Jerec

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Questa voce riguarda il Jedi Oscuro. Forse stavi cercando il Mandaloriano con questo nome.
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.Questa voce è una ex-voce della vetrina del DataBank SWX.
Jerec 1.jpg
Jerec
Informazioni biografiche
Morte

5 ABY, Ruusan

Descrizione fisica
Razza

Miraluka

Sesso

maschile

Altezza

186 cm

Capelli

castani

Occhi

nessuno

Informazioni storiche e politiche
Epoca
Affiliazione
Discepolo di
Mentore di
"Lo chiamano Jerec e ha grandi piani per la rinascita dell'Impero."
8t88[fonte]

Jerec fu un potente Maestro Jedi dell'epoca tarda della Vecchia Repubblica, salvo essere poi irretito dalle lusinghe del lato oscuro e divenire un servitore dell'Imperatore Palpatine. Ad ogni modo, pochi Jedi Oscuri al servizio dell'Imperatore divennero tanto potenti (e superbi) come Jerec, tanto da tentare l’ardire di usurpare il Signore Oscuro stesso per prendere il suo posto come dominatore incontrastato della Galassia. Per realizzare il suo sogno, Jerec si mise alla ricerca della leggendaria Valle dei Jedi, sperando di usare il suo potere; in ciò si scontrò con Kyle Katarn, prima mercenario ribelle e poi Jedi devoto.

Biografia

Archeologo Jedi

Jerec nacque da una famiglia miraluka e venne subito riconosciuto dall’Ordine Jedi come potenziale allievo. Condotto su Coruscant, venne individuato da Jocasta Nu, allora membro del Consiglio Jedi, che lo prese come Padawan. L’archeologa Jedi lo istruì a non saziare mai la sua sete di sapere, a impegnarsi continuamente per arricchire la propria conoscenza. Benché Nu facesse questo intenzionata a fare di Jerec un Maestro Jedi erudito e profondo, al contrario lo portò ad avvicinarsi a risposte che il lato chiaro della Forza non era in grado di dare.

La potenza di Jerec nella Forza crebbe ed egli venne presto nominato Maestro Jedi, prendendo come apprendista Padawan la giovane Ameesa Darys. In questo periodo, continuò il suo lavoro di archeologo, il che lo portò a scoprire dell’esistenza della Valle dei Jedi, un luogo dove erano imprigionati gli spiriti di centinaia di Jedi, un luogo perduto e inesplorato. La ricerca della Valle assunse ben presto uno scopo di vita per lui, anche se non vi si impegnò subito. Nel tempo, Jerec cominciò a pensare di avere esplorato tutto il lato chiaro, di avere assimilato tutte le risposte che aveva da dargli e che fosse giunto il momento di setacciare nuove vie e nuove fonti di sapere. Questo lo portò a considerare molto attentamente lo studio del lato oscuro della Forza.

Poco prima dello scoppio delle Guerre dei Cloni, Jerec venne inviato con un team di archeologi ad esplorare alcuni siti scoperti nelle Regioni Ignote ed a recuperare artefatti presunti nascosti lì. In questo periodo, inoltre, Jerec poté approfondire la propria conoscenza e avvicinarsi sempre più pericolosamente al lato oscuro. La lontananza dall’Ordine Jedi impedì a chiunque altro di frenare la sua progressiva caduta, che ben presto divenne inevitabile.

Mentre gli archeologi si preparavano a fare ritorno, la Repubblica Galattica cadde e cedette il passo all’Impero Galattico e l’esecuzione dell’Ordine 66 diede inizio alla Grande Purga Jedi. Una volta tornati, gli archeologi si trovarono di fronte a questa nuova, terribile verità. Tentarono subito di darsi alla fuga, ma vennero intercettati dall’Inquisitore Antinnis Tremayne. Questi pose a Jerec un’opportunità: o abbracciare il lato oscuro e servire l’Imperatore, o morire. La morte per Jerec significava la fine di tutto, la fine della sua conoscenza e la fine della sua esplorazione. Perciò, non ebbe esitazione ad accettare la ’proposta’ di Tremayne e a consegnarsi a lui.

Temuto e potente Inquisitore

L'Inquisitore Jerec.

Vista la sua conoscenza nella Forza, Jerec venne subito nominato Inquisitore, assegnato alla caccia dei Jedi. Grazie alle proprie capacità di vedere la Forza, tipiche dei Miraluka, e la sua lunga permanenza nell’Ordine, egli poté portare l’Impero a rintracciare molti Jedi dispersi e a eliminarli. Tuttavia, all’eliminazione tanto l’Imperatore quanto Jerec preferivano la conversione: fra i vari Jedi volti al lato oscuro, Jerec costituì un piccolo gruppo attorno a lui, il cui membro più prominente era Maw, addestrato personalmente dall’Inquisitore.

Le imprese compiute gli valsero una rapida scalata nei ranghi dell’oligarchia imperiale. Era fra i visitatori più influenti del Palazzo Imperiale. Scavalcò ranghi teoricamente superiori al suo, come quello del Grand'Inquisitore e di Supremo Profeta del Lato Oscuro, arrivando, allo scoppio della Guerra Civile Galattica, a dover fare rapporto direttamente a Palpatine. C’era chi sosteneva che, se l’Imperatore non avesse già avuto Darth Vader come apprendista, probabilmente avrebbe preso l’ambizioso Inquisitore. A Jerec fu permesso di addentrarsi nei segreti più remoti del lato oscuro, tanto che Palpatine gli permise di leggere il Compendio che aveva scritto in merito. Tuttavia, quando si rese conto che il Jedi Oscuro stava divenendo troppo ambizioso (e potente), decise di impedirgli di studiare oltre. Ormai avido del potere delle tenebre, però, Jerec fu ulteriormente istruito da Lord Cronal, uno dei Profeti del Lato Oscuro, il quale inoltre gli disse di più sulla Valle dei Jedi, facendo riaffiorare l’antico desiderio di trovarla.

L’ambizione non accecò Jerec. Il Jedi Oscuro era del tutto consapevole che non avrebbe mai potuto rovesciare Palpatine, nemmeno con l’aiuto di Cronal. Per preparare le forze ad un ipotetico “cambio della guardia”, Jerec cominciò a reclutare dei Jedi Oscuri e a porli sotto la propria custodia. Oltre a Maw, egli trovò il folle ex padawan Boc Aseca, liberandolo dalla schiavitù cui era stato relegato dal Vice Ammiraglio Terrinald Screed e istruendolo nel lato oscuro. Per mettere a punto le proprie conoscenze nell’alchemia, plagiò Gorc e Pic. In ultimo, addestrò la giovane figlia segreta di Cronal, Sariss, con la quale ebbe il rapporto più stretto che con gli altri apprendisti e la dotò dei poteri maggiori. Per ottenere un aiuto finanziario, si legò al Gran Moff Ardus Kaine, mentre ottenne il pieno servigio dell’equipaggio del proprio Star Destroyer personale, il Vengeance.

Katarn e Spore

Jerec medita. Con lui v'è Sariss.

La prima volta che Jerec incontrò Kyle Katarn fu qualche tempo prima di Yavin. L’Inquisitore venne inviato su Sulon a neutralizzare una cellula ribelle catturandone il leader, Morgan Katarn. Le forze imperiali lanciarono un devastante attacco contro il pianeta, mascherandolo come un’incursione terroristica ribelle, ed effettivamente riuscirono a catturare Katarn, che Jerec uccise in quanto si rifiutò di rivelare qualcosa sull’Alleanza. Successivamente, durante una cerimonia di promozione alla Accademia Militare Imperiale di Carida, cui era stato invitato dal Generale Rom Mohc, il Jedi Oscuro venne a sapere che il giovane Kyle Katarn era stato promosso grazie alle sue eccellenti doti dimostrate nell’addestramento. Jerec in persona volle insignirlo della medaglia al valore e in questa occasione percepì la sua sensibilità alla Forza, pianificando di reclutarlo come suo sesto apprendista.

Qualche mese dopo il disastro della Battaglia di Yavin, Jerec intuì che il potere dell’Imperatore si era indebolito e tentò di prendere il potere. Per assicurarsi che tutto filasse liscio, egli volle impadronirsi di un antico progetto ithoriano, chiamato Spore, e imprigionato in un campo di asteroidi. Spore era una mente multipla, cioè un essere in grado di controllare la mente di altre persone. Se lo avesse posseduto, Jerec avrebbe potuto facilmente sbaragliare qualsiasi esercito. Egli si recò sull’asteroide in questione per recuperarlo, reclamando la miniera che vi era stata costruita. Frustrando i suoi piani, Hodge, capo della miniera, aveva però rilasciato Spore, impedendo al Jedi Oscuro di catturarlo. Tuttavia, l’entità era lungi dall’essere battuta: essa si scontrò con Jerec, il quale riuscì a batterla grazie alla Forza, e le spiegò le sue intenzioni, promettendo grandi privilegi e il permesso di dominare interi mondi, se lo avesse fatto divenire Imperatore. Spore accettò e conquistò le menti dell’equipaggio della Vengeance. Prima che potesse fare altro, due minatori ithoriani, Tash Arranda e Fandomar, abbordarono l’incrociatore, portarono via i loro amici prigionieri e aizzarono un branco di exogorth contro la Vengeance. Jerec riuscì a fuggire, ma l’esplosione della nave annientò Spore.

L’equipaggio riuscì a ritrovare il navicomputer e a inserirlo nella nuova nave Vengeance II, ma Jerec sapeva che un fallimento tanto grave avrebbe sicuramente comportato l’interesse di Palpatine. Per sfuggire a quelle che si sarebbero potute rivelare come scuse molto dannose, il Jedi Oscuro si recò su Sulon, dove regnò per pochi anni come governatore, approfondendo il proprio studio delle arti oscure e rafforzando il suo esercito. In questo periodo donò la Vengeance II a Darth Vader e si costruì un Super Super Star Destroyer, chiamandolo Vengeance. In questo tempo, apparve poco sulla scena pubblica nonostante le sue numerose cariche di prestigio.

La ricerca della Valle dei Jedi

La Battaglia di Endor fece capire a Jerec che era arrivato il suo momento. L’Imperatore e Vader erano morti un colpo solo e l’Impero stava crollando rapidamente. Poteva finalmente riprendere la ricerca della Valle dei Jedi e, con il suo immenso potere, costruire un impero nuovo, migliore e (letteralmente) universale. A lui si unì anche Sariss, che aveva approfittato della Rivolta di Tatooine per liberarsi del governatore locale cui era stata affidata. Ella rinfoltì le fila del suo padrone con un nuovo allievo, Yun, giovane rampollo di una nobile famiglia di Panatha. Era nato il gruppo dei Sette Jedi Oscuri, il braccio armato di Jerec per adempire ai propri ambiziosi progetti. Con le grandi forze che si trovava a comandare, egli divenne a tutti gli effetti un signore della guerra.

Nella nuova situazione di caos, Jerec mise "un piede in tre staffe", alleandosi contemporaneamente in segreto a tre fazioni imperiali in lotta, potendo così attingere forze da esse. Al pubblico, egli era noto come uno dei maggiori alleati dell’Allineamento Pentastellare, il regime del suo finanziatore Kaine, dal quale venne nominato Grand'Inquisitore di Giudizio (l’equivalente dell’Inquisitore). Allo stesso tempo, tornò a coltivare legami con i veri Profeti del Lato Oscuro (quelli falsi si erano alleati a Trioculus, pretendente al trono), ai quali affidò l’approfondimento dell’istruzione dei suoi apprendisti. Un anno dopo la disfatta di Endor, inoltre, venne contattato da Cronal, che si trovava su Byss al seguito di Palpatine risorto; il suo vecchio mentore gli comandò di trovare la Valle dei Jedi e reclamarla per l’Imperatore e in cambiò gli fornì tutte le forze di cui necessitava. Mostrandosi accondiscendente, Jerec inviò a Byss la Vengeance II, tenendo il suo Super Star Destroyer e altri tre Star Destroyer di classe Imperial. In ultimo, mantenne il controllo di Sulon, facendone centro principale per i suoi rifornimenti.

Jerec sfoga il suo potere su Qu Rahn.

Una volta ripresa la ricerca della Valle, Jerec riuscì a catturare un gruppo di agenti ribelli, fra i quali c’era lo storico Qu Rahn, che il Jedi Oscuro sapeva conoscere la Battaglia di Ruusan e il destino dei Jedi incatenati alla Valle. Rahn apparve di una tranquillità che irritò tremendamente Jerec, il quale cominciò a far uccidere i suoi amici per fargli rivelare le coordinate per Ruusan. Quando anche l’ultimo di loro venne assassinato, Jerec sondò la mente di Rahn, il quale non poté resistergli. Il Jedi Oscuro scoprì così che Rahn non conosceva le coordinate, ma Morgan Katarn sì, e aveva lasciato una mappa nella sua casa a Sulon. In un ultimo disperato tentativo di fermarlo, Rahn richiamò la spada laser di Yun e si lanciò contro il Jedi Oscuro, dopo avere ferito gravemente Maw. Jerec lo immobilizzò con un raggio bruciante di Forza e quindi lo uccise, ordinando ai suoi apprendisti di recarsi immediatamente a Sulon. Un droide mercenario, 8t88, decifrò le mappe e le trasmise a Jerec, il quale richiamò i suoi seguaci e fece rotta per Ruusan, lasciando Gorc e Pic a disattivare il droide.

Nel frattempo, Jerec sapeva che 8t88 si era già incontrato con Kyle Katarn, figlio di Morgan e ora al soldo della Nuova Repubblica, e gli aveva detto di lui. Katarn lo inseguì fino a Ruusan assieme alla sua compagna Jan Ors e lì si scontrò con Gorc e Pic, riuscendo ad ucciderli.

Scontro fra luce e ombra

Jerec assorbe il potere della Valle.

Non appena i Jedi Oscuri giunsero a Ruusan, massacrarono la gente che viveva attorno alla Valle dei Jedi ed eressero una fortezza armata di tutto punto. Quando scese sul pianeta, Jerec percepì che anche Katarn era giunto e decise di tentare la sua corruzione. Egli catturò Jan Ors e sguinzagliò Maw contro Katarn presso la Sulon's Star, il vascello utilizzato dalle forze imperiali per trasportare il materiale da costruzione. Maw venne sconfitto e tentò Katarn dicendogli di avere preso parte all’uccisione di suo padre; il giovane non resistette e lo finì. Quindi Jerec, che aveva assistito alla scena, gli mostrò Ors e gli disse di ucciderla, di cedere al potere del lato oscuro e, finalmente, di assaporare il vero potere, quello che gli aveva permesso di uccidere Maw. Katarn tuttavia riuscì a rifiutare e Jerec, certo che non si sarebbe convertito, distrusse la Sulon’s Star con la Forza, facendola precipitare nei canyon. Sicuro che questo avrebbe ucciso Katarn, non ordinò nessuna ricerca.

Invece, Katarn sopravvisse e recuperò la sua nave, ma precipitò. Jerec mandò Boc, Yun e Sariss sul luogo dello schianto e si apprestò a divorare il potere della Valle dei Jedi. I tre Jedi Oscuri trovarono Katarn e lo imprigionarono. Mentre Boc veniva inviato a fare rapporto a Jerec, Yun impedì a Sariss di uccidere il Jedi, ricordando la clemenza ricevuta su Sulon. Lei lo uccise giudicandolo un debole, ma venne a sua volta eliminata da Katarn, il quale raggiunse la Valle dei Jedi. Mentre Jerec stava assorbendo il potere degli spiriti dei Jedi, egli uccise anche Boc.

La morte di Jerec.

Jerec dunque si preparò ad eliminare Katarn, l’ultimo ostacolo al dominio della Galassia. Aveva ormai assorbito tutti i poteri della Valle ed era l’essere vivente più potente dell’intero universo. Non aveva però previsto che gli spiriti dei Jedi gli erano avversi: mentre si preparava ad affrontarlo, Katarn abbracciò interamente il lato chiaro e gli spiriti lo assistettero, circondando Jerec con una barriera di Forza e privandolo dei suoi poteri più forti. Katarn riuscì ad atterrarlo, ma decise di risparmiargli la vita. Infuriato per quell’atto di pietà, il Jedi Oscuro tentò nuovamente di uccidere Kyle, il quale però lo prevenne e lo trafisse con la propria spada laser. Jerec cadde a terra morto e i poteri che aveva assorbito vennero liberati, con essi gli spiriti dei Jedi: finalmente la Valle divenne un luogo di calma e tranquillità, con gli spiriti che trovarono pace.

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Fonti