Obi-Wan Kenobi

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Obi-Wan Kenobi
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Stewjon

Nascita

57 anni prima della Battaglia di Yavin

Morte

Poco prima della Battaglia di Yavin

Descrizone fisica
Razza

Umani

Sesso

Maschio

Altezza

1.82 mt

Capelli 

Rosso/castano, poi grigi

Occhi 

Grigio/azzurri

Pelle 

Chiara

Informazioni storiche e politiche
Affiliazione
Maestri noti
Apprendisti noti
"Verremo tutti messi alla prova: nella fiducia, nella fede, nelle amicizie. Ma dobbiamo perseverare, e col tempo una nuova speranza vedrà la luce."
―Registrazione di Obi-Wan Kenobi[fonte]

Obi-Wan Kenobi, conosciuto anche come Ben Kenobi, fu un Cavaliere e Maestro Jedi che prestò servizio nell'Ordine Jedi negli ultimi anni della Repubblica Galattica. Durante il suo servizio, fu responsabile della morte di Darth Maul, del Generale Grievous e causò indirettamente le morti di Darth Tyranus, Darth Vader e Darth Sidious per aver addestrato Anakin e in seguito Luke Skywalker nelle vie della Forza. Fu addestrato dai Maestri Yoda e Qui-Gon Jinn.

Biografia

Primi anni

Obi-Wan Kenobi nacque sul pianeta Stewjon 57 anni prima della Battaglia di Yavin. Era un bambino sensibile alla Forza e già entro i suoi primi sei mesi di vita fu portato al Tempio Jedi di Coruscant per essere addestrato nelle vie dei Jedi. Iniziò il suo addestramento con il Gran Maestro Yoda prima di essere assegnato al Maestro Jedi Qui-Gon Jinn.

Prima dell'Invasione di Naboo, Kenobi e Jinn passarono un anno sul pianeta Mandalore per proteggere la Duchessa Satine Kryze da dissidenti che minacciavano il suo mondo. Mentre era impegnato al suo servizio e stava portando in salvo la Duchessa, inciampò e la fece cadere procurandole una cicatrice.

Invasione di Naboo

Obi-Wan Kenobi incontra Anakin Skywalker.
Nel periodo in cui Obi-Wan riteneva di essere pronto per affrontare le Prove Jedi e diventare un Cavaliere Jedi, su richiesta del Cancelliere Supremo Valorum, Obi-Wan e il suo maestro partirono per Naboo per negoziare un accordo pacifico con la Federazione dei Mercanti che aveva posto un blocco militare e commerciale sul pianeta. A bordo della nave della Federazione, i subdoli Neimoidiani organizzarono una trappola per i due Jedi nel tentativo di sbarazzarsi di loro. Kenobi e Qui-Gon riuscirono a sfuggire ai Neimoidiani e atterrarono sulla superficie di Naboo.

I due incontrarono un nativo del pianeta, il Gungan Jar Jar Binks, che portò i Jedi a visitare la città sommersa di Otoh Gunga. Grazie al mezzo fornito dai Gungan, raggiunsero la città di Theed, con Jar Jar a far loro da navigatore. Una volta raggiunta la città, i Jedi portarono in salvo la Regina Amidala e il suo entourage. Il tentativo di sfuggire alle grinfie della Federazione li portò accidentalmente sull’isolato mondo dell’Orlo Esterno di Tatooine.

Incontro con Anakin Skywalker

Su Tatooine, il maestro di Kenobi si imbattè in Anakin Skywalker, un ragazzo che mostrava un incredibile potenziale nella Forza ed un’altissima concentrazione di midi-chlorian. Qui-Gon decise che il bambino dovesse essere addestrato e, anche se Obi-Wan era meravigliato dal grande potenziale di Anakin, fu inizialmente contrario alla decisione del suo maestro: credeva infatti che il ragazzo fosse troppo grande per intraprendere l’addestramento.

In risposta al rifiuto del Consiglio Jedi di addestrare Anakin, Jinn dichiarò che avrebbe preso lui stesso il ragazzo come suo apprendista Padawan. Il Codice Jedi proibiva ai Maestri di avere più di un apprendista, ma secondo Qui-Gon, Obi-Wan era pronto per affrontare le prove per diventare Jedi. Anche se Kenobi avrebbe continuato ad essere apprendista fino alla morte di Qui-Gon, si dimostrò desideroso di affrontare le prove e ringraziò il suo maestro per aver dimostrato la sua stima di fronte al Consiglio.

Battaglia di Naboo

Il duello contro Darth Maul.
Seguendo il suo maestro, Obi-Wan viaggiò poi da Naboo a Coruscant e ritorno, proteggendo la Regina Amidala e la sua scorta nei giorni immediatamente antecedenti allo scoppio della Battaglia di Naboo. Durante la liberazione di Naboo, Qui-Gon e Obi-Wan incontrarono un Sith. La minaccia ormai dimenticata era ricomparsa dopo secoli durante i quali si pensava che si fossero estinti. Per la prima volta dopo secoli i Jedi e i Sith duellarono di nuovo. Il guerriero oscuro, Darth Maul, utilizzava la sua velocità, la sua collera e soprattutto la sua spada laser a doppia lama, per abbattere entrambi i Jedi. Durante il duello, Obi-Wan e Qui-Gon vennero divisi e il giovane Padawan fu costretto a guardare impotente mentre il Sith trafiggeva Qui-Gon. Obi-Wan riuscì infine a sconfiggere Darth Maul e fece in tempo a sentire le ultime parole di Qui-Gon il quale gli faceva promettere di addestrare Anakin nonostante l’opposizione del Consiglio.

Dopo la morte di Qui-Gon, Obi-Wan si fece carico dell’addestramento del giovane Anakin Skywalker, liberato dal maestro su Tatooine. Qui-Gon infatti pensava che Anakin fosse il Prescelto di cui parlava un’antica profezia, il quale avrebbe portato equilibrio nella Forza. Nonostante il Consiglio si opponesse alla richiesta di addestrare il giovane Anakin, Obi-Wan si impose di mantenere la promessa fatta al suo maestro in punto di morte, nonostante anch’egli avesse qualche dubbio sul futuro del ragazzo.

Questo fu solo uno dei momenti in cui Obi-Wan si era trovato in disaccordo col suo maestro, Jinn infatti, sostenitore della Forza Vitale piuttosto che al concetto più rassicurante di Forza Unificante, fu a lungo considerato alla stregua di un dissidente dal Consiglio Jedi. Obi-Wan aveva implorato il suo maestro di non mettersi contro al Consiglio un’altra volta, ma Qui-Gon gli aveva risposto dicendo che doveva fare quello che La Forza stessa gli consigliava. Il Consiglio alla fine gli accordò il permesso, nonostante il Maestro Yoda avesse molte riserve a riguardo. Il Consiglio conferì inoltre a Obi-Wan l’investitura a Cavaliere Jedi. Anakin venne messo sotto la tutela di Kenobi come suo apprendista Padawan.

Proteggere la Senatrice

Dopo essere ritornati da una missione su Ansion, Obi-Wan e Anakin vennero convocati dal Cancelliere Supremo Palpatine il quale affidò loro il compito di proteggere la Senatrice Padmé Amidala, bersaglio di un recente attentato. Un tentativo di omicidio fallito portò Obi-Wan a contatto con un’arma esotica non riconoscuita dai droidi del Tempio Jedi. Mentre Anakin veniva mandato su Naboo per scortare la Senatrice Amidala, Obi-Wan continuò le sue ricerche. Si recò a CoCo Town, un logoro scorcio di Coruscant dove viveva e lavorava un suo vecchio amico: Dexter Jettster. Dex, il proprietario di una modesta tavola calda, aveva un ricco bagaglio di conoscenze e fu in grado di identificare l’arma come un saberdardo di Kamino.

La scoperta dell'Esercito di Cloni

Duello con Jango Fett.
Messosi alla ricerca di Kamino, Obi-Wan si trovò di fronte ad un inquietante mistero. I tanto rinomati Archivi Jedi, probabilmente il più grande museo storico e culturale della galassia, non avevano alcuna informazione in merito a questo pianeta. Parlando con Yoda, Obi-Wan scoprì che il pianeta era stato cancellato dalle mappe degli archivi. A bordo di un caccia stellare, raggiunse Kamino. Qui si mise a contatto con il Primo Ministro Lama Su, e il mistero che avvolgeva il pianeta si fece molto più intricato. Il Primo Ministro rivelò infatti a Obi-Wan che un decennio prima i Kaminoani avevano iniziato la produzione di un immenso esercito di cloni, su richiesta dell’Ordine Jedi, per essere usato dalla Repubblica. Il Maestro Jedi Sifo-Dyas, allora creduto morto, era apparentemente colui che aveva commissionato l’esercito. I cortesi Kaminoani mostrarono a Obi-Wan la loro struttura di clonazione a Tipoca City. Obi-Wan potè vedere centinaia di soldati clone identici, che si addestravano e si equipaggiavano con moderne armature bianche. Questo sembrò non aver nulla a che fare con il tentato omicidio della Senatrice Amidala, fino a che Obi-Wan non incontrò colui che si era prestato per essere la matrice genetica per i cloni. Jango Fett, un noto cacciatore di taglie, viveva a Kamino da ormai una decina d’anni. Obi-Wan, fingendo di essere venuto per controllare come procedevano i lavori, ebbe una breve ma intensa conversazione con Fett. Riconobbe infatti l’armatura dell’uomo avendolo visto in occasione del tentato omicidio su Coruscant e gli venne richiesto dal Consiglio di portare Fett al Tempio per interrogarlo. Questo portò ad un feroce scontro fra i due. L’armatura di Jango gli fornì una discreta protezione dagli assalti di Obi-Wan e le sue armi lo aiutarono durante il contrattacco, beneficiando inoltre del fuoco di copertura che il figlio Boba gli forniva dalla sua nave. Infine, Jango riuscì a fuggire a bordo della Slave I, ma non prima che Obi-Wan potesse agganciare un dispositivo tracciante sullo scafo.

Prima Battaglia di Geonosis

La Battaglia di Geonosis.
Obi-Wan seguì il cacciatore di taglie fino a Geonosis. Nell’anello di detriti che circondava il pianeta i due ebbero un ulteriore scontro a fuoco, alla fine del quale Jango credette di aver finalmente eliminato il Jedi e atterrò sul pianeta. Obi-Wan lo seguì e atterrò di nascosto sulla superficie. Qui, dopo essersi introdotto in uno strano edificio scavato nelle rocce, scoprì un conciliabolo fra membri del Movimento Separatista, compreso il loro leader: il Conte Dooku. Ascoltando i loro piani, apprese che Dooku stava guidando gli esponenti delle principali Gilde Commerciali nella creazione di un imponente esercito che avrebbe dovuto attaccare la Repubblica. Obi-Wan ritornò alla sua nave e comunicò quanto scoperto al Consiglio Jedi, ma la conversazione venne interrotta in quanto venne attaccato e catturato dai droidi da battaglia.

Rinchiuso in una prigione geonosiana, Obi-Wan venne avvicinato da Dooku. Il carismatico Jedi rinnegato parlò a lungo del maestro Qui-Gon Jinn con grande stima, il quale era stato una volta suo apprendista. Dooku sembrò sinceramente dispiacersi della sua incarcerazione e la disillusione che trasmetteva nei confronti della Repubblica sembrava sincera. Rivelò infatti a Obi-Wan che il Senato era sotto controllo del Signore Oscuro dei Sith, Darth Sidious. Obi-Wan si rifiutò di credere alle sue parole e si rifiutò di unirsi a lui in questa ipotetica battaglia contro i Sith.

Come da usanza geonosiana, Obi-Wan venne condannato a morte. Lo raggiunsero presto Anakin e Padmè, i quali erano giunti fin lì nel vano tentativo di salvarlo. I tre vennero incatenati ad altrettante colonne nella enorme Arena Petranaki di Geonosis e 3 orribili bestie vennero sciolte di fronte a loro. I Jedi e Padmé, comunque, si dimostrarono difficili prede. Disarmati e incatenati, riuscirono ad essere abbastanza abili da liberarsi e sfuggire a morte certa. Obi-Wan si difese dagli assalti di un acklay abbastanza a lungo per permettere l’arrivo dei rinforzi. Un centinaio di Cavalieri Jedi si infiltrarono nell’Arena e i Separatisti risposero facendo entrare centinaia di droidi da battaglia. I Jedi caddero a dozzine, ma Obi-Wan combattè valorosamente e sopravvisse. Questo non fu altro che il preludio alla Guerra dei Cloni, infatti il nuovo esercito della Repubblica attaccò Geonosis.

Obi-Wan affronta Dooku.
Dooku cercò di fuggire dalla battaglia, ma Obi-Wan e Anakin lo inseguirono e lo raggiunsero in un hangar nascosto. Nonostante Obi-Wan avesse ordinato ad Anakin di affrontarlo insieme, il testardo Padawan corse verso Dooku il quale lo sorprese con i suoi poteri del lato oscuro e lo mise al tappeto. Obi-Wan gli si fece incontro, ma Dooku si dimostrò essere molto più potente di lui. Le sue capacità con la spada laser gli permisero di colpire Obi-Wan, il quale cadde a terra, ferito alle gambe e alle braccia. Mentre Dooku stava per sferrargli il colpo di grazia, Anakin si riprese e parò il fendente. Anakin e Dooku duellarono, ma ancora una volta Dooku provò la sua superiorità. Anakin perse una mano nello scontro e cadde di nuovo a terra svenuto vicino al suo maestro. Infine, giunse il Maestro Jedi Yoda per cercare di fermare Dooku. Nonostante Yoda riuscì a controbattere con abilità i colpi del Jedi Oscuro, Dooku riuscì a distrarlo scagliando una colonna tramite La Forza verso il luogo in cui i due Jedi erano a terra. Yoda usò allora le sue abilità telecinetiche per fermare la colonna prima che si schiantasse al suolo, ma Dooku sfruttò il momento per fuggire.

La Guerra dei Cloni

Kenobi divenne un Generale Jedi della Grande Armata della Repubblica durante le Guerre dei Cloni e guidò il 212esimo Battaglione d'Attacco in numerose vittorie, che gli valsero il soprannome di "Il Negoziatore". Durante la guerra il suo Padawan Anakin ascese al rango di Cavaliere Jedi.

Christophsis e Teth

Obi-Wan discute con Jabba del salvataggio di Rotta.
Nelle prime fasi della guerra, Obi-Wan ed il suo ex apprendista Anakin furono inviati sul pianeta Christophsis, assieme alla Compagnia Torrent e allo Squadrone Fantasma guidati rispettivamente dal Capitano Rex e dal Comandante Cody. Dopo una feroce battaglia, Anakin fece fuori i tri-droidi dell’armata guidata dal Generale Whorm Loathsom. Poco dopo giunse una nave trasportando quella che doveva essere la nuova apprendista di Obi-Wan. Tuttavia, la Padawan Ahsoka Tano era stata affidata agli insegnamenti di Anakin e non a quelli di Kenobi.

Mentre Anakin e Ahsoka disattivavano lo scudo a protezione dell’esercito droide, Obi-Wan fu circondato dalle truppe nemiche e fu costretto ad arrendersi. Il successo di Anakin e Ahsoka permise a Kenobi di sfuggire a Whorm e le truppe repubblicane ebbero la meglio sull’esercito Separatista. Subito dopo, il Maestro Yoda informò i Jedi che la Repubblica era stata contattata da Jabba Desilijic Tiure, il quale chiedeva aiuto per ritrovare suo figlio rapito.

Yoda ordinò a Obi-Wan di recarsi su Tatooine per negoziare con Jabba il passaggio sicuro delle navi repubblicane attraverso lo Spazio Hutt, mentre Anakin e Ahsoka sarebbero andati alla ricerca del piccolo Rotta. Obi-Wan iniziò i negoziati e fu presente quando Jabba apprese che i cacciatori di taglie inviati per recuperare il suo piccolo erano tornati... senza i loro corpi. Jabba promise alla Repubblica che avrebbe concesso il transito delle loro navi in cambio del ritrovamento di suo figlio. Obi-Wan comunicò questa informazione ad Anakin, che nel frattempo si stava già recando sul pianeta Teth, dove era stato individuato Rotta, e poi a Yoda ed al Cancelliere Palpatine, i quali sospettarono che dietro al rapimento potesse esserci il Conte Dooku, che probabilmente intendeva mettere Jabba contro la Repubblica.

Obi-Wan siede nel Consiglio a fianco di Yoda.
Obi-Wan arrivò su Teth immediatamente, e trovò Rex ed il suo esercito in grave difficoltà contro i droidi da battaglia. Grazie ai suoi rinforzi, la battaglia fu rimessa in parità e, mentre era alla ricerca di Anakin e Ahsoka, si imbattè in Asajj Ventress. Obi-Wan stava per avere la meglio su di lei, fino a quando la Jedi Oscura non riuscì a fuggire su un droide avvoltoio giunto in suo soccorso. Dopo essere tornato dalle sue truppe, scoprì che Anakin aveva preso una nave ed era partito alla volta di Tatooine, dove, dopo aver lottato contro Dooku e alcune Guardia Magna, riuscì a restituire Rotta a Jabba, il quale confermò alla Repubblica la libertà di passaggio attraverso i suoi territori.

Durante il periodo di guerra raggiunse il grado di Maestro Jedi e gli venne concesso un seggio nell'Alto Consiglio Jedi. Obi-Wan partecipò a moltissime altre missioni e battaglie della Guerra dei Cloni, fra cui la crisi della Malevolence, la minaccia del Virus Ombra Blu, l'invasione di Ryloth, la Battaglia di Felucia, la Seconda Battaglia di Geonosis, il ritorno di Darth Maul, la caduta di Mandalore e il ricongiungimento con la sua amata Satine Kryze, la quale fu però assassinata da Darth Maul, che riuscì così a soddisfare il suo desiderio di vendetta.

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Battaglia di Coruscant

Obi-Wan a bordo della Invisible Hand.
Verso la fine della guerra, Obi-Wan venne incaricato dell’importante missione di salvataggio del Cancelliere dalle grinfie del Generale Grievous. Il generale cyborg delle armate droidi aveva infatti guidato un ardito attacco verso Coruscant, ed era riuscito a rapire il Cancelliere. Obi-Wan e Anakin si unirono alla battaglia a bordo dei loro caccia Jedi.

Sopra Coruscant, ebbe luogo una enorme battaglia e navi capitali della Repubblica attaccarono le forze in fuga della Confederazione dei Sistemi Indipendenti. A farsi largo in questo caos, c’erano Anakin e Obi-Wan, che riuscirono ad effettuare un atterraggio di fortuna all’interno della nave ammiraglia di Grievous: la Invisible Hand. A bordo della nave, Anakin e Obi-Wan si aprirono la via attraverso le forze droidi fino a raggiungere la stanza in cui era tenuto prigioniero il Cancelliere. Trovarono il Cancelliere legato ad una sedia in una stanza di osservazione all’interno degli appartamenti di Grievous. Ad attanderli c’era il Conte Dooku e, nonostante il loro goffo e impusivo attacco durante il loro ultimo confronto con Dooku, Obi-Wan e Anakin lo affrontarono insieme. Dooku si dimostrò un valente avversario. Spinse con la Forza Obi-Wan in un terribile impatto, scagliando il Maestro Jedi come una bambola di pezza contro una parete. Kenobi perse i sensi, così, non potè assistere agli ultimi momenti del duello, durante il quale Anakin decapitò Dooku a sangue freddo, proprio sotto gli occhi compiaciuti del Cancelliere.

Obi-Wan duella con le Guardie Magne.
Quando Kenobi si riprese, si ritrovò nell’antro di un turboascensore, aggrappato alle spalle di Anakin. I Jedi e il Cancelliere non avevano solo a che fare con i droidi da battaglia, ma anche con la nave che si stava spezzando e perdendo il controllo sotto gli attacchi degli Incrociatori Repubblicani. Mentre tentavano di raggiungere l’hangar, i tre fuggitivi vennero catturati da uno schermo antienergia, e si ritrovarono faccia a faccia con il Generale Grievous sul ponte di comando della nave. Obi-Wan e Anakin riuscirono a liberarsi dalle manette e a sopraffare i loro carcerieri. Grievous fuggì, lasciando i prigionieri abbandonati sul ponte di una nave che stava soccombendo attirata dalla forza gravitazionale di Coruscant, ed iniziava a precipitare sulla superficie del pianeta. Fu grazie alle abilità di pilota di Anakin che riuscirono ad emergere da quella situazione, atterrando con un rottame spaziale in un’area industriale abbandonata.

Con la morte di Dooku, la Repubblica poteva vantare un’importante vittoria, ma il Cancelliere non era intenzionato a rimettere i suoi poteri fino a che la guerra non fosse finita. Il Generale Grievous era ancora a piede libero, così i poteri d’emergenza non potevano essere rilasciati. Il Consiglio Jedi focalizzò così la propria attenzione nella cattura del generale cyborg. Questo compito toccò a Kenobi.

Sospetti

Su richiesta del Cancelliere, Anakin venne ammesso al Consiglio Jedi. Normalmente, il Consiglio non avrebbe permesso al Cancelliere di interferire con i loro affari, tuttavia accettarono Anakin. Gli rifiutarono però il rango di Maestro, una decisione che fece crescere la collera nel giovane Jedi. Ad alimentare questa rabbia c’erano le ragioni di fondo del Consiglio nell’accettare questa nomina. Obi-Wan le spiegò ad Anakin al di fuori della seduta del Consiglio, in modo che rimanesse fuori dai rapporti ufficiali. Il Consiglio voleva infatti che Anakin riferisse tutte le mosse del Cancelliere: avrebbe dovuto di fatto spiare il leader della Repubblica. Anakin era combattuto, Obi-Wan e Palpatine erano i suoi amici più cari, ed ora entrambi gli stavano chiedendo di spiare l’altro. Obi-Wan divenne sempre più preoccupato dell’umore di Anakin. Si recò da Padmé Amidala per discutere con lei dei problemi del ragazzo, per tentare di aiutare Anakin a sostenere questo stress. Sfortunatamente, la sua presenza e la sua vicinanza a Padmé avrebbe solo alimentato i suoi sospetti irrazionali che tutti stessero tramando alle sue spalle.

Missione su Utapau

Kenobi lotta contro il Generale Grievous.
Quando giunse la notizia che Grievous era fuggito su Utapau, Obi-Wan giudò tre battaglioni sul pianeta. Tuttavia li mantenne sopra esso, esplorando da solo la zona prima che le sue truppe arrivassero in forze. Atterrando in un’imponente città pozzo del pianeta dell’Orlo Esterno, Kenobi prese contatto con l’Amministratore del Porto: Tion Medon. Lo statuario Pau'an rivelò che il pianeta era sotto legge marziale dei Separatisti e che il Generale Grievous si nascondeva con gli altri leader della Confederazione sul pianeta, al Decimo Livello della città-pozzo.

Kenobi, cavalcando un varactyl femmina di nome Boga, si arrampicò al Decimo Livello e vi trovò Grievous. Si confrontò con il generale cyborg, coadiuvato dalle forze cloni guidate dal Comandante Cody. La Battaglia di Utapau ebbe inizio e Obi-Wan si trovò faccia a faccia con Grievous. Il Generale era stato addestrato al combattimento con la spada laser dal Conte Dooku. Grievous non aveva le affinate abilità di un maestro spadaccino, ma faceva affidamento sulla forza bruta e sulle sue tattiche intimidatorie per sopraffare Kenobi. L’anatomia artificiale di Grievous gli permetteva di brandire quattro spade laser contemporaneamente e di ruotarle come letali seghe ronzanti. Ma, dato che non poteva usare la Forza, Kenobi era in grado di anticipare le sue mosse e contrastarlo. Obi-Wan mozzò due mani del Generale, costringendolo a fuggire.

Grievous si arrampicò a bordo della sua moto-ruota e si fece largo attraverso i corridoi della città-pozzo. Kenobi partì all’inseguimento in sella a Boga, saltando sul veicolo del Generale e costringendolo al suolo. Nella lotta che seguì, Grievous e Kenobi si scagliarono colpi su colpi sulla piattaforma d’atterraggio segreta del Generale. Grievous aveva il vantaggio della forza fisica e di un corpo corazzato. Kenobi fu quasi battuto, ma nella lotta, il Jedi riuscì ad aprire le placche toraciche che coprivano gli organi interni del Generale. Impossessandosi della sua pistola blaster, Kenobi fece fuoco su Grievous. Il colpo si infranse sulla sacca toracica pressurizzata facendosi largo e intaccando i suoi organi vitali. Il Generale era morto. La Guerra dei Cloni era finita.

Ascesa dell’Impero

Ordine 66

Obi-Wan scopre la verità sul conto di Anakin.
Ma in quel momento, all’insaputa di Obi-Wan, Palpatine aveva messo in atto il suo piano finale. Il Cancelliere emanò l’Ordine 66, un comando segreto che imponeva ad ogni comandante clone di fare fuoco sui propri Generali Jedi. Cody e i cloni aprirono il fuoco su Kenobi che, a fatica, riuscì a fuggire dal pianeta. A bordo del caccia del Generale Grievous, Kenobi prese contatto con Bail Organa e con il Maestro Jedi Yoda. Il Senatore riferì loro che il Tempio Jedi era stato attaccato dalle forze cloni e anche Yoda confermò che i cloni si erano rivoltati contro i Jedi in tutta la Repubblica. Il segnale d’emergenza proveniente dal Tempio stava però richiamando tutti i Jedi a casa. Il segnale era senz’altro un’esca che stava attirando i Jedi in una trappola. Yoda e Obi-Wan realizzarono che era necessario fermare quel segnale per preservare l’Ordine Jedi.

Ritornando su Coruscant, Kenobi e Yoda trovarono il Tempio in rovina. I cadaveri di Jedi morti ricoprivano gli un tempo lustri corridoi. I corpi riportavano ferite da blaster, ma alcuni portavano i segni di attacchi da parte di una spada laser. Kenobi comprese una terribile verità, un sospetto dimostrato da una registrazione holografica dell’attacco. Anakin Skywalker aveva causato questa distruzione. Aveva ceduto al lato oscuro. Infatti, il Cancelliere era in realtà Darth Sidious e Anakin era il suo nuovo apprendista: Darth Vader. Kenobi si precipitò da Padmé, per riferirle queste orribili notizie e per capire dove si trovasse Anakin. Padmé era scioccata e, anche se era a conoscenza della destinazione di Anakin, non lo riferì a Kenobi. Sapeva infatti che la prossima missione di Obi-Wan era di femare Anakin, forse persino ucciderlo. Per proteggere l’uomo che amava e padre dei figli che portava in grembo, Padmé lasciò segretamente Coruscant per incontrare Anakin. Kenobi si nascose a sua insaputa a bordo della sua nave.

Il duello su Mustafar

Il duello fra Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker.
Arrivati su Mustafar, Kenobi uscì dalla nave di Padmé mentre i due innamorati stavano discutendo. Padmé era sconvolta dalla trasformazione di Anakin. Lo pregò di lasciare la via oscura ed andare via con lei. Quando Anakin vide Obi-Wan a bordo della sua nave, andò su tutte le furie. Anakin la accusò di averlo tradito e usò la Forza per strangolarla. Kenobi assistette al male che era in Anakin e fu costretto ad attaccare il suo vecchio apprendista. I due incrociarono le loro spade laser lungo la sterile installazione industriale di Mustafar e il duello si spinse fino alla superficie infuocata del pianeta, con Kenobi e Vader ad affrontarsi sulle piattaforme automatizzate che fluttuavano sui fiumi di lava incandescente. Il duello ritornò sulla terra ferma quando Kenobi saltò sulle rive di sabbia nera. Aveva conquistato una posizione di vantaggio, si trovava più in alto di Anakin. Intimò Vader di non costringerlo ad un combattimento che non poteva vincere, ma l’arroganza del Signore dei Sith ebbe la meglio su di lui.

Anakin saltò verso Obi-Wan, il quale con un singolo colpo gli tagliò un braccio ed entrambe le gambe. Il corpo mutilato di Anakin rotolò verso la riva del fiume di lava. Obi-Wan era distrutto: il presunto Prescelto, suo apprendista e compagno di tante avventure aveva ceduto al lato oscuro e collaborato con colui che aveva portato la distruzione dei Jedi. Il Cancelliere ora governava la galassia e il giovane eroe che aveva imparato ad amare come un fratello giaceva morente sulla ghiaia carbonizzata di un pianeta infernale. Il calore proveniente dal fiume di lava si riversò su Anakin, ricoprendolo di fiamme. Le sue ultime parole professarono il suo odio totale verso il suo vecchio Maestro.

Età dell'Impero

Esilio su Tatooine

Obi-Wan consegna il piccolo Luke ai Lars.
Kenobi raccolse la spada di Anakin e ritornò verso la nave di Padmé. Fuggirono verso un rifugio vicino, la colonia mineraria di asteroidi di Polis Massa. I medici alieni cercarono di salvare la vita di Padmé, ma ella si lasciò andare alla disperazione. Morì poco dopo aver dato alla luce due gemelli: Luke e Leia.

Yoda, Bail Organa e Obi-Wan erano gli unici ad essere a conoscenza dell’esistenza dei bambini. Riconobbero che se l’Imperatore avesse scoperto che erano figli di Anakin, sarebbero stati in pericolo. Obi-Wan fu fondamentale nel nascondere i piccoli, in questo modo i Signori Oscuri non avrebbero saputo delle loro intenzioni. Prese con se il bambino, Luke, per portarlo a vivere con Owen e Beru Lars, coltivatori di umidità su Tatooine. La bambina, Leia, venne adottata da Bail Organa e dalla moglie Breha, la Regina di Alderaan.

Mentre le fila dei Jedi venivano spazzate via dalle macchinazioni dell’emergente Impero, Obi-Wan si nascose su Tatooine. Sarebbe rimasto lì per decenni a vegliare sul piccolo Luke, adottando il nome di Ben. I locali l’avrebbero etichettato come “pazzo vecchio eremita” e numerosi altri eccentrici appellativi. Ebbe comunque modo di meditare a lungo sulla Forza. Attraverso la meditazione, entrò in comunicazione con lo spirito di Qui-Gon Jinn. Il suo vecchio Maestro aveva infatti scoperto il segreto dell’immortalità, un modo per preservare la propria identità nell'aldilà della Forza. Obi-Wan studiò la tecnica e assimilò questa abilità.

In preparazione al futuro addestramento di Luke, scrisse una serie di diari e li mise in una scatola con su scritto "Per Luke". In uno di questi scrisse come aveva impedito agli scagnozzi di Jabba lo Hutt di raccogliere la "tassa d'acqua" dagli agricoltori locali durante la Grande Siccità. Circa dopo 8 anni dall'inizio dell'esilio, percepì che Luke era in pericolo, in quanto il ragazzo era andato a prendere l'acqua raccolta dagli uomini di Jabba per riportarla agli agricoltori. Kenobi si recò in segreto sul posto e mise fuori combattimento gli uomini di Jabba con la Forza. Durante la confusione, Luke perse i sensi e Kenobi lo riportò alla sua fattoria prima che si svegliasse.

Guerra Civile Galattica

Ben Kenobi ricorda il passato.
Durante gli anni della Guerra Civile Galattica, Leia Organa venne in possesso dei piani strutturali dell’arma più diabolica dell’Impero: la Morte Nera. La sua missione era quella di cotnattare Obi-Wan, affidargli i piani e farglieli portare ad Alderaan da suo padre. Catturata dagli agenti imperiali però, fu incapace di portare a termine la sua missione e fu costretta a nascondere i piani nel sistema mnemonico di un unità R2 ed inviarla a Tatooine. Il droide R2-D2 e la sua controparte C-3PO vennero in possesso dei Lars. Qui, R2 riuscì a fuggire per andare in cerca di Obi-Wan. Quando Luke si mise alla ricerca del droide, incontrò il vecchio Ben.

Un nuovo apprendista

Obi-Wan e Luke Skywalker.
Obi-Wan raccontò a Luke di suo padre, ma non gli disse tutta la verità. Essendo infatti incerto sul fatto che Luke fosse pronto a sopportarne il peso, Obi-Wan gli disse che Anakin Skywalker era un incredibile pilota, un grande guerriero e un buon amico. Obi-Wan attribuì la morte di Anakin ad un suo vecchio apprendista, Darth Vader, il quale, sedotto dal lato oscuro tradì e assassinò Anakin. Obi-Wan diede a Luke un dono del padre, la sua vecchia spada laser. In questo modo, Luke iniziò il suo viaggio nel mondo dei Jedi. Obi-Wan cercò di addestrare Luke nella maniera più completa possibile, per il poco tempo che passarono insieme. Avendo intrapreso la missione di salvataggio della Principessa Leia dalle mani dell’Impero, Obi-Wan e Luke coinvolsero Han Solo, Chewbacca e il loro Millennium Falcon perché li portassero ad Alderaan. Durante il viaggio, Luke iniziò il suo addestramento con la spada laser. La breve lezione venne interrotta quando il Falcon emerse dall’iperspazio e scoprirono che Alderaan era stato distrutto dalla Morte Nera.

Duello sulla Morte Nera

Duello con Darth Vader sulla Morte Nera.
La nave venne catturata dalla stazione da battaglia, e, una volta a bordo, Obi-Wan si prese l’incarico di disattivare il radiofaro traente responsabile della cattura della loro nave. Così, attraversando con cautela i corridoi della Morte Nera, riuscì a raggiungere il reattore principale e a disattivarlo. Nonostante però la sua presenza fosse tenuta segreta agli assaltatori grazie ai suoi poteri, attirò invece le attenzioni di Darth Vader, che ne percepì la presenza. Il Signore Oscuro affrontò Kenobi mentre il Jedi stava ritornando al Falcon. Con qualche decina d’anni di ritardo, Vader si ritrovò finalmente faccia a faccia con il suo vecchio maestro. Con lo scopo di permettere agli altri di raggiungere il Falcon e di fuggire, Obi-Wan sacrificò la sua stessa vita e divenne uno con la Forza, lasciandosi dietro nient’altro che i suoi abiti vuoti e la sua arma Jedi.

Post Mortem

Obi-Wan in una delle sue manifestazioni come fantasma della Forza.
La morte di Obi-Wan spronò Luke ad unirsi alla Ribellione. Nei momenti in cui ne aveva più bisogno, la voce di Obi-Wan lo guidò attraverso le difficoltà, come quando Luke riuscì a sparare il colpo decisivo per distruggere la Morte Nera nella Battaglia di Yavin. Più tardi, il suo spirito sarebbe apparso a Luke: la sua immagine vacua gli consigliò di raggiungere Dagobah, dove avrebbe potuto completare il suo addestramento sotto la guida del Maestro Yoda, che convinse ad addestrarlo nonostante Luke fosse già adulto.

Qualche tempo dopo, Obi-Wan apparve di nuovo a Luke per rivelargli la verità sulla sua famiglia. Nonostante Kenobi sentisse che il lato oscuro potesse essere sconfitto solamente con la morte di Anakin e dell’Imperatore, Luke credeva fortemente che ci fosse ancora del buono in suo padre. Così decise di affrontare suo padre non per ucciderlo, ma per riportarlo al lato chiaro. Luke riuscì nell’impresa, ma il costo fu elevato. Anakin riportò gravi ferite durante la battaglia finale con l’Imperatore e morì qualche istante dopo essere tornato al lato chiaro. La sua forma spettrale si riunì a quella di Obi-Wan e di Yoda durante i festeggiamenti dei Ribelli dopo la sconfitta dell’Impero su Endor.

Trent'anni dopo, la voce di Obi-Wan fu sentita da Rey durante una visione che ebbe dopo aver toccato la spada laser una volta appartenuta a Luke Skywalker e, prima di lui, a suo padre. Obi-Wan chiamò Rey e le disse le parole di incoraggiamento che disse a Luke durante il suo addestramento sul Millennium Falcon.

Caratteristiche e personalità

Durante la sua giovinezza, il fedele e devoto Kenobi possedeva un secco senso dell’umorismo ed un modo di fare spesso sarcastico. Yoda disse che riscontrava in lui lo stesso senso di sfida di Qui-Gon Jinn, ma ebbe sempre parole di elogio per lui. Qui-Gon stesso riconosceva l’enorme conoscenza e potenziale del suo apprendista. Nonostante fosse stato da lui addestrato, Kenobi era spesso ortodosso nel suo modo di vedere. Come giovane Cavaliere Jedi, Obi-Wan era cinico, anche se molto saggio per la sua età. Il suo atteggiamento umile e cordiale nascondeva il suo potenziale di guerriero. Nonostante le sue innumerevoli lamentele sul volo spaziale, era un pilota piuttosto abile. In molti modi rappresentava la forza dell’Ordine Jedi: risolutezza, altruismo e modestia. Le sue abilità successive dimostrate in molte battaglie lo resero noto in tutta la galassia come “Il Negoziatore”.

Col tempo, Kenobi perse la sua audacia giovanile e assunse il più cauto ruolo di mentore conservativo per Anakin Skywalker, che era per molti versi l’opposto di lui. Kenobi imparò a misurare le sue azioni in ogni situazione. Obi-Wan era noto anche come abile narratore di storie. Mentre era in esilio nella Desolazione dello Jundland, appariva come un buono ma eccentrico vecchio eremita (o "Quello stregone è solo un vecchio pazzo", per usare le parole di Owen Lars) a quelli che non erano avvezzi ai modi dei Jedi. Nei suoi ultimi giorni, Kenobi mise da parte la sua pacatezza e recuperò in parte la sua audacia giovanile.

Poteri e abilità

Obi-Wan durante il duello con Grievous.
Nonostante la sua preferenza per la diplomazia, il Maestro Kenobi fu uno dei più grandi spadaccini e fruitori della Forza della storia dell’Ordine Jedi.

Combattimento con la spada laser

Obi-Wan fu uno spadaccino estremamente capace, uno dei migliori del suo tempo. Imparò diverse forme di combattimento, in particolare la Forma III, ed aveva uno stile più difensivo e meno aggressivo rispetto a quello del suo maestro Qui-Gon Jinn e del suo apprendista, Anakin skywalker. Grazie alle sue doti riuscì a sconfiggere sia Darth Maul che il Generale Grievous, seppure il colpo finale fu sferrato con una pistola blaster. Anche se usava una sola spada laser, sembrava portato anche nell'arte del Jar'Kai, che mise in mostra durante il suo duello con Darth Maul e Savage Opress, durante il quale usò sia la sua spada laser che quella della appena deceduta Adi Gallia. Era anche in grado di usare la spada laser per difendersi dai fulmini di Forza di Dooku su Geonosis. Kenobi, nonostante il suo atteggiamento difensivo durante l'epico duello con Anakin Skywalker, riuscì a guadagnare una posizione di vantaggio e mutilò il suo ex apprendista quando questi si scagliò contro di lui.

Anni più tardi, quando si ritrovò faccia a faccia con Darth Vader, Kenobi aveva perso parte delle sue abilità, sia per la mancata pratica che per l'età avanzata. Dopo essere riuscito a difendersi nelle prime fasi del duello, Kenobi decise di sacrificarsi e diventare uno con la Forza, dando così una importante lezione ad entrambi i suoi apprendisti.

Poteri della Forza

Obi-Wan blocca i fulmini di Forza di Dooku.
Nonostante la sua concentrazione nel combattimento con la spada, Kenobi non mancava certo di esperienza e abilità in altre applicazioni della Forza. Era addestrato all’uso del trucco mentale e della spinta con la Forza. Inoltre, istruito dallo spirito di Qui-Gon, Obi-Wan imparò il segreto dell'immortalità e a trasformarsi in un spirito della Forza dopo la morte.

Altre abilità

Nonostante il suo disprezzo per il volo, Kenobi era anche un eccellente pilota. Durante le Guerre dei Cloni, guidò molti attacchi dall’abitacolo del suo caccia Jedi o del suo intercettore Jedi. Era in grado di riparare ogni genere di veicoli o macchinari, ed abile nell’uso dei sistemi computerizzati. Capiva inoltre molte lingue, fra cui il Basic, il Twi'leki, la lingua Amani, la lingua tribale di Felucia e lo Shyriiwook.

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Guarda la galleria immagini dedicata a Obi-Wan Kenobi.

Dietro le quinte

Il personaggio di Obi-Wan Kenobi è stato interpretato da Sir Alec Guinness nella trilogia classica e da Ewan McGregor nella trilogia dei prequels. James Arnold Taylor presta la voce nelle serie animate Star Wars: The Clone Wars e Star Wars Rebels. Nelle versioni italiane, Obi-Wan è doppiato da Corrado Gaipa per la trilogia classica e da Francesco Bulckaen nei prequels e nelle serie d'animazione. Nella versione originale, le voci di McGregor e Guinness sono comparse anche ne Il risveglio della Forza durante la visione di Rey.

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