Harbinger

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Questa voce riguarda l'incrociatore di classe Hammerhead con questo nome. Forse stavi cercando un altro uso del nome.
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
Harbinger 2.jpg
Harbinger
Note di fabbricazione
Modello

Incrociatore di classe Hammerhead

Note tecniche
Unità motrici

Motori ionici

Dotazione

3 gruppi d'assalto

Equipaggio

>56

Utilizzo
Ruoli

trasporto truppe

Epoche

Era della Vecchia Repubblica

Distruzione

3.951 BBY, Peragus II

Presente a

Battaglia di Peragus II

Affiliazione
Flotta di appartenenza

Flotta Repubblicana

Proprietari noti

Darth Sion

LHarbinger era un incrociatore di classe Hammerhead della Repubblica Galattica, che prestò servizio durante la Guerra Civile Jedi e nel periodo immediatamente successivo.

Storia

Un misterioso ordine

Dopo la fine della Guerra Civile, l'Harbinger fu assegnato al pattugliamento di diverse regioni della Repubblica. Nel 3.951 BBY fu assegnato alla guarnigione di Onderon, dove stavano verificandosi disordini (il Generale Vaklu stava infatti fomentando un movimento separatista). In rotta verso il pianeta, però, l'incrociatore ricevette una trasmissione dall'Ammiraglio Carth Onasi, il quale gli intimò di cambiare rotta e dirigersi verso l'Orlo Esterno.

Nonostante lo stupore dell'ufficiale in comando dell'Harbinger per questo ordine insolito, ai confini dello spazio repubblicano l'incrociatore trovò e raccolse l'Esule Jedi, la quale chiese di essere scortata a Telos IV. L'Harbinger si mise così in rotta verso il pianeta.

L'attacco

Dirigendosi verso Telos, l'Harbinger ricevette una richiesta d'aiuto da un vascello nelle vicinanze e il Capitano contattò Onasi per chiedere il permesso di accorrere in suo aiuto. L'Ammiraglio, riconoscendo il vascello come l'Ebon Hawk — la nave di Revan — acconsentì. Giunta sul posto, l'Harbinger si trovò davanti l'Ebon Hawk sotto attacco da parte di un incrociatore Sith. L'incrociatore repubblicano abbordò quello Sith ed inviò a bordo tre gruppi d'attacco, che trovarono la nave completamente vuota ad eccezione di un corpo talmente sfigurato e lacerato che non riuscirono a determinare se fosse vivo o morto: Darth Sion. L'equipe medica dell'Harbinger lo prese a bordo in una cisterna di kolto; in ultimo, il vascello raccolse l'Ebon Hawk, trovandovi a bordo Kreia, e ripartì. Sconosciuto a tutti era il fatto che, nascosti grazie ai loro dispositivi stealth, si erano infiltrate a bordo decine e decine di Assassini Sith.

Le cose cominciarono rapidamente a farsi strane: numerosi soldati scomparvero senza lasciare traccia e altri, pur da soli, si sentirono "osservati". Per di più, HK-50, il droide assassino assegnato alla protezione dell'Esule ma in realtà al soldo del signore del crimine Goto, sabotò i dispositivi di comunicazione dell'Harbinger. Kreia riuscì a salire a bordo del vascello repubblicano e a portare l'Esule sull'Ebon Hawk appena in tempo: poco dopo, infatti, Sion si svegliò e, insieme ai suoi Assassini, massacrò l'equipaggio, mentre l'Ebon Hawk fuggiva.

L'Harbinger attacca l'Ebon Hawk a Peragus.

Inseguimento

L'Harbinger riuscì ad inseguire Kreia e l'Esule fino alla stazione mineraria di Peragus II. Qui, i due ed un altro che si unì a loro, Atton Rand, progettarono di infiltrarsi a bordo dell'incrociatore, rubare il navicomputer e tornare all'interno della stazione, dove avrebbero preso l'Ebon Hawk e sarebbero fuggiti. Per fare ciò, dovettero aprirsi la strada fra numerosi Assassini Sith e Kreia dovette anche affrontare lo stesso Sion, che le mozzò una mano. Alla fine, però, il gruppo riuscì a fuggire; l'Harbinger si lanciò all'inseguimento, sparando all'impazzata. I suoi colpi centrarono però il campo di asteroidi, innestando una reazione chimica a catena che annientò l'intero campo, la stazione ed il pianeta stesso. L'Harbinger venne investita a sua volta dall'esplosione e solo Sion riuscì a sfuggirne.

Presente in

Fonti