Guerra Civile Galattica/Legends: differenze tra le versioni

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La morsa dell'Impero sulla galassia si fece più stretta: tentativi di ribellione su molti pianeti, fra cui [[Reytha]], [[Zaloriis]] e [[Ralltiir]], vennero stroncati con la forza. In questo periodo l'Alleanza — che nel frattempo aveva fondato la [[Base Echo]] sul pianeta [[Hoth]] — creò la [[Squadriglia Rogue]] sotto il comando di [[Luke Skywalker]] per colpire punti imperiali di particolare interesse. La squadriglia ebbe un lungo contenzioso con il [[Moff]] [[Kohl Seerdon]] finché quest'ultimo non venne sconfitto.
  
[[File:GuerraCivileGalattica_5.jpg|thumb|right|I soldati imperiali battono le foreste di Yavin IV.]]In questo periodo l'Impero finanziò il [[Progetto Soldato Oscuro]] del [[Generale]] [[Rom Mohc]] per creare un nuovo tipo di soldati perfettamente efficienti che sarebbero stati poi utilizzati per schiacciare la Ribellione una volta per tutte. I [[Soldato oscuro|soldati oscuri]] attaccarono con successo diverse postazioni ribelli prima che l'Alleanza inviasse i mercenari [[Kyle Katarn]] e [[Jan Ors]] a distruggere il Progetto. I due si infiltrarono a bordo della nave del Generale Mohc, l'<i>[[Arc Hammer]]</i>, e la distrussero dopo avere ucciso Mohc stesso; lo spreco di tante energie e risorse portò [[Palpatine]] a cancellare definitivamente il Progetto.
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[[File:Guerracivilegalattica_2.jpg|thumb|left|I soldati imperiali battono le foreste di Yavin IV.]]In questo periodo l'Impero finanziò il [[Progetto Soldato Oscuro]] del [[Generale]] [[Rom Mohc]] per creare un nuovo tipo di soldati perfettamente efficienti che sarebbero stati poi utilizzati per schiacciare la Ribellione una volta per tutte. I [[Soldato oscuro|soldati oscuri]] attaccarono con successo diverse postazioni ribelli prima che l'Alleanza inviasse i mercenari [[Kyle Katarn]] e [[Jan Ors]] a distruggere il Progetto. I due si infiltrarono a bordo della nave del Generale Mohc, l'<i>[[Arc Hammer]]</i>, e la distrussero dopo avere ucciso Mohc stesso; lo spreco di tante energie e risorse portò [[Palpatine]] a cancellare definitivamente il Progetto.
  
 
L'Imperatore creò una taskforce speciale sotto il comando di [[Darth Vader]] denominata [[Squadrone della Morte]] per dare la caccia alla nuova base ribelle. Dopo molte ricerche infruttuose, finalmente lo Squadrone riuscì a scoprire della Base Echo e lanciò un attacco contro Hoth. La [[Battaglia di Hoth]] — che fu uno degli scontri più impotanti dell'intero conflitto — vide una cocente sconfitta della Ribellione. In particolare, a seguito della battaglia Vader riuscì a catturare [[Han Solo]], che fu poi congelato nella [[carbonite]] e inviato in dono al signore del crimine [[Jabba Desilijic Tiure]].
 
L'Imperatore creò una taskforce speciale sotto il comando di [[Darth Vader]] denominata [[Squadrone della Morte]] per dare la caccia alla nuova base ribelle. Dopo molte ricerche infruttuose, finalmente lo Squadrone riuscì a scoprire della Base Echo e lanciò un attacco contro Hoth. La [[Battaglia di Hoth]] — che fu uno degli scontri più impotanti dell'intero conflitto — vide una cocente sconfitta della Ribellione. In particolare, a seguito della battaglia Vader riuscì a catturare [[Han Solo]], che fu poi congelato nella [[carbonite]] e inviato in dono al signore del crimine [[Jabba Desilijic Tiure]].

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Guerra Civile Galattica
Guerracivilgal 1.jpg
Inizio

2 BBY, Dichiarazione di Ribellione

Fine

19 ABY, Trattato Pellaeon-Gavrisom

Luogo

Galassia

Esito
Battaglie principali

Battaglia di Yavin, Battaglia di Hoth, Battaglia di Endor, Battaglia di Coruscant, Battaglia di Mon Calamari, Battaglia di Anx Minor

Schieramenti


Comandanti


"I Jedi sono implacabili. Se non verranno eliminati subito sarà guerra civile, senza fine."
Palpatine[fonte]

La Guerra Civile Galattica fu il più grande conflitto di tutti i tempi che coinvolse tutta la Galassia nell'alacre lotta fra l'Impero Galattico - che da tempo opprimeva gran parte della Galassia – e l'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, meglio conosciuta come "Alleanza Ribelle". Fu combattuta fra il 2 BBY e il 19 ABY, cioè dalla fondazione dell'Alleanza alla pace fra la Nuova Repubblica e i Resti dell'Impero.

Benché l'Impero disponesse di forze armate a dir poco stupefacenti, l'Alleanza riuscì a uccidere l'Imperatore Palpatine, e a gettare così l'Impero nel caos. La guerra si evolse così mentre l'Alleanzadiveniva la Nuova Repubblica e l'Impero, dopo alcuni tentativi di ricostruirsi, si riduceva ad una debole potenza.

La battaglia che segnò di fatto lo svolgimento successivo della guerra intera fu la Battaglia di Endor (4 ABY), che vide la morte di Palpatine e di Darth Vader, i due carismatici leader dell'Impero. La data non mise fine al conflitto, ma sancì comunque la nascita della Nuova Repubblica e la frammentazione dell'Impero fra vari signori della guerra.

Nel 19 ABY le varie frange imperiali che si erano date battaglia, organizzate nei Resti dell'Impero, firmarono su Bastion il Trattato Pellaeon-Gavrisom con i rappresentanti della Nuova Repubblica, sancendo finalmente il termine della Guerra Civile Galattica.

Secondo una nuova dizione storiografica in vigore nell'Alleanza Galattica dopo il 41 ABY, questo conflitto era noto come Prima Guerra Civile Galattica dal momento che il conflitto che vide l'Alleanza opposta alla Confederazione circa quarant'anni dopo Yavin fu chiamato appunto Seconda Guerra Civile Galattica.

Storia

Nascita della Ribellione

Palpatine, Imperatore della Galassia.
"Questa grande lotta è una lotta del popolo."
Mon Mothma[fonte]

Il fuoco di una ribellione contro l'Impero e il dominio tirannico di Palpatine covava da tempo nella Galassia. Azioni efferate quali il Massacro di Ghorman e altri eccidi avevano portato anche i più scettici a sostenere che l'Impero andasse rovesciato al più presto. L'imperializzazione della Galassia portò naturalmente con sé la soppressione di qualsiasi dissenso, la creazione di una vasta rete di Forze Armate Imperiali per controllare al meglio i sistemi sottomessi e la schiavizzazione di intere specie, quali i Mon Cal e gli Wookiee.

Tuttavia, per molti anni il regime imperiale fu largamente al sicuro dal momento che i vari movimenti di resistenza formatisi non riuscivano a trovare un coordinamento comune ed erano quindi impotenti di fronte alla mastodontica macchina bellica imperiale. Ciò non toglie che l'Impero vedesse con crescente preoccupazione il proliferare di movimenti di questo tipo: negli anni immediatamente antecedenti allo scoppio della guerra, infatti, rafforzò le proprie misure restrittive, in particolare con la condanna a morte di Mon Mothma, leader dell'opposizione "legale" presso il Senato Imperiale.

Infine, nel 2 BBY, ispirati anche dall'atto di ribellione da parte di Galen Marek, l'apprendista segreto di Darth Vader, i capi delle resistenze alderaaniana, chandrilana e corelliana firmarono il Trattato di Corellia, unendosi in una singola Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, che ben presto raccolse gli altri movimenti ribelli della Galassia.

Con la Dichiarazione di Ribellione, inviata da Mon Mothma a Palpatine, scoppiò a tutti gli effetti la Guerra Civile Galattica.

La prima fase

Una battaglia della guerra.

Inizialmente, l'Impero fece sfoggio di tutto il suo arsenale bellico per impedire alla Ribellione di diffondersi. Eventi come la Soppressione di Kwymar e, in generale, le violente pacificazioni di molti settori evidenziarono chiaramente la volontà di Palpatine di soffocare i Ribelli nella culla. Impotente di fronte alla forza della Marina Imperiale, l'Alleanza fu costretta a continui attacchi mordi e fuggi e a concentrarsi sulla diffusione di cellule ribelli in tutti i sistemi stellari piuttosto che su battaglie aperte. La Rivolta di Dac, nella quale Mon Cal e Quarren riuscirono a liberarsi del giogo imperiale, rappresentò indubbiamente una vittoria di questa linea.

L'Impero sperava di poter sconfiggere i Ribelli in breve tempo. Tuttavia, la minaccia da loro posta si estese sempre più e ciò costrinse l'Imperatore ad adottare misure più restrittive per contenere l'insurrezione. Volendo evitare che le compagnie indipendenti potessero produrre armi per i Ribelli, l'Impero nazionalizzò la Incom Corporation, ma l'Alleanza riuscì ad ottenere una vittoria non indifferente con la Battaglia di Turkana, quando sperimentò i propri Ala-X rubati da Fresia con un'abile operazione di Raymus Antilles poco dopo la nazionalizzazione della Incom.

Nonostante queste sparute vittorie, l'Impero continuò fermamente a tenere la Galassia in un pugno di ferro e a impedire all'Alleanza di compiere qualsivoglia avanzata significativa.

La Battaglia di Yavin

Il Devastator insegue la Tantive IV.
"Questo sarà un giorno da ricordare a lungo."
Darth Vader[fonte]

Intorno all'anno 0, l'Alleanza, grazie all'aiuto fondamentale della Bothan Spynet, riuscì a scoprire dell'esistenza di una stazione da battaglia imperiale nota come Morte Nera, con un superlaser in grado di disintegrare interi pianeti in pochi secondi. Questo portò l'Alto Comando a mettere il ritrovamento dei piani della stazione al massimo delle proprie priorità per poter poi lanciare un attacco.

Grazie agli sforzi del mercenario Kyle Katarn e al sacrificio della Squadriglia Red Hand, l'Alleanza riuscì ad entrare in possesso dei piani della stazione; un gruppo di prigionieri ribelli evasi della Morte Nera stessa permise di portare all'attenzione dei Ribelli i dati tecnici. Questo set venne passato alla Tantive IV, la nave consolare della Principessa Leia Organa (che ancora si spacciava per Senatrice Imperiale), che partì per Tatooine per richiedere l'aiuto di Obi-Wan Kenobi.

La Morte Nera viene distrutta.

Sfortunatamente, Darth Vader scoprì del tradimento della Principessa e abbordò la Tantive IV in orbita intorno a Tatooine, arrestando la stessa Leia Organa, ma non trovando i piani, lanciati sul pianeta nella memoria del droide astromeccanico R2-D2. Mentre R2 e il droide protocollare C-3PO contattavano Kenobi e, insieme a Luke Skywalker, lasciavano il pianeta sul Millennium Falcon di Han Solo e Chewbacca, l'Impero fece sfoggio della potenza della Morte Nera distruggendo il pianeta Alderaan. Poco prima, Palpatine aveva disciolto il Senato Imperiale, accumulando tutto il potere nelle proprie mani.

La Principessa fu liberata, ma la Morte Nera, al comando del Gran Moff Tarkin e del Signore Oscuro dei Sith e apprendista dell'Imperatore, Darth Vader, scoprì l'ubicazione della base ribelle segreta su Yavin 4. Mentre la Morte Nera tentava di avvicinarsi al pianeta, i Ribelli combatterono coraggiosamente la difficile Battaglia di Yavin: alla fine, Skywalker riuscì a sparare il colpo e distrusse la Morte Nera, concedendo ai Ribelli questa fondamentale vittoria. Questa fu la battaglia che cambio radicalmente le sorti della Galassia.

Ripercussioni imperiali

L'assalto imperiale contro Yavin 4.
"Alla fine la guerra dell'Imperatore sarà completa solo con la gloria e la bellezza di una vittoria decisiva."
Rom Mohc[fonte]

Nel periodo successivo alla Battaglia di Yavin, l'Impero scatenò una campagna di ripercussioni in tutta la galassia per impedire all'Alleanza di approfittare della vittoria. Innanzitutto, per i Ribelli restava un problema fondamentale: l'Impero conosceva l'ubicazione della loro base. Gran parte dell'Alto Comando venne fatto evacuare, ma Yavin 4 fu posta sotto assedio e, infine, soggiogata. Lord Vader fece qui sfoggio del nuovo Super Star Destroyer imperiale: l'Executor.

A seguito di un diversivo nell'ammasso di Vorrik, Ackbar fu promosso da Mon Mothma Comandante Supremo della Flotta e incaricato di riorganizzare la Flotta dell'Alleanza su un criterio di maggiore compattezza. Le azioni di Ackbar avrebbero permesso ai Ribelli di dotarsi di una flotta degna di questo nome e in grado di combattere l'Impero con efficienza.

La morsa dell'Impero sulla galassia si fece più stretta: tentativi di ribellione su molti pianeti, fra cui Reytha, Zaloriis e Ralltiir, vennero stroncati con la forza. In questo periodo l'Alleanza — che nel frattempo aveva fondato la Base Echo sul pianeta Hoth — creò la Squadriglia Rogue sotto il comando di Luke Skywalker per colpire punti imperiali di particolare interesse. La squadriglia ebbe un lungo contenzioso con il Moff Kohl Seerdon finché quest'ultimo non venne sconfitto.

I soldati imperiali battono le foreste di Yavin IV.
In questo periodo l'Impero finanziò il Progetto Soldato Oscuro del Generale Rom Mohc per creare un nuovo tipo di soldati perfettamente efficienti che sarebbero stati poi utilizzati per schiacciare la Ribellione una volta per tutte. I soldati oscuri attaccarono con successo diverse postazioni ribelli prima che l'Alleanza inviasse i mercenari Kyle Katarn e Jan Ors a distruggere il Progetto. I due si infiltrarono a bordo della nave del Generale Mohc, l'Arc Hammer, e la distrussero dopo avere ucciso Mohc stesso; lo spreco di tante energie e risorse portò Palpatine a cancellare definitivamente il Progetto.

L'Imperatore creò una taskforce speciale sotto il comando di Darth Vader denominata Squadrone della Morte per dare la caccia alla nuova base ribelle. Dopo molte ricerche infruttuose, finalmente lo Squadrone riuscì a scoprire della Base Echo e lanciò un attacco contro Hoth. La Battaglia di Hoth — che fu uno degli scontri più impotanti dell'intero conflitto — vide una cocente sconfitta della Ribellione. In particolare, a seguito della battaglia Vader riuscì a catturare Han Solo, che fu poi congelato nella carbonite e inviato in dono al signore del crimine Jabba Desilijic Tiure.

Dominio dell'Impero

La Battaglia di Hoth.

La vittoria imperiale nella Battaglia di Hoth costrinse l'Alleanza a sparpagliarsi e permise all'Impero di recuperare totalmente il vantaggio perduto. Numerosi pianeti che avevano osato alzare la testa vennero rimessi in riga e l'Impero ebbe modo di risolvere alcuni disordini interni, in particolare mettendo fine alla ultra-trentennale Guerra Civile Sepana e consolidando il controllo dei pianeti già sottomessi. In ogni caso, l'Alleanza riuscì ad ottenere qualche sparuta vittoria, in particolare con la distruzione della Taskforce Vengeance.

In questo periodo, il "Principe Nero" Xizor, capo del Sole Nero, avviò un proprio complotto per eliminare Darth Vader e prendere il suo posto a fianco dell'Imperatore. Il piano in particolare consisteva nell'assassinio di Luke Skywalker, che invece Vader voleva catturare vivo per introdurlo nelle vie del lato oscuro della Forza. Il contenzioso alla fine si concluse con la morte di Xizor per mano di Vader; in ogni caso, tale conflitto intestino fu particolarmente importante perché, su consiglio del Principe Nero, l'Imperatore concesse ai Ribelli di acquisire i piani della seconda Morte Nera che stava venendo costruita su Endor al fine di tendere loro una trappola.

Nello stesso anno l'Impero fu anche travolto da una guerra intestina contro il Grand'Ammiraglio Demetrius Zaarin, che aveva tentato di usurpare l'Imperatore. Zaarin venne infine sconfitto dall'allora Vice Ammiraglio Thrawn, ma con ciò l'Impero perse anche l'importante tecnologia degli innovativi TIE Defender.

Frattanto per i Ribelli era imperativo liberare Han Solo. Leia Organa, Lando Calrissian, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO si infiltrarono nel Palazzo di Jabba su Tatooine e vennero successivamente raggiunti da Luke Skywalker. Essi liberarono Solo dalla carbonite, ma Jabba decise di giustiziarli gettandoli nel pozzo di Carkoon. Nella battaglia che ne seguì, i Ribelli riuscirono a uccidere Jabba e a fuggire da Tatooine.

La Battaglia di Endor

La Battaglia di Endor.
"L'Imperatore ha commesso un errore e l'ora del nostro attacco è venuta."
Mon Mothma[fonte]

L'Imperatore Palpatine aveva fatto segretamente sapere ai Ribelli che stava supervisionando la costruzione di una seconda e più potente Morte Nera: questo, a suo avviso, avrebbe costretto i Ribelli a sfruttare l'occasione e ad attaccare Endor, il pianeta dove si trovavano i cantieri. A questo punto, avrebbe teso loro una trappola e portato al lato oscuro Luke Skywalker, l'ultimo Jedi rimasto. Nei piani dell'Imperatore, questa battaglia avrebbe visto la distruzione totale dell'Alleanza.

Dapprima le sorti della Battaglia di Endor videro l'Impero primeggiare, sia nello spazio che sul pianeta, ma successivamente le sorti si capovolsero: Vader, redento, uccise l'Imperatore per poi morire a sua volta; grazie agli sforzi combinati di soldati ribelli ed Ewok, lo scudo della Morte Nera fu disattivato, e Wedge Antilles e Lando Calrissian poterono colpire il generatore centrale, distruggendo la stazione.

La Battaglia di Endor fu la battaglia che capovolse le sorti del conflitto. A seguito della battaglia, infatti, ondate di rivolte investirono tutto l'Impero, mentre i Ribelli potevano giustamente festeggiare la grande vittoria.

Sorge la Nuova Repubblica

"Oggi diveniamo una famiglia galattica — una famiglia dei grandi e dei piccoli, dei vecchi e dei giovani, con onore per tutti e favori per nessuno."
Leia Organa Solo[fonte]

L'Impero era senza dubbio sconfitto, ma non distrutto. Molti alti ufficiali si staccarono dal governo centrale e divennero signori della guerra, ma Coruscant era ancora saldamente nelle mani dell'Impero, controllata prima dal Gran Vizir Sate Pestage, quindi da un Tribunale Imperiale diretto dal Generale Paltr Carvin e poi dall'ambiziosa Direttrice dei Servizi Segreti Ysanne Isard. La disorganizzazione delle forze armate e la divisione interna della Cerchia Stretta dell'Imperatore però impedì loro di lanciare un qualsivoglia contrattacco, rimanendo sostanzialmente in balia degli eventi.

La Nuova Repubblica issa la propria bandiera su Coruscant.

L'Alleanza Ribelle comprese che non poteva restare un movimento di resistenza ma che doveva evolversi. Pochi giorni dopo Endor si costituì in un governo civile di tutto rispetto, l'Alleanza dei Pianeti Liberi, che appena un mese dopo si evolse nell'obiettivo tanto ambito: la Nuova Repubblica. In questo periodo, i "Ribelli" (come venivano ancora chiamati) si espansero notevolmente: molti pianeti si unirono spontaneamente al nuovo governo, mentre gli sforzi diplomatici di molti funzionari repubblicani, prima fra tutti Leia Organa, fecero il resto.

Con la Tregua di Bakura, per esempio, l'allora Alleanza dei Pianeti Liberi riuscì a sconfiggere gli Ssi-ruuvi e a scacciare l'Impero, ottenendo l'appoggio di Bakura. La Flotta, sotto il comando dell'Ammiraglio Ackbar, lanciò una serie di attacchi contro i mondi chiave dell'Impero. Poco dopo la nascita della Nuova Repubblica, Ackbar, Han Solo e Chewbacca diressero la Liberazione di Kashyyyk, quindi Ackbar lanciò un poderoso attacco contro i Mondi del Nucleo.

Nel 6 ABY, Ackbar ritenne la Repubblica pronta ad ardire la presa di Coruscant. Dopo avere liberato diversi pianeti circostanti, Ackbar inviò la Squadriglia Rogue ad abbattere gli scudi deflettori del pianeta. A missione riuscita, la flotta repubblicana uscì dall'iperspazio e scatenò la battaglia che sarebbe terminata con la liberazione del pianeta. Finalmente, la Nuova Repubblica poteva trasferirsi sulla capitale galattica, in un gesto simbolico che indicava il declino oramai inesorabile dell'Impero.

Un anno dopo, l'istituzione del Senato della Nuova Repubblica e l'adozione della Carta Comune rappresentarono la vera fondazione del nuovo governo come potenza dominante nella Galassia.

Lotta ai signori della guerra

Senza nessun Impero centralizzato a combatterla, la Nuova Repubblica poté concentrarsi nella lotta ai signori della guerra. Uno in particolare, l'Ammiraglio Zsinj, aveva creato un vastissimo impero nell'Orlo Esterno.

Prima di affrontare Zsinj, però, la Repubblica dovette chiudere i conti con Ysanne Isard, che era fuggita da Coruscant e aveva preso il potere su Thyferra, rendendosi così capo di un pianeta neutrale e quindi teoricamente non attaccabile. Ben presto però ripresero le ostilità in quella che divenne nota come Guerra del Bacta; la Battaglia di Thyferra segnò la sconfitta definitiva di Isard.

La Guerra del Bacta e la distrazione della Repubblica permisero a Zsinj di accumulare forze a sufficienza per minacciare tanto il nuovo governo quanto i resti dell'autorità imperiale costituita. In una campagna militare in cui Repubblica e Impero si trovarono ironicamente fianco a fianco, Zsinj venne sconfitto a fatica durante la Battaglia di Dathomir. Il suo impero venne assorbito da altri signori della guerra, che tuttavia non erano forti come l'Ammiraglio e vennero presto dispersi dalla Repubblica, anche se a grave prezzo per quest'ultima. Punto molto importante dell'avanzata repubblicana fu la presa di Kuat e dei suoi preziosissimi cantieri navali.

Entro il 9 ABY, la Nuova Repubblica controllava tre quarti della Galassia.

La campagna di Thrawn

Thrawn scatenò una tremenda offensiva.
"Rammentiamo alla Ribellione cos'è tutta questa guerra."
Thrawn[fonte]

Nove anni dopo la Battaglia di Yavin, il Grand'Ammiraglio Thrawn iniziò la sua campagna per riunificare la Flotta Stellare Imperiale e colpire al cuore la Nuova Repubblica. Stratega brillante, Thrawn riuscì più volte a sconfiggere il nemico sul campo di battaglia; ma il vero genio — e pericolo — di Thrawn stava nel fatto che riusciva a trasformare le sue sconfitte in piccoli contrattempi, mentre le sue vittorie erano devastanti per la Repubblica.

Thrawn, grazie anche alle divisioni create nel Consiglio Interno fra Ackbar e Borsk Fey'lya, riuscì in molte delle sue operazioni militari, in particolare nella presa della Flotta Katana. Ancora una volta grazie agli sforzi della Principessa Leia, nonché di suo marito Han Solo, la Repubblica riuscì a stringere un patto con l'Alleanza dei Contrabbandieri e a "riassorbire" Garm Bel Iblis, uno dei fondatori dell'Alleanza Ribelle che se ne era poi distaccato. Ciò aumentò considerevolmente le forze della Repubblica, ma non impedì a Thrawn di lanciare attacchi contro mondi ritenuti più che sicuri, fra cui la stessa Coruscant e diversi bersagli nell'Orlo Interno.

La sconfitta di Thrawn giunse con la Battaglia di Bilbringi, quando la sua guardia del corpo, Rukh, lo assassinò, privando la flotta imperiale della sua guida. La campagna, secondo una stima fatta da Ackbar, costò alla Repubblica il 40% delle sue forze, nonché molta della sua credibilità.

L'attacco a Krennel

Con la sconfitta di Thrawn la Repubblica decise di concentrarsi sulla liberazione dell'Egemonia di Ciutric, occupata da un signore della guerra in ascesa: il "Principe-Ammiraglio" Delak Krennel. In particolare, Krennel aveva cominciato a denunciare le atrocità commesse dall'Impero in passato e a dichiarare che Ciutric era un rifugio per gli Umani che volevano sfuggire al "dominio alieno" scaturito dalla Nuova Repubblica. Ciò peraltro gli stava consentendo di radunare molte delle forze imperiali allo sbando. Le parole di Krennel vennero smentite quando venne scoperto il piano per una nuova superarma del tipo della Morte Nera, che in realtà era stata orchestrata dal clone di Ysanne Isard; sta di fatto che ciò diede modo alla Repubblica di invadere e liberare l'Egemonia. Krennel rimase ucciso durante la campagna.

Il ritorno di Palpatine

Il risorto Imperatore Palpatine.
"È ora di dimostrare all'Alleanza Ribelle che il suo tempo è finito!"
Palpatine[fonte]

Un anno dopo, la Cerchia Stretta dell'Imperatore e altre fazioni in lotta nella Guerra Civile Imperiale decisero di allearsi, incoraggiati dalle imprese di Thrawn. Unendo le loro forze, lanciarono un attacco al centro della Galassia e riuscirono addirittura a riconquistare Coruscant, insediandosi nuovamente nel Centro Imperiale. Qui la Cerchia propose di eleggere un nuovo Imperatore e di ricostruire l'apparato burocratico, a partire dal Senato Imperiale. Tuttavia ben presto la Cerchia entrò in contraddizione con i Moff alleatisi, che volevano avere il potere assoluto sui settori da essi governati, mentre i consiglieri pensavano ad un nuovo Senato come ad un controaltare per la decentralizzazione del potere che aveva causato la Guerra Civile Imperiale. Inoltre, l'Esercito e la Marina rivendicarono ognuno per sé l'elezione di un nuovo Comandante Supremo, mentre i Servizi Segreti e l'Ufficio di Sicurezza avviarono una silenziosa guerra intestina. Un tentativo di colpo di stato da parte del COMPNOR fece riesplodere la guerra civile.

Fu in questo momento che riemerse, reincarnatosi in un clone, l'Imperatore Palpatine. Dopo aver tentato di convertire Luke Skywalker al lato oscuro e avere sfoggiato nuove superarmi, fra cui il Cannone Galattico, Palpatine lanciò l'Operazione Mano Ombra dalla propria fortezza di Byss, attorniandosi di un'Elite del Lato Oscuro.

L'Operazione fu devastante per la Repubblica specialmente a causa dell'uso del Cannone Galattico, in grado di distruggere interi pianeti. Nel frattempo, però, Skywalker riuscì a organizzare un nucleo di nuovi Jedi con i quali combatté le forze oscure di Palpatine. Su Onderon, mentre quest'ultimo cercava di impossessarsi del figlio non ancora nato di Leia Organa, Anakin Solo, Palpatine venne ucciso da Han Solo e il suo spirito, assorbito da Empatoyajos Brand, morì per sempre.

Poco dopo la fine di Palpatine, anche la Nuova Repubblica vide un importante mutamento di leadership: Mon Mothma si ritirò dalla scena politica e Leia Organa Solo divenne la nuova Capo di Stato.

Il Consiglio di Sangue

Il vendicativo Kir Kanos.
"Per avere tradito l'Imperatore Palpatine la pena è la morte."
Kir Kanos[fonte]

Quello che nessuno sapeva era che l'ultimo clone dell'Imperatore era stato sabotato su iniziativa di un gruppo di dignitari imperiali sotto l'egida del Protettore del Sovrano Carnor Jax. Subito dopo la morte definitiva di Palpatine, infatti, Jax si impose come nuovo sovrano dell'Impero e istituì un Consiglio Imperiale ad Interim per tentare di controllarlo interamente. Tale Consiglio era composto dagli stessi dignitari corrotti responsabili della morte di Palpatine. Poco dopo, Jax ordì il massacro della Guardia Reale dell'Imperatore, che aveva scoperto del tradimento; sopravvisse solo una Guardia: Kir Kanos.

Kanos giurò vendetta sugli assassini dell'Imperatore. Jax tentò in tutti i modi di sbarazzarsene, ma venne ucciso dal suo rivale su Yinchorr. A questo punto il Consiglio fu dominato direttamente dagli avidi e ambiziosi consiglieri, che si trovarono fra pesanti attacchi da parte della Nuova Repubblica, discordie interne e assassinii da parte del Sole Nero. A guidare il Consiglio fu scelto Xandel Carivus, ritenuto un uomo senza spina dorsale e quindi facilmente controllabile come prestanome; in realtà, influenzato da Nom Anor, Carivus sciolse il Consiglio e si autoproclamò Imperatore, ma il suo regno fu breve. Attaccato dalle forze del Barone Ragez D'Asta, Carivus non poté scampare alla vendetta di Kanos, che lo assassinò. Il Consiglio venne disciolto dalla Nuova Repubblica.

A questo punto, l'Impero era praticamente ridotto a tredici signori della guerra che operavano perlopiù circoscritti nel Nucleo Profondo. La Nuova Repubblica non agì contro di loro, convinta che la mancanza di commercio avrebbe segnato il loro crollo naturale.

La riunificazione dell'Impero

L'Ammiraglio Daala, responsabile della riunificazione dell'Impero.

Un punto di svolta nel conflitto avvenne nel 12 ABY. In questa data, l'Ammiraglio Natasi Daala convocò una riunione dei tredici signori della guerra rimasti per discutere la loro riunificazione sotto un leader comune allo scopo di mettere finalmente fine alla Guerra Civile Imperiale. I signori della guerra però non riuscirono a trovare un accordo e Daala, di comune accordo con il Vice Ammiraglio Gilad Pellaeon, li assassinò, prendendo il controllo di tutto ciò che restava dell'Impero.

Una volta riorganizzata la Flotta Imperiale, Daala mosse su Yavin 4 per distruggere il Praxeum Jedi locale, mentre i suoi sottoposti compivano altre incursioni. Grazie agli sforzi dei Jedi però il suo tentativo fallì ed ella decise di passare il comando a Pellaeon. Nonostante la brevità di questa campagna, essa ebbe forti risonanze future perché permise all'Impero di ritrovare l'unità.

Le campagne di Pellaeon

Pellaeon si mise subito al lavoro per lanciare una nuova ondata di attacchi. Già sei mesi dopo, infatti, Pellaeon poté lanciare un'offensiva contro l'Orlo Intermedio che ebbe il suo culmine nella Battaglia di Orinda, una importante vittoria (la prima dopo tanto tempo) per l'Impero.

Convinto di poter vincere, Pellaeon tentò anche di conquistare Adumar, avviando trattative con il governo planetario. Queste fallirono quando il suo ambasciatore, Teren Rogriss, passò alla Repubblica, che successivamente lanciò un pesante attacco contro il settore antemeridiano, tenuto dall'inesperto Moff Getelles. Nel caos che ne seguì, Pellaeon vide l'intero settore cadere nelle mani della Repubblica.

Fu solo dopo un mese di combattimenti che la Repubblica riuscì a respingere le forze imperiali, avviando una vera e propria guerra di posizione. Per questo gli eventi di quella che divenne nota come campagna di Orinda furono seguiti da cinque anni di relativa calma fra Repubblica e Impero.

Nel contempo, Pellaeon fece accordi con alcuni dubbi alleati. Fra di essi vi erano l'Ammiraglio Delak Krennel e il Jedi Oscuro Desann, che elaborarono un piano per creare un esercito di "Risorti" per distruggere il Nuovo Ordine Jedi fondato da Luke Skywalker. Il piano dei Risorti fallì quando Kyle Katarn uccise sia Krennel sia Desann, mandando in frantumi i loro oscuri progetti. Poco dopo, l'apprendista di Desann, Tavion Axmis, fondò il movimento dei Discepoli di Ragnos tentando di resuscitare l'antico Signore Oscuro dei Sith Marka Ragnos, ma fallì nuovamente grazie a Katarn ed al suo apprendista Jaden Korr.

Crisi e insurrezioni

Leia Organa Solo fu la protagonista dell'ultimo decennio del conflitto

Nonostante la tregua di fatto con l'Impero, la Nuova Repubblica fu tutt'altro che tranquilla, poiché dovette affrontare una serie di crisi e insurrezioni interne che misero a dura prova il suo sistema politico e la sua credibilità.

Innanzitutto, nel 14 ABY Hethrir, ex Procuratore di Giustizia di Palpatine e attualmente capo del movimento Impero Risorto, tentò di rapire il giovane Anakin Solo per sacrificarlo a Waru, un essere trans-dimensionale che, secondo Hethrir, avrebbe potuto fornirgli i poteri necessari a ricostruire l'Impero. Tuttavia il suo piano fu sventato da Luke Skywalker, che riuscì a recuperare Anakin; Waru, infurato per il mancato sacrificio, consumò Hethrir stesso al suo posto, quindi lasciò la Galassia conosciuta.

Due anni dopo scoppiò la Crisi della Flotta Nera, che si prolungò per un anno, quando la Lega Duskhan, sotto il comando del Viceré Nil Spaar, attaccò l'ammasso di Koornacht. Leia Organa Solo, benché la sua leadership fosse messa in discussione da molti settori del governo, agì con risoluzione e fermezza e portò la Repubblica in guerra contro gli Yevetha, che stavano nel frattempo massacrando le popolazioni dei pianeti conquistati. Il conflitto portò alla morte di Nil Spaar e alla dissoluzione della Lega, nonché ad una notevole riacquisizione di popolarità da parte di Organa.

Alcuni mesi dopo, il Jedi Oscuro Kueller orchestrò la Rivolta di Almania e riuscì quasi a mettere in crisi l'intero sistema politico della Repubblica, ma a sua volta fallì grazie anche all'intervento dei Jedi.

In ultimo, nel 18 ABY, la Triade Sacorriana scatenò la Prima Insurrezione Corelliana per staccare il sistema corelliano dalla Repubblica. Il tentativo fallì quando il ruolo della Triade venne smascherato, ma in ogni caso portò ad un forte risentimento di molti Corelliani verso la Repubblica, nonché alle dimissioni a tempo indeterminato della stessa Leia Organa, sostituita provvisoriamente da Ponc Gavrisom.

L'ultimo contrattacco imperiale

Di comune accordo, gli Ammiragli Pellaeon e Daala tentarono un'ultima offensiva ai danni della Nuova Repubblica. Essa si concentrava su un attacco coordinato di Pellaeon dall'Orlo Esterno e di Daala dal Nucleo Profondo e approfittava del caos politico in cui la Repubblica versava all'epoca per via dell'Insurrezione Corelliana. Tuttavia, il piano fallì, in quanto Daala fu trattenuta nel Nucleo Profondo dalle forze di Garm Bel Iblis e Pellaeon fu definitivamente sconfitto da Ackbar nella Battaglia di Anx Minor.

La Crisi del Documento di Caamas

"La Nuova Repubblica sta degenerando rapidamente in un centinaio di campi armati, ognuno polarizzato intorno alla questione di Caamas."
Leia Organa Solo[fonte]

L'anno successivo, la Nuova Repubblica era sostanzialmente consolidata al suo interno, mentre l'Impero era relegato a otto settori stellari nell'Orlo Esterno. Conscio del fatto che, nelle condizioni attuali, ogni possibilità di vittoria era preclusa, Pellaeon avviò trattative di pace segrete con Leia Organa Solo ed il Senatore Elegos A'Kla.

Volendo impedire che le trattative andassero a buon fine, il Gran Moff Vilim Disra orchestrò la Crisi del Documento di Caamas (secondo il quale i Bothan erano coinvolti attivamente nella distruzione di Caamas) per gettare la Repubblica nel caos e allo stesso tempo finse il ritorno di un clone di Thrawn per spingere Pellaeon ad interrompere le trattative.

La firma del Trattato Pellaeon-Gavrisom.

Nel frattempo, Bel Iblis organizzò un attacco contro Yaga Minor che, unito alle altre cospirazioni in atto, avrebbe potuto cancellare per sempre ogni speranza di pace fra Repubblica e Impero. Fortunatamente, il complotto di Disra fu smascherato e l'attacco di Bel Iblis richiamato. Gli Imperiali fornirono il vero Documento di Caamas, mettendo fine alla crisi.

Il Trattato Pellaeon-Gavrisom

"Dopo più di due decadi, la guerra più devastante della Galassia ebbe fine con il muto movimento di una stilo da scrittura."
Voren Na'al[fonte]

Con la crisi finalmente alle spalle, il Capo di Stato della Nuova Repubblica, Ponc Gavrisom, ed il Comandante Supremo della Flotta Imperiale, Ammiraglio Gilad Pellaeon, si incontrarono a bordo della Chimaera, in orbita intorno a Bastion, e firmarono lo storico Trattato Pellaeon-Gavrisom, con il quale misero fine alla Guerra Civile Galattica.

Il Trattato, che riportò la pace nella Galassia dopo vent'anni di guerra ininterrotta, in particolare portò al riconoscimento reciproco fra Nuova Repubblica e Resti dell'Impero e instaurò un network di servizi segreti comune e fissò accordi comuni nella lotta contro il contrabbando per stringere i legami fra i due governi. All'Impero fu concesso in particolare di restare negli otto settori anche ancora occupava e di aprire legami commerciali con la Repubblica.

Battaglie principali

Per una lista completa, si veda la cronologia della Guerra Civile Galattica.

Guerre combatutte nell'ambito della Guerra Civile Galattica

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Fonti