Seconda Guerra Civile Galattica

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Seconda Guerra Civile Galattica
Caedus 2.jpg
Inizio

40 ABY

Fine

41 ABY

Luogo

Galassia

Esito
  • Vittoria della Coalizione Jedi
  • Morte di Darth Caedus
  • Resa della Confederazione
Battaglie principali

Battaglia di Hapes; Battaglia di Corellia; Battaglia di Kuat; Battaglia della Stazione Centerpoint; Battaglia di Kashyyyk; Battaglia di Fondor; Battaglia di Shedu Maad

Schieramenti
Comandanti

La Seconda Guerra Civile Galattica, inizialmente conosciuta come Seconda Insurrezione Corelliana e successivamente chiamata anche Nuova Guerra Civile Galattica, fu un conflitto devastante che lacerò la Galassia nel 40-41 ABY, dalle proporzioni simili a quelle della prima Guerra Civile Galattica e della Guerra degli Yuuzhan Vong. Ciò fu aggravato dal fatto che molti tradizionali eroi dell'Alleanza Ribelle si ritrovarono a combattere gli uni contro gli altri.

Il conflitto inizialmente vide opposte l'Alleanza Galattica e la ribelle Confederazione separatista diretta da Corellia, ma successivamente Jacen Solo divenne nuovo Signore Oscuro dei Sith con il nome di Darth Caedus e, impostosi come Capo di Stato dell'Alleanza Galattica, cercò di instaurare un proprio impero personale. L'Alleanza così si spaccò, con i Jedi e le forze fedeli a Cha Niathal che si misero contro Caedus, mentre questi otteneva il sostegno dei Resti dell'Impero a seguito della morte di Gilad Pellaeon.

Grazie all'aiuto delle forze che si riunirono nella Coalizione Jedi Caedus fu infine sconfitto e ucciso dalla sorella, Jaina Solo. Con la Galassia pacificata, Natasi Daala divenne nuovo leader dell'Alleanza Galattica, mentre Jagged Fel fu insediato a capo del Consiglio dei Moff.

Storia

La Seconda Insurrezione Corelliana

Dopo la conclusione della Guerra degli Yuuzhan Vong, il governo alleato rimosse il Governatore Generale dal sistema corelliano, permettendogli di amministrarsi autonomamente come i Cinque Mondi. Ciò permise a Corellia di arricchirsi, nonché ad ex criminali di guerra (come Thrackan Sal-Solo) di tornare in libertà ed occupare posti importanti. L'autonomia non fece che accrescere il desiderio di Corellia per l'indipendenza ed il sistema avviò una serie di provocazioni, tipo il ritardo dell'invio delle tasse a Coruscant, e altri pianeti industrializzati, come Commenor, Fondor e Bespin, presero a seguire il suo esempio.

Quando Corellia cominciò a sviluppare ed espandere le proprie forze difensive autonome, aiutata da altri pianeti simpatizzanti, l'Alleanza lo percepì come una minaccia e svariati Corelliani, anche famosi come Wedge Antilles, furono arrestati. Antilles successivamente fuggì e le tensioni aumentarono considerevolmente.

Non appena l'Alleanza scoprì che Corellia stava sviluppando una flotta segreta con l'aiuto di Adumar, in violazione dell'Ordine GAO-B11333B, il Capo di Stato Cal Omas incaricò l'Ammiraglio Matric Klauskin e la sua Seconda Flotta di compiere una prova di forza militare per neutralizzare il governo corelliano ribelle.

Venne così lanciata l'Operazione Crocevia: mentre la flotta di Klauskin entrava nel sistema, cinque squadre di Jedi vennero inviate a colpire bersagli chiave, tipo il Primo Ministro Aidel Saxan e Thrackan Sal-Solo, che però sfuggirono alla cattura. Nel contempo Jacen Solo e Ben Skywalker riuscirono a disabilitare la Stazione Centerpoint. Klauskin, mentalmente disturbato, dopo uno scontro armato con la flotta corelliana decise di ritirarsi su Tralus, occupando militarmente il pianeta.

Quando finalmente Alleanza e Corellia decisero di scendere a patti, Saxan fu assassinata durante le trattative. Mandante dell'attentato era la Signora Oscura dei Sith Lumiya, riemersa dalle tenebre, che sperava di gettare la Galassia in uno stato di guerra totale per poter instaurare il suo potere su di essa.

Primi scontri

L'occupazione di Tralus fu ritenuta dal governo corelliano un'autentica violazione della sua sovranità. Quando Thrackan Sal-Solo, Ministro della Guerra dei Cinque Mondi, decise di lanciare una missione per liberare il pianeta, Wedge Antilles elaborò l'Operazione Nobile Salvataggio, che fu approvata dai vertici militari corelliani. Aiutato da Han Solo, Antilles avrebbe guidato un bombardiere Shriek YT-5100 al di sotto dello scudo che proteggeva la base alleata nel museo delle belle arti di Tralus, distruggendolo e privando l'Alleanza della sua posizione sulla superfice; nel contempo, la flotta sarebbe stata distratta da squadriglie di caccia corelliani.

La battaglia ebbe luogo come previsto e la base venne distrutta. Trovandosi senza supporti terreni, la flotta alleata dovette lasciare il pianeta.

Nel frattempo, Jacen e Ben erano sulle tracce degli assassini di Saxan e incontrarono l'ex apprendista di Solo, Nelai Dinn, su Lorrd; qui vennero contattati da un gruppo di persone che sostenevano di essere sotto l'influenza di un fantasma, che si rivelò essere Lumiya.

La donna condusse i Jedi sull'asteroide di Darth Vectivus, sostenendo che dovevano distruggere lo spirito di questo antico Signore dei Sith. Mentre Ben e Dinn combattevano alcuni fantasmi della Forza, Lumiya e Jacen affrontarono Vectivus. Lumiya disse al ragazzo di essere stata incaricata da Vergere di completare il suo addestramento nel lato oscuro; udito ciò, Dinn la attaccò, ma fu ucciso proprio da Jacen, che completò così la sua discesa nelle tenebre e accettò di essere l'apprendista di Lumiya.

Nuove tensioni

Anche Leia e Han furono dalla parte dei Corelliani.

Dopo un attentato contro l'Hotel Elite, Jacen Solo riuscì a convincere Omas ed il Senato a dare vita ad una nuova polizia speciale, la Guardia dell'Alleanza Galattica, di cui fu nominato comandante, con il compito di dare la caccia a terroristi corelliani. La GAG intraprese subito attività repressive, con rastrellamenti nei quartieri corelliani e arresti sommari, internando migliaia di Corelliani. Ciò alterò profondamente il processo di pace e portò molti pianeti a distanziarsi dal governo dell'Alleanza, che veniva oramai vista come il "nuovo Impero"; lo stesso Gilad Pellaeon rassegnò le dimissioni da Comandante Supremo delle Forze di Difesa a favore dell'ambiziosa Cha Niathal.

Fautore di una politica di forza nei confronti di Corelliani, Jacen fu anche incaricato di dirigere il Blocco di Corellia per costringere il governo dei Cinque Mondi a rinunciare alle provocazioni.

Nel frattempo, Thrackan Sal-Solo era divenuto nuovo capo dei Cinque Mondi. Un suo oppositore, Dur Gejjen, contattò Han e Leia Organa proponendogli di aiutarlo ad uccidere Sal-Solo per mettere fine alle tensioni. Mentre i due tentennavano, Gejjen incaricò anche Boba Fett per la stessa missione. Infine furono Boba, sua nipote Mirta Gev e Han a compiere l'assassinio, eliminando Sal-Solo. Tuttavia, al contrario di quanto prospettato, Gejjen una volta preso il controllo del governo declinò ogni invito ai colloqui e Cal Omas decretò così lo stato di guerra.

Guerra totale

Con le tensioni ormai irreparabili, i Corelliani si allearono al Consiglio d'Eredità per assassinare la Regina Madre di Hapes, Tenel Ka Djo, e la sua piccola figlia Allana. Tanto i ribelli hapani quanto le forze corelliane vennero sconfitte nella Battaglia di Hapes, che segnò però un punto di non ritorno nel conflitto.

Poco dopo, grazie ad un'alleanza con i Bothan, i Corelliani riuscirono a rompere il blocco su Corellia, costringendo la flotta alleata, in schiacciante inferiorità numerica, a ritirarsi. L'alleanza ormai consolidata fra Corellia e altri pianeti che simpatizzavano per la sua causa portò alla nascita della Confederazione, un governo apertamente distinto da quello dell'Alleanza, le cui armate furono affidate all'ex generale imperiale Turr Phennir.

Mentre gli scontri continuavano e sempre più pianeti si staccavano dall'Alleanza, scoppiarono nuove guerre locali, alimentate da antiche tensioni, e l'Alleanza faticò a tenerle sotto controllo con le proprie flotte. In questa situazione Gejjen convinse Omas ad incontrarsi con lui su Vulpter, dove lo informò che la Confederazione sarebbe tornata nell'Alleanza solo dopo la rimozione di Solo e Niathal. All'insaputa di entrambi, Solo riuscì a sapere dei colloqui grazie alla GAG.

Mentre Ben assassinava Gejjen, Solo informò Niathal dei colloqui e la convinse che occorreva rimuovere Omas. Dopo avere ricevuto poteri straordinari dal Senato, Solo arrestò personalmente Omas e poco dopo lui e Niathal si insediarono come Capi di Stato Congiunti. Benché Niathal vedesse in questo solo una necessità politica, per Solo era il primo passo verso il dominio della Galassia come Signore dei Sith.

File:Caedus 1.jpg
Darth Caedus.

L'avvento del Signore Oscuro

Per Solo ora si trattava di consolidare stabilmente il proprio potere. Ben, sconvolto per avere ucciso Gejjen, rivelò a sua madre, Mara Jade Skywalker, della vera identità di Jacen. La Jedi lo affrontò in duello, cercando di redimerlo, ma Solo riuscì a ingannarla e ad ucciderla a sangue freddo, compiendo il sacrificio necessario a divenire un vero Sith.

Lumiya, sapendo che il suo apprendista non sarebbe mai riuscito a sopravvivere se fosse emerso il suo crimine, affrontò personalmente Luke Skywalker e gli disse di essere la responsabile della morte di Mara. I due duellarono a lungo su Terephon e Luke riuscì ad avere la meglio, decapitandola.

Con Lumiya morta, Jacen Solo poté divenire Darth Caedus, il nuovo Signore Oscuro dei Sith.

La guerra continua: Kuat e Ossus

Lumiya affronta Skywalker per l'ultima volta.

Con i colloqui di pace ormai falliti, la Confederazione attaccò Balmorra; Caedus diresse il contrattacco a capo della Quarta Flotta; pur non riuscendo a impedire ai nemici di occupare il pianeta, riuscì ad infliggere loro pesanti perdite, impedendogli così di inviare rinforzi a Kuat, dove si stava combattendo un duro scontro.

La Battaglia di Kuat durava ormai da una settimana e non accennava a terminare. Sapendo che gli occorrevano i Jedi, Caedus inviò una task force della GAG ad occupare il Praxeum Jedi di Ossus e Skywalker fu così convinto a condurre una squadra di Jedi a Kuat. Quando però scoprì che Jacen aveva ordinato a Ben di uccidere Cal Omas, Skywalker si ritirò improvvisamente, e la battaglia terminò con una lenta e stancante carneficina.

Luke si recò su Kashyyyk, dove già Leia e Han stavano cercando di convincere gli Wookiee ad aiutare i Jedi. Infuriato per questa diserzione, Caedus decise di attaccare il pianeta per farne un esempio.

Nel contempo, il Praxeum era presidiato da una forza alleata diretta dal Maggiore Salle Serpa, che appena apprese della defezione dei Jedi decise di uccidere gli occupanti del Praxeum per impedirgli di ribellarsi. Ben riuscì ad avvertire Jaina, che insieme a Jagged Fel stava dando la caccia ad Alema Rar, la quale riuscì ad arrivare appena in tempo: molti Jedi erano già stati uccisi, ma i due riuscirono a catturare Serpa e ad eliminare i suoi soldati, fuggendo da Ossus con i sopravvissuti.

La Coalizione Jedi

Preso il comando della Quinta Flotta dell'Alleanza Galattica, Caedus mosse su Kashyyyk, determinato a stroncare gli Wookiee. Tanto la Confederazione quanto i Jedi presero parte alla battaglia, benché l'Alleanza fosse decisamente più forte. Ben, ormai disilluso, attaccò Caedus, ma venne sconfitto e torturato in un Abbraccio del Dolore. In soccorso dei Jedi giunsero anche gli Hapani, portando la battaglia in loro favore. La Quinta Flotta fu costretta a fuggire, non senza avere inflitto gravi perdite.

La battaglia portò i Jedi a ritirarsi definitivamente dall'Alleanza e a dare vita al governo alternativo della Coalizione Jedi, di cui entrò a far parte anche il Consorzio Hapano. Ciò infuriò Caedus, che fece rapire Allana, tenendola in ostaggio finché il Consorzio non fosse tornato dalla sua parte.

La debolezza dell'Alleanza si percepì in due successive battaglie. Prima a Commenor, dove l'Alleanza bombardò il pianeta portando i Commenoriani a rilasciare un virus letale su Coruscant; quindi presso la Stazione Centerpoint, dove la Seconda Flotta, tratta in trappola dai Corelliani, venne quasi completamente distrutta dalla stazione.

Il primo scontro fra Coalizione e Alleanza avvenne nella Battaglia della Stazione Centerpoint: Caedus tentò di impossessarsene, mentre Skywalker di distruggerla. Alla fine la Stazione, quando tentò di sparare, innescò una reazione a catena che la autodistrusse. Durante la battaglia una squadra d'attacco abbordò l'Anakin Solo e liberò Allana, riportandola fra le braccia di Tenel Ka.

La Battaglia di Fondor

Necessitando di ulteriori cantieri navali per rinfoltire le sue forze, Caedus progettò l'invasione di Fondor, che si era già reso indipendente e riforniva la Confederazione. Per far ciò abbisognava del sostegno dei Resti dell'Impero: inviò pertanto la sua apprendista Tahiri Veila a convincere Pellaeon ad intervenire. Nonostante le perplessità del Grand'Ammiraglio, il Consiglio dei Moff fu allettato dalla promessa di Caedus di cedere Bilbringi e Borleias all'Impero e quindi accettò.

Caedus, Niathal e Pellaeon giunsero su Fondor scoprendo che il campo minato che avevano impiantato attorno al pianeta era scomparso; ciò grazie a Skywalker, che aveva fatto catturare gli uomini inviati a farlo, informato in ciò da Niathal stessa, stanca dei metodi brutali di Caedus e della sua alleanza con l'Impero. Quando Fondor si rifiutò di arrendersi e lanciò la sua flotta contro quella dell'Alleanza, Caedus ordinò di bombardare la capitale del pianeta.

Incapace di difendersi contro il bombardamento, Fondor si arrese, ma Caedus continuò a bombardare. Niathal quindi lo sollevò dal comando, ma la maggior parte della flotta alleata si schierò con Solo, mentre quella imperiale con Niathal. A seguito di ciò, Veila assassinò Pellaeon con la complicità del Gran Moff Quille e dei suoi congiurati, ancora avidi del potere che Caedus gli aveva promesso.

Non sapevano però che Pellaeon prima di morire aveva chiamato Natasi Daala, la quale giunse con la sua Flotta Irregolare del Maw a dare man forte alla Coalizione insieme ai Mandaloriani, mentre l'equipaggio dell'ammiraglia di Pellaeon, la Bloodfin, si ribellava contro i Moff. In tal modo Caedus fu costretto a fuggire; la Battaglia di Fondor fu la prima vittoria contro il suo oscuro regno.

Ultime fasi

L'ultima battaglia.

L'Impero lanciò un attacco contro i Verpini, occupando il campo di asteroidi di Roche per Caedus dopo avere respinto i Mandaloriani. Quando i Moff e Caedus si incontrarono su Nickel One, i Jedi e i loro alleati compresero che era il momento giusto per attaccare.

Mentre la flotta ingaggiava quella dell'Ammiraglio Nek Bwua'tu, Jaina, accompagnata da commando mandaloriani, si infiltrò a Nickel One; Caedus riuscì ad uccidere i Mandaloriani, ma nel duello con la sorella perse un braccio. La battaglia andò male e la Coalizione fu costretta a fuggire, Jaina compresa, prima di completare la missione. Nel contempo, per neutralizzare la minaccia mandaloriana, Atoko attaccò Mandalore, iniettandovi un nanovirus per eliminare i Fett.

Poco dopo Caedus riuscì a catturare Isolder, padre di Tenel Ka, ma appena scoprì che il Consiglio dei Moff aveva sviluppato un nanovirus per colpire la famiglia reale hapana cercò di farlo fuggire, ma Isolder non gli credette e fu ucciso.

Infine l'Alleanza e l'Impero mossero su Shedu Maad, dove si scontrarono con le forze della Coalizione. I Moff rilasciarono il virus sulla nave Dragon Queen, uccidendo gran parte del suo equipaggio, ma Allana e Tenel Ka riuscirono a salvarsi. Nel corso della battaglia, Jaina riuscì ad affrontare Caedus in duello e, finalmente, ad ucciderlo, mettendo fine al conflitto.

Conseguenze

A guerra finalmente finita, la Confederazione si arrese, mentre l'Impero fu solo formalmente vittorioso in quanto alleato dell'Alleanza, ora nuovamente libera dalla dittatura di Caedus. Poco dopo la fine del conflitto, con grande sorpresa di molti, Natasi Daala fu nominata nuova Capo di Stato per riportare la pace nella Galassia. Lei ed i Jedi inoltre imposero Jagged Fel come nuovo capo del Consiglio dei Moff e dei Resti dell'Impero.

La guerra sarebbe stata seguita da un periodo di stabilità, anche se costellato da diversi problemi. Appena due anni dopo, infatti, si sarebbe tenuto il Summit d'Unificazione per cercare di riunificare Alleanza, Impero e Confederazione in una singola entità, mentre il Nuovo Ordine Jedi, accusato di essere il responsabile della degenerazione di Solo, si sarebbe trovato sempre più in ostilità con il governo autoritario di Daala.

Figure chiave

Alleanza Galattica

Confederazione

Coalizione Jedi/Alleanza-in-esilio

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Fonti