Impero Galattico

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Palpatine 11.jpg

La Morte Nera sarà completata entro i tempi previsti...

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
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Impero Galattico
Informazioni politiche
Tipo di governo

Monarchia costituzionale totalitaria

Costituzione

Carta Imperiale

Capo di Stato

Imperatore Galattico

Capo del Governo

Gran Vizir

Comandante in capo

Esecutore Militare, Comandante Supremo

Organi esecutivi
Organi legislativi
Organi giudiziari

Corte Suprema (19 BBY0); Procuratore di Giustizia

Informazioni sociali
Capitale
Lingua ufficiale

Basic imperiale

Valuta

Credito imperiale

Religioni

Ateismo di Stato (Ordine dei Signori dei Sith de facto)

Feste comandate

Giorno dell'Impero

Informazioni storiche
Formato da

Repubblica Galattica

Fondato nel

19 BBY

Scisso nel

4 ABY, Guerra Civile Imperiale

Riorganizzato nel

19 ABY in Resti dell'Impero

Restaurato nel

? ABY in Nuovo Impero

Epoche
"La Repubblica verrà riorganizzata, trasformandosi nel primo Impero Galattico. Per una società più salda e più sicura!"
Palpatine[fonte]

L'Impero Galattico, conosciuto anche come Primo Impero Galattico, o come Nuovo Ordine dal nome dell'ideologia che lo guidava, fu il governo dispotico che tiranneggiò sulla galassia dal 19 BBY al 4 ABY. Era inoltre il primo governo controllato dai Sith dall'epoca della Battaglia di Ruusan.

Pur collassando a tutti gli effetti dopo la Battaglia di Endor e l'inizio della Guerra Civile Imperiale, il nome di "Impero Galattico" continuò ad essere adottato dalle varie fazioni centrali che tentarono di impossessarsi del potere assoluto, nonché dai suoi governi successori: i Resti dell'Impero ed il Nuovo Impero.

Storia

Sorge il Nuovo Ordine

L'Impero Galattico nacque quando il Cancelliere Supremo Palpatine, annunciando la Dichiarazione del Nuovo Ordine, proclamò decaduta la corrotta e debole Repubblica Galattica in favore di un nuovo governo più forte e saldo. Opportunisticamente, Palpatine presentò l'Impero come l'unica speranza per la galassia, oppressa dalle Guerre dei Cloni e dalla corruzione che aveva afflitto il precedente governo.

Invece che offrire alla popolazione galattica una nuova speranza, l'Impero si tramutò in un regime tirannico, presieduto da un oscuro e distaccato despota esperto nelle vie del lato oscuro della Forza. Le libertà indivuali vennero frantumate, e la gestione degli affari quotidiani venne allontanata dal Senato Imperiale, affidata a governatori regionali senza scrupoli.

Ad accompagnare la crescita dell'Impero vi era un'istituzione militare senza precedenti. I numerosi cantieri navali nei domini dell'Imperatore sfornarono immense flotte di Star Destroyer e caccia TIE. La Flotta Stellare Imperiale manteneva l'ordine nella galassia, un ruolo precedentemente svolto dai Cavalieri Jedi, l'augusto ordine di protettori spazzato via durante l'ascesa dell'Imperatore tramite la Grande Purga Jedi.

Venne subito a crearsi una moltitudine di organizzazioni strettamente legate a Palpatine e a Darth Vader: dai Servizi Segreti Imperiali, all'Inquisitorio, alla COMPNOR. Tutto l'Impero assistette ad un periodo di imperializzazione forzata, durante la quale tutto fu uniformato agli ideali del Nuovo Ordine.

L'Oscurantismo

La nascita dell'Impero gettò la galassia in una cupa era di oscurantismo. Alla Grande Purga Jedi si accostò una sistematica repressione del dissenso, che ebbe picchi drammatici con il bombardamento di Caamas ed il Massacro di Ghorman.

Il materiale bellico imperiale venne impiegato per sottomettere innumerevoli pianeti all'autorità di Palpatine, mentre la 501esima Legione — tristemente celebre come "Pugno di Vader" — attraversava incessantemente lo spazio conosciuto per 'stabilizzare' i governi che si erano dimostrati non consoni al Nuovo Ordine. Allo stesso tempo, l'apparato di sicurezza non diede tregua a Senatori e funzionari oppositori di Palpatine, tollerandoli per qualche tempo, ma passando presto all'offensiva, con arresti e rastrellamenti di massa.

La Carta Imperiale fece venire meno molti dei diritti democratici garantiti dalla Costituzione Galattica: uno fra tutti, vennero aboliti i Diritti dei Senzienti, permettendo così di legalizzare la schiavitù. Al Senato Imperiale non fu accordato il diritto di contestare i provvedimenti dell'Imperatore; in tal modo, Palpatine poté stremare le risorse di interi pianeti senza nessuna protesta, utilizzandole per i propri grandi progetti, quali la costruzione della Morte Nera.

La libera informazione venne soppressa, tanto che la stessa HoloNet venne smantellata e adibita ad uso esclusivamente militare.

Resistenza all'Impero

Inevitabilmente, le misure repressive cui l'Impero costrinse la galassia divennero il focolaio per il sorgere di una Ribellione. Inizalmente, all'Impero si opposero numerose cellule ribelli disorganizzate, che non rappresentarono mai più di una fastidiosa spina nel fianco. I primi tempi, le Forze Armate Imperiali schiacciarono facilmente questi movimenti.

Dopo essere stata espulsa dal Senato Imperiale, Mon Mothma cominciò a sostenere la necessità per i movimenti ribelli di unirsi e organizzarsi in un'unica alleanza. Nel 2 BBY, con la firma del Trattato Corelliano, venne a formarsi l'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, che indirizzò a Palpatine stesso una Dichiarazione di Ribellione. Scoppiava la Guerra Civile Galattica.

Palpatine usò la Ribellione come giustificazione per l'inasprimento delle norme dittatoriali. Istituzionalizzò la Dottrina Tarkin, promuovendo la costruzione di superarmi di distruzzione di massa, e sciolse il Senato Imperiale, assumendo formalmente tutti i poteri e spazzando via quel poco che restava della Vecchia Repubblica.

Il varo della prima Morte Nera avrebbe dovuto significare la fine della Ribellione. Invece, i piloti dell'Alleanza Ribelle riuscirono a distruggere la super-arma nella Battaglia di Yavin, conseguendo una prima vittoria maggiore contro l'Impero.

Essendosi dimostrata una temibile minaccia, l'Alleanza Ribelle si trovò a subire il contrattacco imperiale. Il nucleo centrale di Ribelli passò tre anni spostandosi da un quartier generale all'altro, prima di essere messo in rotta durante l'attacco sul pianeta Hoth, da dove fu scacciata nella Battaglia di Hoth. Se con Yavin l'Impero pareva arretrare, con la vittoria ad Hoth serrò nuovamente la sua presa sulla galassia.

Pochi mesi dopo, i Ribelli scoprirono che la Morte Nera era solamente la prima delle tante superarmi imperiali in via di sviluppo. Una seconda Morte Nera era quasi giunta a completamento nell'orbita della remota luna di Endor. Il servizio di Intelligence fornito dalle spie Bothan informò i leader ribelli che l'Imperatore Palpatine stesso avrebbe presenziato alle fasi finali della costruzione. Questo rappresentava un obiettivo irresistibile: la prossima arma dell'Impero, incompleta e vulnerabile, e la guida dell'Impero stesso, si trovavano nel medesimo luogo, nei pressi della pacifica luna. L'Alleanza abboccò all'esca: la Battaglia di Endor, infatti, era stata interamente pianificata dal previdente Imperatore Palpatine]per rappresentare l'ultimo confronto della Guerra Civile Galattica. L'Imperatore però non aveva previsto la ricchezza di risorse dei Ribelli, nè tantomeno il tradimento di uno dei suoi più fidati agenti: lo scontro si trasformò infatti nella vittoria decisiva dell'Alleanza Ribele e nella morte di Palpatine e Darth Vader.

Guerra civile

Dopo la vittoria di Endor, l'|Alleanza cominciò a costruire una Nuova Repubblica, ma l'Impero non era sconfitto. Quando giunse notizia della morte dell'Imperatore, infatti, il suo Gran Vizir, Sate Pestage, assunse il controllo di Coruscant, anche se il suo potere non era assoluto: mentre sempre più signori della guerra si disputavano il trono, scatenando una vera e propria guerra civile, alle sue spalle complottavano la Direttrice dei Servizi Segreti, Ysanne Isard, e gli avidi membri del Consiglio Imperiale.

Pestage fu infine sconfitto da Isard, che prese il controllo di Coruscant e di gran parte dei resti imperiali. Ma ella non fu riconosciuta da tutto l'Impero: innumerevoli signori della guerra, come Zsinj ed i membri del Comitato Centrale dei Gran Moff, disconobbero il governo centrale e si autoproclamarono reggenti o Imperatori, conducendo una guerra l'uno contro l'altro nel vano tentativo di accorpare nei propri domini gran parte di ciò che restava dell'Impero.

La Liberazione di Coruscant rappresentò la fine dell'autorità centrale dell'Impero e l'imposizione effettiva della Nuova Repubblica come potenza egemone della Galassia.

Speranze di rinascita

Cinque anni dopo la Battaglia di Endor, il Grand'Ammiraglio Thrawn, tornato dalle Regioni Ignote, prese il controllo della Flotta Stellare Imperiale, intenzionato a scagliarsi contro la Nuova Repubblica. Il suo genio militare gli permise di riconquistare parecchi pianeti ex imperiali e di ottenere diverse vittorie, nonché di minacciare addirittura Coruscant. Tuttavia, la Campagna di Thrawn terminò con la morte del Grand'Ammiraglio e, quindi, con un fallimento. La flotta che aveva assemblato si disperse e la minaccia verso la Nuova Repubblica si esaurì.

Poco dopo, galvanizzati dai successi di Thrawn, la Cerchia Stretta dell'Imperatore (ultimi resti dell'autorità imperiale costituita) e diversi ufficiali in lotta siglarono un patto, che permise loro di riconquistare Coruscant. Quando la Cerchia propose di eleggere un nuovo Imperatore, i suoi alleati si divisero sul nome del nuovo sovrano e ripresero a combattersi nelle strade della Città Imperiale.

Subito dopo, accadde l'impensabile: l'Imperatore Palpatine si rivelò alla galassia risorto in un clone su Byss e dotato di nuove super-armi di distruzione quali i Devastatori di Mondi e il Cannone Galattico. Dalla sua roccaforte oscura, egli lanciò l'Operazione Mano Ombra, determinato ad avere la sua vendetta sulla Nuova Repubblica e a ristabilire il Nuovo Ordine. Egli si circondò di Jedi Oscuri, ponendoli alla testa delle più importanti istituzioni imperiali, presagendo una nuova era di dominio del lato oscuro della Forza. Svariati pianeti furono riconquistati e nuovamente sottomessi all'Impero ed il governo repubblicano fu costretto nella clandestinità.

Nonostante il potere di Palpatine, il suo clone fu sabotato e lui stesso fu ucciso su Onderon. Senza questa forte autorità unificatrice, la Guerra Civile Imperiale riprese.

Riunificazione

Innumerevoli autorità cercarono di riunificare l'Impero. Mentre Hethrir tentava, con il suo movimento dell'Impero Rinato, a dare vita ad un nuovo governo fondato sul Nuovo Ordine, Carnor Jax e svariati congiurati che avevano tramato per sabotare l'ultimo clone di Palpatine diedero vita al Consiglio Imperiale ad Interim, ma la morte dello stesso Jax, le sue divisioni interne e le attività del ribelle Kir Kanos portarono al fallimento del progetto di riunificazione.

Un anno dopo la definitiva morte dell'Imperatore, fu l'Ammiraglio Daala, ex pupilla del Gran Moff Tarkin, alleatasi al Vice Ammiraglio Gilad Pellaeon, a riunire l'Impero eliminando tutti i signori della guerra che si contendevano il trono. Quando però la Nuova Repubblica riuscì a sconfiggerla per la seconda volta, ella lasciò il comando all'Ammiraglio Pellaeon, che era già il suo secondo in comando.

Sotto Pellaeon l'Impero mutò profondamente: lo stato di "transizione", ovvero l'assenza dell'Imperatore, venne ufficializzata con il passaggio del potere al Comandante Supremo della Flotta Imperiale ed al Consiglio dei Moff, mossa che di fatto provocò la costante mancanza di un uomo che potesse sedersi sul trono. Era la fine dell'Impero Galattico di Palpatine.

Retaggio e governi futuri

I Resti dell'Impero di Pellaeon avviarono una serie di campagne militari contro la Nuova Repubblica, riuscendo anche ad ottenere alcune vittorie considerevoli. Tuttavia, quindici anni dopo la Battaglia di Endor l'Impero controllava appena otto settori al margine dell'Orlo Esterno.

Per mantenere questi meri possedimenti ed evitare la distruzione totale, Pellaeon chiese la pace alla Nuova Repubblica. Con il Trattato Pellaeon-Gavrisom, l'Impero mise fine alla Guerra Civile Galattica.

Questo pallido ricordo dell'Impero di Palpatine non raggiunse mai l'apice che il Nuovo Ordine aveva visto durante l'oscurantismo, ma, specie dopo la Guerra degli Yuuzhan Vong, cominciò ad assistere ad una certa espansione. Svariati pianeti si unirono spontaneamente all'Impero e la sua stessa partecipazione alla Seconda Guerra Civile Galattica gli permise di assorbire nuovi territori. Il successore di Pellaeon a capo del Consiglio dei Moff, Jagged Fel, avviò inoltre il programma della Vittoria Senza Guerra, mirando ad una pacifica estensione dello spazio imperiale.

Infine, ad un certo punto, Jagged Fel tornò a sedersi sul trono divenendo Imperatore. Sorgeva così un nuovo Impero Galattico, più benevolo e illuminato, che avrebbe controllato una considerevole parte della Galassia fino alla Guerra Sith-Imperiale, quando annientò l'Alleanza Galattica e fu usurpato dall'Unico Sith di Darth Krayt.

Governo

Autorità esecutive

L'Imperatore Galattico era il sovrano e aveva poteri praticamente illimitati. Dal punto di vista costituzionale, era il capo di Stato dell'Impero e il comandante in capo delle Forze Armate Imperiali; era eletto a vita dal Senato Imperiale e governava con pieni poteri. Il Gran Vizir era invece il suo secondo, che si occupava della gestione quotidiana degli affari dell'Impero e del Senato Imperiale.

Al di sotto del sovrano stava la Cerchia Stretta dell'Imperatore, un circolo di consiglieri imperiali che gestiva gli affari quotidiani dell'Impero e ne amministrava il governo. A seguito dello scioglimento del Senato Imperiale, furono però i Gran Moff ad avere di fatto questo potere grazie al controllo diretto dei propri territori.

La morte di Palpatine provocò una crisi di leadership e portò numerosi capi ad interim ad avvincendarsi al potere. In virtù del suo rango di Gran Vizir, Sate Pestage si proclamò reggente, ma fu poi sostituito dai tribuni e quindi da Ysanne Isard stessa, alla quale furono concessi pieni poteri. Il potere imperiale fu quindi passato al Presidente del Consiglio Imperiale ad Interim e, successivamente, accentrato nelle mani del Comandante Supremo della Flotta Imperiale.

La carica dell'Imperatore sarebbe stata ripristinata solo nel Nuovo Impero.

Istanze legislative

Con la cancellazione del Senato Galattico, il Senato Imperiale deteneva, nominalmente e con poteri estremamente ridotto rispetto all'istituzione che l'aveva preceduto, il potere legislativo sull'Impero. Tuttavia, doveva rispondere all'Imperatore, che aveva diritto di veto su tutti i provvedimenti senatoriali.

A seguito dello suo scioglimento, il potere legislativo passò alla Cerchia Stretta dell'Imperatore e ai governatori regionali.

Istanze giudiziarie

Inizialmente, l'Impero mantenne la Corte Suprema che era presente già nella Vecchia Repubblica, ma successivamente tutto il potere giudiziario venne affidato ad un Procuratore di Giustizia. Costui si occupava delle condanne politiche e, soprattutto, delle condanne "galattiche", cioè che caratterizzavano interi pianeti o sistemi.

Amministrazione interna

Anche durante l'esistenza di facciata dei Senatori, questi persero ogni autorità sui loro Settori. Al contrario, essi vennero affidati a Moff senza scrupoli, che li governavano con il pugno di ferro e senza tenere minimo conto dell'opinione delle popolazioni cui erano preposti. Sotto questo aspetto, l'Impero era molto meno centralizzato rispetto alla Repubblica, ma in ogni caso i Moff dovevano rispondere all'Imperatore ed ai consiglieri imperiali.

In casi di emergenza, venivano costituiti i Sovrasettori su vasti territori, affidati a Gran Moff.

Forze Armate

Le Forze Armate Imperiali erano il braccio armato dell'Impero, tramite il quale esso manteneva saldamente il controllo sulla galassia. Erano tra le più organizzate mai esistite. Nominalmente, l'Imperatore Galattico ne era il comandante in capo, anche se delegava le sue funzioni ad un Esecutore Militare e ad un Comandante Supremo. Nucleo delle Forze Armate erano i temibili Corpi d'Assalto, ma il simbolo della potenza dell'Impero era indubbiamente la mastodontica Flotta Stellare Imperiale.

Le Forze Armate Imperiali si occupavano di mantenere l'ordine nei territori occupati, di difendere l'Impero in caso di aggressione e di attaccare in caso di dichiarazione di guerra. Per questo, erano invise alla stragrande maggioranza della galassia, che si trovava occupata e oppressa dall'Impero. In tutto l'Impero sorsero accademie militari per l'addestramento dei soldati imperiali, promosso grandemente dal governo centrale.

Le Forze Armate si rifacevano alla Dottrina Tarkin, ovvero vantavano un'immensa potenza bellica per incutere paura e far sì che questa impedisse lo scoppiare di insurrezioni, anziché dover usare la forza per sottomettere direttamente la Galassia.

Il Nuovo Ordine

Sistema economico

L'imperializzazione influì notevolmente anche sull'economia. Sin dalla fondazione, il governo imperiale costituì un sistema economico fortemente centralizzato e statalizzò tutte le imprese militari, risparmiandone ben poche, come la Kuat Drive Yards. L'Impero promosse una costante espansione dell'economia, anche se ciò andò spesso a beneficio dei Mondi del Nucleo e a discapito delle zone più disagiate, come l'Orlo Esterno. Per un certo periodo, non ebbe alcun segno d'inflazione a livello nazionale.

L'Impero sostituì il credito galattico con il credito imperiale, imponendo tale valuta su tutti i mondi che occupava.

Nonostante la ferocia della repressione imperiale, prosperò il contrabbando, che fu sempre una piaga per l'economia dell'Impero.

Costumi e cultura

Propaganda e consenso

L'Impero modellò tutta la sua cultura con l'obiettivo di inculcare alle nuove generazioni gli ideali del Nuovo Ordine e scoraggiare le possibili ribellioni. In ciò, svolse un ruolo fondamentale la COMPNOR, specialmente il suo Gruppo Sub-Adulto.

A seguito della chiusura dell'HoloNet, venne fondata l'OloVisione, che divenne uno strumento importante per la propaganda imperiale. Essa mostrava continuamente film che parlavano di eroismo militare e coraggio di singoli che appoggiavano il Nuovo Ordine anche in condizioni di minoranza, ma non si facevano scoraggiare. Inoltre, l'OloVisione ebbe il monopolio dell'informazione, che naturalmente mise al servizio del governo imperiale.

L'apparato propagandistico imperiale era enorme e si componeva di numerose istituzioni. Oltre alla COMPNOR, infatti, esistevano il Ministero Imperiale della Propaganda, l'Ufficio della Propaganda Imperiale, la Sezione Divulgazione Propagandistica e, per controllare la cultura ed evitare qualsiasi aspetto che non fosse consono al Nuovo Ordine, l'Ufficio Imperiale della Cultura.

Specismo

Un aspetto importante della cultura imperiale fu l'umanocentrismo: gli Umani erano considerati superiori a tutte le altre specie e ciò dava loro il diritto di sottomettere tutte le altre, schiavizzando in particolare popolazioni quali gli Wookiee, adatti a fungere da forza-lavoro. A ciò si accompagnò un forte sessismo anti-femminile. Nonostante tutto ciò, pare che Palpatine fosse xenofobo solo per convenienza. Infatti, egli favorì l'ascesa di alieni, quali Thrawn, e di donne, come Ysanne Isard.

Fra gli aspetti più terribili dell'applicazione dello specismo vi furono l'internamento dei non-Umani di Coruscant nella cosiddetta "Zona di Protezione degli Alieni", il Decreto Imperiale A-SL-4557.607.232 che legalizzò la schiavitù, ed il Dipartimento Imperiale di Riprogettazione fondato da Janus Greejatus.

Religione

Sul fronte religioso, il Nuovo Ordine impose l'ateismo di Stato e fece proprio in particolare l'anti-jedismo diffuso per giustificare la Grande Purga Jedi. Tutti gli individui sensibili alla Forza erano considerati pericolosi e nemici per l'Impero. Tuttavia, l'Inquisitorio, incaricato di dare la caccia a costoro, ne convertì molti al lato oscuro della Forza per renderli guerrieri capaci al servizio dell'Imperatore: erano gli Adepti del Lato Oscuro. Fu Sate Pestage a decriminalizzare i Jedi Oscuri dando vita alla Chiesa del Lato Oscuro.

Ben pochi, anche agli alti piani dell'amministrazione imperiale, sapevano che Palpatine e Darth Vader erano in realtà Signori Oscuri dei Sith.

Presente in

Presenze non canoniche

Fonti

Note e riferimenti

Vedi anche

Collegamenti esterni