Nave reale nubiana 327 di tipo J

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Nave reale nubiana 327 di tipo J
Note di fabbricazione
Produttore

Corpi di Ingegneria Astronavale del Palazzo di Theed/Nubia Star Drives

Modello

Nave nubiana 327 di tipo J modificata

Tipo

Yacht

Note tecniche
Lunghezza

76 metri

Velocità atmosferica massima

920 km/h

Unità motrici

2 Motori subluce Headon-5

Iperguida

Classe 1.8

Sistema di iperguida
Scudi

Armi

Nessuna

Equipaggio
  • 8 membri:
    • 1 pilota
    • 1 copilota
    • 1 ufficiale per le comunicazioni
    • 1 ingegnere
    • 1 navigatore
    • 1 assistente diplomatico
    • 1 ufficiale per la sicurezza
    • 1 bosun
  • 8 droidi astromeccanici
Utilizzo
Ruoli

Trasporto

Epoche
Esordio

38 BBY

Affiliazione

La nave reale nubiana 327 di tipo J (conosciuta anche come astronave reale Naboo) fu una nave usata dalla Regina Amidala, dal Maestro Jedi Qui-Gon Jinn e dal suo Padawan Obi-Wan Kenobi durante l'Invasione di Naboo.

Caratteristiche

Schema tecnico della nave reale.
Durante i giorni della Vecchia Repubblica, le persone più ricche e potenti della galassia, in particolare quelle che avevano un titolo nobiliare o reale, solevano possedere navi personali, in modo che fossero un segno distintivo del loro prestigio, piuttosto che semplici mezzi di trasporto. Pertanto queste navi erano concepite e trattate come fossero opere d’arte, ed avevano un design personalizzato realizzato dai principali ingegneri e progettisti del loro pianeta d’origine. Questo tipo di navi avevano una lunghezza che variava fra i 50 e i 100 mt, con potenti propulsori iperguida e spazio a sufficienza per accogliere alcuni ospiti d’onore. Potenti scudi difensivi erano implementati, al contrario degli armamenti che erano piuttosto rari. Vascelli simili erano molto costosi, ma, dopo che l’Impero Galattico salì al potere, divenne quasi impossibile vederne.

La Nave Reale Naboo rappresentava un esempio tipico di questa categoria di veicoli; fu commissionata dal Re Veruna e usata più tardi dalla Regina Amidala. La Nave Reale vantava una straordinaria bellezza nel design che incarnava lo stile di produzione che era diffuso negli anni pacifici della Vecchia Repubblica. Il luccicante e aerodinamico vascello Nubiano 327 tipo-J era carente di armamenti offensivi, ma possedeva un robusto scudo e un’ottimo dispositivo di iperguida.

La cabina di pilotaggio.
Progettato con tecnologia importata da Nubia e altri pianeti, la struttura del vascello era stata realizzata a Theed. Le lucenti finiture puramente decorative erano di cromo reale, una sostanza solitamente riservata alle navi adibite all’uso dei monarchi di Naboo. La superficie a specchio era lucidata a mano e realizzata da abili artigiani, non da automi o da strumenti industriali.

L’interno della nave era abbastanza spazioso. Da prua a poppa, la nave conteneva gli alloggi del sovrano, una stiva anteriore, una stazione tecnica, una cabina rialzata (accessibile attraverso un turboascensore) e la Stanza del Trono Reale dove sedeva la Regina Amidala. Secondo una tradizione Naboo, il monarca regnante conferiva personalmente il nome alla nave Reale. Ai tempi della Battaglia di Naboo, la Regina Amidala non aveva ancora scelto un nome per il suo più famoso mezzo di trasporto.

Storia

La Federazione colpisce i droidi intervenuti per riparare la nave.

Durante l’invasione di Naboo da parte della Federazione dei Mercanti, la Regina Amidala e il suo equipaggio fuggirono dal pianeta a bordo della Nave Reale. Pilotata da Ric Olié, questa nave luccicante riuscì a sfuggire al blocco della Federazione. Nella fuga, però, subì seri danni sia al generatore dello scudo che all’iperguida. Nonostante il primo fosse stato riparato dai droidi astromeccanici, senza l’iperguida l’equipaggio dovette atterrare a Tatooine e procurarsi un iperpropulsore T-14 di ricambio.

La nave decollò quindi alla volta di Coruscant, per poi ritornare a Naboo, nella Palude Lianorm.

Allo scadere del mandato di Amidala, la nave reale fu ritirata dal servizio attivo e venne sostituita da un nuovo modello di astronave, fabbricato a mano per la sua succeditrice, la Regina Jamillia.

Nel 25 ABY, il 327-J era descritto come "l'oggetto da collezione per eccellenza".

Presente in

Nave reale nubiana 327 di tipo J.

Fonti

Cabina di pilotaggio della nave.

Collegamenti esterni