Holocron

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"L’holocron trabocca di consigli! Osserva e ascolta…"
Bodo Baas[fonte]
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Conosciuto originariamente come “conaca olografica”, un holocron era un reticolo cristallino (spesso di forma cubica e dalle dimensioni che gli permettevano di essere tenuto in una mano) nel quale i Jedi, così come i Sith, del passato solevano registrare incredibili quantità di dati, così come il custode dell’holocron. Anche i Sith avevano la loro forma di tecnologia, e sembra che addirittura abbiano preceduto i Jedi di ben tremila anni.

Caratteristiche

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L’holocron era in grado di catturare l’aspetto e le reti cognitive del suo proprietario, e trasformarle in un ologramma tridimensionale. Il custode agiva come guida attraverso le informazioni immagazzinate nell’holocron, come motore di ricerca dal tocco estremamente più personale. Questi custodi erano in grado di rapportare le storie contenute negli archivi dell’holocron agli eventi vissuti da chi lo attivava. I custodi Jedi potevano persino percepire l’abilità e il livello di apprendimento di un Jedi, ed offrirgli informazioni limitate proporzionate a questo, in modo che ai Padawan non fossero mostrate informazioni troppo avanzate e pericolose per il loro status di apprendimento. Ad ogni modo, gli holocron Sith avevano accesso illimitato, e permettevano a chi lo attivava di accedere all’intera banca dati del lato oscuro. Gli holocron Sith solitamente avevano forma piramidale, costruita con una tecnologia comune a quella donata all’antico re Sith Adas dai guerrieri Rakata, che speravano di guadagnarsi la sua fiducia. Egli accolse la tecnologia e costruì un holocron, ma Adas intuì il loro sotterfugio e si ribellò. Si può solamente presupporre che i Jedi abbiano imparato i segreti dell’holocron in maniera simile ai Sith, probabilmente studiando i misteriosi artefatti lasciati dall’Impero Infinito.
Un holocron Sith.
La forma piramidale ricordava quella dei grandi templi Sith che potevano essere trovati nella galassia, una forma che serviva a incanalare e focalizzare il potere del lato oscuro della Forza. Non si conosce il numero esatto degli holocron creati durante la storia dell’Ordine Sith, nonostante alcuni studiosi Jedi pensino che ne fu creato solamente uno. Era considerato il più completo archivio informativo del lato oscuro durante l’epoca della Grande Guerra Sith. Fu raccolto da Odan-Urr su una nave spaziale in orbita intorno a Koros Major, ma più tardi fu rubato da Exar Kun. All’inizio della Gurande Guerra Sith, si pensava che l’holocron fosse andato perduto
Un holocron Jedi.
per sempre, anche se sono noti alcuni indizi secondo i quali fu raccolto da Darth Revan e portato sul Pianeta Sconosciuto (altrimenti noto come Rakata Prime). Revan nascose l’artefatto nel tempio Rakatano, dove rimase per circa 3.000 anni per poi essere scoperto da Darth Bane, appena prima della Battaglia di Ruusan. Bane fu in grado di estrarre una gran quantità di informazioni. Fu solo dopo aver udito le parole di Revan che Bane decise quale sarebbe stato il futuro dei Sith, fondando la Regola dei Due come basi dell’Ordine Sith dei giorni a venire. La tecnologia di realizzazione andò perduta dopo la Grande Purga Jedi. Gli holocron sopravvissuti contenevano informazioni sulle tecniche Jedi, progetti di antiche astronavi, e informazioni storiche sull’universo: di conseguenza erano di enorme valore. Solitamente, solamente gli individui sensibili alla Forza potevano accedere ad un holocron, nonostante anche il padre di Bastila Shan ne tenesse uno usandolo come diario.

Principali holocron conosciuti

Holocron Jedi

Gli holocron comparivano in varie forme, colori e dimensioni.

Holocron Sith