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Martio Batch

Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.
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Martio Batch
Informazioni biografiche
Morte

~4 ABY

Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschio

Capelli

Marroni

Occhi

Azzurri

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era della Ribellione

Affiliazione

Impero Galattico

Martio Batch fu un Grand'Ammiraglio dell'Impero Galattico, uno dei primi dodici nominati da Palpatine allo scoppio della Guerra Civile Galattica. Per via del basso profilo che manteneva, a differenza dei suoi colleghi, era soprannominato "l'Ammiraglio invisibile".

Biografia

Poco dopo la distruzione della prima Morte Nera, l'Imperatore approvò la progettazione di un nuovo caccia TIE che integrasse un dispositivo fatto di cristalli di stigio in grado da renderlo completamente invisibile. Il Grand'Ammiraglio Batch fu nominato responsabile del progetto e stazionato presso la base ricerche di Imdaar Alpha.

Benché fosse un ingegnere nato, Batch all'inizio non riuscì ad adempiere al volere del sovrano: i tentativi per unire stigio e ibridio al fine di generare il dispositivo desiderato fallivano uno dopo l'altro. Infine, il Grand'Ammiraglio ebbe l'idea che salvò il progetto: riprendendo il design dell'antico Scimitar, o "Infiltratore Sith", egli passò ad un dispositivo composto esclusivamente da stigio e alimentato da carburante di oridio. Mentre venivano prodotti i primi prototipi del TIE Fantasma, Batch assegnò la difesa della fabbrica all'Ammiraglio Sarn e al suo Super Star Destroyer, il Terror. Successivamente fu Darth Vader ad occuparsi personalmente del progetto.

L'Alleanza Ribelle riuscì a scoprire del TIE e infiltrò due agenti a bordo del Terror; i due distrussero la nave e la fabbrica di caccia, cancellando per sempre la loro tecnologia. Spaventato dalla sicura punizione che lo aspettava dall'Imperatore, Batch raccolse ciò che restava delle sue forze e fuggì nell'Orlo Esterno. Poco dopo la Battaglia di Endor, il suo ufficiale esecutivo, rimproverandolo per la morte di Sarn, lo assassinò e trasferì le sue forze al signore della guerra Harrsk.

Fonti