Soldato Rad

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Radtroopers 2.jpg
Soldato Rad
Informazioni generiche
Branca di

Corpi d'Assalto Imperiali

Informazioni tecniche
Arma principale
Armi secondarie
Equipaggiamento
  • parablaster da 2 colpi diretti
  • lenti polarizzate antiriflesso
  • lenti ed elaboratore per la visione notturna
  • comlink a medio raggio (50 km) incorporato nel casco
  • tuta sigillata antiradiazioni
  • 1 cavo ad alta resistenza
  • 2 rampini uncinati
  • 4 cartucce a gas tibanna (per la ricarica del blaster)
  • 3 fari di segnalazione ionici
  • 1 razione concentrata di cibo
  • 1 comlink di scorta
  • 3 razioni d’acqua
  • 2 medpack
  • tenda schermata da 1 posto
  • 1 purificatore d’acqua
  • 10 pastiglie antiradiazioni
  • 3 filtri respiratori
  • 1 misuratore per la radioattività
Informazioni aggiuntive
Epoche
Affiliazione

I soldati Rad, ufficialmente chiamati soldati d’assalto per zone radioattive (radtroopers o Radiation Zone Assault Trooper), formavano un semisconosciuto ma molto efficiente braccio dei Corpi d'Assalto Imperiali. Erano equipaggiati per operare in uno dei più letali contesti operativi, ossia il terreno caratterizzato dal decadimento radioattivo di nuclei atomici instabili.

Caratteristiche

I radtroopers scendevano in campo in due contesti operativi principali. Da un lato, l’Impero poteva avere interesse nel conquistare o difendere risorse che, loro malgrado, si trovavano in aree soggette a radioattività naturale. Dall’altro, poteva avere la necessità di colpire deliberatamente un’area radioattiva per sedare eventuali rivolte o di combattere battaglie terrestri in contesti contaminati da armi nucleari.

L’Impero stesso, infatti, impiegò più volte esplosivi ai neutroni, capaci di uccidere o incapacitare un’alta percentuale della popolazione locale e mantenere intatte le infrastrutture. I radtroopers venivano poi inviati in tali zone, per spazzare via le ultime sacche di resistenza, solitamente minima in quanto le radiazioni erano un’arma piuttosto efficace; tuttavia, di tanto in tanto alcune specie mostravano una resistenza fuori dal comune, sufficiente a trasformare un semplice raid in un assedio fuori programma. Altri malcapitati, invece, attutivano l’effetto delle particelle indossando la prima tuta spaziale su cui riuscivano a mettere le mani. Una schermatura simile, tuttavia, non era nemmeno lontanamente paragonabile a quella di cui disponevano i radtroopers, ne lo era la sua efficacia in combattimento. Di conseguenza, le perdite tra coloro che osavano sfidare i radtroopers erano alte.

Gli agenti ribelli delle Operazioni Speciali amavano definirli "armature argento da pervertiti". In seguito, anche le SpecForces adottarono tale nomignolo.

Equipaggiamento

Armatura

Soldati Rad su Qat Chrystac.

Uno speciale substrato ottenuto da un polimero del piombo conferiva all’armatura in plastoidi - di colore nero e argento - la protezione necessaria per resistere qualche ora in zone soggette al massimo grado di radioattività. Sebbene ogni tipologia di armatura da assaltatore assicurasse un minimo di protezione contro la radioattività, solo le tute dei radtroopers erano in grado di resistere durante operazioni estensive in tali condizioni. Anche l’imponente armatura degli spacetroopers poteva opporre resistenza a particelle altamente penetranti, ma tali tute motorizzate erano troppo ingombranti per essere usate al suolo in presenza di campi gravitazionali. Come se non bastasse, l’armatura dei radtroopers forniva anche una certa protezione da aggressioni biologiche e chimiche.

I caschi erano rinforzati con lenti polarizzanti automatiche, comlink integrati e filtri respiratori. Il filtro visivo conteneva un microbinocolo schermato ai raggi blaster e alle onde ultraviolette, mentre un’unità a zaino conteneva le batterie e i sistemi di sostentamento vitali. Come molte divise dei Corpi d'Assalto, l’armatura fu progettata dal dottor Nashiak Llalik.

Oltre alla cintura standard contenente generici strumenti d’utilità, i radtroopers erano forniti di un equipaggiamento per la sopravvivenza e di pillole anti-radiazione, di iniezioni disintossicanti, di una tenda anti-radiazione, di un purificatore d’acqua e di un misuratore di radiazioni.

Armi

Soldati Rad in azione.
Poiché le armi convenzionali subivano guasti piuttosto frequenti a partire dai campi di IV grado, i radtroopers portavano con loro vibrolame, granate e picche a energia. Per maneggiare correttamente questo tipo di armamenti, ricevevano un addestramento specifico in esplosivi e nel combattimento da mischia, fattore che li contraddistingueva dagli altri soldati d’assalto, meno preparati in questo campo. Le loro carabine blaster, inoltre, erano molto più potenti di quelle in dotazione ai comuni Stormtroopers.

Solo alcuni membri dei gruppi d’assalto venivano equipaggiati con i tre bauletti di cariche esplosive da 10 pezzi e altre chicche antiradiazioni. I detonatori termici erano banditi poiché l’intensa radioattività tendeva ad esaltare le loro capacità esplosive in modo imprevedibile.

Storia

I radtroopers furono schierati dal Grand'Ammiraglio Thrawn sul pianeta Qat Chrystac. Qat Chrystac era un mondo vulcanico con un’atmosfera tossica, dovuta alla lava radioattiva che sgorgava in continuazione da gigantesche crepe nel terreno. Fu proprio per merito del clima ostile che una cellula ribelle decise di stabilirvi una base, bersaglio primario del Grand'Ammiraglio.


Fonti