Iperspazio

L'iperspazio è un mezzo fisico sfruttato dalle astronavi per oltrepassare la barriera relativistica della velocità della luce. Si trattava di un fenomeno non completamente chiaro agli scienziati: veniva alternativamente descritto come un universo parallelo, una quinta dimensione spaziotemporale, uno stato alternativo dell'esistenza fisica ordinaria o semplicemente come l'universo visto da velocità extraluminali.

Dietro le quinte: nozioni tecniche

Solitamente, la materia bradionica (n.d.t: dal greco brachýs, corto, lento) obbedisce ai principi fisici relativistici: mano a mano che ci si avvicina alla velocità della luce, la massa aumenta esponenzialmente, fino a richiedere una quantità di energia infinita (ovvero inottenibile) per raggiungere e uguagliare il limite c. La materia tachionica (n.d.t: dal greco tachýs, veloce), invece, esiste solo oltre i 300.000 km/s e non può ridiscendere al di sotto di essa. La tecnologia iperspaziale consentiva ai senzienti di sfondare questa barriera e spingeva le loro navi, normalmente costrette al viaggio subluce, a velocità dell'ordine di migliaia o milioni di volte quelle dei fotoni nel vuoto.