Seconda Battaglia di Goff

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Preceduta da

Battaglia di Rocrin

Seguita da

Prima battaglia di Mobetta

Seconda battaglia di Goff
Conflitto

Guerra Civile Galattica - campagna di Diffusione della Ribellione

Data

3 ABY

Luogo

Sistema di Goff

Esito

Vittoria decisiva imperiale

Schieramenti

Impero Galattico

Alleanza per la Restaurazione della Repubblica

Comandanti

Sconosciuti

Sconosciuti

Forza
Perdite
  • Alcuni caccia stellari TIE/In
  • Alcuni bombardieri TIE/sa
  • Alcuni intercettori TIE

Tutte le forze

La Seconda Battaglia di Goff fu una battaglia nel settore di Airam durante le operazioni della Task Force Vengeance in cui fermarono un attacco mordi e fuggi dei caccia stellari ribelli contro l'Interdictor Compellor.

Sfondo

Sulla scia della distruzione da parte della Task Force Vengeance del loro convoglio di costruzione nel sistema di Rocrin, l'Alleanza Ribelle cominciò a vedere quanto dipendeva la campagna dell'Impero dall'Incrociatore Immobilizer 418 Compellor. Di conseguenza, i Ribelli prepararono un attacco di rappresaglia contro di esso nel periodo in cui sia il Compellor che, inevitabilmente, il suo compagno lo Star Destroyer di classe Imperial Rage erano attraccati presso l'ex Piattaforma spaziale Airam Goff. L'Impero riconobbe anch'esso l'importanza del Compellor, che a quel punto aveva subito danni significativi di qualche tipo, ulteriori mosse offensive sarebbero state anticipate in un tempo indeterminato, tempo che non si poteva perdere.

La battaglia

I ribelli entrarono nel sistema di Goff con due squadriglie di caccia stellari, la Squadriglia Viper con gli Ala-A e la Squadriglia Phoenix nei loro Ala-B. Il profilo dell'attacco scelto era la tattica standard mordi e fuggi con caccia armati di missili sul davanti e dietro i caccia d'assalto pesanti. I Viper dovevano coinvolgere i caccia stellari imperiali, mentre i Phoenix avrebbero attaccato il Compellor con un mix di siluri protonici e testate a impulsi magnetici. Contro di loro erano schierate la Squariglia Avenger nei loro intercettori TIE schermati, la Squadriglia Beta nei loro bombardieri TIE/sa e la Squadriglia Gamma nei loro caccia stellari TIE/ln.

I caccia stellari imperiali si mossero velocemente su una rotta di intercettazione, alla Squadriglia Avenger venne comandato di reindirizzare la potenza ai loro motori in modo da stare al passo con la Squadriglia Viper prima che la Squadriglia Phoenix capitasse a tiro della Piattaforma Goff. Quando le due squadre si incontrarono, le Squadriglie Avenger e Viper iniziarono una lotta serrata con missili e laser. La Squadriglia Phoenix passò ma venne, a sua volta, intercettata dalle Squadriglie Beta e Gamma. A questo punto seguirono una serie di battaglie tra caccia stellari. La Squadriglia Phoenix fu in grado di lanciare alcuni dei suoi siluri contro il Compellor. Agli Imperiali venne poi ordinato di abbattere le testate e alla fine, circondati da sciami di caccia TIE, gli Ala-B vennero gradualmente abbattuti, così come gli Ala-A.

A questo punto, i secondi gruppi di volo delle due squadriglie Ribelli fecero il loro ingresso. Non trovarono una forza di difesa insanguinata, ma una robusta armata imperiale in mezzo ai resti e ai detriti dei loro compagni. Gli Imperiali, che erano malignamente soddisfatti per le perdite dei ribelli che soffrivano sui loro canali di comunicazione, spostarono la loro attenzione mettendo in guardia i loro piloti sull'attendersi altri attacchi disperati dai loro nemici. I piloti TIE colsero la sfida e l'ondata ribelle finì nello stesso modo della prima. Il Compellor venne, per ora, salvato.

Conseguenze

" Questo è per la Squadriglia Phoenix! Erano coraggiosi, ma condannati! "
― Un ufficiale di comunicazione imperiale sconosciuto sull'attacco ribelle [fonte]

Nonostante l'attacco della ribellione fosse stato ostacolato, l'Impero fu costretto ad ammettere che i loro nemici li avevano beccati. La tattica di accoppiamento di uno Star Destroyer classe Imperial con un incrociatore Interdictor stava causando ai Ribelli grande preoccupazione. Avrebbero potuto esserci ulteriori attacchi contro il Compellor ed erano attesi mentre la Task Force Vengeance continuava.

Come era tipico nelle battaglie, un certo numero di piloti sopravvisse alla distruzione dei loro caccia e vennero salvati. Molti dei ribelli così catturati, nonostante la loro lealtà, furono molto ansiosi di migliorare le loro situazioni, fornendo preziose informazioni. Quello che riferirono sconvolse gli Imperiali ancora di più e impostarono le basi per il prossimo incontro a Mobetta.

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