Naga Sadow

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
Sadow.JPG
Naga Sadow
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Ziost

Morte

4.400 BBY su Yavin IV

Descrizione fisica
Razza

Sith

Sesso

Maschio

Altezza

188 cm

Capelli

Castano scuro

Occhi

Verdi

Informazioni storiche e politiche
Era(e)

Era della Vecchia Repubblica

Affiliazione

Primo Impero Sith

Maestri conosciuti

Simus

Apprendisti conosciuti
"L'Impero Sith tornerà a splendere, come una supernova, e sottometterà la Repubblica. Avremo l'intera galassia nelle nostre mani."
―Naga Sadow[fonte]


Naga Sadow fu un Signore dei Sith e un apprezzato alchemista oscuro durante i giorni del Primo Impero Sith. Membro nativo della specie Sith, raggiunse una posizione di prestigio al momento della morte di Marka Ragnos, che lasciò vacante il trono di Signore Oscuro. Il duello per la supremazia contro il rivale Ludo Kressh prese una piega inaspettata nel momento in cui giunsero su Korriban due esploratori spaziali, i fratelli Gav e Jori Daragon: Sadow intravide la possibilità di sfruttare la situazione per lanciarsi alla conquista della Galassia. I Sith sferrarono così una serie di attacchi a diversi mondi della Repubblica. Tuttavia Sadow fu tradito dal suo apprendista Gav Daragon, il quale aiutò la Repubblica contro gli invasori, rivolgendo le sorti della battaglia. Le forze Sith si ritirarono e Sadow, infine, si scontrò a duello con Kreshh. Sotto la guida dell'Imperatrice Teta, la Repubblica seguì Sadow al suo Impero, nel tentativo di distruggere i Sith una volta per tutte. Egli fuggì su Yavin IV con i suoi fedeli guerrieri Massassi. Il suo desiderio di ricostruire l'Impero Sith svanì alla sua morte, ma il suo spirito continuò a vivere. Circa seicento anni dopo, avrebbe istruito il Jedi decaduto Freedon Nadd, ma fu infine ucciso dal suo apprendista.


Biografia

La morte di Marka Ragnos

"Ci hai tenuto in disparte troppo a lungo, impedendo al nostro Impero di compiere il suo grande destino."
―Naga Sadow a Ludo Kressh[fonte]


Durante i lunghi anni del suo regno, Marka Ragnos aveva annichilito ogni oppositore, ma non era riuscito ad ampliare i confini dell’Impero Sith. A causa della sua poca propensione all'espansionismo Sith, si era procurato non pochi nemici. Fra le file di questi militava anche Naga Sadow, la cui ambizione al potere era senz'altro illimitata.

Naga Sadow duella contro Ludo Kressh per il mantello di Signore Oscuro sotto gli occhi dello spirito di Marka Ragnos

Nonostante nel suo sangue scorresse un'ombra di discendenza umana, confermata dai suoi lineamenti, (il suo antenato era uno dei Jedi Oscuri che abbandonarono la Repubblica durante l'Oscurità Centenaria), Sadow poteva essere annoverato come esponente della pura razza Sith, a differenza del mezzosangue Marka Ragnos. Guerriero ed fruitore del Lato Oscuro della Forza dalle capacità eccezionali, fu istruito da Simus, che, due secoli prima, contese il titolo di Signore Oscuro a Ragnos e fu da lui decapitato. La testa fu salvata e inserita in un cristallo. È probabile che Simus, anche covando vendetta contro Ragnos, avesse contribuito notevolmente a spingere il già ambizioso Sadow a bramare il trono. Tuttavia, finché era Marka Ragnos a detenerlo, non c’era la benché minima speranza per Sadow.

Quando, dopo circa due secoli di dominio, Marka Ragnos morì, il cauto Ludo Kressh fu designato come suo successore. Ovviamente, ciò si scontrava con i precisi piani di Naga Sadow. Ludo Kressh presiedette ai funerali di Ragnos su Korriban e assistette alla sepoltura in un’enorme tomba nella Valle dei Signori Oscuri, in onore a ciò che rappresentava per i Sith. In quel momento, però, Sadow ed i suoi seguaci, i Massassi, Sith orribilmente sfigurati dalle sue arti magiche, irruppero nella sala ed i due cominciarono un duello all’ultimo sangue. A placare la contesa giunse lo spirito di Marka Ragnos: disse loro che l’Ordine Jedi e la Repubblica Galattica stavano diventando una sempre più pericolosa minaccia alla stabilità dell’Impero Sith e del Lato Oscuro e pertanto ordinò ai due di trovare un modo per distruggere questi nemici. Questo, almeno per un po’, rappresentò un seppur insicuro equilibrio fra i due.

Il destino dei Daragon

"Devono essere l'avanguardia di un'invasione...Dobbiamo ucciderli!"
"No, non finchè non li avremo interrogati. Potrebbero essere spie aliene...oppure la chiave per accedere a nuovi orizzonti di conquista per noi Sith."
―Ludo Kressh e Naga Sadow discutono sui Daragon[fonte]


Improvvisamente, Gav e Jori Daragon, due gemelli, esploratori di Cinnagar, precipitarono su Korriban a bordo della loro nave, la Starbreaker 12. I due vennero catturati dai guerrieri Sith, che li imprigionarono sul pianeta ghiacciato Ziost, capitale dell’Impero. Durante una seduta del Consiglio Sith, le opinioni di Naga Sadow e di Ludo Kressh erano nuovamente contrastanti: mentre il primo proponeva di usare le informazioni in loro possesso per attaccare la Repubblica e vedeva la loro cattura come un’occasione d’oro da sfruttare, Kressh proponeva la loro esecuzione capitale ed una successiva, progressiva invasione della Repubblica. Il Consiglio parve preferire la proposta di quest’ultimo.

Vedendo le proprie ambizioni più sfrenate sgretolarsi, Sadow ed una task force di guerrieri Massassi ai suoi ordini attaccarono la baia di carico di Ziost, luogo in cui la Starbreaker 12 era ormeggiata e sorvegliata. Sadow rubò un blaster dal cargo e, insieme a centinaia di Massassi, si inflitrò nella prigione di Ziost, liberò i Daragon e massacrò le guardie. Per evitare che vi fossero testimoni, Sadow in persona uccise anche Simus, il suo vecchio mentore. Prima di fuggire, abbandonò di proposito sul luogo della strage il blaster della Repubblica che aveva prelevato dalla Starbreaker 12. Poi, condusse i Daragon alla sua fortezza segreta di Khar Delba.

Signore Oscuro dei Sith

"Ora, io sono il Signore Oscuro dei Sith."
"Mio signore..."
"Proteggici dai nostri nemici che minacciano il nostro Impero, Naga Sadow!"
―Naga Sadow e due soldati, subito dopo la sua proclamazione a Signore Oscuro dei Sith[fonte]


Naga Sadow tornò su Ziost per fornire alcune informazioni circa il recente attacco. Gli altri Signori dei Sith, in particolare Kressh, erano in preda alla collera per l'apparente salvataggio da parte della Repubblica dei due fratelli Daragon. Sadow, fingendo sdegno per la morte di Simus, sfruttò la situazione per proporre un'azione contro la Repubblica. Impauriti, i Signori dei Sith lo proclamarono all'unanimità Signore Oscuro dei Sith e, ad eccezione di Kressh, iniziarono la cerimonia di investitura.

Naga Sadow, Signore Oscuro dei Sith

Nel frattempo, Sadow fece condurre Jori Daragon alla sua fortezza di Khar Shian, separandola dal fratello. Prese invece Gav Daragon come suo apprendista e gli insegnò l'antica magia Sith. Inviò poi i suoi Massassi su Ziost, per trasportare la Starbreaker 12 su Khar Delba. Nel massacro che seguì, uno dei guerrieri Massassi fece l'errore di lasciare un importante indizio che avrebbe svelato i piani di Sadow, ovvero l'emblema dello stesso Signore Oscuro. Non ci volle molto perchè Ludo Kressh, visto l'emblema, attaccasse la fortezza nascosta di Sadow. Egli bombardò il pianeta ghiacciato con una grande flotta di navi da guerra. Intanto, Sadow convinse Jori a fuggire senza suo fratello e installò un dispositivo di tracciamento sulla Starbreaker 12. Nella battaglia spaziale ebbero la meglio le forze del Signore Oscuro e Ludo Kressh fu costretto alla ritirata, anche a causa della presenza di numerose spie Massassi sulle sue stesse navi.

A scontri conclusi, Sadow convinse Gav Daragon ad assisterlo nel suo tentativo d'invasione della Repubblica. Egli riunì una vasta flotta di navi da guerra, ognuna delle quali era in grado di trasportare migliaia di guerrieri Massassi e gigantesche bestie recuperate da diversi mondi Sith. Inoltre nominò Gav a Responsabile dell'attacco di Koros Major, pianeta natale dello stesso Gav. Naga Sadow organizzò così la sua guerra contro la Repubblica

La Grande Guerra Iperspaziale

Articolo principale: Grande Guerra Iperspaziale


"Il mio piano ha funzionato perfettamente...ora, senza nessuna domanda, l'Impero Sith è mio. E, presto, lo sarà anche la Repubblica."
―Naga Sadow[fonte]


Seguendo il tracciatore di Jori, Sadow attaccò Cinnagar, Koros Major, Kirrek e altri pianeti del sistema Imperatrice Teta, inviando altre forze a conquistare Coruscant, mentre Gav comandava le operazioni. Sadow rimase sulla sua navetta a meditare, lontano dalla battaglia, entrando in una sfera di meditazione e creando preziose illusioni che terrorizzarono gli eserciti nemici. La sua concentrazione fu però interrotta da Gav Daragon, il quale, a comando di una delle navi principali, aprì il fuoco sulla sfera di meditazione del Signore Oscuro, vanificando le illusioni che aveva creato fino a quel momento. Gav, infatti, una volta sceso su Cinnagar, fu insultato da un suo vecchio amico Hutt. I Massassi di scorta a Gav, per difenderlo, uccisero l’Hutt. Gav ne fu stravolto e attaccò la navetta di Naga Sadow, intimandolo di cessare le ostilità. Sadow rifiutò e imprigionò Gav a bordo della navicella, fuggendo a bordo della propria nave ammiraglia. Tuttavia, questa fu una perdita di tempo che gli fece perdere il controllo di Forza sui suoi guerrieri, che vennero così annientati.

Naga Sadow in esilio su Yavin IV

Radunando ciò che restava della propria flotta, Sadow si ritirò nell’Impero Sith. Nel frattempo, giunse sul campo di battaglia la flotta di Koros, comandata dall'Imperatrice Teta in persona, che, grazie alle coordinate trasmesse dallo stesso Gav, fece rotta Korriban. Sadow intanto fu attaccato dalla flotta di Ludo Kressh, che era sopravvissuto alla battaglia su Khar Delba. Inviò una nave suicida contro l’ammiraglia di Kressh, uccidendo definitivamente il rivale, ma un’avanguardia della Repubblica sorprese le due flotte Sith che si combattevano e le attaccò. Sadow inscenò la sua morte facendo esplodere una supernova: l'Imperatrice Teta, credendo che il Sith fosse morto durante l'esplosione, richiamò la flotta e fece ritorno su Koros Major. A bordo della propria ammiraglia e insieme a schiere e schiere di Sith e Massassi, Sadow si ritirò ai margini della Galassia, sulla quarta luna di Yavin, dove diede l’avvio a costruzione di templi e statue in suo onore, sperando, un giorno, di poter porre le basi per la fondazione di un nuovo Impero Sith.

L'eredità del Signore Oscuro

"Non posso fallire così! La conquista è il destino dell'Impero Sith!"
―Naga Sadow[fonte]


Sadow rinchiuse il suo corpo in una camera sospesa all'interno del tempio principale del complesso di Yavin IV, dove rimase in uno stato di trance per secoli, aspettando che qualcuno richiamasse il suo potere e portasse avanti la storia dei Sith. Circa un millennio dopo, il Cavaliere Jedi rinnegato Freedon Nadd giunse su Yavin IV e lo risvegliò. Sadow gli insegnò le vie dei Sith ma, dopo l'addestramento, Nadd uccise il suo maestro, fatto che portò alla probabile e totale estinzione della razza Sith.

La tomba di Sadow venne costruita su Korriban. Tuttavia il suo cadavere non venne mai riposto al suo interno. Il tumulo, invece, diventò la dimora di un'antica Mappa Stellare lasciata sul pianeta dall'Impero Infinito. La tomba fu utilizzata più tardi dal Maestro dell'Accademia Sith Uthar Wynn come campo di prova finale per gli allievi che avessero voluto unirsi all'Ordine Sith. Revan ritornò in questo luogo alla ricerca della Mappa Stellare: all'interno della tomba, trovò la lama avvelenata di Sadow. Inoltre, la tomba fu il palcoscenico del confronto finale tra Revan, Uthar Wynn e la sua apprendista, Yuthura Ban. Il sacrario fu visitato successivamente dall'Esule Jedi, la quale non riuscì ad accedervi a causa delle macerie che bloccavano l'ingresso.

Ad un certo punto della sua vita, Naga Sadow creò un holocron nel quale trascrisse tutta la sua conoscenza dell'alchemia Sith. L'holocron andò disperso ma fu poi riscoperto da Darth Sidious, il quale incorporò gli studi di Sadow all'interno dei suoi stessi lavori, La Creazione di Mostri e l'Holocron di Telos.

Personalità e tratti

"Le tue idee progressiste manderanno in rovina l'Impero Sith, Naga Sadow!"
―Ludo Kressh[fonte]


Naga Sadow

Ambizioso e avventato, intelligente e manipolatore, Sadow diventò Signore Oscuro dei Sith per raggiungere il suo fondamentale obiettivo, ovvero l'ampliamento dei confini dell'Impero Sith. Per fare ciò, uccise il suo vecchio maestro Simus ed eliminò il suo rivale ludo Kressh, ingannando nel frattempo i Daragon per raggiungere impunemente i suoi scopi. Era eccessivamente sicuro di sè, e questo lo condusse alla rovina. Pretendeva assoluta lealtà dai suoi servitori, ma non esitava a sacrificarli per coprire i suoi errori. Su Yavin IV, dimostrò ulteriormene la sua crudeltà conducendo esperimenti sui suoi Massassi, senza alcun rimorso per le tremende conseguenze delle sue azioni.

Poteri e abilità

Naga Sadow fu un eccellente mago Sith. Recuperò molte tradizioni oscure andate perdute e si inoltrò in quegli insegnamenti proibiti dagli stessi Sith. Una delle sue più grandi abilità era quella di creare illusioni grazie una sfera di meditazione, attraverso la quale poteva concentrare i suoi pensieri e comandare le forze Sith anche su mondi remoti. Era in grado di manipolare l'attività del sole attraverso la Forza: ciò gli conferiva il potere di distruggere le stelle. E' probabile, tuttavia, che questa abilità fosse esercitata grazie all'utilizzo di un Cristallo Sith che teneva sul ponte della Corsair.

Equipaggiamento

Naga Sadow possedeva una spada nota semplicemente con il nome di "Lama Avvelenata di Naga Sadow". Si trattava di una spada mistica, la cui lama liberava una tossina sconosciuta in grado di infliggere gravi danni alle sue vittime. Durante la Guerra Civile Jedi, Revan recuperò l'arma dalla sua tomba su Korriban.

Dietro le quinte

I Naga Sadhu sono degli asceti Indù. I Nāga sono delle creature mitologiche simili a serpenti che popolano le leggende Induiste e Buddiste. Il nome "Sadow" rimanderebbe oltretutto a "Shadow", ombra. La prima apparizione e la storia di Sadow sono contenute in Le Cronache dei Jedi: Gli Oscuri Signori dei Sith. Tuttavia, nelle Cronache vi sono alcune informazioni contraddittorie: in Gli Oscuri Signori dei Sith, Sadow, nonostante il suo aspetto umano, è considerato come un membro puro della razza Sith e non si fa alcun riferimento alla sua discendenza da un Jedi Oscuro esiliato. Viene inoltre detto che Sadow è semplicemente un Accolito Sith e un potente mago e che sarebbe stato esiliato su Yavin IV dal Signore dei Sith di quel momento. La sua storia è stata poi sviluppata ampiamente (e in qualche modo alterata) in Le Cronache dei Jedi: L'età d'oro dei Sith.

Presente in

Fonti

Link esterni