Ultima modifica il 31 lug 2010 alle 13:42

Poggle il Minore

Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
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Poggle il Minore
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Geonosis

Morte

19 BBY, Mustafar

Descrizione fisica
Razza

Geonosiano

Sesso

maschio

Altezza

183 cm

Capelli

calvo

Occhi

gialli

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione

Poggle il Minore fu un Arciduca e imprenditore di Geonosis per un lungo periodo di tempo, il responsabile dell'affilizione dei Geonosiani con la Confederazione dei Sistemi Indipendenti durante le Guerre dei Cloni.

Biografia

Ascesa al potere

In origine, Poggle, dell'Alveare Stalgasin, faceva parte della Casta Minore, ovvero la casta che, nell'apparato gerarchico geonosiano, era adibita solo al lavoro manuale, sfruttata e malpagata. Gli appartenenti a questa casta somigliavano molto a ciò che il resto della Galassia chiamava schiavi. Poggle, però, non era disposto a fare questo e, appena poté, organizzò una rivolta contro Hadiss il Curvo, allora Arciduca di Stalgasin. La rivolta però si rivelò un fiasco e molti dei suoi appartenenti vennero arrestati e dati in pasto alle belve, in esecuzioni pubbliche che si tenevano costantemente nell'Arena di Stalgasin.

Poggle era però ormai un criminale agli occhi di Hadiss e non poteva certo riemergere allo scoperto come se nulla fosse stato. Fu in quest'occasione che egli ricevette un inaspettato aiuto da Darth Sidious, il Signore Oscuro dei Sith, che gli offrì il proprio aiuto. Naturalmente, Poggle accettò subito: mentre sempre più Geonosiani si univano alla sua causa, egli ricevette i finanziamenti di Sidious, riuscendo così ad allestire un'armata in piena regola e a sbaragliare le forze di Hadiss. Il Curvo stesso fu divorato dall'acklay cavalcato da Poggle. A seguito di questa vittoria, Poggle si autoproclamò Arciduca di Stalgasin.

Arciduca di Geonosis

Ma regnare su Stalgasin non era sufficiente per Poggle, la cui brama di potere crebbe a dismisura. Sempre aiutato segretamente da Sidious tramite finanziamenti e infiltrazioni, Poggle riuscì a unificare sotto il suo comando tutti i nove alveari principali del pianeta, autoproclamandosi Arciduca di Geonosis. Nel contempo, obbligò tutti gli alveari a sottomettersi a quello di Stalgasin, che divenne così il più ricco e potente fra tutti.

Il regime di Poggle, peraltro, non fu meno dispotico di quello di Hadiss: chi si aspettava un cambiamento in senso progressista rimase profondamente deluso. Poggle non ebbe riguardi nemmeno verso i propri precedenti sostenitori e l'Arena continuò a riempersi di condannati ad esecuzioni brutali e dolorose. Fu però grazie a questi metodi che Poggle riuscì a mantenere praticamente intoccato il proprio potere.

Grazie alla supremazia su Geonosis, Poggle riuscì ad ottenere il controllo anche della Geonosian Industries, la compagnia che raccoglieva i costruttori di droidi geonosiani. Poggle siglò accordi vantaggiosi con la Federazione dei Mercanti — che rifornì di droidi da battaglia B1 — e la Tecno Unione.

Restituire il favore

L'Arciduca e il Signore dei Sith.

Alcuni anni dopo la rivolta, un tale Conte Dooku giunse su Geonosis e si presentò come l'apprendista di Darth Sidious, dicendo a Poggle che era venuto il momento di restituire il favore: il Signore dei Sith voleva che Geonosis si unisse alla nascente Confederazione dei Sistemi Indipendenti e ne rifornisse l'esercito droide; in cambio, avrebbe ricevuto una grande ricompensa in denaro e sarebbe stata fra i membri principali del nuovo governo galattico. Poggle accettò con convinzione e mise la Geonosian Industries sulla produzione dei droidi da guerra, creando per altro il nuovo droide da battaglia B2.

Inoltre, l'Arciduca in persona trattò con il Presidente del Clan Bancario InterGalattico, San Hill, la creazione di un'armatura cyborg per Grievous, futuro Comandante Supremo delle Forze Armate della CSI, che venne "riallestito" proprio su Geonosis.

Poggle concordò con Dooku anche la creazione dell'Arma Suprema, che sarebbe dovuta essere la chiave per vincere la guerra — quell'arma che, diversi anni dopo, l'Impero Galattico avrebbe trasformato nella Morte Nera.

Le Guerre dei Cloni

Diversi anni dopo, i leader separatisti si incontrarono su Geonosis e firmarono il trattato che diede formalmente vita alla CSI. Nello stesso tempo, catturò prima il Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi, poi altri due agenti repubblicani, Anakin Skywalker e Padmé Amidala, giunti per salvarlo. Giudicandoli spie, Poggle li condannò a morte e organizzò la loro esecuzione pubblica nell'Arena di Petranaki.

Mentre l'esecuzione stava per essere ultimata, Mace Windu portò sul pianeta una task force di Jedi, seguita da legioni e legioni del nuovo Grande Esercito della Repubblica; Poggle si recò nella propria sala di comando e da qui lanciò contro l'esercito repubblicano le armate droidi dei Separatisti. Alla fine, però, dovette concordare con Dooku che i soldati della Repubblica erano troppo numerosi e fu costretto a ordinare alla ritirata; prima di lasciare il pianeta, però, ordinò ai suoi guerrieri di nascondersi nelle catacombe, al fine di opporre un'ultima resistenza.

Nel corso delle Guerre dei Cloni, Poggle fu un membro del Consiglio Separatista e formalmente continuò ad essere Arciduca, ma aveva di fatto perso ogni potere effettivo. L'unica sua autorità gli derivava dal controllo di diverse fabbriche di droidi che rifornivano l'esercito separatista.

Poggle contempla la sua nuova fabbrica.

Qualche tempo dopo, Poggle negoziò con Lott Dod della Federazione dei Mercanti e Rush Clovis del Clan Bancario l'apertura di una nuova fabbrica su Geonosis, ma il piano fu scoperto da Padmé Amidala ed Anakin Skywalker, che ne portarono notizia al Consiglio Jedi. Poggle sapeva che era il momento di combattere e fece ritorno al suo pianeta.

Geonosis venne presto attaccato dal Grand'Esercito della Repubblica e Poggle, insieme al suo droide tattico TX-21, sovrintese la difesa della fabbrica, autorizzando l'invio dei super tank per fronteggiare gli invasori. I combattimenti inizialmente misero in difficoltà i cloni, che però riuscirono a risollevarsi e a continuare l'attacco. La fabbrica fu infine distrutta e Poggle fuggì a bordo di un AAT, ritirandosi nel Tempio Proibito. Qui poteva giocare la sua ultima carta: la Regina Karina la Grande.

I cloni e i Jedi, lanciatisi all'inseguimento, vennero assaliti dai guerrieri non-morti di Karina, la quale tentò di prendere il controllo delle loro menti mediante i vermi cerebrali. I Jedi riuscirono però a sfuggire a Karina e a catturare Poggle, fuggendo dal pianeta.

Tuttavia, alcuni vermi erano riusciti a infilarsi sulla nave che doveva portare Ahsoka Tano e Barriss Offee e cominciarono ad impossessarsi delle menti dei cloni. Poggle, in viaggio per Coruscant, venne malamente interrogato da Skywalker, che lo costrinse a confessare come eliminare i vermi usando lo strangolamento di Forza.

La morte di Poggle.

La morte

Qualche tempo dopo, Poggle riuscì a sfuggire alla prigionia repubblicana e seguì il Consiglio nei suoi vari spostamenti, fino ad approdare su Utapau e, successivamente, su Mustafar.

Venne ucciso insieme a tutti gli altri leader separatisti nel Massacro di Mustafar. Quando Darth Vader gli si parò davanti, Poggle tentò di difendersi col proprio bastone, ma venne facilmente spezzato a metà dalla spada laser del Signore dei Sith.


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Fonti