Incrociatore modulare da taskforce
L'incrociatore modulare da taskforce era un incrociatore imperiale utilizzato prevalentemente una decina di anni dopo la Battaglia di Yavin.
Moduli
La struttura dell'incrociatore era piuttosto semplice: configurazione slanciata, una torre di comando, armamenti leggeri per via del suo ruolo (benché strano per la sua stazza). La configurazione base era simile a quella di un semplice trasporto. In realtà, la vera funzionalità dell'incrociatore stava nella sua capacità di accogliere parti in più per formare specifici moduli.
Il modulo dell'Inquisitorio era utilizzato per fornire supporto alla guarnigione imperiale di un pianeta qualora questo si fosse ribellato. Era infatti attrezzato per sbarcare un supporto costituito da Inquisitori e membri della CompForce — l'ala paramilitare della COMPNOR — e per annientare il sistema informativo del pianeta. Quando la popolazione di un mondo assisteva all'arrivo di un incrociatore modulare per l'Inquisitorio, poteva star certo che erano in arrivo tempi piuttosto bui. Gli armamenti di questo modulo lo rendevano peraltro in grado, qualora fosse stato necessario, di massacrare la popolazione.
Il modulo ospedaliero veniva impiegato per portare supporto nelle zone disastrate o alle guarnigioni che avevano appena subito attacchi disastrosi. Era infatti dotato di un vastissimo personale medico e poteva imbarcare fino a 23.350 pazienti.
Il modulo da spionaggio era pensato per operazioni a lungo raggio e non certo per rapide incursioni nel sistema o nella zona da spiare, dal momento che la stazza dell'incrociatore non gli avrebbe certo permesso di passare inosservato. Al contrario era dotato di numerosi droidi sonda e di un personale composto esclusivamente da agenti dei Servizi Segreti.
Il modulo da soccorso era pensato per i postumi di una battaglia spaziale. Navi con questo modulo, accompagnati da una nave ospedale, si sarebbero dovute recare nel "campo" di battaglia alla ricerca di pezzi di astronavi salvabili; qualora fossero stati trovati relitti in grado di essere riparati per un viaggio breve, i tecnici a bordo dell'incrociatore si sarebbero messi al lavoro per farli arrivare ai cantieri navali amici più vicini. I dottori a bordo si occupavano invece del salvataggio di eventuali feriti rinvenuti, affidati poi alla nave ospedale. La vastissima stiva dell'incrociatore raccoglieva i pezzi perduti.
Il modulo da esplorazione si occupava di operazioni concernenti l'esplorazione, la classificazione e, alle volte, la mappazione di pianeti. Era anche in grado di tracciare nuove linee iperspaziali.