Guerra Civile Galattica/Legends

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"I Jedi sono implacabili. Se non verranno eliminati subito sarà guerra civile, senza fine."
Palpatine[fonte]
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Grande Purga Jedi

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Guerra Civile Galattica
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Inizio

2 BBY, Dichiarazione di Ribellione

Fine

19 ABY, Trattato Pellaeon-Gavrisom

Luogo

Galassia

Esito
Battaglie principali

Battaglia di Yavin, Battaglia di Hoth, Battaglia di Endor, Battaglia di Coruscant, Battaglia di Mon Calamari

Schieramenti


Comandanti


La Guerra Civile Galattica fu il più grande conflitto di tutti i tempi che coinvolse tutta la Galassia nell'alacre lotta fra l'Impero Galattico - che da tempo opprimeva gran parte della Galassia – e l'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, meglio conosciuta come "Alleanza Ribelle". Fu combattuta fra il 2 BBY e il 19 ABY, cioè dalla fondazione dell'Alleanza alla pace fra la Nuova Repubblica e i Resti dell'Impero.

Benché l'Impero disponesse di forze armate a dir poco stupefacenti, l'Alleanza riuscì a uccidere l'Imperatore Palpatine, e a gettare così l'Impero nel caos. La guerra si evolse così mentre l'Alleanzadiveniva la Nuova Repubblica e l'Impero, dopo alcuni tentativi di ricostruirsi, si riduceva ad una debole potenza.

La battaglia che segnò di fatto lo svolgimento successivo della guerra intera fu la Battaglia di Endor (4 ABY), che vide la morte di Palpatine e di Darth Vader, i due carismatici leader dell'Impero. La data non mise fine al conflitto, ma sancì comunque la nascita della Nuova Repubblica e la frammentazione dell'Impero fra vari signori della guerra.

Nel 19 ABY le varie frange imperiali che si erano date battaglia, organizzate nei Resti dell'Impero, firmarono su Bastion il Trattato Pellaeon-Gavrisom con i rappresentanti della Nuova Repubblica, sancendo finalmente il termine della Guerra Civile Galattica.

Secondo una nuova dizione storiografica in vigore nell'Alleanza Galattica dopo il 41 ABY, questo conflitto era noto come Prima Guerra Civile Galattica dal momento che il conflitto che vide l'Alleanza opposta alla Confederazione circa quarant'anni dopo Yavin fu chiamato appunto Seconda Guerra Civile Galattica.

Storia

Nascita della Ribellione

Il fuoco di una ribellione contro l'Impero e il dominio tirannico di Palpatine covava da tempo nella Galassia. Azioni efferate quali il Massacro di Ghorman e altri eccidi avevano portato anche i più scettici a sostenere che l'Impero andasse rovesciato al più presto. L'imperializzazione della Galassia portò naturalmente con sé la soppressione di qualsiasi dissenso, la creazione di una vasta rete di Forze Armate Imperiali per controllare al meglio i sistemi sottomessi e la schiavizzazione di intere specie, quali i Mon Cal e gli Wookiee.

Tuttavia, per molti anni il regime imperiale fu largamente al sicuro dal momento che i vari movimenti di resistenza formatisi non riuscivano a trovare un coordinamento comune ed erano quindi impotenti di fronte alla mastodontica macchina bellica imperiale. Ciò non toglie che l'Impero vedesse con crescente preoccupazione il proliferare di movimenti di questo tipo: negli anni immediatamente antecedenti allo scoppio della guerra, infatti, rafforzò le proprie misure restrittive, in particolare con la condanna a morte di Mon Mothma, leader dell'opposizione "legale" presso il Senato Imperiale.

Infine, nel 2 BBY, ispirati anche dall'atto di ribellione da parte di Galen Marek, l'apprendista segreto di Darth Vader, i capi delle resistenze alderaaniana, chandrilana e corelliana firmarono il Trattato di Corellia, unendosi in una singola Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, che ben presto raccolse gli altri movimenti ribelli della Galassia.

Con la Dichiarazione di Ribellione, inviata da Mon Mothma a Palpatine, scoppiò a tutti gli effetti la Guerra Civile Galattica.

La prima fase

Inizialmente, l'Impero fece sfoggio di tutto il suo arsenale bellico per impedire alla Ribellione di diffondersi. Eventi come la Soppressione di Kwymar e, in generale, le violente pacificazioni di molti settori evidenziarono chiaramente la volontà di Palpatine di soffocare i Ribelli nella culla. Impotente di fronte alla forza della Marina Imperiale, l'Alleanza fu costretta a continui attacchi mordi e fuggi e a concentrarsi sulla diffusione di cellule ribelli in tutti i sistemi stellari piuttosto che su battaglie aperte. La Rivolta di Dac, nella quale Mon Cal e Quarren riuscirono a liberarsi del giogo imperiale, rappresentò indubbiamente una vittoria di questa linea.

L'Impero sperava di poter sconfiggere i Ribelli in breve tempo. Tuttavia, la minaccia da loro posta si estese sempre più e ciò costrinse l'Imperatore ad adottare misure più restrittive per contenere l'insurrezione. Volendo evitare che le compagnie indipendenti potessero produrre armi per i Ribelli, l'Impero nazionalizzò la Incom Corporation, ma l'Alleanza riuscì ad ottenere una vittoria non indifferente con la Battaglia di Turkana, quando sperimentò i propri Ala-X rubati da Fresia con un'abile operazione di Raymus Antilles poco dopo la nazionalizzazione della Incom.

Nonostante queste sparute vittorie, l'Impero continuò fermamente a tenere la Galassia in un pugno di ferro e a impedire all'Alleanza di compiere qualsivoglia avanzata significativa.

La Battaglia di Yavin

Intorno all'anno 0, l'Alleanza, grazie all'aiuto fondamentale della Bothan Spynet, riuscì a scoprire dell'esistenza di una stazione da battaglia imperiale nota come Morte Nera, con un superlaser in grado di disintegrare interi pianeti in pochi secondi. Questo portò l'Alto Comando a mettere il ritrovamento dei piani della stazione al massimo delle proprie priorità per poter poi lanciare un attacco.

Grazie agli sforzi del mercenario Kyle Katarn e al sacrificio della Squadriglia Red Hand, l'Alleanza riuscì ad entrare in possesso dei piani della stazione; un gruppo di prigionieri ribelli evasi della Morte Nera stessa permise di portare all'attenzione dei Ribelli i dati tecnici. Questo set venne passato alla Tantive IV, la nave consolare della Principessa Leia Organa (che ancora si spacciava per Senatrice Imperiale), che partì per Tatooine per richiedere l'aiuto di Obi-Wan Kenobi.

Sfortunatamente, Darth Vader scoprì del tradimento della Principessa e abbordò la Tantive IV in orbita intorno a Tatooine, arrestando la stessa Leia Organa, ma non trovando i piani, lanciati sul pianeta nella memoria del droide astromeccanico R2-D2. Mentre R2 e il droide protocollare C-3PO contattavano Kenobi e, insieme a Luke Skywalker, lasciavano il pianeta sul Millennium Falcon di Han Solo e Chewbacca, l'Impero fece sfoggio della potenza della Morte Nera distruggendo il pianeta Alderaan. Poco prima, Palpatine aveva disciolto il Senato Imperiale, accumulando tutto il potere nelle proprie mani.

La Principessa fu liberata, ma la Morte Nera, al comando del Gran Moff Tarkin e del Signore Oscuro dei Sith e apprendista dell'Imperatore, Darth Vader, scoprì l'ubicazione della base ribelle segreta su Yavin 4. Mentre la Morte Nera tentava di avvicinarsi al pianeta, i Ribelli combatterono coraggiosamente la difficile Battaglia di Yavin: alla fine, Skywalker riuscì a sparare il colpo e distrusse la Morte Nera, concedendo ai Ribelli questa fondamentale vittoria. Questa fu la battaglia che cambio radicalmente le sorti della Galassia.

Ripercussioni imperiali

Nel periodo successivo alla Battaglia di Yavin, l'Impero scatenò una campagna di ripercussioni in tutta la Galassia per impedire all'Alleanza di approfittare della vittoria. Innanzitutto, per i Ribelli restava un problema fondamentale: l'Impero conosceva l'ubicazione della loro base. Gran parte dell'Alto Comando venne fatto evacuare, ma Yavin 4 fu posta sotto assedio e, infine, soggiogata. Lord Vader fece qui sfoggio del nuovo Super Star Destroyer imperiale: l'Executor.

A seguito di un diversivo nell'ammasso di Vorrik, Ackbar fu promosso da Mon Mothma Comandante Supremo della Flotta e incaricato di riorganizzare la Flotta dell'Alleanza su un criterio di maggiore compattezza. Le azioni di Ackbar avrebbero permesso ai Ribelli di dotarsi di una flotta degna di questo nome e in grado di combattere l'Impero con efficienza.

La morsa dell'Impero sulla Galassia si fece più stretta: tentativi di ribellione su molti pianeti, fra cui Reytha, Zaloriis e Ralltiir, vennero stroncati con la forza. In questo periodo l'Alleanza — che nel frattempo aveva fondato la Base Echo sul pianeta Hoth — creò la Squadriglia Rogue sotto il comando di Luke Skywalker per colpire punti imperiali di particolare interesse. La squadriglia ebbe un lungo contenzioso con il Moff Kohl Seerdon finché quest'ultimo non venne sconfitto.

In questo periodo l'Impero finanziò il Progetto Soldato Oscuro del Generale Rom Mohc per creare un nuovo tipo di soldati perfettamente efficienti che sarebbero stati poi utilizzati per schiacciare la Ribellione una volta per tutte. I soldati oscuri attaccarono con successo diverse postazioni ribelli prima che l'Alleanza inviasse i mercenari Kyle Katarn e Jan Ors a distruggere il Progetto. I due si infiltrarono a bordo della nave del Generale Mohc, l'Arc Hammer, e la distrussero dopo avere ucciso Mohc stesso; lo spreco di tante energie e risorse portò Palpatine a cancellare definitivamente il Progetto.

L'Imperatore creò una taskforce speciale sotto il comando di Darth Vader denominata Squadrone della Morte per dare la caccia alla nuova base ribelle. Dopo molte ricerche infruttuose, finalmente lo Squadrone riuscì a scoprire della Base Echo e lanciò un attacco contro Hoth. La Battaglia di Hoth — che fu uno degli scontri più impotanti dell'intero conflitto — vide una cocente sconfitta della Ribellione. In particolare, a seguito della battaglia Vader riuscì a catturare Han Solo, che fu poi congelato nella carbonite e inviato in dono al signore del crimine Jabba Desilijic Tiure.

Dominio dell'Impero

La vittoria imperiale nella Battaglia di Hoth costrinse l'Alleanza a sparpagliarsi e permise all'Impero di recuperare totalmente il vantaggio perduto. Numerosi pianeti che avevano osato alzare la testa vennero rimessi in riga e l'Impero ebbe modo di risolvere alcuni disordini interni, in particolare mettendo fine alla ultra-trentennale Guerra Civile Sepana e consolidando il controllo dei pianeti già sottomessi. In ogni caso, l'Alleanza riuscì ad ottenere qualche sparuta vittoria, in particolare con la distruzione della Taskforce Vengeance.

In questo periodo, il "Principe Nero" Xizor, capo del Sole Nero, avviò un proprio complotto per eliminare Darth Vader e prendere il suo posto a fianco dell'Imperatore. Il piano in particolare consisteva nell'assassinio di Luke Skywalker, che invece Vader voleva catturare vivo per introdurlo nelle vie del lato oscuro della Forza. Il contenzioso alla fine si concluse con la morte di Xizor per mano di Vader; in ogni caso, tale conflitto intestino fu particolarmente importante perché, su consiglio del Principe Nero, l'Imperatore concesse ai Ribelli di acquisire i piani della seconda Morte Nera che stava venendo costruita su Endor al fine di tendere loro una trappola.

Nello stesso anno l'Impero fu anche travolto da una guerra intestina contro il Grand'Ammiraglio Demetrius Zaarin, che aveva tentato di usurpare l'Imperatore. Zaarin venne infine sconfitto dall'allora Vice Ammiraglio Thrawn, ma con ciò l'Impero perse anche l'importante tecnologia degli innovativi TIE Defender.

Frattanto per i Ribelli era imperativo liberare Han Solo. Leia Organa, Lando Calrissian, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO si infiltrarono nel Palazzo di Jabba su Tatooine e vennero successivamente raggiunti da Luke Skywalker. Essi liberarono Solo dalla carbonite, ma Jabba decise di giustiziarli gettandoli nel pozzo di Carkoon. Nella battaglia che ne seguì, i Ribelli riuscirono a uccidere Jabba e a fuggire da Tatooine.

La Battaglia di Endor

L'Imperatore Palpatine aveva fatto segretamente sapere ai Ribelli che stava supervisionando la costruzione di una seconda e più potente Morte Nera: questo, a suo avviso, avrebbe costretto i Ribelli a sfruttare l'occasione e ad attaccare Endor, il pianeta dove si trovavano i cantieri. A questo punto, avrebbe teso loro una trappola e portato al lato oscuro Luke Skywalker, l'ultimo Jedi rimasto. Nei piani dell'Imperatore, questa battaglia avrebbe visto la distruzione totale dell'Alleanza.

Dapprima le sorti della Battaglia di Endor videro l'Impero primeggiare, sia nello spazio che sul pianeta, ma successivamente le sorti si capovolsero: Vader, redento, uccise l'Imperatore per poi morire a sua volta; grazie agli sforzi combinati di soldati ribelli ed Ewok, lo scudo della Morte Nera fu disattivato, e Wedge Antilles e Lando Calrissian poterono colpire il generatore centrale, distruggendo la stazione.

La Battaglia di Endor fu la battaglia che capovolse le sorti del conflitto. A seguito della battaglia, infatti, ondate di rivolte investirono tutto l'Impero, mentre i Ribelli potevano giustamente festeggiare la grande vittoria.

Sorge la Nuova Repubblica

L'Impero era senza dubbio sconfitto, ma non distrutto. Molti alti ufficiali si staccarono dal governo centrale e divennero signori della guerra, ma Coruscant era ancora saldamente nelle mani dell'Impero, controllata prima dal Gran Vizir Sate Pestage, quindi da un Tribunale Imperiale diretto dal Generale Paltr Carvin e poi dall'ambiziosa Direttrice dei Servizi Segreti Ysanne Isard. La disorganizzazione delle forze armate e la divisione interna della Cerchia Stretta dell'Imperatore però impedì loro di lanciare un qualsivoglia contrattacco, rimanendo sostanzialmente in balia degli eventi.

L'Alleanza Ribelle comprese che non poteva restare un movimento di resistenza ma che doveva evolversi. Pochi giorni dopo Endor si costituì in un governo civile di tutto rispetto, l'Alleanza dei Pianeti Liberi, che appena un mese dopo si evolse nell'obiettivo tanto ambito: la Nuova Repubblica. In questo periodo, i "Ribelli" (come venivano ancora chiamati) si espansero notevolmente: molti pianeti si unirono spontaneamente al nuovo governo, mentre gli sforzi diplomatici di molti funzionari repubblicani, prima fra tutti Leia Organa, fecero il resto.

Con la Tregua di Bakura, per esempio, l'allora Alleanza dei Pianeti Liberi riuscì a sconfiggere gli Ssi-ruuvi e a scacciare l'Impero, ottenendo l'appoggio di Bakura. La Flotta, sotto il comando dell'Ammiraglio Ackbar, lanciò una serie di attacchi contro i mondi chiave dell'Impero. Poco dopo la nascita della Nuova Repubblica, Ackbar, Han Solo e Chewbacca diressero la Liberazione di Kashyyyk, quindi Ackbar lanciò un poderoso attacco contro i Mondi del Nucleo.

Nel 6 ABY, Ackbar ritenne la Repubblica pronta ad ardire la presa di Coruscant. Dopo avere liberato diversi pianeti circostanti, Ackbar inviò la Squadriglia Rogue ad abbattere gli scudi deflettori del pianeta. A missione riuscita, la flotta repubblicana uscì dall'iperspazio e scatenò la battaglia che sarebbe terminata con la liberazione del pianeta. Finalmente, la Nuova Repubblica poteva trasferirsi sulla capitale galattica, in un gesto simbolico che indicava il declino oramai inesorabile dell'Impero.

Un anno dopo, l'istituzione del Senato della Nuova Repubblica e l'adozione della Carta Comune rappresentarono la vera fondazione del nuovo governo come potenza dominante nella Galassia.

Lotta ai signori della guerra

Senza nessun Impero centralizzato a combatterla, la Nuova Repubblica poté concentrarsi nella lotta ai signori della guerra. Uno in particolare, l'Ammiraglio Zsinj, aveva creato un vastissimo impero nell'Orlo Esterno.

Prima di affrontare Zsinj, però, la Repubblica dovette chiudere i conti con Ysanne Isard, che era fuggita da Coruscant e aveva preso il potere su Thyferra, rendendosi così capo di un pianeta neutrale e quindi teoricamente non attaccabile. Ben presto però ripresero le ostilità in quella che divenne nota come Guerra del Bacta; la Battaglia di Thyferra segnò la sconfitta definitiva di Isard.

La Guerra del Bacta e la distrazione della Repubblica permisero a Zsinj di accumulare forze a sufficienza per minacciare tanto il nuovo governo quanto i resti dell'autorità imperiale costituita. In una campagna militare in cui Repubblica e Impero si trovarono ironicamente fianco a fianco, Zsinj venne sconfitto a fatica durante la Battaglia di Dathomir. Il suo impero venne assorbito da altri signori della guerra, che tuttavia non erano forti come l'Ammiraglio e vennero presto dispersi dalla Repubblica, anche se a grave prezzo per quest'ultima. Punto molto importante dell'avanzata repubblicana fu la presa di Kuat e dei suoi preziosissimi cantieri navali.

Entrò il 9 ABY, la Nuova Repubblica controllava tre quarti della Galassia.

Il primo tentativo di riunificazione dell'Impero – conteso fra i vari signori della guerra – fu portato dal Grand'Ammiraglio Thrawn, il quale riunì gran parte della Flotta Imperiale e riconquistò diversi pianeti perduti. Era oramai ad un passo dallo schiacciare la Nuova Repubblica quando fu tradito dalle sue guardie del corpo Noghri, portate da Leia alla causa della Repubblica. Morto Thrawn, al resto degli ufficiali al suo servizio non restò che ritirarsi. Fu così che, dopo un anno di vittorie, ebbe fine la Campagna di Thrawn.

Successivamente, l'Imperatore Palpatine si rivelò risorto in un clone e scatenò le sue forze contro la Galassia in un'operazione di terrore nota come Operazione Mano Ombra. Egli si circondò di Jedi Oscuri e contrastò il nascente Nuovo Ordine Jedi che Luke Skywalker stava cercando di creare. Tuttavia, l'Imperatore venne tradito da Carnor Jax, il quale sabotò i suoi cloni. Quando tentò di reincarnarsi nel giovane corpo di Anakin Solo, Palpatine fu definitivamente eliminato dal vecchio Cavaliere Jedi [[Empatojayos Brand[[. La morte dell'Imperatore risorto permise alla Nuova Repubblica di riconquistare i territori perduti.

Carnor Jax fondò un Consiglio Imperiale ad interim. I disaccordi interni e la lotta contro l'ex-Guardia Reale Kir Kanos, portarono il Consiglio all'impotenza e lasciarono la [Nuova Repubblica]] libera di assorbire sempre più pianeti.

L'Impero venne riunificato (per gran parte) dall' Ammiraglio Daala, nel 12 ABY. Ma anche lei fallì nei suoi propositi per distruggere la Repubblica e affidò il comando all'Ammiraglio Pellaeon. Assunto il controllo della Flotta Imperiale (e di fatto anche dell'Impero stesso), Pellaeon riuscì a lanciare una campagna militare di successo e a riconquistare numerosi pianeti. Tuttavia, la Repubblica si riprese rapidamente e riuscì a combattere l'anziano Ammiraglio; il conflitto si tramutò in una guerra di posizione.

Mentre la Nuova Repubblica combatteva i Resti dell'Impero, dovette fronteggiare anche altre minacce. Dapprima, i Jedi dovettero fare i conti con Jerec ed i suoi Jedi Oscuri; quindi, Repubblica e Jedi combatterono i tentativi dell' Impero Rinato di organizzare un esercito addestrato nel lato oscuro della Forza capace di controbilanciare i nuovi alfieri del lato chiaro.

Inoltre, la Nuova Repubblica dovette affrontare anche varie crisi interne, fra cui la Prima Insurrezione Corelliana. Alla minaccia imperiale si aggiunsero più volte altri pericoli esterni, come gli Yevetha e gli Ssi-ruuk.

Sette anni dopo, Pellaeon, nominato Grand'Ammiraglio dal Consiglio dei Moff, e il Capo di Stato Ponc Gavrisom, si incontrarono sul pianeta-fortezza Bastion, dove siglarono il Trattato Pellaeon-Gavrisom: per la prima volta dopo decenni, Repubblica e Impero si riconoscevano reciprocamente. Aveva così fine la ventennale Guerra Civile Galattica.

Battaglie principali

Guerre combatutte nell'ambito della Guerra Civile Galattica