Padmé Amidala: differenze tra le versioni

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'''Padmé Amidala''' fu Regina e Senatrice di [[Naboo]] negli anni che precedettero la caduta della Repubblica. Moglie di [[Anakin Skywalker]] e madre dei gemelli [[Luke Skywalker|Luke]] e [[Leia Organa Solo|Leia]], il suo nome di nascita era '''Padmé Naberrie''', e acquisì il nome di '''Amidala''' quando venne eletta sovrana del pianeta [[Naboo]].
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'''Padmé Naberrie''', nota pubblicamente come '''Padmé Amidala''', fu un personaggio politico che divenne una figura influente negli anni che precedettero la caduta della [[Repubblica Galattica]]. Amidala venne eletta [[Monarca di Naboo|Regina di Naboo]] molto giovane e guidò il suo popolo durante l'[[invasione di Naboo|invasione]] della [[Federazione dei Mercanti]] sul suo pianeta. Con l'aiuto dell'[[Ordine Jedi]], Amidala riuscì a liberare [[Naboo]] dalla Federazione. Quando i suoi due mandati da regina terminarono, nacque un movimento a favore della modifica della legge in modo da permetterle di continuare a governare, ma lei tuttavia declinò la proposta accettando invece di diventare [[Senatore|Senatrice]] di Naboo.
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==Biografia==
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===Infanzia===
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Padmé nacque in un piccolo villaggio di montagna da genitori di umili origini, ma si innamorò in fretta della vita intensa e affascinante della città dopo una visita alla nonna [[Winama Naberrie|Winama]]. Da bambina, Padmé era prodigiosamente talentuosa ed estremamente ben educata. Fin da piccola dimostrò il suo interesse negli affari che riguardavano il servizio pubblico, partecipando come volontaria al [[Movimento Assistenza Rifugiati]], in particolare durante l’esodo della popolazione dal pianeta [[Shadda-Bi-Boran]] costretta a lasciare il pianeta dopo l’esplosione del sole nel suo sistema. All’età di 8 anni si unì all’[[Apprendistato Legislativo]] e divenne Legislatore Tirocinante all’età di 11, con il compito di supervisore della città di [[Theed]].
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===Regina di Naboo===
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Nel periodo che portò alla Guerra dei Cloni, la Senatrice Amidala fu portavoce delle critiche contro la creazione di un [[Grande Esercito della Repubblica]] per combattere la [[Confederazione dei Sistemi Indipendenti]]. La guerra scoppiò comunque, tuttavia, e Amidala fu presente alla [[Battaglia di Geonosis|prima battaglia]] avvenuta su [[Geonosis]]: la Senatrice era infatti stata catturata dai Separatisti. Dopo la battaglia, Amidala sposò in segreto il [[Cavaliere Jedi]] [[Anakin Skywalker]].
[[Immagine:padme_amidala_2.jpg|thumbnail|left|Padmé nelle vesti di Regina di Naboo.]]A 14 anni, venne eletta Regina di Naboo. In questi anni raggiunse l’apice degli obiettivi della sua educazione, e l’essere Regina fu la naturale realizzazione del suo potenziale e dei suoi studi. Amidala succedette al Re [[Veruna]], il quale abdicò per uno scandalo di imbrogli politici dopo un mandato di 13 anni. Amidala venne eletta con un’elezione elettronica globale che durò meno di 4 minuti.
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Gli abiti e il trucco elaborato della Regina erano legati a importanti simboli storici per [[Naboo]]. Il viso truccato era di una stilizzata bellezza, evidenziata dai segni sulle guance per rappresentare simmetria ed equilibrio, e il colore che suddivideva le labbra inferiori era chiamato [[cicatrice del ricordo]], che ricordava i tempi di sofferenza del pianeta Naboo prima del [[Grande Tempo di Pace]].
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Amidala proseguì la sua rierca della pace anche dopo l'inizio della guerra, cercando di trovare una soluzione pacifica fra la Repubblica e l'Alleanza Separatista. Tuttavia, tutti i tentativi fallirono, anche se Amidala ottenne qualche vittoria come ad esempio riuscendo a fare in modo che [[Mandalore]] dichiarasse la propria neutralità nella guerra. La guerra proseguì, costringendola spesso alla sperazione con Skywalker per lunghi periodi di tempo.
  
La Regina Amidala aveva un folto staff di consiglieri e collaboratori che la aiutavano nella gestione degli affari di tutti i giorni. [[Sio Bibble]], per esempio, era il governatore di Naboo. Il Capitano [[Panaka]] era invece la sua leale guardia del corpo e capo della sicurezza. [[Ric Olié]] era il pilota della [[Nave Reale Naboo|Nave Reale]] e capo della [[Squadriglia Bravo]].
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Alla fine della guerra, Amidala rimase incinta di due gemelli e Anakin iniziò ad avere incubi di lei che moriva durante il parto. I suoi tentativi di salvarla lo condussero infine al [[lato oscuro]] della [[Forza]], e divenne il [[Signore dei Sith]] [[Darth Vader]]. Nei giorni successivi, e dopo la distruzione dell'Ordine Jedi, il [[Cancelliere Supremo]] [[Palpatine]], che in segreto era il Signore dei Sith [[Darth Sidious]], trasformò la Repubblica in [[Impero Galattico]]. Amidala poco dopo cercò di salvare Vader dal lato oscuro ma i suoi tentativi fallirono. Perse la voglia di vivere e morì subito dopo aver dato alla luce i suoi gemelli: [[Luke Skywalker|Luke]] e [[Leia Organa|Leia]]. Leia seguì le orme della madre, diventando membro dell'[[Alleanza Ribelle]], mentre Luke divenne un Cavaliere Jedi e redense Anakin dal lato oscuro.
  
Probabilmente ancora più importanti erano per lei le sue 5 ancelle. [[Saché]], [[Yané]], [[Rabé]], [[Sabé]] ed [[Eirtaé]] non solo aiutavano la Regina con i suoi complicati abiti, acconciature e trucco, ma erano come lei addestrate all’autodifesa. Gli abiti e il trucco avevano anche lo scopo di proteggere la Regina in quanto, quando era in pericolo, si travestiva come una delle sue servitrici, e adottava il suo nome meno formale di Padmé. Quando vestiva i panni di Padmé, Sabé assumeva il ruolo della Regina al suo posto. Nel corso degli anni, quando avrebbe assunto il ruolo di Senatrice, fra le sue ancelle vi furono anche [[Cordé]], [[Dormé]], [[Versé]], e infine [[Ellé]] e [[Moteé]].  
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==Biografia==
====Invasione di Naboo====
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===Verso l'elezione a regina===
[[Immagine:padme_amidala_4.jpg|thumbnail|right|Amidala durante la liberazione di Theed.]]Poco dopo la sua elezione si trovò a dovere affrontare una importante crisi con la [[Federazione dei Mercanti]] dei [[Neimoidiani]], la quale impose un blocco sul pacifico pianeta pretendendo che la Regina Amidala firmasse un trattato per legittimare l'occupazione. Amidala rifiutò, e venne condannata ad un campo di prigionia. Mentre veniva scortata verso l’incarcerazione, venne salvata dai due ambasciatori Jedi [[Qui-Gon Jinn]] e [[Obi-Wan Kenobi]]. I Jedi la scortarono assieme a parte della sua fedele servitù verso [[Coruscant]], per porre il suo caso davanti al [[Senato Galattico]]. Durante il conflitto Amidala dimostrò il motivo per il quale era stata eletta, ergendosi sempre in piedi e senza timore di fonte ai Neimoidiani.
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Padmé nacque su [[Naboo]] quattordici anni prima della sua [[Invasione di Naboo|invasione]]. Anche se i suoi genitori erano di umili origini, da bambina, Padmé era prodigiosamente talentuosa ed estremamente ben educata. Fin da piccola dimostrò il suo interesse negli affari che riguardavano il servizio pubblico. Suo padre era amico del [[Senatore]] [[Onaconda Farr]], che rappresentava il sistema solare di [[Rodia]] nel [[Senato Galattico|Senato della Repubblica Galattica]]. Padmé era molto legata al rodiano, tanto da chiamarlo "Zio Ono." All'età di 12 anni, partecipò al [[Programma Legislativo Giovanile]], dove incontrò un ragazzo leggermente più grande di nome [[Palo]]. I due si innamorarono, ma la loro relazione non durò e si separarono quando Palo lasciò la politica per diventare un artista. Due anni più tardi, alla tenera età di 14 anni, Padmé Naberrie venne eletta Regina di Naboo e adottò Amidala come nome d'ufficio. Anche se non fu la regina più giovane mai eletta, in seguito mise in dubbio la sua maturità al tempo dell'elezione.
  
Ad ogni modo, le manovre politiche e burocratiche erano lontane dal suo modo di pensare, così si affidò al giudizio dell’allora Senatore di Naboo [[Palpatine]]. Questo la portò a cadere nel suo piano per screditare il [[Cancelliere Supremo]] [[Valorum]], e ad intervenire in Senato per proporre un voto di sfiducia per l’elezione di un nuovo, più forte, candidato. Le sue esperienze su [[Tatooine]], dove conobbe [[Shmi Skywalker|Shmi]] e [[Anakin Skywalker]], la avevano tuttavia portata ad avere un po’ meno fiducia nella Vecchia Repubblica.
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===L'invasione di Naboo===
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[[Immagine:padme_amidala_2.jpg|thumbnail|left|Padmé nelle vesti di Regina di Naboo.]]
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Poco dopo la sua elezione si trovò a dovere affrontare una importante crisi con la [[Federazione dei Mercanti]] dei [[Neimoidiani]], la quale impose un blocco sul pacifico pianeta pretendendo che la Regina Amidala firmasse un trattato per legittimare l'occupazione. Amidala rifiutò e venne condannata ad un campo di prigionia. Mentre veniva scortata verso l’incarcerazione, venne salvata dai due ambasciatori Jedi [[Qui-Gon Jinn]] e [[Obi-Wan Kenobi]] che, inviati dal Senato Galattico per mediare la diatriba con il vicerè della Federazione Nute Gunray, erano appena sfuggiti ad un tentativo dello stesso di ucciderli. I Jedi la scortarono assieme a parte della sua fedele servitù verso [[Coruscant]], per porre il suo caso davanti al [[Senato Galattico]].  
  
====Liberazione di Theed====
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Tuttavia, l'[[Nave reale nubiana 327 di tipo J|astronave reale]] fu danneggiata durante la fuga e il motore dell'iperguida doveva essere riparato per poter raggiungere la capitale, così il gruppo decise di atterrare nel non lontano pianeta di [[Tatooine]] alla ricerca del pezzo di ricambio. La regina, incuriosita dal pianeta desertico, decise di fingersi una delle sue ancelle utilizzando il suo nome reale di Padmé per accompagnare i Jedi nella missione sul pianeta. Il gruppo si recò a [[Mos Espa]], un luogo che Qui-Gon Jinn descrisse come "una manna per chi non vuole farsi trovare". Durante il negoziato con il [[rigattiere]] [[Watto]] per acquistare il pezzo di ricambio, il gruppo incontrò [[Anakin Skywalker]], uno schiavo umano di 9 anni. Il ragazzo fu immediatamente affascinato dalla bellezza di Padmé e le chiese se lei fosse un [[angelo]] delle lune di [[Iego]]. A sua volta, la regina pensò che il bambino fosse un po' strano, ma affascinante.
Durante la sua permanenza nella Capitale, grazie anche a [[Jar Jar Binks]], Amidala capì che c’era un grosso malinteso di fondo fra i Naboo e i [[Gungan]], gli abitanti originari del pianeta. Chiedendo l’aiuto dei Gungan e grazie alla nuova forgiata alleanza fra i due popoli, Padmé riuscì a liberare la capitale [[Theed]] e il pianeta dall’invasione Neimoidiana, costringendo il loro leader, il Viceré [[Nute Gunray]], a mettere fine all’occupazione.
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===Senatrice===
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Dato che i Jedi e la regina non avevano abbastanza denaro per acquistare le parti di ricambio, Anakin si offrì di competere nella [[gara di sgusci]] di [[Boonta Eve Classic]] per procurar loro il credito necessario. Qui-Gon accettò prontamente l'offerta ma Padmé criticò le sue azioni: anche se Anakin le piaceva, pensava che non fosse saggio mettere il destino di Naboo nelle mani di un bambino. Alla fine Anakin riuscì a vincere la gara contro ogni previsione e, grazie ad una scommessa con Watto, Anakin fu liberato dalla schiavitù e gli fu permesso di accompagnare i Jedi nel loro viaggio. Lungo la strada per Coruscant, Amidala, ancora nelle vesti dell'ancella Padmé, aiutò Anakin a far fronte alla mancanza della madre [[Shmi Skywalker|Shmi]], che Watto si era rifiutato di liberare.
[[Immagine:padme_amidala_1.jpg|thumbnail|left|La Senatrice Amidala nei suoi appartamenti su Coruscant.]]Quando il suo mandato terminò, Amidala fu costituzionalmente costretta a lasciare il ruolo di Regina, anche se la popolazione avrebbe volentieri votato un emendamento che le avrebbe permesso di regnare più a lungo. Anche se aveva ogni diritto di ritirarsi e concentrarsi sulla sua vita privata, Amidala continuava ad essere intensamente legata e appassionata al pubblico servizio. Amidala accettò quindi la proposta della nuova Regina [[Jamillia]] di diventare Senatrice e rappresentante del [[settore di Chommel]] nel [[Senato Galattico]]. Il sistema comprendeva [[Naboo]] e i suoi 35 sistemi vicini. Amidala prese il posto di [[Palpatine]], divenuto nel frattempo il nuovo [[Cancelliere Supremo]] della Repubblica. In una galassia sconvolta da tumultuosi cambiamenti, la sua indole franca e sincera brillava come un segnale guida di ragione e razionalità all’interno di un Senato sempre più diviso.
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La Senatrice Amidala venne coinvolta dai tumulti scatenati dal diffondersi del [[Movimento Separatista]] in tutta la galassia e che minacciavano la stabilità della Repubblica. Il verificarsi di episodi di violenza spinse i Senatori più reazionari a suonare l’allarme di una guerra incombente. Amidala, tuttavia, rimase coerente con i suoi ideali pacifisti, ideando la [[Campagna Contro la Militarizzazione della Repubblica]], e viaggiò attraverso Chommel per trovare soluzioni diplomatiche al massiccio incremento di militarizzazione. Per questo, i media più popolari del tempo accusarono lei e il suo impopolare messaggio di pace.
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===Liberazione di Theed===
====Tentativi di omicidio====
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[[Immagine:padme_amidala_4.jpg|thumbnail|right|Amidala durante la liberazione di Theed.]]Una volta giunta su [[Coruscant]], Amidala riassunse il suo ruolo di regina. In preparazione alla sua apparizione pubblica davanti al Senato, ebbe un incontro con [[Sheev Palpatine]], che rappresentava il sistema di Naboo in Senato. Palpatine la informò che l'assemblea era troppo corrotta per preoccuparsi della loro situazione, quindi la incoraggiò a proporre un [[voto di sfiducia]] per la leadership del [[Cancelliere]] [[Finis Valorum]]. Valorum era un politico di buone intenzioni e la regina inizialmente si rifiutò di fare una mossa contro di lui. Tuttavia, dopo aver assistito ai problemi dei politici durante la sessione in Senato, Amidala finì col seguire il consiglio di Palpatine e domandò che Valorum fosse rimosso dall'incarico. Venne così decisa un'elezione a cui Palpatine stesso fu candidato come successore. Anche se il senatore le chiese di restare nella capitale fino alla fine dell'elezione, Amidala decise di tornare su Naboo con l'intento di liberare il suo pianeta senza l'aiuto della Repubblica.
[[Immagine:padme_amidala_5.jpg|thumbnail|right|Padmé subito dopo l'attentato Separatista su Coruscant.]]Nel giorno del voto per l’[[Atto di Creazione Militare]], la nave di Amidala venne attaccata durante il suo arrivo a [[Coruscant]]. Sette persone, inclusa la sua controfigura [[Cordé]], morirono nell’esplosione. Alcuni sospettarono che i mandanti dell’attentato fossero i minatori di spezia delle lune di Naboo, ma Amidala credeva che invece fosse il Conte [[Dooku]], leader dei Separatisti, ad essere dietro a tutto ciò. In realtà, era un vecchio nemico, [[Nute Gunray]], ad aver ingaggiato i cacciatori di taglie affinchè mettessero a tacere per sempre la giovane donna di Naboo, fatti che rimaserò però oscuri ancora per qualche tempo.
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Come richiesto dal [[Cancelliere Supremo]] [[Palpatine]], Amidala venne messa sotto la protezione dei [[Cavalieri Jedi]]. In questo modo, dopo ben dieci anni,  poté incontrare nuovamente [[Obi-Wan Kenobi]] e il suo apprendista [[Anakin Skywalker]]. Un secondo attentato da parte della cacciatrice di taglie [[Zam Wesell]] rivelò quanto Amidala fosse realmente in pericolo.  
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Durante il viaggio, la regina rivelò al preoccupato Maestro Jinn che intendeva formare un'alleanza con i [[Gungan]], una specie di anfibi senzienti nativi di Naboo. Tuttavia, quando Jinn e il suo apprendista Kenobi avevano incontrato i Gungan all'inizio della loro avventura, i nativi avevano manifestato il loro scarso interesse nel fato degli umani di Naboo. Riassumendo di nuovo l'identità di ancella, la regina attraversò le paludi del pianeta con la sua squadra. Riuscirono a localizzare il luogo segreto in cui i Gungan si erano rifugiati dopo aver evacuato la loro città di [[Otoh Gunga]]. Inizialmente, fu la finta regina [[Sabé]] a iniziare il negoziato con [[Boss]] [[Rugor Nass|Nass]], il leader dei Gungan. Ma dato lo scarso successo, la vera Amidala decise di rivelare la propria identità, cosa che sorprese non solo i Gungan ma anche tutti gli ignari compagni di viaggio. La regina si ingonocchiò davanti a Boss Nass, chiedendo il suo aiuto nella battaglia contro le truppe della Federazione. Impressionato dall'atteggiamento rispettoso della regina, Nass accettò di buon cuore.
  
Anakin scortò Padmé a [[Naboo]], dove sarebbero rimasti nascosti mentre i Jedi investigavano sugli attentati. In questi momenti di quiete e solitudine, nello splendido scenario della [[Regione dei Laghi]] di Naboo, Anakin e Padmé si riscoprirono profondamente legati, riallacciando un’affettuosa amicizia che era stata interrotta dieci anni prima, per poi innamorarsi profondamente. Si trattava di un amore proibito per entrambi. Per i dettami del [[Codice Jedi]], Anakin non avrebbe potuto vivere una relazione romantica, e Padmé aveva bisogno di concentrarsi nella sua carriera politica. Nonostante i loro forti sentimenti, fu Padmé ad essere realista, respingendo le avances di Anakin mentre cercava di placare il suo stesso cuore.
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Anche se il piano della regina finì per funzionare alla perfezione, non mancarono le perdite. Sulle pianure erbose di Naboo, ci furono diverse vittime Gungan, fino a quando Anakin Skywalker non distrusse la [[Nave Controllo Droidi]] della Federazione. Inoltre, il Maestro Qui-Gon Jinn rimase ucciso durante un duello con il Signore dei Sith [[Darth Maul]]. Ora che il pianeta era liberato, Amidala accolse Palpatine, che giunse per annunciare di essere appena stato eletto come Cancelliere Supremo, avendo ricevuto molti voti di simpatia per la situazione in cui versava il suo pianeta. Nell'immediato indomani dell'invasione, Amidala partecipò al funerale di Qui-Gon Jinn nel tempo di [[Theed]]. Infine, venne tenuta una grande parata nella capitale di Naboo per celebrare l'ufficiale alleanza fra gli umani e i Gungan. Durante la cerminiona, a cui partecipò il Cancelliere Palpatine, i membri del [[Consiglio Jedi]], Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker, Amidala donò il [[Globo della Pace]] ad un entusiasta Boss Nass.
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===La crisi separatista===
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Quando il suo mandato terminò, Amidala lasciò la carica di regina e al suo posto venne eletta la [[Regina]] [[Jamillia]]. Anche se aveva ogni diritto di ritirarsi e concentrarsi sulla sua vita privata, Amidala continuava ad essere intensamente legata e appassionata al pubblico servizio. Amidala accettò quindi la proposta della Regina Jamillia di diventare Senatrice nel [[Senato Galattico]]. Amidala entrò in Senato lo stesso anno del Senatore [[Rush Clovis]] di [[Scipio]]. I due parteciparono a diversi comitati e allacciarono uno stretto rapporto, il quale si concluse bruscamente in seguito. Dieci anni dopo l'invasione di Naboo, l'ex Jedi [[Conte]] [[Dooku]] divenne il portavoce della [[Confederazione dei Sistemi Indipendenti]], usciti dalla Repubblica in opposizione alla corruzione regnante in Senato. In risposta alla minaccia, il Senato dibattè la proposta dell'[[Atto di Creazione Militare]] che avrebbe permesso al [[Cancelliere Supremo]] [[Palpatine]] di commissionare formalmente un [[Grande Esercito della Repubblica]]. Durante questo periodo, la Senatrice Amidala divenne membro del [[Comitato Lealista]] e fu considerata leader dell'opposizione all'Atto di Creazione Militare.
  
====Gli incubi====
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[[Immagine:padme_amidala_5.jpg|thumbnail|left|Padmé subito dopo l'attentato Separatista su Coruscant.]]Alla vigilia del voto per l’[[Atto di Creazione Militare]], la nave di Amidala venne attaccata durante il suo arrivo a [[Coruscant]]. Sette persone, inclusa la sua controfigura [[Cordé]], morirono nell’esplosione. Alcuni sospettarono che i mandanti dell’attentato fossero i minatori di spezia delle lune di Naboo, ma Amidala credeva che invece fosse il Conte [[Dooku]] ad essere dietro a tutto ciò. Come richiesto dal [[Cancelliere Supremo]] [[Palpatine]] e nonostante le rimostranze della Senatrice, Amidala venne messa sotto la protezione dei [[Cavalieri Jedi]]. In questo modo, dopo ben dieci anni, poté incontrare nuovamente [[Obi-Wan Kenobi]] e il suo apprendista [[Anakin Skywalker]]. Essendo passati parecchi anni, Anakin era nervoso di incontrare Amidala e, se da una parte lei riuscì a nascondere i suoi sentimenti, Kenobi gli fece notare che anche la Senatrice era felice di rivederli. Un secondo attentato da parte della cacciatrice di taglie [[Zam Wesell]] rivelò quanto Amidala fosse realmente in pericolo. Quella notte, infatti, Zam Wesell cercò di nuovo di ucciderla tramite due [[kouhun]] letali che fece entrare nella sua camera da letto grazie ad un droide. Skywalker e Kenobi percepirono la minaccia e si precipitarono nella stanza, dove il primo riuscì a uccidere i due kouhun e il secondo si gettò dalla finestra per afferrare il droide. I due Jedi, dopo un inseguimento nel traffico di Coruscant, riuscirono a catturare la cacciatrice di taglie, la quale, prima di poter rivelare l'identità del mandante dell'omicidio, venne uccisa da [[Jango Fett]] con un [[saberdardo di Kamino]].  
[[Immagine:padme_amidala_10.jpg|thumbnail|left|Amidala nell'Arena delle Esecuzioni di Geonosis.]]L’amore di Anakin per Padmé non era l’unica cosa che lo tormentava. Faceva spesso terribili incubi sulla madre in pericolo. Quando non fu più in grado di reggere questo peso, Anakin si diresse verso [[Tatooine]], con Padmé al suo fianco, alla ricerca di [[Shmi Skywalker]].
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Anakin trovò la madre in punto di morte, e sfogò la sua rabbia e la sua sete di vendetta contro i Predoni [[Tusken]] che la avevano catturata e torturata. Quando ritornò da Padmé, le confessò le sue azioni, e crollò per la vergogna e la disperazione per quello che aveva fatto. Padmé non poté fare altro che guardare il giovane ferito e in lacrime, e lasciare che la compassione guidasse il suo cuore mentre cercava di dargli conforto.  
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[[Immagine:padme_amidala_1.jpg|thumbnail|right|La Senatrice Amidala nei suoi appartamenti su Coruscant.]]In seguito a questi continui attacchi, Anakin venne incaricato dal Consiglio Jedi di scortare Padmé a [[Naboo]], dove sarebbero rimasti nascosti mentre Kenobi investigava sugli attentati. In quei momenti di quiete e solitudine, Anakin e Padmé si riscoprirono profondamente legati, riallacciando un’affettuosa amicizia che era stata interrotta dieci anni prima, e Anakin le confessò il proprio amore. Si trattava di un amore proibito per entrambi. Per i dettami del [[Codice Jedi]], Anakin non avrebbe potuto vivere una relazione romantica e Padmé aveva bisogno di concentrarsi nella sua carriera politica. Nonostante i loro forti sentimenti, fu Padmé ad essere realista, respingendo le avances di Anakin mentre cercava di placare il suo stesso cuore. Durante la permanenza sul pianeta, Anakin iniziò ad avere visioni di sua madre in pericolo. Convinto che fosse suo dovere salvarla, decise di recarsi a [[Tatooine]]. Amidala andò con lui e, al suo arrivo alla [[fattoria dei Lars]], Anakin scoprì che la madre era stata rapita dal [[Predone Tusken|Predoni Tusken]]. Anakin riuscì a trovarla ma fu troppo tardi e la donna morì fra le sue braccia. Poco dopo, Skywalker confessò ad Amidala la sua disperazione e la sua collera per quanto aveva fatto per salvare la madre, mentre Padmé non poté fare altro che guardare il giovane ferito e in lacrime e lasciare che la compassione guidasse il suo cuore mentre cercava di dargli conforto.
  
Poco dopo, Anakin e Padmé viaggiarono verso [[Geonosis]], per salvare Obi-Wan che era stato catturato dalle forze Separatiste. Padmé sperava di sfruttare le sue doti diplomatiche per discutere con i Separatisti, ma sia lei che Anakin vennero catturati dai [[Geonosiani]]. Sottoposti a processo per spionaggio, Amidala e Anakin vennero condannati a morte.
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===Guerra e matrimonio===
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[[Immagine:padme_amidala_10.jpg|thumbnail|left|Amidala nell'Arena delle Esecuzioni di Geonosis.]]Poco dopo, Anakin e Padmé viaggiarono verso [[Geonosis]], per salvare Obi-Wan che, nel frattempo, era stato catturato dalle forze Separatiste durante le sue indagini, grazie alle quali aveva scoperto che c'era il Conte Dooku dietro ai tentativi di omicidio della Senatrice. Fu Padmé a decidere di andare in suo soccorso, in quanto sperava di sfruttare le sue doti diplomatiche per discutere con i Separatisti, ma sia lei che Anakin vennero catturati dai [[Geonosiani]]. Sottoposti a processo per spionaggio, Amidala e Anakin vennero condannati a morte.
  
Messa di fronte all’evidenza di una morte imminente, Padmé abbassò la sua guardia emozionale e dichiarò il suo amore ad Anakin. I due poi vennero portati all’interno dell’arena delle esecuzioni assieme ad Obi-Wan, e tre bestie letali furono liberate al suo interno, tutto per divertire gli spettatori Geonosiani. Nonostante subì una ferita provocata dagli artigli di un feroce [[nexu]], Padmé riuscì a tenergli testa, scontentando coloro che attendevano con impazienza la sua morte.  
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Messa di fronte all’evidenza di una morte imminente, Padmé abbassò la sua guardia emozionale e dichiarò il suo amore ad Anakin. I due poi vennero portati all’interno dell’[[Arena delle Esecuzioni]] assieme ad Obi-Wan e tre bestie letali furono liberate al suo interno, tutto per divertire gli spettatori [[Geonosiani]]. Nonostante subì una ferita provocata dagli artigli di un feroce [[nexu]], Padmé riuscì a tenergli testa, scontentando [[Nute Gunray]] e gli altri leader separatisti, che attendevano con impazienza la sua morte. Lo spettacolo venne interrotto con l’arrivo dei rinforzi Jedi e conseguentemente con lo scoppio della prima battaglia della [[Guerra dei Cloni]]. Skywalker, Kenobi e Amidala inseguirono il Conte Dooku su una [[cannoniera repubblicana]], ma Amidala e un [[soldato clone]] furono sbalzati fuori dal veicolo. Riuscirono a chiamare aiuti ma arrivarono troppo tardi per impedire al conte Dooku di scappare, dopo essere sfuggito da un duello con i Jedi nonostante l'intervento di Yoda. 
  
Lo spettacolo venne interrotto con l’arrivo dei rinforzi Jedi, e conseguentemente con lo scoppio della prima battaglia della [[Guerra dei Cloni]]. Nonostante le sue riserve iniziali sulla creazione di un esercito della Repubblica, Padmé lottò comunque al fianco dei clone troopers contro le forze droidi dei Separatisti.
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[[Immagine:padme_amidala_12.jpg|thumbnail|right|Il matrimonio di Anakin e Padmé su Naboo.]]Dopo la [[Battaglia di Geonosis]], Anakin scortò nuovamente Padmé su [[Naboo]]. Lì, nello stesso luogo in cui il loro amore proibito aveva iniziato a sbocciare, i due si sposarono in segreto in una cerimonia i cui testimoni furono solamente [[C-3PO]] e [[R2-D2]].
  
===Matrimonio===
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===Guerra dei Cloni===
[[Immagine:padme_amidala_12.jpg|thumbnail|right|Il matrimonio di Anakin e Padmé su Naboo.]]Dopo la [[Battaglia di Geonosis]], Anakin scortò nuovamente Padmé su [[Naboo]]. Qui, nel rifugio della [[Regione dei Laghi]], lo stesso luogo in cui il loro amore proibito aveva iniziato a sbocciare, i due si sposarono in segreto in una cerimonia i cui testimoni erano solamente [[C-3PO]] e [[R2-D2]]. Questa quieta espressione d’amore precedette alcuni dei più oscuri momenti affrontati da Amidala e dall’intera [[galassia]].
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====Negoziati con gli Hutt====
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[[Immagine:padme_amidala_24.jpg|thumbnail|left|Padmé liberata dai soldati clone nel locale di Ziro.]]Qualche tempo dopo la Battaglia di Geonosis, Amidala discusse con il Cancelliere delle nuove misure di sicurezza adottate da Naboo a causa delle nuove battaglie scoppiate nell'[[Orlo Esterno]]. Amidala fu poi informata che [[Jabba]] lo Hutt credeva che Skywalker avesse rapito suo figlio [[Rotta]], e che si stava rifiutando di negoziare con la Repubblica. Amidala si offrì di negoziare con Jabba attraverso suo zio, [[Ziro]], che viveva a [[Coruscant]]. Il suo scopo era quello di convincere Ziro a schierarsi con i Jedi e convincere Jabba che dietro al rapimento di suo figlio c'era il Conte Dooku. Ziro tuttavia non aveva interesse in quello che diceva la Senatrice e la fece scortare fuori. Amidala però riuscì a eludere l'unità [[serie IG|IG]] ed udì di nascosto una conversazione di Ziro con il Conte Dooku, i quali stavano cospirando contro Jabba. Amidala venne scoperta e imprigionata, ma riuscì a comunicare la sua situazione a [[C-3PO]] tramite il [[comlink]]. 3PO guidò una squadra di soldati clone al salvataggio della Senatrice e alla cattura di Ziro, che venne in questo modo smascherato. Amidala quindi contattò Jabba, il quale stava per giustiziare [[Anakin Skywalker|Anakin]] e [[Ahsoka Tano|Ahsoka]], e gli spiegò che in realtà era stato proprio suo zio Ziro assieme al Conte Dooku, a rapire il piccolo Rotta. Amidala quindi potè negoziare con il signore del crimine [[Hutt]] il passaggio delle navi repubblicane attraverso lo [[Spazio Hutt]].
  
===Guerre dei Cloni===
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====Trappola sulla ''Malevolence''====
Quando ebbe inizio la [[Guerra dei Cloni]], Amidala continuò a porsi come sostenitrice della diplomazia, ma la sua voce veniva sempre più soffocata dal rumore dei cannoni di guerra. La [[Confederazione dei Sistemi Indipendenti]], in particolare patrocinata dal Vicerè [[Nute Gunray]], mise una taglia colossale sulla sua testa, soprattutto a causa del rancore che egli nutriva nei suoi confronti, e Amidala fu costretta a passare la maggior parte del suo tempo a [[Coruscant]] o [[Naboo]], protetta da sempre leale Capitano [[Typho]]. Potè vedere raramente suo marito Anakin, il quale era sempre impegnato nei fronti di battaglia più cruciali. La guerra infatti era concentrata nell'[[Orlo Esterno]], lontana da [[Coruscant]]. I due mantennero una corrispondenza segreta durante questi giorni probanti, e i pochi momenti che potevano spendere insieme erano sempre troppo brevi.
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Successivamente, Amidala venne inviata in missione da Palpatine per negoziare con un rappresentante del [[Clan Bancario InterGalattico|Clan Bancario]] il suo ritiro dalla guerra. Insieme a C-3PO viaggiò verso il punto di incontro, tuttavia, Amidala scoprì che si trattava di una trappola, in quanto uscì dall'iperspazio proprio nel mezzo di una battaglia fra la flotta della Repubblica e l'incrociatore ''[[Malevolence]]'' della Confederazione. Cercò di sfuggire al raggio traente dell'incrociatore ma alla fine venne catturata. Nonostante avesse comunicato alla flotta repubblicana di continuare il loro attacco, suo marito ordinò il cessate il fuoco. Lei e C-3PO riuscirono a sfuggire al [[Generale]] [[Grievous]] e a ricongiungersi con Skywalker e Kenobi, che erano giunti in loro soccorso.
  
[[Immagine:padme_amidala_22.jpg|thumbnail|left|Padmé accompagna Yoda su Ilum.]]Circa 4 mesi dopo l’inizio della guerra, il [[Maestro Jedi]] [[Yoda]] stava viaggiando a bordo del suo [[yacht nubiano di tipo H|yacht]] quando avvertì una perturbazione nella [[Forza]]. Il sacro [[Tempio Jedi di Ilum]] era stato attaccato dalla Confederazione. Padmé, felice di prestare il suo aiuto, acconsentì di portare Yoda sul pianeta ghiacciato. Sebbene il protettivo Capitano Typho non fosse molto convinto che fosse un’idea saggia portare la Senatrice in una situazione così pericolosa, aiutò la Senatrice e Yoda nel salvataggio della Jedi [[Luminara Unduli]] e della sua [[Padawan]] [[Barriss Offee]].
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Il gruppo tuttavia venne separato e Skywalker e Amidala si diressero verso il ponte della nave per programmare il [[navicomputer]] della ''Malevolence'' in modo da farla schiantare su una luna. Tutto il gruppo riuscì infine a mettersi in fuga, per poi essere attaccato da Grievous a bordo del suo caccia, il ''[[Soulless One]]'', durante il tragitto verso la flotta della Repubblica. Poco dopo la ''Malevolence'' si schiantò sulla luna e, in netta minoranza, Grievous fu costretto alla fuga, permettendo così a Amidala e al resto del suo gruppo di atterrare sani e salvi su una nave della Repubblica.
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====Crisi su Rodia====
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[[File:amidala-c3po-jarjar-mission-on-rodia.jpg|thumb|right|Amidala in missione su Rodia.]]La Senatrice Amidala, insieme all'onorevole [[Jar Jar Binks]] e [[C-3PO]] si recò in missione diplomatica su [[Rodia]] per convincere i suoi abitanti a non lasciare la [[Repubblica Galattica]]. Il Senatore di Rodia, [[Onaconda Farr]], vecchio amico di Padmé al quale si rivolgeva col nomignolo di "zio", vedeva ormai spacciato il rapporto che legava Rodia alla Repubblica, avendo quest'ultima mancato di aiutare il pianeta nel momento del bisogno. Padmé venne tuttavia presa come prigioniera da [[Nute Gunray]], il quale aveva stretto un'accordo con Farr, pur quest'ultimo ancora dubbioso riguardo alla scelta di allearsi con i separatisti. Padmé venne rinchiusa in una cella, mentre Farr si convinse sempre di più di voler fare la cosa giusta. Jar Jar, che in qualche modo era riuscito a sfuggire in qualche modo alla cattura, decise di salvare Padmé, insieme ad un riluttante quanto dubbioso C-3PO. Jar Jar si infilò un lungo mantello con cappuccio e, senza volerlo fece credere ai separatisti di essere uno Jedi. Con una serie di mosse maldestre quanto fortunate, riuscì a salvare Padmé, la quale riuscì a convincere una volta per tutte dello sbaglio che Farr stava commettendo. Lavorando insieme, riuscirono a prevalere e a catturare Gunray che, di lì a poco, venne messo su un incrociatore della Repubblica per essere condotto alla giustizia.
  
Durante le Guerre dei Cloni, Amidala fu una sorgente di diplomazia in una decadente Repubblica. Fu ad esempio durante gli [[Assedi all'Orlo Esterno]] che Padmé e il Capitano Typho viaggiarono verso il pianeta [[Bri'hal]] per convincere i nativi ad unirsi alla Repubblica. Per una coincidenza, la soluzione diplomatica di Amidala sarebbe miseramente fallita se [[C-3PO]], accidentalmente, non avesse scoperto un contingente di clone troopers fasulli che cercavano di assassinare sia la Senatrice che il Presidente del pianeta, [[Vuul]].
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====Pianeta natale minacciato====
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[[File:cloni-padme-laboratorio-csi-virus.jpg|thumb|left|Amidala e i cloni all'interno del laboratorio segreto.]]Amidala e Binks vennero poi richiamati a Naboo dalla Regina [[Neeyutnee]]. La regina li informò che una squadra di droidi era stata trovata sul pianeta e chiese ad Amidala di domandare aiuto al Senato. Amidala però sapeva che sarebbero state necessarie prove concrete prima che il Senato o i Jedi si decidessero ad intervenire, così, si recò per conto suo fra le paludi di Naboo alla ricerca di presenze separatiste.
  
Credendo che non potesse semplicemente sedersi e lasciare che altri si preoccupassero di difendere le libertà della Repubblica, Amidala, per ordine di [[Bail Organa]], si unì a [[Sheltay Retrac]] per scoprire le simpatie Separatiste del Senatore [[Bezz Drexx]].  
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Amidala e Binks trovarono una botola che non riuscirono ad aprire e, poco dopo, furono circondati da droidi da battaglia e catturati. Vennero scortati da dottor [[Nuvo Vindi]], uno scienziato separatista, il quale rivelò loro di aver appena perfezionato il letale [[Virus Ombra Blu]], che intendeva diffondere nella [[galassia]]. Fortunatamente, poco dopo arrivarono sul pianeta gli Jedi Skywalker, Kenobi e Tano, i quali riuscirono a localizzare il laboratorio segreto. Quando Anakin e le sue truppe giunsero in soccorso di Padmé, Vindi minacciò di uccidere lei e Binks. Dopo una scaramuccia con lo scienziato e i suoi droidi, il gruppo riuscì a catturarlo per consegnarlo alla giustizia su [[Coruscant]]. Sfortunatamente Amidala scoprì che mancava una delle bombe con cui Vindi intendeva disperdere il virus.
  
Durante questo periodo, Amidala era disprezzata da molti, i quali credevano che fosse lei la responsabile dell'inizio della guerra a causa della sua illegale presenza su [[Geonosis]]. Così Amidala divenne l'obiettivo della loro collera, anche a causa della sua opposizione all'[[Atto di Creazione Militare]] prima dello scoppio della guerra.
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Come avevano sospettato, il virus era venuto in possesso del droide assistente di Vindi, che lo rilasciò all'interno del laboratorio, provocando la chiusura del laboratorio con al suo interno Tano, Amidala, Binks e diversi soldati cloni, che attaccarono i droidi che tentavano di uscire dal laboratorio per liberare il virus. Durante la scaramuccia, la tuta contenitiva indossata da Amidala si ruppe e venne infettata dal virus. Amidala e Tano comunicarono all'esterno di non entrare per impedire la fuga del virus. Anakin, tuttavia, si rifiutò di lasciar morire la moglie e, insieme a Kenobi, riuscì a entrare nel laboratorio con l'antidoto e liberare così sopravvissuti, oltre che assicurare che Naboo e la galassia fossero salvi dal virus.
  
Nel 20 BBY, Amidala si recò assieme a Skywalker, Kenobi e la Jedi [[Siri Tachi]] su [[Genian]], un pianeta neutrale. Qui, i Separatisti stavano seguendo un importante progetto per la creazione di un decifratore inventato da [[Talesan Fry]], che Siri e Kenobi avevano incontrato anni prima. Talesan ora era il fondatore di una potente industria sul pianeta. Dopo averlo convinto a consegnare il dispositivo alla Repubblica, il gruppo fu attaccato dal cacciatore di taglie [[Magus]]. Talesan accompagnò il gruppo ad [[Azure]], dove la Repubblica stava combattendo contro i Separatisti. Tachi e Amidala presero un caccia per inseguire Magus, mentre Obi-Wan, Anakin e Talesan respinsero l'attacco portato dalle forze dello stesso Magus (che stava lavorando per l'Alleanza Corporativa). Prima di raggiungere Magus, Amidala dovette pilotare la nave mentre Tachi fece un salto disperato per atterrare sul caccia del cacciatore di taglie. Alla fine, Amidala e la Jedi riuscirono nell'impresa, Magus fu catturato, ma Tachi perse la vita nello scontro.
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====L'incidente della Bestia Zillo====
====Separazione====
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[[File:amidala-anakin-zillo.jpg|thumb|right|Amidala salvata da Anakin durante l'attacco della bestia Zillo.]]Amidala poi discusse con Kenobi della [[Bestia Zill]]o che era stata portata a Coruscant. Amidala sperava di sfruttare la sua relazione con Skywalker e Palpatine per far liberare la creatura. Durante l'incontro, però, la belva fuggì dal suo confinamento e si diresse verso il Senato per vendicarsi di Palpatine, colpevole di aver ordinato la sua condanna a morte. Amidala, Skywalker, Palpatine e i droidi [[C-3PO]] e [[R2-D2]] scapparono a bordo dello shuttle personale del Cancelliere, per poi essere afferrati dalla belva. Grazie all'intervento di [[Yoda]] e [[Aayla Secura]], la belva fu avvelenata con una tossina fatale e tutti scamparono sani e salvi dall'incidente.
Quando Anakin ascese al rango di [[Cavaliere Jedi]], Padmé ricevette un dono segreto da parte sua: la treccina da [[Padawan]] che gli era stata tagliata durante la cerimonia che gli conferiva il Cavalierato. In cambio, Padmé gli donò [[R2-D2]] come suo droide astromeccanico. In questi tempi, Padmé aveva iniziato a considerare [[C-3PO]] come parte della sua delegazione Senatoriale. Per meglio adeguarsi all’alta società Coruscana, 3PO venne ricoperto da placche d’oro luccicanti.  
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Più tardi durante la guerra, durante una breve licenza concessa ad Anakin ed Obi-Wan dal [[Consiglio Jedi]] per i loro encomiabili sforzi ed il prolungato servizio portato nell'[[Orlo Esterno]], Amidala si riunì al marito su Naboo. Questo incontro tuttavia non durò a lungo, dato che la coppia fu interrotta da un sospettoso Kenobi, il quale desiderava che il suo ex Padawan lo aiutasse a dare la caccia ad [[Asajj Ventress]]. Anakin, che credeva di aver ucciso l'apprendista oscura del Conte [[Dooku]] su[[ Yavin IV]], solo dopo l'insistenza della moglie acconsentì ad accompagnare il suo maestro. Questa sarebbe stata l'ultima volta in cui Amidala avrebbe visto suo marito fino a che la guerra non raggiunse la capitale. In un periodo non ben precisato, tuttavia, quando Anakin si procurò la cicatrice all'occhio, il Cavaliere Jedi raggiunse Naboo dove i due passarono la notte insieme e, presumibilmente, concepirono i due gemelli.
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===Ultimi giorni===
 
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[[Immagine:padme_amidala_24.jpg|thumbnail||Padmé liberata dai clone troopers nel locale di Ziro.]]Mentre Anakin e la sua nuova Padawan [[Ahsoka Tano]] erano alla ricerca del figlio di [[Jabba]], [[Rotta]], su [[Teth]], Amidala si recò a fare visita allo zio di Jabba, [[Ziro]], nel suo locale nei sottolivelli di [[Coruscant]]. Il suo scopo era quello di convincere Ziro a schierarsi con i Jedi, e convincere Jabba che dietro al rapimento di suo figlio c'era il Conte Dooku. Ziro tuttavia non aveva interesse in quello che diceva la Senatrice, e la fece scortare fuori. Amidala però riuscì a sfuggire all'unità [[serie IG|IG]] ed udì di nascosto una conversazione di Ziro con il Conte Dooku, i quali stavano cospirando contro Jabba. Amidala venne scoperta e imprigionata, ma riuscì a comunicare la sua situazione a C-3PO tramite il comlink. 3PO guidò una squadra di clone troopers al salvataggio della Senatrice e alla cattura di Ziro, che venne in questo modo smascherato. Amidala quindi contattò Jabba, il quale stava per giustiziare Anakin e Ahsoka, e gli spiegò che in realtà era stato proprio suo zio Ziro assieme al Conte Dooku a rapire il piccolo Rotta. Amidala quindi potè negoziare con il signore del crimine [[Hutt]] il passaggio delle navi repubblicane all'interno dello [[Spazio Hutt]].
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La [[Guerra dei Cloni]] aveva reso la galassia un luogo pericoloso per un Senatore lealista. Padmé dovette persino armare la sua [[deriva stellare di tipo J]], una precauzione impensabile in tempi più tranquilli. Nonostante rimanesse per la maggior parte del tempo nella capitale, le missioni di sostegno e assistenza la portarono a volte lontana dalla protezione di [[Coruscant]]. Durante una visita su [[Norval II]], alcuni [[Mandaloriani]] ingaggiati da [[Darth Sidious]] cercarono di rapirla, ma le forze Repubblicane riuscirono a coglierli in un’imboscata prima che fosse minacciata.
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====Ricongiungimento====
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[[Immagine:padme_amidala_13.jpg|thumbnail|left|Padmé confessa ad Anakin la sua gravidanza.]]Nel 19 BBY, Amidala si trovava su [[Coruscant]] quando il Generale [[Grievous]] e l'esercito Separatista attaccarono la capitale e rapirono il Cancelliere [[Palpatine]]. La Senatrice guigò l'evacuazione del [[Complesso Appartamenti Senatoriali]], e poco dopo, assistita dalle Maestre Jedi [[Shaak Ti]] e [[Stass Allie]], Amidala e i Senatori [[Bail Organa]] e [[Mon Mothma]] riuscirono a procurarsi un piccolo trasporto che li portasse in un rifugio nel Complesso del Senato. Durante la strada, dovettero ingaggiare un combattimento con caccia droidi, e Amidala si dimostrò ancora una volta molto valente nell'impugnare un [[blaster]].
 
[[Immagine:padme_amidala_13.jpg|thumbnail|left|Padmé confessa ad Anakin la sua gravidanza.]]Nel 19 BBY, Amidala si trovava su [[Coruscant]] quando il Generale [[Grievous]] e l'esercito Separatista attaccarono la capitale e rapirono il Cancelliere [[Palpatine]]. La Senatrice guigò l'evacuazione del [[Complesso Appartamenti Senatoriali]], e poco dopo, assistita dalle Maestre Jedi [[Shaak Ti]] e [[Stass Allie]], Amidala e i Senatori [[Bail Organa]] e [[Mon Mothma]] riuscirono a procurarsi un piccolo trasporto che li portasse in un rifugio nel Complesso del Senato. Durante la strada, dovettero ingaggiare un combattimento con caccia droidi, e Amidala si dimostrò ancora una volta molto valente nell'impugnare un [[blaster]].
  
 
Dopo che Palpatine fu portato in salvo da Skywalker e Kenobi, Padmé si riunì finalmente con il marito, ed aveva importanti notizie da comunicargli: stava per diventare padre. Di nascosto nell'edificio degli [[Uffici Esecutivi Repubblicani]], confessò ad Anakin della sua gravidanza. Padmé temeva che se qualcuno l'avesse scoperto, la Regina di Naboo non le avrebbe permesso di proseguire il suo mandato in Senato, e che Anakin sarebbe stato espulso dall'[[Ordine Jedi]]. Quest'ultimo la rassicurò dicendole che quel bambino era un miracolo, non un problema. Poche ore dopo, Amidala iniziò a progettare di crescere loro figlio su [[Naboo]], lontano dalla guerra.
 
Dopo che Palpatine fu portato in salvo da Skywalker e Kenobi, Padmé si riunì finalmente con il marito, ed aveva importanti notizie da comunicargli: stava per diventare padre. Di nascosto nell'edificio degli [[Uffici Esecutivi Repubblicani]], confessò ad Anakin della sua gravidanza. Padmé temeva che se qualcuno l'avesse scoperto, la Regina di Naboo non le avrebbe permesso di proseguire il suo mandato in Senato, e che Anakin sarebbe stato espulso dall'[[Ordine Jedi]]. Quest'ultimo la rassicurò dicendole che quel bambino era un miracolo, non un problema. Poche ore dopo, Amidala iniziò a progettare di crescere loro figlio su [[Naboo]], lontano dalla guerra.
  
====La fine della democrazia====
 
 
Gli anni di guerra videro la Repubblica trasformarsi continuamente. Per contrastare efficacemente i Separatisti sui numerosi fronti, il Cancelliere [[Palpatine]] emanò un decreto esecutivo che prevedeva un ulteriore accentramento dei poteri nelle sue mani, strappando via da quelle del Senato le ultime tracce di autorità. Molti videro di buon occhio questo provvedimento, soprattutto i più corrotti, ma Padmé divenne il vertice morale di tutti i Senatori più idealisti, preoccupati degli emendamenti di Palpatine. I Senatori [[Bail Organa]] e [[Mon Mothma]] iniziarono a discutere segretamente di alternative drastiche da contrapporre alla politica del Cancelliere. Padmé faceva parte di questo gruppo di idealisti, assieme agli altri Senatori [[Fang Zar]], [[Giddean Danu]], [[Chi Eekway]], [[Terr Taneel]], e [[Bana Breemu]]. Essi giurarono di mantenere l’assoluto riserbo sulle loro conversazioni, anche nei confronti delle persone che erano a loro più vicine: persino la famiglia. Padmé accettò, anche se temeva che Anakin avrebbe percepito la sua doppiezza…e probabilmente l’avrebbe anche male interpretata.
 
Gli anni di guerra videro la Repubblica trasformarsi continuamente. Per contrastare efficacemente i Separatisti sui numerosi fronti, il Cancelliere [[Palpatine]] emanò un decreto esecutivo che prevedeva un ulteriore accentramento dei poteri nelle sue mani, strappando via da quelle del Senato le ultime tracce di autorità. Molti videro di buon occhio questo provvedimento, soprattutto i più corrotti, ma Padmé divenne il vertice morale di tutti i Senatori più idealisti, preoccupati degli emendamenti di Palpatine. I Senatori [[Bail Organa]] e [[Mon Mothma]] iniziarono a discutere segretamente di alternative drastiche da contrapporre alla politica del Cancelliere. Padmé faceva parte di questo gruppo di idealisti, assieme agli altri Senatori [[Fang Zar]], [[Giddean Danu]], [[Chi Eekway]], [[Terr Taneel]], e [[Bana Breemu]]. Essi giurarono di mantenere l’assoluto riserbo sulle loro conversazioni, anche nei confronti delle persone che erano a loro più vicine: persino la famiglia. Padmé accettò, anche se temeva che Anakin avrebbe percepito la sua doppiezza…e probabilmente l’avrebbe anche male interpretata.
  
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Padmé presentò le preoccupazioni della Delegazione dinnanzi a Palpatine, il quale se ne curò ben poco. Palpatine piantò poi i semi del dubbio sulle intenzioni di Padmé nella mente di Anakin, anche se continuava ad alimentare contemporaneamente le sue paure di perderla.
 
Padmé presentò le preoccupazioni della Delegazione dinnanzi a Palpatine, il quale se ne curò ben poco. Palpatine piantò poi i semi del dubbio sulle intenzioni di Padmé nella mente di Anakin, anche se continuava ad alimentare contemporaneamente le sue paure di perderla.
  
====Ultimi giorni====
 
 
Anakin era infatti tormentato da terribili incubi di Padmé morente durante il parto. Dati i suoi sogni profetici che predissero la morte della madre, queste visioni lo sconvolsero nel profondo. Non poteva pensare di perdere Padmé, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per rimanere al suo fianco. Una via per i poteri oscuri che poteva preservare innaturalmente la vita giunse alle sue orecchie: esisteva infatti un potere che poteva essere acquisito solamente alleandosi con [[Darth Sidious]], [[Signore Oscuro dei Sith]].
 
Anakin era infatti tormentato da terribili incubi di Padmé morente durante il parto. Dati i suoi sogni profetici che predissero la morte della madre, queste visioni lo sconvolsero nel profondo. Non poteva pensare di perdere Padmé, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per rimanere al suo fianco. Una via per i poteri oscuri che poteva preservare innaturalmente la vita giunse alle sue orecchie: esisteva infatti un potere che poteva essere acquisito solamente alleandosi con [[Darth Sidious]], [[Signore Oscuro dei Sith]].
  
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Padmé era completamente devastata dalla trasformazione di Anakin. Quando il marito in collera vide Obi-Wan emergere dalla sua nave, saltò subito alle peggiori conclusioni. Anakin non potè fare altro che vedere una lunga striscia di tradimenti: sua moglie aveva portato il suo vecchio mentore su Mustafar per ucciderlo. Anakin sollevò la sua mano e iniziò a soffocare telecineticamente Padmé. Padmé iniziò ad soffocare, e la sua vita iniziò a scivolarle via.
 
Padmé era completamente devastata dalla trasformazione di Anakin. Quando il marito in collera vide Obi-Wan emergere dalla sua nave, saltò subito alle peggiori conclusioni. Anakin non potè fare altro che vedere una lunga striscia di tradimenti: sua moglie aveva portato il suo vecchio mentore su Mustafar per ucciderlo. Anakin sollevò la sua mano e iniziò a soffocare telecineticamente Padmé. Padmé iniziò ad soffocare, e la sua vita iniziò a scivolarle via.
  
===Morte===
 
 
[[Immagine:padme_amidala_23.jpg|thumbnail|right|Il funerale di Amidala su Naboo.]]Anakin lasciò la sua presa per concentrarsi su Obi-Wan, e Padmé cadde a terra priva di sensi. Mentre Kenobi e Skywalker duellavano nel complesso di [[Mustafar]], [[C-3PO]] e [[R2-D2]] la portarono a bordo della nave. Nonostante la piccola stanza medica della nave, e un centro medico completamente attrezzato sul remoto rifugio di [[Polis Massa]], i suoi segni vitali continuarono a peggiorare.  
 
[[Immagine:padme_amidala_23.jpg|thumbnail|right|Il funerale di Amidala su Naboo.]]Anakin lasciò la sua presa per concentrarsi su Obi-Wan, e Padmé cadde a terra priva di sensi. Mentre Kenobi e Skywalker duellavano nel complesso di [[Mustafar]], [[C-3PO]] e [[R2-D2]] la portarono a bordo della nave. Nonostante la piccola stanza medica della nave, e un centro medico completamente attrezzato sul remoto rifugio di [[Polis Massa]], i suoi segni vitali continuarono a peggiorare.  
  
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Prima di morire, Padmé raccolse abbastanza forza da dare alla luce i suoi bambini. Nello strano complesso alieno in cui Anakin l’aveva veduta nei suoi incubi, nacquero due gemelli: [[Leia Organa Solo|Leia]] e [[Luke Skywalker]]. [[Obi-Wan Kenobi]], [[Yoda]], e [[Bail Organa]] si accordarono per tenere i bambini al sicuro.
 
Prima di morire, Padmé raccolse abbastanza forza da dare alla luce i suoi bambini. Nello strano complesso alieno in cui Anakin l’aveva veduta nei suoi incubi, nacquero due gemelli: [[Leia Organa Solo|Leia]] e [[Luke Skywalker]]. [[Obi-Wan Kenobi]], [[Yoda]], e [[Bail Organa]] si accordarono per tenere i bambini al sicuro.
  
===Funerale===
 
 
Il corpo di Padmé venne riportato a [[Naboo]]. Durante il funerale di stato che le fu tributato, migliaia di cittadini si riunirono per rendere omaggio alla loro amata rappresentante. Il corpo di Padmé, apparentemente gravido, sfilò in silenzio lungo i viali della capitale, tra le lacrime dei parenti e il dolore composto dei vecchi amici di sempre. Fra gli altri, alla cerimonia parteciparono [[Boss Nass]], [[Jar Jar Binks]], [[Sio Bibble]] e la [[Monarca di Naboo|Regina]] [[Apailana]].
 
Il corpo di Padmé venne riportato a [[Naboo]]. Durante il funerale di stato che le fu tributato, migliaia di cittadini si riunirono per rendere omaggio alla loro amata rappresentante. Il corpo di Padmé, apparentemente gravido, sfilò in silenzio lungo i viali della capitale, tra le lacrime dei parenti e il dolore composto dei vecchi amici di sempre. Fra gli altri, alla cerimonia parteciparono [[Boss Nass]], [[Jar Jar Binks]], [[Sio Bibble]] e la [[Monarca di Naboo|Regina]] [[Apailana]].
 
==Eredità==
 
[[Immagine:padme_amidala_20.jpg|thumbnail|left|La Regina Amidala e le sue ancelle.]]Poco dopo il suo funerale, il figlio di Padmé, [[Luke Skywalker|Luke]], venne affidato alle cure del fratellastro di Anakin, [[Owen Lars]], e a sua moglie [[Beru Lars|Beru]] nella fattoria di [[Tatooine]]. Luke avrebbe seguito le orme del padre, diventando un potente Jedi. Leia invece venne formalmente adottata da Bail Organa e da sua moglie [[Breha Antilles Organa|Breha]], e cresciuta sul pianeta [[Alderaan]] come [[Principessa Leia Organa]]. La vita di Leia avrebbe rispecchiato quella della madre, in quanto divenne membro del [[Senato Imperiale]] e patrocinando al contempo le cause di libertà e democrazia.
 
 
La [[famiglia Naberrie]] e la Regina [[Apailana]] vennero informati dall'[[Intelligence Imperiale]] che Amidala era stata uccisa, assieme ad altri Senatori, da un Jedi rinnegato su [[Coruscant]]. Nonostante le tradizioni dei Naboo, furono in molti a dubitare di questa versione, e la Regina Apailana riuscì a mettersi in contatto con un Jedi che era riuscito a fuggire all'[[Ordine 66]]. Nel 18 BBY, la nonna materna di Padmé, [[Ryoo Thule]], fu uccisa dall'Inquisitore [[Malorum]], che si era recato su [[Naboo]] per investigare sulla gravidanza di Amidala, scoprendo che il suo bambino non era morto. Grazie a [[Ferus Olin]], un ex Jedi, questa informazione morì con lui.
 
 
Sempre nel 18 BBY, il capo della sicurezza di Amidala durante il suo mandato da Senatrice, [[Gregar Typho]], iniziò un'indagine segreta sulla sua morte, in quanto aveva maturato dei sentimenti d'amore per lei. Typho scoprì che Padmé era morta a causa di un trauma alla gola, un fatto che non era emerso durante la prima autopsia, e che non vi erano altri segni di ferite. Typho scoprì anche che [[Darth Vader]] era coinvolto nella morte della sua amata, e, dopo aver attirato il Signore Oscuro dei Sith in un luogo abbandonato con l'esca del Cavaliere Jedi [[Jax Pavan]], Typho stesso morì per mano dell'ex marito di Amidala.
 
 
Negli anni precedenti la [[Battaglia di Yavin]], la nipote più giovane di Padmé, [[Pooja Naberrie]], faceva parte insieme alla cugina Leia del [[Senato Imperiale]]. Tuttavia nessuna delle due in quel periodo era a conoscenza della loro parentela.
 
 
Poco prima della [[Battaglia di Endor]] nel 4 ABY, Luke chiese a Leia se ricordasse qualcosa della madre. Da alcuni ricordi molto vaghi, Leia riuscì a descriverla come "molto bella, dolce, ma triste". Entrambi non sapevano che un grande quadro di Amidala era ancora appeso nel [[Palazzo Imperiale]], anche dopo la [[Crisi di Thrawn]], ventotto anni dopo la sua morte.
 
 
Anni dopo, nel 25 ABY, Amidala fu vista brevemente in un ologramma proiettato da [[R2-D2]] mentre Luke lo stava riparando. R2 mostrò Anakin mentre le raccontava dei suoi sogni relativi alla sua morte durante il parto. Fino a quel momento, Luke e Leia ignoravano l'identità della loro madre, anche se avevano sentito parlare di una "Senatrice Amidala" che prestava servizio negli ultimi giorni della Vecchia Repubblica e che loro sospettavano potesse essere loro madre. Poco dopo, durante la [[Guerra dello Sciame]], Luke vide anche la registrazione della conversazione di Amidala con [[Anakin Skywalker]] e [[Obi-Wan Kenobi]], e in seguito della sua morte.
 
 
Nel 36 ABY, Leia si recò a [[Naboo]] per informare la sua ex collega del [[Senato Imperiale]], [[Pooja Naberrie]], della loro parentela.
 
 
Nel 40 ABY, il nipote di Amidala, [[Jacen Solo]], ebbe una visione di come suo nonno fosse passato al lato oscuro. Dopo aver capito che Skywalker era passato al lato oscuro per impedire la morte di Amidala, si convise che i suoi motivi per diventare un Sith erano molto convincenti di quelli di Skywalker.
 
 
Nel 137 ABY, l'appartamento di Amidala su [[Coruscant]] era stato convertito in un ristorante di classe dal nome di [[Regina di Naboo]]. Il [[Moff]] [[Rulf Yage]], sua figlia, [[Gunn Yage]], e sua madre, [[Nyna Calixte]], cenarono nel ristorante dopo che [[Cade Skywalker]] era approdato sul pianeta capitale.
 
{{Immagini|Immagini di Padmé Amidala}}
 
  
 
==Presente in==
 
==Presente in==
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*''[[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma]]'' {{1st}}
*''[[Star Wars: The Rise and Fall of Darth Vader]]''
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*''[[William Shakespeare's The Phantom of Menace: Star Wars Part the First]]'' {{Nc}}
*''[[Queen in Disguise]]''
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*''[[Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni]]''
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*''[[Star Wars: The Clone Wars (film)|Star Wars: The Clone Wars film]]''
*''[[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma]]'' / [[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma (fumetto)|fumetto]] / [[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma (romanzo)|romanzo]] / [[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma (romanzo per ragazzi)|romanzo per ragazzi]]
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*''[[Episode I: Anakin Skywalker]]''
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*''[[Episode I: Queen Amidala]]''
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*''[[Star Wars: Obi-Wan]]''
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*{{TCW|The Gungan General}}
*''[[The Queen's Amulet]]''
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*{{TCW|Blue Shadow Virus (episodio)|Blue Shadow Virus}}
*''[[Star Wars Episode I Journal: Queen Amidala]]''
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*{{TCW|Mystery of a Thousand Moons}}
*''[[Star Wars Episode I: Jedi Power Battles]]''
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*{{TCW|The Zillo Beast Strikes Back}}
*''[[Outbound Flight (romanzo)|Outbound Flight]]'' {{solocit}}
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*{{TCW|Senate Spy}}
*''[[Jedi Quest: The Dangerous Games]]'' {{solocit}}
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*{{TCW|Lightsaber Lost}} {{Flash}}
*''[[Star Wars Republic: Honor and Duty]]'' {{solocit}}
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*{{TCW|The Mandalore Plot}} {{Flash}}
*{{Hnn|45|news/13228_4.html|Stark Veterans Blast Amidala}}
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*{{TCW|Duchess of Mandalore}}
*{{Hnn|49|news/13328_1.html|Palpatine forms Loyalist Committee}}
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*{{TCW|The Academy}} {{Flash}}
*{{Hnn|53|life/13425_1.html|SPECIAL FEATURE: Sightings by Twang}}
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*{{TCW|Assassin (episode)|Assassin}}
*{{Hnn|55|regional/1359_1.html|Campaigning Reports from the Mid Rim}}
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*{{TCW|Evil Plans}}
*{{Hnn|56|news/13516_1.html|BREAKING NEWS: Amidala Alive}}
+
*{{TCW|Hostage Crisis}}
*{{Hnn|56|news/13516_3.html|Loyalist Committee Split on Vote}}
+
*{{TCW|Hunt for Ziro}} {{Flash}}
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Padme amidala.jpg
Padmé Amidala
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Naboo

Nascita

46 BBY, Naboo

Morte

19 BBY, Polis Massa

Descrizione fisica
Razza

Umana

Sesso

femminile

Altezza

1.65 metri

Capelli

castani

Occhi

marroni

Veicolo personale
Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione
"Lei era... molto bella. Dolce, ma... triste."
―Leia Organa[fonte]

Padmé Naberrie, nota pubblicamente come Padmé Amidala, fu un personaggio politico che divenne una figura influente negli anni che precedettero la caduta della Repubblica Galattica. Amidala venne eletta Regina di Naboo molto giovane e guidò il suo popolo durante l'invasione della Federazione dei Mercanti sul suo pianeta. Con l'aiuto dell'Ordine Jedi, Amidala riuscì a liberare Naboo dalla Federazione. Quando i suoi due mandati da regina terminarono, nacque un movimento a favore della modifica della legge in modo da permetterle di continuare a governare, ma lei tuttavia declinò la proposta accettando invece di diventare Senatrice di Naboo.

Nel periodo che portò alla Guerra dei Cloni, la Senatrice Amidala fu portavoce delle critiche contro la creazione di un Grande Esercito della Repubblica per combattere la Confederazione dei Sistemi Indipendenti. La guerra scoppiò comunque, tuttavia, e Amidala fu presente alla prima battaglia avvenuta su Geonosis: la Senatrice era infatti stata catturata dai Separatisti. Dopo la battaglia, Amidala sposò in segreto il Cavaliere Jedi Anakin Skywalker.

Amidala proseguì la sua rierca della pace anche dopo l'inizio della guerra, cercando di trovare una soluzione pacifica fra la Repubblica e l'Alleanza Separatista. Tuttavia, tutti i tentativi fallirono, anche se Amidala ottenne qualche vittoria come ad esempio riuscendo a fare in modo che Mandalore dichiarasse la propria neutralità nella guerra. La guerra proseguì, costringendola spesso alla sperazione con Skywalker per lunghi periodi di tempo.

Alla fine della guerra, Amidala rimase incinta di due gemelli e Anakin iniziò ad avere incubi di lei che moriva durante il parto. I suoi tentativi di salvarla lo condussero infine al lato oscuro della Forza, e divenne il Signore dei Sith Darth Vader. Nei giorni successivi, e dopo la distruzione dell'Ordine Jedi, il Cancelliere Supremo Palpatine, che in segreto era il Signore dei Sith Darth Sidious, trasformò la Repubblica in Impero Galattico. Amidala poco dopo cercò di salvare Vader dal lato oscuro ma i suoi tentativi fallirono. Perse la voglia di vivere e morì subito dopo aver dato alla luce i suoi gemelli: Luke e Leia. Leia seguì le orme della madre, diventando membro dell'Alleanza Ribelle, mentre Luke divenne un Cavaliere Jedi e redense Anakin dal lato oscuro.

Biografia

Verso l'elezione a regina

Padmé nacque su Naboo quattordici anni prima della sua invasione. Anche se i suoi genitori erano di umili origini, da bambina, Padmé era prodigiosamente talentuosa ed estremamente ben educata. Fin da piccola dimostrò il suo interesse negli affari che riguardavano il servizio pubblico. Suo padre era amico del Senatore Onaconda Farr, che rappresentava il sistema solare di Rodia nel Senato della Repubblica Galattica. Padmé era molto legata al rodiano, tanto da chiamarlo "Zio Ono." All'età di 12 anni, partecipò al Programma Legislativo Giovanile, dove incontrò un ragazzo leggermente più grande di nome Palo. I due si innamorarono, ma la loro relazione non durò e si separarono quando Palo lasciò la politica per diventare un artista. Due anni più tardi, alla tenera età di 14 anni, Padmé Naberrie venne eletta Regina di Naboo e adottò Amidala come nome d'ufficio. Anche se non fu la regina più giovane mai eletta, in seguito mise in dubbio la sua maturità al tempo dell'elezione.

L'invasione di Naboo

Padmé nelle vesti di Regina di Naboo.

Poco dopo la sua elezione si trovò a dovere affrontare una importante crisi con la Federazione dei Mercanti dei Neimoidiani, la quale impose un blocco sul pacifico pianeta pretendendo che la Regina Amidala firmasse un trattato per legittimare l'occupazione. Amidala rifiutò e venne condannata ad un campo di prigionia. Mentre veniva scortata verso l’incarcerazione, venne salvata dai due ambasciatori Jedi Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi che, inviati dal Senato Galattico per mediare la diatriba con il vicerè della Federazione Nute Gunray, erano appena sfuggiti ad un tentativo dello stesso di ucciderli. I Jedi la scortarono assieme a parte della sua fedele servitù verso Coruscant, per porre il suo caso davanti al Senato Galattico.

Tuttavia, l'astronave reale fu danneggiata durante la fuga e il motore dell'iperguida doveva essere riparato per poter raggiungere la capitale, così il gruppo decise di atterrare nel non lontano pianeta di Tatooine alla ricerca del pezzo di ricambio. La regina, incuriosita dal pianeta desertico, decise di fingersi una delle sue ancelle utilizzando il suo nome reale di Padmé per accompagnare i Jedi nella missione sul pianeta. Il gruppo si recò a Mos Espa, un luogo che Qui-Gon Jinn descrisse come "una manna per chi non vuole farsi trovare". Durante il negoziato con il rigattiere Watto per acquistare il pezzo di ricambio, il gruppo incontrò Anakin Skywalker, uno schiavo umano di 9 anni. Il ragazzo fu immediatamente affascinato dalla bellezza di Padmé e le chiese se lei fosse un angelo delle lune di Iego. A sua volta, la regina pensò che il bambino fosse un po' strano, ma affascinante.

Dato che i Jedi e la regina non avevano abbastanza denaro per acquistare le parti di ricambio, Anakin si offrì di competere nella gara di sgusci di Boonta Eve Classic per procurar loro il credito necessario. Qui-Gon accettò prontamente l'offerta ma Padmé criticò le sue azioni: anche se Anakin le piaceva, pensava che non fosse saggio mettere il destino di Naboo nelle mani di un bambino. Alla fine Anakin riuscì a vincere la gara contro ogni previsione e, grazie ad una scommessa con Watto, Anakin fu liberato dalla schiavitù e gli fu permesso di accompagnare i Jedi nel loro viaggio. Lungo la strada per Coruscant, Amidala, ancora nelle vesti dell'ancella Padmé, aiutò Anakin a far fronte alla mancanza della madre Shmi, che Watto si era rifiutato di liberare.

Liberazione di Theed

Amidala durante la liberazione di Theed.
Una volta giunta su Coruscant, Amidala riassunse il suo ruolo di regina. In preparazione alla sua apparizione pubblica davanti al Senato, ebbe un incontro con Sheev Palpatine, che rappresentava il sistema di Naboo in Senato. Palpatine la informò che l'assemblea era troppo corrotta per preoccuparsi della loro situazione, quindi la incoraggiò a proporre un voto di sfiducia per la leadership del Cancelliere Finis Valorum. Valorum era un politico di buone intenzioni e la regina inizialmente si rifiutò di fare una mossa contro di lui. Tuttavia, dopo aver assistito ai problemi dei politici durante la sessione in Senato, Amidala finì col seguire il consiglio di Palpatine e domandò che Valorum fosse rimosso dall'incarico. Venne così decisa un'elezione a cui Palpatine stesso fu candidato come successore. Anche se il senatore le chiese di restare nella capitale fino alla fine dell'elezione, Amidala decise di tornare su Naboo con l'intento di liberare il suo pianeta senza l'aiuto della Repubblica.

Durante il viaggio, la regina rivelò al preoccupato Maestro Jinn che intendeva formare un'alleanza con i Gungan, una specie di anfibi senzienti nativi di Naboo. Tuttavia, quando Jinn e il suo apprendista Kenobi avevano incontrato i Gungan all'inizio della loro avventura, i nativi avevano manifestato il loro scarso interesse nel fato degli umani di Naboo. Riassumendo di nuovo l'identità di ancella, la regina attraversò le paludi del pianeta con la sua squadra. Riuscirono a localizzare il luogo segreto in cui i Gungan si erano rifugiati dopo aver evacuato la loro città di Otoh Gunga. Inizialmente, fu la finta regina Sabé a iniziare il negoziato con Boss Nass, il leader dei Gungan. Ma dato lo scarso successo, la vera Amidala decise di rivelare la propria identità, cosa che sorprese non solo i Gungan ma anche tutti gli ignari compagni di viaggio. La regina si ingonocchiò davanti a Boss Nass, chiedendo il suo aiuto nella battaglia contro le truppe della Federazione. Impressionato dall'atteggiamento rispettoso della regina, Nass accettò di buon cuore.

Anche se il piano della regina finì per funzionare alla perfezione, non mancarono le perdite. Sulle pianure erbose di Naboo, ci furono diverse vittime Gungan, fino a quando Anakin Skywalker non distrusse la Nave Controllo Droidi della Federazione. Inoltre, il Maestro Qui-Gon Jinn rimase ucciso durante un duello con il Signore dei Sith Darth Maul. Ora che il pianeta era liberato, Amidala accolse Palpatine, che giunse per annunciare di essere appena stato eletto come Cancelliere Supremo, avendo ricevuto molti voti di simpatia per la situazione in cui versava il suo pianeta. Nell'immediato indomani dell'invasione, Amidala partecipò al funerale di Qui-Gon Jinn nel tempo di Theed. Infine, venne tenuta una grande parata nella capitale di Naboo per celebrare l'ufficiale alleanza fra gli umani e i Gungan. Durante la cerminiona, a cui partecipò il Cancelliere Palpatine, i membri del Consiglio Jedi, Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker, Amidala donò il Globo della Pace ad un entusiasta Boss Nass.

La crisi separatista

Quando il suo mandato terminò, Amidala lasciò la carica di regina e al suo posto venne eletta la Regina Jamillia. Anche se aveva ogni diritto di ritirarsi e concentrarsi sulla sua vita privata, Amidala continuava ad essere intensamente legata e appassionata al pubblico servizio. Amidala accettò quindi la proposta della Regina Jamillia di diventare Senatrice nel Senato Galattico. Amidala entrò in Senato lo stesso anno del Senatore Rush Clovis di Scipio. I due parteciparono a diversi comitati e allacciarono uno stretto rapporto, il quale si concluse bruscamente in seguito. Dieci anni dopo l'invasione di Naboo, l'ex Jedi Conte Dooku divenne il portavoce della Confederazione dei Sistemi Indipendenti, usciti dalla Repubblica in opposizione alla corruzione regnante in Senato. In risposta alla minaccia, il Senato dibattè la proposta dell'Atto di Creazione Militare che avrebbe permesso al Cancelliere Supremo Palpatine di commissionare formalmente un Grande Esercito della Repubblica. Durante questo periodo, la Senatrice Amidala divenne membro del Comitato Lealista e fu considerata leader dell'opposizione all'Atto di Creazione Militare.

Padmé subito dopo l'attentato Separatista su Coruscant.
Alla vigilia del voto per l’Atto di Creazione Militare, la nave di Amidala venne attaccata durante il suo arrivo a Coruscant. Sette persone, inclusa la sua controfigura Cordé, morirono nell’esplosione. Alcuni sospettarono che i mandanti dell’attentato fossero i minatori di spezia delle lune di Naboo, ma Amidala credeva che invece fosse il Conte Dooku ad essere dietro a tutto ciò. Come richiesto dal Cancelliere Supremo Palpatine e nonostante le rimostranze della Senatrice, Amidala venne messa sotto la protezione dei Cavalieri Jedi. In questo modo, dopo ben dieci anni, poté incontrare nuovamente Obi-Wan Kenobi e il suo apprendista Anakin Skywalker. Essendo passati parecchi anni, Anakin era nervoso di incontrare Amidala e, se da una parte lei riuscì a nascondere i suoi sentimenti, Kenobi gli fece notare che anche la Senatrice era felice di rivederli. Un secondo attentato da parte della cacciatrice di taglie Zam Wesell rivelò quanto Amidala fosse realmente in pericolo. Quella notte, infatti, Zam Wesell cercò di nuovo di ucciderla tramite due kouhun letali che fece entrare nella sua camera da letto grazie ad un droide. Skywalker e Kenobi percepirono la minaccia e si precipitarono nella stanza, dove il primo riuscì a uccidere i due kouhun e il secondo si gettò dalla finestra per afferrare il droide. I due Jedi, dopo un inseguimento nel traffico di Coruscant, riuscirono a catturare la cacciatrice di taglie, la quale, prima di poter rivelare l'identità del mandante dell'omicidio, venne uccisa da Jango Fett con un saberdardo di Kamino.
La Senatrice Amidala nei suoi appartamenti su Coruscant.
In seguito a questi continui attacchi, Anakin venne incaricato dal Consiglio Jedi di scortare Padmé a Naboo, dove sarebbero rimasti nascosti mentre Kenobi investigava sugli attentati. In quei momenti di quiete e solitudine, Anakin e Padmé si riscoprirono profondamente legati, riallacciando un’affettuosa amicizia che era stata interrotta dieci anni prima, e Anakin le confessò il proprio amore. Si trattava di un amore proibito per entrambi. Per i dettami del Codice Jedi, Anakin non avrebbe potuto vivere una relazione romantica e Padmé aveva bisogno di concentrarsi nella sua carriera politica. Nonostante i loro forti sentimenti, fu Padmé ad essere realista, respingendo le avances di Anakin mentre cercava di placare il suo stesso cuore. Durante la permanenza sul pianeta, Anakin iniziò ad avere visioni di sua madre in pericolo. Convinto che fosse suo dovere salvarla, decise di recarsi a Tatooine. Amidala andò con lui e, al suo arrivo alla fattoria dei Lars, Anakin scoprì che la madre era stata rapita dal Predoni Tusken. Anakin riuscì a trovarla ma fu troppo tardi e la donna morì fra le sue braccia. Poco dopo, Skywalker confessò ad Amidala la sua disperazione e la sua collera per quanto aveva fatto per salvare la madre, mentre Padmé non poté fare altro che guardare il giovane ferito e in lacrime e lasciare che la compassione guidasse il suo cuore mentre cercava di dargli conforto.

Guerra e matrimonio

Amidala nell'Arena delle Esecuzioni di Geonosis.
Poco dopo, Anakin e Padmé viaggiarono verso Geonosis, per salvare Obi-Wan che, nel frattempo, era stato catturato dalle forze Separatiste durante le sue indagini, grazie alle quali aveva scoperto che c'era il Conte Dooku dietro ai tentativi di omicidio della Senatrice. Fu Padmé a decidere di andare in suo soccorso, in quanto sperava di sfruttare le sue doti diplomatiche per discutere con i Separatisti, ma sia lei che Anakin vennero catturati dai Geonosiani. Sottoposti a processo per spionaggio, Amidala e Anakin vennero condannati a morte.

Messa di fronte all’evidenza di una morte imminente, Padmé abbassò la sua guardia emozionale e dichiarò il suo amore ad Anakin. I due poi vennero portati all’interno dell’Arena delle Esecuzioni assieme ad Obi-Wan e tre bestie letali furono liberate al suo interno, tutto per divertire gli spettatori Geonosiani. Nonostante subì una ferita provocata dagli artigli di un feroce nexu, Padmé riuscì a tenergli testa, scontentando Nute Gunray e gli altri leader separatisti, che attendevano con impazienza la sua morte. Lo spettacolo venne interrotto con l’arrivo dei rinforzi Jedi e conseguentemente con lo scoppio della prima battaglia della Guerra dei Cloni. Skywalker, Kenobi e Amidala inseguirono il Conte Dooku su una cannoniera repubblicana, ma Amidala e un soldato clone furono sbalzati fuori dal veicolo. Riuscirono a chiamare aiuti ma arrivarono troppo tardi per impedire al conte Dooku di scappare, dopo essere sfuggito da un duello con i Jedi nonostante l'intervento di Yoda.

Il matrimonio di Anakin e Padmé su Naboo.
Dopo la Battaglia di Geonosis, Anakin scortò nuovamente Padmé su Naboo. Lì, nello stesso luogo in cui il loro amore proibito aveva iniziato a sbocciare, i due si sposarono in segreto in una cerimonia i cui testimoni furono solamente C-3PO e R2-D2.

Guerra dei Cloni

Negoziati con gli Hutt

Padmé liberata dai soldati clone nel locale di Ziro.
Qualche tempo dopo la Battaglia di Geonosis, Amidala discusse con il Cancelliere delle nuove misure di sicurezza adottate da Naboo a causa delle nuove battaglie scoppiate nell'Orlo Esterno. Amidala fu poi informata che Jabba lo Hutt credeva che Skywalker avesse rapito suo figlio Rotta, e che si stava rifiutando di negoziare con la Repubblica. Amidala si offrì di negoziare con Jabba attraverso suo zio, Ziro, che viveva a Coruscant. Il suo scopo era quello di convincere Ziro a schierarsi con i Jedi e convincere Jabba che dietro al rapimento di suo figlio c'era il Conte Dooku. Ziro tuttavia non aveva interesse in quello che diceva la Senatrice e la fece scortare fuori. Amidala però riuscì a eludere l'unità IG ed udì di nascosto una conversazione di Ziro con il Conte Dooku, i quali stavano cospirando contro Jabba. Amidala venne scoperta e imprigionata, ma riuscì a comunicare la sua situazione a C-3PO tramite il comlink. 3PO guidò una squadra di soldati clone al salvataggio della Senatrice e alla cattura di Ziro, che venne in questo modo smascherato. Amidala quindi contattò Jabba, il quale stava per giustiziare Anakin e Ahsoka, e gli spiegò che in realtà era stato proprio suo zio Ziro assieme al Conte Dooku, a rapire il piccolo Rotta. Amidala quindi potè negoziare con il signore del crimine Hutt il passaggio delle navi repubblicane attraverso lo Spazio Hutt.

Trappola sulla Malevolence

Successivamente, Amidala venne inviata in missione da Palpatine per negoziare con un rappresentante del Clan Bancario il suo ritiro dalla guerra. Insieme a C-3PO viaggiò verso il punto di incontro, tuttavia, Amidala scoprì che si trattava di una trappola, in quanto uscì dall'iperspazio proprio nel mezzo di una battaglia fra la flotta della Repubblica e l'incrociatore Malevolence della Confederazione. Cercò di sfuggire al raggio traente dell'incrociatore ma alla fine venne catturata. Nonostante avesse comunicato alla flotta repubblicana di continuare il loro attacco, suo marito ordinò il cessate il fuoco. Lei e C-3PO riuscirono a sfuggire al Generale Grievous e a ricongiungersi con Skywalker e Kenobi, che erano giunti in loro soccorso.

Il gruppo tuttavia venne separato e Skywalker e Amidala si diressero verso il ponte della nave per programmare il navicomputer della Malevolence in modo da farla schiantare su una luna. Tutto il gruppo riuscì infine a mettersi in fuga, per poi essere attaccato da Grievous a bordo del suo caccia, il Soulless One, durante il tragitto verso la flotta della Repubblica. Poco dopo la Malevolence si schiantò sulla luna e, in netta minoranza, Grievous fu costretto alla fuga, permettendo così a Amidala e al resto del suo gruppo di atterrare sani e salvi su una nave della Repubblica.

Crisi su Rodia

Amidala in missione su Rodia.
La Senatrice Amidala, insieme all'onorevole Jar Jar Binks e C-3PO si recò in missione diplomatica su Rodia per convincere i suoi abitanti a non lasciare la Repubblica Galattica. Il Senatore di Rodia, Onaconda Farr, vecchio amico di Padmé al quale si rivolgeva col nomignolo di "zio", vedeva ormai spacciato il rapporto che legava Rodia alla Repubblica, avendo quest'ultima mancato di aiutare il pianeta nel momento del bisogno. Padmé venne tuttavia presa come prigioniera da Nute Gunray, il quale aveva stretto un'accordo con Farr, pur quest'ultimo ancora dubbioso riguardo alla scelta di allearsi con i separatisti. Padmé venne rinchiusa in una cella, mentre Farr si convinse sempre di più di voler fare la cosa giusta. Jar Jar, che in qualche modo era riuscito a sfuggire in qualche modo alla cattura, decise di salvare Padmé, insieme ad un riluttante quanto dubbioso C-3PO. Jar Jar si infilò un lungo mantello con cappuccio e, senza volerlo fece credere ai separatisti di essere uno Jedi. Con una serie di mosse maldestre quanto fortunate, riuscì a salvare Padmé, la quale riuscì a convincere una volta per tutte dello sbaglio che Farr stava commettendo. Lavorando insieme, riuscirono a prevalere e a catturare Gunray che, di lì a poco, venne messo su un incrociatore della Repubblica per essere condotto alla giustizia.

Pianeta natale minacciato

Amidala e i cloni all'interno del laboratorio segreto.
Amidala e Binks vennero poi richiamati a Naboo dalla Regina Neeyutnee. La regina li informò che una squadra di droidi era stata trovata sul pianeta e chiese ad Amidala di domandare aiuto al Senato. Amidala però sapeva che sarebbero state necessarie prove concrete prima che il Senato o i Jedi si decidessero ad intervenire, così, si recò per conto suo fra le paludi di Naboo alla ricerca di presenze separatiste.

Amidala e Binks trovarono una botola che non riuscirono ad aprire e, poco dopo, furono circondati da droidi da battaglia e catturati. Vennero scortati da dottor Nuvo Vindi, uno scienziato separatista, il quale rivelò loro di aver appena perfezionato il letale Virus Ombra Blu, che intendeva diffondere nella galassia. Fortunatamente, poco dopo arrivarono sul pianeta gli Jedi Skywalker, Kenobi e Tano, i quali riuscirono a localizzare il laboratorio segreto. Quando Anakin e le sue truppe giunsero in soccorso di Padmé, Vindi minacciò di uccidere lei e Binks. Dopo una scaramuccia con lo scienziato e i suoi droidi, il gruppo riuscì a catturarlo per consegnarlo alla giustizia su Coruscant. Sfortunatamente Amidala scoprì che mancava una delle bombe con cui Vindi intendeva disperdere il virus.

Come avevano sospettato, il virus era venuto in possesso del droide assistente di Vindi, che lo rilasciò all'interno del laboratorio, provocando la chiusura del laboratorio con al suo interno Tano, Amidala, Binks e diversi soldati cloni, che attaccarono i droidi che tentavano di uscire dal laboratorio per liberare il virus. Durante la scaramuccia, la tuta contenitiva indossata da Amidala si ruppe e venne infettata dal virus. Amidala e Tano comunicarono all'esterno di non entrare per impedire la fuga del virus. Anakin, tuttavia, si rifiutò di lasciar morire la moglie e, insieme a Kenobi, riuscì a entrare nel laboratorio con l'antidoto e liberare così sopravvissuti, oltre che assicurare che Naboo e la galassia fossero salvi dal virus.

L'incidente della Bestia Zillo

Amidala salvata da Anakin durante l'attacco della bestia Zillo.
Amidala poi discusse con Kenobi della Bestia Zillo che era stata portata a Coruscant. Amidala sperava di sfruttare la sua relazione con Skywalker e Palpatine per far liberare la creatura. Durante l'incontro, però, la belva fuggì dal suo confinamento e si diresse verso il Senato per vendicarsi di Palpatine, colpevole di aver ordinato la sua condanna a morte. Amidala, Skywalker, Palpatine e i droidi C-3PO e R2-D2 scapparono a bordo dello shuttle personale del Cancelliere, per poi essere afferrati dalla belva. Grazie all'intervento di Yoda e Aayla Secura, la belva fu avvelenata con una tossina fatale e tutti scamparono sani e salvi dall'incidente.

Ultimi giorni

Padmé confessa ad Anakin la sua gravidanza.
Nel 19 BBY, Amidala si trovava su Coruscant quando il Generale Grievous e l'esercito Separatista attaccarono la capitale e rapirono il Cancelliere Palpatine. La Senatrice guigò l'evacuazione del Complesso Appartamenti Senatoriali, e poco dopo, assistita dalle Maestre Jedi Shaak Ti e Stass Allie, Amidala e i Senatori Bail Organa e Mon Mothma riuscirono a procurarsi un piccolo trasporto che li portasse in un rifugio nel Complesso del Senato. Durante la strada, dovettero ingaggiare un combattimento con caccia droidi, e Amidala si dimostrò ancora una volta molto valente nell'impugnare un blaster.

Dopo che Palpatine fu portato in salvo da Skywalker e Kenobi, Padmé si riunì finalmente con il marito, ed aveva importanti notizie da comunicargli: stava per diventare padre. Di nascosto nell'edificio degli Uffici Esecutivi Repubblicani, confessò ad Anakin della sua gravidanza. Padmé temeva che se qualcuno l'avesse scoperto, la Regina di Naboo non le avrebbe permesso di proseguire il suo mandato in Senato, e che Anakin sarebbe stato espulso dall'Ordine Jedi. Quest'ultimo la rassicurò dicendole che quel bambino era un miracolo, non un problema. Poche ore dopo, Amidala iniziò a progettare di crescere loro figlio su Naboo, lontano dalla guerra.

Gli anni di guerra videro la Repubblica trasformarsi continuamente. Per contrastare efficacemente i Separatisti sui numerosi fronti, il Cancelliere Palpatine emanò un decreto esecutivo che prevedeva un ulteriore accentramento dei poteri nelle sue mani, strappando via da quelle del Senato le ultime tracce di autorità. Molti videro di buon occhio questo provvedimento, soprattutto i più corrotti, ma Padmé divenne il vertice morale di tutti i Senatori più idealisti, preoccupati degli emendamenti di Palpatine. I Senatori Bail Organa e Mon Mothma iniziarono a discutere segretamente di alternative drastiche da contrapporre alla politica del Cancelliere. Padmé faceva parte di questo gruppo di idealisti, assieme agli altri Senatori Fang Zar, Giddean Danu, Chi Eekway, Terr Taneel, e Bana Breemu. Essi giurarono di mantenere l’assoluto riserbo sulle loro conversazioni, anche nei confronti delle persone che erano a loro più vicine: persino la famiglia. Padmé accettò, anche se temeva che Anakin avrebbe percepito la sua doppiezza…e probabilmente l’avrebbe anche male interpretata.

La Senatrice Amidala presenta le preoccupazioni della Delegazione dei 2000 al Cancelliere Palpatine.
Sebbene ogni discussione sulle azioni da intraprendere contro Palpatine fosse espressa e misurata con cautela in modo da non sconfinare mai in atti estremi di sedizione, Padmé era a favore di una soluzione diplomatica entro i limiti di legge. Chiese persino ad Anakin di sfruttare il suo rapporto con Palpatine per suggerirgli una soluzione pacifica alla guerra, ma il marito, assillato da tali questioni, si rifiutò di farlo. Voleva che queste problematiche venissero discusse solamente nei luoghi politici, ai quali appartenevano. I dubbi di Padmé sul sistema turbarono Anakin. Alle sue orecchie, ella stava iniziando a parlare come una Separatista.

Così, Padmé iniziò raccogliere gli impegni e le promesse di quei Senatori che divennero poi la Delegazione dei 2000, un gruppo di politici in contrasto con la politica di Palpatine.

Padmé presentò le preoccupazioni della Delegazione dinnanzi a Palpatine, il quale se ne curò ben poco. Palpatine piantò poi i semi del dubbio sulle intenzioni di Padmé nella mente di Anakin, anche se continuava ad alimentare contemporaneamente le sue paure di perderla.

Anakin era infatti tormentato da terribili incubi di Padmé morente durante il parto. Dati i suoi sogni profetici che predissero la morte della madre, queste visioni lo sconvolsero nel profondo. Non poteva pensare di perdere Padmé, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per rimanere al suo fianco. Una via per i poteri oscuri che poteva preservare innaturalmente la vita giunse alle sue orecchie: esisteva infatti un potere che poteva essere acquisito solamente alleandosi con Darth Sidious, Signore Oscuro dei Sith.

Padmé, come il resto della Repubblica, non sapeva che il Cancelliere Palpatine era in realtà un Signore dei Sith. Attirò Anakin verso il lato oscuro, e Skywalker si inginocchiò dinnanzi a lui, divenendo Darth Vader, il suo apprendista. Come Vader, Anakin guidò un’imboscata all’interno del Tempio Jedi, e viaggiò verso Mustafar per assassinare i leader Separatisti, portando così la Guerra dei Cloni al termine.

Obi-Wan rivela a Padmé la verità sul passaggio al lato oscuro di Anakin.
Fu Obi-Wan a rivelare a Padmé la verità. Aveva visto la prova del tradimento di Anakin. Padmé era sconvolta. Incapace di accettare questa verità oscura, ella si diresse immediatamente su Mustafar per vedere Anakin. Padmé però non sapeva che Obi-Wan Kenobi si era introdotto furtivamente a bordo della sua nave.

Era proprio come Obi-Wan aveva detto. Padmé non riuscì a ragionare con Anakin. Nelle sue distorte percezioni, aveva compiuto questi atti malvagi per fare in modo che la galassia fosse migliore per la loro unione, per trasformare una Repubblica corrotta in un Impero per i loro figli. Accecato dal potere, Anakin le promise persino che avrebbe deposto l’Imperatore, e che avrebbe trasformato la galassia esattamente come Padmé avrebbe voluto che fosse.

Padmé era completamente devastata dalla trasformazione di Anakin. Quando il marito in collera vide Obi-Wan emergere dalla sua nave, saltò subito alle peggiori conclusioni. Anakin non potè fare altro che vedere una lunga striscia di tradimenti: sua moglie aveva portato il suo vecchio mentore su Mustafar per ucciderlo. Anakin sollevò la sua mano e iniziò a soffocare telecineticamente Padmé. Padmé iniziò ad soffocare, e la sua vita iniziò a scivolarle via.

Il funerale di Amidala su Naboo.
Anakin lasciò la sua presa per concentrarsi su Obi-Wan, e Padmé cadde a terra priva di sensi. Mentre Kenobi e Skywalker duellavano nel complesso di Mustafar, C-3PO e R2-D2 la portarono a bordo della nave. Nonostante la piccola stanza medica della nave, e un centro medico completamente attrezzato sul remoto rifugio di Polis Massa, i suoi segni vitali continuarono a peggiorare.

Padmé non vide mai cosa Anakin era diventato. Non vide mai le ferite da lui subite per via della lama di Kenobi o della lava di Mustafar. Sentiva comunque che c’era ancora del buono in lui. Con il suo ultimo respiro, cercò di convincere di questo Obi-Wan.

Prima di morire, Padmé raccolse abbastanza forza da dare alla luce i suoi bambini. Nello strano complesso alieno in cui Anakin l’aveva veduta nei suoi incubi, nacquero due gemelli: Leia e Luke Skywalker. Obi-Wan Kenobi, Yoda, e Bail Organa si accordarono per tenere i bambini al sicuro.

Il corpo di Padmé venne riportato a Naboo. Durante il funerale di stato che le fu tributato, migliaia di cittadini si riunirono per rendere omaggio alla loro amata rappresentante. Il corpo di Padmé, apparentemente gravido, sfilò in silenzio lungo i viali della capitale, tra le lacrime dei parenti e il dolore composto dei vecchi amici di sempre. Fra gli altri, alla cerimonia parteciparono Boss Nass, Jar Jar Binks, Sio Bibble e la Regina Apailana.

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