianeta, i Ribelli combatterono coraggiosamente la difficile [[Battaglia di Yavin]]: alla fine, Skywalker riuscì a sparare il colpo e distrusse la Morte Nera, concedendo ai Ribelli questa fondamentale vittoria. Questa fu la battaglia che cambio radicalmente le sorti della [[Galassia]].
  
Mentre l'[[Impero Galattico|Impero]] cercava di riprendersi dal terribile urto, l'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica|Alleanza Ribelle]] ricevette maggior supporto, grazie alla popolarità acquisita dopo la [[Battaglia di Yavin]]. Poté così allargare la propria Flotta: specialmente fu fondamentale la simpatia che i Mon Calamari nutrivano verso i Ribelli, perché questo portò loro i grandi incrociatori MC-80 e l'abilità di un valido stratega, l' [[Ammiraglio]] [[Ackbar]].
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===Ripercussioni imperiali===
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[[Immagine: Grandetempio_3.jpg|thumb|200px|L'assalto imperiale contro Yavin 4.]]
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{{Quote|Alla fine la guerra dell'Imperatore sarà completa solo con la gloria e la bellezza di una vittoria decisiva.|[[Rom Mohc]]|Star Wars: Dark Forces}}
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Nel periodo successivo alla Battaglia di Yavin, l'[[Impero Galattico|Impero]] scatenò una campagna di ripercussioni in tutta la [[galassia]] per impedire all'[[Alleanza Ribelle|Alleanza]] di approfittare della vittoria. Innanzitutto, per i Ribelli restava un problema fondamentale: l'Impero conosceva l'ubicazione della loro base. Gran parte dell'[[Alto Comando dell'Alleanza Ribelle|Alto Comando]] venne fatto evacuare, ma Yavin 4 fu posta sotto [[Assedio di Yavin 4|assedio]] e, infine, soggiogata. Lord Vader fece qui sfoggio del nuovo [[Super Star Destroyer]] imperiale: l'<i>[[Executor]]</i>.
  
Quando l'[[Impero Galattico|Impero]] si fu sufficientemente riorganizzato, però, lanciò spietati assalti contro le basi ribelli, distruggendo in primis il quartier generale su [[Yavin IV]] e catturando il Generale Dodonna. Fu in questo evento che [[Darth_Vader|Darth Vader]], [[Comandante_Supremo_delle_Forze_Imperiali|Comandante Supremo delle Forze Imperiali]], nonché [[Signore Oscuro dei Sith]] apprendista dell'[[Imperatore|Imperatore]], sfoggiò il proprio nuovo [[Super Star Destroyer]], l' <i>Executor</i>, simbolo della potenza militare imperiale. Sempre a bordo di questo diede la caccia all'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica|Alleanza Ribelle]], stroncando diversi tentativi di ribellione dei pianeti imperiali. Nonostante la ripresa imperiale, i Ribelli ottennero comunque altre vittorie importanti, come il sabotaggio del progetto dei Dark troopers ad opera di Kyle Katarn.
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A seguito di un diversivo nell'[[ammasso di Vorrik]], [[Ackbar]] fu promosso da [[Mon Mothma]] [[Comandante Supremo (Alleanza Ribelle)|Comandante Supremo]] della Flotta e incaricato di riorganizzare la Flotta dell'Alleanza su un criterio di maggiore compattezza. Le azioni di Ackbar avrebbero permesso ai Ribelli di dotarsi di una flotta degna di questo nome e in grado di combattere l'Impero con efficienza.
  
La Battaglia di Hoth (3 ABY) vide un'amara sconfitta dell'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica|Alleanza]], la distruzione della sua base segreta e l'obbligo di fuggire innanzi alla Flotta Imperiale. Sembrava che l'Impero avesse recuperato la forza perduta: infatti, nel periodo successivo a [[Hoth]] le forze imperiali stanarono numerose ribellioni e sconfissero più volte l'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica|Alleanza]], costringendola a una ritirata su tutti i fronti.
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La morsa dell'Impero sulla galassia si fece più stretta: tentativi di ribellione su molti pianeti, fra cui [[Reytha]], [[Zaloriis]] e [[Ralltiir]], vennero stroncati con la forza. In questo periodo l'Alleanza — che nel frattempo aveva fondato la [[Base Echo]] sul pianeta [[Hoth]] — creò la [[Squadriglia Rogue]] sotto il comando di [[Luke Skywalker]] per colpire punti imperiali di particolare interesse. La squadriglia ebbe un lungo contenzioso con il [[Moff]] [[Kohl Seerdon]] finché quest'ultimo non venne sconfitto.
  
Nel 4 ABY, l'[[Imperatore|Imperatore]] [[Palpatine]] fece segretamente sapere ai Ribelli che stava supervisionando la costruzione di una seconda e più potente [[Morte Nera II|Morte Nera]]: questo, a suo avviso, avrebbe costretto i Ribelli a sfruttare l'occasione e ad attaccare [[Endor]], il pianeta dove si trovavano i cantieri. A questo punto, avrebbe teso loro una trappola e portato al lato oscuro [[Luke Skywalker]], l'ultimo [[Jedi]] rimasto. Nei piani dell'[[Imperatore|Imperatore]], questa battaglia avrebbe visto la distruzione totale dell'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica|Alleanza]].
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[[File:Guerracivilegalattica_2.jpg|thumb|left|I soldati imperiali battono le foreste di Yavin IV.]]In questo periodo l'Impero finanziò il [[Progetto Soldato Oscuro]] del [[Generale]] [[Rom Mohc]] per creare un nuovo tipo di soldati perfettamente efficienti che sarebbero stati poi utilizzati per schiacciare la Ribellione una volta per tutte. I [[Soldato oscuro|soldati oscuri]] attaccarono con successo diverse postazioni ribelli prima che l'Alleanza inviasse i mercenari [[Kyle Katarn]] e [[Jan Ors]] a distruggere il Progetto. I due si infiltrarono a bordo della nave del Generale Mohc, l'<i>[[Arc Hammer]]</i>, e la distrussero dopo avere ucciso Mohc stesso; lo spreco di tante energie e risorse portò [[Palpatine]] a cancellare definitivamente il Progetto.
  
Dapprima le sorti della [[Battaglia di Endor]] videro l'Impero primeggiare, sia nello spazio che sul pianeta, ma successivamente le sorti si capovolsero: [[Darth Vader|Vader]], redento, uccise l'[[Imperatore|Imperatore]] per poi morire a sua volta, lo scudo della [[Morte Nera II|Morte Nera]] fu disattivato, la stazione distrutta e la flotta Imperiale dispersa. Ondate di rivolte liberarono molti pianeti dell'Impero e l'Alleanza si tramutò nella [[Nuova Repubblica]], riuscendo perfino a conquistare [[Coruscant]]. Ormai, la lotta era contro un [[Impero Galattico|Impero]] frammentato e debole, che sprofondò inesorabilmente in una [[Guerra Civile Imperiale]] fra i vari signori della guerra. Lotte di potere e intrighi di palazzo segnarono le sorti delle fazioni più grandi.
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L'Imperatore creò una taskforce speciale sotto il comando di [[Darth Vader]] denominata [[Squadrone della Morte]] per dare la caccia alla nuova base ribelle. Dopo molte ricerche infruttuose, finalmente lo Squadrone riuscì a scoprire della Base Echo e lanciò un attacco contro Hoth. La [[Battaglia di Hoth]] — che fu uno degli scontri più impotanti dell'intero conflitto — vide una cocente sconfitta della Ribellione. In particolare, a seguito della battaglia Vader riuscì a catturare [[Han Solo]], che fu poi congelato nella [[carbonite]] e inviato in dono al signore del crimine [[Jabba Desilijic Tiure]].
  
Il primo tentativo di riunificazione dell'Impero – conteso fra i vari signori della guerra – fu portato dal Grand'Ammiraglio [[Thrawn]], il quale riunì gran parte della Flotta Imperiale e riconquistò diversi pianeti perduti. Era oramai ad un passo dallo schiacciare la [[Nuova Repubblica]] quando fu tradito dalle sue guardie del corpo Noghri, portate da Leia alla causa della [[Nuova Repubblica|Repubblica]]. Morto [[Thrawn]], al resto degli ufficiali al suo servizio non restò che ritirarsi. Fu così che, dopo un anno di vittorie, ebbe fine la [[Campagna di Thrawn]].
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===Dominio dell'Impero===
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[[Immagine: Battagliahot_3.jpg|thumb|left|200px|La Battaglia di Hoth.]]
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La vittoria imperiale nella Battaglia di Hoth costrinse l'Alleanza a sparpagliarsi e permise all'Impero di recuperare totalmente il vantaggio perduto. Numerosi pianeti che avevano osato alzare la testa vennero rimessi in riga e l'Impero ebbe modo di risolvere alcuni disordini interni, in particolare mettendo fine alla ultra-trentennale [[Guerra Civile Sepana]] e consolidando il controllo dei pianeti già sottomessi. In ogni caso, l'Alleanza riuscì ad ottenere qualche sparuta vittoria, in particolare con la distruzione della [[Taskforce Vengeance]].
  
Successivamente, l'[[Imperatore|Imperatore]] Palpatine si rivelò risorto in un clone e scatenò le sue forze contro la Galassia in un'operazione di terrore nota come Operazione Mano Ombra. Egli si circondò di [[Jedi Oscuri]] e contrastò il nascente [[Nuovo Ordine Jedi]] che [[Luke Skywalker]] stava cercando di creare. Tuttavia, l'[[Imperatore|Imperatore]] venne tradito da [[Carnor Jax]], il quale sabotò i suoi cloni. Quando tentò di reincarnarsi nel giovane corpo di [[Anakin Solo]], [[Palpatine]] fu definitivamente eliminato dal vecchio [[Cavaliere Jedi]] [[Empatojayos Brand[[. La morte dell'[[Imperatore|Imperatore]] risorto permise alla [[Nuova Repubblica]] di riconquistare i territori perduti.
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In questo periodo, il "[[Principe Nero]]" [[Xizor]], capo del [[Sole Nero]], avviò un proprio complotto per eliminare Darth Vader e prendere il suo posto a fianco dell'Imperatore. Il piano in particolare consisteva nell'assassinio di [[Luke Skywalker]], che invece Vader voleva catturare vivo per introdurlo nelle vie del [[lato oscuro della Forza]]. Il contenzioso alla fine si concluse con la morte di Xizor per mano di Vader; in ogni caso, tale conflitto intestino fu particolarmente importante perché, su consiglio del Principe Nero, l'Imperatore concesse ai Ribelli di acquisire i piani della [[seconda Morte Nera]] che stava venendo costruita su [[Endor]] al fine di tendere loro una trappola.
  
[[Carnor Jax]] fondò un Consiglio Imperiale ad interim. I disaccordi interni e la lotta contro l'ex-Guardia Reale Kir Kanos, portarono il Consiglio all'impotenza e lasciarono la [Nuova Repubblica]] libera di assorbire sempre più pianeti.
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Nello stesso anno l'Impero fu anche travolto da una guerra intestina contro il [[Grand'Ammiraglio]] [[Demetrius Zaarin]], che aveva tentato di usurpare l'Imperatore. Zaarin venne infine sconfitto dall'allora [[Vice Ammiraglio]] [[Thrawn]], ma con ciò l'Impero perse anche l'importante tecnologia degli innovativi [[TIE Defender]].
  
L'Impero venne riunificato (per gran parte) dall' Ammiraglio [[Daala]], nel 12 ABY. Ma anche lei fallì nei suoi propositi per distruggere la [[Nuova Repubblica|Repubblica]] e affidò il comando all'Ammiraglio Pellaeon. Assunto il controllo della Flotta Imperiale (e di fatto anche dell'Impero stesso), Pellaeon riuscì a lanciare una campagna militare di successo e a riconquistare numerosi pianeti. Tuttavia, la [[Nuova Repubblica|Repubblica]] si riprese rapidamente e riuscì a combattere l'anziano Ammiraglio; il conflitto si tramutò in una guerra di posizione.
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Frattanto per i Ribelli era imperativo liberare Han Solo. [[Leia Organa]], [[Lando Calrissian]], [[Chewbacca]], [[R2-D2]] e [[C-3PO]] si infiltrarono nel [[Palazzo di Jabba]] su [[Tatooine]] e vennero successivamente raggiunti da [[Luke Skywalker]]. Essi liberarono Solo dalla carbonite, ma Jabba decise di giustiziarli gettandoli nel [[pozzo di Carkoon]]. Nella [[Battaglia del Pozzo di Carkoon|battaglia]] che ne seguì, i Ribelli riuscirono a uccidere Jabba e a fuggire da Tatooine.
  
Mentre la [[Nuova Repubblica]] combatteva i Resti dell'Impero, dovette fronteggiare anche altre minacce. Dapprima, i [[Jedi]] dovettero fare i conti con [[Jerec]] ed i suoi [[Jedi Oscuri]]; quindi, [[Nuova Repubblica|Repubblica]] e [[Jedi]] combatterono i tentativi dell' Impero Rinato di organizzare un esercito addestrato nel lato oscuro della Forza capace di controbilanciare i nuovi alfieri del lato chiaro.
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===La Battaglia di Endor===
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[[Immagine: Battagliaendor_3.jpg|thumb|250px|La Battaglia di Endor.]]
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{{Quote|L'Imperatore ha commesso un errore e l'ora del nostro attacco è venuta.|[[Mon Mothma]]|Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi}}
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L'[[Palpatine|Imperatore Palpatine]] aveva fatto segretamente sapere ai Ribelli che stava supervisionando la costruzione di una seconda e più potente [[Morte Nera II|Morte Nera]]: questo, a suo avviso, avrebbe costretto i Ribelli a sfruttare l'occasione e ad attaccare [[Endor]], il pianeta dove si trovavano i cantieri. A questo punto, avrebbe teso loro una trappola e portato al lato oscuro [[Luke Skywalker]], l'ultimo [[Jedi]] rimasto. Nei piani dell'[[Imperatore|Imperatore]], questa battaglia avrebbe visto la distruzione totale dell'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica|Alleanza]].
  
Inoltre, la Nuova [[Repubblica|Repubblica]] dovette affrontare anche varie crisi interne, fra cui la [[Prima Insurrezione Corelliana]]. Alla minaccia imperiale si aggiunsero più volte altri pericoli esterni, come gli Yevetha e gli Ssi-ruuk.
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Dapprima le sorti della [[Battaglia di Endor]] videro l'Impero primeggiare, sia nello spazio che sul pianeta, ma successivamente le sorti si capovolsero: [[Darth Vader|Vader]], redento, uccise l'[[Imperatore|Imperatore]] per poi morire a sua volta; grazie agli sforzi combinati di soldati ribelli ed [[Ewok]], lo scudo della [[Morte Nera II|Morte Nera]] fu disattivato, e [[Wedge Antilles]] e [[Lando Calrissian]] poterono colpire il generatore centrale, distruggendo la stazione.
  
Sette anni dopo, Pellaeon, nominato Grand'Ammiraglio dal Consiglio dei Moff, e il Capo di Stato Ponc Gavrisom, si incontrarono sul pianeta-fortezza Bastion, dove siglarono il Trattato Pellaeon-Gavrisom: per la prima volta dopo decenni, [[Nuova Repubblica|Repubblica]] e Impero si riconoscevano reciprocamente. Aveva così fine la ventennale Guerra Civile Galattica.
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La Battaglia di Endor fu la battaglia che capovolse le sorti del conflitto. A seguito della battaglia, infatti, ondate di rivolte investirono tutto l'Impero, mentre i Ribelli potevano giustamente festeggiare la grande vittoria.
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===Sorge la Nuova Repubblica===
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{{Quote|Oggi diveniamo una famiglia galattica — una famiglia dei grandi e dei piccoli, dei vecchi e dei giovani, con onore per tutti e favori per nessuno.|[[Leia Organa Solo]]|Shield of Lies}}
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L'Impero era senza dubbio sconfitto, ma non distrutto. Molti alti ufficiali si staccarono dal governo centrale e divennero [[Signore della guerra|signori della guerra]], ma [[Coruscant]] era ancora saldamente nelle mani dell'Impero, controllata prima dal [[Gran Vizir]] [[Sate Pestage]], quindi da un [[Tribunale Imperiale]] diretto dal [[Generale]] [[Paltr Carvin]] e poi dall'ambiziosa [[Direttore dei Servizi Segreti Imperiali|Direttrice dei Servizi Segreti]] [[Ysanne Isard]]. La disorganizzazione delle forze armate e la divisione interna della [[Cerchia Stretta dell'Imperatore]] però impedì loro di lanciare un qualsivoglia contrattacco, rimanendo sostanzialmente in balia degli eventi.
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[[Immagine: Battagliacoruscant_1.JPG|thumb|left|200px|La Nuova Repubblica issa la propria bandiera su Coruscant.]]
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L'Alleanza Ribelle comprese che non poteva restare un movimento di resistenza ma che doveva evolversi. Pochi giorni dopo Endor si costituì in un governo civile di tutto rispetto, l'[[Alleanza dei Pianeti Liberi]], che appena un mese dopo si evolse nell'obiettivo tanto ambito: la [[Nuova Repubblica]]. In questo periodo, i "Ribelli" (come venivano ancora chiamati) si espansero notevolmente: molti pianeti si unirono spontaneamente al nuovo governo, mentre gli sforzi diplomatici di molti funzionari repubblicani, prima fra tutti [[Leia Organa]], fecero il resto.
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Con la [[Tregua di Bakura]], per esempio, l'allora Alleanza dei Pianeti Liberi riuscì a sconfiggere gli [[Ssi-ruuvi]] e a scacciare l'Impero, ottenendo l'appoggio di [[Bakura]]. La Flotta, sotto il comando dell'[[Ammiraglio]] [[Ackbar]], lanciò una serie di attacchi contro i mondi chiave dell'Impero. Poco dopo la nascita della Nuova Repubblica, Ackbar, [[Han Solo]] e [[Chewbacca]] diressero la [[Seconda Battaglia di Kashyyyk (Guerra Civile Galattica)|Liberazione di Kashyyyk]], quindi Ackbar lanciò un poderoso attacco contro i [[Mondi del Nucleo]].
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Nel [[6 ABY]], Ackbar ritenne la Repubblica pronta ad ardire la presa di Coruscant. Dopo avere liberato diversi pianeti circostanti, Ackbar inviò la [[Squadriglia Rogue]] ad abbattere gli scudi deflettori del pianeta. A missione riuscita, la flotta repubblicana uscì dall'[[iperspazio]] e scatenò la [[Prima Battaglia di Coruscant (Guerra Civile Galattica)|battaglia]] che sarebbe terminata con la liberazione del pianeta. Finalmente, la Nuova Repubblica poteva trasferirsi sulla capitale galattica, in un gesto simbolico che indicava il declino oramai inesorabile dell'Impero.
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Un anno dopo, l'istituzione del [[Senato della Nuova Repubblica]] e l'adozione della [[Carta Comune della Nuova Repubblica|Carta Comune]] rappresentarono la vera fondazione del nuovo governo come potenza dominante nella Galassia.
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===Lotta ai signori della guerra===
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Senza nessun Impero centralizzato a combatterla, la Nuova Repubblica poté concentrarsi nella lotta ai signori della guerra. Uno in particolare, l'[[Ammiraglio]] [[Zsinj]], aveva creato un vastissimo [[Impero di Zsinj|impero]] nell'[[Orlo Esterno]].
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Prima di affrontare Zsinj, però, la Repubblica dovette chiudere i conti con [[Ysanne Isard]], che era fuggita da Coruscant e aveva preso il potere su [[Thyferra]], rendendosi così capo di un pianeta neutrale e quindi teoricamente non attaccabile. Ben presto però ripresero le ostilità in quella che divenne nota come [[Guerra del Bacta]]; la [[Battaglia di Thyferra (Guerra del Bacta)|Battaglia di Thyferra]] segnò la sconfitta definitiva di Isard.
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La Guerra del Bacta e la distrazione della Repubblica permisero a Zsinj di accumulare forze a sufficienza per minacciare tanto il nuovo governo quanto i resti dell'autorità imperiale costituita. In una campagna militare in cui Repubblica e Impero si trovarono ironicamente fianco a fianco, Zsinj venne sconfitto a fatica durante la [[Battaglia di Dathomir]]. Il suo impero venne assorbito da altri signori della guerra, che tuttavia non erano forti come l'Ammiraglio e vennero presto dispersi dalla Repubblica, anche se a grave prezzo per quest'ultima. Punto molto importante dell'avanzata repubblicana fu la presa di [[Kuat]] e dei suoi preziosissimi cantieri navali.
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Entro il [[9 ABY]], la Nuova Repubblica controllava tre quarti della [[Galassia]].
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===La campagna di Thrawn===
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[[Immagine: Battagliaobroa_1.JPG|thumb|200px|Thrawn scatenò una tremenda offensiva.]]
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{{Quote|Rammentiamo alla Ribellione cos'è tutta questa guerra.|[[Thrawn]]|L'erede dell'Impero}}
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Nove anni dopo la [[Battaglia di Yavin]], il [[Grand'Ammiraglio]] [[Thrawn]] iniziò la sua [[Campagna di Thrawn|campagna]] per riunificare la [[Flotta Stellare Imperiale]] e colpire al cuore la [[Nuova Repubblica]]. Stratega brillante, Thrawn riuscì più volte a sconfiggere il nemico sul campo di battaglia; ma il vero genio — e pericolo — di Thrawn stava nel fatto che riusciva a trasformare le sue sconfitte in piccoli contrattempi, mentre le sue vittorie erano devastanti per la Repubblica.
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Thrawn, grazie anche alle divisioni create nel [[Consiglio Interno]] fra [[Ackbar]] e [[Borsk Fey'lya]], riuscì in molte delle sue operazioni militari, in particolare nella presa della [[Flotta Katana]]. Ancora una volta grazie agli sforzi della Principessa Leia, nonché di suo marito [[Han Solo]], la Repubblica riuscì a stringere un patto con l'[[Alleanza dei Contrabbandieri]] e a "riassorbire" [[Garm Bel Iblis]], uno dei fondatori dell'[[Alleanza Ribelle]] che se ne era poi distaccato. Ciò aumentò considerevolmente le forze della Repubblica, ma non impedì a Thrawn di lanciare attacchi contro mondi ritenuti più che sicuri, fra cui la stessa [[Coruscant]] e diversi bersagli nell'[[Orlo Interno]].
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La sconfitta di Thrawn giunse con la [[Battaglia di Bilbringi (Guerra Civile Galattica)|Battaglia di Bilbringi]], quando la sua guardia del corpo, [[Rukh]], lo assassinò, privando la flotta imperiale della sua guida. La campagna, secondo una stima fatta da Ackbar, costò alla Repubblica il 40% delle sue forze, nonché molta della sua credibilità.
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===L'attacco a Krennel===
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Con la sconfitta di Thrawn la Repubblica decise di concentrarsi sulla liberazione dell'[[Egemonia di Ciutric]], occupata da un [[signore della guerra]] in ascesa: il "[[Principe-Ammiraglio]]" [[Delak Krennel]]. In particolare, Krennel aveva cominciato a denunciare le atrocità commesse dall'Impero in passato e a dichiarare che Ciutric era un rifugio per gli [[Umani]] che volevano sfuggire al "dominio alieno" scaturito dalla Nuova Repubblica. Ciò peraltro gli stava consentendo di radunare molte delle forze imperiali allo sbando. Le parole di Krennel vennero smentite quando venne scoperto il piano per una nuova superarma del tipo della [[Morte Nera]], che in realtà era stata orchestrata dal clone di Ysanne Isard; sta di fatto che ciò diede modo alla Repubblica di invadere e liberare l'Egemonia. Krennel rimase ucciso durante la campagna.
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===Il ritorno di Palpatine===
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[[Immagine: Palpatine_14.jpg|thumb|left|Il risorto Imperatore Palpatine.]]
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{{Quote|È ora di dimostrare all'Alleanza Ribelle che il suo tempo è finito!|[[Palpatine]]|La vendetta dell'Imperatore}}
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Un anno dopo, la [[Cerchia Stretta dell'Imperatore]] e altre fazioni in lotta nella [[Guerra Civile Imperiale]] decisero di allearsi, incoraggiati dalle imprese di Thrawn. Unendo le loro forze, lanciarono un attacco al centro della Galassia e riuscirono addirittura a [[Quarta Battaglia di Coruscant (Guerra Civile Galattica)|riconquistare]] [[Coruscant]], insediandosi nuovamente nel Centro Imperiale. Qui la Cerchia propose di eleggere un nuovo [[Imperatore Galattico|Imperatore]] e di ricostruire l'apparato burocratico, a partire dal [[Senato Imperiale]]. Tuttavia ben presto la Cerchia entrò in contraddizione con i [[Moff]] alleatisi, che volevano avere il potere assoluto sui settori da essi governati, mentre i consiglieri pensavano ad un nuovo Senato come ad un controaltare per la decentralizzazione del potere che aveva causato la Guerra Civile Imperiale. Inoltre, l'[[Esercito Imperiale|Esercito]] e la [[Marina Imperiale|Marina]] rivendicarono ognuno per sé l'elezione di un nuovo [[Comandante Supremo (Impero)|Comandante Supremo]], mentre i [[Servizi Segreti Imperiali|Servizi Segreti]] e l'[[Ufficio di Sicurezza Imperiale|Ufficio di Sicurezza]] avviarono una silenziosa guerra intestina. Un tentativo di colpo di stato da parte del [[COMPNOR]] fece riesplodere la guerra civile.
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Fu in questo momento che riemerse, reincarnatosi in un clone, l'[[Palpatine|Imperatore Palpatine]]. Dopo aver tentato di convertire [[Luke Skywalker]] al [[lato oscuro]] e avere sfoggiato nuove superarmi, fra cui il [[Cannone Galattico]], Palpatine lanciò l'[[Operazione Mano Ombra]] dalla propria fortezza di [[Byss]], attorniandosi di un'[[Elite del Lato Oscuro]].
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L'Operazione fu devastante per la Repubblica specialmente a causa dell'uso del Cannone Galattico, in grado di distruggere interi pianeti. Nel frattempo, però, Skywalker riuscì a organizzare un nucleo di nuovi [[Jedi]] con i quali combatté le forze oscure di Palpatine. Su [[Onderon]], mentre quest'ultimo cercava di impossessarsi del figlio non ancora nato di [[Leia Organa]], [[Anakin Solo]], Palpatine venne ucciso da Han Solo e il suo spirito, assorbito da [[Empatoyajos Brand]], morì per sempre.
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Poco dopo la fine di Palpatine, anche la Nuova Repubblica vide un importante mutamento di leadership: [[Mon Mothma]] si ritirò dalla scena politica e [[Leia Organa Solo]] divenne la nuova [[Capo di Stato della Nuova Repubblica|Capo di Stato]].
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===Il Consiglio di Sangue===
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[[Immagine: Vibrolamadoppia_1.jpg|thumb|Il vendicativo Kir Kanos.]]
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{{Quote|Per avere tradito l'Imperatore Palpatine la pena è la morte.|[[Kir Kanos]]|Star Wars Impero Cremisi II: Consiglio di Sangue}}
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Quello che nessuno sapeva era che l'ultimo clone dell'Imperatore era stato sabotato su iniziativa di un gruppo di dignitari imperiali sotto l'egida del [[Protettore del Sovrano]] [[Carnor Jax]]. Subito dopo la morte definitiva di [[Palpatine]], infatti, Jax si impose come nuovo sovrano dell'[[Impero Galattico|Impero]] e istituì un [[Consiglio Imperiale ad Interim]] per tentare di controllarlo interamente. Tale Consiglio era composto dagli stessi dignitari corrotti responsabili della morte di Palpatine. Poco dopo, Jax ordì il massacro della [[Guardia Reale dell'Imperatore]], che aveva scoperto del tradimento; sopravvisse solo una Guardia: [[Kir Kanos]].
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Kanos giurò vendetta sugli assassini dell'Imperatore. Jax tentò in tutti i modi di sbarazzarsene, ma venne ucciso dal suo rivale su [[Yinchorr]]. A questo punto il Consiglio fu dominato direttamente dagli avidi e ambiziosi consiglieri, che si trovarono fra pesanti attacchi da parte della [[Nuova Repubblica]], discordie interne e assassinii da parte del [[Sole Nero]]. A guidare il Consiglio fu scelto [[Xandel Carivus]], ritenuto un uomo senza spina dorsale e quindi facilmente controllabile come prestanome; in realtà, influenzato da [[Nom Anor]], Carivus sciolse il Consiglio e si autoproclamò Imperatore, ma il suo regno fu breve. Attaccato dalle forze del [[Barone]] [[Ragez D'Asta]], Carivus non poté scampare alla vendetta di Kanos, che lo assassinò. Il Consiglio venne disciolto dalla Nuova Repubblica.
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A questo punto, l'Impero era praticamente ridotto a tredici [[Signore della guerra|signori della guerra]] che operavano perlopiù circoscritti nel [[Nucleo Profondo]]. La Nuova Repubblica non agì contro di loro, convinta che la mancanza di commercio avrebbe segnato il loro crollo naturale.
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===La riunificazione dell'Impero===
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[[Immagine: Daala_3.jpg|thumb|left|L'Ammiraglio Daala, responsabile della riunificazione dell'Impero.]]
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Un punto di svolta nel conflitto avvenne nel [[12 ABY]]. In questa data, l'[[Ammiraglio]] [[Natasi Daala]] convocò una riunione dei tredici signori della guerra rimasti per discutere la loro riunificazione sotto un leader comune allo scopo di mettere finalmente fine alla [[Guerra Civile Imperiale]]. I signori della guerra però non riuscirono a trovare un accordo e Daala, di comune accordo con il [[Vice Ammiraglio]] [[Gilad Pellaeon]], li assassinò, prendendo il controllo di tutto ciò che restava dell'Impero.
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Una volta riorganizzata la [[Flotta Imperiale]], Daala mosse su [[Yavin 4]] per distruggere il [[Praxeum Jedi]] locale, mentre i suoi sottoposti compivano altre incursioni. Grazie agli sforzi dei [[Jedi]] però il suo tentativo fallì ed ella decise di passare il comando a Pellaeon. Nonostante la brevità di questa campagna, essa ebbe forti risonanze future perché permise all'Impero di ritrovare l'unità.
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===Le campagne di Pellaeon===
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Pellaeon si mise subito al lavoro per lanciare una nuova ondata di attacchi. Già sei mesi dopo, infatti, Pellaeon poté lanciare un'offensiva contro l'[[Orlo Intermedio]] che ebbe il suo culmine nella [[Battaglia di Orinda]], una importante vittoria (la prima dopo tanto tempo) per l'Impero.
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Convinto di poter vincere, Pellaeon tentò anche di conquistare [[Adumar]], avviando trattative con il governo planetario. Queste fallirono quando il suo ambasciatore, [[Teren Rogriss]], passò alla Repubblica, che successivamente lanciò un pesante attacco contro il [[settore antemeridiano]], tenuto dall'inesperto [[Moff]] [[Getelles]]. Nel caos che ne seguì, Pellaeon vide l'intero settore cadere nelle mani della Repubblica.
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Fu solo dopo un mese di combattimenti che la Repubblica riuscì a respingere le forze imperiali, avviando una vera e propria guerra di posizione. Per questo gli eventi di quella che divenne nota come [[campagna di Orinda]] furono seguiti da cinque anni di relativa calma fra Repubblica e Impero.
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Nel contempo, Pellaeon fece accordi con alcuni dubbi alleati. Fra di essi vi erano l'[[Ammiraglio]] [[Delak Krennel]] e il [[Jedi Oscuro]] [[Desann]], che elaborarono un piano per creare un esercito di "[[Risorti]]" per distruggere il [[Nuovo Ordine Jedi]] fondato da [[Luke Skywalker]]. Il piano dei Risorti fallì quando [[Kyle Katarn]] uccise sia Krennel sia Desann, mandando in frantumi i loro oscuri progetti. Poco dopo, l'apprendista di Desann, [[Tavion Axmis]], fondò il movimento dei [[Discepoli di Ragnos]] tentando di resuscitare l'antico [[Signore Oscuro dei Sith]] [[Marka Ragnos]], ma fallì nuovamente grazie a Katarn ed al suo apprendista [[Jaden Korr]].
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===Crisi e insurrezioni===
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[[Image: Leia_Caamas.jpg|thumb|left|Leia Organa Solo fu la protagonista dell'ultimo decennio del conflitto]]
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Nonostante la tregua di fatto con l'Impero, la [[Nuova Repubblica]] fu tutt'altro che tranquilla, poiché dovette affrontare una serie di crisi e insurrezioni interne che misero a dura prova il suo sistema politico e la sua credibilità.
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Innanzitutto, nel [[14 ABY]] [[Hethrir]], ex [[Procuratore di Giustizia]] di [[Palpatine]] e attualmente capo del movimento [[Impero Risorto]], tentò di rapire il giovane [[Anakin Solo]] per sacrificarlo a [[Waru]], un essere trans-dimensionale che, secondo Hethrir, avrebbe potuto fornirgli i poteri necessari a ricostruire l'Impero. Tuttavia il suo piano fu sventato da [[Luke Skywalker]], che riuscì a recuperare Anakin; Waru, infurato per il mancato sacrificio, consumò Hethrir stesso al suo posto, quindi lasciò la [[Galassia]] conosciuta.
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Due anni dopo scoppiò la [[Crisi della Flotta Nera]], che si prolungò per un anno, quando la [[Lega Duskhan]], sotto il comando del [[Viceré]] [[Nil Spaar]], attaccò l'[[ammasso di Koornacht]]. [[Leia Organa Solo]], benché la sua leadership fosse messa in discussione da molti settori del governo, agì con risoluzione e fermezza e portò la Repubblica in guerra contro gli [[Yevetha]], che stavano nel frattempo massacrando le popolazioni dei pianeti conquistati. Il conflitto portò alla morte di Nil Spaar e alla dissoluzione della Lega, nonché ad una notevole riacquisizione di popolarità da parte di Organa.
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Alcuni mesi dopo, il [[Jedi Oscuro]] [[Kueller]] orchestrò la [[Rivolta di Almania]] e riuscì quasi a mettere in crisi l'intero sistema politico della Repubblica, ma a sua volta fallì grazie anche all'intervento dei [[Jedi]].
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In ultimo, nel [[18 ABY]], la [[Triade Sacorriana]] scatenò la [[Prima Insurrezione Corelliana]] per staccare il [[sistema corelliano]] dalla Repubblica. Il tentativo fallì quando il ruolo della Triade venne smascherato, ma in ogni caso portò ad un forte risentimento di molti Corelliani verso la Repubblica, nonché alle dimissioni a tempo indeterminato della stessa Leia Organa, sostituita provvisoriamente da [[Ponc Gavrisom]].
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===L'ultimo contrattacco imperiale===
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Di comune accordo, gli Ammiragli [[Gilad Pellaeon|Pellaeon]] e [[Natasi Daala|Daala]] tentarono un'ultima offensiva ai danni della Nuova Repubblica. Essa si concentrava su un attacco coordinato di Pellaeon dall'[[Orlo Esterno]] e di Daala dal [[Nucleo Profondo]] e approfittava del caos politico in cui la Repubblica versava all'epoca per via dell'Insurrezione Corelliana. Tuttavia, il piano fallì, in quanto Daala fu trattenuta nel Nucleo Profondo dalle forze di [[Garm Bel Iblis]] e Pellaeon fu definitivamente sconfitto da [[Ackbar]] nella [[Battaglia di Anx Minor]].
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===La Crisi del Documento di Caamas===
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{{Quote|La Nuova Repubblica sta degenerando rapidamente in un centinaio di campi armati, ognuno polarizzato intorno alla questione di Caamas.|[[Leia Organa Solo]]|Specter of the Past}}
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L'anno successivo, la Nuova Repubblica era sostanzialmente consolidata al suo interno, mentre l'[[Impero Galattico|Impero]] era relegato a otto settori stellari nell'Orlo Esterno. Conscio del fatto che, nelle condizioni attuali, ogni possibilità di vittoria era preclusa, Pellaeon avviò trattative di pace segrete con [[Leia Organa Solo]] ed il [[Senatore]] [[Elegos A'Kla]].
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Volendo impedire che le trattative andassero a buon fine, il [[Gran Moff]] [[Vilim Disra]] orchestrò la [[Crisi del Documento di Caamas]] (secondo il quale i [[Bothan]] erano coinvolti attivamente nella [[distruzione di Caamas]]) per gettare la Repubblica nel caos e allo stesso tempo finse il ritorno di un clone di [[Thrawn]] per spingere Pellaeon ad interrompere le trattative.
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[[Immagine:Pellaeon-gavrisom.jpg|thumb|La firma del Trattato Pellaeon-Gavrisom.]]
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Nel frattempo, Bel Iblis organizzò un attacco contro [[Yaga Minor]] che, unito alle altre cospirazioni in atto, avrebbe potuto cancellare per sempre ogni speranza di pace fra Repubblica e Impero. Fortunatamente, il complotto di Disra fu smascherato e l'attacco di Bel Iblis richiamato. Gli Imperiali fornirono il vero [[Documento di Caamas]], mettendo fine alla crisi.
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===Il Trattato Pellaeon-Gavrisom===
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{{Quote|Dopo più di due decadi, la guerra più devastante della Galassia ebbe fine con il muto movimento di una stilo da scrittura.|[[Voren Na'al]]|The Essential Chronology}}
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Con la crisi finalmente alle spalle, il [[Capo di Stato della Nuova Repubblica]], [[Ponc Gavrisom]], ed il [[Comandante Supremo della Flotta Imperiale]], [[Ammiraglio]] [[Gilad Pellaeon]], si incontrarono a bordo della ''[[Chimaera]]'', in orbita intorno a [[Bastion]], e firmarono lo storico [[Trattato Pellaeon-Gavrisom]], con il quale misero fine alla Guerra Civile Galattica.
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Il Trattato, che riportò la pace nella [[Galassia]] dopo vent'anni di guerra ininterrotta, in particolare portò al riconoscimento reciproco fra Nuova Repubblica e [[Resti dell'Impero]] e instaurò un network di servizi segreti comune e fissò accordi comuni nella lotta contro il contrabbando per stringere i legami fra i due governi. All'Impero fu concesso in particolare di restare negli otto settori anche ancora occupava e di aprire legami commerciali con la Repubblica.
  
 
==Battaglie principali==
 
==Battaglie principali==
* [[Battaglia di Yavin]]
+
Per una lista completa, si veda la [[cronologia della Guerra Civile Galattica]].
* [[Battaglia di Hoth]]
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* [[Battaglia di Endor]]
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*[[Battaglia di Yavin]]
* [[Liberazione di Coruscant]]
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*[[Battaglia di Hoth]]
* [[Battaglia di Bilbringi]]
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*[[Battaglia di Endor]]
* [[Terza Battaglia di Mon Calamari]]
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*[[Seconda Battaglia di Kuat]]
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*[[Prima Battaglia di Coruscant (Guerra Civile Galattica)|Liberazione di Coruscant]]
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*[[Battaglia di Bilbringi (Guerra Civile Galattica)|Battaglia di Bilbringi]]
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*[[Prima Battaglia di Dac (Guerra Civile Galattica)|Battaglia di Dac]]
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*[[Battaglia di Onderon (Guerra Civile Galattica)|Battaglia di Onderon]]
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*[[Battaglia di Orinda]]
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*[[Battaglia di Gravlex Med]]
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*[[Battaglia di Anx Minor]]
  
 
==Guerre combatutte nell'ambito della Guerra Civile Galattica==
 
==Guerre combatutte nell'ambito della Guerra Civile Galattica==
* [[Guerra Civile Imperiale]]
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*[[Prima Invasione Ssi-ruuvi]]
* [[Crisi della Flotta Nera]]
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*[[Guerra Nagai-Tof]]
* [[Prima Insurrezione Corelliana]]
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*[[Massacri Stenax]]
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*[[Guerra Civile Imperiale]]
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*[[Crisi della Flotta Nera]]
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*[[Rivolta di Almania]]
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*[[Prima Insurrezione Corelliana]]
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==Presente in==
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*''[[Star Wars: Il potere della Forza]]''
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*''[[Star Wars: Battlefront]]''
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*''[[Star Wars: Battlefront II]]''
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*''[[Star Wars: X-wing]]''
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*''[[Star Wars: Dark Forces]]''
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*''[[Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza]]''
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*''[[Marvel Star Wars]]''
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*''[[Star Wars: Rogue Squadron]]''
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*''[[Star Wars: Rogue Squadron II: Rogue Leader]]''
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*''[[Star Wars: Rogue Squadron III: Rebel Strike]]''
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*''[[Star Wars: Empire]]''
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*''[[Star Wars: Rebellion]]''
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*''[[Star Wars: L'Impero in guerra]]''
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*''[[Star Wars: L'Impero in guerra: L'esercito dei corrotti]]''
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*''[[Star Wars Galaxies: The Ruins of Dantooine]]''
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*''[[Star Wars Episodio V: L'Impero colpisce ancora]]''
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*''[[L'ombra dell'Impero]]''
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*''[[Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi]]''
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*''[[La Tregua di Bakura]]''
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*''[[Luke Skywalker and the Shadows of Mindor]]''
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*''[[Un amore per la principessa]]''
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*''[[L'erede dell'Impero]]''
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*''[[Sfida alla Nuova Repubblica]]''
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*''[[L'ultima missione]]''
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*''[[Il lato oscuro della Forza]]''
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*''[[La vendetta dell'Imperatore]]''
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*''[[La fine dell'Impero]]''
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*''[[Specter of the Past]]''
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*''[[Vision of the Future]]''
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==Fonti==
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*''[[Rebel Alliance Sourcebook]]''
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*''[[Imperial Sourcebook]]''
 +
*''[[The New Essential Chronology]]''
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*''[[Rebellion Era Campaign Guide]]''
  
 
[[Categoria: Conflitti galattici]]
 
[[Categoria: Conflitti galattici]]

Versione attuale delle 10:03, 29 lug 2016

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Grande Purga Jedi

Contemporanea a
Seguita da
Guerra Civile Galattica
Guerracivilgal 1.jpg
Inizio

2 BBY, Dichiarazione di Ribellione

Fine

19 ABY, Trattato Pellaeon-Gavrisom

Luogo

Galassia

Esito
Battaglie principali

Battaglia di Yavin, Battaglia di Hoth, Battaglia di Endor, Battaglia di Coruscant, Battaglia di Mon Calamari, Battaglia di Anx Minor

Schieramenti


Comandanti


"I Jedi sono implacabili. Se non verranno eliminati subito sarà guerra civile, senza fine."
Palpatine[fonte]

La Guerra Civile Galattica fu il più grande conflitto di tutti i tempi che coinvolse tutta la Galassia nell'alacre lotta fra l'Impero Galattico - che da tempo opprimeva gran parte della Galassia – e l'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, meglio conosciuta come "Alleanza Ribelle". Fu combattuta fra il 2 BBY e il 19 ABY, cioè dalla fondazione dell'Alleanza alla pace fra la Nuova Repubblica e i Resti dell'Impero.

Benché l'Impero disponesse di forze armate a dir poco stupefacenti, l'Alleanza riuscì a uccidere l'Imperatore Palpatine, e a gettare così l'Impero nel caos. La guerra si evolse così mentre l'Alleanzadiveniva la Nuova Repubblica e l'Impero, dopo alcuni tentativi di ricostruirsi, si riduceva ad una debole potenza.

La battaglia che segnò di fatto lo svolgimento successivo della guerra intera fu la Battaglia di Endor (4 ABY), che vide la morte di Palpatine e di Darth Vader, i due carismatici leader dell'Impero. La data non mise fine al conflitto, ma sancì comunque la nascita della Nuova Repubblica e la frammentazione dell'Impero fra vari signori della guerra.

Nel 19 ABY le varie frange imperiali che si erano date battaglia, organizzate nei Resti dell'Impero, firmarono su Bastion il Trattato Pellaeon-Gavrisom con i rappresentanti della Nuova Repubblica, sancendo finalmente il termine della Guerra Civile Galattica.

Secondo una nuova dizione storiografica in vigore nell'Alleanza Galattica dopo il 41 ABY, questo conflitto era noto come Prima Guerra Civile Galattica dal momento che il conflitto che vide l'Alleanza opposta alla Confederazione circa quarant'anni dopo Yavin fu chiamato appunto Seconda Guerra Civile Galattica.

Storia

Nascita della Ribellione

Palpatine, Imperatore della Galassia.
"Questa grande lotta è una lotta del popolo."
Mon Mothma[fonte]

Il fuoco di una ribellione contro l'Impero e il dominio tirannico di Palpatine covava da tempo nella Galassia. Azioni efferate quali il Massacro di Ghorman e altri eccidi avevano portato anche i più scettici a sostenere che l'Impero andasse rovesciato al più presto. L'imperializzazione della Galassia portò naturalmente con sé la soppressione di qualsiasi dissenso, la creazione di una vasta rete di Forze Armate Imperiali per controllare al meglio i sistemi sottomessi e la schiavizzazione di intere specie, quali i Mon Cal e gli Wookiee.

Tuttavia, per molti anni il regime imperiale fu largamente al sicuro dal momento che i vari movimenti di resistenza formatisi non riuscivano a trovare un coordinamento comune ed erano quindi impotenti di fronte alla mastodontica macchina bellica imperiale. Ciò non toglie che l'Impero vedesse con crescente preoccupazione il proliferare di movimenti di questo tipo: negli anni immediatamente antecedenti allo scoppio della guerra, infatti, rafforzò le proprie misure restrittive, in particolare con la condanna a morte di Mon Mothma, leader dell'opposizione "legale" presso il Senato Imperiale.

Infine, nel 2 BBY, ispirati anche dall'atto di ribellione da parte di Galen Marek, l'apprendista segreto di Darth Vader, i capi delle resistenze alderaaniana, chandrilana e corelliana firmarono il Trattato di Corellia, unendosi in una singola Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, che ben presto raccolse gli altri movimenti ribelli della Galassia.

Con la Dichiarazione di Ribellione, inviata da Mon Mothma a Palpatine, scoppiò a tutti gli effetti la Guerra Civile Galattica.

La prima fase

Una battaglia della guerra.

Inizialmente, l'Impero fece sfoggio di tutto il suo arsenale bellico per impedire alla Ribellione di diffondersi. Eventi come la Soppressione di Kwymar e, in generale, le violente pacificazioni di molti settori evidenziarono chiaramente la volontà di Palpatine di soffocare i Ribelli nella culla. Impotente di fronte alla forza della Marina Imperiale, l'Alleanza fu costretta a continui attacchi mordi e fuggi e a concentrarsi sulla diffusione di cellule ribelli in tutti i sistemi stellari piuttosto che su battaglie aperte. La Rivolta di Dac, nella quale Mon Cal e Quarren riuscirono a liberarsi del giogo imperiale, rappresentò indubbiamente una vittoria di questa linea.

L'Impero sperava di poter sconfiggere i Ribelli in breve tempo. Tuttavia, la minaccia da loro posta si estese sempre più e ciò costrinse l'Imperatore ad adottare misure più restrittive per contenere l'insurrezione. Volendo evitare che le compagnie indipendenti potessero produrre armi per i Ribelli, l'Impero nazionalizzò la Incom Corporation, ma l'Alleanza riuscì ad ottenere una vittoria non indifferente con la Battaglia di Turkana, quando sperimentò i propri Ala-X rubati da Fresia con un'abile operazione di Raymus Antilles poco dopo la nazionalizzazione della Incom.

Nonostante queste sparute vittorie, l'Impero continuò fermamente a tenere la Galassia in un pugno di ferro e a impedire all'Alleanza di compiere qualsivoglia avanzata significativa.

La Battaglia di Yavin

Il Devastator insegue la Tantive IV.
"Questo sarà un giorno da ricordare a lungo."
Darth Vader[fonte]

Intorno all'anno 0, l'Alleanza, grazie all'aiuto fondamentale della Bothan Spynet, riuscì a scoprire dell'esistenza di una stazione da battaglia imperiale nota come Morte Nera, con un superlaser in grado di disintegrare interi pianeti in pochi secondi. Questo portò l'Alto Comando a mettere il ritrovamento dei piani della stazione al massimo delle proprie priorità per poter poi lanciare un attacco.

Grazie agli sforzi del mercenario Kyle Katarn e al sacrificio della Squadriglia Red Hand, l'Alleanza riuscì ad entrare in possesso dei piani della stazione; un gruppo di prigionieri ribelli evasi della Morte Nera stessa permise di portare all'attenzione dei Ribelli i dati tecnici. Questo set venne passato alla Tantive IV, la nave consolare della Principessa Leia Organa (che ancora si spacciava per Senatrice Imperiale), che partì per Tatooine per richiedere l'aiuto di Obi-Wan Kenobi.

La Morte Nera viene distrutta.

Sfortunatamente, Darth Vader scoprì del tradimento della Principessa e abbordò la Tantive IV in orbita intorno a Tatooine, arrestando la stessa Leia Organa, ma non trovando i piani, lanciati sul pianeta nella memoria del droide astromeccanico R2-D2. Mentre R2 e il droide protocollare C-3PO contattavano Kenobi e, insieme a Luke Skywalker, lasciavano il pianeta sul Millennium Falcon di Han Solo e Chewbacca, l'Impero fece sfoggio della potenza della Morte Nera distruggendo il pianeta Alderaan. Poco prima, Palpatine aveva disciolto il Senato Imperiale, accumulando tutto il potere nelle proprie mani.

La Principessa fu liberata, ma la Morte Nera, al comando del Gran Moff Tarkin e del Signore Oscuro dei Sith e apprendista dell'Imperatore, Darth Vader, scoprì l'ubicazione della base ribelle segreta su Yavin 4. Mentre la Morte Nera tentava di avvicinarsi al pianeta, i Ribelli combatterono coraggiosamente la difficile Battaglia di Yavin: alla fine, Skywalker riuscì a sparare il colpo e distrusse la Morte Nera, concedendo ai Ribelli questa fondamentale vittoria. Questa fu la battaglia che cambio radicalmente le sorti della Galassia.

Ripercussioni imperiali

L'assalto imperiale contro Yavin 4.
"Alla fine la guerra dell'Imperatore sarà completa solo con la gloria e la bellezza di una vittoria decisiva."
Rom Mohc[fonte]

Nel periodo successivo alla Battaglia di Yavin, l'Impero scatenò una campagna di ripercussioni in tutta la galassia per impedire all'Alleanza di approfittare della vittoria. Innanzitutto, per i Ribelli restava un problema fondamentale: l'Impero conosceva l'ubicazione della loro base. Gran parte dell'Alto Comando venne fatto evacuare, ma Yavin 4 fu posta sotto assedio e, infine, soggiogata. Lord Vader fece qui sfoggio del nuovo Super Star Destroyer imperiale: l'Executor.

A seguito di un diversivo nell'ammasso di Vorrik, Ackbar fu promosso da Mon Mothma Comandante Supremo della Flotta e incaricato di riorganizzare la Flotta dell'Alleanza su un criterio di maggiore compattezza. Le azioni di Ackbar avrebbero permesso ai Ribelli di dotarsi di una flotta degna di questo nome e in grado di combattere l'Impero con efficienza.

La morsa dell'Impero sulla galassia si fece più stretta: tentativi di ribellione su molti pianeti, fra cui Reytha, Zaloriis e Ralltiir, vennero stroncati con la forza. In questo periodo l'Alleanza — che nel frattempo aveva fondato la Base Echo sul pianeta Hoth — creò la Squadriglia Rogue sotto il comando di Luke Skywalker per colpire punti imperiali di particolare interesse. La squadriglia ebbe un lungo contenzioso con il Moff Kohl Seerdon finché quest'ultimo non venne sconfitto.

I soldati imperiali battono le foreste di Yavin IV.
In questo periodo l'Impero finanziò il Progetto Soldato Oscuro del Generale Rom Mohc per creare un nuovo tipo di soldati perfettamente efficienti che sarebbero stati poi utilizzati per schiacciare la Ribellione una volta per tutte. I soldati oscuri attaccarono con successo diverse postazioni ribelli prima che l'Alleanza inviasse i mercenari Kyle Katarn e Jan Ors a distruggere il Progetto. I due si infiltrarono a bordo della nave del Generale Mohc, l'Arc Hammer, e la distrussero dopo avere ucciso Mohc stesso; lo spreco di tante energie e risorse portò Palpatine a cancellare definitivamente il Progetto.

L'Imperatore creò una taskforce speciale sotto il comando di Darth Vader denominata Squadrone della Morte per dare la caccia alla nuova base ribelle. Dopo molte ricerche infruttuose, finalmente lo Squadrone riuscì a scoprire della Base Echo e lanciò un attacco contro Hoth. La Battaglia di Hoth — che fu uno degli scontri più impotanti dell'intero conflitto — vide una cocente sconfitta della Ribellione. In particolare, a seguito della battaglia Vader riuscì a catturare Han Solo, che fu poi congelato nella carbonite e inviato in dono al signore del crimine Jabba Desilijic Tiure.

Dominio dell'Impero

La Battaglia di Hoth.

La vittoria imperiale nella Battaglia di Hoth costrinse l'Alleanza a sparpagliarsi e permise all'Impero di recuperare totalmente il vantaggio perduto. Numerosi pianeti che avevano osato alzare la testa vennero rimessi in riga e l'Impero ebbe modo di risolvere alcuni disordini interni, in particolare mettendo fine alla ultra-trentennale Guerra Civile Sepana e consolidando il controllo dei pianeti già sottomessi. In ogni caso, l'Alleanza riuscì ad ottenere qualche sparuta vittoria, in particolare con la distruzione della Taskforce Vengeance.

In questo periodo, il "Principe Nero" Xizor, capo del Sole Nero, avviò un proprio complotto per eliminare Darth Vader e prendere il suo posto a fianco dell'Imperatore. Il piano in particolare consisteva nell'assassinio di Luke Skywalker, che invece Vader voleva catturare vivo per introdurlo nelle vie del lato oscuro della Forza. Il contenzioso alla fine si concluse con la morte di Xizor per mano di Vader; in ogni caso, tale conflitto intestino fu particolarmente importante perché, su consiglio del Principe Nero, l'Imperatore concesse ai Ribelli di acquisire i piani della seconda Morte Nera che stava venendo costruita su Endor al fine di tendere loro una trappola.

Nello stesso anno l'Impero fu anche travolto da una guerra intestina contro il Grand'Ammiraglio Demetrius Zaarin, che aveva tentato di usurpare l'Imperatore. Zaarin venne infine sconfitto dall'allora Vice Ammiraglio Thrawn, ma con ciò l'Impero perse anche l'importante tecnologia degli innovativi TIE Defender.

Frattanto per i Ribelli era imperativo liberare Han Solo. Leia Organa, Lando Calrissian, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO si infiltrarono nel Palazzo di Jabba su Tatooine e vennero successivamente raggiunti da Luke Skywalker. Essi liberarono Solo dalla carbonite, ma Jabba decise di giustiziarli gettandoli nel pozzo di Carkoon. Nella battaglia che ne seguì, i Ribelli riuscirono a uccidere Jabba e a fuggire da Tatooine.

La Battaglia di Endor

La Battaglia di Endor.
"L'Imperatore ha commesso un errore e l'ora del nostro attacco è venuta."
Mon Mothma[fonte]

L'Imperatore Palpatine aveva fatto segretamente sapere ai Ribelli che stava supervisionando la costruzione di una seconda e più potente Morte Nera: questo, a suo avviso, avrebbe costretto i Ribelli a sfruttare l'occasione e ad attaccare Endor, il pianeta dove si trovavano i cantieri. A questo punto, avrebbe teso loro una trappola e portato al lato oscuro Luke Skywalker, l'ultimo Jedi rimasto. Nei piani dell'Imperatore, questa battaglia avrebbe visto la distruzione totale dell'Alleanza.

Dapprima le sorti della Battaglia di Endor videro l'Impero primeggiare, sia nello spazio che sul pianeta, ma successivamente le sorti si capovolsero: Vader, redento, uccise l'Imperatore per poi morire a sua volta; grazie agli sforzi combinati di soldati ribelli ed Ewok, lo scudo della Morte Nera fu disattivato, e Wedge Antilles e Lando Calrissian poterono colpire il generatore centrale, distruggendo la stazione.

La Battaglia di Endor fu la battaglia che capovolse le sorti del conflitto. A seguito della battaglia, infatti, ondate di rivolte investirono tutto l'Impero, mentre i Ribelli potevano giustamente festeggiare la grande vittoria.

Sorge la Nuova Repubblica

"Oggi diveniamo una famiglia galattica — una famiglia dei grandi e dei piccoli, dei vecchi e dei giovani, con onore per tutti e favori per nessuno."
Leia Organa Solo[fonte]

L'Impero era senza dubbio sconfitto, ma non distrutto. Molti alti ufficiali si staccarono dal governo centrale e divennero signori della guerra, ma Coruscant era ancora saldamente nelle mani dell'Impero, controllata prima dal Gran Vizir Sate Pestage, quindi da un Tribunale Imperiale diretto dal Generale Paltr Carvin e poi dall'ambiziosa Direttrice dei Servizi Segreti Ysanne Isard. La disorganizzazione delle forze armate e la divisione interna della Cerchia Stretta dell'Imperatore però impedì loro di lanciare un qualsivoglia contrattacco, rimanendo sostanzialmente in balia degli eventi.

La Nuova Repubblica issa la propria bandiera su Coruscant.

L'Alleanza Ribelle comprese che non poteva restare un movimento di resistenza ma che doveva evolversi. Pochi giorni dopo Endor si costituì in un governo civile di tutto rispetto, l'Alleanza dei Pianeti Liberi, che appena un mese dopo si evolse nell'obiettivo tanto ambito: la Nuova Repubblica. In questo periodo, i "Ribelli" (come venivano ancora chiamati) si espansero notevolmente: molti pianeti si unirono spontaneamente al nuovo governo, mentre gli sforzi diplomatici di molti funzionari repubblicani, prima fra tutti Leia Organa, fecero il resto.

Con la Tregua di Bakura, per esempio, l'allora Alleanza dei Pianeti Liberi riuscì a sconfiggere gli Ssi-ruuvi e a scacciare l'Impero, ottenendo l'appoggio di Bakura. La Flotta, sotto il comando dell'Ammiraglio Ackbar, lanciò una serie di attacchi contro i mondi chiave dell'Impero. Poco dopo la nascita della Nuova Repubblica, Ackbar, Han Solo e Chewbacca diressero la Liberazione di Kashyyyk, quindi Ackbar lanciò un poderoso attacco contro i Mondi del Nucleo.

Nel 6 ABY, Ackbar ritenne la Repubblica pronta ad ardire la presa di Coruscant. Dopo avere liberato diversi pianeti circostanti, Ackbar inviò la Squadriglia Rogue ad abbattere gli scudi deflettori del pianeta. A missione riuscita, la flotta repubblicana uscì dall'iperspazio e scatenò la battaglia che sarebbe terminata con la liberazione del pianeta. Finalmente, la Nuova Repubblica poteva trasferirsi sulla capitale galattica, in un gesto simbolico che indicava il declino oramai inesorabile dell'Impero.

Un anno dopo, l'istituzione del Senato della Nuova Repubblica e l'adozione della Carta Comune rappresentarono la vera fondazione del nuovo governo come potenza dominante nella Galassia.

Lotta ai signori della guerra

Senza nessun Impero centralizzato a combatterla, la Nuova Repubblica poté concentrarsi nella lotta ai signori della guerra. Uno in particolare, l'Ammiraglio Zsinj, aveva creato un vastissimo impero nell'Orlo Esterno.

Prima di affrontare Zsinj, però, la Repubblica dovette chiudere i conti con Ysanne Isard, che era fuggita da Coruscant e aveva preso il potere su Thyferra, rendendosi così capo di un pianeta neutrale e quindi teoricamente non attaccabile. Ben presto però ripresero le ostilità in quella che divenne nota come Guerra del Bacta; la Battaglia di Thyferra segnò la sconfitta definitiva di Isard.

La Guerra del Bacta e la distrazione della Repubblica permisero a Zsinj di accumulare forze a sufficienza per minacciare tanto il nuovo governo quanto i resti dell'autorità imperiale costituita. In una campagna militare in cui Repubblica e Impero si trovarono ironicamente fianco a fianco, Zsinj venne sconfitto a fatica durante la Battaglia di Dathomir. Il suo impero venne assorbito da altri signori della guerra, che tuttavia non erano forti come l'Ammiraglio e vennero presto dispersi dalla Repubblica, anche se a grave prezzo per quest'ultima. Punto molto importante dell'avanzata repubblicana fu la presa di Kuat e dei suoi preziosissimi cantieri navali.

Entro il 9 ABY, la Nuova Repubblica controllava tre quarti della Galassia.

La campagna di Thrawn

Thrawn scatenò una tremenda offensiva.
"Rammentiamo alla Ribellione cos'è tutta questa guerra."
Thrawn[fonte]

Nove anni dopo la Battaglia di Yavin, il Grand'Ammiraglio Thrawn iniziò la sua campagna per riunificare la Flotta Stellare Imperiale e colpire al cuore la Nuova Repubblica. Stratega brillante, Thrawn riuscì più volte a sconfiggere il nemico sul campo di battaglia; ma il vero genio — e pericolo — di Thrawn stava nel fatto che riusciva a trasformare le sue sconfitte in piccoli contrattempi, mentre le sue vittorie erano devastanti per la Repubblica.

Thrawn, grazie anche alle divisioni create nel Consiglio Interno fra Ackbar e Borsk Fey'lya, riuscì in molte delle sue operazioni militari, in particolare nella presa della Flotta Katana. Ancora una volta grazie agli sforzi della Principessa Leia, nonché di suo marito Han Solo, la Repubblica riuscì a stringere un patto con l'Alleanza dei Contrabbandieri e a "riassorbire" Garm Bel Iblis, uno dei fondatori dell'Alleanza Ribelle che se ne era poi distaccato. Ciò aumentò considerevolmente le forze della Repubblica, ma non impedì a Thrawn di lanciare attacchi contro mondi ritenuti più che sicuri, fra cui la stessa Coruscant e diversi bersagli nell'Orlo Interno.

La sconfitta di Thrawn giunse con la Battaglia di Bilbringi, quando la sua guardia del corpo, Rukh, lo assassinò, privando la flotta imperiale della sua guida. La campagna, secondo una stima fatta da Ackbar, costò alla Repubblica il 40% delle sue forze, nonché molta della sua credibilità.

L'attacco a Krennel

Con la sconfitta di Thrawn la Repubblica decise di concentrarsi sulla liberazione dell'Egemonia di Ciutric, occupata da un signore della guerra in ascesa: il "Principe-Ammiraglio" Delak Krennel. In particolare, Krennel aveva cominciato a denunciare le atrocità commesse dall'Impero in passato e a dichiarare che Ciutric era un rifugio per gli Umani che volevano sfuggire al "dominio alieno" scaturito dalla Nuova Repubblica. Ciò peraltro gli stava consentendo di radunare molte delle forze imperiali allo sbando. Le parole di Krennel vennero smentite quando venne scoperto il piano per una nuova superarma del tipo della Morte Nera, che in realtà era stata orchestrata dal clone di Ysanne Isard; sta di fatto che ciò diede modo alla Repubblica di invadere e liberare l'Egemonia. Krennel rimase ucciso durante la campagna.

Il ritorno di Palpatine

Il risorto Imperatore Palpatine.
"È ora di dimostrare all'Alleanza Ribelle che il suo tempo è finito!"
Palpatine[fonte]

Un anno dopo, la Cerchia Stretta dell'Imperatore e altre fazioni in lotta nella Guerra Civile Imperiale decisero di allearsi, incoraggiati dalle imprese di Thrawn. Unendo le loro forze, lanciarono un attacco al centro della Galassia e riuscirono addirittura a riconquistare Coruscant, insediandosi nuovamente nel Centro Imperiale. Qui la Cerchia propose di eleggere un nuovo Imperatore e di ricostruire l'apparato burocratico, a partire dal Senato Imperiale. Tuttavia ben presto la Cerchia entrò in contraddizione con i Moff alleatisi, che volevano avere il potere assoluto sui settori da essi governati, mentre i consiglieri pensavano ad un nuovo Senato come ad un controaltare per la decentralizzazione del potere che aveva causato la Guerra Civile Imperiale. Inoltre, l'Esercito e la Marina rivendicarono ognuno per sé l'elezione di un nuovo Comandante Supremo, mentre i Servizi Segreti e l'Ufficio di Sicurezza avviarono una silenziosa guerra intestina. Un tentativo di colpo di stato da parte del COMPNOR fece riesplodere la guerra civile.

Fu in questo momento che riemerse, reincarnatosi in un clone, l'Imperatore Palpatine. Dopo aver tentato di convertire Luke Skywalker al lato oscuro e avere sfoggiato nuove superarmi, fra cui il Cannone Galattico, Palpatine lanciò l'Operazione Mano Ombra dalla propria fortezza di Byss, attorniandosi di un'Elite del Lato Oscuro.

L'Operazione fu devastante per la Repubblica specialmente a causa dell'uso del Cannone Galattico, in grado di distruggere interi pianeti. Nel frattempo, però, Skywalker riuscì a organizzare un nucleo di nuovi Jedi con i quali combatté le forze oscure di Palpatine. Su Onderon, mentre quest'ultimo cercava di impossessarsi del figlio non ancora nato di Leia Organa, Anakin Solo, Palpatine venne ucciso da Han Solo e il suo spirito, assorbito da Empatoyajos Brand, morì per sempre.

Poco dopo la fine di Palpatine, anche la Nuova Repubblica vide un importante mutamento di leadership: Mon Mothma si ritirò dalla scena politica e Leia Organa Solo divenne la nuova Capo di Stato.

Il Consiglio di Sangue

Il vendicativo Kir Kanos.
"Per avere tradito l'Imperatore Palpatine la pena è la morte."
Kir Kanos[fonte]

Quello che nessuno sapeva era che l'ultimo clone dell'Imperatore era stato sabotato su iniziativa di un gruppo di dignitari imperiali sotto l'egida del Protettore del Sovrano Carnor Jax. Subito dopo la morte definitiva di Palpatine, infatti, Jax si impose come nuovo sovrano dell'Impero e istituì un Consiglio Imperiale ad Interim per tentare di controllarlo interamente. Tale Consiglio era composto dagli stessi dignitari corrotti responsabili della morte di Palpatine. Poco dopo, Jax ordì il massacro della Guardia Reale dell'Imperatore, che aveva scoperto del tradimento; sopravvisse solo una Guardia: Kir Kanos.

Kanos giurò vendetta sugli assassini dell'Imperatore. Jax tentò in tutti i modi di sbarazzarsene, ma venne ucciso dal suo rivale su Yinchorr. A questo punto il Consiglio fu dominato direttamente dagli avidi e ambiziosi consiglieri, che si trovarono fra pesanti attacchi da parte della Nuova Repubblica, discordie interne e assassinii da parte del Sole Nero. A guidare il Consiglio fu scelto Xandel Carivus, ritenuto un uomo senza spina dorsale e quindi facilmente controllabile come prestanome; in realtà, influenzato da Nom Anor, Carivus sciolse il Consiglio e si autoproclamò Imperatore, ma il suo regno fu breve. Attaccato dalle forze del Barone Ragez D'Asta, Carivus non poté scampare alla vendetta di Kanos, che lo assassinò. Il Consiglio venne disciolto dalla Nuova Repubblica.

A questo punto, l'Impero era praticamente ridotto a tredici signori della guerra che operavano perlopiù circoscritti nel Nucleo Profondo. La Nuova Repubblica non agì contro di loro, convinta che la mancanza di commercio avrebbe segnato il loro crollo naturale.

La riunificazione dell'Impero

L'Ammiraglio Daala, responsabile della riunificazione dell'Impero.

Un punto di svolta nel conflitto avvenne nel 12 ABY. In questa data, l'Ammiraglio Natasi Daala convocò una riunione dei tredici signori della guerra rimasti per discutere la loro riunificazione sotto un leader comune allo scopo di mettere finalmente fine alla Guerra Civile Imperiale. I signori della guerra però non riuscirono a trovare un accordo e Daala, di comune accordo con il Vice Ammiraglio Gilad Pellaeon, li assassinò, prendendo il controllo di tutto ciò che restava dell'Impero.

Una volta riorganizzata la Flotta Imperiale, Daala mosse su Yavin 4 per distruggere il Praxeum Jedi locale, mentre i suoi sottoposti compivano altre incursioni. Grazie agli sforzi dei Jedi però il suo tentativo fallì ed ella decise di passare il comando a Pellaeon. Nonostante la brevità di questa campagna, essa ebbe forti risonanze future perché permise all'Impero di ritrovare l'unità.

Le campagne di Pellaeon

Pellaeon si mise subito al lavoro per lanciare una nuova ondata di attacchi. Già sei mesi dopo, infatti, Pellaeon poté lanciare un'offensiva contro l'Orlo Intermedio che ebbe il suo culmine nella Battaglia di Orinda, una importante vittoria (la prima dopo tanto tempo) per l'Impero.

Convinto di poter vincere, Pellaeon tentò anche di conquistare Adumar, avviando trattative con il governo planetario. Queste fallirono quando il suo ambasciatore, Teren Rogriss, passò alla Repubblica, che successivamente lanciò un pesante attacco contro il settore antemeridiano, tenuto dall'inesperto Moff Getelles. Nel caos che ne seguì, Pellaeon vide l'intero settore cadere nelle mani della Repubblica.

Fu solo dopo un mese di combattimenti che la Repubblica riuscì a respingere le forze imperiali, avviando una vera e propria guerra di posizione. Per questo gli eventi di quella che divenne nota come campagna di Orinda furono seguiti da cinque anni di relativa calma fra Repubblica e Impero.

Nel contempo, Pellaeon fece accordi con alcuni dubbi alleati. Fra di essi vi erano l'Ammiraglio Delak Krennel e il Jedi Oscuro Desann, che elaborarono un piano per creare un esercito di "Risorti" per distruggere il Nuovo Ordine Jedi fondato da Luke Skywalker. Il piano dei Risorti fallì quando Kyle Katarn uccise sia Krennel sia Desann, mandando in frantumi i loro oscuri progetti. Poco dopo, l'apprendista di Desann, Tavion Axmis, fondò il movimento dei Discepoli di Ragnos tentando di resuscitare l'antico Signore Oscuro dei Sith Marka Ragnos, ma fallì nuovamente grazie a Katarn ed al suo apprendista Jaden Korr.

Crisi e insurrezioni

Leia Organa Solo fu la protagonista dell'ultimo decennio del conflitto

Nonostante la tregua di fatto con l'Impero, la Nuova Repubblica fu tutt'altro che tranquilla, poiché dovette affrontare una serie di crisi e insurrezioni interne che misero a dura prova il suo sistema politico e la sua credibilità.

Innanzitutto, nel 14 ABY Hethrir, ex Procuratore di Giustizia di Palpatine e attualmente capo del movimento Impero Risorto, tentò di rapire il giovane Anakin Solo per sacrificarlo a Waru, un essere trans-dimensionale che, secondo Hethrir, avrebbe potuto fornirgli i poteri necessari a ricostruire l'Impero. Tuttavia il suo piano fu sventato da Luke Skywalker, che riuscì a recuperare Anakin; Waru, infurato per il mancato sacrificio, consumò Hethrir stesso al suo posto, quindi lasciò la Galassia conosciuta.

Due anni dopo scoppiò la Crisi della Flotta Nera, che si prolungò per un anno, quando la Lega Duskhan, sotto il comando del Viceré Nil Spaar, attaccò l'ammasso di Koornacht. Leia Organa Solo, benché la sua leadership fosse messa in discussione da molti settori del governo, agì con risoluzione e fermezza e portò la Repubblica in guerra contro gli Yevetha, che stavano nel frattempo massacrando le popolazioni dei pianeti conquistati. Il conflitto portò alla morte di Nil Spaar e alla dissoluzione della Lega, nonché ad una notevole riacquisizione di popolarità da parte di Organa.

Alcuni mesi dopo, il Jedi Oscuro Kueller orchestrò la Rivolta di Almania e riuscì quasi a mettere in crisi l'intero sistema politico della Repubblica, ma a sua volta fallì grazie anche all'intervento dei Jedi.

In ultimo, nel 18 ABY, la Triade Sacorriana scatenò la Prima Insurrezione Corelliana per staccare il sistema corelliano dalla Repubblica. Il tentativo fallì quando il ruolo della Triade venne smascherato, ma in ogni caso portò ad un forte risentimento di molti Corelliani verso la Repubblica, nonché alle dimissioni a tempo indeterminato della stessa Leia Organa, sostituita provvisoriamente da Ponc Gavrisom.

L'ultimo contrattacco imperiale

Di comune accordo, gli Ammiragli Pellaeon e Daala tentarono un'ultima offensiva ai danni della Nuova Repubblica. Essa si concentrava su un attacco coordinato di Pellaeon dall'Orlo Esterno e di Daala dal Nucleo Profondo e approfittava del caos politico in cui la Repubblica versava all'epoca per via dell'Insurrezione Corelliana. Tuttavia, il piano fallì, in quanto Daala fu trattenuta nel Nucleo Profondo dalle forze di Garm Bel Iblis e Pellaeon fu definitivamente sconfitto da Ackbar nella Battaglia di Anx Minor.

La Crisi del Documento di Caamas

"La Nuova Repubblica sta degenerando rapidamente in un centinaio di campi armati, ognuno polarizzato intorno alla questione di Caamas."
Leia Organa Solo[fonte]

L'anno successivo, la Nuova Repubblica era sostanzialmente consolidata al suo interno, mentre l'Impero era relegato a otto settori stellari nell'Orlo Esterno. Conscio del fatto che, nelle condizioni attuali, ogni possibilità di vittoria era preclusa, Pellaeon avviò trattative di pace segrete con Leia Organa Solo ed il Senatore Elegos A'Kla.

Volendo impedire che le trattative andassero a buon fine, il Gran Moff Vilim Disra orchestrò la Crisi del Documento di Caamas (secondo il quale i Bothan erano coinvolti attivamente nella distruzione di Caamas) per gettare la Repubblica nel caos e allo stesso tempo finse il ritorno di un clone di Thrawn per spingere Pellaeon ad interrompere le trattative.

La firma del Trattato Pellaeon-Gavrisom.

Nel frattempo, Bel Iblis organizzò un attacco contro Yaga Minor che, unito alle altre cospirazioni in atto, avrebbe potuto cancellare per sempre ogni speranza di pace fra Repubblica e Impero. Fortunatamente, il complotto di Disra fu smascherato e l'attacco di Bel Iblis richiamato. Gli Imperiali fornirono il vero Documento di Caamas, mettendo fine alla crisi.

Il Trattato Pellaeon-Gavrisom

"Dopo più di due decadi, la guerra più devastante della Galassia ebbe fine con il muto movimento di una stilo da scrittura."
Voren Na'al[fonte]

Con la crisi finalmente alle spalle, il Capo di Stato della Nuova Repubblica, Ponc Gavrisom, ed il Comandante Supremo della Flotta Imperiale, Ammiraglio Gilad Pellaeon, si incontrarono a bordo della Chimaera, in orbita intorno a Bastion, e firmarono lo storico Trattato Pellaeon-Gavrisom, con il quale misero fine alla Guerra Civile Galattica.

Il Trattato, che riportò la pace nella Galassia dopo vent'anni di guerra ininterrotta, in particolare portò al riconoscimento reciproco fra Nuova Repubblica e Resti dell'Impero e instaurò un network di servizi segreti comune e fissò accordi comuni nella lotta contro il contrabbando per stringere i legami fra i due governi. All'Impero fu concesso in particolare di restare negli otto settori anche ancora occupava e di aprire legami commerciali con la Repubblica.

Battaglie principali

Per una lista completa, si veda la cronologia della Guerra Civile Galattica.

Guerre combatutte nell'ambito della Guerra Civile Galattica

Presente in

Fonti