Lushros Dofine

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
Lushros dofine.jpg
Lushros Dofine
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Neimoidia

Morte

19 BBY, Coruscant

Descrizione fisica
Razza

Neimoidiano

Sesso

Maschio

Altezza

193 cm

Capelli

Calvo

Occhi

Rossi

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione
"Qual è la situazione, Capitano?"
Grievous[fonte]

Lushros Dofine fu un ufficiale della Confederazione dei Sistemi Indipendenti e della Federazione dei Mercanti, messo a capo della nave ammiraglia del Generale Grievous, l'Invisible Hand.

Biografia

Rampollo di una potente famiglia di Neimoidia, Dofine crebbe nel bel mezzo degli intrighi e dei tradimenti che caratterizzavano la sua famiglia e, più in generale, la società neimoidiana. Appena in età, Lushros entrò in servizio presso la Federazione dei Mercanti, in particolare nella sua Forza di Difesa Commerciale, seguendo le orme del cugino Daultay.

Attorno al 22 BBY, Dofine era divenuto comandante di una nave nucleo di classe Lucrehulk. Allo scoppio della Battaglia di Geonosis, la nave di Dofine era a terra e fu una delle ultime a lasciare il pianeta. Il Generale Grievous, a sua volta in ritardo, riuscì a salire a bordo della nave. La Repubblica inviò alcuni caccia stellari V-19 Torrent all'inseguimento, ma Dofine riuscì a seminarli.

Profondamente impressionato dalle imprese di Dofine, Grievous lo tenne in grande stima e, quando Dooku gli donò l'Invisible Hand, lo volle come capitano del vascello. In questa funzione egli vide numerose battaglie delle Guerre dei Cloni, viaggiando in lungo e in largo per la Galassia.

Nel corso della Battaglia di Coruscant, Dofine cercò disperatamente di tenere insieme l'Invisible Hand costantemente attaccata dalle navi repubblicane. Dopo che questa fu danneggiata in modo critico dalla Guarlara, Dofine si diede alla fuga, riuscendo a raggiungere un guscio di salvataggio prima che Grievous li facesse partire tutti per evitare ai Jedi e a Palpatine di fuggire. Sfortunatamente per lui, però, il guscio di Dofine rimase colpito da un turbolaser nel bel mezzo della battaglia, disintegrandosi all'istante.

Presente in

Fonti