Nat Skywalker

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era Legacy.
Bantharawk 2.jpg
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Ossus

Morte

138 ABY, Taivas

Descrizone fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschile

Capelli 

Biondi (poi grigi)

Occhi 

Azzurri

Equipaggiamento
Arma

Spada laser (lama gialla)

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era Legacy

Affiliazione

Nuovo Ordine Jedi

"La famiglia si prende cura della famiglia."
―Nat Skywalker[fonte]

Nat Skywalker, conosciuto anche con il nome di "Bantha" Rawk, era il fratello maggiore di Kol Skywalker, leader del Consiglio Jedi ai tempi della Guerra Sith-Imperiale. Egli riteneva però di non essere degno del suo nome, in quanto si sentiva più debole e meno degno di altri Jedi.

Biografia

Cavaliere Jedi

Diretto discendente di Luke Skywalker, Nat si unì al Nuovo Ordine Jedi e divenne ben presto un capace Maestro, ma riconobbe le potenzialità di suo fratello minore Kol, che superavano notevolmente le sue; quindi, si fece da parte, permettendogli di assumere la guida del Consiglio. Nel tempo, continuò a rimanere della stessa idea, rifiutandosi di assumere ruoli dirigenti. Era fra i pochissimi che sapevano della relazione segreta fra Kol e la spia imperiale Morrigan Corde, che portò alla nascita di Cade Skywalker. Dopo che Morrigan li lasciò, fu Nat ad occuparsi di Cade su Ossus, mentre Kol si trovava su Coruscant al Tempio Jedi per trattare gli affari dell’Ordine.

Grazie al fatto che le nuove leggi dell'Ordine stabilite da Luke Skywalker non proibivano il matrimonio, Nat sposò Droo, una Kiffar, con la quale diede alla luce Ahnah e Skeeto; successivamente adottarono anche la Cathar Micah. La famiglia di Nat aiutò l'Ordine a costruire il Tempio Nascosto di Taivas appena dopo lo scoppio della Guerra Sith-Imperiale.

Bantha e Droo.

Bantha Rawk

Ad un certo punto, Nat decise di abbandonare l’Ordine e si ritirò a vita privata; per nascondere il suo retaggio, assunse il nome di "Bantha" Rawk e divenne capo ingegnere dei cantieri navali di Selonia. Nat riuscì a guadagnare un certo ammontare di denaro (specialmente grazie a fruttuosi affari con Ure'monbarak, costruttore di navi di Mon Calamari) che gli permise di andare a vivere con la sua famiglia in una tenuta su Iego (il Nido di Rawk).

A seguito del Massacro di Ossus, Bantha fu tralasciato dai Sith, che stavano setacciando la Galassia alla ricerca dei Jedi sopravvissuti, in quanto in pochi sapevano la sua vera identità, e questi la tennero nascosta. Comunque, Rawk fornì armamenti e pezzi di ricambio a suo nipote Cade, divenuto un cacciatore di taglie, aiutandolo a costruire il Mynock; lo fece perché Cade era parte della sua famiglia, ma entrambi tacquero sul loro passato, in un tacito accordo.

Riunione di famiglia

Sette anni dopo il Massacro, la tenuta venne attaccata dagli agenti del Sole Nero, che volevano derubare Bantha. Proprio mentre la famiglia stava difendendo la casa, sopraggiunse il Mynock; Cade e i suoi amici, Jariah Syn e Deliah Blue, aiutarono la famiglia di Rawk a liberarsi degli agenti, quindi Nat offrì loro ospitalità e rifugio. Fu in quest’occasione che apprese che Cade aveva incontrato sua madre su Coruscant.

Appena dopo il Massacro di Dac, Cade disse a Nat che voleva uccidere Darth Krayt. Nat si oppose ed i due litigarono a lungo, ma senza alcun risultato e giungendo ad un nulla di fatto. Nella notte, Nat catturò un intruso, che si rivelò poi essere l’ex Jedi Azlyn Rae; essa si dimostrò molto utile quando giunse su Iego una pattuglia imperiale alla ricerca del Mynock. Dopo la partenza degli Imperiali, Cade ribadì che era ancora convinto di voler uccidere Krayt, specialmente dopo avere incontrato gli spiriti di Kol e Luke Skywalker dopo un’indigestione di spaccacervelli. Capendo che non avrebbe potuto fare nulla per fermarlo, Nat rivelò a Cade l'ubicazione del Tempio Nascosto, offrendosi di condurlo là per ottenere il consenso del Consiglio.

Nat impugna nuovamente la spada laser.

Nat decise di seguire Cade verso il Tempio; quando lo raggiunsero, i due ed alcuni Cavalieri Imperiali guidati da Marasiah Fel – lì per concludere un’alleanza fra i Jedi e l’Impero in Esilio – ebbero un’udienza con il Consiglio Jedi, che discusse la proposta di Cade di allestire una taskforce per assassinare Krayt. Durante la consultazione, Nat sostenne l’idea di Cade, affermando che Krayt meritava di morire per il tremendo genocidio che stava compiendo su Mon Calamari; tuttavia, alla fine il Consiglio decise di rifiutare la proposta, affermando che la via dell’assassinio era una via del lato oscuro. Cade decise di partire comunque, con l’augurio e l’auspicio di successo di Nat.

Le ultime parole di Nat.

Di nuovo sul campo

Temendo di essere in pericolo, Rawk trasferì la famiglia su Kiffex, il pianeta natio di Droo. Qui venne raggiunto da Cade, che pretese che Droo salvasse la vita ad Azlyn Rae, costringendola così a rompere il sacro dovere di un guaritore: lasciare che la vita se ne andasse se la persona ferita non voleva essere guarita. Nat realizzò l'armatura che tenne in vita Azlyn, ma cacciò Cade, dicendogli di non farsi più rivedere.

Nat non cessò di lottare contro l'Impero. Prima si offrì volontario per contribuire all'evacuazione del pianeta Dac prima che il Protocollo Finale ordito da Darth Wyyrlok e Vul Isen potesse avere effetto completo, quindi fu convocato nuovamente al Tempio Nascosto per fungere da consigliere. Qui incontrò nuovamente Cade, riuscendo finalmente a perdonarlo.

Nat fu infine presente alla Battaglia di Taivas con il compito di proteggere la Maestra T'ra Saa mentre questa scatenava la sua Meditazione da Battaglia. L'intervento dei Soldati Sith di Darth Krayt però costrinse i Jedi alla ritirata. In un ultimo gesto per la sua famiglia, Nat salvò Cade dall'impatto di un caccia Sith che stava precipitando, quindi si sacrificò concentrando le sue energie insieme a T'ra Saa per generare un raggio di luce che aprì una via per la ritirata dei Jedi e dei loro alleati.

Presente in

Fonti