Sarcev Quest

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
Sarcevquest 1.JPG
Sarcev Quest
Descrizione fisica
Razza

Umano

Sesso

Maschile

Capelli

Calvo

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione
Discepolo di

Darth Vader

Sarcev Quest era un guerriero del lato oscuro della Forza, le cui aspirazioni lo portarono ad ambire il trono dell’Impero Galattico.

Biografia

Adepto del Lato Oscuro

L’infanzia di Quest non fu brillante: iniziato alla Forza, fu portato al Tempio Jedi di Coruscant, ma non riuscì a trovare un maestro che lo istruisse come Padawan entro l’età massima di tredici anni. Deluso e amareggiato, Quest si unì agli AgriCorps, un’organizzazione agricola intergalattica dove spesso venivano mandati gli aspiranti Jedi che non erano diventati Padawan.

Con l’avvento dell’Impero Galattico, l’Imperatore Palpatine fece catturare la maggior parte dei membri degli AgriCorps, per scovare persone sensibili alla Forza e piegarle al suo volere, o eliminarle. Quest fu portato su Byss, dove Darth Vader lo identificò come potenziale adepto del lato oscuro e cominciò il suo addestramento come Jedi Oscuro.

Riconoscendo le sue abilità, Palpatine lo fece diventare un Braccio dell'Imperatore, uno dei suoi personali agenti segreti ed assassini. Quest viveva nell’anonimato: di giorno era un affascinante seduttore, mentre di notte si infiltrava anche nelle fortezze imperiali meglio protette per eliminare i nemici di Palpatine. La sua fama divenne ben presto nota, ma nessuno seppe mai chi fosse realmente il misterioso assassino che faceva piazza pulita di tutti i nemici politici dell’Imperatore.

In una relazione con Roganda Ismaren, un altro Braccio dell’Imperatore, Quest ebbe un figlio, Irek, ma la sua parentela con Sarcev venne sempre tenuta nascosta, tanto che si cominciò a mormorare che il padre di Irek fosse l’Imperatore Palpatine stesso.

Intrighi e complotti

La morte di Palpatine nella Battaglia di Endor creò un grande vuoto di potere all’interno dell’Impero, che il Gran Vizir Sate Pestage si affrettò a colmare presentandosi come reggente; in realtà, era Ysanne Isard a governare dietro le quinte, tant’è vero che presto si sbarazzò di Pestage per governare da sola. Vedendo la morte di Palpatine come una possibilità per arrivare al trono, Quest si oppose al governo di Pestage, sabotando le sue macchinazioni, finché non riuscì a trovarsi faccia a faccia con lui. Quello che non sapeva era che il vero Pestage era fuggito su Byss per collaborare con l’Imperatore risorto, mentre aveva lasciato un clone su Coruscant. Scoperto il fatto, Quest lasciò l’Impero di Isard al suo destino.

Con il tempo, Quest cominciò a credere che Pestage fosse morto in uno dei suoi esperimenti per manovrare il lato oscuro della Forza. Pensando di non avere finalmente ostacoli nella sua scalata al potere, si alleò alla Guardia Reale Carnor Jax per eliminare i restanti rivali e, successivamente, per sfruttare tale alleanza per sedersi sul trono.

Il ritorno dell’Imperatore costrinse Quest a tornare a giurare fedeltà a Palpatine. Questi, memore dei grandi servigi che gli aveva offerto il suo “fedele” Braccio, lo promosse a posizioni di potere, che gli permisero di far entrare Jax nella cerchia dei Protettori del Sovrano, il gradino più alto della Guardia Reale dell'Imperatore. Questo permise a Jax di far sabotare l’ultimo clone di Palpatine dal suo medico personale; il piano andò come previsto, e l’Imperatore fu definitivamente ucciso su Onderon.

Lento declino

Subito dopo la morte di Palpatine, Quest dovette subire il forte carisma di Carnor Jax. Fu questi, infatti, ad assumere il reale potere dell’Impero, facendo eleggere Quest presidente dell’appena costituito Consiglio Imperiale ad Interim. Questo grado di potere gli permise di far piazza pulita dei suoi avversari, ma fu di breve durata: Jax fu presto ucciso da Kir Kanos, l’ultima Guardia Reale, e i Consiglieri colsero l’opportunità per affermare le loro ambizioni personali. Incolparono Jax e Quest di essere i veri responsabili del complotto contro Palpatine; Sarcev e i suoi collaboratori furono così deposti ed esiliati su Nar Shaddaa. Si dice che lui stesso sia stato torturato ininterrottamente per una settimana.

Sacerv Quest si rifugiò nei luoghi più remoti della Galassia, finché, più di dieci anni dopo la sua cacciata dall’Impero, non riemerse allo scoperto come gestore di una linea iperspaziale fra il Nucleo Interno e il Settore Corporativo. Con i Resti dell'Impero ormai in pace con la Nuova Repubblica, Quest pensava di non avere più nemici, ma si sbagliava: il suo ritorno non passò inosservato a Jeng Droga, uno delle ultime Braccia dell’Imperatore, il quale si era unito al Secondo Imperio. Il ritorno di Quest gli fece capire che era finalmente giunto il momento di vendicare l’Imperatore.

Droga mise una taglia esorbitante sulla testa del suo rivale, taglia che fu riscossa dalla cacciatrice di taglie Ailyn Vel, che gli portò Quest vivo. Droga provò una gioia sadica nel giustiziare personalmente il traditore del suo maestro.

Fonti