Luke Skywalker/Legends

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"Sono uno Jedi, come mio padre prima di me."
―Luke Skywalker[fonte]

Il sentiero di un Jedi è spesso irto di difficoltà, conflitti e sofferenza. Così fu la vita di Luke Skywalker: da semplice ed umile coltivatore, diventò il più grande eroe che la galassia avesse mai conosciuto. Leggendario combattente e Maestro Jedi, Luke ricoprì un ruolo fondamentale nella sconfitta dell'Impero Galattico e nella fondazione della Nuova Repubblica e del Nuovo Ordine Jedi.

Nato nel 19 BBY, figlio del Cavaliere Jedi Anakin Skywalker e della Regina di Naboo Padmé Amidala, crebbe sul pianeta Tatooine. La sua esistenza fu nascosta all'Imperatore Palpatine e a suo padre, diventato Signore Oscuro dei Sith con il nome di Darth Vader. Nel 0 BBY la vita di Luke cambiò per sempre. L'acquisto di due droidi, R2-D2 e C-3PO, lo portò verso il compimento del suo destino: incontrò Han Solo, la Principessa Leia Organa e ricevette i primi insegnamenti Jedi da parte di Obi-Wan Kenobi. Più tardi distrusse la Morte Nera e si unì all'Alleanza Ribelle.

Nel giro di pochi anni, Luke partecipò ad alcune delle più importanti battaglie della Guerra Civile Galattica. Nel 3 ABY, venne istruito nelle vie della Forza da Yoda e apprese la vera identità di suo padre. Un anno più tardi, prese parte alla Battaglia di Endor, riportando Darth Vader sul sentiero della luce. Palpatine venne ucciso e l'Impero crollò. In seguito alla vittoria, fu formata la Nuova Repubblica. Nei decenni successivi, Luke avrebbe portato la pace in tutta la galassia. Nel 11 ABY fondò il Nuovo Ordine Jedi. Nel 19 ABY sposò Mara Jade.

Nel 25 ABY, la minaccia degli Yuuzhan Vong irruppe nella galassia e la Nuova Repubblica fu sul punto di crollare. Nel 29 ABY, grazie a Skywalker e ai suoi Jedi, gli alieni furono sconfitti. Durante la guerra, Mara Jade diede alla luce suo figlio, cui fu dato il nome di Ben Skywalker, in onore del vecchio maestro di Luke. In seguito a questi eventi, la Nuova Repubblica fu riorganizzata nell'Alleanza Galattica e Skywalker diede vita al suo Ordine Jedi, riservando per sè il titolo di Gran Maestro. Nel 40 ABY, allo scoppiare della Seconda Guerra Civile Galattica, Luke si trovò ad affrontare alcuni dei momenti più terribili della sua vita. Sua moglie venne uccisa e suo nipote, Jacen Solo, diventò un Signore dei Sith con il titolo di Darth Caedus; quest'ultimo fu poi ucciso da Jaina Solo, fatto che pose fine alla guerra.

In seguito a questi eventi, Natasi Daala ascese alla carica di nuovo Capo di Stato: le sue azioni contribuirono alla diffusione di sentimenti anti-Jedi, portando allo sviluppo di notevoli tensioni tra l'Ordine e il governo. Come ultimo atto di deferenza, Daala fece arrestare Luke con l'accusa di abbandono e negligenza verso i suoi doveri ufficiali: in cambio della sua libertà, egli fu costretto all'esilio e alla totale estromissione dagli affari dell'Ordine Jedi.

Indice

Biografia

Infanzia (19-0 BBY)

"E' un maschio."
"Luke.
"
Obi-Wan Kenobi e Padmé Amidala[fonte]
Luke neonato nel 19 ABY

Luke Skywalker nacque sulla colonia d'asterodi di Polis Massa pochi istanti dopo l'inizio della Grande Purga Jedi e la fondazione dell'Impero Galattico nel 19 ABY. Sua madre morì dopo aver dato alla luce la sua sorella gemella, Leia, lasciando orfani entrambi i bambini. Obi-Wan Kenobi e Yoda sapevano che gli infanti, entrambi dotati di una naturale affinità con la Forza, avrebbero dovuto essere protetti dall'Imperatore e dal loro vero padre. Decisero pertanto di dividere i gemelli: Luke fu affidato alle cure dello zio paterno, Owen Lars, e di sua moglie Beru, su Tatooine, mentre Leia fu adottata da Bail Organa e inviata su Alderaan. Kenobi portò personalmente il neonato su Tatooine, con l'intenzione di sorvegliarne la crescita e lo sviluppo delle sue future abilità. Durante la sua vita di esule, Obi-Wan visitò la tenuta dei Lars ogni giorno, senza farsi notare da Owen e Beru. Più tardi, un suo intervento negli affari di famiglia dei Lars lo avrebbe reso sgradito agli occhi di Owen: come risultato, egli limitò le sue visite alla fattoria. Secondo Luke, il suo primo contatto con la Forza avvenne intorno ai sei anni, quando localizzò un cacciavite sotto un divano. Fu severamente rimproverato dallo zio, il quale gli disse che il ritrovamento dell'attrezzo dipendeva unicamente dal fatto che fosse stato lo stesso Luke a metterlo in quella posizione.

"Senti, io ho bisogno di qualcuno che si dia da fare, non di un nipote che passa metà del suo tempo con la testa tra le stelle."
Owen Lars a Luke[fonte]

Luke passò i primi diciannove anni della sua vita sul pianeta deserto Tatooine, lavorando duramente per aiutare lo zio nella sua fattoria di vaporatori. I suoi tutori, Beru e Owen Lars, non rivelarono mai a Luke la sua vera identità. Egli pensava che suo padre fosse stato un pilota di navi da carico, e non sospettò mai che Anakin Skywalker era invece un potente Cavaliere Jedi e un incredibile pilota stellare. Lo zio, in particolare, cercò continuamente, ma senza successo, di scoraggiare qualsiasi sua inclinazione all'avventura e allo spazio. Questo atteggiamento creò delle perenni frizioni tra i due: da una parte, vi era la natura curiosa e avventata di Luke, dall'altra la quieta temperanza di Owen.

Nella fattoria dello zio, Luke imparò i fondamentali della sopravvivenza nel deserto e della riparazione di droidi. La noia, al contrario dell'acqua, su Tatooine non era così scarsa, e Luke sognava spesso di avventure entusiasmanti. Aveva una cerchia di amici, tra cui Deak, Windy, Camie Loneozner e Fixer, che bighellonavano intorno alla Stazione Tosche ad Anchorhead quando non erano occupati dal loro lavoro. Luke non fu mai in piena sintonia con loro; per questo lo stuzzicavano chiamandolo "Vermiciattolo". Biggs Darklighter, invece, era diverso, ed era l’unico che Luke considerasse un vero amico. Luke perfezionò le sue abilità come pilota assieme a Biggs a Beggar's Canyon su Tatooine, correndo a bordo del suo skyhopper T-16. Biggs e Luke, insieme ad un altro amico, "Tank", parlavano spesso di arruolarsi nell’Accademia Imperiale. Nonostante i loro sogni, a Luke non fu permesso di farlo. Infatti lo zio aveva bisogno di lui nella fattoria, così Biggs partì per l’Accademia mentre Luke rimase bloccato su Tatooine, con sua grande delusione. Egli, nel vedere i suoi amici lasciare man mano quelle lande deserte per inseguire i loro sogni, diventò sempre più frustrato, costantemente legato alle imposizioni dello zio e alle necessità della tenuta. In verità, Owen cercava di tenere lontano il nipote da qualsiasi tipo di situazione che lo avrebbe potenzialmente avviato al sentiero percorso dal padre.

Guerra Civile Galattica (0-4 BBY)

"C'è una grossa interferenza nella Forza."
"L'ho avvertita."
"Abbiamo un nuovo nemico: il giovane ribelle che ha distrutto la Morte Nera. E sono assolutamente sicuro che questo ragazzo è il figlio di Anakin Skywalker."
"Come è possibile?"
"Cerca dentro di te, Lord Vader. Tu sai che è vero. Egli può distruggerci."
"E' solo un ragazzo. Obi-Wan non può più aiutarlo.
"
L'Imperatore Palpatine e Darth Vader discutono di Luke Skywalker[fonte]

Eroe della Ribellione

Dopo le vicissitudini che portarono alla vittoria della Ribellione durante la Battaglia di Yavin, tornato alla Base di Yavin Luke diventò un membro ufficiale dell'Alleanza Ribelle. Dopo la distruzione della Morte Nera, Luke prese parte a numerose missioni per l'Alleanza. A meno di due settimane dalla Battaglia di Yavin, partecipò alla distruzione dello Star Destroyer di classe I Liquidator, aiutò i ribelli ad ottenere nuovi X-Wing direttamente da Vors Voorhorian (situazione in cui egli dimostrò il suo straordinario potenziale abbattendo un Caccia TIE solo con un fendente di spada laser), combattè nella Battaglia di Vactooine e viaggiò verso Bonadan e le Regioni Ignote. Fu inoltre inviato in missione d'esplorazione verso i mondi di Keeper, Akuria II e Drexel alla ricerca di nuove ubicazioni per lo stanziamento delle basi ribelli. Tutte e tre le spedizioni furono un fallimento e terminarono nella violenza.

Entusiasta di poter contribuire il più possibile alla causa dell’Alleanza, i primi anni di Luke all’interno della Ribellione furono pieni di avventure e azioni eroiche. Sei mesi dopo la Battaglia di Yavin, Luke, Han e Chewbacca condussero alcune indagini sulle attività dei pirati BloodScar nelle linee di approvvigionamento ribelli, sebbene lo stesso Han fosse ancora incerto e riluttante nel suo ruolo di esponente di spicco dell'Alleanza. Durante la missione, Luke e gli altri si infiltrarono in un gruppo di soldati AWOL, viaggiarono sulla loro nave e contribuirono a vanificare un attacco dei pirati. Nel frattempo il gruppo apprese del mandato di cattura disposto nei confronti di Leia Organa su Shelkonwa; i tre corsero in aiuto della donna e, con l'aiuto di alcuni rinnegati imperiali, riuscirono ad entrare a Makrin City, a salvare Leia e a fare ritorno all'Alleanza Ribelle, nonostante la presenza massiccia degli Imperiali, Darth Vader compreso.

Durante una missione d'esplorazione, la nave di Luke fu catturata dalla scia di una cometa transdimensionale, che lo condusse al remoto pianeta ghiacciato di Hoth. Egli tornò all'Alleanza e informò i suoi superiori circa il mondo desolato in cui si era imbattuto. Alla luce dei dati forniti da Luke, si decise di evacuare le postazioni di Yavin IV e Thila e di stabilire la nuova base su Hoth.

Luke, Leia, R2-D2 e C-3PO su Mimban
Durante l'evacuazione di Yavin IV, Luke fu nominato Comandante da Jan Dodonna, ma la promozione fu registrata solo dopo le vicende scaturite in seguito alla cattura del Generale. Egli capitanò alcune missioni su Dantooine, Ralltiir e Tatooine. Fu in questo periodo che Luke si accorse di essere completamente a suo agio tra i caccia stellari. Quando non prestava servizio nella Suadriglia Rossa e vicino al suo mentore, il Comandante Narra, Luke volava a capo della Squadriglia Rogue, un nuovo gruppo di caccia, verso mete come Barkhesh, Chorax, Corellia e Gerrard V.

Prima della fine dell'anno, Luke partecipò a numerose missioni a bordo del suo caccia stellare. Prese parte ad azioni militari su Jabiim, Kalist VI, Kiva e Per Lupelo e vide in prima persona gli orrori della guerra. Incontrò persino un soldato clone, Able, inconsapevole della situazione della galassia; Luke gli mostrò la sua spada laser e riuscì a convincerlo a schierarsi contro l'Impero. Su Kalist VI, rivide un vecchio amico d'infanzia, "Tank" Janek Subner, ora tenente dell'Esercito Imperiale; l'incontro rischiò di concludersi con il totale annientamento della Flotta dell'Alleanza.

Più tardi Luke si unì alla squadra di perlustrazione sulla luna deserta Aridus. Quando il gruppo fu attaccato da alcune creature ormai estinte, i rakghoul, egli percepì una sorta di chiamata nella Forza e fu portato via dalle stesse creature. Subito dovette confrontarsi con la Jedi centenaria Celeste Morne, diventata folle a causa dello spirito antico del Sith Karness Muur, contenuto all'interno del Talismano di Muur che ella stessa indossava.

Nel 2 ABY, Luke accompagnò la Principessa Leia in una missione diplomatica nel Sistema Circarpous, ma la loro nave si schiantò su Mimban. Sulla superficie del pianeta incontrarono una vecchia sensibile alla Forza di nome Halla. I due strinsero un patto con la donna, promettendole di trovare la Gemma di Kaiburr in cambio del suo aiuto per lasciare il pianeta. Luke si trovò per la prima volta faccia a faccia con Darth Vader. Entrambi erano alla ricerca della reliquia, e si affrontarono in duello nell’antico Tempio Pomojema. Ogni movimento di Luke fu guidato dallo spirito di Obi-Wan Kenobi e amplificato dal potere del cristallo: egli, pertanto, riuscì non solo a tenere a bada Vader, ma anche a tagliargli il braccio meccanico. Stordito, Vader cadde in un pozzo profondo, in questo modo Luke e Leia poterono fuggire.

Addestramento Jedi

Dopo la Battaglia di Hoth, Luke si recò sul pianeta Dagobah per iniziare il suo addestramento con il potente Maestro Jedi Yoda. Ma, a dispetto degli avvertimenti e della disapprovazione di Yoda e Kenobi, Luke interruppe il suo addestramento e partì per Bespin per salvare i suoi amici che nel frattempo erano stati catturati da Darth Vader.

Duello con il Signore Oscuro

Una volta arrivato fu costretto ad affrontare Vader in duello. Vader provò la sua netta superiorità, sfruttando lo stile di Forma V ed eseguendo alcune mosse appartenenti al cho mai e al Dun Möch. Luke venne ferito gravemente e perse la sua mano destra. In quel momento di profonda debolezza, Vader gli presentò le lusinghe del lato oscuro e gli offrì la possibilità di distruggere l'Imperatore e portare ordine nella galassia. Nel tentativo di far desistestere Luke, Vader gli rivelò la sua vera identità: Luke apprese che il Signore Oscuro era in realtà il suo vero padre. Scioccato, lanciò un grido terrificante, ma raccolse le ultime forze che gli erano rimaste e, in un estremo atto di coraggio morale, scelse di morire, gettandosi nel vuoto.

Luke perde la sua mano destra nel duello con Vader
Luke invocò poi l'aiuto di Leia tramite la Forza: subito venne raggiunto dal Falcon e venne tratto in salvo. Dopo essersi riunito alla flotta ribelle, Luke fu dotato di una mano cibernetica a bordo della Redemption.

Eroe dell'Alleanza

Poco tempo dopo la Battaglia di Hoth, Luke fu assegnato ad una missione diplomatica su Abridon. Dato il suo ruolo ormai di spicco all'interno della Ribellione, venne incluso nel gruppo dei cinque dignitari inviati sul pianeta per convincere il governo locale ad unirsi all'Alleanza. Tuttavia, la libertà di Abridon non sarebbe durata a lungo. Il Gran Generale Malcor Brashin e il Generale Brenn Tantor giunsero subito sul posto, stroncando qualsiasi tipo di rivolta. Hamman Flatt, leader dei Nazionalisti di Abridon, tradì i diplomatici ribelli nel tentativo di mettersi in salvo. Luke, insieme al resto dei delegati, fu fatto prigioniero da Tantor.

Da Abridon, egli fu trasferito nella Prigione di Kalaan, e poi portato su Coruscant. Fortunatamente, fu salvato da nientemeno che il suo aguzzino, Tantor. Poco dopo la sua cattura infatti, Tantor rifiutò categoricamente l'ordine di massacrare i civili. A causa della sua scelta, fu anch'egli imprigionato su Kalaan. A differenza di Skywalker, egli poteva contare sull'appoggio di un'intera unità di soldati imperiali a lui fedeli. Tantor fu così liberato e portò con sè Luke per provare le sue buone intenzioni.

Luke novizio Jedi nel 3 ABY
In conseguenza alla Battaglia di Hoth, i Ribelli si sparpagliarono per la galassia e Luke venne assegnato alle basi temporanee su Golrath e Arbra. Durante una delle sue missioni, egli abbordò un vascello imperiale, ma scoprì che l'intero equipaggio era morto; sui loro corpi notò delle strane chiazze color cremisi. Sospettando che la fonte di ogni male fosse una pietra luccicante a bordo della nave, Luke tornò in gran fretta al quartier generale ribelle, ma fu contagiato dalla stessa infezione. In breve tempo, Luke fu ridotto ad uno stato comatoso e i suoi occhi diventarono rossi.

Leia si ricordò di una storia raccontatale da Han Solo, circa una Nebulosa Rossa cui appartenevano un paio di pietre molto simili a quella che aveva infettato Luke. Il gruppo giunse alla conclusione che la malattia di Luke dipendeva proprio dalla pietra portatrice della Cremisi Eterna: quando le due pietre venivano separate divenivano oltretutto estremamente letali. Lando e Chewbacca sospendettero momentaneamente la ricerca di Han e si unirono a Leia nella ricerca dell'altra pietra che avrebbe salvato Luke.

Presto il trio scoprì che l'infezione era stata appositamente pianificata da Domina Tagge, una donna che voleva vendicare suo fratello Orman Tagge, della cui morte Darth Vader aveva ingiustamente accusato Luke. Tagge aveva assoldato dei cacciatori di taglie per recuperare le pietre ed aveva persino bombardato il pianeta pur di venirne in possesso. Raccontò inoltre di come, poco dopo, una nave da guerra imperiale si fosse avvicinata alla Nebulosa: i soldati ignoravano che Tagge stesse ameggiando con le pietre e che queste ultime fossero diventate incandescenti a causa del viaggio nell'iperspazio. Tagge fece in modo di convincere gli imperiali a lasciarla andare, in cambio avrebbe rivelato l'esatta ubicazione della base ribelle di Golrath. Ma nel momento in cui giunsero nei pressi del pianeta, trovarono tutti la morte e la nave, ormai un vascello fantasma, fu utilizzata come trappola per Skywalker. Tuttavia, un prigioniero di Tagge rilasciò la pietra: questa azione portò alla morte di molti. Domina e alcuni cacciatori di taglie riuscirono a mettersi in salvo, chiudendosi in un comparto sigillato della nave; senza adeguate tute spaziali atte a proteggerli dal contagio, si trovarono comunque in trappola.

Leia e Lando, sfruttando una camera depressurizzata, riuscirono a fuggire da Tagge e furono recuperati dal Falcon. Avendo compreso che la pietra era comunque necessaria a curare Luke, Leia strappò un accordo a Domina: i ribelli avrebbero salvato lei e i suoi cacciatori di taglie dalla malattia e, in cambio, avrebbe avuto la pietra in modo da poter placare l'epidemia. I cristalli furono riuniti su Golrath e Luke guarì. Domina e il suoi attendenti fuggirono e le pietre furono caricate a bordo della nave fantasma imperiale: quest'ultima fu poi spedita direttamente verso il sole di Golrath. La base ribelle, comunque, fu smantellata su ordine di Leia per evitare che venisse scoperta dall'Impero.

Quando l'Alleanza scoprì l'esistenza della Superarma Imperiale Tarkin, una piccola squadra composta da Luke, Leia, Chewbacca, R2-D2 e C-3PO si infiltrò nella stazione da battaglia per condurre alcune indagini, sfruttando la copertura di semplici lavoratori. Una volta sulla stazione, la squadra avrebbe utilizzato delle cariche protoniche per distruggere il reattore della superarma. Sfortunatamente, Vader si trovava sul posto e percepì la presenza di Luke; preparò una trappola , in modo da proteggere il reattore e catturare il giovane Jedi. Solo un tentativo di assassinio alla vita di Vader da parte di alcuni ufficiali imperiali permise al team ribelle di fuggire. Luke e gli altri rinunciarono alla missione principale e abbandonarono la stazione. Ne scaturì una battaglia contro alcuni Caccia-TIE, ma Lando riuscì a distruggerli con una serie di manovre veloci e precise. Vader, sopravvissuto all'attentato, inseguì personalmente il Falcon. Per sfuggirgli, Luke svuotò i serbatoi d'acqua della nave, che nello spazio si ghiacciarono all'istante. Vader si scontrò con uno dei pezzi di ghiaccio e fu messo fuori gioco; a quel punto gli Imperiali utilizzarono la Tarkin contro i ribelli. Tuttavia, la superarma era stata sabotata con successo da Leia, così, anzichè eliminare i ribelli, si autodistrusse.

In un'altra missione per l'Alleanza, Luke, Lando e Chewbacca furono incaricati di recuperare quattro Caccia TIE. Il loro contatto su Bazarre, Orion Ferret, fornì loro una nave e le coordinate del mondo-discarica di Patch-4, luogo in cui erano localizzati i caccia. Al loro arrivo, trovarono le navi, ma furono attaccati dai Watchbeast, delle creature simili a vermi controllate da Ferret. Luke e Lando riuscirono a volare in una delle grotte nelle vicinanze: al suo interno scoprirono un'intera comunità di persone che aveva eletto quel luogo come propria residenza. Mentre Lando distreava i Watchbeast, Luke raggiunse la navetta e attivò il pacificatore sonico, facendo cadere le bestie in un sonno profondo. Recuperarono poi i caccia, il Falcon, Chewbacca e tornarono ad Arbra.

Dopo aver raggiunto il grado di Comandante della Squadriglia Rogue, Luke venne coinvolto sentimentalmente con una compagna di squadrone, la talentuosa ed enigmatica Shira Brie. Durante una battaglia particolarmente calda, il computer di bordo di Luke andò in panne ed egli fu costretto a fare affidamento sul suo istinto e sulla Forza per colpire i suoi avversari. Inspiegabilmente, la Forza lo spinse a fare fuoco su un veicolo amico, in questo modo colpì il caccia di Shira Brie facendola esplodere. Per questo, gli venne tolto il comando e fu messo sotto processo. La fiducia di Luke nei confronti della Forza ebbe una scossa. Cercò quindi di andare in fondo alla questione, e scoprì che Shira era in realtà un agente Imperiale. In questo modo Luke riacquistò la sua reputazione e venne reintegrato al comando della Squadriglia Rogue.

La ricerca di una canaglia

Col passare del tempo, Luke divenne sempre più potente nella Forza, e le sue imprese nell’Alleanza lo resero un personaggio noto.

Luke al Pozzo di Carkoon con la sua nuova spada laser
Tornato su Tatooine, Luke trascorse gran parte del suo tempo al vecchio capanno di Obi-Wan Kenobi, presso cui costruì una nuova spada laser grazie agli appunti dello stesso Kenobi, sui quali modellò l'arma. Dopo aver sconfitto una swoop gang con l'aiuto di Dash Rendar, egli intercettò un droide che recava al suo interno un messaggio originariamente destinato a Leia, la quale era in procinto di incontrare i rappresentanti dell'organizzazione criminale Sole Nero. Luke riuscì a violare il droide e scoprì che il messaggio era stato inviato da una spia Bothan di nome Koth Melan. Cercò quindi di incontrarsi con Melan, insieme a Rendar. Lo stesso Melan chiese aiuto a Luke per attaccare una fregata imperiale, la quale custodiva una serie di informazioni altamente segrete. Skywalker guidò l'attacco insieme ad uno squadrone di piloti di Y-Wing Bothan.

Nonostante le gravi perdite, le informazioni vennero recuperate e Rendar riuscì ad organizzare un piano di fuga per evitare ulteriori morti nei ranghi Bothan. Tuttavia, di ritorno alla base, il gruppo cadde sotto attacco. Anche se i dati imperiali giunsero a destinazione, Luke fu temporaneamente fatto prigioniero dai cacciatori di taglie Barabel. Riuscì a fuggire durante un ulteriore attacco e fu contattato da Chewbacca, il quale lo informò che Leia era finita nelle grinfie del leader del Sole Nero, il Principe Xizor. Lo stesso Xizor era responsabile della trama di tentativi di assassinio volti ad eliminare Luke, un piano che gli avrebbe consentito di aggravare la posizione di Darth Vader nella lotta per il potere di Signore Oscuro. Luke incontrò Lando e Chewbacca e si infiltrò nel Centro Imperiale, quindi nel Palazzo di Xizor.

Il gruppo, insieme a Rendar, riuscì a trarre in salvo Leia, ma fu intercettato da numerose guardie. Xizor aprì il fuoco contro Luke, ma questi respinse i suoi colpi grazie all'esercizio della Forza. A quel punto, Lando attivò il timer di un detonatore termico e lanciò la granata nel condotto di manutenzione, distruggendo l'edificio. Xizor e le guardie riuscirono a fuggire, permettendo al gruppo di ricongiungersi con il Falcon, in quel momento pilotato da C-3PO e R2-D2. Prima di partire, Luke fu sfidato da Guri, la guardia del corpo replicante di Xizor. Venne sconfitta, ma Luke si rifiutò di darle il colpo di grazia. Inseguito dalla flotta privata di Xizor, il gruppo riuscì a mettersi in salvo grazie all'intervento della Squadriglia Rogue.

Poco tempo dopo, Luke e compagni furono inviati su Lashbane per condurre alcune indagini sulla sparizione degli agenti ribelli Tay Vanis e Yom Argo. La ricerca li portò a Iskalon, Gamandar, Kabray e infine a Belderone e si concluse col ritrovamento di Vanis su Arcan IV, ridotto ad uno stato comatoso. Mentre si trovavano sul pianeta, Lando e Chewbacca appresero che Boba Fett aveva finalmente consegnato Han a Jabba lo Hutt. Luke iniziò a progettare un piano per la sua liberazione.

Salvataggio di un eroe

Luke tornò su Tatooine intorno agli inizi del 4 ABY. Quando Leia e gli altri furono catturati da Jabba lo Hutt, egli si infiltrò nel palazzo per liberare i suoi amici, Solo compreso. Luke, Han, Leia, Chewbacca, Lando e i droidi fuggirono dopo aver distrutto il galeone dello Hutt e lo stesso gangster. Mara Jade, sottocopertura nel Palazzo nelle vesti di danzatrice, non riuscì a portare a termine la sua missione (ovvero assassinare Luke) poichè lo stesso Jabba non le permise di salire sul galeone.

La prova di Endor

Prima di riunirsi alla Flotta Ribelle, Luke ritornò a Dagobah percompletare il suo addestramento. Qui però, trovò Yoda malato e morente. Yoda e lo spirito di Obi-Wan Kenobi gli confermarono la affermazioni di Vader e gli rivelarono la verità riguardo al suo passato e alla sua famiglia. Luke scoprì infatti che suo padre, Anakin Skywalker, aveva ceduto al Lato Oscuro della Forza ed era diventato Darth Vader, mentre Leia Organa non era altri che sua sorella gemella. Per diventare uno Jedi a tutti gli effetti, Luke avrebbe dovuto confrontarsi nuovamente con suo padre.

Una volta ritornato alla Flotta Ribelle, Luke prese parte alla missione sulla luna boscosa di Endor. Durante la missione, Luke rivelò a Leia i loro veri legami famigliari e poco dopo si consegnò a Vader nel tentativo di redimere suo padre. Luke venne portato da Vader a bordo della Nuova Morte Nera al cospetto dell’Imperatore. Qui, l’Imperatore aveva programmato di spingerlo verso il Lato Oscuro provocando il suo odio e la sua collera, forzando il giovane Jedi a uccidere il padre, per prendere così il suo posto al suo fianco e diventare suo apprendista. L’Imperatore riuscì quasi a raggiungere il suo scopo: Luke, in preda alla furia e alla collera, ferì Vader. Affermò però di essere uno Jedi, così come era stato suo padre Anakin Skywalker prima di lui. Pieno d'ira, l'Imperatore reagì usando i poteri del Lato Oscuro al massimo della sua potenza, scagliando i fulmini di Forza contro il giovane Jedi. Vedendo Luke ormai in fin di vita, Vader si aprì alla compassione e tornò ad essere Anakin Skywalker: in un atto di auto-sacrificio e di amore per il proprio figlio, si scagliò contro il suo maestro prendendolo alle spalle e sollevandolo: lo gettò nel condotto di areazione del reattore della Morte Nera e distrusse così l'Imperatore.

Anakin Skywalker appare a Luke insieme a Yoda ed Obi-Wan dopo la sconfitta dell'Impero
Luke portò il corpo di suo padre ferito fino all’hangar della stazione da battaglia per condurlo in salvo. Ma, gravemente ferito, e con la sua tuta vitale danneggiata, Vader non aveva scampo. Luke rimosse la maschera di suo padre in modo che questi lo potesse guardare negli occhi prima di divenire tutt’uno con la Forza. Luke salì a bordo di uno shuttle Imperiale e volò su Endor poco prima che la Flotta Ribelle riuscisse a distruggere la stazione. Qui, costruì una pira funebre, per commemorare lo Jedi e per distruggere la vuota armatura da Oscuro Signore. Poco dopo si unì ai festeggiamenti dell’Alleanza Ribelle su Endor e durante quella notte, potè vedere di nuovo gli spiriti di Yoda e Obi-Wan questa volta assieme a quello di Anakin Skywalker, suo padre.

Il dopo Endor

In giorno successivo alla Battaglia di Endor e al confronto con Darth Vader, Luke, ancora sofferente per le ferite causate dai fulmini di Forza di Palpatine, salvò Wedge Antilles da morte certa. Wedge aveva infatti scoperto un messaggio all'interno di un droide programmato per l'autodistruzione, nel quale era riposta una richiesta d'aiuto relativamente all'assedio perpetuato sul pianeta Bakura.

Luke comandò la missione dell'Alleanza verso il sistema di Bakura, in quel momento sotto il giogo di una strana razza aliena, gli Ssi-Ruuk, i quali sfruttavano la forza vitale dei loro prigionieri per implementare la loro tecnologia. Poco dopo, Luke e Leia negoziarono una tregua temporanea tra i Ribelli e gli Imperiali, con l'obiettivo di scacciare gli invasori. Skywalker incontrò una giovane senatrice bakuriana, Gaeriel Captison, e i due svilupparono un'attrazione reciproca. Durante la missione, Luke fu infettato da alcuni parassiti Olabrian a causa del tradimento del governatore Imperiale Wilek Nereus e fu fatto prigioniero dagli Ssi-Ruuk. Con l'aiuto di Dev Sibwarra, un umano sensibile alla Forza che serviva gli Ssi-Ruuk, Luke riuscì a fuggire e a vincere la battaglia; inoltre dettò i termini della resa a Nereus: i Bakuriani sarebbero tornati liberi e avrebbero scelto in autonomia il loro sistema governativo. L'incontro con Dev Siwbarra portò Luke a pensare che vi erano ancora molti individui sensibili alla Forza sparsi per la galassia. La Grande Purga Jedi di Palpatine e Vader non era stata assoluta.

In seguito agli eventi di Bakura, Luke guidò la Squadriglia Rogue su Corellia per una missione a metà tra la vacanza e l'esplorazione. Il gruppo scoprì che il pianeta si era quasi totalmente liberato dell'occupazione Imperiale. Tuttavia, mentre erano seduti in un tapcafe della Coronet City, la città venne attaccata dalle forze del Generale Weir. La Squadriglia Rogue riuscì ad attirare i soldati imperiali e le abilità Jedi di Luke permisero agli altri piloti di difendersi dai colpi di blaster, affinchè Tycho Celchu e Ten Nunb potessero fuggire. Dopo la cattura di Nunb, Luke inseguì i suoi aguzzini Imperiali, ma questi riuscirono ad abbandonare il pianeta grazie ad alcuni trasporti. Fortunatamente, Tycho fece arrivare sul posto i loro X-Wing, in tempo per l'inseguimento. Furono comunque rallentati da un attacco di caccia TIE contro un convoglio civile. Ad ogni modo, Luke e gli altri piloti tracciarono Weir e Ten su Tralus, dove scoprirono una base segreta sotterranea. In seguito ad un breve scontro, Weir fuggì su un TIE e Luke e Wedge presero a loro volta dei caccia imperiali per inseguirlo. Nel frattempo, Wes Janson scoprì che Nunb era già morto, torturato e ucciso da Weir. Luke e Wedge riuscirono ad abbattere il Generale e lo condussero all'Alleanza. Poco dopo, Luke affidò il comando della squadriglia a Wedge.

La ricerca dell'eredità

"La Forza ti accompagnerà...sempre."
―Obi-Wan Kenobi[fonte]
Luke impegnato in diverse missioni per l'Alleanza Ribelle e la Nuova Repubblica
Luke dovette mettere da parte temporanemente il suo sogno di costruire un Nuovo Ordine Jedi. La morte di Palpatine aveva infatti dato il via ad un periodo di intense e frenetiche attività, volte ad aiutare i più a liberarsi dal giogo dell'Impero nel suo momento di massima debolezza. Sul pianeta Solay, Luke supportò la popolazione locale nel tentativo di rivolta contro Re Blackart. Durante gli scontri, si innamorò di una ragazza del posto di nome Mary e per la prima volta sperò di potersi lasciare la guerra alle spalle. Tuttavia, fu subito riportato alla realtà quando l'Impero ristabilì la schiavitù su Solay. Mary fu uccisa durante l'occupazione e Luke fuggì con l'aiuto di un abitante di nome Braxas. La morte di Mary condusse nuovamente Luke ai suoi doveri e si riunì ai ribelli con rinnovato vigore.

Egli diventò il simbolo vivente delle vittorie ribelli, visitò poi i pianeti Iskalon e Shawken per convincere i rappresentanti governativi a partecipare alla Prima Conferenza dei Popoli Liberi. Durante la missione su Iskalon, incontrò un uomo di nome Kiro. Kiro era sensibile alla Forza e sperava che Luke lo avrebbe addestrato per diventare Cavaliere Jedi. Tuttavia, la morte di Sibwarra aveva condotto Luke a porsi numerosi interrogativi, in particolare se fosse davvero pronto ad addestrare la nuova generazione di Cavalieri Jedi; rifiutò pertanto la richiesta di Kiro. In questo periodo ci furono ulteriori aggiunte nell'Alleanza, tra cui Barney, Rik Duel, Chihdo, Dracos, Dani e Faron. Sebbene non avessero particolari affinità con la Forza, anch'essi desideravano apprendere le vie per diventare Cavaliere Jedi, ma i pensieri di Luke erano tutti rivolti al timore che i suoi insegnamenti avrebbero potuto condurre i suoi eventuali allievi al lato oscuro. Le richieste di addestramento iniziarono quasi a perseguitarlo.

Durante questo periodo, un' altra giovane ribelle di nome Vila giunse sulla luna boscosa per imparare da Luke le vie della Forza, cosicchè avrebbe potuto salvare il suo pianeta natale, Naldar. Luke rimase fermo sulle sue posizioni, promise a Vila di aiutarla ma le disse fermamente che non l'avrebbe addestrata. La sua paura di trasmettere le sue conoscenze per la formazione di nuovi Jedi fu ulteriormente messa alla prova su Naldar, quando si scontrò con Flint, un giovane uomo anch'egli desideroso di diventare Cavaliere e che Luke rifiutò di addestrare. Come conseguenza, Flint diventò Signore Oscuro dei Sith sotto Lumiya e guidò le forze Imperiali su Naldar. Luke combattè il Signore Oscuro e realizzò che il suo atteggiamento di rifiuto aveva creato il male, anzichè prevenirlo. Riuscì a far rinsavire Flint, ma la battaglia che seguì portò alla morte di Vila. Flint fu posto sotto custodia dall'Alleanza e una visione della Forza con Yoda, Obi-Wan Kenobi e il redento Anakin Skywalker fece capire a Luke che non avrebbe più dovuto avere paura del lato oscuro. Decise così di accettare la richiesta di Kiro e questi diventò il suo primo apprendista Jedi.

La Guerra Nagai-Tof

Prima che potesse iniziare l'addestramento, Luke fu coinvolto negli eventi relativi alla Guerra Nagai-Tof. Il Comandante Nagai Ozrei N'takkilomandrife era stato il responsabile diretto di alcuni scontri interni avvenuti tra i ribelli di Saijo, così Luke, Leia e Han furono costretti a risolvere le dispute in atto cercando di portare alla luce il traditore, che si scoprì essere un uomo di nome Durne. Ad ogni modo, il vero conflitto sarebbe scoppiato a breve. Durante un controllo di routine su Kinooine, Luke si trovò di fronte al potere della macchina da guerra Nagai. Insieme a Kiro e Dani, cercò di destreggiarsi tra mille difficoltà, con l'obiettivo di ritrovare il gruppo d'esplorazione perduto. Tuttavia, ciò di cui Luke non era a conoscenza era che il gruppo d'esplorazione aveva trovato la morte per mano di Lumiya e della sua aiutante Nagai, Den Siva. Dani e Kiro si confrontarono con la temibile Signora Sith prima di Luke: Kiro fu ferito gravemente e Dani fu fatto prigioniero da Den Siva. Luke affrontò quindi Lumiya, ma patì la sua prima sconfitta: fu catturato e rinchiuso in una cella sotterranea.

Luke e Lumiya su Kanooine
Fortunatamente, Kiro riuscì a guarire dalle ferite più gravi e pianificò il salvataggio del suo maestro e di Dani. Si infiltrò nella prigione, uccidendo diverse guardie Nagai. Liberò Luke e lo aiutò nella costruzione di una shoto. I due si confrontarono poi con Lumiya, ma i risvolti furono inquietanti. Luke utilizzò due spade laser contro la sua avversaria e la Signora Oscura fu sconfitta. Una volta smascherata, fu sorpreso di vedere che la donna altri non era che Shira Brie, il suo vecchio amore. Sfortunatamente, giunse sul posto la flotta Nagai e Luke e Kiro furono costretti a nascondersi, portando con sè i loro prigionieri. Dopo aver salvato Dani e gli Zeltron, il gruppo tentò di fuggire, ma il tentativo fu vanificato dall'intervento di Den Shiva, che attaccò Kiro e lo ferì ancor pìù gravemente, lasciandolo agonizzante nelle acque di Kanooine. Credendo di aver perso definitivamente Kiro, Luke e Dani si ritirarono bruscamente dal conflitto. Luke aveva perso un altro potenziale apprendista e Lumiya era riuscita a fuggire dai legami con il suo passato.

La guerra si intensificò nel momento in cui le forze dell'Alleanza entrarono in diretto conflitto con quelle Nagai. La flotta spaziale guidata da Lumiya fu sul punto di distruggere totalmente quella dell'Alleanza: per fortuna, la leadership di Luke sul campo di battaglia e le tattiche di Lando nello spazio ribaltarono le sorti dello scontro. La serietà della minaccia rappresentata dai Nagai si era svelata in tutta la sua interezza; a quel punto, Luke iniziò ad assumere un ruolo centrale nei confronti del nemico. Nella Battaglia di Iskalon, affrontò le forze del Generale Kruskob Tiltanka, eliminando dal pianeta la presenza Nagai. Inoltre, si riunì con il suo apprendista Kiro: quest'ultimo decise infine di rimanere su Iskalon per proteggere la sua gente. Luke provò tristezza per la scelta di Kiro, ma la accettò comunque.

La guerra entrò in una fase ulteriore quando i nemici giurati dei Nagai, i Tof, fecero il loro ingresso nel conflitto, durante la Dodicesima Battaglia di Zeltros. Luke fu costretto a combattere contro i Tof e l'Impero Hiromi quando questi iniziarono l'invasione sistematica di Zeltros, minacciando le vite di Dani, Leia e degli stessi Nagai. L'assalto di Luke si rivelò fondamentale nella cattura di una nave nemica, fatto che pose così fine alla battaglia e alla minaccia dell'Impero Hiromi. Gli atti finali della guerra si svolsero durante la Battaglia di Saijo, nella quale l'Alleanza si unì ai Nagai e all'Impero contro i Tof. Luke guidò una task force volta alla cattura del leader dei Tof, il Principe Sereno.

La Città perduta dei Jedi

In seguito, Luke e l'Ammiraglio Ackbar si recarono su Dac per fermare Trioculus nel suo tentativo di recupero del Guanto di Darth Vader dalle profondità dell'oceano. Luke riuscì a respingere gli attacchi di Trioculus e ad eliminare i suoi alleati, ma Trioculus fuggì, portando con sè il guanto. Su consiglio dello spirito di Obi-Wan Kenobi, egli si mise alla ricerca della Città perduta dei Jedi su Yavin IV. Lì trovò un ragazzo di nome Ken, il quale affermava di essere stato un Principe Jedi. Ad ogni modo, il Profeta Supremo del Lato Oscuro Kadann dichiarò che Ken rappresentava sicuramente una minaccia per le aspirazioni di Trioculus, ovvero diventare il nuovo reggente dell'Impero Galattico: gli consigliò pertanto di trovare Ken e di distruggerlo. Luke non sapeva che Kadann era in realtà un impostore e che lo stesso Trioculus era una semplice marionetta nella mani del Gran Moff Hissa e del resto del Comitato Centrale dei Gran Moff. Nonostante il tentativo del falso Kadann di catturare Ken, Luke aiutò il ragazzo a fuggire e in seguito intrappolò Kadann e le sue truppe nella Città perduta, dopo essersi assicurato circa la loro impossibilità di recuperare qualsiasi tipo di informazione contenuta nel computer centrale.

Luke e Ken lasciarono la luna. In seguito, Luke aiutò il padre di Ken, Triclops, a fuggire da una pensione su Duro. La minaccia del falso Kadann fu poi fermata definitivamente dal Gran Ammiraglio Makati. Luke diventò un membro di vitale importanza nell'Alleanza dei Pianeti Liberi e, qualche tempo dopo, della Nuova Repubblica. Fece anche parte in qualità di agente dell'organizzazione SPIN (Senate Planetary Intelligence Network). Dopo le sue eccellenti tattiche di difesa della Dreadnaught New Hope a Milagro, che permisero alla Nuova Repubblica di catturare uno Star Destroyer Imperiale, Luke fu promosso a generale. Ad ogni modo, non si trovava per nulla a suo agio nelle vesti di comandante militare.

La Battaglia di Mindor

"Nessuna delle storie che si raccontano su di me potrà mai cambiare chi sono veramente."
―Luke Skywalker[fonte]
L'ultima missione del Generale Skywalker
In seguito, Luke partecipò alla Battaglia di Mindor, guidando personalmente le truppe della Nuova Repuublica. Tuttavia, la nave da cui impartiva gli ordini fu distrutta, spezzandosi in tre tronconi: egli utilizzò la Forza per scendere sul pianeta e riuscì così a sopravvivere. Si fece poi catturare dai soldati di Lord Shadowspawn; in questo modo avrebbe potuto confrontarsi direttamente con il suo nemico a duello. Durante lo scontro, Luke percepì qualcosa in Shadowspawn e, anzichè ucciderlo, distrusse il cappello a forma di luna che indossava: ciò svelò la vera identità del suo avversario, che altri non era che Nick Rostu, la cui mente era sotto il controllo di Shadowspawn. Cronal, il vero Shadowspawn, tentò di intrappolare Luke e di prenderne il controllo, così come aveva fatto con Rostu. Tuttavia, Luke riuscì a trovare se stesso nell'oscurità e utilizzò la Forza per liberare Nick.
Luke durante la Battaglia di Mindor
Luke si sarebbe poi confrontato direttamente con il nuovo corpo di Cronal, Kar Vastor. Trovò un modo per utilizzare il suo stesso potere e lo sfruttò per liberare Vastor dall'influenza malvagia di Cronal. Vastor, spaventato e confuso, fu aiutato e tranquilizzato da Luke, il quale si servì del suo intimo legame con Cronal per stabilire un contatto con lui. Cronal fu completamente atterrito dal fatto che Skywalker fosse riuscito, grazie alla Forza, a raggiungerlo mentre si trovava nell'iperspazio: nonostante il suo potere oscuro fosse sufficiente a spazzare via la luce di Luke, egli si accorse che era comunque troppo tardi per compiere qualsiasi azione, dato che il Jedi lo stava utilizzando come tramite per liberare tutte le menti da lui controllate; tuttavia ciò causò la morte di tutti gli uomini sotto il gioco di Cronal. Luke non se ne andò, ma sentì ogni morte. Una volta tornato alla base, rassegnò le dimissioni dal suo incarico di generale.

Avventure successive

Successivamente, Luke prese parte ad una missione su Hanoon per liberare la popolazione locale e recuperare i frammenti del Vor'Na'Tu, un potente artefatto della Forza, su consiglio dello spirito di un antico Maestro Jedi, Echuu Shen-Jon. Anche se l'artefatto andò distrutto, la gente di Hanoon riconquistò la libertà dopo decenni di dominio Imperiale. Inoltre, in questo periodo, Luke incontrò Tyria Sarkin, una pilota della Nuova Repubblica, con una marginale sensibilità alla Forza. Luke tuttavia la informò che la sua disciplina non era in quel momento sufficiente per poter iniziare qualsiasi tipo di addestramento Jedi. Sebbene egli continuasse senza sosta la ricerca di individui sensibili alla Forza o di sopravvissuti all'eredità degli Jedi, fu comunque coinvolto in diverse missioni per la Nuova Repubblica. Accompagnò Lando Calrissian alla Piattaforma Orbitale Avatar per aiutare Han e Chewbacca nella liberazione di schiavi Wookie. Inoltre scortò le truppe dell'Alleanza nel loro assalto finale al Palazzo Imperiale su Coruscant nel tentativo di conquistare il pianeta.

Le Streghe di Dathomir

Nell'8 ABY, Leia Organa ricevette una proposta di matrimonio dal Principe Hapan Isolder. Per tutta risposta, Han Solo rapì Leia e scappò con lei verso un pianeta sconosciuto. La galassia fu investita dallo scandalo, dato che l'apparente rapimento aveva coivolto due delle figure più carismatiche all'interno della Ribellione. A quel punto, Luke iniziò le sue ricerche e trovò alcuni investigatori Hapan che stavano seriamente minacciando la vita del signore della guerra drackmariano Omogg. Riuscì a fermare l'aggressione e, come ricompensa, gli furono svelati il nome e le coordinate del pianeta su cui Han aveva sconfitto Omogg in una partita di sabacc e su cui aveva condotto Leia: Dathomir. Insieme a R2-D2 e Isolder raggiunse il pianeta e durante la missione insegnò ad Isolder i principi della Forza, anche se l'uomo non era dotato di una particolare sensibilità.

Su Dathomir, Luke scoprì le rovine del Chu'unthor, un antico vascello d'addestramento Jedi e un'intera comunità di misteriose e potenti streghe fruitrici della Forza. Luke fu visto come una vera e propria rarità tra le Dathomiri, dato che nessun uomo era mai stato annoverato tra i ranghi delle streghe. Una delle più giovani, Teneniel Djo, fu subito attratta da Skywalker, ma in seguito sviluppò un interesse per Isolder, tanto che lo avrebbe poi sposato. Luke decise di aiutare il clan di Teneniel contro le rivali fruitrici del lato oscuro, le Sorelle della Notte. Duranye la battaglia, rischiò di essere ucciso dalla loro leader, Gethzerion, ma riuscì a guarire le sue ferite in pochissime ore grazie alla Forza. Prese poi il controllo del Millennium Falcon e utilizzò la Forza per implementare le difese della nave: riuscì così a salvare Han Solo dalle mani di Gethzerion. Grazie al Falcon, Luke abbattè la nave di Gethzerion, uccidendo lei e tutto il suo equipaggio e disabilitando l'orologio della notte (una micidiale arma di distruzione fatta da una rete di satelliti) lanciato in orbita da Zsinj.

Gli antichi archivi della Chu'unthor furono portati all'appartamento di Luke su Coruscant. Leia lo contattò poco dopo mentre era in missione su Tatooine per recuperare la Killik Twilight. Dopo aver discusso della Twilight, Luke e Leia parlarono dell'infanzia di loro padre su Tatooine. Luke fece una ricerca per nome sulla HoloNet e scoprì che Anakin era stato un pilota di sgusci e che aveva vinto la sua libertà dopo il successo nella Boonta Eve Classic. Leia confidò a Luke circa la sua esperienza con la Forza e le sue paure di diventare come Darth Vader, ma Luke la incoraggiò a perdonare gli errori del padre.

In seguito a questi eventi, la ricerca di nuovi Jedi da parte di Luke si intensificò e lo spirito di Obi-Wan Kenobi ritornò a manifestarsi. Cinque anni dopo la morte dell’Imperatore a Endor, Obi-Wan diede l’ultimo saluto a Luke. Il suo spirito non sarebbe più rimasto al suo fianco da quel momento. Luke, sentendosi solo, si rese conto che non era l’ultimo degli Jedi, ma piuttosto il primo di una nuova generazione.

La crisi di Thrawn

"Non sarò più sua schiava, Skywalker. Voglio che tu mi prometta che mi ucciderai prima che possa farmi questo."
"Te lo prometto. Qualsiasi cosa accada, tu non lo affronterai da sola. Sarò lì ad aiutarti.
"
Mara Jade e Luke Skywalker[fonte]
Luke durante la crisi di Thrawn
Qualche tempo dopo, Luke dovette affrontare il ritorno del Gran Ammiraglio Mitth'raw'nuruodo, ovvero Thrawn. Thrawn cercò di catturare Luke in diverse occasioni, ma il Jedi riuscì ad eludere i suoi sforzi, anche se con fughe spesso al limite del possibile. Durante un viaggio verso Bimmisaari insieme ad Han e Leia, Luke cadde nella trappola d un gruppo di commando Noghri. In un'altra occasione, il suo X-Wing fu intercettato dallo Star Destroyer di Thrawn: riuscì a fuggire, ma danneggiò l'iperguida e si ritrovò a vagare nello spazio come un vero e proprio relitto. Fortunatamente, fu tratto in salvo dal contrabbandiere Talon Karrde, che lo nascose da Thrawn, seppure tenendolo come ostaggio mentre pensava al prossimo futuro. Sulla nave di Talon, Luke conobbe Mara Jade, con la quale sviluppò da subito una relazione antagonistica. Guerriera fiera, determinata e con una grande sensibilità alla Forza, Mara era stata in passato uno dei biechi agenti al servizio di Palpatine. In particolare, era stata una delle "Mani dell'Imperatore", un una elite di sicari e Jedi Oscuri che potevano sentire il richiamo dell’Imperatore in qualunque luogo della galassia. In particolare, Mara riteneva Luke l'unico responsabile della distruzione della sua carriera e dei suoi scopi e per questo desiderava la sua morte.

Quando Thrawn giunse inaspettatamente su Myrkr, Karrde chiuse Luke in un magazzino. Luke riuscì a fuggire, liberò R2-D2 e rubò una nave Skipray; Mara Jade lo inseguì. Entrambe la navi si schiantarono al suolo, gettando Luke, Mara e R2 nelle oscure foreste di Myrkr, mute alla Forza. Nonostante i ripetuti attacchi di alcuni vornskr, Mara continuò a tenere Luke prigioniero. Dopo aver stabilito una connessione tra R2 e l'X-Wing di Luke, riuscirono ad inviare un messaggio a Karrde. Lasciata la foresta, Luke e Mara fecero il loro ingresso a Hyllyard City, in quel momento pattugliata dai soldati di Thrawn. Ad ogni modo Karrde inviò alcuni dei suoi soci, accompagnati da Lando e Han, per eliminare i soldati e permettere a Luke di fuggire.

Agli inizi della campagna di Thrawn, iniziarono a diffondersi alcune voci circa la presenza di un Maestro Jedi sul remoto pianeta Jomark. Dopo aver lasciato Myrkr, Luke partecipò a diverse missioni, alcune di carattere personale, altre per la Nuova Repubblica. Fu presente al primo raid Imperiale su Nkllon, intervenne in alcune dispute su New Cov, visitò Honoghr - dove fu riconosciuto come il figlio di Darth Vader - e, in particolare, iniziò ad investigare su un clone di Jedi Oscuro, di nome Joruus C'baoth. Per qualche tempo, la sua pietà ebbe la meglio sul suo istinto, il quale lo metteva in guardia da Joruus. Così studiò insieme a lui, cercando di liberarlo dalla pazzia e dalla morsa del Lato Oscuro. Il punto di rottura giunse con l'arrivo di Mara Jade, alla ricerca dell'aiuto di Luke per salvare Talon Karrde, prigioniero dell'Impero. Utilizzando un ysalamir affinchè potesse liberarsi dell'influenza di C'baoth, Mara riuscì a strappare Luke dal folle Maestro Jedi. In seguito, Luke accompagnò Mara nel tentativo di liberazione di Karrde. Luke riuscì a salvare Talon da Thrawn, guadagnandosi così il suo favore.

Luke e Mara combattono contro Joruus C'baoth su Jomark
La crisi di Thrawn portò Luke e Mara a trascorrere molto tempo insieme e il loro rapporto si aprì lentamente ad una relazione. Nonostante le ripetute opportunità, Mara non approfittò mai della situazione per uccidere Luke e i due lavorarono fianco a fianco per sconfiggere il Gran Ammiraglio Thrawn e C'baoth.

Mara mise da parte il suo odio e sviluppò un grande rispetto per Luke e per le sue capacità, specialmente dopo aver scoperto che Thrawn stava utlizzando dei cloni per disporre di un potenziale infinito di soldati. Durante la battaglia per ottenere la Flotta Katana, il caccia di Mara fu colpito da un cannone a ioni. Fu ritrovata da Luke grazie alla Forza. Dopo che Mara ebbe rivelato la posizione della stazione di clonazione di Thrawn, si recò su Wayland, insieme a Luke, Han, Chewbacca, R2 e C-3PO, per porre fine alla minaccia.

Una volta giunti nelle foreste di Wayland, Luke si prese del tempo per approfondire l'addestramento di Mara. Raggiunto il Monte Tantiss, Luke e Mara iniziarono a cercare il dispositivo di auto-distruzione della stazione conservato nella camera dell'Imperatore, ma la loro vista fu oscurata dalla presenza degli ysalamiri. In quel momento trovarono C'baoth, pronto ad affrontarli: Luke cercò di convincere il maestro a rinunciare al lato oscuro, ma la sua folle malvagità aveva radici troppo profonde per essere estirpata, e, durante i suoi tentativi di trasfomare Luke nel suo nuovo oscuro pupillo, C’baoth si fece autore di un atto imprevedibile. Utilizzando la mano tagliata di Luke recuperata da agenti Imperiali su Bespin, C’baoth creò un clone del giovane Jedi, Luuke Skywalker, e gli comandò di eliminare la sua matrice. Nel frattempo, le truppe imperiali controllate da C'baoth distrussero gli ysalimiri presenti nella stazione: sia Luke che C'baoth recuperarono la loro connessione con la Forza. Luke combattè fieramente, ma fu Mara a distruggere C'baith e il clone, portando così a termine l'ultimo ordine dell'Imperatore.

Nonostante la sconfitta di Thrawn, la sua striscia di vittorie chiamò a raccolta i rimanenti warlord Imperiali per pianificare un violento e spavaldo attacco a Coruscant, il pianeta capitale che era ora sotto il controllo della Nuova Repubblica. Sebbene i piani di Thrawn prevedessero che la capitale fosse conquistata intatta, gli Imperiali la attaccarono senza alcuna pietà, sconvolgendo e portando rovina al pianeta metropoli una volta così splendente e luccicante. La Repubblica si ritirò, e Luke venne messo al comando di numerose missioni sui pianeti controllati dall’Impero.

Il ritorno dell'Imperatore

"E ora, mio giovane apprendista...Tuo padre è morto. Sei venuto fin qui per unirti a me? Prenderai il posto che veramente ti spetta, al mio fianco?"
"Il destino di mio padre è il mio.
"
Palpatine e Luke[fonte]
Intorno al 10 ABY, una volta su Coruscant, Luke iniziò a scoprire strani indizi in una della camere segrete dell'ex Palazzo Imperiale, tracce che conducevano al potere oscuro dell'Imperatore.
Luke di fronte all'Imperatore
Prima che potesse trarne un significato preciso, si scatenò nei cieli una violenta tempesta di Forza. ll turbine vorticoso di energia d’alterazione dimensionale consumò Luke e lo intrappolò direttamente in una cella a bordo di una Nave Prigione Imperiale, diretta verso un pianeta del Nucleo profondo, Byss. Qui, su una graziosa e ornata cittadella, Luke si trovò di fronte ad un nemico che non si aspettava di vedere di nuovo: l’Imperatore Palpatine. Palpatine era riuscito per lungo tempo a evitare la morte usando le sue arcane conoscenze Sith e la tecnologia della clonazione Spaarti. Avrebbe fatto crescere duplicati cloni dei suoi corpi, in modo che fungessero da recipienti per il suo oscuro spirito. Con questa tecnica, Palpatine era sempre sfuggito alla morte. Aveva chiamato Luke a sé perchè si inginocchiasse a lui e diventasse il suo apprendista. Luke, realizzando che l’Imperatore era praticamente invincibile, si inginocchiò, e accettò di unirsi al Lato Oscuro.
Luke serve il rinato Imperatore Palpatine come Comandante Supremo della Flotta Imperiale

Come pochissimi altri nella storia, egli credette di poter sconfiggere il Lato Oscuro solamente grazie alla conoscenza dei suoi segreti. Avrebbe così trascurato uno degli insegnamenti fondamentali di Yoda: “Mai sottovalutare il potere del Lato Oscuro”. Tuttavia scoprì presto la sua incapacità di liberarsi dall'oscuro manto in cui si era ormai profondamente immerso. Durante il suo apprensitato, Luke assunse due sentinelle, cloni che trasformò in suoi personali servitori oscuri. Nonostante fosse riuscito a sabotare diversi piani di Palpatine, tra cui l'attacco planetario di devastazione su Mon Calamari, non fu in grado si riportare se stesso alla luce. Quando Leia giunse su Byss, la sua presenza profondamente legata al lato chiaro della Forza permise a Luke di risollevarsi in parte dal lato oscuro, dando così il via alla sua ribellione contro Palpatine. Luke aiutò Leia ed Han a fuggire e fornì loro i codici che controllavano i Distruttori di Mondi su Mon Calamari. Poi ritornò da Palpatine.

"Ho appreso molti dei suoi segreti, vostra Maestà. Il potere che ha su di me si è spezzato. Quando distruggerò i suoi cloni, il suo regno sarà giunto alla fine."
―Luke[fonte]

In un tentativo fallito di assassinio, Luke marciò verso il laboratorio e distrusse tutte le stazioni di clonazione. Tuttavia, prima che potesse concludere la missione, Palpatine cercò di trasferire il suo spirito in uno degli ultimi cloni ancora in vita. L'Imperatore riuscì a raggiungere una delle spade laser che custodiva nel laboratorio: i due ingaggiarono così un breve duello, ma Luke cadde prima che Palpatine potesse sferrare il suo colpo brutale.

"No, Skywalker...Non è ancora giunto il momento della tua morte. E' tempo che tu ti sottometta, il Lato Oscuro ti spezzerà!"
―Palpatine[fonte]
Pochi momenti dopo, Palpatine si recò sulla Base Pinnacle, a bordo della sua nave ammiraglia, la Eclipse.Ad ogni modo, con l'aiuto di sua sorella Leia, Luke riuscì a ritornare alla luce prima che l'oscurità lo consumasse del tutto e si ribellò finalmente contro il suo maestro. Infine, sconfisse Palpatine a duello.
Luke tenta di liberarsi dal controllo di Palpatine
Sfortunatamente, Palpatine aveva radunato una tremenda tempesta di Forza e, grazie al suo potere oscuro, aveva iniziato la distruzione sistematica della Flotta della Nuova Repubblica attorno alla Base Pinnacle. Luke, insieme a Leia, creò una grande onda di energia chiara che fece perdere il controllo della tempesta a Palpatine, la quale si volse contro il suo creatore. La Eclipse venne distrutta insieme all'ultima incarnazione di Palpatine. Tuttavia l'ombra del lato oscuro continuò a perseguitare Luke. Dopo aver visto numerosi soggetti sensibili alla Forza sotto il controllo di Palpatine, Luke fu determinato più che mai a ricostruire i ranghi dell'Ordine Jedi. Mentre Palpatine, in un nuovo corpo, e i suoi seguaci si riunivano a Byss attorno al nuovo Cannone Galattico, Luke giunse su Ossus per indagare su alcune voci relative alla presenza di un antico holocron Jedi. Mentre esplorava i misteri dell'antico mondo, Luke cadde sotto l'attacco di un gruppo di Elite del Lato Oscuro, fedeli di Palpatine, che tentavano di recuperare l'holocron per il loro rinato maestro.
Luke combatte contro il rinato Palpatine sulla Eclipse

Palpatine, nel corpo del suo nuovo clone, raggiunse Onderon a bordo della Eclipse II, per reclamare il giovane Anakin Solo. Luke e i suoi compagni Jedi abbordarono la nave, ma non trovarono Palpatine. R2-D2 impostò poi la rotta della nave in modo da farla collidere con il Cannone Galattico. Nel frattempo, Palpatine trovò Leia e Han sulla superficie del pianeta, ma Luke arrivò in tempo per salvarli. Scoppiò un tremendo duello, che lasciò Rayf Ysanna privo di vita e Empatojayos Brand gravemente ferito. Comunque, Han Solo riuscì a colpire Palpatine alla schiena. Uno spirito oscuro abbandonò il corpo del clone e cercò di penetrare Anakin: tuttavia Brand lo afferrò e portò con sè nella morte la minaccia di Palpatine.

Le prove del Maestro Jedi (11-25 ABY)

Articolo principale: Nuovo Ordine Jedi

Creare un Nuovo Ordine Jedi

"Mio fratello Luke è un Maestro Jedi. Ha l'obiettivo di riportare i Jedi alla loro antica gloria."
"Potrebbe essere difficile.
"
Leia Organa Solo e Empatajayos Brand, su Luke Skywalker[fonte]
Luke - ora Maestro Jedi - , messo di fronte ai crescenti pericoli che minacciavano la galassia, sentì che la Nuova Repubblica aveva bisogno di un nuovo Ordine di Jedi per servire e proteggere la popolazione. Propose quindi al Senato la fondazione di una nuova Accademia Jedi curata da lui stesso in prima persona come istruttore.

La Nuova Repubblica accettò e Luke iniziò la ricerca di candidati per l'addestramento Jedi nel Grande Tempio Massassi su Yavin IV, dove aveva stabilito il suo Praxeum Jedi. Uno dei primi luoghi che Luke visitò fu Eol Sha, un pianeta vulcanico poco abitato, con un'unica piccola colonia. Il loro leader, Gantoris, si convinse inizialmente che Luke fosse "l'uomo oscuro" che stava da tempo aspettando, l'uomo che lo avrebbe condotto alla distruzione con la falsa promessa del potere. A causa di questa credenza, Luke dovette passare numerosi test, tra cui raccogliere funghi tra nuvole di vapori e camminare nella lava mentre battagliava contro un grande serpente. Luke passò i test, convinse Gantoris ad unirsi all'Ordine Jedi e offrì ai coloni di Eol Sha il traferimento su Dantooine, pianeta che avrebbe offerto un clima sicuramente più stabile ed ospitale.

Dopo ulteriori ricerche, Luke trovò il suo prossimo apprendista, Streen, su una piattaforma di gas abbandonata su Bespin. Streen accettò di unirsi ai Jedi, solo se Luke gli avesse insegnato a calmare nella sua mente le voci e le emozioni di chi lo circondava. Un altro studente della nuova accademia fu Kam Solusar, un'ex Jedi Oscuro che Luke aveva riportato alla luce durante il ritorno del rinato Imperatore. Corran Horn, un altro degli allievi di Luke, cercò di imparare a utilizzare la Forza per salvare sua moglie, sotto lo pesudonimo di Keiran Halcyon. Ulteriori apprendisti furono il clone Dorsk 81, la Dathomiri Kirana Ti e la storica Tionne.

Durante i primi anni di vita dell'accademia, tra i ranghi dei Cavalieri Jedi apparivano Brakiss, Madurrin, Kyle Katarn, Cilghal e Kyp Durron. Anche Mara Jade studiò con Luke, anche se in via non ufficiale. Negli anni seguenti, Luke addestrò alcuni personaggi di grande rilievo, come Jaden Korr, Tenel Ka, Zekk, Lowbacca, Tahiri Veila e i suoi nipoti Jaina Solo, Jacen Solo e Anakin Solo. Gli studenti di Luke sarebbero poi diventati Maestri: sorse così una nuova generazione di Cavalieri Jedi. Attraverso la sua accademia, riportò in vita l'Ordine Jedi in tutta la galassia, riparando così al gravissimo danno causato da Palpatine e Darth Vader nei decenni precedenti.

Ad ogni modo, alcune circostanze costrinsero Luke a non dedicarsi completamente alla costruzione dell'Accademia Jedi. Presto, infatti, dovette lasciare i suoi studeni per dedicarsi alla ricerca di Han e Chewbacca, spariti in seguito ad una missione su Kessel. Insieme al suo vecchio amico Lando, Luke si recò a Kessel in veste d'uomo d'affari e si confrontò con Moruth Doole, amministratore delle miniere di spezia. I due recuperarono il Falcon dalle grinfie di Doole e fuggirono dalla flotta dell'amministratore e si diressero verso la Cintura Maw: lì, improvvisamente, la Sun Crusher, a bordo della quale vi erano Han, Chewbacca e Kyp Durron, uscì dalla cintura, inseguita da vicino dalla flotta di Star Destroyer Imperiali dell'Ammiraglio Daala. Il Millennium Falcon e la Sun Crusher riuscirono a fuggire mentre la flotta imperiale ingaggiava battaglia con le forze di Doole.

L'attacco di Exar Kun

Poco dopo la fondazione del Praxeum, i nuovi studenti di Luke si trovarono di fronte ad un'antica minaccia. Gantoris, frustrato dalla lentezza dell'addestramento Jedi, fu tentato dallo spirito di Exar Kun, il quale gli fece conoscere le lusinghe del lato oscuro. Sotto la tutela del Signore Oscuro, Gantoris costruì la sua personale spada laser doppia. Poco dopo, egli si scontrò con Luke e perse, ma il suo comportamento e l'apparizione improvvisa della sua spada laser non furono considerate da Skywalker come una minaccia tangibile. Ad ogni modo, Exar Kun uccise orribilmente Gantoris, bruciandogli anima e corpo con il potere del lato oscuro. Luke si consultò con "Kieran Halcyon" sulla morte di Gantoris, ma prima che potesse completare le indagini, fu distratto dai suoi nuovi studenti, tra cui Mara Jade, la quale mantenne sempre un atteggiamento di amicizia nei suoi confronti.

Luke contro Gantoris
Comunque, ella capì in breve tempo di possedere già tutta la conoscenza racchiusa negli insegnamenti del suo maestro. Luke inoltre prestò molta attenzione ad un altro nuovo arrivato, Kyp Durron, che era stato tratto in salvo da Kessel e dalla prigionia imperiale da Han Solo e Chewbacca. Kyp era incredibilmente dotato nella Forza e questo attirò l'attenzione di Exar Kun, che cercò di tentarlo offrendogli la prospettiva di ottenere un grande potere, facendo leva sulla sua rabbia e la sua frustrazione. Kyp si trovò spesso sul punto di cedere alla lusinghe del lato oscuro, mostrando in più occasioni un interesse per gli insegnamenti di Kun. Una mattina, imbevuto del potere oscuro di Exar Kun, Kyp esplose: attaccò Luke e, grazie alla combinazione delle antiche conoscenze di un potente Sith e le sue personali abilità, riuscì a separare lo spirito di Luke dal suo corpo, lasciandolo senza vita, in uno stato comatoso.

Kyp partì a bordo di una nuova superarma, il Sun Crusher, col fine di ottenere la sua vendetta contro l'Impero. Tuttavia, Exar Kun non desiderava altro che la totale eliminazione di Luke. Molti sforzi e tentativi, dal team medico della Nuova Repubblica agli innocenti baci di sua nipote, furono fatti per tentare di risvegliare Luke, ma tutti si conclusero con un fallimento. Exar Kun, assetato del sangue di Luke e ben sapendo che la distruzione del corpo del Maestro Jedi lo avrebbe lasciato per sempre sospeso a metà tra la vita e la morte, prese possesso temporaneamente di Streen, ingannadolo tramite una tempesta di Forza volta a cancellare definitivamente il corpo di Luke. Luke tuttavia, grazie alla Forza, chiamò il giovane Jacen Solo e guidò la spada laser nella sua mano: gli altri apprendisti osservarono Solo duellare come un vero e proprio maestro d'armi. Grazie a ciò, lo spirito di Exar Kun si rivelò e cadde in una trappola; fu distrutto dagli sforzi combinati degli altri Jedi, dallo spirito di Luke e da quello dei vecchio maestro dello stesso Kun, Vodo-Siosk Baas.

Quando Kyp Durron, ora libero dalla presenza del Signore Oscuro, fu portato dinnanzi al suo Maestro per essere processato, a causa della distruzione di Carida e per altre sue atrocità, Luke lo lasciò in vita, auspicando come punizione una vita fatta di servitù. Inoltre, gli fu ordinato di condurre la Sun Crusher all'interno di uno dei buchi neri della Cintura di Maw. Tuttavia, quando Luke e Kyp raggiunsero l'Installazione Maw, caddero sotto l'attacco dell'Ammiraglio Daala e del protipo della Morte Nera. Luke fece atterrare la nave e cercò di aiutare Wedge, che era a capo della spedizione in difesa dell'Installazione, finchè non avessero recuperato alcuni dati di grande importanza strategica. Kyp invece fece ritorno alla Sun Crusher e attaccò il prototipo della Morte Nera. Egli attirò la stazione vicino ad un buco nero: in questo modo, sia la Sun Crusher che il prototipo vennero risucchiati all'interno dell'oscurità. Fortunatamente, Kyp riuscì a fuggire grazie ad un guscio di salvataggio. Egli diventò infine un Jedi di grande talento.

I Jensaarai

Più tardi, Luke e Ooryl Qrygg aiutarono Corran Horn nel suo tentativo di salvare sua moglie da Leonia Tavira e i Jensaarai. Luke aveva infatti percepito il bisogno d'aiuto del suo vecchio allievo su Coukrus e viaggiò insieme a Qrygg giusto in tempo per supportare Horn contro cinque Jensaarai. Egli affrontò con facilità i suoi avversari, privandoli della Forza grazie ad alcuni ysalamiri; li sconfisse tutti, senza che nessuno fosse ucciso. Luke e Corran si recarono poi su Susevfi, luogo in cui si trovava Mirax Terrik, così come gli avevano rivelato i Jensaarai, e utilizzarono alcuni ysalamiri per mascherare la loro presenza ai Difensori dell'Anello. Una volta su Susevfi, Luke, Corran, Ooryl e il Caamasi Elegos A'Kla assalirono la prigione e liberarono Mirax. Si confrontarono poi con la Saarai-kaar dei Jensaarai e i suoi studenti. Corran sconfisse la Saarai-kaar a duello mentre Luke si liberò facilmente degli altri avversari. Infine Corran e Mirax Terrik poterono riabbracciarsi.

Gli incontri con Callista

In questo periodo Luke, ormai leader del Nuovo Ordine Jedi, intravide la possibilità di intrecciare una relazione amorosa, con la vaga prospettiva di potersi dedicare, anche se per poco, alla propria vita privata: l'occasione si presentò mentre si trovava sulla super Dreadnaught Eye of Palpatine. Luke, vittima di un attacco a sorpresa, fu catturato e condotto a bordo della nave; qui i computer della dreadnaught misero in atto un vero e proprio lavaggio del cervello a discapito di tutti i passeggeri presenti, inclusi Luke e i suoi studenti Cray Mingla e Nichos Marr, ma anche Jawa, Sabbipodi, Gamorreani e Affytechani. Luke utilizzò la Forza per superare il momento critico e insieme a C-3PO iniziò a cercare i suoi studenti. A bordo della Eye of Palpatine, incontrò lo spirito di Callista Ming, una superstite del vecchio Ordine Jedi che aveva trasferito la sua energia vitale ai computer della nave. Callista lo contattò e, a dispetto dei limiti imposti dalla sua inconsistenza, i due si innamorarono, mentre cercavano di fermare la Dreadnaught automatizzata dagli attacchi un Jedi rifugiato, Belsavis.

Nel tentativo di arrestare la nave, Luke riuscì a riportare in sè tutte le altre vittime del lavaggio del cervello attuato dalla Eye of Palpatine. Intanto, cercò un modo per trasferire lo spirito di Callista all'interno di un droide in modo da disabilitare il vascello, ma fu ostacolato da uno dei suoi studenti, Cray Mingla. Callista e Cray temevano infatti che Luke avrebbe avuto delle esitazioni nel completare la missione, proprio in virtù del suo amore per Callista. Con l'aiuto di Cray e Nichos, la stazione fu finalmente neutralizzata, a costo però del sacrificio di entrambi gli studenti di Luke. A causa di questa disgrazia, Callista fu libera di entrare nel corpo di Cray, con il permesso dello stesso spirito dello studente. Ad ogni modo, nel processo Callista perse qualsiasi connessione con la Forza. Luke cercò di porre rimedio alla perdita e portò la donna in viaggio attraverso la galassia. Per prima cosa, la condusse alla Mulako Corporation, dove risiedeva un certo Water Quarry, uomo che ella aveva amato in precedenza e che stimolò un piccola spinta nel processo di recupero della connessione con la Forza.

Si recarono poi su Dagobah, luogo dell'addestramento di Luke. Lì furono attaccati da un gruppo di pipistrelli notturni e Callista rilasciò tutta la sua rabbia e la sua frustrazione, realizzando il suo potenziale oscuro. In seguito si diressero su Hoth alla ricerca di un consiglio di Obi-Wan Kenobi, pianeta su cui il vecchio Jedi era apparso una volta a Luke. Mentre erano su Hoth, i due incontrarono un gruppo di cacciatori inseguiti da un branco di wampa all'interno delle rovine della Base Echo. Corsero in loro soccorso, ma nessuno dei cacciatori riuscì a sopravvivere. I due Jedi riuscirono a malapena a fuggire sulla loro vecchia nave. Luke sopravvisse grazie ad uno stato di trance procuratogli dall'ibernazione e, mentre la sua vita pian piano sfuggiva via, fu finalmente tratto in salvo, insieme a Callista, dal Millennium Falcon e condotto su Yavin IV.

Luke combatte alcuni Predoni Tusken sulla Eye of Palpatine
Poco prima del loro arrivo, Daala aveva lanciato un assalto in grande stile al Tempio Jedi. Il Falcon riuscì comunque ad atterrare e fece sbarcare Luke e Callista. Mentre Luke e i suoi studenti sfruttarono le loro abilità nella Forza contro gli Imperiali sulla superficie del pianeta, Callista attaccò la nave ammiraglia di Daala. Fu durante l'infuriare della battaglia e il precedente scontro su Hoth che Callista realizzò la necessità di lasciare definitivamente Luke. Durante l'attacco, ella si rese conto del rischio di trovarsi nuovamente preda del lato oscuro e di non poter sopportare la pressione che Luke avrebbe esercitato nei suoi confronti nel tentativo di acquisire progressi e abilità che non avrebbe mai potuto raggiungere. Decise quindi di sparire per sempre. Per qualche tempo, si ritenne che Callista fosse morta durante la battaglia, sebbene avesse lasciato un messaggio preciso a Luke, nel quale comunicava le sue intenzioni. Tuttavia questo non fece altro che alimentare le speranze di Luke relativamente ad una loro futura riunione.

Ad ogni modo, si scoprì che Callista era effettivamente ancora viva quando ella stessa mandò un messaggio a Leia Organa, avvertendola di non incontrare un uomo di nome Seti Ashgad su Nam Chorios. Luke cercò di infiltrarsi sul mondo natale di Ashgad per parlare con Callista, ma fu abbattuto dalle difese planetarie. Dopo aver viaggiato per diversi giorni ed essersi imbattuto in tremende tempeste di Forza, Luke fu ingaggiato da una Jedi di nome Taselda, con l'incarico di recuperare la sua spada laser da Beldorion, un Jedi di razza Hutt. Durante la missione, fu continuamente tormentato da alcune visioni di soldati imperiali che forzavano le menti dei Jawa. A causa di queste visioni, Luke avrebbe poi aiutato il recupero dei cristalli Tsils dalla Loronar Corporation su Nam Chorios, finendo per confrontarsi con Dzym e Seti Ashgad. Mentre Ashgad lasciava il pianeta con alcuni piani che avrebbero portato al chaos galattico, Luke si lanciò al suo inseguimento a bordo del suo caccia stellare, ma fu nuovamente abbattutto. Luke convinse poi i Tsils a fermare Ashgad e così distrussero la sua nave. Egli, ormai grandissimo conoscitore della Forza, riuscì con successo a prevenire una crisi di scala galattica, impedendo il piano di diffusione pandemica del Seme della Morte organizzato da Seti. Incontrò poi Callista, ed entrambi concordarono la fine della loro relazione e le loro strade si separarono per sempre.

L'Impero Rinato

Luke discute dello studente Desann con Kyle Katarn
Una volta tornato al Praxeum, Luke fu sconvolto dall'omicidio di Havet Storm per mano di uno dei suoi allievi più dotati, Desann. Desann, come aveva fatto Brakiss prima di lui, lasciò l'Accademia in preda alla rabbia e al disgusto e presto si volse al lato oscuro. Poco dopo, Kyle Katarn tornò al Praxeum e informò Luke del suo incontro con Desann. Katarn era inquieto per la morte apparente della sua compagna Jan Ors e, in quel momento di difficoltà, aveva fatto ritorno nella Valle dei Jedi su Ruusan per riacquistare i suoi poteri. Solo Kyle, Jan e Luke ne conoscevano l'ubicazione, ma Luke nutriva il sospetto che Desann avesse seguito Katarn.

Realizzando che l'enorme potere della Valle non potesse cadere in alcun modo nelle mani sbagliate, Luke cercà aiuto nella Squadriglia Rogue e si recò su Ruusan con l'obiettivo di spazzare via Desaan e le sue forze. Tuttavia era troppo tardi. Desann si era infatti unito al nuovo movimento per la Rinascita dell'Impero, una fazione guidata dal Jedi Oscuro Hethrir che aveva come obiettivo l'addestramento dei ranghi della Gioventù Imperiale. Sfruttando la Valle dei Jedi per avvicinarli alla Forza, creò un piccolo esercito. Luke cercò di condurre alcune indagini sulla nuova minaccia e infine riuscì ad infiltrasi sull'Installazione Cairn. Fece squadra con Katarn per neutralizzare un piccolo manipolo di appartenenti al movimento. Mentre Kyle si introdusse all'interno della loro nave ammiraglia, la Doomgiver, Luke si scontrò con Desann in un breve ma tremendo duello. Desann capì di non poter avere la meglio e fuggì. Luke fece invece ritorno su Yavin IV, obiettivo della Doomgiver. I soldati dell'Impero Rinato sferrarono un attacco massiccio al Praxeum, ma furono sconfitti dagli studenti di Luke; Katarn uccise Desann nelle profondità del Tempio.

Credendo che l'Impero Rinato fosse stato completamente distrutto, Luke, Han Solo e C-3PO si recarono sulla Stazione Crseih per condurre alcune indagini su un culto di guarigione e per cercare possibili Jedi. Lì Luke fu tentato da un essere transdimensionale di nome Waru, il quale aveva intenzione di consumare il suo intero potenziale di Forza per fare ritorno alla dimensione d'origine. Luke aveva inizialmente utilizzato la Forza per mascherare la sua identità ma percepì presto una sua deriva nel controllo della Forza stessa. Si trovò profondamente attirato dalla promessa di Waru di completare la totale acquisizione del vigore nella Forza. Tuttavia, cosa a lui sconosciuta, la sua temporanea perdita di controllo era dovuta ad un cristallo stellare nelle vicinanze. Approfittando di questa debolezza, Hethrir, leader dell'Impero Rinato, rapì i figli di Solo e pianificò di sacrificarli a Waru; Han, Leia e Luke riuscirono però a salvare i bambini.

Luke sotto l'influenza di Waru
A dispetto degli sforzi della Nuova Repubblica e dei Jedi, l'Impero Rinato non venne sconfitto, anche se fu certamente indebolito. Lo stesso anno, i Discepoli di Ragnos, un gruppo sorto dai resti dell'Impero Rinato, rivelarono la loro presenza e attaccarono la navetta del Praxeum Runner II mentre trasportava nuovi studenti all'Accademia di Yavin IV. L'attacco fu in realtà un diversivo creato per infiltrarsi nel Tempio e prelevare alcuni datapad personali di Luke e ottenere così l'ubicazione di numerosi Nuclei di Forza nella galassia. Dato che i piani della setta erano stati svelati, Luke inviò alcuni Jedi per fermare i Discepoli di Ragnos e si recò personalmente su Dagobah per difendere la posizione.

Il principale scopo della setta era quello di resuscitare lo spirito dell'antico Signore Oscuro dei Sith Marka Ragnos tramite uno scettro: Luke organizzò pertanto una squadra d'assalto Jedi verso Korriban e sconfisse i discepoli del culto una volta per tutte. Almeno quarantotto Jedi presero parte alla battaglia, inclusi il Cavaliere Jedi Jaden Korr e il suo vecchio maestro Kyle Katarn. I Jedi atterrarono con successo su Korriban ed eliminarono tutti i Discepoli di Ragnos, insieme al loro leader Tavion Axmis, che fu ucciso da Jaden Korr. In più, lo Scettro di Ragnos fu distrutto e l'entrata della tomba del Signore dei Sith fu sigillata.

Trovare il proprio ruolo nella Forza

Per un breve periodo di tempo, Luke si ritirò dalla vita pubblica e cercò di trovare e comprendere lo scopo della sua esistenza e il proprio ruolo nella Forza, costruendo per se stesso un vero e proprio santuario, a partire dalla vecchia residenza di Darth Vader su Coruscant. In seguito ricevette una notizia che lo sorprese non poco: una donna di nome Akanah Norand Goss Pell gli fece visita e gli rivelò che la sua insegnante Nashira era nientemeno che la madre di Luke. Ovviamente incuriosito, egli partì insieme ad Akanah e visitò diversi pianeti. La sua ricerca fu complicata dal fatto che i Fallanassi, popolo a cui appartenevano Akanah e Nashira, possedevano grandi abilità nel celare la loro presenza. Il primo pianeta raggiunto da Luke fu Lucazec, dove erano localizzati i vecchi insediamenti Fallanassi. Là, Akanah trovò alcuni indizi relativamente al trasferimento del suo popolo su Teyr.

Durante il viaggio verso la nuova meta, la donna scoprì ulteriori informazioni sulla sua famiglia, questa volta sul pianeta J't'p'tan. Infine, Akanah informò Luke del fatto che i Fallanassi si fossero stanziati con tutta probabilità su Atzerri, e così raggiunsero il pianeta. Akanha riuscì a riconciliarsi solo con suo padre, che trovò, tra l'altro, in pessime condizioni di salute e senza alcun ricordo della sua famiglia. A questo punto la donna, in lacrime, parlò a Luke di un'ulteriore presenza del suo popolo su J't'p'tan. Luke confortò Akanah e discusse con lei sulla natura della Forza e della fonte del potere degli stessi Fallanassi, la cosiddetta Corrente Bianca.

Luke durante la Crisi della Flotta Nera
Egli trovò una potenziale partner in Akanah e iniziò a sviluppare con lei un legame profondo. Tuttavia, su J't'p'tan, quando Luke incontrò finalmente la leader dei Fallanassi Wialu e le pose alcune domande su sua madre, ella si rifiutò di rispondere, adducendo come scusa il fatto che egli non facesse parte del loro popolo. Akanah a quel punto confessò di aver mentito e manipolato Luke per tutto il tempo trascorso insieme: non aveva mai visto nè conosciuto sua madre. Dopo questa rivelazione, Luke pose fine alla sua relazione con Akanah. Tuttavia, grazie al suoi aiuto, riuscì a convincere Wialu ad assistere la Nuova Repubblica durante la Crisi della Flotta Nera.

Nella battaglia finale, Wialu creò un'illusione che presenteva agli occhi del nemico un'enorme flotta di vascelli della Nuova Repubblica: questa mossa salvò le vite di numerosi combattenti dalle grinfie dei perfidi Yevetha. D'altra parte, Luke contribuì solo marginalmente durante il conflitto, ma riuscì a espandere ed approfondire la propria posizione all'interno della Forza.

Luke fu poi chiamato a risolvere un'altra crisi, che si presentò sottoforma dei Jedi caduti Dolph, anche noto come Kueller, e Brakiss, il quale era riuscito a far esplodere una bomba nella Hall del Senato. Luke viaggiò verso il quartier generale di Dolph su Almania, ma venne ferito a causa del sabotaggio del suo caccia. Indebolito da una gamba rotta e ustionata, fu gettato in prigione, dove una creatura chiamata thernbee aspettava di divorarlo. Grazie alla Forza, Luke riuscì a comunicare con la creatura e la convinse a lasciarlo fuggire. Nonostante la fuga, fu fermato da Dolph, il cui unico obiettivo era uccidere il Jedi. Durante il duello che si accese, Luke si trovò a fare i conti con il lato oscuro e si impose di non cedere all'odio. Avrebbe preferito morire piuttosto che dare ascolto alla rabbia e perciò smise di combattere. Sarebbe certamente stato ucciso da Dolph se Han Solo non fosse giunto sul posto con un ysalamiri, cosa che annebbiò la connessione con la Forza del suo nemico. A quel punto Dolph armò un dispositivo per attivare le cariche piazzate nei nuclei di centinaia di droidi, ma Leia arrivò in tempo per ucciderlo, neutralizzando definitivamente la minaccia da lui rappresentata.

La Prima Insurrezione Corelliana

Mentre la famiglia Solo era impegnata nel Summit Commerciale di Corellia, Luke diede una mano a Lando Calrissian nel suo tentativo di trovare moglie. Aveva infatti intenzione di fare da garante per Lando, che nel frattempo aveva dato il via a una serie di progetti sociali, tra cui la costruzione di sicure abitazioni sotterranee su Coruscant. Luke fu in qualche modo sorpreso del fatto che Lando fosse riuscito a convincerlo ad accompagnarlo in questa strana avventura, ed era abbastanza preoccupato che potesse pronunciare il voto solenne con una specie di strega. Su Sacorria, Lando incontrò finalmente una donna di nome Tendra Risant, dalla quale fu subito attratto: tuttavia i due dovettero lasciare subito il pianeta, inseguiti dalle autorità locali.

Poco tempo dopo, Luke fu contattato inaspettatamente da un'agente dei Servizi Segreti della Nuova Pubblica di nome Belindi Kalenda, che era recentemente fuggita dal Settore di Corellia. Kalenda era stata istruita direttamente da Han Solo poco prima della sua fuga affinchè recapitasse un messaggio all'Ammiraglio Ackbar e a Luke. Grazie a lei, Luke ricevette il rapporto sulla Prima Insurrezione Corelliana e, dopo essersi consultato con alcuni ufficiali, si recò su Bakura per chiedere aiuto alla flotta locale, dato che la Nuova Repubblica era temporaneamente sprovvista di sufficienti navi da guerra. Inoltre, i Bakuriani possedevano una tecnologia in grado di superare il campo di difesa che circondava l'intero sistema. Luke contattò anche Gaeriel Captison e, insieme a Kalenda, guidò la flotta Bakuriana nel sistema di Corellia.

Più tardi fece alcune indagini sulla Stazione Centerpoint e i suoi poteri Jedi gli permisero di aiutare l'intera squadra a sopravvivere all'ambiente ostile e incredibilmente afoso di Hollowtown, nucleo profondo della stessa Stazione. Riuscirono a fuggire prima che l'aria diventasse completamente irrespirabile e letale. Luke si ricongiunse infine con i Solo su Selonia, dove prepararono il piano di difesa contro la flotta Sacorriana. Egli incontrò anche Mara Jade, che era stata vicina a Leia durante l'attacco iniziale. Nella battaglia finale contro la flotta Sacorriana, Luke combattè per i Bakuriani a bordo del suo X-wing, fino all'arrivo dell'Amiraglio Ackbar e della flotta della Nuova Repubblica. L'insurrezione venne così schiacciata.

La Crisi del Documento di Caamas

"Non hai intenzione di rendermi la vita facile eh?"
"Quand'è che ti avrei mai reso la vita facile?
"
―Luke Skywalker e Mara Jade su Nirauan[fonte]

Poco dopo, la Nuova Repubblica rischiò il tracollo definitivo quando fu trovato, probabilmente su ordine di Palpatine, il Documento di Caamas, un file Imperiale che conteneva informazioni relative all'implicazione di un gruppo di Bothan nei bombardamenti orbitali di Caamas. Ad ogni modo, il documento era stato contraffatto proprio per fare in modo che i nomi di diverse personalità di spicco Bothan fossero messi in connessione con l'attacco. Quando scoppiò la crisi, Han Solo chiese a Luke di condurre alcuni negoziati tra gli Ishori e i Diamala. Mentre i pirati sferrarono il loro attacco, Luke iniziò a sfruttare il suo potenziale nella Forza per sconfiggere il nemico, ma realizzò che questa azione lo avrebbe condotto molto vicino al confine con il lato oscuro.

Duranye lo scontro con i pirati, Luke percepì che i suoi avversari erano in realtà dei cloni. Curioso, tracciò i Pirati Cavrilhu fino alle loro basi. Si infiltrò con successo in una delle loro postazioni ma fu subito catturato. Riuscì comunque a fuggire e fu salvato da Mara Jade pochi istanti prima che la base si autodistruggesse. Luke visitò inoltre Nirauan per trovare Mara, la quale si era recata sul pianeta per condurre alcune indagini su alcuni vascelli alieni. Fu condotto lì a causa di una visione della Forza, che gli mostrò Mara mentre galleggiava sull'acqua di una piscina. Dopo essersi incontrati, i due si infiltrarono nella fortezza della Mano dell'Impero - conosciuta come la Mano di Thrawn - e sabotarono la baia d'attracco, in modo che gli occupanti non potessero in alcun modo contattare i Resti dell'Impero. Più tardi, Luke e Mara fecero ritorno alla fortezza per ottenere una copia del Documento di Caamas. Grazie all'aiuto dei locali Qom Qae e Qom Jha, penetrarono nella base, sconfiggendo numerosi guerrieri Chiss. Durante l'assalto, distrussero un clone non ancora completo di Thrawn e gran parte della fortezza stessa. Mentre combattevano contro i droidi di guardia, Luke e Mara fecero esperienza dell'Unione della Forza, scoprendo le emozioni e le interiorità di entrambi.

Luke e Mara sposi su Coruscant
I numerosi fallimenti in amore, combinati ai doveri di Maestro Jedi, avevano molto spesso indotto Luke a pensare che avrebbe trascorso la sua vita in completa solitudine. Contro tutte le previsioni, egli trovò il vero amore nella persona che aveva in quel momento al suo fianco. Mentre era su Niruan, la relazione di Luke con Mara Jade si approfondì e crebbe notevolmente, e la loro missione culminò nella proposta di matrimonio che Luke fece all'ex Mano dell'Imperatore. Mara accettò.

Circa dieci anni dopo il loro primo, acceso incontro, Luke e Mara si sposarono su Coruscant in due cerimonie, una privata nel quartier generale Jedi, e una pubblica, tra l'altro rovinata dall'attacco di alcuni agitatori filo Imperiali. Dopo un anno, Luke, insieme a Mara, fu chiamato a risolvere alcune dispute su un pianeta che aveva particolare considerazione dei Jedi. Luke colse l'occasione per organizzare una seconda luna di miele per sua moglie.

La riscoperta dell'Outbound Flight

Qualche tempo dopo, Luke e Mara furono invitati dai Chiss in qualità di rappresentanti dei Jedi nel processo di restituzione delle rimanenze del progetto Outbound Flight, distrutto da Thrawn e i cui resti erano stati localizzati in una fortezza Chiss nota come la Redoubt. Luke e Mara viaggiarono come ospiti d'onore a bordo della Chaf Envoy, insieme ai rappresentanti dei Geroon Dean Jinzler, Chak Fel e quattro soldati dell'Impero della Mano.

Luke e Mara durante l'incidente Vagaari/Outbound Flight
I due Jedi iniziarono a nutrire forti sospetti dopo alcuni tentativi di sabotaggio nei confronti della spezioni, incluse alcune strane manovre avvenute nelle vicinanze delle taniche di carburante della nave. Una volta giunti sulla Outbound Flight, i vari membri delle rappresentanze diplomatiche furono separati e condotti in diverse auto a repulsione dai Sopravvissuti della Outbound Flight. Tuttavia, i Geroon si rivelarono nella loro reale natura: altri infatti non erano che i tirannici Vagaari. Luke e Mara riuscirono a fuggire dalla trappola preparata dai Sopravvissuti e aiutarono a sconfiggere gli oltre trecento Vagaari con l'aiuto degli Imperiali, delle squadre Chiss e di alcuni tra gli stessi Sopravvissuti. Questi ultimi, in particolare, avevano sentimenti d'odio e paura nei confronti dei Jedi, a causa della loro esperienza con il Maestro C'baoth. Dopo che i Vagaari ebbero riportato una delle sei Dreadnaught al punto di rendezvous con la nave ammiraglia, Luke e Mara si diedero al loro inseguimento a bordo di una caccia Delta-12 e intercettarono la nave. Una volta a bordo, i due si fecero largo tra le pesanti difese Vaagari e sconfissero il loro leader.

Il Secondo Impero

"Stai attento, non pensare che un maestro abbia sempre ragione, senza porre mai domande. Devi pensare con la tua testa. Alcune volte anche gli insegnanti sbagliano. Ma in questo caso, io ho ragione: non sei ancora pronto per una spada laser."
―Luke Skywalker a Jacen Solo, dopo aver scoperto il nipote a giocare con la sua spada laser.[fonte]

Poco dopo l'incidente della Outbound Flight, Luke tornò ai suoi insegnamenti Jedi nel Praxeum di Yavin IV. Era tuttavia riluttante ad addestrare i suoi studenti più giovani i fondamenti della spada laser, sentendo che in qualche modo non erano ancora pronti o all'altezza della situazione. Uno dei suoi ex apprendisti, Brakiss, aveva creato nel frattempo un'Accademia Ombra, terreno di prova per Jedi Oscuri. L'Accademia si unì al Secondo Impero, un gruppo d'insurrezione che rifiutava il trattato di pace stipulato tra i Resti dell'Impero e la Nuova Repubblica nel 19 ABY.

Luke durante la crisi del Secondo Impero
Con l'aiuto di Tamith Kai - una Sorella della Notte - e la sua apprendista, l'Accademia Ombra riuscì a rapire alcuni bambini sensibili alla Forza, tra cui i nipoti di Luke e il loro amico Zekk. Fortunatamente, i gemelli riuscirono a fuggire grazia all'arrivo dello zio e di Tenel Ka. Luke si scontrò poi con il suo ex apprendista e lo sconfisse, mentre Tenel Ka ferì gravemente Tamith. Abbandonarono l'Accademia dopo aver rubato la nave Imperiale Shadow Chaser. Zekk invece diventò un fervido adepto e sostenitore dell'Accademia e si volse al lato oscuro.

In seguito alle ostilità con Brakiss e i suoi studenti, Luke decise che era arrivato il momento per i suoi allievi di costruire la loro prima spada laser. Poco dopo, l'Accademia Ombra, insieme a una flotta di navi da guerra Imperiali, fece la sua comparsa. Legioni di assaltatori e Jedi Oscuri sferrarono un tremendo attacco, dando così il via ad una lunga battaglia. Con l'aiuto del redento Zekk e dei gemelli, Luke riuscì a sconfiggere l'Accademia Ombra e il Secondo Impero, segnando in questo modo la loro fine.

La Guerra Yuuzhan Vong (25-29 ABY)

"Ho combattuto nelle peggiori guerre, con la consapevolezza che il male può essere redento. Ho visto tornare l'equilibrio nella Forza. Ma l'ordine può volgersi in caos...così come accadde al momento della mia nascita. Ora, insieme ai miei affetti e ai miei alleati fedeli, affronterò una nuova sfida, come mai mi era capitato prima. E non sono certo che questa volta ne usciremo vincitori."
―Luke Skywalker riflette sulla minaccia degli Yuuzhan Vong[fonte]

Respingere l'invasione

"Noi dobbiamo la nostra compassione e i nostri doveri alla vita. Ma mi chiedo se tutto ciò sia al di fuori della definizione di vita stessa, e non sia in realtà qualcosa di più simile ad una morte apparente. Anzi, mi chiedo se altro non ci rimane che una morte certa."
―Luke Skywalker a Vergere[fonte]

Il Nuovo Ordine Jedi di Luke fu presto messo di fronte alla sua più grande sfida. Senza la saggia guida di un Consiglio Jedi, i nuovi Cavalieri mancavano di unità e di reali motivazioni. Molti vennero accusati di essere solamente vigilanti avventati, e tra i cittadini della Repubblica iniziarono a sorgere sentimenti di sfiducia nei confronti di chi avrebbe dovuto proteggerli. Il peggio si presentò all'arrivo degli Yuuzhan Vong, invasori alieni provenienti da un'altra dimensione, con feroci obiettivi di conquista. I Jedi diventarono così la prima linea di difesa della Repubblica, ma la voce del loro fallimento nel respingere la prima avanzata dei Vong fece il giro della galassia. Gli incidenti avvenuti durante la Battaglia di Osarian e la distruzione di Ithor causarono la netta opposizione del Senato e dell'opinione pubblica nei confronti dei Jedi. Inspiegabilmente, gli Yuuzhan Vong non esistevano nella Forza, nè erano sensibili ad essa: in questo modo, i Jedi si videro derubati dei loro principali poteri e abilità, che nulla potevano contro i nuovi nemici. Sorse così un problema fondamentale: i Jedi si chiedevano se questa incapacità nel respingere i Vong fosse dovuta agli alieni, alla volontà della Forza oppure fosse interna all'Ordine stesso. Luke era incline a pensare che le cause dell'inabilità dei Jedi andassero ricercate nelle modalità di addestramento, forse troppo affrettate e avventate.

Luke affronta numerosi guerrieri Vong
Gli Yuuzhan Vong avevano un interesse speciale per i Jedi, e li proclamarono la feccia di una galassia piena di infedeli. Dopo la Battaglia di Duro, nella quale Jacen Solo sconfisse il Signore della guerra Tsavong Lah per salvare sua madre, Lah annunciò che la pace sarebbe stata siglata solo se ogni singolo Jedi fosse stato consegnato nelle mani dei Vong. Molti Repubblicani si rivoltarono al Nuovo Ordine, con l’intento di ammansire i Vong e porre fine alle loro incursioni devastanti. Organizzazioni come la Brigata della Pace tradirono i Jedi, e iniziarono a catturarli e a a consegnarli agli invasori. L’Accademia Jedi su Yavin IV venne distrutta dagli Yuuzhan Vong. Era come se i tempi oscuri dell’ascesa di Palpatine fossero tornati. I Jedi più forti e decisi come Kyp Durron proposero una linea di attacco più aggressiva: egli convinse un gran numero di Jedi a lavorare in maniera indipendente, mossa che creò una profonda spaccatura nell'Ordine. Luke sapeva bene che la paura e un atteggiamento così aggressivo avrebbero condotto i Jedi all'inevitabile caduta al lato oscuro. Anzichè adottare una forte e decisa controffensiva, egli ideò, con l'aiuto di Han e Leia, una rete sotterranea di fuga, chiamata il Grande Fiume e un paradiso segreto chiamato Stazione Eclipse, per proteggere i Cavalieri Jedi.
Luke e Mara con il loro figlio, Ben
Con la sua amata sposa temporaneamente colpita da un morbo creato dagli Yuuzhan Vong, e i suoi amici più cari segnati per sempre dalla violenza, Luke scoprì che nemmeno un Maestro Jedi poteva fare in modo che questi tragici eventi non gli lacerassero il cuore. Durante questi anni turbolenti, Mara rimase incinta e diede alla luce il loro primogenito, Ben Skywalker. Mantenere al sicuro il neonato diventò una priorità essenziale per Luke. A causa delle crescenti minacce che la galassia si trovò ad affrontare, Ben e molti altri bambini furono posti al sicuro sull'Installazione Maw. Allo stesso tempo, il crescente sentimento anti-Jedi in Senato raggiunse il suo culmine e il Capo di Stato Borsk Fey'lya fu costretto ad emettere un mandato d'arresto nei confronti di Luke e Mara. A dispetto delle personali rassicurazioni di Borsk, era chiaro che i Jedi non erano più i benvenuti nella Nuova Repubblica.

La guida dal fronte

Con il loro piano di catturare ogni singolo Jedi, gli Yuuzhan Vong ruppero ogni possibile tegua. A ciò si aggiunse la minaccia dei vonyx, che si rivelò persino più letale di quella delle Brigate della Pace. Dopo una serie di votazioni sulla Stazione Eclipse, Luke approvò l'attuazione della Missione su Myrkr. Nel frattempo, al Senato di Coruscant, Borsk Fey'lya supplicò apertamente il suo sistema natale di fornire ogni possibile supporto ai Jedi, dando il via ad un punto di svolta nella politica anti-Ordine diffusa fino a quel momento. Nello stesso tempo, Luke riunì con successo Kyp Durron, Saba Sebatyne e le loro squadre all'Ordine, con la promessa che i Jedi avrebbero condotto in prima persona la guerra contro i Vong. Nell'orbita di Talfaglio, le forze combinate dei Jedi e i rinforzi della Nuova Repubblica ottenero la prima vittoria contro i Vong. Grazie a questo successo, Luke, con l'appoggio di Fey'lya, sfruttò la situazione favorevole per neutralizzare la fazione anti-Jedi in Senato e ottenere il supporto dell'esercito della Nuova Repubblica.

In seguito alla caduta di Reecee, Luke cercò di catturare uno yammosk, una creatura che coordinava le mosse dei Vong durante la guerra, mentre Booster Terrik attirò la flotta nemica alla Stazione Eclispe. Il piano fallì, dato che Tsavong Lah diede ordine di distruggere tutti gli yammosk che potessero cadere nelle mani dei Jedi. A quel punto Luke guidò i Jedi nella task force che sabotò la flotta stanziale Vong nella Nebulosa Nera Bantha e cercò di catturare nuovamente uno yammosk. Quando la situazione sembrava finalmente volgersi in favore dei Jedi, la Forza ancora una volta spinse la guerra in una terribile oscurità: i successivi sviluppi avrebbero infatti portato alla morte di Anakin Solo su Myrkr, alla perdita delle coordinate della Stazione Eclipse, alla caduta di Coruscant e al rapimento di Ben da parte del traditore Viqi Shesh.

Nonostante i rinforzi apportati dal Generale Wedge Antilles, i Jedi non raggiungevano un numero sufficiente per poter respingere l'invasione della flotta di Lah. Riuscirono tuttavia a distruggere numerosi yammosk e persino la nave ammiraglia di Tsavong; nel frattempo, il Sunulok, un caccia stellare Jedi, pagò un prezzo altissimo. Sia Luke che Mara, entrambi famosi piloti, furono abbattuti a bordo dei loro X-wing nel loro tentativo di liberare Ben. Lando corse in aiuto per recuperare il loro figlio e Luke guidò Mara nella difesa di Coruscant grazie alla batteria di un turbolaser. Riuscirono poi a fuggire a bordo del Falcon da una Coruscant ormai caduta e Lando salvò Ben da Viqi Shesh.

Luke, travestito da Vong, alla ricerca di Lord Nyax su Coruscant
Scortato dalla flotta di Wedge, Luke guidò la Squadriglia Twin Suns alla riconquista di Borleias. Insieme alla sua famiglia e ai suoi vecchi amici, contattò gli Interni per eliminare l'auto proclamato Capo di Stato Pwoe e i suoi corrotti cosiglieri. Luke continuò a servire le guarnigione di Borleias, sia contro le forse terrestri Vong, sia nelle missioni spaziali, finchè lasciò il comando della squadriglia Twin Suns a sua nipote Jaina. Nello stesso tempo, Luke ebbe alcune discussioni con suamoglie circa il loro ruolo nella Forza: Mara, infatti, a causa del suo istinto materno, voleva rimanere a fianco del figlio Ben per dargli protezione. Una terrorizzante visione del lato oscuro pose fine alla discussione e spinse Luke, Mara, Tahiri Veila e Danni Quee al cuore delle conquiste Yuuzhan Vong: Coruscant. Nelle profondità del pianeta oramai in pieno vongforming, Luke, mascherato da Vong, esplorò la città e riuscì a penetrare in un laboratorio segreto dove, insieme ai compagni, apprese la fonte delle sue premonizioni oscure. Tahiri, Luke e Mara affrontarono Lord Nyax, l’alienato Jedi Oscuro che una volta era stato Irek Ismaren, inseguendolo per tutta la città nel tentativo di fermare il suo piano di scatenare una terribile tempesta d'energia della Forza. Sopravvissuto ad una terribile battaglia di Forza nel sito del vecchio Tempio Jedi, Luke lasciò Coruscant e tornò alla Squadriglia Blackmoon, quando Wedge lanciò l'Operazione Emperor's Spear contro l'ex signore della guerra Czulkang Lah.

Riorganizzazione della Nuova Repubblica e del Nuovo Ordine Jedi

Sopravvissuto a una tremenda battaglia di Forza nei pressi del vecchio Tempio Jedi, Luke concentrò i suoi sforzi per ripristinare il Consiglio Jedi. Per fare questo, dovette entrare nel nebuloso mondo dei politici. Sostenendo un candidato pro-Jedi, Luke vide eleggere Cal Omas a Capo di Stato della Nuova Repubblica. Insieme, permisero la rinascita del Consiglio Jedi, che ora includeva sia i rappresentanti dell’Ordine sia membri del governo della Nuova Repubblica. La prima sfida nel mondo della politica fu rappresentata dalla crisi dell'Alpha Red, un'arma biologica che avrebbe potuto distruggere ogni tipo di forma vivente appartenente ai Vong, qualora fosse stata messa in atto. Luke e i suoi rappresentanti Jedi presentarono una mozione a sfavore del progetto, ma Cal Omas ordinò comunque che venisse portato avanti. Quando l'Alpha Red fu sabotata da Vergere, una Jedi della Vecchia Repubblica che aveva trascorso molti decenni tra i Vong, Luke vide crollare il rapporto di fiducia instaurato con Cal.

In seguito, Luke incontrò il Generale Garm Bel Iblis. Insieme guidarono una formidabile task force per apportare i rinforzi agli eserciti della Nuova Repubblica impegnati nella Battaglia di Ebaq 9. Luke coordinò la flotta grazie all'Unione della Forza, tecnica che migliorò le performance delle forze repubblicane. La battaglia terminò con la morte del signore della guerra Tsavong Lah. Mentre Luke e Mara concentravano i loro sforzi nel tentativo di garantire la sicurezza della galassia per il loro figlio, non si resero conto che Ben aveva escluso se stesso dalla Forza. Dopo un'attente riflessione, capirono che Ben aveva percepito, fino a quel momento, il dolore, la sofferenza e le emozioni da loro provati durante la guerra. Ancora peggio, Mara ebbe alcune difficolta nel percepire Ben tramite la Forza. Questi sviluppi posero Luke e Mara in una crescente difficoltà, non sapendo entrambi come superare il problema.

La ricerca di Zonama Sekot

Con la trasformazione della Nuova Repubblica nella Federazione Galattica delle Libere Alleanze, Luke partì per cercare di trovare una soluzione definitiva alla guerra. Armato di importanti informazioni fornitegli da Vergere, Luke si mise in viaggio per lo spazio profondo, verso le Regioni Ignote, cercando la chiave di volta per aprire le porte della vittoria contro l’invasione aliena. Prima di raggiungere la destinazione, il gruppo riuscì a convinere i Resti dell'Impero ad unirsi all'Alleanza Galattica, in seguito alla caduta di Bastion. Assieme alla moglie, Jacen, Danni Quee, Saba Sebatyne e il Dottor Soron Hegerty, Luke viaggiò verso Csilla per chiedere l’aiuto dei Chiss, con lo scopo di trovare il pianeta vivente Zonama Sekot, il quale poteva celare importanti informazioni per sconfiggere i Vong.

Lungo la via, ottenne anche l’assistenza di Arien Yage e della nave imperiale Widowmaker la quale scortò il gruppo nella sua missione. Dopo lunghe ricerche, Zonama Sekot venne trovato, ma il pianeta vivente e senziente rifiutò di aiutare Luke senza prima aver accertato le sue vere motivazioni. Quando determinò che Luke e i Cavalieri Jedi volevano trovare una soluzione pacifica alla guerra contro gli Yuuzhan Vong, Sekot accettò di uscire allo scoperto e di aiutarli. Luke apprese inoltre la verità riguardo alla mancata presenza dei Vong nella Forza: il problema non era da ricercarsi nella Forza o nell'incapacità dei Jedi, ma negli stessi alieni, la cui esistenza era stata strappata dalla Forza stessa. Mentre Zonama viaggiava verso lo spazio conosciuto, Luke organizzò un piano d'attacco. Sekot emerse direttamente dall’iperspazio vicino al sistema di Coruscant, causando grande scompiglio tra i Vong: oltretutto, l'attrazione gravitazionale del pianeta senziente riportò Coruscant alla sua orbita originale.

In seguito, Luke e l'Alto Consiglio Jedi si recarono su Contruum per discutere con i leader dell'Alleanza dell'assalto di Coruscant. Al rifiuto dell'Alleanza, Luke tornò da Zonama Sekot e mise in atto il suo piano. Una parte dei Jedi avrebbe protetto Zonama, altri avrebbero servito le navi dell'Alleanza, mentre Luke avrebbe guidato Mara, i gemelli Solo, Tahiri e Kenth Hamner nella Cittadella di Shimrra.

La fine della guerra

Fu così che la Battaglia di Yuuzhan'tar ebbe inizio. Jacen e Jaina accompagnarono Luke sulla superficie di Coruscant, per cercare di entrare nella Cittadella e consegnare il Signore Supremo Shimrra Jamaane alla giustizia. Luke guidò l'assalto verso i livelli superiori: egli creò un turbine di energia di Forza, che circondò la sua persona e penetrò nel suo corpo e nella sua volontà. Nemmeno i nipoti o gli altri Jedi avrebbero potuto percepire la sua presenza, tanto Luke si muoveva velocemente, sorretto un enorme potere che gli permise di sconfiggere con tutta calma le elite militari dei Vong. Nella camera di Shimrra, Luke e i gemelli uccisero numerose guardie del corpo del Signore Supremo. Mentre Jaina catturò il Plasmatore Vong Onimi, Luke si trovò faccia a faccia con Shmirra, e i sicari sopravvissuti concentrarono la loro attenzione su Jacen.

Luke mentre combatte contro il Signore Supremo Shimrra Jamaane su Yuuzhan’tar
Incapace tuttavia di avvantaggiarsi nello scontro con i potenti Yuuzhan Vong, Luke venne catturato da un enorme amphistaff che fungeva da Scettro del Potere. Preso nella sua morsa, Luke riuscì a liberare una mano, che usò per tenere lontana la testa dello Scettro che cercava di morderlo. Ad ogni modo, Shmirra comandò all’arma di stringere le sue spire, in modo da soffocare Luke. Mentre Shmirra estrasse la spada laser una volta appartenuta ad Anakin Solo e cercò di uccidere Luke con quella, Luke spinse l’amphistaff ad afferrare il braccio del Signore Supremo. Lo Scettro tuttavia riuscì a mordere Luke, facendolo gridare dal dolore. Ad ogni modo ciò distrasse momentaneamente Shmirra, così Luke potè riprendere il controllo della sua lightsaber e usare la Forza per impossessarsi anche di quella di Anakin. Luke colpì con entrambe le lame il collo di Shmirra, staccando il suo capo dal corpo. Luke e Jacen cercarono Jaina, la quale stava inseguendo Onimi. Il veleno dello Scettro del Potere iniziò ad agire nel corpo di Luke, e fu incapace di continuare con le sue gambe. Così venne portato fuori dalla Cittadella da Mara e Kenth Hamner, i quali scoprirono da un Plasmatore che il veleno dello Scettro del Potere non aveva antidoto conosciuto. Luke si rifugiò nella Forza, usando la tecnica scoperta da Jacen di raggiungere un più profondo stato di connessione con essa. Sebbene gran parte del veleno venne neutralizzata, Luke scoprì che una piccola parte era stata assimilata dal suo organismo.

La guerra tra Yuuzhan Vong e Alleanza Galattica arrivò quindi ad una conclusione su Coruscant, dopo l’arrivo di Zonama Sekot e dopo l'uccisione di Shimrra e di Onimi furono in battaglia. La guerra costò le vite di circa 365 mila miliardi di esseri viventi, ma alla fine gli Yuuzhan Vong furono costretti ad arrendersi e trovarono il loro posto all’interno della galassia. Molti decisero di suicidarsi piuttosto che arrendersi, e molti altri fuggirono nei luoghi più sperduti della galassia. Ad ogni modo, i Jedi e l’Alleanza Galattica furono d’accordo nel considerare Zonama Sekot la vera casa degli Yuuzhan Vong, specialmente alla luce delle rivelazioni fatte da Sekot stesso. Sebbene una manciata di Vong rimasero contrari ad ogni sorta di resa, i più furono trasportati a Zonama Sekot. Il pianeta, che era in realtà prole di Yuuzhan’tar, accolse gli Yuuzhan Vong e si diresse verso l’iperspazio, per trovare una nuova casa da qualche parte delle Regioni Ignote.

Dopo aver riunito tutti i Jedi sopravvissuti alla guerra, Luke spiegò loro il sentiero del Nuovo Ordine: qualunque fosse stata la volontà della Forza, avrebbero dovuto seguirla e servirla nella sua interezza e totalità. Su consiglio di Kam Solusar, Luke fondò una Nuova Accademia Jedi su Ossus, dove continuò ad addestrare giovani Jedi alle vie della Forza. Pochi anni dopo, molti candidati e apprendisti avrebbero frequentato il Jedi Praxeum di Ossus, incluso suo figlio Ben.

Conflitti all'interno dell'Ordine (30-40 ABY)

Il ruolo dell'Ordine Jedi

"La Forza non ha un lato oscuro e uno chiaro, ma noi sì. Dobbiamo scegliere."
―Luke Skywalker[fonte]
Luke durante la Crisi del Nido Oscuro
Dopo la conclusione del conflitto contro i Vong, qualcosa iniziò a cambiare in seno ai Jedi. Dispute interne e frizioni con l'Alleanza Galattica si rivelarono costanti fonti di malcontento all'interno dell'Ordine. Le fratture erano particolarmente evidente nel Consiglio dei Maestri. Da una parte, la fazione di Kyp Durron e Mara Jade Skywalker era dell'opinione che i Jedi non fossero i diretti responsabili della protezione dell'Alleanza Galattica; piuttosto, i Jedi dovevano abbracciare una linea di visione ampia in tutti gli affari della galassia, proprio per evitare di essere coinvolti nei giochi interni dei politici, così come era avvenuto nella Vecchia Repubblica. Dall'altra parte, Kenth Hamner e Corran Horn auspicavano ad un ruolo di primaria importanza dell'Ordine nei confronti dell'Alleanza, principale finanziatrice dell'Ordine e del nuovo Tempio. Le tensioni si attenuarono grazie all'intervento di Luke. La sua leadership riuscì a temperare gli animi, ma egli compì l'errore fatale di non provvedere alla creazione di una struttura di potere organizzata all'interno dell'ordine. Tutto ciò si sarebbe poi manifestato chiaramente durante la Crisi del Nido Oscuro e durante la Guerra dello Sciame.

La Crisi del Nido Oscuro

Richiesta d'aiuto

Nel 35 ABY, in seguito ad una richiesta d'aiuto originata presumibilmente dal Jedi perduto Raynar Thul, dalla Sorella della Notte Lomi Plo e dal Jedi Oscuro Welk, si venne a conoscenza del fatto che i Killik avevano iniziato la costruzione dei loro nidi lungo i confini territoriali dei Chiss, con il supporto degli stessi Jedi creduti dispersi. Si scoprì infatti che Raynar Thul era in realtà ancora vivo e che era stato condotto in un nido di Killik. Qualche tempo prima, Thul era stato sconfitto da Lomi Plo e Welk durante una battaglia su Myrkr. Era stato poi condotto dai suoi due avversari sulla nave Tachyon, che si schiantò in seguito ad un tremedo attacco durante l'assalto di Myrkr: i tre erano stati pertanto creduti morti. In realtà, erano diventati parte degli stessi nidi Killik, situazione che richiese il successivo intervento di Luke. Insieme a Mara e Saba Sebatyne, Luke si recò al nido Lizil sulla Jade Shadow e fu accolto e salutato da centinaia di vascelli. Attraverso la Forza, cercò di stabilire una linea di cooperazione con i locali, ma, ad ogni modo, una strana interferenza nella stessa Forza gli impedì di portare a termine i suoi sforzi. Più tardi, grazie all'aiuto di Jae Juun e di Tarfang, i Jedi appresero le modalità dell'unione dei nidi e viaggiarono verso Yoggoy, pianeta natale dei Killik.

UnuThul, che altri non era che il Jedi Raynar Thul integrato nel nido Yoggoy e del quale aveva assunto il comando, accolse il gruppo, accompagnato dai Solo, nell'hangar Yoggoi con una grande esibizione della sua sensibilità alla Forza. Nella Prima Camera, UnuThul apostrofò se stesso con un "noi", determinando in questo modo la scomparsa di Raynar Thul e la creazione di un'unica entità. Luke tuttavia pecepiva la presenza di Raynar nonostante tutto e credeva che quest'ultimo stesse cercando di nascondersi all'interno di UnuThul. In seguito, Raynar condusse il Jedi alla lettura delle Cronache, spiegandogli la trasformazione di Raynar Thul in UnuThul e la nascita del nido Unu, il "nido dei nidi".

Nel loro successivo incontro, Luke percepì ancora la presenza di Raynar che si spingeva continuamente verso la superficie, per poi essere sommersa dalla mente del nido. Quando Luke tentò per una seconda volta di sondare UnuThul, la mente del nido lo respinse con grande forza. Nel momento in cui Mara domandò l'ubicazione del Jedi scomparso, UnuThul cercò di forzare la mente di Luke con una tale potenza che per fermarlo ci fu bisogno della combinazione dei poteri di Luke, Mara, Saba e Leia. Dato che ancora rifiutava di svelare l'ubicazione di Qoribu, UnuThul decise che chiunque sarebbe stato libero di lasciare quei luoghi a proprio piacimento e assegnò ai Jedi una guida Yoggoi affinchè li scortasse fino a Lizil. Luke rifiutò e insistette per condurre le indagini personalmente.

Misteriosi assalitori

I Jedi realizzarono ben presto che una simile mente collettiva aveva la capacità di poterli spiare e sorvegliare in qualunque luogo. Visitarono il luogo dello schianto della Tachyon e, in quel momento, alcuni insetti cercarono di assassinare il gruppo d'esplorazione. Tuttavia, la scorta Yoggoy negò di aver mai visto questi insetti. Quando tornarono all'hangar, Han e UnuThul si scambiarono parole pesanti circa il tentativo di assassinio. Luke suggerì che si era trattato dell'ennesimo attentato nei confronti dei Jedi, ma UnuThul insistette nel sostenere che se qualcuno avesse deciso di attaccarli, la mente del nido ne sarebbe stata sicuramente a conoscenza. Nel frattempo, scoppiò la battaglia tra i Jedi e i Chiss nell'orbita di Qoribu. Quando i Jedi raggiunsero il pianeta, la Shadow fu attaccata da alcune misteriose navi. Dopo un'intensa discussione, Lule, Saba e Mara chiesero a Ben di tornare a Coruscant: egli accettò, a patto che i maestri fossero rimasti su Qoribu per monitorare l'andamento del conflitto. Tuttavia, Ben, anzichè eseguire gli ordini dei genitori, si nascose segretamente nel nido Gorog, dove Lomi Plo e Wek erano ormai insediati.

Il Nido Oscuro

Al ritorno di Luke, Cal Omas chiese ai Jedi di richiamare la flotta Hapan, altrimenti l'Alleanza avrebbe interrotto i finanziamenti all'Ordine. Si apprì un vivace dibattito nel Consiglio dei Maestri: Leia propose di trasferire i nidi Killik in un nuovo sistema che i Solo avevano scoperto, a condizione che il pianeta Borao fosse consegnato agli Ithoriani. A quel punto i Jedi prepararono un grande assalto contro il Nido Oscuro, permettendo ad Alema Rar di fuggire da Ossus insieme a Gorog, in modo che potesse condurli su Kr, la luna di Qoribu, sede del Nido Oscuro.

Preoccupata per la battaglia incombente, Jaina raggiunse Jagged tramite la Forza e lo avvertì circa l'imminente pericolo per la Colonia. Nel frattempo, Luke guidò una squadra di Jedi per neutralizzare definitivamente il Nido Oscuro su Kr. Mara e Luke riuscirono ad infiltrarsi nel Nido a bordo di alcuni Stealth, ma furono abbattuti e fatti prigioneri. Mentre infuriava la Seconda Battaglia di Qoribu, il Falcon atterrò su Kr e fornì preziosi rinforzi per gli Skywalker contro il Nido Oscuro.

Intanto, Alema e i guerrieri del Nido attaccarono il team d'assalto che contava nelle sue fila entrambi gli Skywalker, i Solo, Saba Sebatyne, Kyp Durron, Kyle Katarn, Octa Ramis e i droidi da guerra YVH 5-S. La battaglia su Kr divenne sempre più intensa, soprattutto a causa dello scontro di Luke e Mara contro Alema, Welk e gli assassini Gorog. Ad un certo punto, una misteriosa forza tolse potere alle celle d'energia delle spade laser e dei blaster e fece calare inaspettatamente le percezioni e i movimenti di Luke. Sebbene la causa di questi ostacoli repentini fosse da imputare probabilmente alla presenza di Lomi Plo, Luke e Mara non riuscirono ad individuarla. Mara infine riuscì a sconfiggere gli assassini Gorog e Luke uccise Wel con la sua spada laser. Tuttavia Alema Rar, seppure ferita, abbandonò il campo di battaglia.

Gli scontri si conclusero con l'apparente distruzione del Nido Oscuro. Con l'aiuto dei Solo e di Saba, i Jedi riuscirono a estrarre alcuni frammenti di verità dalla mente instabile di UnuThul. Sebbene la guerra di larga scala tra i Killik e i Chiss fosse terminata con la firma della Tregua di Qoribu, la pace non sarebbe tuttavia durata a lungo.

Gran Maestro Jedi e la Guerra dello Sciame

"Ci sono tempi in cui il fine giustifica i mezzi. Ma quando basi la tua vita su quel tipo di tempi, allora scoprirai che non hai fatto altro che costruire la filosofia del male."
―Luke Skywalker[fonte]
Luke Gran Maestro dell'Ordine Jedi durante la Guerra dello Sciame
Per circa un anno, i Killik mantennero un basso profilo, senza tentare alcuna altra manovra d'attacco all'interno della galassia. In realtà stavano radunando le loro forze per prepararsi alla guerra. I nidi erano ancora pienamente attivi sotto la loro guida oscura e Lomi Plo era sopravvissuta alla Seconda Battaglia di Qoribu. UnuThul, influenzato dal Nido Oscuro, scatenò la sua ira lanciando una calamità naturale su tutta l'Alleanza Galattica, principale responsabile della situazione. La comparsa sulla scena del Fizz, un mortale acido di colore bianco che difendeva sistematicamente i pianeti del sistema contro qualunque potenziale minaccia, portò scompiglio tra i nidi: iniziò infatti ad eliminare centinaia di Killik e, grazie alla sua diffusione, i nidi sotto l'influenza di Gorog riuscirono a riprendere la loro espansione territoriale a discapito dei Chiss.

Luke, Leia e Han vennero di nuovo condotti di fronte ad UnuThul, quesat volta come presunti nemici. Leia, ora Cavaliere Jedi, riuscì a calmare UnuThul, sebbene questi non provasse alcuna fiducia nei suoi confronti. Questa sfiducia lo avrebbe poi portato ad imprigionare Luke e Han nel tentativo di convincerli ad unirsi al nido Killik. Venne quindi organizzata una missione di salvataggio guidata da Leia, ma Luke e Han riuscirono a fuggire senza aiuti esterni. Grazie all'assistenza di Jae Juun e Tarfang, i due fuggirono a bordo di una DR919a. Tuttavia, scoprirono presto che i nidi Killik si stavano dirigendo verso la Nebulosa Utegeu: alcune delle loro navi evitarono il blocco dell'Alleanza, ma l'ammiraglia del Nido Gorog fu catturata. Luke e i suoi compagni atterrarono sulla nave di Gorog per distruggere una volta per tutte la sua influenza oscura. Dopo una tremenda battaglia, Luke si scontrò con Lomi Plo, ma la sua avversaria riuscì a fuggire. La flotta Killik si ritirò e attaccò i Chiss, dando così inizio alla Guerra dello Sciame.

Luke tornò immediatamente all'Accademia Jedi di Ossus. Si proclamò Gran Maestro e assunse il controllo completo dell'Ordine, nella speranza di sanare le fratture interne. Affermò dinnanzi agli altri Maestri che se essi non avessero considerato l'essere Jedi come la cosa più importante della loro vita, allora avrebbero dovuto abbandonare l'Ordine per sempre. Dopo il suo discorso, scoprì finalmente la verità sulla morte di sua madre, quando R2 gli mostrò un ologramma di suo padre mentre cercava di soffocarla. Luke, scioccato dalla rivelazione, si recò più tardi, in compagnia di Jacen, Mara, Kyle e le altre navi Gorog, nella Nebulosa Utegeu, per uccidere Lomi Plo. Riuscì finalmente a sconfiggerla, ma Lomi fuggì pochi attimi prima della distruzione della nave. Durante la battaglia, Jacen Solo e Mar Jade furono gravemente feriti dalla stessa Lomi e, durante la loro convalescenza, Jacen obbligò Luke a confrontarsi con i dubbi relativi alla morte di sua madre, dicendogli che solo dopo aver trovato una risposta alle sue domande avrebbe potuto finalmente sconfiggere Lomi Plo. Più tardi Luke combattè contro Lomi e Raynar, a dispetto dei consigli di sua moglie e di suo nipote. Uccise Lomi, tornò in possesso della sua spada laser e riportò Raynar all'Alleanza Galattica, provando a Jacen che aveva respinto completamente il lato oscuro della Forza.

In seguito alla conclusione della Guerra dello Sciame, Luke sciolse la presenza dei Jedi nell'Alleanza Galattica su Coruscant, in favore della creazione di un nuovo Consiglio Jedi, le cui opinioni avrebbero aiutato e supportato il Capo di Stato. In aggiunta, la visione della Forza secondo la teoria del Potentium sembrò perdere il suo vigore e si ritornò alla concezione originaria del confronto tra luce e tenebra. Luke continuò a guidare l'Ordine Jedi e, insieme a sua moglia Mara, si dedicò finalmente al figlio Ben.

Seconda Guerra Civile Galattica

"E' venuto da me attraverso le correnti di Forza, circondato dalle ombre...Porterà grande dolore nella galassia, e a me."
―Luke Skywalker, riferendosi all'Uomo Oscuro[fonte]

Tensioni crescenti

Nel 40 ABY, Luke iniziò ad avere alcuni incubi visionari circa un'oscura, ombrosa figura che, a quel tempo, ancora non esisteva. Mentre il viso di questa figura era sempre nascosto, la sua presenza gli ricordava nientemeno che suo padre e, durante il sonno, le sue azioni malvagie erano dirette a lui e alla sua famiglia. Circa in questo periodo, iniziarono a sorgere alcune tensioni tra l'Alleanza Galattica e Corellia. Percependo dei segnali sotterranei, Luke inviò suo figlio e suo nipote Jacen ad investigare su Adumar. I due in effetti scoprirono una fabbrica illegale di missili e riuscirono per poco a mettersi in salvo. Questa vicenda portò alla ribellione di Corellia. Luke, Mara, Jacen e Jaina presero le parti dell'Alleanza, mentre Leia e Han si schierarono con Corellia: pertanto, i primi servirono l'Alleanza nella Battaglia di Tralus, con Luke a capo della Squadriglia Hardpoint. Egli partecipò al rapimento di Aidel Saxan, Primo Ministro di Corellia, in modo da condurre in salvo la squadra capitanata da Jaina e Tahiri. Comunque, mentre l'Alleanza Galattica riuscì a disabilitare la Stazione Centerpoint (che i Corelliani avevano invece intenzione di riattivare), il rapimento di Saxan fallì.

Luke durante la Battaglia di Kashyyyk nella Seconda Guerra Civile Galattica
In seguito alle prime vittorie e insuccessi, l'Alleanza Galattica e i Corelliani iniziarono i negoziati. Dopo aver scelto la Stazione Toryaz come sito neutrale per condurre gli incontri, il Comandante Supremo Gilad Pellaeon fu scelto come rappresentante dell'Alleanza, mentre il Primo Ministro Saxan fu scelto per Corellia. Molti membri delle due fazioni, inclusi Luke e Mara, parteciparono ai negoziati. Dopo il primo giorno, sembrò che ci fossero ampie speranze di stabilire una tregua che avrebbe portato alla fine della guerra, prima che potesse diffondersi su larga scala. Tuttavia, Lumiya, una Sith creduta morta da Luke da lungo tempo, riuscì a manipolare le menti di diversi commando di sicurezza della Stazione Toryaz e ordinò loro di colpire i membri di entrambe le delegazioni, compreso Luke. Mentre Luke e gli altri Jedi cercarono di respingere l'attacco, il Primo Ministro Saxan si trovò coinvolto negli scontri.

Dopo l'incidente della Stazione, Luke e Mara si infiltrarono su Corellia e incontrarono Corran Horn in una Istallazione Jedi segreta, con l'obiettivo di far evacuare alcuni bambini Jedi dal pianeta. Tornarono poi su Coruscant. Una volta sulla capitale, Luke incontrò il Fantasma di Forza di Jacen nel cuore della notte. Egli sconfisse il Fantasma, non capendo che si era trovato di fronte il vero Jacen Solo, che in quel momento era vicino a Bimmiel. Anche Mara si confrontò un fantasma, quello di Ben. Quando Jacen accettò di diventare l'apprendista di Lumiya, Luke sentì che la figura ombrosa dei suoi sogni stava pian piano diventando realtà.

L'Ombra Oscura

Dopo la caduta di Jacen al lato oscuro, le visioni di Luke si fecero ancora più terribili. Egli iniziò a temere per la sicurezza del figlio Ben e decise di affidarlo ad un nuovo maestro. Tuttavia Mara credeva che Jacen fosse l'unica persona adatta a guidare l'apprendistato di Ben, dato che era riuscito a fargli percorrere le vie della Forza dove loro avevano invece fallito. Nello stesso periodo Ben si unì all'Esercito dell'Alleanza Galattica, contro il volere di entrambi i genitori. Come prova, Jacen portò Lumiya di fronte a Luke per cercare di capire le sue vere intenzioni. Luke credeva che Lumiya fosse la personificazione della figura oscura che tormentava i suoi sogni. In una discussione tra Luke e sua nipote Jaina, diventò dolorosamente noto ad entrambi che Jacen era passato al lato oscuro e Jaina suggerì la definitiva rimozione di Ben dalla sua tutela.

In quel periodo, Luke ordinò a suo figlio Ben di scontrarsi con lui a duello. Luke voleva infatti testare la sua spada laser, che più tardi si scoprì essere priva di celle di energia. Inoltre cercò di scoprire se anche suo figlio fosse stato contaminato dal lato oscuro, ma non trovò alcun indizio a prova della sua teoria. Preoccupati per l'interesse di Lumiya nei confronti di Ben, Luke e Mara decisero di cercare la loro nemica, prima che potesse causare danni maggiori. Durante la loro ricerca, furono convocati da alcuni investigatori per indagare sul corpo senza vita di Tresina Lobi, nella Fellowship Plaza: poco tempo prima, la donna aveva infatti ricevuto l'ordine di Luke di seguire Ben e Jacen. Sulla scena del crimine venne trovato un holocubo che li avrebbe poi condotti all'appartamento di Lumiya. Lì Luke e Mara trovarono tracce evidenti che confermavano il ruolo di Lumiya nell'uccisione di alcuni Bothan. Sconvolta dal ritrovamento, Mara decise che suo figlio si allontanasse al più presto da Jacen.

La battaglia finale di Luke contro Lumiya
Luke e Mara viaggiarono su Hapes, nel tentativo di recuperare Ben dalla Anakin Solo e strapparlo dall'influenza di Jacen. Una volta giunti sul posto, non trovarono traccia del loro figlio, ma incontrarono Tenel Ka e Jacen, con i quali concordarono un punto di ritrovo per poter rivedere Ben. Tuttavia, Luke e Mara furono attaccati da Lumiya e Alema Rar. Mentre Luke duellava con Lumiya, Mara si scontrò con Alema e riuscì a stento a salvarsi.

Durante il combattimento, Luke fu ferito gravemente da Lumiya, ma Mara riuscì finalmente a sconfiggere Alema, facendole perdere i sensi: a quel punto, Mara scoprì che Alema nascondeva una bomba nelle sue vesti. Corse subito da Luke e lo portò in salvo: tuttavia, entrambi caddero nella trappola orchestrata da Jacen e iniziarono ad essere seriamente preoccupati per la loro salvezza e quella del figlio Ben. Era ormai chiaro che Jacen avesse ceduto al lato oscuro e fosse diventato un Signore dei Sith. I sospetti e le paure di Luke diventarono una certezza dopo che Jacen aprì il fuoco contro i suoi stessi genitori. A Luke fu concesso di riprendersi Ben e, insieme a Mara, tornò su Coruscant.

Luke e Mara incontrarono poi Jagged Fel al Tempio Jedi di Coruscant, il quale affermò la necessità di catturare Alema Rar. Durante una riunione del Consiglio, fu oltretutto proposto l'esilio di Leia dall'Ordine, ma Luke si rifiutò categoricamente e chiese a tutti i membri di stilare una lista di Cavalieri Jedi anziani che avrebbero potuto essere promossi al rango di Maestri. Luke e Mara continuarono poi la ricerca di Lumiya. Luke venne a sapere che la Sith era sopravvissuta al loro scontro su Roqoo Depot e si confrontò nuovamente con lei. Lumiya tentò la resa, ma Luke non le credette. Il loro duello fu infine interrotto dallo schianto di una fregata sulla stazione su cui entrambi si trovavano.

Il dolore della perdita

"Da quando la mamma è stata uccisa, ti comporti come uno che se ne sta sdraiato a riposare sul retro del suo landspeeder. Completamente schiacciato, incapace di muoversi a causa del dolore."
―Ben Skywalker a suo padre[fonte]

Negli anni Luke si trovò a subire numerose perdite, ma nessuna lo sconvolse come la morte della moglie, una sensazione grave e profonda che non aveva più provato dal glorioso sacrificio del nipote Anakin Solo. Credendo che la resposabile del fatto fosse Lumiya, Luke combattè contro la Signora Oscura e la decapitò nel tremendo duello finale di Terephon. Tuttavia, il vero omicida era qualcuno che non si sarebbe mai aspettato: suo nipote, Jacen Solo, ora conosciuto come Darth Caedus, nuovo Signore Oscuro dei Sith. Ad ogni modo, egli non era ancora consapevole della verità e sebbene le prove scagionassero Lumiya, il Gran Maestro si scontrò anche con Alema Rar.

Luke presenziò ai funerali di sua moglie e a sua sorella Leia fu affidato il compito di pronunciare l'elogio funebre. Tuttavia, una squadra di truppe GAG inviate da Jacen intercettò lei e Han: furono costretti a combattere e non riuscirono a raggiungere il Tempio in tempo per l'orazione. L'orazione fu quindi pronunciata da Saba Sebatyne. Lo stesso Jacen era presente ai funerali e cercò di avvicinarsi allo zio: Luke era in qualche modo favorevole alla riconciliazione con il nipote, e inviò persino i suoi Jedi alla Battaglia di Kuat. Tuttavia, mentre si preparavano a lanciare il loro assalto, gli altri Maestri confidarono a Luke i loro profondi sospetti nei confronti di Jacen e che questi aveva apparentemente ordinato a Ben di uccidere Cal Omas. Luke entrò nella stanza privata di Jacen sulla Anakin Solo e lo immobilizzò grazie alla Forza, furioso per la sua condotta. Jacen, dall'altra parte, avvertì Luke degli apprendisti che egli stesso teneva in ostaggio su Ossus, presidiati da un battaglione GAG. Anzichè seguire il piano di battaglia, Luke e gli altri Jedi si recarono su Kashyyyk, dove convinsero gli Wookie ad unirsi all'Alleanza Galattica. L'Alleanza contava sui Jedi per risolvere la battaglia secondo brevi e veloci manovre: tuttavia, Luke disertò lo scontro e la battaglia si protrasse in una lunga scia di sangue per entrambe le parti.

Luke partecipa ai funerali di sua moglie
Jacen apprese immediatamente della defezione di Luke e lo inseguì su Kashyyyk con la Quinta Flotta, mentre ordinava alle truppe GAG di elimare i Jedi su Ossus. Sul pianeta, Luke incontrò Han e Leia, mentre Jaina, Zekk e Jag affrontavano il battaglione GAG. La Anakin Solo fece la sua apparizione poco dopo e iniziò, su ordine di Jacen, a bombardare Kashyyyk: a quel punto, Luke, Jaina e gli altri salirono a bordo degli StealthX. Luke pianificò la corsa d'attacco sulla Anakin Solo, con l'obiettivo di eliminare Jacen tramite una bomba oscura, ma Jacen impedì l'attuazione del piano a bordo del suo stesso StealthX. Jaina, nel tentativo di impedire a Jacen l'interruzione dell'attacco di Luke, colpì lo stesso caccia dello zio e lo distrusse accidentalmente. La finta morte di Luke fu messa in atto dal Jedi stesso per riuscire ad abbordare la nave di Jacen, confrontarsi col nipote e salvare il figlio.

Luke, infiltratosi sulla Anakin Solo, disattivò i turbolaser della nave e rivelò la sua presenza nella Forza, ma solo a Ben, cosicchè potesse individuare il figlio. Una volta entrato nella stanza, trovò Ben in preda al dolore e all'afflizione causata dai poteri del lato oscuro di Jacen, che in quel momento gli era accanto. Infuriato per le torture causate a Ben, Luke attaccò Jacen: lo scontro fu tremendo ed entrambi utilizzarono deliberatamente ogni tecnica della Forza. A quel punto, Ben si liberò per uccidere Jacen: il padre lo fermò, dicendo che simile atto lo avrebbe condotto al lato oscuro. Nella lotta che seguì, Luke realizzò che sia lui che suo figlio non erano nella condizione mentale adatta per affrontare il Signore dei Sith; lasciarono così la Anakin Solo, con Jacen ferito ma vivo.

In seguito, Luke riorganizzò temporaneamente l'Ordine Jedi sulla luna boscosa di Endor, in una vecchia base imperiale. Prese Ben come suo apprendista ufficiale e permise a suo figlio di partecipare agli affari di più alto livello dei Jedi. Luke istruì Kyp Durron relativamente ad un piano di un falso tentativo di assassinio di Jacen, che avrebbe distratto dallo scopo principale, ovvero localizzare la sua presenza. Kyle Katarn fu incaricato di guidare la missione, dopo il rifiuto dello stesso Luke. Il piano ebbe successo e i Maestri Jedi attaccarono Jacen nel sistema di Corellia. Luke, Kyp e Corran Horn riuscirono ad abbattere Jacen, ma Luke diede ordine di cessare l'attacco nel momento in cui percepì la presenza di una bambina all'interno del caccia del nipote.

Luke apprese presto da Ben che Alema era stata uccisa da Zekk e Jaina. Dopo una visita della Jedi Tenel Ka Djo, Luke scoprì inoltre che sua figlia Allana era stata rapita e portata a bordo della Anakin Solo. Egli organizzò un piano di salvataggio insieme al Generale Tycho Celchu. Mentre Luke, Saba e Ben crearono un diversivo tramite un attacco diretto a Jacen, mentre Leia, Han e Iella Antilles penetrarono nella prigione dove era rinchiusa Allana. La missione fu un successo. Più tardi Luke fu avvicinato dall'Ammiraglio Cha Niathal per formare una coalizione contro Jacen; nella stessa occasione, Niathal rivelò a Luke i piani del nipote per Fondor. Egli informò i Fondoriani di aver finalmente distrutto i laser minerari che Jacen aveva inviato per intrappolare le forze Fondoriane. Quando la flotta dell'Alleanza Galattica giunse sul posto e Jacen utilizzò il suo StealthX per osservare le forze Fondoriane, Lule utilizzò un'illusione Fallanassi contro il nipote, facendogli credere che non ci fosse alcuna flotta schierata sul campo. Poi lo seguì, distrusse il suo caccia e cercò di catturarlo per convincerlo ad arrendersi al Consiglio Jedi, offerta che Jacen rifiutò.

Ben infine portò al cospetto della sua famiglia la cruda realtà delle cose, provando la colpevolezza di Jacen nell'omicidio di sua madre. Luke a quel punto decise che la minaccia di Caedus dovesse essere eliminata per sempre. Egli capì che Jacen era l'incarnazione dell'ombra oscura che tormentava i suoi sogni. Ad ogni modo, Luke fu molto indeciso sul da farsi, preoccupato che la vendetta avrebbe oscurato il suo giudizio. Ricevette poi la visita di sua moglie sottoforma di Fantasma della Forza e finalmente ritrovò la pace.

Fine dei giochi

Luke infine sviluppò una strategia che gli avrebbe permesso di bloccare le visioni di Caedus: grazie ad una concentrazione e un'attenzione costante, cercò di apparirgli come il suo unico e potenziale avversario, evitando così ogni coinvolgimento della nipote Jaina. Quando Jaina si scontrò con Caedus su Nickel One, Luke utilizzò le sue abilità per creare un'intensa confusione fisica e mentale, tanto che il Signore Oscuro non riuscì a capire se stesse combattendo contro Jaina o contro lo zio. Durante la Battaglia di Shedu Maad, Luke guidò il Consiglio Jedi e cinquanta cavalieri sulla Anakin Solo ed eliminò le truppe GAG e le Elite Imperiali rimaste grazie all'azione combinata della Forza e delle spade laser. Luke infine pose Jagged Fel a capo del Consiglio dei Moff per assicurare la loro cooperazione alla fine della guerra.

Esilio (43 ABY)

Sebbene la guerra fosse finalmente conclusa, tuttavia il suo ricordo non sarebbe svanito in tempi brevi. Troppo dolore, troppa sofferenza erano stati causati. La situazione peggiorò ulteriormente quando Natasi Daala venne eletta Capo di Stato: iniziarono a diffondersi sentimenti anti-Jedi e vi furono numerose frizioni tra il Governo e l'Ordine. Nel 43 ABY, il Cavaliere Jedi Seff Hellin fu coinvolto in una disputa con gli ufficiali dei servizi segreti GA. Luke temeva che Hellin fosse ricorso ai poteri trasmessigli da Caedus poco prima della sua morte. In seguito a questo incidente, Daala fece arrestare Luke per inadempienza verso i suoi doveri. Luke sarebbe poi rimasto coinvolto nella cattura di Valin Horn e durante il loro duello, riuscì a sconfiggere l'avversario con un solo colpo di spada laser. Infine egli scambiò la libertà con il suo esilio da Coruscant e dall'Ordine. Luke viaggiò per la galassia con suo figlio Ben nel tentativo di capire come Jacen fosse stato corrotto dal lato oscuro.

A causa dell'esilio, Kenth Hamner divenne Gran Maestro al posto di Luke. Durante la loro ricerca, Luke e Ben approdarono sul pianeta Dorin, dove speravano di portare alla luce gli insegnamenti che Baran Do aveva trasmesso a Jacen e quanto avessero contribuito alla sua caduta.

I seguaci dei Baran Do e i Celati

Mentre si addestrava con i Baran Do, Luke apprese la tecnica dell'Hassat-durr che Jacen aveva imparato precedentemente. In seguito, Luke e Ben si infiltrarono tra i Celati, una fazione segreta dei Baran Do i cui membri erano ritenuti morti e la cui esistenza nelle caverne era sconosciuta. Luke tentò di riportare alla vita i Celati attraverso le sue parole e un duello tra Chaesae Saal e Ben. Saal, sebbene fosse superiore a Ben, perse il duello a causa della sua mancata volontà di vincere. Nonostante i suoi sforzi positivi, Luke si attirò le ire del paranoico leader dei Celati, Koro Ziil, che attaccò violentemente il Jedi con i Fulmini di Forza. Luke tuttavia continuò a combattere, respingendo tutti i potenti vortici di Forza creati dai Celati: infine, colpì Ziil allo stomaco, gettandolo a terra. Ziil, sfinito per la battaglia, si arrese. Infine, grazie alla presa di consapevolezza dei Celati e alla loro volontà di ritonare in vita, Burra, uno degli stessi Celati, rivelò agli Skywalker la presenza di un turboascensore segreto; Luke e Ben poterono così tornare sulla superficie del pianeta.

Morte ed eredità

Luke tutt'uno con la Forza
In una data sconosciuta, prima del 137 ABY, Luke morì. Il suo spirito si unì con la Forza così come era accaduto per suo padre e i suoi mentori. In seguito alla decisione del suo discendente Cade Skywalker di intraprendere la carriera di pirata e di cacciatore di taglie, Luke gli apparve costantemente, pregandolo di apprendere le vie della Forza e di diventare un Jedi. Più tardi, Luke sarebbe nuovamente apparso a Cade, consigliandogli di liberare il Jedi Hosk Trey'lis, che lui stesso aveva precedentemente consegnato ai Sith. Egli si sarebbe poi mostrato ai suoi discendenti e al padre di Cade, Kol Skywalker, nel tentativo di mettere in guardia il ragazzo sui futuri avvenimenti che lo avrebbero visto protagonista.

Carattere e personalità

"Questo qui, per lungo tempo ho osservato io. Per tutta la sua vita, lui guardato lontano. Al futuro. All'orizzonte. Mai la sua mente su dove egli era...su ciò che faceva. Avventura, heh! Emozioni, heh! Un Jedi queste cose non ambisce. Tu sei avventato!"
―Yoda[fonte]


Durante la sua giovinezza, Luke fu spesso impaziente, desideroso di sperimentare il futuro a discapito delle sue occupazioni quotidiane. Come suo padre, era impulsivo, avventato e spesso trascurava la sua sicurezza personale. Ad ogni modo, con il crescere delle sue abilità nella Forza, diventò più paziente e ragionevole, dimostrando una sicurezza e una saggezza eccezionali per la sua giovane età. Durante tutta la sua vita egli mantenne sempre inalterata una certa visione idealistica del mondo e un atteggiamento errante e leggero nei confronti della disciplina. Specialmente in seguito al periodo di servitù sotto il rinato Darth Sidious, Luke ebbe un rapporto conflittuale con la Forza, che lo portò ad interrogarsi spesso sul suo ruolo all'interno dell'Ordine, finchè Mara Jade e Corran Horn riuscirono a liberarlo dall'influenza del lato oscuro. Questo conflitto interno si ripresentò durante la guerra contro gli Yuuzhan Vong. Luke era conosciuto per il grande affetto e la grande compassione che nutriva nei confronti dei suoi amici. La sua lealtà e la sua devozione per i compagni non vennero mai scosse, nemmeno dall'Imperatore Palpatine durante il loro scontro sulla Seconda Morte Nera.

Poteri e abilità

"La Forza è vigorosa in lui."
―L'Imperatore Palpatine[fonte]


Nonostante un addestramento non convenzionale, Luke diventò un potente e saggio Maestro Jedi. Le sue abilità nella Forza e nella spada laser erano eccezionali. Fu probabilmente uno dei più potenti Jedi della storia, se non il più potente, dimostrando poteri e qualità che in alcuni momenti superarono persino il Gran Maestro Yoda.

Ecco le sue principali abilità ed alcuni esempi del loro utilizzo:

Grande Sensibilità alla Forza

Durante la Battaglia di Yavin, Luke riuscì a distruggere la Morte Nera grazie alla guida della Forza. Allo stesso modo, qualche tempo dopo fece atterrare uno Star Destroyer Imperiale su Coruscant.

Armonia della Forza

Grazie alla semplice guida di un libro lasciatogli da Obi-Wan Kenobi, Luke riuscì a costruire con successo la sua prima spada laser. Subito dopo, fu in grado di respingere istintivamente diversi colpi di blaster in rapida successione, a dispetto della mancanza di un addestramento formale.

Telecinesi

Durante la Battaglia di Dathomir, Luke fece volare il Millenium Falcon grazie al solo utilizzo della Forza, manipolandone i comandi e operando al suo interno alla stregua di un intero equipaggio. Grazie alla Forza, riuscì ad abbattere un AT-AT e, durante la Crisi della Flotta Nera, ricostruì l'antica fortezza di Vader su Coruscant.

Cura ferite

Durante gli scontri con le Sorelle della Notte, Luke venne gravemente ferito da un attacco di Forza di Gethzerion, ma riuscì a rigenerare i suoi tessuti nel giro di pochissime ore.

Disattivazione droide

Luke era in grado di distruggere un intero plotone di droidi da battaglia con il semplice gesto di una mano. Questo potere si manifestò per la prima volta con il Maestro Jedi Arca Jeth durante la Grande Rivoluzione Droide. Si trattava di un'abillità difficile da governare, anche con un addestramento appropriato. Tuttavia, Luke la utilizzò nella più totale naturalezza.

Protezione della Forza

Durante la sua ricerca di potenziali candidati per la restaurazione dell'Ordine Jedi, Luke riuscì a camminare sulla lava: un'impresa che impressionò a tal punto Gantoris, tanto da spingerlo a diventare suo apprendista. Nella vicenda della Eye of Palpatine, riuscì, grazie alla Protezione della Forza, a superare il controllo mentale imposto dai droidi della nave.

Telepatia

Durante la Guerra dello Sciame, Luke riuscì, grazie alla Forza, a chiamare a sè tutti i Jedi sparsi per la galassia, in modo da poter annunciare loro l'aquisizione del rango di Gran Maestro Jei.

Illusione della Forza

Poco prima della Battaglia di Fondor, Luke fece credere a Caedus di avere di fronte un'intera flotta di navi dell'Alleanza, gettando il suo nemico nel panico.

Fantasma di Forza

Durante la crisi di Kueller, Luke si preparò alla morte in modo tale da poter unirsi alla Forza. In seguito al suo decesso, apparì a suoi discendenti sottoforma di Fantasma, manifestando così il proprio spirito e la propria coscienza e saggezza.

Tempesta di Forza

Durante la Battaglia di Yuuzhan'tar Luke sprigionò una grande tempesta di Forza, contro la quale non esistevano difese. Si mostrò calmo e totalmente concentrato sul suo potere, senza alcuna interruzione da parte di pensieri o interventi esterni. Diventò tutt'uno con la tremenda energia, riuscendo a controllare oltre venti spade laser contro i Vong. I gemelli Solo furono completamente esterrefatti nel vedere lo zio avvolto dalla tempesta.

Fulmini del Giudizio

Luke riuscì a sfruttare questa abilità unica nella Forza nella camera di Shimrra Jamaane. Questa tecnica si presentava sottoforma di un'esplosione di fulmini verdi, che uccisero il nemico all'istante.

Difesa della Forza

Mentre combatteva UnuThul, Luke riuscì a resistere ai poteri combinati della Colonia. Quando UnuThul tentò di esercitare la Spinta della Forza sul Gran Maestro, Luke concentrò la sua presenza nel cuore della Forza in maniera così vigorosa che diventò pari ad un oggetto immobile, tanto che nemmeno la forza di un buco nero avrebbe potuto trascinarlo via.

Guarigione della Forza

Durante il viaggio di ritorno su Hapes, Luke utilizzò lo stato di trance della Guarigione della Forza per curare le ferite procurategli da Lumiya.

Grande Maestro d'armi

Il tratto distintivo di Skywalker fu l'utilizzo della Forma V nei combattimenti con la spada. Su Bespin, rivelò un grande talento nelle armi, a dispetto del suo brevissimo addestramento con Obi-Wan e Yoda. In seguito allo scontro fatale con Vader, Luke studiò le tecniche della spada laser grazie al diario di Kenobi, approfondendo così le sue abilità. A bordo della Seconda Morte Nera, egli rispecchiò lo stesso stile di combattimento di Vader, dimostrando tutto il potere della Forma V tanto da impressionare lo stesso Imperatore per la rapidità del suo apprendimento. Tuttavia, lo stile di Luke conteneva alcune tracce della Forma III e della Forma IV, che, insieme alla Forma V, creavano un qualcosa di assolutamente unico.

Spade laser

La prima spada laser di Luke

La prima spada laser di Luke fu quella appartenuta a suo padre e gli venne consegnata da Obi-Wan Kenobi. Durante i primi tre anni delle sue avventure, Luke implementò la sua arma inserendo un frammento del cristallo Kaiburr vicino alla lente focalizzatrice e aggiunse altri parti meccaniche. Utilizzò questa spada fino allo scontro e alla sconfitta su Bespin contro Darth Vader. Anni dopo Luke consegnò l'arma a Mara Jade, dopo averla recuperata dal suo stesso clone. Dopo aver perso la spada di suo padre, Luke ne costruì un'altra grazie agli appunti del diario di Kenobi su Tatooine, questa volta dotandola di un cristallo Synth verde. Luke utilizzò la nuova spada durante il salvataggio dei suoi amici dalle grinfie di Jabba lo Hutt, durante lo scontro finale con Vader e la Seconda Insurrezione Corelliana. Durante il periodo di apprendistato con il clone dell'Imperatore Palpatine, egli utilizzò la spada laser dalla carattistica lama rossa di origini sconosciute. Poco dopo, tornò alla sua personale dalla lama verde. Durante la Guerra Nagai-Tof, Luke costruì una shoto. Si specializzò nello stile Diem So, come suo padre, e nel Jar'Kai per il combattimento a due spade.

Storie d'amore

Prima del suo matrimonio con Mara Jade, Luke ebbe una serie di turbolente, e a volte tragiche, storie d'amore.

Leia Organa

Non appena vide Leia nell'ologramma proiettato da R2, Luke notò subito la bellezza della ragazza. Più tardi scoprì la loro parentela e i due crearono una strettissima relazione. Leia sposò Han Solo.

Dani

Luke incontrò Dani su Stenos. La donna lo trovò subito molto attraente e lo seguì persino in poche avventure a bordo del Falcon.

Shira Brie

Durante la sua permanenza nell'esercito ribelle, Luke venne attratto da Shira Brie, un'altra pilota dell'Alleanza. La Forza tuttavia gli suggerì di abbattere il suo caccia durante una battaglia. Ciò provocò a Luke alcuni dubbi nei confronti della Forza stessa, ma si scoprì in seguito che la donna era una spia dell'Impero.

Tanith Shire

Tanith Shire era una sopravvissuta ad uno schianto avvenuto su Ophideraan e fu salvata da Luke; ella si innamorò subito del ragazzo, ma i doveri di Luke nei confronti dell'Alleanza Ribelle impedirono lo svilupparsi di una relazione.

S'ybll

S'ybll, una strega, cercò di sedurre Luke durante l'esplorazione del suo remoto pianeta, sfruttando tra l'altro alcuni incantesimi per convincere il ragazzo a rimanerle vicino. La loro relazione terminò quando Luke capì che la donna aveva intenzione di ucciderlo e assorbire la sua forza vitale per sostenere i suoi poteri mistici.

Alexandra Winger

Alexandra Winger lavorò insieme a Luke e ai Commandi Katarn in una missione sul mondo di Sarahwiee. Sensibile alla Forza, Alex e Luke condividevano gli stessi sogni e visioni: la donna iniziò a sviluppare un'attrazione nei confronti di Luke e i due ebbero una relazione durante il periodo della missione.

Un bacio tra Luke e Mara nel loro appartamento su Coruscant

Gaeriel Captison

Mentre combatteva gli Ssi-Ruuk su Bakura, Luke e Gaeriel svilupparono un'attrazione reciproca, ma lo sviluppo di una possibile relazione fu bloccato dal fatto che la donna aveva già un marito su Bakura.

Mary

Mary, abitante di Solay, aiutò Luke a rovesciare il governo Imperiale del suo pianeta natale. Luke si innamorò della giovane donna e arrivò persino a pensare di lasciare per un attimo i suoi doveri per stare con lei durante la ricostruzione di Solay. Sfortunatamente, Mary fu uccisa durante la presa del pianeta da parte dell'Impero e morì nella braccia di Luke. Egli arrivò a sviluppare un tremendo sentimento di vendetta e fu sul punto di cedere al lato oscuro: tuttavia, realizzò poi che la sua sete di vendetta non avrebbe onorato gli sforzi e il sacrificio della donna.

Jem Ysanna

Jem aiutò Luke e Kam Solusar nella loro ricerca della perduta conoscenza Jedi su Ossus. Jem e Luke svilupparono una relazione amorosa; tuttavia, mentre tentava di salvare Luke dai Jedi Oscuri Tedryn-Sha e Krdys Mordi, la donna fu uccisa da un colpo di blaster dopo aver sconfitto Mordi con la sua spada laser.

Callista Ming

Luke ebbe una relazione con Callista Ming, un Cavaliere Jedi il cui spirito era stato intrappolato nei computer della Eye of Palpatine. Dopo che Cray Mingla ebbe sacrificato se stessa e lasciato a Callista il suo corpo affinchè il suo spirito vi dimorasse, Luke approdondì il suo rapporto con la donna, ma, a dispetto della loro vicinanza, ella non riuscì più a stablire una connessione con la Forza, nonostante i continui sforzi di Luke.

Akanah Norand Goss Pell

Akanah entrò nella vita di Luke mentre egli si interrogava sul suo ruolo nella Forza. La donna gli svelò di conoscere sua madre e Luke iniziò a viaggiare per la galassia alla sua ricerca. All'inizio amici, i due si strinsero in un rapporto romantico. Tuttavia, la loro relazione terminò quando Luke scoprì che Akanha gli aveva costantemente mentito: ella non conosceva affatto la madre di Luke e questo pose fine ad ogni possibile futuro sentimentale.

Mara Jade

Poi ci fu Mara Jade, ex Mano dell'Imperatore, la quale aveva ricevuto dal suo Maestro oscuro un ultimo ordine, ovvero eliminare definitivamente Luke Skywalker. La loro relazione fu segnata da numerose frizioni e furono spesso costretti a cooperare in numerose missioni che avevano come obiettivo primario la loro stessa sopravvivenza. Man mano che si trovò a collaborare con Luke, Mara sviluppò dapprima un grande rispetto per lui e poi una vera e propria ammirazione, temperata da un certo pragmatismo e dalla sua freddezza abituale. Durante la battaglia su Nirauan, per coordinare al meglio i loro sforzi, Luke e Mara si unirono nella Forza, fondendo le loro menti: in quel momento compresero le enteriorità di entrambi in modo così profondo che realizzarono infine la loro attrazione e i loro sentimenti. I due si innamorarono e in seguito si sposarono. Ebbero un figlio di nome Ben, in memoria del primo maestro di Luke Obi-Wan 'Ben' Kenobi. Il loro matrimonio venne interrotto tragicamente nel momento in cui Mara fu uccisa in un duello contro Jacen Solo, poco prima che questi diventasse Darth Caedus. Il dolore che Luke provò in quel momento lo portò ad uccidere Lumiya, nell'errata convinzione che la signora oscura fosse la responsabile diretta della morte di Mara.

Presente in

Presenze non canoniche

Fonti

Link esterni


Comandanti Supremi dell'Impero Galattico
Darth Vader · Kermen · Ysanne Isard · Thrawn
· Luke Skywalker · Sedriss QL · Xecr Nist
Redd Wessel · Immodet · Natasi Daala · Gilad Pellaeon