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IG-88

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Ig88 1.jpg
IG-88
Dati di fabbricazione
Pianeta di fabbricazione

Laboratori Holowan

Data di creazione

11 BBY

Creatore

Progetto Phlutdroid

Produttore

Laboratori Holowan

Serie

Serie IG

Modello

Droide da combattimento IG-88

Classe

Droide assassino/droide da battaglia

Dati tecnici
Altezza

2 mt.

Sesso

Programmazione maschile

Colore dei sensori

Rosso

Armi
Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione

Armata Droide di IG-88

IG-88 era una linea di droidi assassini progettata dai Laboratori Holowan. La linea IG-88 era un derivato dei droidi Guardia Magna IG-100 usati come guardie del corpo del Generale Grievous e dai droidi lancieri IG usati da Durge durante le Guerre dei Cloni. IG-88 divenne in seguito uno dei più letali cacciatori di taglie della galassia. Tuttavia, il ruolo di cacciatore era solo una copertura per il suo grande piano: la Rivoluzione Droide.

Biografia

Molti dei sentimenti anti-droidi esistenti nella galassia erano frutto d’ingiustificato bigottismo, ma anche i più convinti attivisti pro-droidi avrebbero trovato duro dover difendere droidi che impugnavano armi. La memoria delle armate robotiche della Confederazione dei Sistemi Indipendenti era ancora troppo fresca nella memoria collettiva ed aveva da tempo lastricato la via ad una legislazione che eventualmente eliminasse la possibilità del risorgere di tali spaventose forze d’attacco; tuttavia, reliquie di quella epoca passata ancora esistevano ed il droide da battaglia dalle scalfita corazzatura cromata conosciuto con il nome di IG-88 era una di queste. Si trattava di un alto droide dalle forme sottili e dalla testa cilindrica, pesantemente armato con un arsenale che includeva getti di gas mortali, lanciafiamme, uno storditore sonico, un cannone a impulsi ed un lancia-proiettili inibitori neurali; IG-88 (o perlomeno, una delle sue incarnazioni) svolgeva il lavoro di cacciatore di taglie, e fu in questa veste che rispose alla chiamata di Darth Vader per la cattura del Millennium Falcon, durante gli eventi concomitanti all’esplosione della Battaglia di Hoth.

IG-88 impegnato in combattimento.
Gli scienziati dei Laboratori Holowan non avrebbero potuto essere più ingenui e poco lungimiranti quando, nella creazione di IG-88 in seno al progetto PluthDroid sotto l’auspicio del supervisore Imperiale Gurdun, barattarono la sicurezza con l’ambizione; nel giro di pochi secondi dalla sua attivazione, questo primo esponente di una nuova generazione di droidi da combattimento divenne senziente ed in preda ad una follia sanguinaria uccise i suoi creatori.

Immediatamente dopo il massacro, scaricò copie della sua coscienza cibernetica in tre ’cloni’ meccanici, pronto a disseminare il suo marchio di devastazione nell’intera galassia. Le quattro creature robotiche vennero identificate da suffissi alfabetici: IG-88A, B, C e D condividevano una fredda e calcolatrice coscienza rivolta alla distruzione ed alla dominazione.

Nel periodo dell’ascesa Imperiale, IG-88 fu assunto da Zatec-Cha, il malvagio visir di Tammuz-an, i cui agenti avevano causato la cancellazione della memoria del legittimo erede al trono del pianeta, Mon Julpa, e inviato l’immemore principe al mondo minerario di Tyne's Horky; incapaci di trovare lo scettro reale di Mon Julpa, un artefatto necessario per ratificare l’ascesa al trono, Zatec-Cha incaricò IG-88 di rintracciare il perduto principe e con lui lo scettro. IG-88 riuscì a portare a compimento questa missione con successo, tuttavia il piano del Gran Visir in ultima istanza fallì, grazie anche all’intervento dei due più famosi droidi della galassia conosciuta, R2-D2 e C-3PO.

Lo scopo finale nella visione di conquista degli IG-88 era nulla di meno che la galassia, clandestinamente IG-88A prese il controllo dell’immensa fabbrica di droidi esistente su Mechis III e segretamente modificò la programmazione di ogni droide prodotto dalla prodigiosa installazione industriale; IG-88A voleva assicurarsi di avere una legione di segreti esecutori già pronti per quando sarebbe giunto il momento di lanciare la sua insurrezione. Per distogliere l’attenzione dal piano principale IG-88B divenne un cacciatore di taglie, ed all’epoca in cui decise di unirsi alla ricerca di Han Solo per conto di Darth Vader era già assurto al rango di cacciatore leggendario, avendo ucciso oltre centocinquanta viventi ed avendo un mandato di "smantellamento a vista" in oltre quaranta sistemi. Le unità di elaborazione degli IG-88 ipotizzarono che Boba Fett fosse il cacciatore con più probabilità di catturare Han Solo, così piuttosto che consumare energie in una caccia dall’esito scontato decise di intercettare Fett subito dopo la cattura del contrabbandiere; seguito il mandaloriano fino a Cloud City ne fu però sopraffatto, Boba Fett ridusse in pezzi il droide in camera di fusione della città fluttuante, lasciando la sua carcassa agli Ugnaught per la raccolta delle parti riciclabili.

IG-88.
Il confronto fra l’ultimo dei mandaloriani e gli IG-88 non era ancora terminato, IG-88C attese Fett in orbita attorno a Tatooine a bordo della sua navetta modificata IG-2000, ordinandogli all’arrivo di consegnare il prigioniero se avesse voluto evitare l’annientamento; il suo piano non ebbe più successo di quello di IG-88B, Boba riuscì a disimpegnare la sua navetta dall’arco di fuoco di quella nemica ed a eliminare l’IG-2000, ponendo fine alla vita artificiale di un altro dei quattro letali ’gemelli’.

Distrutta l’unità D da Dash Rendar sul pianeta Ord Mantell, solo IG-88A rimaneva a minacciare la pace della galassia con i suoi piani di conquista, il cui successivo passo fu quello di creare un nucleo informatico per stazione da battaglia e riversarvi dentro la propria coscienza, riuscendo a disporne l’impiego a bordo della più potente fra quante fossero state mai realizzate: IG-88 divenne in tal modo la mente della seconda Morte Nera. Ormai sicuro della riuscita delle sue lunghe macchinazioni, IG-88A era pronto ad attivare i cospiratori meccanici che negli anni aveva distribuito fino ai più sperduti recessi della galassia, quando la stazione da battaglia venne distrutta durante la Battaglia di Endor. Né Lando CalrissianWedge Antilles erano in grado di sapere che distruggendo la Morte Nera avevano non solo salvato la galassia dall’Impero, ma al contempo da IG-88. Sebbene il regno del terrore di IG-88 fosse giunto alla fine, almeno un ultimo corpo senza vita ne rimaneva, quello originariamente appartenuto a IG-88A, che venne in seguito riprogrammato da una fazione ignota per svolgere incarichi di protezione personale ed assegnato in tale veste a individui come Barpotomous Drebble e Tyko Thul.

Presente in

Presenze non canoniche

Fonti

File:IG88 4.jpg
IG-88 in una delle sue prime apparizioni.

Collegamenti esterni