Hoth (Jedi)

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
Hothjedi 1.jpg
Hoth
Informazioni biografiche
Morte

1.000 BBY, Ruusan

Descrizone fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschio

Capelli 

Nero-grigi

Occhi 

Marroni

Equipaggiamento
Spada laser

Lama singola blu

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era della Vecchia Repubblica

Affiliazione
Apprendisti noti

Johun Othone

"Sognavo che avrei sconfitto il lato oscuro da solo, che avrei fatto la differenza, cambiato la Galassia... ma è stata la Galassia che ha cambiato me."
―Hoth[fonte]

Hoth fu un potente Maestro Jedi e Signore dei Jedi nell'ultima fase delle Nuove Guerre Sith. Le sue capacità militari lo portarono a ottenere una serie di vittorie contro la Confraternita dell'Oscurità di Kaan, che infine affrontò, dopo avere assemblato l'Armata della Luce, sul pianeta Ruusan per la battaglia finale.

Biografia

Comandante della Repubblica

"Non si potrebbe chiedere un uomo migliore per dirigere lo sforzo bellico della Repubblica."
―Comandante repubblicano[fonte]

Hoth venne addestrato dall'Ordine Jedi fin da bambino; trovandosi nel caos dell'Età Oscura della Repubblica, Hoth sognava di riuscire finalmente a sconfiggere i Sith anche da solo, se necessario. Ciò lo portò ad un rapido addestramento presso il Tempio Jedi di Coruscant che gli permise di ottenere il rango di Maestro e di addestrare svariati allievi.

Quando infine venne chiamato dalla guerra, Hoth scese in campo come valoroso Generale Jedi e le sue capacità in combattimento, unite ad un acume strategico senza pari, gli permisero di scalare i ranghi e di ottenere ben presto il comando delle Forze Armate della Repubblica, che egli guidò in efficienza e freddezza, raccogliendo tutte le risorse disponibili per respingere la Confraternita in avanzata.

Al fine di respingere le forze di Kaan, la sua nemesi, Hoth si lanciò in una serie di offensive militari che gli permisero di scacciare i nemici dalla zona di spazio nota come Mantello dei Sith e da numerosi altri mondi, anche se ben presto i Jedi si trovarono in scarsità di risorse e uomini. I Sith contrattaccarono e recuperarono rapidamente posizioni, mentre Hoth si trovò costretto a reclutare persino i bambini.

Hoth si confronta con Kaan.

La Battaglia di Ruusan

"Per scacciare l'oscurità, sembra, la luce dovrà perire con essa!"
―Hoth[fonte]

Intenzionato a mettere fine alla minaccia dei Sith una volta per tutte, Hoth diede vita all'Armata della Luce e occupò il pianeta Ruusan, sperando di attirarvi tutti i Signori Oscuri dei Sith, portandoli via dai Mondi del Nucleo e ottenendo la speranza di distruggerli in un sol colpo. Kaan, come previsto, abboccò, a sua volta deciso a spazzare via i Jedi.

La Battaglia di Ruusan divenne ben presto un estenuante scontro di posizione che stremò gli stessi Jedi. Non tutti, inoltre, avevano risposto all'appello di Hoth, ritenendolo impegnato in una guerra personale con Kaan, e gli stessi sotto il suo comando diminuivano costantemente. Mentre la sua stessa fermezza spirituale veniva messa a dura prova dalle fatiche del conflitto, Hoth trovò un valente consigliere nella persona del Maestro Pernicar. Hoth fu infine costretto ad accettare l'aiuto del suo rivale, Valenthyne Farfalla, il quale gli chiese di resistere mentre si recava a raccogliere rinforzi; per adempiere a ciò, Hoth abbandonò il combattimento aperto privilegiando la guerra di guerriglia.

La morte di Pernicar in una delle schermaglie e le tattiche più aggressive dei Sith dovute all'arrivo di Darth Bane non fecero che indebolire la risolutezza di Hoth, il quale arrivò perfino a rifiutare l'aiuto di Farfalla. Quando i Signori Oscuri attaccarono in forze, però, solo l'intervento dei Cavalieri di Farfalla permise ai Jedi di vincere la battaglia; colpito dal suo rivale e ricordando i consigli di Pernicar, il quale peraltro gli apparve in sogno per ricordargli di mantenersi fedele alla Forza, Hoth fece pace con Farfalla ed i due unirono le forze contro i Sith.

Disperato, Kaan si era rifugiato nelle grotte con i suoi Signori Oscuri, meditando di usare la bomba di pensiero. Conoscendo la devastazione che quel potere avrebbe portato, Hoth e altri cento Jedi decisero di sacrificarsi come diversivo mentre gli altri, guidati da Farfalla, sfuggivano alla devastazione.

Così fu, infatti: Kaan scatenò la propria bomba, distruggendo tanto la Confraternita quanto i Jedi e Hoth, i cui spiriti vennero intrappolati nelle caverne.

Retaggio

"Vieni... la storia attende."
―Hoth[fonte]

Mentre Farfalla assunse il comando dei Jedi e li ricondusse alla Repubblica, lo spirito di Hoth e delle altre vittime della bomba di pensiero rimasero intrappolate nel luogo che divenne noto come Valle dei Jedi, costruita proprio dal suo Padawan, Johun Othone. Lì sarebbero rimasti per mille anni, finché Kyle Katarn non riuscì a liberarli, dopo avere sconfitto il Jedi Oscuro Jerec.


Presente in

Fonti