Mace Windu

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
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Mace Windu
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Haruun Kal

Nascita

72 BBY, Haruun Kal

Morte

19 BBY, Coruscant

Descrizone fisica
Razza

Umano (Korun)

Sesso

maschile

Altezza

1.88 metri

Capelli 

calvo (originariamente neri)

Occhi 

marroni

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione
Maestri noti

T'ra Saa

Apprendisti noti

Mace Windu fu uno dei Maestri Jedi più talentuosi e potenti che l'Ordine Jedi ricordi nella propria millenaria storia. Visse all'epoca delle Guerre dei Cloni e fu, per un certo periodo di tempo, Maestro dell'Ordine. Le sue gesta sono leggendarie, e fu l’ispiratore di quei Jedi simili a lui, guidandoli grazie al suo rigoroso esempio di fermezza e disciplina.

Biografia

Infanzia e gioventù

Mace durante la missione di Hurikane.

Mace Windu divenne orfano ancora prima che gli fosse dato un nome, quando i suoi genitori vennero uccisi nella giungle del suo pianeta natio: Haruun Kal. Fu prelevato dall’Ordine Jedi all’età di sei mesi. Un delegato dei Jedi infatti, aveva viaggiato fino a Haruun Kal per chiedere un individuo da sottoporre a formale addestramento, così gli fu consegnato Mace.

Portato al Tempio di Coruscant, venne inizialmente addestrato da Yoda insieme ad altri bambini, per venire poi assegnato come Padawan alla Maestra T'ra Saa. Fu durante il suo apprendistato e in tenera età che imparò a padroneggiare l'arte dei punti di frammentazione, un particolarissimo potere della Forza che permetteva di vedere nel futuro. Ciò gli portò una visione in cui vide la sua futura spada laser.

Nonostante le sue visioni, Mace faticò a costruire la spada che gli era apparsa. Preoccupato da questo fatto insolito, l'Alto Consiglio Jedi decise di inviarlo in missione su Hurikane, sperando che questo gli offrisse una sfida che gli permettesse di trovare i pezzi per la sua arma. Sul pianeta, Mace venne subito attaccato dagli indigeni, ma riuscì a respingerli utilizzando la Forza, fino a spezzarne uno senza volerlo. Riuscì subito a soccorrerlo, salvandogli la vita; questo lo mise in buona luce agli occhi degli indigeni, che gli donarono in riconoscenza uno speciale cristallo viola, con cui creò finalmente l'ambita spada.

Nelle sue rimanenti missioni da Cavaliere Jedi, Mace viaggiò in lungo e in largo per la Galassia, in particolare combattendo e sconfiggendo il tiranno Uda-Khalid. Ebbe inoltre modo di addestrare Echuu Shen-Jon e Depa Billaba, nonché di introdurre all'Ordine il giovane Darrus Jeht. Passava il suo tempo libero studiando storia e filosofia dei Jedi, di cui divenne un esperto. Tutto questo gli portò grande fama nell'Ordine.

Maestro Jedi

Maestro dell'Ordine.

Mace bruciò tutte le tappe e divenne membro dell’Alto Consiglio Jedi all’età di 28 anni, prevalentemente per il ruolo svolto nel risolvimento della Rivoluzione Arkaniana. Questo non offuscò le sue doti in combattimento e la sua disponibilità nel farsi avanti per le missioni più pericolose. Essendo un abile diplomatico, venne inoltre incaricato dal Consiglio di fungere da principale tramite fra l'Ordine e il Cancelliere Supremo. Dono per la sua entrata nel Consiglio fu un electrum da aggiungere alla sua spada.

Rispettato Jedi alla pari del venerabile Yoda, Mace Windu divenne membro a vita del Consiglio. La sua saggezza e la sua esperienza erano leggendarie, e le sue parole avevano sempre un grande peso. Negli ultimi anni della Vecchia Repubblica, Windu passò la maggior parte del suo tempo al Tempio Jedi di Coruscant, ma ciò non gli impedì di essere continuamente impegnato in missioni, anche molto pericolose, fuori dalla capitale.

Fra le sue assegnazioni più famose in servizio alla Repubblica, ci fu una spedizione su Yinchorr per investigare sulla morte di due Jedi. Inoltre condusse una spedizione diplomatica su Malastare, per far giungere ad un armistizio i terroristi del gruppo Red Iaro e la popolazione di Lannik. Poco dopo, scoprì un’illegale tratta di animali su Nar Shaddaa che coinvolgeva i canidi akk, mortali ma allo stesso tempo amati predatori nativi del pianeta di Mace: Haruun Kal.

Uno dei numerosi apprendisti di Mace Windu fu la Jedi Chalactana Depa Billaba. Egli l’aveva salvata quando era ancora bambina da una banda di pirati dello spazio che avevano assassinato i suoi genitori. Sotto la sua abile tutela, Billaba divenne una importante Jedi, raggiungendo il grado di Maestro e guadagnandosi un seggio nel Consiglio al fianco del suo vecchio Maestro. Questo fu motivo di enorme orgoglio per lui, in quanto considerava Depa come la figlia che non aveva mai potuto avere.

Il Prescelto

Windu era molto colto, sia in filosofia Jedi che in storia. Era a conoscenza dell’antica profezia del Prescelto, il quale sarebbe tornato per portare equilibrio nella Forza. Quando il Maestro Jedi "dissidente" Qui-Gon Jinn portò dinnanzi al Consiglio un possibile candidato che avrebbe adempiuto a questa profezia, Windu, allora appena quarantenne, era piuttosto esitante. Con riserva, accettò che il bambino, Anakin Skywalker, fosse sottoposto ai test.

Nonostante Anakin possedesse la più alta conta di midi-chlorian che fosse mai stata registrata, e mostrasse grande potenziale, il Consiglio e Windu decisero che non sarebbe stato addestrato, in quanto ritenuto troppo imprevedibile. Inoltre, era troppo grande per intraprendere la vita del Jedi. Dopo la morte di Qui-Gon, il Consiglio tornò sulla propria decisione, e concesse ad Obi-Wan Kenobi il permesso di addestrare Anakin Skywalker. Nei dieci anni che seguirono, Windu monitorò attentamente i progressi di Anakin, in costante ricerca di prove che dimostrassero che lui fosse il Prescelto.

Scoppiano le Guerre dei Cloni

Windu guida una delegazione di Jedi presso il Cancelliere Palpatine.

Windu, diplomatico per natura, credeva fermamente nel potere delle parole al di sopra delle azioni. Ma mentre la Galassia si vedeva sempre più frammentata a causa della Crisi Separatista, mise in discussione quelle che erano le sue più ferme convinzioni. Credette impossibile che il leader dei Separatisti, l’ex Jedi Conte Dooku, potesse essere dietro all’escalation di violenza nella Galassia. Questo tipo di aggressività non faceva parte del suo carattere, pensava Mace. Capovolgimenti come questi turbarono il Maestro Windu, in quanto avvenivano improvvisamente, e i Jedi, i quali avevano il dono della preveggenza grazie alla Forza, venivano colti impreparati. Qualcosa stava offuscando il futuro, e la capacità di connessione alla Forza si stava indebolendo. Che esistesse un Signore Oscuro dei Sith, da qualche parte nella Galassia, non era in dubbio, ma egli era veramente in grado di portare questo enorme squilibrio nella Forza?

Quando un rapporto di Obi-Wan Kenobi rivelò che i Separatisti erano sul piede di guerra, Windu capì che il momento della negoziazione era terminato. Nonostante avesse ricordato al Cancelliere Supremo, Palpatine, che i Jedi erano guardiani della pace e non soldati, quando iniziarono le Guerre dei Cloni, i Jedi si trovarono al comando di plotoni di clone troopers in battaglia.

Windu a Geonosis.

Nella primo scontro su Geonosis, Windu arrivò a capo di un esercito di clone troopers e di una taskforce di Jedi. Era lì per liberare i Jedi catturati dal Conte Dooku. Nella battaglia che seguì, Windu si trovò faccia a faccia con il braccio armato di Dooku: il cacciatore di taglie Jango Fett. Sebbene questi si fosse dimostrato preda non semplice per gli altri Jedi, non potè opporsi a Windu. Il Maestro Jedi deflesse ripetutamente i suoi colpi di blaster, e riuscì a decapitarlo con la sua spada laser. Con lo scoppio della guerra sul pianeta, Windu guidò una squadra speciale di commando cloni nel cuore della battaglia. Sarebbe stato uno dei pochi Jedi a ritornare illeso da questo primo scontro.

Generale Jedi

Windu divenne subito uno dei primi Alti Generali Jedi e fu impiegato sul campo di battaglia dall'inizio del conflitto. Nel corso della guerra, prese il giovane Iguni come Padawan.

Il tradimento di Sora Bulq

Windu combatte contro Bulq.

Pochi mesi dopo Geonosis, Mace venne contatto da Sora Bulq, il quale gli disse di essere alla testa di un gruppo di Jedi che si opponevano al coinvolgimento dell'Ordine nel conflitto e che volevano discutere con lui della faccenda. Windu si recò a Ruul, dove si trovavano tali Jedi, ma improvvisamente il gruppo venne attaccato da Asajj Ventress che, dichiarando di essere stata inviata da Mace stesso, assassinò il Padawan di Bulq. Appena arrivato, Windu riuscì a trovare la nave di Ventress, atterrata poco distante dalla villa di Bulq, e capì che quest'ultimo doveva averla autorizzata a scendere sul pianeta, poiché in caso contrario non ci sarebbe mai riuscita. Tornato alla villa, Mace accusò Bulq di essersi unito alla Confederazione; questi non negò e rivelò che il vero scopo dell'incontro stava nello screditare completamente Mace e il Consiglio Jedi. Dopo un breve scontro con lui e con Ventress, che nel frattempo stava cercando di uccidere gli altri Jedi, Mace riuscì a respingere gli Accoliti Oscuri dal pianeta e a fare ritorno a Coruscant con amare notizie.

Dantooine

A capo dell'Esercito di Sistema Alpha, Mace Windu combatté la Battaglia di Dantooine, uno dei tanti fronti che lo vide impegnato in prima linea. Questo scontro lo rese particolarmente famoso e apprezzato poiché, da solo, sconfisse un reparto di super droidi B2 e un carro sismico.

Haruun Kal

Sei mesi dopo l’inizio della guerra, Mace Windu ricevette un inquietante rapporto, il quale riferiva che la sua vecchia Padawan, Depa Billaba, probabilmente era impazzita sul fronte di battaglia su Haruun Kal, ed era scomparsa. Così ritornò fra le giungle inospitali del suo pianeta natio per cercare la Jedi, dove potè osservare da vicino alcuni degli orrori più devastanti della Guerra dei Cloni. Sempre su Haruun Kal, Mace ebbe una intensa visione del futuro, che si crede potesse essere una premonizione della Grande Purga Jedi e dell’invasione degli Yuuzhan Vong di cinquant’anni dopo. Scoprì anche di essere solamente uno dei due Windu del clan ghosh sopravvissuti, l’altro era Kar Vastor. Invece che accettare questa relazione, il Maestro Windu rifiutò di riconoscere la sua famiglia, oltre che a chiamare Vastor “doshallai” (fratello di clan). Ad ogni modo, alla fine accettò l’aiuto di Vastor nella ricerca di Depa Billaba, riuscendo a liberarla dalla sua sottomissione ai Balawai e ai Separatisti.

Dopo aver realizzato di essere caduta nel lato oscuro, Depa tentò il suicidio, entrando in coma. Questo e gli eventi di Haruun Kal avrebbero tormentato Windu fino alla fine dei suoi giorni.

Missioni minori

Mace Windu, Alto Generale Jedi.

Cinque mesi dopo la Battaglia di Geonosis, Windu distrusse il Planet Killer dei Separatisti, un primo e minore modello della futura Morte Nera.

A metà del 21 ABY, insieme a Kit Fisto, Saesee Tiin e Agen Kolar, intraprese una missione in cui sconfisse la Crimson Nova, una sezione della Gilda dei Cacciatori di Taglie dedita alla caccia ai Jedi.

Verso la fine del conflitto, Mace prese parte alla Battaglia di Boz Pity, dove si scontrò con il Generale Grievous. Fu ad un passo dal distruggere il generale e catturare Dooku, ma l'intervento delle MagnaGuard glielo impedì.

Ad un certo punto, Mace si recò su Ryloth dove liberò i Twi'lek dall'oppressione separatista.

La Battaglia di Coruscant

Quando il Generale Grievous lanciò un poderoso attacco contro Coruscant e rapì il Cancelliere Palpatine, Windu si trovava lì e si adoperò immediatamente per prendere il controllo delle armate in difesa della capitale. Dopo alcuni scontri disparati con dei reparti di droidi da battaglia, Windu intercettò Grievous che stava portando Palpatine a bordo della propria navetta. Per impedire al generale cyborg di scappare, Mace utilizzò la Frantumazione di Forza per accartocciare l'armatura di Grievous, danneggiando i suoi organi vitali. Nonostante questo, i droidi riuscirono a tornare a bordo della loro ammiraglia, l'Invisible Hand, con il Cancelliere prigioniero.

Lotta per la sopravvivenza

Anche se i Jedi erano leali protettori della Galassia, affrontando la guerra sui vari fronti di battaglia al comando dei cloni, Windu iniziò a sensirsi insicuro in merito alla direzione che la Repubblica aveva intrapreso. Con il progredire della guerra, anno dopo anno, il Cancelliere Supremo Palpatine acquisiva sempre più potere, modificando la Costituizione Galattica in nome della sicurezza. Il diffidente Windu iniziò a perdere fiducia in Palpatine, temendo che il Cancelliere avrebbe presto compiuto una mossa per prendere il diretto controllo del Consiglio Jedi.

Il primo passo di Palpatine in quella direzione sembrò essere la nomina di un suo personale rappresentante all’interno del Consiglio. Il Canelliere richiese che Anakin Skywalker, un suo caro amico, venne ammesso alle sedute del Consiglio. Il Consiglio, sorprendentemente, acconsentì. Speravano infatti di sfruttare Anakin per acquisire informazioni, per capire le mosse del Cancelliere. Fu una decisione difficile, prova dei tempi duri e probanti che la Galassia e anche l’Ordine Jedi stavano attraversando. In particolare Windu aveva grandi riserve: era molto pericoloso, percepì, tenere Anakin e Palpatine in così stretto contatto. Quando poi Palpatine si rifiutò di rimettere i poteri d'emergenza nonostante la morte di Dooku, all'interno del Consiglio Mace fu tra i Maestri più propensi a procedere con l'arresto del Cancelliere se si fosse rifiutato di tornare alla democrazia anche dopo la morte di Grievous, anche se ciò avrebbe dovuto portare il Consiglio a prendere il controllo del Senato Galattico per un breve periodo di tempo, con tutta la crisi che ne sarebbe conseguita.

Le sue preoccupazioni si dimostrarono giustificate. Palpatine era infatti Darth Sidious, il Signore Oscuro dei Sith che era sfuggito ai Jedi per tutti questi anni. Fu proprio Anakin ad informare fedelmente Windu della terribile scoperta, ma anche in quel momento, Windu non aveva piena fiducia nel giovane Jedi. Mace riunì una squadra dei più abili guerrieri dell’Ordine: Saesee Tiin, Agen Kolar, e Kit Fisto per arrestare il Cancelliere. Anche se Anakin chiese di accompagnarli, il Maestro Jedi gli ordinò di restare nelle camere del Consiglio fino a che la questione non fosse risolta.

I Jedi raggiunsero l'ufficio di Palpatine. Mace tentò di arrestare il Cancelliere, ma Palpatine passò all’azione. Brandendo una spada laser, Palpatine svestì i panni di un innocuo politico per emergere come il letale Darth Sidious. Sidious uccise rapidamente Tiin, Kolar e Fisto, e costrinse Windu all’esterno della stanza principale dei suoi uffici. Poco dopo, Anakin arrivò, disubbidendo agli ordini precisi di Windu.

La morte di Mace Windu.

Nel frattempo, Windu aveva disarmato Sidious e costretto il Signore Oscuro all’angolo della grande finestra che si trovava nel suo ufficio. Temendo che Sidious fosse troppo potente e pericoloso per essere catturato come prigioniero, il Signore Oscuro aveva infatti in pugno sia il Senato che la Corte, Windu si accise a sferrare il colpo mortale. Combattuto fra la lealtà verso l’Ordine Jedi e la necessità di avere Palpatine vivo perché lo aiutasse ad acquisire quella conoscenza antica in grado di preservare la vita di colei che amava, Anakin passò all’azione. Con un gesto carico di emozioni, Anakin accese la sua spada laser e mutilò il braccio di Windu che brandiva la sua arma, prima che potesse sferrare l’ultimo colpo a Palpatine.

Privo di difese, Windu venne colpito dai fulmini di Forza scagliati da Sidious che incanalarono tutta la sua energia letale verso il Maestro Jedi. Le scariche di energia penetrarono il corpo di Windu, illuminando le sue forme dall’interno. L’ultima scarica lo sollevò in aria, scagliandolo verso i cieli di Coruscant, per precipitare senza vita nella vasta città sottostante.

Una memoria infangata

Con l'avvio della Grande Purga Jedi, la propaganda imperiale indicò in Windu l'autore principale della "ribellione dei Jedi". Poco dopo la nascita dell'Impero Galattico, infatti, vennero pubblicati i cosiddetti Diari privati di Mace Windu", ovvero una serie di "diari" contenenti sia effettive riflessioni del Maestro Jedi, per renderli più credibili, ma anche cumuli di falsità architettate ad arte per mostrare la veridicità del complotto dei Jedi ai danni della Repubblica.

Personalità e carattere

Mace Windu.

Caratterialmente, Mace Windu era una persona estremamente arrogante, ma anche un uomo nel quale ognuno poteva riporre la propria fiducia. Orgoglioso e fiero, era molto scrupoloso nel scegliere le proprie amicizie, tanto che non erano in molti coloro che potevano dirsi realmente amici di Mace. Questa sua diffidenza lo portava anche a fidarsi poco degli altri, come quando fu reluttante ad ammettere il piccolo Anakin Skywalker come membro dell'Ordine.

Abilità e poteri

Fattezze della spada laser di Windu al tempo della Battaglia di Geonosis.

Mace Windu era un guerriero e un utilizzatore della Forza formidabile. In particolare, queste sue capacità gli permisero di elaborare e padroneggiare il Vaapad, una forma di combattimento speciale che richiedeva rabbia e ira, apparentemente quindi inutilizzabile per un Jedi. Windu fu infatti l'unico Jedi della storia che riuscì a padroneggiare il Vaapad senza cadere nel lato oscuro; anche Sora Bulq e Depa Billaba ci provarono, ma non riuscirono a resistere alla tentazione e caddero. Windu poteva combattere sia con una, sia con due spade laser contemporaneamente, senza perdere nulla in agilità.

Windu era uno dei pochi Maestri Jedi della sua epoca in grado di usare frequentemente poteri del lato oscuro. Come Plo Koon, però, riusciva a padroneggiarne l'influenza e a ridurli a mezzi di difesa anziché di attacco, sfruttando la propria grande forza di volontà e padronanza della Forza per restare nel lato chiaro.

Presente in

Mace Windu come apparso in Clone Wars.

Fonti

Note e riferimenti