Ludo Kressh

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
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Ludo Kressh
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Rhelg

Morte

5.000 BBY su Korriban

Descrizione fisica
Razza

Sith

Sesso

Maschio

Altezza

188 cm

Capelli

Castano scuro

Occhi

Rossi

Informazioni storiche e politiche
Era(e)

Era della Vecchia Repubblica

Affiliazione

Impero Sith (primo)

"Io combatto per l'Impero Sith, Naga Sadow...Tu combatti per te stesso!"
―Ludo Kressh[fonte]


Ludo Kressh fu un Signore dei Sith durante i giorni della Grande Guerra Iperspaziale. Conservatore della tradizione, Ludo pianificava di governare l'Impero Sith come Signore Oscuro dei Sith dopo la morte di Marka Ragnos. Tuttavia, l'arrivo inaspettao dei fratelli Daragon su Korriban permise al rivale Naga Sadow di architettare alcune mosse che misero fuori gioco Ludo. Egli scampò alla morte e attirò in trappola Sadow, ma fu poi sconfitto dalla flotta del suo nemico.


Biografia

La lotta per il potere

La morte di Marka Ragnos, avvenuta nel 5.000 BBY, lasciò vacante il trono di Signore Oscuro e, da quel momento, numerosi Sith cercarono di colmare il vuoto di potere lanciandosi alla conquista del mantello di nuovo reggente. Tra questi vi era Kressh, un Signore dei Sith conservatore, convinto che l’Impero avrebbe dovuto crescere e divenire più potente dall’interno, prima di rivolgersi verso nuovi territori di conquista. Per questo motivo, era stato scelto dallo stesso Signore dei Sith al potere Marka Ragnos come suo successore, anch’egli incline a questa filosofia di pensiero. Naga Sadow, suo ambizioso rivale, era invece convinto che l’Impero dovesse espandersi per acquisire più potere. Quando Marka Ragnos morì, e venne oganizzato il suo funerale, Ludo Kressh era pronto per ereditare le redini del potere. Eglì guidò la processione funebre al mausoleo Sith che era stato costruito nella Valle dei Signori Oscuri su Korriban.

Ludo Kressh duella contro Naga Sadow per il mantello di Signore Oscuro sotto gli occhi dello spirito di Marka Ragnos.

Nel bel mezzo del funerale, Sadow fece la sua apparizione e i due ingaggiarono un tremendo duello. A placare la contesa giunse lo spirito di Marka Ragnos: disse loro che l’Ordine Jedi e la Repubblica Galattica stavano diventando una sempre più pericolosa minaccia alla stabilità dell’Impero Sith e del Lato Oscuro e pertanto ordinò loro di trovare un modo per distruggere questi nemici. Questo, almeno per un po’, rappresentò un seppur insicuro equilibrio fra i due.

L'arrivo inaspettato di due esploratori spaziali, Gav e Jori Daragon, sconvolse definitivamente gli equilibri già instabili della successione al trono di Signore Oscuro. Durante una seduta del Consiglio Sith, le opinioni di Naga Sadow e di Ludo Kressh furono nuovamente contrastanti: mentre il primo propose di sfruttare le informazioni in loro possesso per attaccare la Repubblica, Kressh insistette per la loro esecuzione capitale ed una successiva, progressiva invasione della Repubblica. Il Consiglio parve preferire la proposta di Kressh, ritenendo che qualsiasi azione avventata avrebbe portato ad uno sconvolgimento nell'Impero. Tuttavia Sadow era determinato a realizzare le sue ambizioni.

Schermaglie con Naga Sadow

Kressh sapeva che la mossa più sicura era quella di giustiziare i fratelli Daragon. Tuttavia, prima che potesse convincere gli altri Signori dei Sith, Naga Sadow attuò il suo piano: si inflitrò nella prigione di Ziost, liberò i Daragon e massacrò le guardie. Per evitare che vi fossero testimoni, Sadow in persona uccise anche Simus, il suo vecchio mentore. Prima di fuggire, abbandonò di proposito sul luogo della strage il blaster della Repubblica che aveva prelevato dalla Starbreaker 12, la nave dei Daragon. Poi, condusse i due fratelli alla sua fortezza segreta di Khar Delba. In questo modo, Sadow fece credere a Kressh che l'attacco fosse stato nient'altro che la prima avvisaglia di un probabile intervento repubblicano e che presto altre navi sarebbero giunte su Korriban per recuperare i due fratelli. Se la Repubblica fosse entrata nello spazio Sith, la guerra sarebbe stata inevitabile: i Sith iniziarono così a supportare Sadow. Ludo Kressh fu costretto a ritirarsi nel suo pianeta fortezza di Ziost con i suoi pochi alleati rimasti.

Impauriti, i Signori dei Sith proclamarono Naga Sadow all'unanimità Signore Oscuro dei Sith e, ad eccezione di Kressh, iniziarono la cerimonia di investitura. Sadow inviò poi i suoi Massassi su Ziost, per trasportare la Starbreaker 12 su Khar Delba. Nel massacro che seguì, uno dei guerrieri Massassi fece l'errore di lasciare un importante indizio che avrebbe svelato i piani di Sadow, ovvero l'emblema dello stesso Signore Oscuro. Non ci volle molto perchè Ludo Kressh, visto l'emblema, attaccasse la fortezza nascosta di Sadow. Determinato a non permettere all’Impero Sith di cadere in rovina sotto la leadership di Naga Sadow, Ludo Kressh organizzò un attacco contro Sadow su Khar Delba, solo per essere nuovamente sconfitto quando la fortezza si rivelò essere nient’altro che un esca: quella reale si trovava su Khar Shian. Sadow contrattaccò la flotta di Kressh, e quest’ultimo fu costretto a ritirarsi. Imparando una dura lezione dai suoi fallimenti, Kressh inviò la sua nave ammiraglia vuota all’attacco della vera fortezza di Sadow. Come era prevedibile, Naga Sadow distrusse la sua esca.

La Grande Guerra Iperspaziale

Articolo principale: Grande Guerra Iperspaziale


Con solo una nave intatta, Kressh realizzò che le sue chances di sconfiggere il suo rivale erano nulle e si ritirò. Credendo Kressh morto, Naga Sadow riunì la sua flotta e si imbarcò verso i pianeti della Repubblica, in particolare verso la capitale Coruscant. Nel frattempo, Kressh radunò i Signori dei Sith rimasti indietro, promettendo loro ricchezza e potere se si fossero alleati con lui contro Naga Sadow. Con il loro supporto, Kressh si auto-proclamò nuovo Signore Oscuro dei Sith. La lotta interna fra i due rivali divenne sempre più cruenta, fino a che non sfociò nella Grande Guerra Iperspaziale. Tuttavia, la flotta da battaglia di Sadow ritornò sconfitta e malridottta: Kressh sferrò a quel punto il suo attacco. Le sue navi distrussero quelle del rivale, che rimase però il migliore stratega. Sadow infatti, grazie ai suoi poteri del lato oscuro, ordinò ad una delle sue navi danneggiate di speronare la nuova nave ammiraglia di Kressh. Entrambe le navi furono distrutte, e la collisione spense per sempre i sogni di Ludo Kressh di governare l’Impero Sith.

Eredità

La statua di Ludo Kressh su Korriban.

Kressh fu sepolto in una camera segreta nelle profondità di una grande caverna di Shyrack su Korriban. Si dice che la sua tomba fosse intrisa del potere del lato oscuro, tanto da causare allucinazioni ai visitatori che ne percorrevano i corridoi. Un gruppo di Jedi morì all'interno del tumulo, quando uno di essi, guidato dalle illusioni, uccise i suoi compagni senza accorgersi della realtà dei fatti. L'Esule Jedi visitò anch'essa la tomba e fu colpita dalle medesime allucinazioni; in particolare, rivide alcuni momenti chiave della sua partecipazione alle Guerre Mandaloriane. La tomba era inoltre abitata da numerosi shyrak e dagli oscuri hssiss.

Dietro le quinte

In Star Wars: Knights of the Old Republic II: The Sith Lords, quando l'Esule Jedi apre il sarcofago di Kressh, trova al suo interno una doppia vibrolama. E' possibile che questa fosse l'arma di Kressh. Secondo una visione generale dell'Impero Sith nel gioco di prossima uscita Star Wars: The Old Republic, "[Dopo la Grande Guerra Iperspaziale], l'ultimo Imperatore Sith riuscì a fuggire al massacro e a volare nello spazio profondo accompagnato dai suoi più fidati Signori Oscuri". Considerando che Ludo Kressh fu tecnicamente l'ultimo Signore dei Sith in vita prima di Naga Sadow (il quale fuggì su Yavin IV e non nello spazio profondo), è probabile che lo stesso Ludo possa essere identificato in questo Imperatore.

Presente in

Fonti