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Kir Kanos

Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
Kanos 8.jpg
Kir Kanos
Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschile

Altezza

183 cm

Capelli

Castani

Occhi

Marroni

Dotazione
Arma prediletta

Vibrolama

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione

Impero Galattico

Discepolo di

Myn Kyneugh

"Non combatto per nessun'altra causa se non la mia, e, quello che ho fatto, l'ho fatto solo per me."
―Kir Kanos[fonte]

Valoroso seguace dei dettami del Nuovo Ordine anche molto tempo dopo il collasso dell’Impero, le convinzioni di Kir Kanos lo resero uno dei più letali fuggitivi della galassia. Kanos faceva parte della Guardia Reale dell'Imperatore: le guardie d’elite color cremisi che avevano il compito di proteggere Palpatine. Braccato e con un'elevata taglia che pendeva sulla sua testa, Kanos compì alcune sparute missioni da cacciatore di taglie dietro l'alias Kenix Kil.

Biografia

Addestramento

La prova finale della Guardia Imperiale.

Kanos era il migliore della sua classe nella struttura segreta di addestramento su Yinchorr ed era un esperto nel combattimento echani e nel brandire la picca a energia. La sua fanatica fedeltà, tuttavia, costituiva la sua arma più grande e pericolosa.

Il suo più acerrimo rivale durante il suo periodo di addestramento era Carnor Jax, ironicamente anch'egli apprendista dello stesso maestro di Kanos, Myn Kyneugh. Il Maestro Istruttore Ved Kennede sosteneva che i due erano i migliori del loro corso e che probabilmente sarebbero divenuti eccellenti Guardie Reali una volta terminato l'addestramento. Ciò, però, ammesso che riuscissero a superare la prova finale richiesta dall'Imperatore alle sue guardie personali: uccidere il loro compagno di corso.

In una di queste prove, Carnor Jax diede prova della sua bravura e sconfisse Alum Fros. Anche Kir sopravvisse all’addestramento, dopo essere stato costretto ad un duello all’ultimo sangue con il suo amico: Lemmet Tauk. Il suo premio fu quello di essere sconfitto da Darth Vader e dal lato oscuro della Forza, che gli fece guadagnare una cicatrice di spada laser lungo il suo volto. Da quel momento, Kanos venne promosso come una delle Guardie Reali Imperiali al servizio dell’Imperatore.

Tradito

Kanos sfugge agli assaltatori traditori.
"Servirai bene il tuo Imperatore."
Palpatine[fonte]

Persino dopo che Palpatine fu sconfitto a Endor, Kanos ed i suoi compagni rimasero fedeli all’ideale imperiale. Mentre i vari signori della guerra iniziarono a dividersi avidamente pezzi dell’Impero per alimentare le proprie ambizioni, Kanos cercava di sostenere i principi del Nuovo Ordine.

Alcuni anni dopo, Palpatine riemerse sottoforma di un clone pervaso dalle energie del lato oscuro; le Guardie Reali, con devozione e rinnovato spirito di lealtà, si misero subito al suo fianco. Questo ritorno però non era destinato a durare, in quanto Palpatine morì definitivamente su Onderon. Con un impensabile tradimento, fu in realtà una delle sue guardie il responsabile della sua sconfitta.

Il traditore Carnor Jax aveva infranto il suo giuramento e sabotato i cloni di Palpatine. Mentre le Guardie Reali erano riunite su Yinchorr per piangere la morte dell’Imperatore, Jax sguinzagliò i suoi assaltatori. Tutte le Guardie furono assassinate, tranne una: Kir Kanos.

Privato dei suoi scopi, Kanos iniziò a desiderare vendetta. Era disgustato dai sedicenti Imperiali che non erano altro che usurpatori degli ideali dimenticati di Palpatine. Kanos designò come bersaglio Jax, il traditore, divenuto anche il nemico numero uno dell’intero Consiglio Imperiale ad Interim.

Caccia a Carnor Jax

Kir Kanos, l'ultima Guardia Imperiale.
"Carnor Jax, per aver preso parte all'assassinio dell'Imperatore Palpatine e per l'omicidio dei tuoi compagni delle Guardie Reali, ti condanno a morte!"
―Kir Kanos[fonte]

Kanos si ritrovò ad essere leale ad un Impero senza leader. Ancora peggio, apprese che Carnor Jax aveva assunto il controllo di una ricca porzione dell’Impero. Non aveva uno obiettivo, non aveva un sovrano da servire, ma aveva uno scopo: vendicare il tradimento.

Kanos si nascose su Phaeda, e si unì alla cellula neorepubblicana guidata da Mirith Sinn per sconfiggere i loro comuni nemici. Quando il Colonnello Shev ordinò alle sue forze di invadere la fortezza neorepubblicana e catturare Kanos, le forze di Sinn non furono in grado di fermare l’assalto. Tuttavia, Kanos prese in mano la situazione ed eliminò le truppe di Shev, per poi fuggire su Yinchorr.

Carnor Jax sapeva che Kanos era l'unica vera minaccia che si frapponeva fra lui e il dominio totale della Galassia. Pertanto, quando questi fuggì su Yinchorr, come previsto venne seguito da Jax, Blim, ed uno squadrone di assaltatori d’élite dall’armatura nera dei quali si sbarazzò rapidamente. Poi affrontò Jax, da solo, nell’Urlo, la piattaforma in cima ad un baratro che veniva usata per i combattimenti all’ultimo sangue nell’addestramento delle Guardie Cremisi.

Kanos seppe avvantaggiarsi, e quando Mirith Sinn e Sish Sadeet si liberarono di Blim, riuscì a sfondare le difese di Jax trafiggendolo al petto con la lama della sua staffa. Jax, colpito al cuore, morì immediatamente, nonostante il volere di Mirith di catturarlo vivo per interrogarlo. Sadeet si infuriò per la perdita di Jax, e cercò di uccidere Kanos. Quest’ultimo, tuttavia, anticipò l’attacco di Sadeet ed uccise il Trandoshano. Poi lasciò Yinchorr e decise di nascondersi.

Vita da braccato

Kenix Kil.

Con la morte di Jax, il Consiglio Imperiale mise su Kanos una taglia tanto alta che nessun cacciatore di taglie poté ignorarla. Pe questo, l'ex Guardia Imperiale capì che doveva sparire per un po' e, pertanto, assunse l'alias di Kenix Kil, spacciandosi per un mercenario.

Giunto su Baramorra, Kanos scoprì che il Governatore del pianeta, Boss Banjeer, era nipote dell'Ammiraglio Banjeer, membro del Consiglio. Il giovane Governatore sperava di poter catturare Kanos per poi donarlo allo zio. Al sicuro dietro l'alias di Kenix Kil, Kanos contattò Tav Kennede, figlio dell'ex istruttore delle Guardie Reali, cui chiese di fornirgli equipaggiamenti e armi per combattere il Consiglio.

Dopo essersi equipaggiato a dovere, "Kenix Kil" raggiunse la base di Banjeer e gli disse di sapere dove si trovava Kir Kanos. Banjeer inviò immediatamente tutti i suoi uomini a catturare l'uomo indicato dal cacciatore di taglie; quando questi furono abbastanza lontani, Kanos si rivelò e assassinò i cacciatori di taglie di Banjeer, mettendo così fine alla tratta delle taglie nel settore. Quindi, non pago, assassinò lo stesso Banjeer, che giudicava un traditore in quanto componente della famiglia di uno dei responsabili della morte di Palpatine.

Soddisfatto, Kanos lasciò Baramorra a bordo di un Ala-X, desideroso di imparare a guidare uno di questi caccia.

Mercenario per Grappa

L'alias di Kenix Kil permetteva a Kanos di muoversi liberamente per i margini della Galassia. Avendo sentito che Grappa l'Hutt, un noto signore del crimine, era alla ricerca di cacciatori di taglie, Kanos decise di presentarsi alla sua corte su Genon, pur senza mai rivelare la sua vera identità né il volto che celava sotto l'elmetto.

Il primo impiego assegnatogli da Grappa fu la cattura di Tarrant Snil, un ufficiale doganale dell'Impero. Kanos si recò su G'wenee, dove Snil risiedeva, e diede prova della sua eccezionale abilità nel brandire la vibrolama: massacrò senza diffcoltà tutti gli uomini che Snil gli mandò contro, quindi catturò il bersaglio, portandolo a Genon. Grappa fu estasiato: lo cedette agli Zanibar e diede una festa in onore di Kanos, accogliendolo a pieno titolo. La festa fu interrotta solo da una chiamata destinata a Grappa da parte del misterioso Nom Anor.

Kanos scoprì che anche Mirith Sinn era al servizio di Grappa sotto mentite spoglie. Temendo che potesse riconoscerlo, chiese a Tav di investigare, ma questi lo tranquillizzò. Ma le cose non andavano comunque bene: qualcuno aveva decifrato il nome "Kenix Kil" (un anagramma per Kir Kanos nel linguaggio segreto delle Guardie Reali) e l'aveva rivelato a Grappa. Kanos riuscì a scoprirlo prima che l'Hutt lo raggiungesse e poté così fuggire.

Salvataggio di Mirith

Mirith Sinn, scoperta come agente della Nuova Repubblica, era stata ceduta da Grappa ai feroci Zanibar, una razza di esseri scheletrici la cui religione obbligava a continui sacrifici di esseri viventi. Kanos non aveva alcun legame con Mirith, ma sentiva di dover ripagare l'uccisione del suo amico Sadeet. Pertanto, partì per Xo, deciso a salvare la ragazza.

Kanos arrivò appena in tempo, mentre gli Zanibar stavano sacrificando Massimo, un altro agente della Repubblica che aveva tradito Mirith, e che successivamente era stato tradito a sua volta da Grappa. Sfruttando questo diversivo, Kanos recuperò Mirith, ancora imprigionata, e i due fuggirono a bordo dell'Ala-A di lei. Gli Zanibar riuscirono a lanciarsi all'inseguimento e ad abbattere l'Ala-A; i due furono dunque costretti a rifugiarsi in un antico tempio, sperando di non essere trovati.

Mentre erano nascosti, Sinn rivelò a Kanos la storia di suo padre: uomo pacifico e non legato all'Alleanza Ribelle, cercava di portare la questione della fame del suo popolo all'Imperatore. In tutta risposta fu catturato e brutalmente ucciso da Darth Vader. Kanos apparentemente continuò a stare fermo sulle sue idee, ma in realtà cominciò a vacillare e a pensare al fatto che in tutti quegli anni non aveva fatto altro che annullarsi.

I due furono interrotti dall'arrivo degli Zanibar. Tav e Mirith riuscirono a fuggire, ma Kanos fu catturato. Fortunatamente per lui, gli Zanibar sapevano della taglia e lo passarono a Grappa. Kanos era ancora in una delle celle dell'Hutt quando quest'ultimo venne attaccato dalla Nuova Repubblica e costretto a cederle il suo prezioso prigioniero.

Contro Xandel Carivus

Il funesto destino di Carivus.
"Non può esservi pietà per i nemici dell'Imperatore!"
―Kir Kanos[fonte]

Mirith Sinn portò Kanos con sé ad un incontro con il Barone Ragez D'Asta, che si era recentemente staccato dall'Impero in disaccordo con l'autoproclamato Imperatore Xandel Carivus. Sinn rivelò al Barone che sua figlia, Feena D'Asta, era stata catturata dal Sole Nero e sostituita nel Consiglio Imperiale da un clone. Kanos immediatamente volle uccidere il clone, reputandolo fra i responsabili dell'assassinio di Palpatine, ma il Barone lo convinse a non farlo, in quanto la Feena clonata era solamente vittima di un complotto criminale. Tuttavia, Kanos si decise ad eliminare il resto del Consiglio.

Quando D'Asta scese a Ord Cantrell per dichiarare a Carivus che si sarebbe staccato formalmente dall'Impero, Kanos lo seguì e si rivelò all'Imperatore. Dopo avere eliminato la sua guardia privata, Kanos mise Carivus alle strette. Quindi, secondo il tradizionale rituale, lo giustiziò con la propria vibrolama, dichiarandolo traditore dell'Imperatore Palpatine.

Sinn disse a Kanos che gli altri membri del Consiglio erano stati imprigionati da Carivus e che sarebbero stati facili bersagli. Kanos decise di lasciarli al giudizio della Repubblica e, dichiarandosi ormai confuso sulle proprie convinzioni, prese la decisione di andarsene. Mirith gli confessò il suo amore per lui, ma, freddamente, Kanos le ricordò che lei apparteneva alla Repubblica, mentre restava in lui la fedeltà all'Imperatore.

In seguito a ciò, si persero le sue tracce.

La ricomparsa di Kenix Kil

Kenix Kil ricomparve non molto tempo dopo. Kanos, infatti, aveva ripreso la sua attività di cacciatore di taglie sia per continuare a combattere, seppur senza uno scopo, sia per guadagnarsi da vivere. Durante la sua carriera criminale, Kanos si imbatté nuovamente in Massimo, che era ora divenuto un pirata dopo essere sfuggito agli Zanibar. Massimo aveva giurato vendetta su Kanos, ma le abiltà dell'ex Guardia Imperiale si rilevarono troppo elevate per lui. Kanos trovò un nuovo piacere nell'uccidere Massimo, in quanto, ancora una volta, eliminava un traditore — benché non dell'Impero.

Successivamente, Kanos scoprì che Sigit Ranth, coinvolto nella congiura di Carnor Jax per uccidere l'Imperatore, era ancora vivo e operava su Dathomir per conto dell'Impero. Kanos si recò subito sul pianeta, ma Ranth riuscì a fuggire, lasciandolo a terra, bloccato dalla stretta regolazione del traffico aereo, importa per impedire alle Streghe di Dathomir di lasciare il pianeta. Usando l'alias di Burr Danid, Kanos riuscì a contattare una taskforce della Repubblica; dopo averla aiutata a riparare la nave del Jedi Dal Konur, poté partire.

Quanto accadde successivamente è avvolto dal mistero. Pare comunque che Kanos sia stato coinvolto in un'operazione per impedire all'Ammiraglio Daala di restaurare la Guardia Imperiale, nonché nello smascheramento dei capi del Secondo Imperio.

Presente in

Fonti