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Panaka

Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.
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Panaka
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Naboo

Nascita

circa 62 BBY

Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschile

Altezza

183 cm.

Capelli

neri

Occhi

marroni

Pelle

scura

Dotazione
Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione
"Vostra Maestà, questa è una battaglia che non possiamo vincere."
―Panaka[fonte]

Panaka fu il capo delle Forze Reali di Sicurezza di Naboo prima, durante e dopo l'Invasione di Naboo, e più tardi fu il Moff del Settore Chommell durante la Guerra Civile Galattica. La sua vocazione militare lo portò a sentirsi, in mezzo alla pacifica gente di Naboo, come un pesce fuor d'acqua tra i suoi stessi simili. Sconvolto dall'omicidio del Re Veruna, decretò l'introduzione di nuove misure di sicurezza per accertarsi che una cosa simile non potesse accadere anche al secondo sovrano sotto la sua protezione, la Regina Padmè Amidala. Avendo imparato dagli errori del suo predecessore, Magneta, egli fu capace di difenderla in molti momenti di pericolo, continuando a servire Naboo, la Repubblica e, alla fine, l'Impero.

Notoriamente conservatore, Panaka si trovò spesso in disaccordo col Maestro Jedi Qui-Gon Jinn durante l'Invasione di Naboo, deridendo i suoi controversi metodi e ritenendolo assolutamente inaffidabile. Eppure, con l'aiuto di Jinn fu in grado di distinguersi in azione durante la Seconda Battaglia di Theed.

Biografia

Carriera iniziale

Panaka.

Panaka nacque su Naboo, ma si formò al di fuori del pianeta presso numerose gilde ed associazioni, specializzandosi nell'analisi dei rischi e nel combattimento corpo a corpo. L'educazione di Panaka fu molto ampia, studiata per fornirgli una conoscenza ad ampio raggio e l'addestramento che gli sarebbe servito per diventare un'efficiente capo della sicurezza. Durante i suoi studi, visitò Tolan, dove fu istruito da uno Zabrak nella Gilda Tracker, ed in seguito si unì alle Forze Speciali della Repubblica dove fece esperienza nel combattere i pirati. Tuttavia, mentre si trovava lontano dal suo pianeta, sua sorella maggiore rimase uccisa durante una sessione di allenamento.

Per affrontare il dolore, Panaka si dedicò maggiormente al suo lavoro e al servizio del monarca in carica, Re Veruna. Prestò servizio sotto il Capitano Magneta come Tenente e fu assegnato come compagno del Sergente Baily. Tuttavia, Panaka era noto per non essere un tipo socievole - un tratto caratteristico che avrebbe sfoggiato per tutta la vita - essendo più concentrato sul diventare un professionista completo. Panaka era continuamente al lavoro per migliorare la forza di sicurezza, e alla fine inventò le pistole ascensore che divennero una dotazione standard tra le armi dei suoi colleghi. Un giorno, Panaka e Baily furono incaricati di arrestare un Gungan, Kroke Modbom, che era apparentemente la causa di alcuni problemi a Port Landien. La coppia riuscì ad intrappolare Modbom nella Profumeria di Port Landien, e mentre Panaka preparava un'imboscata per il suo bersaglio nel magazzino sotterraneo, Baily si recò al piano superiore per affrontare il Gungan. Il tenente sentì risuonare dei colpi di blaster, prima che Modbom irrompesse nella stanza.

Panaka lottò con il Gungan, cercando di impedirgli di fuggire dalla profumeria. Riuscì ad immobilizzare il bersaglio, anche se nel farlo si procurò numerose ferite al volto. Baily, tuttavia, notò che il Gungan non aveva nessun blaster, e ciò lo portò a pensare che Modbom doveva avere avuto un complice, che era riuscito a scappare. Tornato al Palazzo, Panaka fu lodato da Magneta, il quale lo presentò poi ad un'aiutante del Senatore Palpatine, Sate Pestage. Pesatge disse che Palpatine si sarebbe occupato della punizione di Modbom, suscitando la perplessità di Panaka. Menzionò il presunto complice di Modbom, ma Magneta aveva già assegnato il tenente al controllo del traffico, poichè una creatura marina si era arenata su una spiaggia a nord di Port Landien.

Mentre bloccava la strada costiera nei pressi dell'insenatura nella quale si trovava la creatura, Panaka rischiò di morire quando uno speeder infranse il blocco stradale. Chiamando gli ufficiali Baily, Pestrak e Dunni con il suo comlink per richidere supporto, Panaka si lanciò all'inseguimento, seguendo il criminale fino all'insenatura. Qui, vide per la prima volta la creatura arenatasi: un leggendario mostro marino sando. Cercando di scendere nell'insenatura, il tenente intravide una figura vestita di bianco. Panaka aprì il fuoco, ma la figura saltò all'interno di uno dei tunnel rocciosi nelle vicinanze. Con cautela, il tenente lo seguì, avventurandosi nell'oscura ed inesplorata rete di tunnel che si snodava negli abissi di Naboo. Addentrandosi alla cieca nei tunnel, fu assalito da un uomo, Veermok, il quale impugnava un blaster. Costretto ad arrendersi, Panaka si trovò alla mercè di Veermok, e fu condotto nelle profondità della rete di tunnel.

Veermok dichiarò che i tunnel celavano dei segreti che avrebbero potuto incriminare Re Veruna. Dichiarò anche che lui stava combattendo per Naboo, contro le menzogne del suo sovrano - qualcosa che Modbom aveva compreso fin troppo bene. Panaka non si fece distrarre da quelle accuse, ma prima che i due potessero arrivare al nocciolo del discorso, i movimenti del mostro marino sando in superficie causarono una frana, rilasciando un torrente d'acqua nei tunnel. Assieme all'acqua, fluirono nel tunnel anche una serie di oggetti inquietanti, inclusi otto cadaveri ed una serie di contenitori. Panaka riuscì a riappropiarsi del suo blaster, e una volta che la marea fu defluita, Veermok si diede alla fuga. In risposta, il tenente cercò di sparargli, mirando alle gambe, ma il suo blaster era inceppato. Agendo alla svelta, usò il cavo avvolgibile della sua pistola ascensore per agganciare Veermok. Prima che potesse catturare il suo bersaglio, Veermok si liberò dalla stretta di Panaka, e fuggì nei tunnel ancora una volta. Panaka si preparò ad usare di nuovo la sua pistola ascensore, ma prima che potesse farlo, udì un colpo di blaster e Veermok che cadeva a terra.

L'uomo che gli aveva sparato altri non era che Pestage. Veermok sopravvisse allo sparo, ma morì dopo qualche istante. Panaka era arrabbiato per l'esito della faccenda, ma Pestage, che aveva intercettato la chiamata di soccorso del tenente, sottolineò che lui era uno dei suoi uomini. Tornato al palazzo, Panaka si convinse che le azioni di Pestage indicavano un tentativo di coprire delle prove, e che la cosa meritava attenzione, in futuro. Menzionò i cadaveri nei tunnel, ma Magneta dichiarò che essi potevano essere stati rigurgitati dal mostro, o magari uccisi da dei pirati. Nonostante questo, Panaka voleva che Pestage fosse arrestato, ma Magneta insistette che ogni cosa di sarebbe sistemata. Prima che Panaka potesse esaminare la camera sotterranea e le prove potenzialmente incriminanti che vi si trovavano, il Capitano Magneta fece esplodere l'area con dei siluri protonici. Le prove, che avrebbero potuto portare a Re Veruna o perfino al Senatore Palpatine, erano perdute per sempre. Successivamente, sull'ondata dello scandalo di corruzione, Re Veruna fu costretto ad abdicare e fu ucciso in circostanze misteriose. Magneta fallì nel compito di impedirne la morte, e di dimise dal suo incarico con sommo disonore.

Panaka fu nominato capo della sicurezza al posto di Magneta; fu uno dei primi atti della Regina Amidala in qualità di reggente. Panaka prese la morte di Veruna paricolarmente sul serio, sentendosene responsabile. Per assicurarsi che questo non accadesse mai più, sviluppò un'elaborato sistema di sicurezza, che includeva l'uso delle ancelle come diversivi. Questo stratagemma salvò la vita di Amidala più di una volta.

L'Invasione di Naboo

"E' una situazione pericolosa, Vostra Maestà. I nostri volontari della sicurezza non potranno opporsi da un'agguerrito esercito della Federazione dei Mercanti."
―Panaka[fonte]
Panaka poco prima della fuga da Naboo.

Quando la Federazione dei Mercanti pose il blocco a Naboo, Panaka fu tra i primi a riconoscere la significativa minaccia che incombeva sul pianeta. Quando la Federazione invase Naboo, Panaka e le sue forze di sicurezza non erano sufficientemente equipaggiate per difendere Theed dagli invasori. Le sue forze opposero una piccola resistenza, ma si arresero quando realizzarono pienamente l'imponenza delle forze al comando del droide OOM-9. I droidi sciamarono all'interno del palazzo, prendendo in custodia sia Panaka che la Regina. Tuttavia, poco prima, Panaka aveva dato inizio all'inganno delle ancelle, e benchè fosse stata catturata anche la vera Regina, i Neimoidiani, caduti nel tranello, si concentrarono su una delle ancelle, credendola Amidala.

Mentre venivano scortati fuori da Theed, due Cavalieri Jedi, ambasciatori mandati a risolvere la disputa sorta riguardo il blocco, salvarono Panaka, la Regina, il Governatore Sio Bibble e molte guardie della sicurezza. Qui-Gon Jinn, uno dei due Jedi, voleva portare Amidala su Coruscant, contro le intenzioni iniziali di Panaka. La Regina si decise, contro il volere di Panaka, a viaggiare verso la capitale con i Jedi. A malincuore, Panaka la seguì mentre Bibble scelse di rimanere indietro a vegliare su Naboo.

Dopo che i Jedi ebbero liberato l'hangar di Theed dai droidi che lo avevano occupato, il gruppo salì a bordo della nave personale della Regina, e lasciò Naboo. Tuttavia, durante il tentativo di oltrepassae il blocco, l'iperguida della nave fu seriamente danneggiata. L'apprendista di Jinn, Obi-Wan Kenobi, suggerì di ripiegare su Tatooine, un pianeta desertico, per effettuare le riparazioni. Panaka fu oltraggiato dal suggerimento, protestando per il fatto che il pianeta era controllato dai malviventi Hutt. Quando Jinn discusse il suggerimento davanti alla Regina, ella convenne con il Jedi, lasciando Panaka incredulo di fonte alla sua imprudenza.

Panaka a bordo della nave della Regina.

Mentre Jinn, Jar Jar Binks, Amidala ed R2-D2 si avventurarono sul pianeta in cerca dei ricambi per l'iperguida, Panaka rimase indietro per sorvegliare la nave - e, apparentemente, la Regina. Durante una tempesta di sabbia, la nave ricevette una falsa trasmissione da Naboo dal Governatore Sio Bibble, il quale pregava la Regina di contattarlo. Kenobi ordinò a Panaka e agli altri di non rispondere, avvertendo che si trattava di un'espediente per cerare una traccia che la Federazione dei Mercanti potesse seguire per localizzare Amidala.

Grazie all'aiuto di un certo Anakin Skywalker, Jinn e Amidala riuscirono a ottenere le parti di ricambio per rendere la nave pienamente operativa. Con l'iperguida riparata, il gruppo potè raggiungere Coruscant, dove incontrarono il Senatore Palpatine. Panaka non perse di vista Amidala, anticipando un'imboscata tesa dalla Federazione, e andò con lei alla Rotunda, in modo che, assieme a Palpatine, esponesse le sue ragioni contro la Federazione dei Mercanti. Le rischieste della Regina incontrarono però solo orecchie sorde, ed ella se ne andò, iniziando a perdere fiducia verso la Repubblica. L'esperienza ebbe tuttavia il merito di rafforzare la sua determinazione, e decise di tornare su Naboo, nonostante le obiezioni di Panaka, che cercò di spiegarle che sarebbe potuta essere catturata e costretta a firmare il trattato.

Ritorno a Naboo

"Credo che possiate dire addio alla vostra franchigia commerciale."
―Panaka[fonte]

La Regina aveva un piano. Primo, si mise in contatto con Boss Nass e l'esercito dei Gungan, convincendoli ad unirsi a lei. Poi incaricò Panaka di prendere contatto con le Forze di Sicurezza di Naboo tramite il canale d'emergenza. Si incontrò con loro nelle piane di Naboo, dove caddero in un'imboscata tesa dalle pattuglie della Federazione. Fortunatamente, il loro landspeeder liquidò velocemente gli STAP dei droidi. Portati in salvo i leader, essi iniziarono a pianificare la loro strategia - i Gungan avrebbero attirato l'esercito di droidi fuori dalla città e li avrebbero affrontati in battaglia. Nel frattempo, i Jedi e i Naboo si sarebbero introdotti nel palazzo a Theed e avrebbero catturato il Vicerè Nute Gunray.

Servendosi di un passaggio segreto per introdursi nel palazzo, Panaka divise le sue forze in due gruppi. Un gruppo si sarebbe premurato di distrarre i droidi, mentre l'altro, che includeva i Jedi, avrebbe liberato i caccia N-1 nell'hangar, permettendo ai piloti di disabilitare la nave controllo droidi posizionata in orbita. Mentre Panaka, Amidala e i Jedi erano alla ricerca del Vicerè, il gruppo di imbattè nel Sith Darth Maul, che era al loro inseguimento fin da Tatooine. Il gruppo di Panaka ed Amidala fu costretto a proseguire senza i Jedi, i quali si sarebbero occupati del Sith.

Panaka e la Regina Padmé Amidala dopo la battaglia.

I continui scontri attraverso le sale del palazzo resero l'avanzata di una lentezza frustrante, ma Panaka ebbe un'idea. La metà del suo gruppo di staccò dal resto dei loro compagni, saltando sul davanzale esterno di una finestra, ed usò le pistole ascensori per aggirare gli ostacoli che li attendevano all'interno del palazzo, arrivando direttamente ai piani più alti. Il gruppo proseguì poi all'interno del palazzo mentre Sabè guidava gli altri rimasti contro il grosso delle forze poste a difesa del palazzo. Sfortunatamente, il gruppo di Amidala fu rapidamente catturato dai droideka e scortato al cospetto del Vicerè.

Il gruppo di Sabè, tuttavia, riuscì a raggiungere la Sala del Trono, attirando su di sè i droidi che trovavano all'interno della sala, e dando ad Amidala la possibilità di impossessarsi di una coppia di blaster riposti in un compartimento segreto nel trono. Ne passò uno a Panaka ed eliminarono i droidi rimasti nella sala. Indifeso ed umiliato, il Vicerè fu obbligato a firmare il trattato che segnò la sua resa.

Dopo la battaglia, Nute Gunray e Rune Haako furono consegnati da Panaka alle autorità della Repubblica per il processo che avrebbe seccamente decretato la fine della loro franchigia commerciale. Panaka partecipò in seguito alle celebrazioni tenute per festeggiare la liberazione di Naboo.

Dopo la Battaglia di Naboo

Il Colonnello Panaka qualche tempo dopo la Battaglia di Yavin.

Quando il mandato di Amidala come Regina di Naboo terminò, Panaka rimase su Naboo a proteggere la nuova Regina, Jamillia. Amidala divenne, col tempo, la Senatrice del Settore Chommell. Benchè Jamillia fosse la sua principale priorità, Panaka si preoccupava ancora per Amidala. Durante la Crisi Separatista, quando il Conte Dooku e i suoi sostenitori si scissero dalla Repubblica per formare la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, un gruppo di minatori di spezia si radunò fuori dal palazzo mentre Amidala si trovava al suo interno. Dopo essersi assicurato che Jamillia fosse in salvo, Panaka tornò dalla sua precedente protetta, per una duplice ragione: oltre alla sua incolumità, voleva anche assicurarsi che tornasse sana e salva a Coruscant, per votare contro l'Atto di Creazione Militare. In poche settimane, formulò un piano di sicurezza, ed assegnò suo nipote, il Capitano Gregar Typho, alla protezione di Amidala. Prima che partisse per la capitale, Panaka la informò che il Vicerè Gunray, dopo aver evitato la pena per i fatti concernenti la Crisi del Blocco, di era unito alla Confederazione di Dooku. Benchè Typho ritenesse che Amidala, essendo contro l'Atto di Creazione Militare, poteva essere considerata informalmente un'alleata della Confederazione, Panaka era preoccupato, e consigliò cautela alla Senatrice, dal momento che i Confederati erano noti per ricorrere alla violenza contro i loro avversari.

In seguito, dopo lo scoppio delle Guerre dei Cloni, seppe del matrimonio tra Padmè Amidala ed Anakin Skywalker. Panaka informò Palpatine, che usò questa informazione a proprio vantaggio quando corruppe Anakin portandolo al Lato Oscuro. Le conseguenze della scelta di Panaka avrebbero infine portato all'Imperializzazione della Galassia, un cambiamento che avrebbe poi operato a suo vantaggio. Nel momento in cui Palpatine si autoproclamò Imperatore Galattico, Panaka gli rimase estremamente leale.

Il Colonnello Panaka in battaglia.

Nei primi giorni della Guerra Civile Galattica, Panaka, ora un Colonnello, era al lavoro con le Forze Reali di Sicurezza di Naboo nel fermare l'organizzazione criminale nota come Skaak Tippers che terrorizzava i pacifici abitanti di Naboo. Per settimane, non aveva ricevuto notizie dell'agente delle Forze Reali di Sicurezza Willoc, che era stato mandato ad investigare sulle attività dei Tippers, perciò Panaka fu sorpreso quando fu contattato tramite il comlink di Willoc da una recluta delle Forze Reali di Sicurezza che si era infiltrata in una delle basi dei Tippers. Cogliendo al volo l'occasione, Panaka escogitò un piano assieme all'agente, piano che avrebbe infine evitato la minaccia di un più ampio progetto criminale e la morte di Jonni Skaak. In segno di apprezzamento del loro coraggio, Panaka ricompensò gli agenti delle Forze Reali di Sicurezza con una considerevole somma di crediti e la, e li riassegnò ponendoli sotto il comando del Colonnello Typho.

Panaka restò in stretti rapporti con Palpatine e fu in seguito nominato Moff del Settore Chommell. Come dono, Panaka mandò una statua decorativa all'Imperatore, statua che fu posizionata nella sala da ricevmento dell'Imperatore a bordo della seconda Morte Nera.

Personalità e tratti

Il Capitano Panaka, nel 32 BBY.
"Darò loro un'esplosione alla Panaka."
―Panaka[fonte]

Panaka era un tipo pessimista e sempre preparato al peggio. Durante la Crisi di Naboo, era chiaramente irritato dal fatto che Naboo non disponesse di un suo esercito planetario. Si pronunciò spesso in merito, ed entrò regolarmente in contrasto con i protettori Jedi di Amidala.

Il Capitano Panaka era spesso torvo e privo di senso dell'umorismo, costantemente impegnato a dare il meglio che poteva nel suo lavoro. Era spesso e volentieri vigile ed attento, e veniva spesso chiamato "l'occhio più veloce di Naboo.". Aveva sensi molto acuti, ed era piuttosto intelligente. I suoi colleghi lo trovavano distaccato, esigente e professionale. Panaka non esitava a dire la sua sugli ordini che riceveva, qualora li ritenesse discutibili. Uno dei suoi "capricci" più concitati si ebbe quando riuscì a proteggere la sua sovrana e a sconfiggere la Federazione dei Mercanti. Panaka crebbe con un'atteggiamento prevenuto e bigotto nei confronti dei Gungan del suo mondo, una visione piuttosto diffusa tra i Naboo, almeno prima della loro alleanza con i Gungan durante la Crisi di Naboo. L'atteggiamento di Panaka era rafforzato dal fatto che i Gungan che aveva incontrato agli inizi della sua carriera erano perlopiù criminali ed esiliati.

Appare in

Fonti

Collegamenti esterni

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