Resti dell'Impero

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Resti dell'Impero
Informazioni politiche
Tipo di governo

Oligarchia

Legge fondamentale

Carta Imperiale

Capo di Stato

Capo di Stato

Comandante in capo

Comandante Supremo della Flotta Imperiale

Organi esecutivi

Consiglio dei Moff

Organi legislativi

Consiglio dei Moff

Organi giudiziari

Procuratore di Giustizia

Informazioni sociali
Capitale

Bastion

Lingua ufficiale

basic imperiale

Valuta

crediti imperiali

Religioni

nessuno

Informazioni storiche
Formato da

Impero Galattico

Fondato nel

12 ABY

Riorganizzato nel

?? ABY, in Nuovo Impero

Epoche
"Li chiamano i Resti, ma per quelle queste persone è ancora l'Impero".
"Un Impero senza un Imperatore.
"
―Leia Organa a Han Solo[fonte]

Resti dell'Impero era il nome del governo che rappresentava ciò che era rimasto dell'Impero Galattico dopo il collasso del Nuovo Ordine, in particolare a seguito della riunificazione dei signori della guerra del Nucleo Profondo operata dall'Ammiraglio Daala e delle successive guerre di espansione e stabilizzazione sotto Gilad Pellaeon tra il 12 e il 13 ABY. Il nome ufficiale permaneva quello di Impero Galattico.

Terminologia

Il nome ufficiale dei Resti dell'Impero era, come è facile intuire, Impero Galattico. La locuzione nacque inizialmente come un dispregiativo per descrivere ciò che restava del Nuovo Ordine ed era d'uso colloquiale specialmente fra i cittadini della Nuova Repubblica. Successivamente, la diffusione di questa espressione indusse gli Imperiali a far proprio il termine.

La parola "Resti" era un riferimento esplicito all'esiguità delle dimensioni del nuovo Impero Galattico rispetto al vecchio, e al fatto che la maggior parte dei sistemi e dei settori precedentemente appartenuti all'Impero erano finiti sotto la Nuova Repubblica o in seno a piccoli governi indipendenti. Alla luce della fallita invasione dello Spazio Imperiale da parte degli Yuuzhan Vong e della decisione dei Resti dell'Impero di unirsi alla guerra contro gli alieni, il termine ne uscì ammorbidito. Nonostante le annessioni territoriali e la crescita economica, l'Impero del dopo-Yuuzhan Vong non poteva ancora essere considerato altro che "Resti dell'Impero".

Sebbene la designazione di "Resti" fosse usata soprattutto negli anni successivi al Trattato Ponc-Gavrisom, il termine emerse frequentemente nello slang neorepubblicano già a partire da prima della fine della Guerra Civile Galattica (19 ABY). Per esempio, il Cavaliere Jedi Kyle Katarn e Mon Mothma si riferivano spesso all'Impero come i "Resti dell'Impero" ben prima dell'Armistizio.

Storia

Non vi è una data precisa né per la nascita dei Resti né per la fine dell'Impero Galattico. Piuttosto, come accade spesso nella storia, le due entità si compenetrano. Infatti, si può dire che, a seguito dello sprofondare dell'apparato governativo imperiale nello sfacelo più totale, esso evolvette lentamente nell'attuale governo confederato. Le tappe principali di questo processo evolutivo sono riassumibili in cinque date:

Sebbene i cambiamenti più significativi abbiano avuto luogo nel 19 ABY, la data di fondazione viene abitualmente fatta risalire al 12–13 ABY, come riconoscimento dell'operato dell'Ammiraglio Daala, senza il quale il moderno governo imperiale non esisterebbe. Inoltre, appare chiaro che i Resti dell'Impero formavano un governo perfettamente funzionante già prima del Trattato Pellaeon-Gavrisom, benché fu solo dopo la firma di tale patto che assunsero ufficialmente tale nome.

Dalla sconfitta di Endor all'assassinio di Thrawn (4-9 ABY)

Nei 5 anni che seguirono la morte dell'Imperatore, l'Impero perse oltre ¾ dei territori che erano sotto il suo dominio. Intanto l'Alleanza Ribelle si auto proclamava Nuova Repubblica, nella speranza di portare pace e prosperità in tutta la Galassia. Sfortunatamente la guerra non si concluse con la morte dell'Imperatore, semplicemente il vantaggio del potere passò dalle mani dell'Impero a quelle della Nuova Repubblica.

Palpatine era stato lungimirante durante la tua dittatura, e aveva coltivato numerosi seguaci e abili collaboratori. Con nessuno che fosse al potere in modo evidente, le truffe e le manovre politiche sfociarono in una guerra fredda di proporzioni galattiche. Molti avidi Moff cercarono di costruire il proprio Impero personale, ignorando il fatto che oramai le maggiori corporazioni che una volta erano al loro servizio, avevano smesso di fornire loro armi e risorse. Gli Imperiali combattevano fra loro, anziché unirsi nel nome dell'Impero. Il morale delle truppe crollava in modo inversamente proporzionale alla diserzione, la quale saliva alle stelle; grazie a questa situazione, la Nuova Repubblica estendeva i suoi confini. Seguirono diversi tentativi per ripristinare l'Impero di Palpatine, ma furono tutti fallimentari, e portarono solo a continui conflitti e spargimenti di sangue.

Con l'Impero disorganizzato e senza guida, le forze militari della Nuova Repubblica potevano marciare velocemente verso i pianeti del Nucleo. Il pianeta capitale Coruscant cadde rapidamente e senza troppi conflitti nelle mani della Repubblica, mentre le forze imperiali cercarono rifugio scappando verso i territori dell'Orlo Esterno.

Nonostante tutto, la simpatia per l'Impero era forte per una parte della popolazione che viveva ora sotto la bandiera della Nuova Repubblica, si trattava soprattutto di coloro che si erano arricchiti grazie alla politica dell'Impero, ai quali era stato promesso dagli “idealisti” nuovi diplomatici Repubblicani che quelle fortune gli sarebbero state tolte in nome della “giustizia”. I più attivi fra loro organizzarono diversi piani di sabotaggio, mentre altri si limitarono a convincere alcuni pianeti a mantenersi neutrali anziché unirsi alla nascente Repubblica.

La Nuova Repubblica si trovò però di fronte anche ad alcuni conflitti interni, come quello fra i Mon Calamari e i Bothan. Molti sistemi infatti si dichiararono affiliati alla Nuova Repubblica, ma mantennero sui loro seggi i precedenti governatori e burocrati, che continuavano a mantenere le popolazioni sottomesse nel terrore. La Nuova Repubblica, infatti, aveva esteso molto i suoi confini, ma si era più preoccupata di creare leggi e diritti universali piuttosto che di farli rispettare.

Della Nuova Repubblica facevano ora parte approssimativamente ¾ della galassia conosciuta, nonostante il suo controllo fosse limitato più che altro ai pianeti interni. Le forze militari Repubblicane infatti, erano estremamente limitate e, conseguentemente, molti di questi sistemi erano direttamente responsabili della propria difesa. La Nuova Repubblica, nonostante il suo potere, era ben lontano dall'essere in salute . L'economia della galassia era molto instabile, e i governatori non erano capaci di ridar vita alle industrie e al commercio. Le regioni ancora sotto il controllo dell'Impero anch'esse subivano una fase di cambiamento. Molte di queste aree passarono sotto il controllo della Flotta Imperiale, che nel frattempo si era riorganizzata sotto il comando del Grand'Ammiraglio Thrawn, ma che rimaneva comunque una debole struttura. Così come quella politica: molti sistemi infatti erano auto governati in modo dittatoriale dai Moff ben istruiti dal defunto Imperatore Palpatine.

Thrawn era un Chiss dalle straordinarie doti strategiche e dagli efferati modi, egli fu capace di trovare uno dei principali magazzini dell'Imperatore, grazie al quale riuscì a mettere in piedi una flotta di tutto rispetto. Dopo aver disseminato spie per tutta la galassia e reclutato i personaggi più pericolosi delle Regioni Conosciute come Gilad Pellaeon o il Jedi Oscuro Joruus C'baoth, fu sconfitto grazie alle abilità diplomatiche di Leia Organa, la quale riuscì a mettergli contro i suoi spietati guerrieri e guardie del corpo Noghri, una delle quali lo assassinò. Tra la Repubblica e l'Impero si trovano le cosiddette Regioni di Confine, continui luoghi di scontro per il momento neutrali, in attesa di vedere chi avrebbe guadagnato il controllo permanente della zona. Anche le corporazioni rimasero pressoché neutrali, stando dalla parte, volta per volta, di chi gli faceva guadagnare più crediti. Infine, una grossa fetta di società, il cosiddetto “galactic underworld”, trasse un enorme beneficio da questo momento di caos. La morte di Jabba the Hutt aveva contribuito infatti a spalancare le porte di molte nuove aree di attività, che pullulavano di nuovi malviventi o ricercati, o che vedevano la nascita di nuove organizzazioni criminali: contrabbandieri, assassini, cacciatori di taglie, estorsori, truffatori, e molti altri ancora…

I signori della guerra e la campagna di Daala (12 ABY)

In ogni modo, la Galassia si trasformò lentamente in una vera e propria Società Galattica, dove i viaggi grazie all'iperguida si facevano sempre più rapidi, e l'HoloNet (la perfetta rete di comunicazione costruita grazie ad una particolare tecnologia dell'iperguida) smantellato da Palpatine, fu parzialmente ricostruito, anche se per il momento potevano accedervi solamente le forze militari Imperiali e Repubblicane ad alti livelli. Un'altra minaccia sconvolse poco dopo Luke Skywalker in persona, e venne da un altro abilissimo ufficiale imperiale: l'Ammiraglio Daala. Ella era cresciuta militarmente sotto la guida di Tarkin, il quale l'aveva scovata in giovane e età e portata fra le fila dell'esercito. Una volta salita di grado, le venne affidata la Installazione Maw, una stazione di ricerca militare situata nel remoto Orlo Esterno, probabilmente madre del progetto della Morte Nera. Daala rimase per più di 10 anni all'interno della stazione, inconsapevole di tutto ciò che succedeva, in quanto Tarkin aveva sempre tenuto segreto questo progetto.

L'Ammiraglio Daala fu costretta ad uscire dalla stazione per inseguire niente meno che Han Solo, Chewbacca e il Jedi Kyp Durron, capitati per caso sulla Installazione Maw dopo essere evasi da una prigione su Kessel. Han e gli altri informarono Daala degli ultimi eventi galattici e poi riuscirono a scappare. Ella non riuscì a ritrovare la navetta dei fuggitivi, ma da quel momento non fece più ritorno alla stazione. Creò una sua flotta e si scontrò su Dac con l'Ammiraglio Ackbar, il quale le diede una sonora sconfitta a causa delle strategie della donna, oramai vecchie di un decennio. Più tardi prese il controllo della principale flotta imperiale, con Gilad Pellaeon al suo fianco, e fece rotta verso l'Accademia Jedi di Luke su Yavin IV, il quale sabotando l'Incrociatore Imperiale, riuscì a metterli in fuga. Da quel momento le tracce dell'Ammiraglio Daala si persero. Ella, prima di andarsene, conferì comunque a Pellaeon i titoli di Comandante Supremo della Flotta Imperiale e di Ammiraglio ed i pieni poteri militari.

L'espansionismo pellaeoniano (12-13 ABY)

Negli anni in cui aveva servito Thrawn e Daala, Pellaeon non aveva mai avuto modo di manovrare completamente la rinascita dell'Impero. Con Daala che gli aveva lasciato massimi poteri, però, l'anziano Ammiraglio poté decidere in prima persona le sorti della guerra.

Ponendo la propria base operativa su Bastion (pianeta che sarebbe poi diventato la vera e propria capitale dei Resti dell'Impero), Pellaeon decise di spingere le forze Imperiali al di fuori del Nucleo Profondo, per iniziare la riconquista dell'Orlo Esterno e dell'Orlo Intermedio. Per prima cosa, in una breve incursione riuscì a conquistare l'Allineamento Pentastar, un piccolo impero autonomo creato dal Gran Moff Ardus Kaine nei sistemi esterni. La presa dell'Allineamento consentì anche a Pellaeon di appropriarsi di una nuova ammiraglia, il Super Star Destroyer Reaper. Sempre a seguito di questa vittoria, Pellaeon ricostituì il Consiglio dei Moff.

Sei mesi dopo la sua salita al potere, Pellaeon progettò la conquista di Orinda. La Nuova Repubblica inviò il Generale Wedge Antilles a bordo della Lusankya per proteggere il pianeta, ma la flotta Imperiale ebbe a sorpresa la meglio: il Reaper distrusse l'Endurance, la nave Neorepubblicana che trasportava il maggior numero di caccia della flotta, e Antilles fu costretto a ordinare la ritirata. Poco tempo dopo, la campagna pellaeoniana ottenne la sua seconda vittoria su Gravlex Med, dove l'Impero non conquistò il pianeta, ma riuscì ad infliggere una sconfitta alla flotta dell'Ammiraglio Ackbar e a sottrarle la Chimaera, lo Star Destroyer che era stato l'ammiraglia di Thrawn.

La situazione nell'Orlo Intermedio era ormai stabilizzata. L'Impero fortificò le sue posizioni, e la Nuova Repubblica si preoccupò di ricostituire le linee difensive che erano state sfondate da Pellaeon. Non ancora sazio di vittorie, questi lanciò un nuovo attacco contro Adumar, un pianeta industriale che per lungo tempo era rimasto sconosciuto alla maggior parte della Galassia.

Contemporaneamente agli scontri su Adumar, l'Ammiraglio Ackbar attaccò il Settore Antemeridian grazie a numerose rivolte scoppiate contro il potere Imperiale. Il governatore del Settore, Moff Getelles, non riuscì a difendere opportunamente il Settore, che fu conquistato dalle forze della Nuova Repubblica, le quali presero ad avanzare nel territorio dei Resti dell'Impero. Abbandonata Adumar, Pellaeon riuscì a fermare l'avanzata nemica, ma al costo del Reaper. In un gesto simbolico, fece la Chimaera sua nuova ammiraglia, in memoria della gloria di Thrawn.

Pellaeon dovette interrompere la sua campagna con la perdita di Antemeridian, il che rappresentò la fine dell'espansionismo dei Resti dell'Impero, i quali mantennero saldi i loro territori fino alla fine della guerra, sei anni dopo.

I Discepoli di Ragnos (14 ABY)

La Jedi Oscura Tavion aveva creato un culto, i cui adepti erano conosciuti come i Discepoli di Ragnos, che voleva far risorgere Marka Ragnos e ricostruire un Impero Sith. Una parte delle forze Imperiali si allearono a Tavion e le fornirono supporto militare.

L'Ordine Jedi di Luke Skywalker si mise subito in campo per far fallire i piani di Tavion, e in prima linea vi fu Kyle Katarn, che aveva già ucciso il maestro di Tavion, Desann. I Jedi si infiltrarono in molte basi Imperiali, dove combatterono contro i Jedi Oscuri al servizio di Ragnos. Il piano di Tavion, alla fine, fallì, poiché ella fu uccisa dall'apprendista di Katarn, Jaden Korr, in una delle tombe di Korriban.

Verso la fine del conflitto (17-19 ABY)

Dopo la Crisi della Flotta Nera, sperando di poter trarre vantaggio del conflitto che aveva indebolito la Nuova Repubblica, nel 17 ABY Pellaeon lanciò l'Impero in una nuova campagna contro gli odiati nemici. L'operazione non andò a buon fine, e la flotta Imperiale, che aveva appena ricominciato a riorganizzarsi, venne respinta e, per questo, indebolita ulteriormente, resa ormai impossibilitata ad affrontare un'altra operazione contro la Nuova Repubblica.

Questo indusse Pellaeon a severe riflessioni: i Resti dell'Impero erano ormai stati scacciati nell'Orlo Esterno e la flotta era a pezzi, contando ora solo pochissimi Star Destroyer che potessero offrire una seria difesa dello Spazio Imperiale. L'Ammiraglio cominciò sempre più a convincersi della necessità di mettere fine alla Guerra Civile Galattica per preservare ciò che rimaneva dell'Impero.

Il governatore del Settore Braxant, Gran Moff Disra, si oppose fermamente a questa decisione quando Pellaeon la presentò al Consiglio dei Moff. Nel tentativo di far continuare la guerra, Disra si alleò con l'attore Flim e il Maggiore Tierce per detronizzare Pellaeon e gettare la Nuova Repubblica nel caos. I compiti furono divisi: Disra avrebbe cercato le risorse politiche, Tierce avrebbe organizzato l'esercito e Flim avrebbe impersonato il Grand'Ammiraglio Thrawn, fingendolo risorto. Insieme, i tre tentarono di usare la crisi del Documento di Caamas per creare una guerra civile nella Nuova Repubblica, ma fallirono e vennero del tutto sconfitti anche da Pellaeon: con l'arresto di Disra, il complotto ebbe termine.

La sconfitta dei cospiratori aveva per la prima volta unito i governi della Nuova Repubblica e dell'Impero in un'operazione comune. Da questo evento, infatti, vennero portate avanti le lunghe trattative di pace che sfociarono, nel 19 ABY, con la firma dello storico Trattato Pellaeon-Gavrisom, che sancì la fine della Guerra Civile Galattica. Da un lato, la Nuova Repubblica avrebbe riconosciuto i Resti dell'Impero, dall'altro essi avrebbero interrotto la guerra contro di essa.

Per i suoi meriti nella gestione della pace con la Nuova Repubblica e per la fedeltà all'Impero, Pellaeon venne successivamente insignito del grado di Grand'Ammiraglio della Flotta Imperiale dal Consiglio dei Moff.

La guerra contro gli Yuuzhan Vong (25-29 ABY)

Dopo sei anni di sostanziale isolazionismo, i Resti dell'Impero tornarono sulla scena galattica quando Leia Organa Solo si recò su Bastion per chiedere aiuto all'Impero contro gli Yuuzhan Vong, che avevano da poco invaso la Galassia e si erano dimostrati avversari implacabili. D'accordo con la Principessa, Pellaeon forzò il Consiglio dei Moff ad accettare l'entrata in guerra.

Le navi da guerra Imperiali fornirono aiuto alla flotta della Nuova Repubblica durante la difesa di Ithor, ma il pianeta venne alla fine espugnato e devastato dai Vong. Stupiti dalla violenza degli invasori, i capi dell'Impero decisero di tirarsi indietro, e il Consiglio ordinò a Pellaeon di abbandonare le operazioni militari e fare ritorno. Il Grand'Ammiraglio obbedì riluttante, ma in qualità di Comandante Supremo si riservò il diritto di lasciare una piccola task force sul campo di battaglia.

Nell'Impero crebbe la convinzione che gli Yuuzhan Vong non avevano intenzione di invaderlo: essi si sarebbero limitati alla eventuale distruzione della Nuova Repubblica, e successivamente avrebbero abbandonato la Galassia. Il Grand'Ammiraglio Pellaeon era di altro avviso, ma una maggioranza di governo sfavorevole all'entrata in guerra gli impedì di compiere qualsiasi alleanza militare. Comunque, egli aiutò la Nuova Repubblica fornendole le carte stellari Imperiali del Nucleo Profondo, grazie alle quali i Vong vennero sconfitti su Ebaq 9.

Nel 28 ABY, i Vong sotto il comando di B'shith Vorrik invasero i Resti dell'Impero, prendendo Bastion e distruggendo parte della flotta Imperiale, nonché danneggiando gravemente la Chimaera stessa. A seguito di questa sconfitta, le forze Imperiali si ripresero rapidamente, scacciando i Vong durante le battaglie di Borosk e Yaga Minor. L'invasione si volse a favore dei piani di Pellaeon, in quanto il Consiglio dei Moff a questo punto non ebbe più nessuna scusa (e nessun motivo) per non allearsi all'appena fondata Alleanza Galattica.

Il Grand'Ammiraglio Pellaeon prese parte a tutte le battaglie più importanti della fine della guerra, fra cui quelle di Esfandia (dove Vorrik trovò la morte) e di Coruscant, dove avvenne la definitiva sconfitta degli Yuuzhan Vong. Le truppe imperiali, poi, fornirono supporto in numerose altre battaglie.

Il dopo-Yuuzhan Vong (35-40 ABY)

Nel 35 ABY, Pellaeon si era già ritirato dalla sua posizione e i Resti dell'Impero erano diventati stato membro dell'Alleanza Galattica, seppure mantenendo un certo grado di autonomina nei propri affari personali. La nomina dell'ex Generale Imperiale Turr Phennir come Comandante Supremo della combinata Confederazione militare indicò che probabilmente alcuni simpatizzanti all'interno dei Resti dell'Impero si erano impegnati per la coalizione, in sfida alla posizione pro-Alleata del Consiglio dei Moff durante la Seconda Guerra Civile Galattica.

Dopo la morte di Cal Omas, Gilad Pellaeon ritornò fra le fila dei Resti e scelse di combattere contro il Signore dei Sith Darth Caedus in contrasto con il Consiglio dei Moff, che intendeva schierarsi con lui. Pellaeon richiamò Daala e la sua flotta Imperialista. Poco dopo Pellaeon fu assassinato dalla Jedi Oscura di Jacen Solo Tahiri Veila. Dopo aver recuperato il corpo di Pellaeon, Daala e la sua fazione si allerono con i Mandaloriani, mentre il Consiglio dei Moff inviò le proprie flotte per combattere Caedus che temevano a questo punto sarebbe diventato nuovo Imperatore Galattico. In seguito alla morte di Darth Caedus, e la conclusione della Seconda Guerra Civile Galattica, Jagged Fel venne nominato sostituto di Pellaeon per supervisionare il Consiglio dei Moff e la politica imperiale. I Resti in quel periodo possedevano almeno un Super Star Destroyer di classe sconosciuta, il Dominion, e lo utilizzarono durante la Prima Battaglia di Roche.

Ad un certo punto durante questo conflitto, i Resti dell'Impero riacquistarono forza. Sotto Fel I, il quale riprese il titolo di Imperatore, l'Imperò iniziò il programma Vittoria Senza Guerra. La capitale, Bastion, divenne uno dei pianeti più fortificati della galassia. Questo portò ad una guerra fredda apparentemente senza fine, mettendo pacificamente l'Alleanza contro l'Impero.

Governo e politica

Alcuni imperiali dell'Era Legacy.
L'organizzazione dei Resti dell'Impero era diversa da quella dell'Impero sotto Palpatine in diversi modi. Il governo dei Resti dell'Impero era guidato dal Consiglio dei Moff, un'oligarchia che governava una confederazione di settori sotto controllo Imperiale. Ciascun Moff rappresentava un settore dell'Impero e governava quel settore con apparentemente poche restrizioni. I Moff fungevano anche come comandanti in capo delle Flotte di Settore. Il Comandante Supremo poteva riunire e comandare tutti gli assetti militari, comprese le flotte di settore, in tempi di emergenza o a discrezione del Comandante Supremo.

L'autorità del Comandante Supremo di riunire le unità regionali dei Moff era l'unico controllo politico esplicito ai poteri del Consiglio dei Moff. Il Comandante Supremo alla fine della Guerra Civile Galattica e durante la Guerra Yuuzhan Vong, il Grand'Ammiraglio Gilad Pellaeon, era rispettato dalla popolazione galattica e da altri governi interstellari come la Nuova Repubblica e la Influenza Chiss come leader dell'Impero, un giudizio che Pellaeon condivideva.

Non è chiaro come il Consiglio dei Moff eleggesse o nominasse un nuovo Comandante Supremo o come i Moff guadagnassero le proprie posizioni. Alcuni dei Moff avrebbero potuto essere quelli nominati da Palpatine o dai suoi successori per governare i loro settori quando l'Impero Galattico controllava ancora la galassia, mentre altri avevano probabilmente conquistato il potere tramite gerarchie imperiali. Oltre ai Moff e al Comandante Supremo, le posizioni del Ministro di Stato e e del Sostituto Ministro di Stato erano altri gradi importanti per il governo dei Resti, anche se non sono ben chiari i loro ruoli.

Economia

Economicamente, i Resti dell'Impero soffrirono enormemente dopo la firma del Trattato Pellaeon-Gavrisom. Beni più economici repubblicani inondarono i mercati imperiali, e il valore del credito imperiale scese rapidamente e rimase debole per diversi anni.

Società e cultura

In termini sociali, i Resti dell'Impero erano molto diversi dall'Impero di Palpatine. I sentimenti anti-razziali e maschilisti di quell'epoca erano cosa del passato, un Moff durante l'invasione degli Yuuzhan Vong era una donna, oltre a numerosi capitani della marina. In termini di diritti di base, la vita nei Resti, anche se molto meno rispetto all'Impero di Palpatine, erano comunque un po' più restrittivi rispetto alla Nuova Repubblica.

In seguito agli Accordi di Bastion, i Resti comprendevano quindici razze indigene al loro interno. Fra questi gli Yagai, i Muun, e gli Iotrani, e probabilmente anche i Ruuriani, i Kroctari, gli Huk, e i Kaleesh. Presumibilmente le razze che non erano originare dello Spazio Imperiale, come gli Umani, non erano fra queste quindici.

Forze Armate

Vedi: Forze Armate Imperiali

Astrografia

Articolo principale: Spazio Imperiale

I Resti dell'Impero dal 12 ABY consistevano di un terzo della galassia, la maggior parte formato dal Nucleo Imperiale e dall'Impero di Pellaeon. Intorno al 16 ABY si era ridotto ad un quarto della galassia dopo che la Nuova Repubblica attaccò il settore Antemeridiano e lo spazio circostante, ed entro il 19 ABY si era drammaticamente ridotto in seguito agli Accordi di Bastion.

Il territorio dei Resti dell'Impero consisteva di otto settori "costieri" nei Territori dell'Orlo Esterno che confinavano con le Regioni Ignote. Le Regioni di Confine separavano i territori della Nuova Repubblica e dei Resti dell'Impero durante l'ultima fase della Guerra Civile Galattica. Presumibilmente, questo rimase tale anche dopo la fine della guerra.

Il nome originale del pianeta capitale era Sartinaynian, tuttavia venne rinominato Bastion dall'Impero, e divenne il nome più comunemente usato.

Al tempo della Guerra Yuuzhan Vong, i Resti consistevano di "poche migliaia" di mondi sparsi fra gli otto settori nominati Spazio Imperiale. Il numero di settori e sistemi sotto controllo imperiale crebbe dopo la guerra.