Legge di Creazione Militare

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
"Io amo la democrazia, io amo la Repubblica. I poteri che mi conferite saranno da me rimessi al risolversi di questa crisi."
Palpatine[fonte]

La Legge di Creazione Militare fu un grande emendamento alla Costituzione Galattica passato dal Cancelliere Supremo Palpatine nel 22 BBY dopo aspri dibattimenti durati anni. Il disegno di legge fu scritto in risposta alla preoccupante escalation della Crisi Separatista, che dalla secessione di pochi pianeti era giunta ad assumere proporzioni critiche che sarebbero poi sfociate nella fondazione della Confederazione dei Sistemi Indipendenti. Il Decreto ricostituiva le forze armate repubblicane, abolite dalla Riforma di Ruusan (per questo era visto come una dichiarazione di guerra de facto ai Separatisti), e nominava i Jedi ufficiali in capo di questo esercito. Da molti fu considerato inquietante il fatto che il testo della legge non fu mai divulgato al di fuori del Senato.

Storia

Intensi dibattiti

Il Decreto vide subito divisi i militaristi, guidati da Orn Free Taa di Ryloth e Ask Moe di Malastare, e gli oppositori, guidati da Padmé Amidala di Naboo ed Bail Organa di Alderaan. Rappresentanti di entrambe le fazioni vennero ammessi nel Comitato Lealista al fine di evitare una sua oscillazione da una parte o dall’altra: sia Amidala che Free Taa erano infatti membri del Comitato. Ufficialmente Palpatine era assolutamente neutrale sulla questione, anche se in alcune conversazioni private con i rappresentanti del Consiglio Jedi rivelò che cercava di ritardare quanto più possibile la votazione.

Ovunque cominciarono le campagne a favore o contro il Decreto. Inizialmente, il dibattito fu esclusivamente pacifico. Poco dopo l'emanazione del disegno di legge, l'HoloNet News tenne un dibattito fra il portavoce del Dipartimento Giudiziario, Terrinald Screed, a favore del Decreto, e il Senatore di Caamas, Eeshrin Ot'Hyne, invece fortemente contrario. In altri casi, però, il dibattito assunse proporzioni critiche: per esempio, Garm Bel Iblis, Senatore del settore corelliano, e Shyla Merricope, Diktat di Corellia, invocarono il Contemplanys Hermi, dichiarando che non avrebbero combattuto guerre causate dalla corruzione della Repubblica e che non avrebbero affidato ad altri la difesa dei propri territori.

Il Programma Legislativo Giovanile elaborò una serie di articoli congetturali della legge, dato che il testo non fu mai divulgato pubblicamente, e tenne una simulazione di voto. Il Decreto venne approvato con circa il 52% delle preferenze, indicando che godeva di un vasto ma comunque risicato supporto popolare, anche fra i giovani.

Il governo di Carida annunciò pubblicamente il proprio sostegno verso la fazione militarista e offrì la propria accademia militare per l'addestramento dei soldati del nuovo esercito repubblicano. I militaristi, come Screed, apprezzarono molto il gesto, mentre la Senatrice Amidala dichiarò che si trattava semplicemente di una mossa per favorire gli interessi privati dell'Accademia Militare.

Palpatine, contrario al Decreto, temporeggiava. Corsero addirittura voci su suoi gravi problemi di salute, voci smentite da Sate Pestage. Nel tentativo di risolvere pacificamente la questione, egli tenne un discorso davanti all'HoloNet chiedendo di dialogare con il Conte Dooku, il misterioso capo dei Separatisti. Successivamente, annunciò la fondazione del Comitato Lealista, incaricato di trattare la crisi. Entrambi i provvedimenti gli portarono aspre critiche da chi riteneva che non vi potesse essere dialogo con i Separatisti.

Il dibattito si inasprisce

Visto che il Senato non riusciva a prendere una decisione, cominciarono anche le proteste di massa a favore o contro il Decreto.

Ad un certo punto, circa 7.000 attivisti, perlopiù giovani dall'Università di Coruscant, si radunarono ai piedi della Rotunda del Senato, tenendo comizi e manifestando il proprio dissenso contro il Decreto. Per impedirgli di avere il controllo della piazza, un gruppo minore — ma ugualmente agguerrito — di attivisti militaristi aggredirono i protestanti, causando scontri intorno alla Rotunda. A questo punto, la Guardia del Senato tentò di disperdere i manifestanti di entrambe le fazioni; ciò causò un violento scontro che vide il ferimento di 4 attivisti, 2 guardie e l'arresto di 38 persone.

Infine, due mesi prima della Battaglia di Geonosis, il Cancelliere dovette fissare il voto. I primi a protestare furono 575 impiegati della Commissione di Pubblica Sicurezza di Chandrila, che scioperarono per 48 ore contro il Decreto.

I senatori cominciarono così le ultime campagne a favore o contro il Decreto, entrambi cercando importanti alleati. Il Senatore Yudris Sedran di Chalacta, antimilitarista, ottenne il sostegno del Tempio dell'Illuminazione e delle Jedi Depa Billaba e Sar Labooda, entrambe di Chalacta. Jollin Reesbin di Sneeve, militarista, ottenne invece il sostegno dell'ex campione di podracer Boles Roor, che parlò pubblicamente a favore del Decreto. Man mano che il giorno del voto si avvicinava, i senatori fecero ritorno a Coruscant, attenuando la propaganda. Un sondaggio dell'HoloNet News indicò il 70% delle preferenze a favore e solo il 30% contro.

La notte prima del voto, Palpatine tenne un discorso, invitando alla prudenza e alla saggezza anche se il voto avesse portato all'approvazione del Decreto.

Il voto

Palpatine accetta "a malincuore" i poteri speciali a lui conferiti.

Infine, giunse il fatidico giorno del voto. Schiere di manifestanti di opposte fazioni si radunarono nuovamente ai piedi della Rotunda, attendendo il voto. Quel giorno, di prima mattinata, Padmé Amidala giunse su Coruscant sotto pesante scorta, ma venne attaccata da Zam Wessel, incaricata da Jango Fett, che a sua volta lavorava per Dooku. Amidala aveva però assunto i panni di un semplice pilota e a rimanere uccisa fu la sua ancella Cordé.

In Senato, era ormai giunto il momento del voto, quando Palpatine annunciò che la Senatrice Amidala era rimasta vittima di un attentato terroristico, ammutolendo tanto l'assemblea quanto i manifestanti all'esterno dell'edificio. Il primo a parlare fu Orn Free Taa, che sostenne che l'assassinio di Amidala era un motivo in più per votare il Decreto. Tutti furono sorpresi quando la stessa Padmé entrò in Senato smentendo le notizie sulla propria morte e parlando contro l'approvazione del Decreto, che avrebbe portato solo altra violenza. Viste le nuove circostanze, Palpatine aggiornò la seduta all'indomani. La fazione militarista lo accusò di avere scavalcato l'autorità del Senato, ma il Cancelliere fu irremovibile.

La cattura di Anakin Skywalker, Obi-Wan Kenobi e Padmé Amidala su Geonosis e l’ormai inevitabile scoppio della guerra portò il Senato a votare in maggioranza la concessione dei poteri speciali al Cancelliere Supremo, su proposta di Jar Jar Binks. Forte delle sue nuove funzioni, Palpatine annunciò l’approvazione di fatto del Decreto ordinando la fondazione del Grande Esercito della Repubblica.