Guerre dei Cloni

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Guerre dei Cloni
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Inizio

Battaglia di Geonosis, 22 anni prima della Battaglia di Yavin

Fine

Missione su Mustafar, 19 anni prima della Battaglia di Yavin

Luogo

La galassia

Esito
Battaglie principali
Schieramenti


Comandanti


Le Guerre dei Cloni furono un sanguinoso conflitto che avvenne 22 anni prima della Battaglia di Yavin fra la Repubblica Galattica e la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, un'organizzazione secessionista guidata dal Conte Dooku. Le Guerre dei Cloni furono manipolate e sfruttate dal Cancelliere Supremo Sheev Palpatine che, dopo aver indebolito entrambe le fazioni, al termine della guerra si autoproclamò Imperatore Galattico e massacrò sia l'Ordine Jedi che il Consiglio Separatista, dando così vita all'Impero Galattico.

Storia

Battaglia di Geonosis

Freccia main.png Voce principale: Crisi Separatista
Freccia main.png Voce principale: Battaglia di Geonosis

La causa scatenante della guerra fu il primo scontro armato fra la Grande Armata della Repubblica e i Separatisti, avvenuto nella Battaglia di Geonosis, ma nei fatti la guerra ha radici ben più profonde. Fu architettata ad arte da Darth Sidious, nella persona pubblica di Sheev Palpatine, tramite il suo nuovo apprendista Darth Tyranus, in verità il Conte Dooku, essenzialmente per distruggere la Repubblica e i Jedi e spianare la strada al proprio dominio personale della galassia.

La nascita del Movimento Separatista, poi Confederazione dei Sistemi Indipendenti, ideato dal Conte Dooku per pilotare il malcontento nella Repubblica verso la secessione, permise al Cancelliere Supremo Sheev Palpatine di restare in carica ben oltre la scadenza del suo mandato e di preparare la politica repubblicana per la guerra. Quando infine si giunse alla Battaglia di Geonosis, essa non fu che un chiaro risultato delle macchinazioni di Darth Sidious.

Dopo l'arresto di Padmé Amidala, Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi su Geonosis, il Senato Galattico dotò Palpatine dei poteri militari d'emergenza, con i quali egli ordinò la fondazione della Grande Armata della Repubblica. Al contempo, l'Alto Consiglio Jedi entrò in guerra ed i Jedi ottennero importanti incarichi di direzione, divenendo generali e comandanti dei cloni. A seguito della Battaglia di Geonosis, la guerra dilagò per tutta la galassia.

Battaglia di Christophsis

Freccia main.png Voce principale: Battaglia di Christophsis
Anakin e Obi-Wan affrontano Asajj Ventress su Christophsis.
Tempo dopo la Battaglia di Geonosis, il pianeta Christophsis fu invaso dai Separatisti sotto la guida dell'Ammiraglio Trench. Così, i Jedi Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi furono incaricati di guidare le forze di difesa della Repubblica, assieme al Comandante Cody e al Capitano Rex. Dopo aver organizzato le prime difese e subito i primi attacchi nemici, apparve evidente che vi era una spia fra le truppe che inviava informazioni ai Separatisti. Per cercare di scoprire l'identità del traditore, Anakin e Obi-Wan oltrepassarono le linee nemiche e furono attaccati da Asajj Ventress, dalla quale però riuscirono a fuggire. Tornati alla base, i Jedi scoprirono che Rex e Cody avevano trovato la spia: si trattava del clone Slick, sicuro in questo modo di liberare i cloni dalla schiavitù, non rendendosi conto che era solo riuscito a mettere in pericolo le vite dei suoi fratelli.

Nella battaglia successiva, le forze della Repubblica riuscirono a respingere la prima ondata di droidi, ma presto ne avanzò una seconda, costringendo Obi-Wan e Cody ad attirare l'attenzione dei droidi, mentre Anakin, Rex e la Compagnia Torrent si occupavano dei tri-droidi. In questo modo le forze del generale Worm Loathsom furono costrette a ritirarsi. In quel momento arrivò uno shuttle con a bordo una giovane Jedi di nome Ahsoka Tano, la quale portava un messaggio dal Consiglio Jedi: fare immediatamente ritorno a Coruscant. Sfortunatamente, Loathsom aveva attivato uno scudo deflettore dentro al quale avanzavano le sue armate. Anakin e Ahsoka tuttavia riuscirono a infiltrarsi fra le linee nemiche e a disattivare lo scudo, permettendo alla Repubblica di infliggere una pesante sconfitta alla Confederazione.

Battaglia di Ryloth

Freccia main.png Voce principale: Battaglia di Ryloth

In seguito, sul pianeta Ryloth scoppiò un violento conflitto fra la Repubblica Galattica, alleatasi col Movimento Ryloth Libero, contro l'Esercito Droide Separatista della Confederazione. La battaglia si concluse con la vittoria della Repubblica e la liberazione del pianeta dopo la riconquista della città capitale di Lessu.

L'inseguimento della Malevolence

Quando Dooku diede a Grievous il comando della nuova arma segreta della Confederazione, l'incrociatore pesante di classe Subjugator denominato Malevolence, questi iniziò a sferrare attacchi a sorpresa che non lasciavano sopravvissuti. La Malevolence fu fermata dallo Squadrone Ombra guidato dal Generale Skywalker, che riuscì a disabilitare la nave e la sua iperguida. Così la nave fu abbordata dai Jedi che, mentre il Generale Grievous scappava, dirottarono il computer di navigazione per farla schiantare su una luna.

Battaglia di Kamino

Freccia main.png Voce principale: Battaglia di Kamino

Settimane dopo la perdita della Malevolence, Grievous lanciò un'invasione per distruggere il pianeta Kamino e i suoi laboratori di clonazione. Asajj Ventress si recò sul posto per agire da spia ed aprire la strada all'invasione. Per assicurarsi l'elemento sorpresa, Grievous inviò anche due navi cariche di droidi commando per assediare l'avamposto repubblicano di Rishi. I commando ebbero successo ma alcuni sopravvissuti della base riuscirono ad allertare la Repubblica, costringendo le forze di Grievous a ritirarsi.

Nonostante il contrattempo, Grievous e Ventress continuarono con il loro piano qualche tempo dopo. Mentre Grievous sferrò l'attacco alle forze repubblicane in difesa dello spazio di Kamino, Ventress guidò i droidi Aqua all'attacco di Tipoca City. Tuttavia, sia Ventress che Grievous furono respinti e costretti alla ritirata definitiva.

Le ultime campagne

Freccia main.png Voce principale: Battaglia di Coruscant
Freccia main.png Voce principale: Battaglia di Utapau
Freccia main.png Voce principale: Battaglia di Kashyyyk

Quando sembrava che i Separatisti non avessero più la forza di opporsi concretamente alla Repubblica, essi lanciarono un temerario attacco contro Coruscant, rapendo Sheev Palpatine stesso. Ne seguì una tremenda battaglia, che vide coinvolta la maggior parte sia della flotta repubblicana che di quella confederata. Alla fine, però, si rivelò una nuova vittoria decisiva per la Repubblica, in quanto Anakin Skywalker, recuperando il Cancelliere, riuscì ad uccidere Dooku, e l’ammiraglia di Grievous, l’Invisibile Hand, venne distrutta.

La guerra era ormai finita: la Repubblica lanciò un attacco contro Utapau per catturare Grievous, mentre su Kashyyyk si combatteva contro una delle ultime armate consistenti dei Separatisti.

Fine del conflitto

Vader "liquida" il Consiglio Separatista.
Fu proprio quando la vittoria arrise alla Repubblica, che da Coruscant venne emanato l’Ordine 66, un’ordinanza del Cancelliere Supremo elaborata in previsione di una possibile ribellione dei Jedi. Subito, i soldati clone assassinarono i loro comandanti e solo pochissimi riuscirono a sopravvivere. Palpatine si rivelò essere Darth Sidious, il Signore Oscuro dei Sith, e prese Anakin Skywalker come suo apprendista, ribattezzandolo Darth Vader.

Mentre aveva inizio la Purga Jedi, Darth Vader si recò su Mustafar, dove massacrò i restanti leader separatisti e ordinò la smobilitazione generale delle forze armate separatiste. In tutta la Repubblica, oramai divenuta Impero Galattico, si celebrò la fine della guerra con grandi festeggiamenti. Se terminava la notte burrascosa delle Guerre dei Cloni, aveva però inizio l’incubo della tirannia dell’Impero Galattico.

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This is Secura, reporting for duty...

(LAVORI IN CORSO)

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